comunicato alla città ed alle istituzioni
Oggi, domenica 23 Novembre, è stata liberata l’area dell’ex deposito C.T.P. , struttura abbandonata da più di dieci anni, simbolo del degrado e dell’abbandono edilizio, restituita da chi e a chi ha la volontà di creare forme di comunicazione, forme di espressione, forme di socialità alternative a quelle presenti attualmente. Affinché la cultura, la libera aggregazione, la possibilità di sottrarsi alle logiche del profitto e del mercato, si possa concretizzare in uno spazio alternativo, dove mettere in risalto le capacità creative individuali e collettive; dove sperimentare forme di comunicazione non mediate; dove iniziare a costruire una società, multietnica, multiculturale, scevra da qualsiasi pregiudizio, razziale, religioso o sessuale che sia. Siamo consapevoli dei rischi collegati alla presenza di amianto nell’area; già troppe sono state le vittime tra i lavoratori e i cittadini che per anni hanno lavorato a contatto con questo materiale, per questo la nostra presenza sarà da sprono e non da ostacolo ad una eventuale futura bonifica o intervento. La nostra vuole essere una azione assolutamente pacifica e razionale, tesa ad aprire un tavolo di discussione reale e concreto con gli organi governativi. Non abbandoneremo le nostre posizioni sino a quando non constateremo l’effettiva mobilitazione delle istituzioni al riguardo. L’esigenza di uno spazio nella nostra zona è un problema che la cittadina si porta avanti da anni. Questa azione va quindi inserita in un percorso di lotta volto alla sperimentazione delle varie forme di autogestione ed autorganizzazione, volta a creare nuove forme di cultura. Gli spazi abbandonati al degrado qui ad Aversa sono tanti, l’area dell’ex CTP è solo uno dei simboli più in vista. Crediamo che l’espressione e la cultura sia alla base di ogni cosa per una critica costruttiva e viva all’interno delle politiche cittadine, nazionali, globali. Crediamo in una vostra predisposizione ad ascoltare le nostre posizioni, i nostri obiettivi, e ribadiamo che se per motivi a noi estranei dovessimo abbandonare l’area non esiteremo a dare altre dimostrazioni ed altre azioni in forma diretta, perché nessuno può decidere per noi e contro di noi calpestando le nostre necessità ed i nostri bisogni.
I/le occupanti dell’ex CTP
www.ecn.org/tana
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