E' ANCORA UN NATALE PRECARIO! OGGI SABATO 20 DICEMBRE 2003 SI E' SVOLTA LA GIORNATA NAZIONALE DI AZIONI SOCIALI: CONTRO LA PRECARIETA' REDDITO PER TUTTE/i !! Questo sara' il Natale più precario che si sia mai visto!
La Rete per il Reddito di Bologna ha dato questa mattina il suo contributo alla giornata nazionale di azioni sociali contro la precarietà e il reddito garantito. Le iniziative promosse in occasione del rito dello "shopping natalizio" si sono svolte in diverse città d'Italia, da Milano a Roma. L'iniziativa bolognese dedicata al tema del diritto al trasporto pubblico gratuito si è svolta con l'affissione di comunicati alle fermate degli autobus e con volantinaggio ai cittadini in attesa, è seguito un incontro con i lavoratori ATC in lotta per il rinnovo del contratto.
A Bologna varie realtà di movimento hanno organizzato altre importanti iniziative dedicate al tema del reddito, del caro-vita e dei diritti contro la precarietà: dalla Sala Borsa per il diritto all'accesso ai saperi, alla riduzione disobbediente della spesa all'Ipermercato Pianeta, fino al flash mob barbarico in Via Rizzoli.
La Rete per il reddito e i diritti partecipando al corteo cittadino contro lo sgombero del "Media Center" ha espresso la propria solidarietà agli occupanti di Via Azzogardino.
La faccia oscura dello shopping natalizio è la precarieta' senza limiti e la povertà crescente delle lavoratrici e lavoratori, dei pensionati, dei precari, dei disoccupati.
Milioni di persone oggi in Italia lavorano, e vivono, con contratti precari, interinali, part-time, parasubordinati e a tempo determinato: con il prossimo anno, grazie alla nuova legge Biagi, il numero dei lavoratori cosiddetti atipici aumenterà e di molto.
In sempre più settori, dalla grande distribuzione alle piccole cooperative, la flessibilita' selvaggia e la mancanza di diritti è già la norma: si lavora senza orari regolari, a turni, a chiamata, saltando riposi e feste, scaricati e licenziati, tutto per pochi euro all'ora.
Alle lavoratrici e lavoratori, giovani e meno giovani, si richiede soprattutto capacità di sottomissione e l'accettazione di uno stato costante di umiliazione, costretti a subire tutto da tutti per un reddito quasi sempre insufficiente.
Tra caro-euro e caro-affitti, tra il blocco degli aumenti salariali e contratti di lavoro intermittenti diventa impossibile, per sempre più persone, arrivare a fine mese o trovare casa propria.
A Bologna, quella che era la gaudente Bologna, si scopre una città dall'apparente ricchezza, costruita sul lavorio precario e sul lavoro nero, costruita sulle spalle di una popolazione composta per la metà di ultrassentacinquenni e di studenti alle prese con problemi economici e abitativi.
La mitica Bologna delle filiere industriali e produttive, dei lavoratori autonomi di seconda generazione, dei professionisti e dell'Università, nasconde i dati sulla miseria delle "moderne retribuzioni" dei giovani, sul reddito dei pensionati al minimo, sugli uomini e le donne alle prese con un caro-vita vessatorio, su una qualità della vita e dell'ambiente in forte degrado, sulla realtà degli appalti e dei subappalti, sulla precarietà della vita sui posti di lavoro.
Come "Rete per il reddito e i diritti di Bologna" ci chiamiamo dentro il movimento crescente che in Italia reclama:
- il diritto ad un reddito diretto che si rifiuta di ridursi a sussidio di povertà, un reddito per precari, disoccupati e pensionati al minimo, italiani e migranti presenti nel territorio, un reddito per tutti coloro che non vogliono accettare il ricatto del dover fare lavori saltuari e malpagati per ricevere un salario necessario alla sopravvivenza !
- il diritto ad un reddito "indiretto" per tutti: dalla sanità pubblica accessibile alla tariffazione sociale per i servizi e i trasporti, dal diritto ad affitti "sostenibili" all'accesso ai saperi e alle culture !
RETE PER IL REDDITO E I DIRITTI DI BOLOGNA info: re_re_bo@yahoo.it
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