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Fiat, la lenta agonia di Mirafiori
by dall'unità Friday October 17, 2003 at 11:21 AM mail:  

Fiat, la lenta agonia di Mirafiori.

Dal 2006 la Punto non verrà più prodotta a Mirafiori e la fabbrica storica della Fiat rischia di finire al di sotto del livello produttivo necessario alla sua sopravvivenza. La Fiat ha comunicato ieri ai sindacati che la nuova e terza edizione della vettura più importante, in termini di tiratura e redditività della propria gamma prodotti, il modello che avrà un pianale comune con le compatte del gruppo GM, verrà costruita soltanto a Melfi e a Termini Imerese.

A Torino invece resteranno, sempre a partire dal 2006, le linee delle due monovolume compatte: l’Idea e la sua «cugina» con marchio Lancia che verrà commercializzata l’anno prossimo. Accanto a loro, nell’impianto torinese, ci saranno la Multipla, il cui restyling è previsto sempre per il 2004, le ammiraglie Lancia Thesis e nuova Alfa Romeo 166 e un’altra monovolume di medie dimensioni che con ogni probabilità utilizzerà un pianale ideato sempre con GM e che verrà anche impiegato sulla nuova vettura di segmento D/E del gruppo torinese, la «New Large».

Da Mirafiori se ne va quindi un prodotto vincente qual è la Punto e in cambio arrivano le monovolume e la Fiat per il suo stabilimento storico rinuncia alle «certezze» della Punto (certezze sia in termini di volumi produttivi sia di risposta di mercato che non è difficile prevedere anche per la nuova serie del 2006) per giocare la carta delle multispazio. Un tipo di vetture per cui si prevede una domanda europea in crescita nei prossimi anni ma che per la Fiat sono una assoluta novità se si eccettua la joint venture con la francese Psa per Ulysse e Phedra e i loro predecessori.

«Il piano presentato dalla Fiat a Torino conferma, purtroppo, le nostre previsioni - comenta il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini - Per quanto riguarda lo stabilimento di Mirafiori, infatti, tale piano non contempla un'ipotesi credibile di sviluppo.

Va detto, anzi, che il fatto che sia stata annunciata la produzione di 940 autovetture all'anno (che equivalgono a cira 200mila vetture all’annio, ndr) indica che gli attuali programmi della Fiat per Mirafiori sono largamente al di sotto del livello produttivo necessario alla sopravvivenza dello stabilimento». E Rinaldini ricorda che 2002, da quegli impianti sono uscite 300 mila vetture, mentre per quanto riguarda Arese «sono stati confermati più di 400 licenziamenti annunciati».

Il segretario torinese della Fiom, Giorgio Airaudo, ha aggiunto che Fiat «confermando che la nuova Punto non si farò mai più a Torino rende drammatico il futuro occupazionale di Mirafiori». Airaudo, poi, ha sostenuto che così facendo il Lingotto «sta allungando l’agonia di Mirafiori dal 2005 al 2006».

Per il sindaco Chiamparino «non è una novità che Mirafiori sia una delle situazioni critiche, ma non è all'ordine del giorno la sua chiusura. Mi sembra utile - ha aggiunto - la proposta della Fiom di un tavolo che serva a monitorare la situazione dello stabilimento».

L’azienda comunque ha ribadito che dallo stabilimento torinese usciranno ogni giorno 1.000 vetture ma i timori da parte dei lavoratori e della Fiom ci sono tutti. Anche perché non sembrano né Multipla, pur con un restyling, né Thesis o 166 e per quel poco che resterà ancora la Lybra, delle auto capaci di dare una spinta di crescita alle vendite e quindi alla produzione. Idea e monovolume Lancia, infine, resteranno la prima sulle 100mila unità annue e la seconda forse attorno alle 40/50mila ad essere ottimisti. Per Mirafiori, quindi, il futuro parrebbe anche più difficile del presente.

Nell’incontro di ieri Fiat ha anche confermato che cesserà lo stato di crisi dall’8 dicembre e ha annunciato che quest’anno stima di produrre in totale 1.900.000 vetture per arrivare a 2.250.000 nel 2006. Per quanto riguarda i singoli stabilimenti, a Cassino oltre alla Stilo (che avrà un restyling il prossimo anno) ci sarà dal 2005 la «New Large» e cioè la nuova vettura di segmento D/E che potremmo definire la Croma degli anni 2000, Pomigliano d’Arco, invece, continuerà a mantenere la sua tradizione di stabilimento tutto Alfa Romeo con le 147 e 156 e i loro restyling o nuove edizioni. Tornando a Termini Imerese e Melfi, infine, qui nascerà la nuova Punto e nel secondo ci sarà ancora la Ypsilon.



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by rosso Friday October 17, 2003 at 03:14 PM mail:  

Ma ci vuole tanto a produrre di nuovo quella serie di macchinette proletarie che hanno fatto la fortuna della fiat?
Una volta facevano e stravendevano macchinette per il popolo come le 126 - 127 - 500 e panda, tutti avevano la fiat perchè costava poco.
Adesso fanno solo porcherie che costano quanto una macchina straniera, secondo me hanno già deciso di chiudere, tanto gli agnelli si sono gia arricchiti abbastanza e i governi non gli permettono più di fare quello che vogliono...

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