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Natale precario a Bologna
by Rete per il reddito Bologna Sunday, Dec. 21, 2003 at 1:37 AM mail:  

E' ANCORA UN NATALE PRECARIO!
OGGI SABATO 20 DICEMBRE 2003 SI E' SVOLTA LA GIORNATA
NAZIONALE DI AZIONI SOCIALI: CONTRO LA PRECARIETA'
REDDITO PER TUTTE/i !!
Questo sara' il Natale più precario che si sia mai
visto!

La Rete per il Reddito di Bologna ha dato questa
mattina il suo contributo alla giornata nazionale di
azioni sociali contro la precarietà e il reddito
garantito.
Le iniziative promosse in occasione del rito dello
"shopping natalizio" si sono svolte in diverse città
d'Italia, da Milano a Roma.
L'iniziativa bolognese dedicata al tema del diritto al
trasporto pubblico gratuito si è svolta con
l'affissione di comunicati alle fermate degli autobus
e con volantinaggio ai cittadini in attesa, è seguito
un incontro con i lavoratori ATC in lotta per il
rinnovo del contratto.

A Bologna varie realtà di movimento hanno organizzato
altre importanti iniziative dedicate al tema del
reddito, del caro-vita e dei diritti contro la
precarietà: dalla Sala Borsa per il diritto
all'accesso ai saperi, alla riduzione disobbediente
della spesa all'Ipermercato Pianeta, fino al flash mob
barbarico in Via Rizzoli.

La Rete per il reddito e i diritti partecipando al
corteo cittadino contro lo sgombero del "Media Center"
ha espresso la propria solidarietà agli occupanti di
Via Azzogardino.

La faccia oscura dello shopping natalizio è la
precarieta' senza limiti e la povertà crescente delle
lavoratrici e lavoratori, dei pensionati, dei precari,
dei disoccupati.

Milioni di persone oggi in Italia lavorano, e vivono,
con contratti precari, interinali, part-time,
parasubordinati e a tempo determinato: con il prossimo
anno, grazie alla nuova legge Biagi, il numero dei
lavoratori cosiddetti atipici aumenterà e di molto.

In sempre più settori, dalla grande distribuzione alle
piccole cooperative, la flessibilita' selvaggia e la
mancanza di diritti è già la norma: si lavora senza
orari regolari, a turni, a chiamata, saltando riposi e
feste, scaricati e licenziati, tutto per pochi euro
all'ora.

Alle lavoratrici e lavoratori, giovani e meno giovani,
si richiede soprattutto capacità di sottomissione e
l'accettazione di uno stato costante di umiliazione,
costretti a subire tutto da tutti per un reddito quasi
sempre insufficiente.

Tra caro-euro e caro-affitti, tra il blocco degli
aumenti salariali e contratti di lavoro intermittenti
diventa impossibile, per sempre più persone, arrivare
a fine mese o trovare casa propria.

A Bologna, quella che era la gaudente Bologna, si
scopre una città dall'apparente ricchezza, costruita
sul lavorio precario e sul lavoro nero, costruita
sulle spalle di una popolazione composta per la metà
di ultrassentacinquenni e di studenti alle prese con
problemi economici e abitativi.

La mitica Bologna delle filiere industriali e
produttive, dei lavoratori autonomi di seconda
generazione, dei professionisti e dell'Università,
nasconde i dati sulla miseria delle "moderne
retribuzioni" dei giovani, sul reddito dei pensionati
al minimo, sugli uomini e le donne alle prese con un
caro-vita vessatorio, su una qualità della vita e
dell'ambiente in forte degrado, sulla realtà degli
appalti e dei subappalti, sulla precarietà della vita
sui posti di lavoro.

Come "Rete per il reddito e i diritti di Bologna" ci
chiamiamo dentro il movimento crescente che in Italia
reclama:

- il diritto ad un reddito diretto che si rifiuta di
ridursi a sussidio di povertà, un reddito per precari,
disoccupati e pensionati al minimo, italiani e
migranti presenti nel territorio, un reddito per tutti
coloro che non vogliono accettare il ricatto del dover
fare lavori saltuari e malpagati per ricevere un
salario necessario alla sopravvivenza !

- il diritto ad un reddito "indiretto" per tutti:
dalla sanità pubblica accessibile alla tariffazione
sociale per i servizi e i trasporti, dal diritto ad
affitti "sostenibili" all'accesso ai saperi e alle
culture !

RETE PER IL REDDITO E I DIRITTI DI BOLOGNA
info: re_re_bo@yahoo.it

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