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La guerra psicotronica
by Child Wednesday January 07, 2004 at 12:13 AM mail:  

Regolarmente, quando apro la connessione col ‘web’, mi arriva addosso una scarica di virus che mi scannerizzano l’elaboratore per indagare sulla mia persona. Un conto è indagare in modo pulito, alla Polizia è lecito per il bene della comunità, ma non nel privato senza validissimi motivi; un conto inviare virus, che intoppano il buon funzionamento dell’elaboratore, causano perdite di tempo notevoli e soldi in quantità. Lo Stato non ha alcun diritto di danneggiare l’utente, il libero cittadino. Solamente negli stati totalitari esistono i reati d’opinione. Chi si comporta così non tutela la Legge, la viola. Anche se l’impugna. E viola pure la Costituzione, facendo perdere fiducia nell’autorità costituita.



1) L’Orecchio del Grande Fratello

Nata in Nuova Zelanda fin dal ’47, la rete di spionaggio satellitare chiamata ‘Echelon’ ( forse un termine ebraico significante ‘Hello’, è solo un’ipotesi ) è stata adottata negli Stati Uniti dalla ‘National Security Agency’ fin dagli Anni Settanta. Il fine primario era quello di svolgere dello spionaggio di tipo industriale, ma successivamente gli furono affidati compiti di pedinamento elettronico a danno dei politici ed infine è divenuto un mezzo per controllare la popolazione con la scusa della sicurezza nazionale. La base di questo dispositivo pare sia un grande dizionario chiamato ‘Memex’ (1), in cui si utilizzano delle parole-chiave. Dopo aver individuato le fonti, si affidano le procedure eventuali alle autorità competenti. Ma è chiaro che così facendo si possono pigliare lucciole per lanterne. Ogni cosa ha il suo riferimento in un particolare contesto, non si può estrapolare troppo liberamente. Per es., se qualcuno inneggia alla Resistenza irachena, lo fa credendo magari a determinati ideali di autodeterminazione dei popoli. Se si stabilisce a priori che chiunque si opponga in qualche modo ai voleri nefasti dell’Amministrazione Bush e alla politica angloamericana è un terrorista, in questa lista potrebbero finirci tanti di noi e molti altri: Chirac, Schroeder, Beppe Grillo, Padre Benjamin, il prof. Strada, il prof. Cardini ecc. Persino il Papa. Certo con tale sistema vi sarebbero persone tendenzialmente portate a rigare diritto, o meglio secondo le richieste delle autorità. Sicché avremmo ai vertici della sfera sociale una classe oligarchica viziata, dedita a ogni genere di turpitudini ma con la fedina penale pulitissima, e dall’altra una classe di persone di servizio ai margini della legalità nonché ridotta in schiavitù dal consumismo contemporaneo ed orientata verso una vita da capponi.
Evidentemente non si può ragionare così. Oltretutto non è consigliabile a coloro che detengono il potere di agire in questa maniera, perché forse riusciranno a creare un ‘Nuovo Ordine’, ma sarà coi piedi d’argilla. Similmente al ‘Grande Veglio’ descritto da Dante nel suo ‘Inferno’. E si sgretolerà prima ancora d’essere portato a termine. Tutto è passeggero nel mondo, inevitabilmente. A che serve vivere una vita da leoni per fare poi una brutta fine? La gente è stanca di soprusi, si sta finalmente risvegliando. E coloro che oggi si comportano da impertinenti non è detto che in un domani non dovranno soffrirne. Nessuno di noi sa bene cosa l’attende in futuro, dunque sarebbe meglio astenersi dal dare giudizi frettolosi. Forse sembrerà che la cosa faccia al caso mio, ma io non pretendo di avere la verità in tasca. Cerco solo di capire il mondo che mi circonda.
Insomma, è chiaro come il sole che uno strumento quale Echelon ( diffuso nella ‘Grande Inghilterra’: il Regno Unito propriamente detto, gli Usa, il Canada, l’Australia, la Nuova Zelanda nonché nei paesi emissari ) e tutti quelli analoghi già inventati o da ultimare ( il Sorm russo dell’Fsb, Frenchelon in Francia, Enfopol nell’Ue ) si presta a delle incredibili manipolazioni. Chi controlla i controllori? Come si fa a sapere se vengono prese di mira alcune persone anziché altre? Il controllo è uguale per tutti o a chi conta si fanno degli sconti? La verità è che tutti in qualche modo abbiamo delle magagne personali, per il semplice fatto che siamo umani. Se si vogliono incriminare determinate persone, forzando la mano, lo si può fare con strumenti diabolici quali quelli descritti. I risultati però sarebbero disastrosi, perché la gente a poco a poco perderebbe fiducia nella Giustizia e vi sarebbero alla fine guai per tutti. Non so se il gioco vale la candela. Il mondo diverrebbe una giungla, più di quel che è già ormai purtroppo. Sono gli alti ideali, non le punizioni esemplari a generare fiducia nelle autorità. D’altronde come si può pretendere di bacchettare l’intero mondo quando si è più corrotti di quelli che si vorrebbe correggere? La prima regola del buon agire è correggere sé stessi. Il militarismo senza etica è un male per la nazione, anche se esso finge di proteggerla da chissà quali pericoli.. Vedi l’uso improprio della lotta al terrorismo, oggi impiegato per scatenare una guerra mondiale a singhiozzo. Si sa che dietro all’Arabia e ad Israele c’è l’America che finanzia Hamas ecc. Arabia ed Israele sono solamente degli scali-merce per il traffico d’armi, come nel campo della droga e forse altro ( riciclaggio del danaro sporco tramite istituti bancari internazionali ). Ci sono testimonianze dirette che documentano quanto riferito.
Se l’Nsa e i suoi pargoletti nostrani volessero indagare sul terrorismo seriamente, dovrebbe cominciare a indagare nei confronti di coloro dai quali la suddetta agenzia prende ordini. Essa ha peraltro un curriculum poco edificante, se si pensa che perseguitava persino M.L. King e Lady Diana, quest’ultima a causa d’una campagna anti-mine. In altre parole, essendo uno strumento manovrato da militari o affini, si preferisce far indagini su coloro che disturbano gli affari della gente che conta piuttosto che sui proventi del crimine organizzato o cose del genere.
Significativo a tal proposito la storia che raccontano nel loro bel libro il Rapetto e il Di Nunzio su Mrs. Newshman (2). Per la verità sono due autori che provengono dall’ambiente militare, il primo è addirittura un colonnello. Credo però di poter dire a nome di tutti che nessuno ha niente contro chi anche in ambito militare e poliziesco svolge il suo dovere con onestà e dedizione al compito. Anzi, tanto di cappello! Chi scrive proviene da una famiglia di lontana origine militare. Il problema è quando si abusa della propria autorità per fini non limpidi. Ogni abuso è comunque una forma scorretta d’intervento. Non è vero che il fine giustifica i mezzi. Solo un pensatore superficiale come Macchiavelli poteva pensarlo.
So altresì, essendo autore di sceneggiature coinvolgenti tale argomento, che è prassi da parte della polizia cercar d’incastrare le persone sulle quali vertono forti sospetti per qualche reato adoperando la tattica del diversivo. Faccio un esempio. Il famoso ‘Figlio di Sam’ fu arrestato a causa d’una banale multa automobilistica. Per la verità in quel caso non fu voluta la cosa, almeno pare, ma in altri casi lo si fa apposta. Così si mette un po’ di droga da qualche parte e si acquista in tal modo il diritto ad indagare più a fondo. Siccome chiunque di noi ( lo ripeto, anche i poliziotti ) ha dei conti in sospeso con la Legge – piccole cose, s’intende – non è difficile detenere una persona o rovinarla con una pubblicità indirizzata in un certo senso. Il Sabato ( la Legge ) è fatta per l’Uomo, non l’Uomo per il Sabato. Altrimenti si potranno anche eliminare degli avversari scomodi, a livello politico-sociale o meno, ma il metodo ben presto salterebbe agli occhi di tutti per la sua mancanza di dignità umana. Dove sono andati a finire gli alti ideali dei militari d’un tempo, ai quali bastava stringere una mano per dare la loro parola come sicura?
Sono convinto che la gente sia stanca di accettare soprusi. Per questo si sentono in giro tante reazioni negative contro gli americani, nonostante la propaganda a loro quasi sempre favorevole. E non è più come una volta, con l’anti-americanismo di maniera, abbiamo a che fare con qualcosa di più profondo, legato ai diritti della persona. Nessun diritto è più importante della libertà di pensiero e di idee. L’America è stata amata finché pareva che quei diritti li rappresentava con la Statua del Ponte. Ora che li sventola con vuote parole, piene di retorica, sono in molti a volgere l’orecchio da un’altra parte. Anche se non è “importante” come quello del grandefratello multimediatico.


2) La libertà epistolare

Perché credete che si mandino bombe per posta ad opera di sedicenti “Anarchici Insurrezionalisti”? Perché la posta, almeno da noi ( non più in America ), è l’unico mezzo di comunicazione ancora libero. Occorre fare in modo, da parte di coloro che vogliono irregimentare la pubblica opinione, da creare paura nella gente anche nel ricevere lettere o pacchi postali. Negli Stati Uniti a quello scopo si erano usate le spore d’antrace, sulla produzione delle quali fra l’altro sembra avessero degl’interessi tanto i Bush quanto i Laden. Con la paura si approveranno leggi liberticide più facilmente e una volta tolta la libertà d’espressione si autogenereranno comportamenti zelanti ma privi di autentico valore nei confronti dell’autorità costituita, qualunque essa sia.


3) I virus informatici, un atto di guerra contro la popolazione

Lasciamo perdere la questione dello spionaggio industriale. Fa parte di quel boicottaggio terroristico che riguarda le forze dell’ordine, non i comuni mortali. M’interessa l’impiego di virus informatici a livello statale. La trovo cosa ignobile per l’alto senso che ho dello Stato. Com’è possibile che l’ente statale impieghi questi mezzi vigliacchi, da terroristi informatici, onde provocare danni alle persone e alle cose? Come può lo Stato comportarsi immoralmente quanto dovrebbe essere l’ente etico per eccellenza? Uno degli esempi nei quali si dimostra più evidente la felloneria degli attuali militari od agenti che dir si voglia, veri figli di Mordred, è appunto questo sfrontato utilizzo di virus informatici. Un’arma del ricatto come nessun’altra.
La guerra informatica costituisce la guerra finale, un vero e proprio atto di sciamanismo nero. Non ci si vuol impadronire dei territori, bensì dei cervelli altrui.
Che differenza c’è a tal punto fra capitalismo, comunismo e nazismo? Nessuna, è solo una questione di sfumature. Non mi stancherò mai di ripeterlo. Il secondo e il terzo sono le ancelle, il primo è il vampiro, il morto vivente. Gli studi sui finanziamenti delle dittature varie, sempre riconducibili ad un’occulta sponsorizzazione del ceto alto borghese, hanno provato definitivamente che sono gl’interessi industriali nel mondo contemporaneo a muovere gli eserciti. Diversamente che in epoca antica o medievale, quando il desiderio di gloria e d’avventura detrminava le gesta di guerrieri e cavalieri. In epoca moderna i guerrieri si sono trasformati in soldati di ventura. Il militare odierno è l’erede di questi avventurieri moderni senza patria né onore. Nonostante le ciance illuministico-risorgimentali, il culto contemporaneo della madrepatria è una farsa bella e buona. Non ha nulla della pienezza d’un tempo. Prima della nascita delle nazioni contemporanee, con confini ben stabilizzati, il rispetto per la terra che aveva dato i natali aveva un carattere indefinito ma magico. Non si limitava al legame fra terra ed ‘ethnos’, era un atto di filiazione spirituale. Solo da Cicerone in poi è cominciata la retorica patriottarda del ‘pro patria mori’. I greci, seppure combattevano eroicamente, non avevano bisogno di conquistare i territori dei barbari. Si difendevano dalle invasioni, ma non invadevano nessun territorio. Furono i Persiani e poi Macedoni i primi prognugnatori d’un’espansione imperiale. Idem fecero gli Shunga e i Maurya, imperatori buddhisti, in India. Tutti costoro furono imitati dai Romani, che fecero scuola di perizia giuridico-militare in tutto il Medioevo. Sino a che non si formò, sulle ceneri dell’antico impero un nuovo Sacro Romano Impero su base barbarica. Di là presero le mosse, una volta crollato miseramente, tutte le istanze delle concezioni militaristiche successive. La formazione delle nazioni moderne è avvenuta però ad opera di ideali astratti, di carattere ideologico-borghese, non su base etnica. Perciò alcuni popoli di confine sono stati fagocitati da altri in quelle unità artificiose che sono gli stati contemporanei. La logica conseguenza è che esiste uno spirito confederativo piuttosto fragile fra le regioni in tal modo riunite sotto un unico governo. E non appena viene innescata una miccia, tutto salta all’improvviso. Vedi Jugoslavia, Afghanistan od Iraq.
Sappiamo che le guerre, come asserisce spesso Ferrara, sono la continuazione della politica in atto. E siccome la politica odierna è assai “sporca”, è ovvio che anche le guerre siano oltremodo “sporche”. Tuttavia, a parte Afghanistan ed Iraq, si è tentato in precedenza di salvare almeno le forme. Con l’Afghanistan e l’Iraq ogni ideale è saltato del tutto: assistiamo colà alla violenza e alla sopraffazione allo stato puro. Una campagna d’aggressione quella condotta nell’Asia del XXI sec. che può ricordare per pari esclusivamente la conquista dell’America da parte dell’Europa o della Siberia da parte della Russia.
L’impiego statale dei virus è la continuazione di questa “guerra preventiva” dichiarata contro la popolazione del globo. Una guerra rivolta alla conquista delle menti, ma non in senso positivo. Vengono innescati meccanismi d’infezione elettronica che tanto assomigliano agl’incubi di certi sogni balordi a pancia in giù e che rispecchiano, come notano gli AA. sopra citati (3), le minacce ossessive delle catene di S.Antonio. Esisterebbero addirittura dei ‘software’ che addestrerebbero allo scopo. E non solo non si fa nulla per bloccare la proliferazione di tali truffe (4), ma si confezionano da parte delle agenzie statali appositi mezzi di contaminazione degli utenti d’internet “sospetti”. Come se a uno si rubasse il portafoglio o che altro per vedere se contiene danaro rubato o documenti compromettenti. Un metodo criminale insomma, di gente che vuole incastrare qualcuno a tutti i costi, per altri motivi rispetto a quelli dichiarati. Con la scusa della pedofilia ( ribadisco, in polemica anche con coloro tra i cospirazionisti che abusano del termine, che la definizione è impropria ), ad es., si ricattano molte persone. A chi non piacciono le giovani ragazze? Nell’area di governo e militare di molti paesi qualcuno sostiene vi siano molte persone scelte appositamente nell’area suddetta perché possano essere facilmente ricattabili. La cosa però riguarda, a mio parere, l’intera sfera dei rapporti sessuali. Perché un governante o un militare gay, oppure con delle amanti ( specie se in alto loco, vedi J.F.K. ) non sono ricattabili? Anch’io ho spesso accusato il satanismo di abusi sui minorenni, ma sono luoghi comuni. Il che non significa che non esistano. Lo so, vi sono gli ‘snuff’ ecc., ma non bisogna esagerare vedendo dappertutto corruzione. La verità è che il sesso è un problema culturale, non biologico. Ma come? Si permette una decadenza dei costumi inverosimile ( scambi di coppia, rapporti a tre e via dicendo ) e poi si mette in prigione un ventenne perché s’è fatto una ragazzina di sedici? Ma dove siamo, in Arabia? L’unica cosa da punire è la violenza, di qualsiasi grado, anche quando si esplica fra maggiorenni. Non cercar sotterfugi poliziesco-giudiziari per creare il panico in campo sessuale.
Volete sapere perché tanto ci tengono a perseguire i pedofili ( in realtà abusatori ) in America? Perché così possono ricattare i genitori che abusano dei figli e spingerli a venderli ( letteralmente ) alle agenzie tipo Cia per addestrarli al ‘mind-control’. E farne magari dei terroristi. La persona abusata, soffrendo del cd. ‘disturbo della personalità multipla ( una compartimentalizzazione del cervello poi coltivata elettronicamente con apposito voltaggio ), si presta assai più di altre normali a mantenere segreti, a non tener in conto il pericolo ed altri scopi che lo spionaggio esige. Compresa la prostituzione. 007 docet.


4) Punire gl’innocenti, salvare i colpevoli

Sono particolarmente inviperito, perché purtroppo di simili attacchi informatici ne ho fatto le spese io ora. Dalla vigilia natalizia non sono più riuscito a collegarmi con ‘Indymedia’ ovviamente chi usa codesti metodi ha la pretesa di voler e dover intercettare chissà quali misfatti. Con la scusa del terrorismo e della pedofilia si è riusciti a stornare l’opinione pubblica dal vero obiettivo di queste indagini insensate, che altro non sono se non pratiche illegali ed anticostituzionali. Nel giro di poco tempo, fra terrorismo e abusi ( c’è effettivamente un nesso, ma non è quello che i ‘media’ dipingono, è molto più sottile ed oscuro ) si è montata una campagna pubblicitaria di vaste proporzioni. Una specie di caccia all’untore al contrario, cercando d’incolpare chi non c’entra nulla e lasciando impuniti i veri colpevoli. Esiste, o almeno esisteva fino a che l’andazzo dei tempi non l’ha di fatto abolita, la presunzione d’innocenza, se non mi sbaglio.
Avete sentito parlare di Chihuahua in Messico, la cittadina delle croci rosa, dove spariscono continuamente ragazze o le trovano morte qua e là. La polizia anziché darsi da fare per trovare i colpevoli, criminali comuni che agiscono con dei pulmini per conto probabilmente di gente altolocata con la complicità del Governo, mette in galera della gente che magari ha avuto il solo torto di essersi presa una sbronza e aver in quello stato molestato alla buona una ragazza. Ai falsi colpevoli viene poi affibbiato ogni crimine. Vi sono persone innocenti in carcere, picchiate a sangue, finché non si riducono a confessare reati mai commessi. Così la gente è contenta, qualcuno paga, ma non è quello giusto. Se i conti non tornano si dice che le ragazze sono scappate, ma spesso sono i loro stessi cadaveri ( anche di maggiorenni, sia chiaro, a testimonianza che la pedofilia è solo una scusa e non c’entra nulla con una pratica di abusi così vasta e organizzata ) a testimoniare là sulla sabbia ai margini del deserto che non si è trattato di fughe, bensì di omicidi premeditati.


5) Ancora Orwell, sempre Orwell

Poiché le costituzioni sanciscono sul piano giuridico l’inviolabilità delle persone, il controllo che si fa di loro attraverso il terrorismo informatico è un tentativo orwelliano d’impadronirsi dei loro pensieri. D’altra parte la guerra, come voleva Orwell, nei tempi ultimi non è più contro lo straniero, magari assoldato perché faccia da finto bersaglio, è contro il normale cittadino del paese e la pretesa che ha di libertà. Uno stato di polizia è uno stato ove si riga diritto, col mitra invisibile puntato sulla nuca. Meglio se il mitra ce lo auto-puntiamo da soli. L’organizzazione globale della politica e dell’economia necessita d’una polizia internazionale. Ma come far accettare un obbrobrio del genere a tutti i popoli della terra? C’è un mezzo: il terrorismo statalista, o meglio la paura del terrorismo, la paura del nemico del popolo. Goldstein, il nemico di ‘Big Brother’ ci attende silenzioso sullo schermo di casa nostra per i due minuti di odio. Gridiamo, tutti insieme, a mani incrociate in alto: – Bastardo, impiccatelo, fatelo a pezzi! –
Così ci sentiremo meglio. Attenzione, come diceva Merlino ad Artù, il vero Nemico è dentro di noi! Chiamasi INTOLERANCE…



Note

(1) Cfr. U.Rapetto & R.di Nunzio, ‘Le nuove guerre’-Bur, Milano 2001, Cap.8, §§ 6-10, pp. 142-52.
(2) Ibid., p.143. La sign. Newshman è stata licenziata da una ditta avanguardistica ( la Lockeed Martin ) per essersi opposta a delle mansioni illecite attraverso Echelon richiestele da parte dell’Nsa. La vita della donna, seppure costei facesse parte dell’ambiente, ne è risultata distrutta. Essendo molto stressata e con il timore che qualcuno volesse farla tacere per sempre, è finita a dover lottare contro gravi malattie come il cancro. Senza contare i danni collaterali: infarto, semiparalisi. Affermano i due AA. ( p.143) – quasi sindacalmente – che Sunnyvale, il centro di ricerca ove Margaret Newshman lavorava, è stranamente sottoposto ad un’intensa attività radioattiva. Altri oltre alla donna citata hanno avuto tumori, tanto che vi è chi pensa che ciò non sia casuale, dati i segreti ai quali il personale di servizio ad Echelon ( praticamente uno strumento per diffamare e rovinare le persone scomode ) ha avuto accesso negli anni.
(3) Ib., Cap.10 sgg.
(4) Chiaramente delle interpretazioni che do dei dati riportati dal libro menzionato soltanto io ne sono l’artefice e il responsabile, per giusta precisione.

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sta tento
by bokonon Wednesday January 07, 2004 at 02:36 PM mail:  

le cose non stanno come le racconti o come le racconta il Colonnello :) ... e magari fingi ingenuità e paranoia (ingenua) proprio per fare confusione... o magari no... in ogni caso, è vero che è facile per gli utenti uindos trovarsi impestati da virus e dialers; ma questo avviene perché microsoft ha fatto di tutto affinché i suoi sistemi operativi fossero parecchio aperti :) a questo genere di cose ... non si tratta di "sviste" ma di scelte deliberate... a microsoft, da sempre, proprio non va giù questa storiaccia di internet con le sue potenzialità di condivisione orizzontale, libera circolazione dei saperi etc.. Riassumendo: con scelta rivelatasi parecchio miope, inizialmente (uindos 95) microsoft ha tentato di contrastare la diffusione di internet spingendo gli utenti a utilizzare il suo "the microsoft network", rendendone automatica e inevitabile l'installazione insieme al sistema operativo. "The microsoft network" era allora una rete (...una gabbietta) completamente alternativa a internet che già allora veniva dipinta da ms come "intrinsecamente insicura, terribilmente difficile da utilizzare, sostanzialmente inutile, e inutilizzabile"; ovviamente "the microsoft network" era un servizio a pagamento, e ovviamente fu un fiasco totale proprio perché ogni cosa funzionava a gettoni e perché, di conseguenza, dal punto di vista dei contenuti era e sarebbe rimasta un deserto. Dopo questo fallimento, microsoft ha capito che per sperare di contrastare la diffusione di internet come strumento di circolazione dei saperi libera e decisamente "troppo gratuita", avrebbe dovuto concentrarsi maggiormente su una strategia che già aveva avviato; ovvero, avrebbe dovuto tentare di "cambiare internet" trasformandola "dall'interno" in qualcosa che fosse il più possibile simile a "the microsoft network", così come era stato pensato all'inizio: un "luogo" dove tutto funziona a gettoni, un mercatone e poco più, dove la condivisione orizzontale risultasse impossibile, dove la libertà di espressione e la circolazione dei saperi fosse limitata da reali possibilità di censura dall'alto. Per riuscire a inverare questa trasformazione, era necessario convincere la maggioranza degli utenti che si trattasse di cosa "necessaria o desiderabile" - obiettivo non impossibile, visto che a livello globale la grande maggioranza degli utenti utilizzava e utilizza tuttora sistemi operativi microsoft. Come primo passo era necessario fare in modo che nella percezione diffusa internet corrispondesse sempre più alla descrizione che microsoft ne aveva fatto: "intrinsecamente insicura" etc.; ovvero che diventasse realmente, nell'esperienza degli utenti, come la descrivi tu: un "luogo" pericoloso etc.... Perciò ms ha continuato a rilasciare programmi e sistemi operativi che contenevano e contengono non solo tonnellate di "bachi" - talmente vistosi, "specializzati" e "tanti" da suscitare quantomeno qualche sospetto circa la loro natura di "errori di programmazione" - ma anche vere e proprie "funzionalità di insicurezza", spacciate anch'esse a posteriori per "falle - sviste"; cose abbastanza banali ma "efficaci", data la legittima ignoranza di chi solo allora cominciava a "conoscere" internet, come per esempio outlook che lanciava automaticamente qualsiasi attachment anche eseguibile e non c'era modo di evitarlo (nelle successive versioni questo automatismo era opzionale ma preimpostato come attivo; solo di recente è divenuto opzionale e preimpostato come inattivo, ma nel frattempo outlook ha cominciato a utilizzare l'"apertissimo" motore html di windows); oppure la scelta, particolarmente significativa, di installare per default sulle macchine degli utenti, e senza dare alcuna avvertenza, una configurazione di rete che tuttora "tiene aperto a chiunque" il picì dell'utente quando questi si collega a internet, a meno che questi non riconfiguri la rete (procedura resa sospettamente assai problematica con incongruenze assurde) o non installi un firewall di terze parti (e ai tempi di firewall software gratuiti non ce n'erano); e tante altre. Poi, ogni qualvolta una di queste "funzionalità di insicurezza", o uno di questi "bachi da allevamento", cominciavano a essere noti a livello diffuso (ovvero dopo che l'ennesima ondata di virus si era già abbattutta sulla mundiale utenza - perché microsoft ha sempre tardato parecchio nel "riconoscere ufficialmente" e "mettere pezza" alle proprie "falle", ignorando le segnalazioni almeno finché il danno non si era prodotto), ms giocava la parte del colosso che, nonostante le proprie infinite risorse e capacità, non riesce a garantire sicurezza ai propri utenti perché, appunto, "la rete è strutturalmente e intrinsecamente insicura". Questa affermazione è assolutamente non vera: la rete è come viene "costruita" - i programmi per l'utilizzo di una rete sono, per molti versi, la rete stessa - e tutti gli altri sistemi (unix linux mac os etc.) conoscono sì alcune problematiche di sicurezza, che però - sia per quantità sia per "qualità" - hanno, ad ogni livello e in particolare per l'utente medio, un impatto nemmeno lontanamente paragonabile a quello delle "falle" nei sistemi microsoft, tanto che su questi sistemi operativi è davvero assai difficile che i dati dell'utente medio subiscano danni derivanti dall'uso di internet; e le problematiche di sicurezza di questi sistemi operativi vengono gestite in modo assai diverso, più rapido trasparente ed efficace, di quanto non avvenga nel mondo ms; ed è dimostrato, da sistemi operativi come macosx e dagli sviluppi di linux, che non è affatto impossibile coniugare sicurezza e facilità d'uso. Era e rimane una bugia, questa della rete "strutturalmente e intrinsecamente insicura"; ma una bugia che, forte della diffusione dei propri sistemi operativi, microsoft tenta di "trasformare in verità" allo scopo di spacciare per "necessario e desiderabile" il progettone di "trasformazione" della rete - e più in generale delle "tecnologie dell'informazione" - che già sta cominciando a mettere in atto insieme a pochi altri colossi dell'informatica e alle grandi major della produzione mediatica con l'appoggio del governo usa: il cosiddetto "trusted computing" o "trustworthy computing" o "palladium", una infrastruttura hardware-software basata sulla crittografia "dall'alto" (vengono creati, rilasciati e gestiti "dall'alto" sia la "chiave personale" sia i vari "certificati" in base ai quali è permesso o negato a ciascun utente l'accesso a un contenuto o a uno "spazio", l'utilizzo di uno strumento, e così via); una infrastruttura che, se il progetto avrà successo, traformerà la rete e più in generale le "tecnologie dell'informazione", per l'appunto, in "luoghi" e strumenti buoni (ottimi) soltanto, e definitivamente, per il mercatone, dove il controllo (il potere di decidere quello che puoi o non puoi "vedere", quello che puoi o non puoi usare, quello che puoi o non puoi dire) sarà totalmente ed esclusivamente nelle mani delle multinazionali e/o degli stati. Tecnicamente, questa piattaforma darà alle grandi multinazionali e ai governi proprio questo potere effettivo: quello di decidere di volta in volta ciò che puoi o non puoi "vedere", ciò che puoi o non puoi usare, ciò che puoi o non puoi dire. In cambio, le persone godranno di un buon livello di "protezione" dei propri dati (l'"informazione" che gli sarà concesso di avere). E' propriamente una logica mafiosa, soprattutto se si considera che è già possibile avere un buon livello di protezione in piena autonomia e senza dover rinunciare "in cambio" alla propria libertà. I fautori e propugnatori di questo progetto, nell'ammettere che questa infrastruttura darà loro esattamente i poteri di cui sopra con un'arroganza sfacciata nascosta solo dalla bugia secondo cui questo progetto è l'unica alternativa alla "insicurezza" - in realtà creata ad arte -, assicurano che di questo potere assoluto sulla circolazione del pensiero e sugli strumenti di fruizione ed espressione dello stesso faranno un uso "giusto e saggio" e giammai "ingiustamente censoreo" - forse censoreo sì, ma giammai ingiustamente. Se anche non si pensa che la censura sia ingiusta di per sé, basta guardarsi alle spalle e intorno per vedere cos'è e cos'è stata la "giusta censura", cos'è stato e cos'è giusto nascondere.

"Trusted Computing" FAQ: http://www.cl.cam.ac.uk/~rja14/tcpa-faq.html
Versione italiana: http://www.complessita.it/tcpa/

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Ti risponderò con calma
by Child Wednesday January 07, 2004 at 10:19 PM mail:  

Ma perché hai postato due volte lo stesso commento? Diciamo che ho preso l'argomento poco per volta, prima trattando del terrorismo informatico, poi spiegando cos'è la picotronica, per arrivare alla fine alla lotta al terriorismo più in generale e all'esistenza di speciali agenzie americane di spionaggio e contriospionaggio. Su un argomento tanto complicato e intrigante è impossibile avere avere tutti un'unica chiave di lettura.

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Per Bokonon
by Child Friday January 30, 2004 at 07:32 PM mail:  

Ho letto bene quanto spieghi. Ti ringrazio dell'intervento, non sono competente per risponbderTi dovutamente, ma ho capito il problema. In sostanza dici che l'insicurezza programmata della Microsoft è tesa alla creazione di un 'web' elittario. La gente si è abituata a non far più a meno di internet. A poco a poco si ritroverà con un pugno di mosche. S^, lo credo anch'io, però forse tale processo sarà un po' lento, poiché per ora è interesse delle autorità schedare tutte le persone coi 5 anni di registrazione del traffico imposto ai 'server'. Siccome dicono che i 'server' se li stanno comprando ad uno ad uno le multi, è chiaro che il discorso va a parare dove intendi Tu. D'altronde credo che vi sia un progetto politico sotteso che intende fare del 'pc', indipendentemente dal fattore elittario e sociale, un ennesimo strumento di controllo delle operazioni mentali. La gente non si rende conto che qyuanto sta facendo la Polizia Postale colle microspie è illegale. Echelon è più pericoloso anche della politica della Microsoft, o meglio ne è l'altra faccia. Il guardiano lascia aperto l'uscio nel muro appositamente a tarda sera e il ladro, bendato, s'intrufola di notte con la pila e la pistola in mano per portar via i documenti che gli servono e compromettere il proprietario della villa.

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Tanto per restare in tema
by roberto Sunday February 01, 2004 at 01:13 PM mail:  


Ieri sera,durante la trasmissione andata in onda su LA 7,
Francesco Cossiga,in alcuni dei suoi interventi,faceva spesso riferimento all'argomento da Te trattato:l'acquisto
dei server da parte delle multinazionali.
Da quel che ho capito il tema della trasmissione verteva
sulla garanzia di tutela dei diritti da parte dello Stato
sociale,e di come l'Europa si stesse appiattendo sulle
posizioni Americane per quanto riguarda la privatizzazione dei servizi al cittadino.
A tal proposito la discussione si era spostata sul tema di
Internet, sulla capacità di libertà di espressione al suo
interno e della mancanza di una legislazione in materia di controllo.Proprio per queste sue caratteristiche,che permettono una circolazione del sapere ed un confronto delle idee,qualcuno sta pensando bene di accaparrarsi i principali server,una forma di controllo bella e buona,che va contro principi fondamentali di libertà come la libertà di espressione del pensiero e la riservatezza delle comunicazioni.In Europa il superamento,in chiave geo-politica, degli Stati-nazione ha permesso uno sviluppo legislativo in favore del liberismo economico,concedendo
ampia libertà di movimento al potere delle lobby industriali.Di conseguenza tutta la sfera del sociale sta andando a farsi fottere:la violazione della privacy è l'effetto di tale politica
A questo punto sono fortemente convinto che lo scenario
europeo sta assumendo i connotati politici americani sopra citati con i quali ho aperto la dicussione.
La privatizzazione di Internet comporterebbe la più grande
forma di controllo delle idee.
La politica del terrorismo globale è la condizione senza la
quale non si potrebbe creare uno stato di paura che permette
ai governi di intervenire con leggi in materia di sicurezza,
ma che di fatto concedono ampi poteri di controllo agli apparati di sicurezza,limitando le libertà degli individui.

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.
by mmm Sunday February 01, 2004 at 01:38 PM mail:  

Un piccolo esempio
I protagonisti di Grande Fratello sono in gran parte attori,
comparse, gente che ha vissuto nel sottobosco dello spettacolo.
Sembra che alcuni server abbiano oscurato le pagine che parlano dei trascorsi artistici di alcuni dei protagonisti, in maniera che se clicchi il loro nome non viene fuori niente

Ricordate il Nuovo.it che fu oscurato da Fastweb x aver dato la notizia che a prendere Saddam erano stati i curdi?

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Purtroppo le cose stanno come dite
by Child Monday February 02, 2004 at 03:04 AM mail:  

Gli Usa cercano di far dell'Ue la brutta copia di loro stessi. Qualcuno dice che l'Ue deve svilupparsi indipendentemente dagli stati Uniti ma in stretta amicizia. Io dico che deve far finta di essere un'amica stretta, ma a lungo andare cercare di sopravanzare gli Usa. altrimenti sono guai! Cossiga ultimamente sta dicendo cose interessanti, non è uno stupido.

Circa il Grande Fratello, è interessante quanto dice sopra l'amico. Non la spontaneità, ma la finzione della spontaneità. Credo che lo scopo non dichiarato sia quello di far credere che la questione del 'Big Brother' sia in fondo solo un gioco divertente. Lo dimostra il grande successo della trasmissione. Anche molti siti porno qualche anno fa, per quanto non sia aggiornato poichè da qualche tempo non me ne interesso più, sviluppavano siti tesi a sviluppare lo spionismo. Guardare ed essere visti, un grande gioco seducente per Adoni senza cervello.
Se uno non ha fatto niente di male, perchè non lascia guardare la Polizia? Chi non vuole essere spiato ha qualcosa da nascondere! Vergogna, vergogna, facciamoci spiare dalla Legge! W la Legge, spiare deve essere la regola. Che c'entra la libertà? La Polizia ha il diritto di spiare, è lei che fonda la nuova etica. Non più la religione, la spiritualità. I preti non armati sono tutti corrotti, solamente i preti-poliziotti e i preti-cappellani sono ammessi. Una moda che si sta ampliando e che dopo la morte di questo papa equilibrato immagino dilagherà. la caccia al terrorismo, di casa e di stato, sarà il leit-motif dei prossimi vent'anni. Perchè la caccia abbia successo occorre provocare il terrore, così la gente vedrà abuso e terrore ovunque. Tranne dove essi sussistono veramente. Il Grande Fratello è in realtà il Re del Terrore, Goldstein ovvero Bin Laden ne è la semplice controfigura complementare, che permette al vero Re del Terrore ( senza volto ) di agire indisturbato. L'informazione e il sesso dsono i principali campi ove il Grande Fratello agisce. Modificando la storia a suo piacere 'Big Brother' costruisce una realtà fittizia, virtuale, come quella informatica. Impedendo la libera espressione dell'amore di fatto, per quanto a parole gli dedichi addirittura un Ministero, incide sulle scelte e le passioni umane, convogliandole tutte verso un regime ultra-repressivo. Chi non è libero e felice non può amare, è cpstretto a odiare. E con l'odio il terrore cresce, fiorisce, si moltiplica parossisticamente. La denuncia del prossimo diventa una pratica politica quotidiana, come nei regimi totalitari. Ma qunto ha costruito 'Big Brother' non è una dittatura, è l'unico regime possibile, quello che di fatto ha abolito la storia e si propone come fine l'abolizione anche dell'essere umano. La menzogna diviene l'unica concessione permessa nella vita delle macchine umane, le aquali hanno dimenticato il senso dell'esistenza e si propongono esclusivamente di essere in linea col Pensiero Uniforme dell'ignoto Grande Fratello. Questo Grande Fratello, benchè abbia un volto umano, al di là dell'effigie antropomorfica è in realtà un Impero, un Impero per l'appunto invisibile.

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