Contro l'attacco alle telestreet, contro la chiusura di Discovolante TV di Senigallia, contro ogni minaccia di sequestro, rilanciamo l'esperienza delle tv di strada.
L’industria dello spettacolo è una macchina impegnata nella progressiva omologazione dei linguaggi e nell’attacco qualsiasi ipotesi di trasformazione della realtà. La legislazione sul diritto d’autore e l’estensione dei monopoli rappresentano in questo senso due facce della stessa medaglia.
Il circuito delle televisioni di strada ha individuato in questo scenario il proprio specifico terreno di intervento e sfruttando i coni d’ombra della legislazione radiotelevisiva ha iniziato a interferire nei flussi della comunicazione massmediocrizzata. Trasmettendo dalla strada e per la strada, le TeleStreet propongono un nuovo modello di comunicazione centrato su una reale partecipazione del pubblico.
La situazione che sta investendo il mondo del calcio professionistico è l’esito di un processo di progressiva separazione tra il calcio come business-spettacolo e il calcio come momento di socialità e cultura popolare. Questo tentativo di separazione nasconde il ruolo che i valori e i colori delle curve continuano ad avere nella costruzione dello spettacolo calcistico. Le curve di tutta Italia hanno già individuato i rischi di questa pauperizzazione e lanciato la propria battaglia “contro il calcio moderno”.
Il calcio è uno spettacolo che deve essere restituito al pubblico che lo produce e nessun monopolio della comunicazione può permettersi di criptare la ricchezza delle strade e delle curve.
Per riprenderci ciò che ci appartiene abbiamo deciso di trasformare una tv di strada in un decoder di quartiere. Così domenica 21 settembre la partita Juventus-Roma verrà ritrasmessa in diretta nel quartiere di S.Lorenzo sul canale 26 delle Uhf.
Il pubblico non è in vendita
Aderiscono all’iniziativa Tele Aut (Roma), Spegni la tv (Roma), Ant Tv (Roma), Orfeo Tv (Bologna), guerrigliamarketing.it
|