SGOMBERATA VIA AZZO GARDINO 61 - COMUNICATO
E' stata ripristinata l'illegalità. Lo spazio occupato di Via Azzo Gardino 61 è stato sgomberato stamattina. Adesso l'immobile è pieno di poliziotti e carabinieri e si stanno innalzando muri davanti a tutte le porte. La scelta di sgomberare è politicamente gravissima. Il nuovo questore di Bologna ha deciso di ignorare tutte le prese di posizione che in queste settimane avevano espresso sostegno all'iniziativa dello scorso 6 dicembre, da quelle della società civile a quelle delle istituzioni (Regione, Comune, Parlamentari). Il nuovo questore di Bologna ha deciso di chiudere di nuovo (per quanti anni?) uno spazio che era stato ridato alla città, che poteva essere utilizzato per scopi sicuramente più utili che l'immagazzinamento dei tagliandi delle lotterie nazionali. Per il 9 gennaio era previsto un incontro in Regione per discutere del progetto del Mediacenter, era chiara la disponibilità della Regione Emilia-Romagna di contribuire, anche a livello economico, all'apertura di uno spazio per la comunicazione e per l'informazione. Tutti coloro che in queste settimane erano venuti in via Azzo Gardino si erano resi conto delle potenzialità che questo spazio poteva avere, per gli studenti, per i mediattivisti, per i cittadini e le associazioni del quartiere e della città. Evidentemente per il questore tutto questo non conta nulla. Ma conta per noi. Non è certo uno sgombero che ci intimidisce, non è certo uno sgombero che ci ferma. Questa città ha dimostrato ampiamente di avere bisogno di uno spazio dedicato alla Comunicazione e all'Informazione e lo avrà. La nostra lotta è cominciata il 6 Dicembre e continuerà determinata nei prossimi giorni e nei prossimi mesi . Restate connessi.
viazzogardino61@comodino.org
ps. Tra le altre cose, va ricordato che ci sono attualmente in via Azzo Gardino due persone anziane (gli ultranovantenni ex custodi) che, da stamattina, non possono più accedere al proprio contatore della luce in quanto murato. Anche loro sono a forte rischio di sgombero: infatti hanno già ricevuto dai monopoli lo sfratto esecutivo.
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