da econoticiasbolivia.com
ORGANIZZAZIONI GIOVANILI E CONFEDERAZIONE AUTRASPORTATORI SI ORGANIZZANO E SI UNISCONO AL FRONTE SOCIALE D’OPPOSIZIONE AL GOVERNO MESA
Una ventina di organizzazioni giovanili di La Paz, Oruro, El Alto e altre zone della Bolivia si stanno organizzando per partecipare attivamente allo sciopero generale e al blocco dei caminos (le vie di comunicazioni stradali) annunciati dalla COB (Central Obrera Boliviana). “Vogliamo mobilitarci a livello nazionale al fianco della COB e delle masse per rompere la tregua con il governo, verso cui non abbiamo più alcuna fiducia: dunque sciopero generale illimitato e blocco dei caminos”. Si legge da un documento: “I gioveni sono pronti a scendere in strada con i propri familiari, per prendere le armi e per l’insurrezione popolare contro il capitalismo e il sistema neoliberista, contro l’imperialismo yankee e per chiudere finalmente le porte del Parlamento borghese e della democrazia rappresentativa. Abbasso anche il referendum e la costituente di Mesa”.
Queste le organizzazioni fino ad ora unite in questo percorso: La Toma (UMSA) - Juventud Socialista (La Paz) - Comité Universitario de lucha contra el ALCA y la Guerra (La Paz) - Vive la fuerza de la juventud (Oruro) - FUL UTO "Viva la U" (Oruro) - Autonomía U (Oruro) - Línea Institucional (Oruro) - Movimiento de Mujeres Universitarias (Oruro) -- Barricadas de Octubre (El Alto) - Unión Juvenil de Artistas y Escritores (Nacional) -Foro de Mujeres Sindicalistas - (Oruro) - Autonomía Universitaria (El Alto) - Barricada Roja (La Paz) - Educadores Populares o Mediadores Sociales (El Alto) - FUL UMSS (Cochabamba) - En Clave ROJA (Argentina) - Juventude do PSTU (Brasil) - Danza Contemporánea (Perú).
Intanto al fronte di organizzazioni e sindacati pronti alla mobilitazione va aggiunta la poderosa Confederaciòn de Transportistas de Bolivia che il 26 gennaio ha dichiarato di essere pronta a decretare uno sciopero generale illimitato per paralizzare le principale arterie stradali del paese, qualora il governo di Mesa annunciasse (come previsto e molto probabile) l’aumento del prezzo dei carburanti, che apparentemente sembra l’unica sorgente di denaro fresco che allievi la pesante situazione delle finanze nazionali. “Sappiamo che alzeranno il prezzo della gasolina, del gas di utilizzo domestico e forse perfino il diesel. Non è accettabile, il popolo deve difendersi; il prezzo alto determina una catena di problemi in ogni nucleo familiare e questo non lo permetteremo. Dovranno fare i conti con il primo sciopero dei trasporti molto presto”, hanno dichiarato dal direttivo della Confederazione annunciando un’alleanza imminente con la COB.
Dunque con questa dichiarazione di intenti il fronte pronto alla radicale mobilitazione si amplia e la crisi sociale è pronta a riesplodere. Lavoratori e settori popolari hanno isolato le posizioni meno radicali e di attesa e rispetto dei luoghi istituzionali del leader cocalero Evo Morales. Vedremo…
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