INCONTRO SLAI COBAS ALFA ROMEO - ESTATE SEI
Alfa Romeo: l’on. Riccardo Conti si fa vivo e fissa un incontro per venerdì a Brescia.
Venerdì 6 febbraio si terrà un incontro fra lo Slai Cobas e l’onorevole Riccardo Conti, amministratore unico di Estate sei, proprietaria di tutta l’area e i fabbricati dell’Alfa Romeo di Arese. Dopo l’uscita del nostro dossier su Estate sei, che sotto alleghiamo, l’onorevole Riccardo Conti è uscito dal silenzio sulla questione Alfa Romeo. In un comunicato di Estate sei uscito sui giornali di venerdì dichiara che è “disponibile a concorrere, compatibilmente con la salvaguardia dell’investimento, al rilancio produttivo del comprensorio di Arese finalizzato al riassorbimento della manodopera Fiat che è attualmente in cassa integrazione”. In una intervista a Il Giorno di domenica scorsa dice che l’aver dato in pegno il 100% di Estate sei alla Banca di Brescia “è un normale finanziamento con altrettanto normali garanzie”. Afferma poi che “la mega-operazione di Arese è iniziata a Milano con la vendita di una grossa area commerciale per conto di un operatore del settore, lo stesso che gli ha poi indicato come occasione l’affare Alfa”. ”Però il nome del socio nell’operazione Arese, un imprenditore milanese, non lo scuce …”. ”Gnutti? Mi capita di vederlo solo al bar …”.
Cosa gli chiederemo:
Chi è questo socio milanese nell’affare Alfa? Chi sono i soci bresciani? Perché ha “comprato” dalla Fiat attraverso due società coinvolte in tangentopoli? Se il Banco di Brescia ha dato un normale finanziamento, a cosa è servito, dato che ad Arese non ha ancora speso un lira ma finora si è limitato ad incassare (o no) l’affitto dalla Fiat ? Quali sono i suoi attuali rapporti d’affari con la Fiat riguardo Arese? Perché non ha insediato sinora nessuna azienda nei grossi capannoni già svuotati dell’Alfa Romeo, nonostante gli impegni sottoscritti dalla Fiat negli atti di “compravendita”? Perché vede Gnutti solo al Bar, dato che la Hopa dello stesso Gnutti controlla la Fiduciaria che ha il 47,5% di Estate sei? Intende onorare l’accordo con i sindacati del 18-2-2003 che prevede con date certe l’assunzione dei lavoratori ex Alfa Romeo?
L’incontro si terrà alle ore 15 di venerdì nella sede di Estate sei.
Venerdì mattina manifestazione dei cassintegrati alla Lega Nord di via Bellerio a Milano.
Arese, 3-2-2004 Slai Cobas Alfa Romeo
allegato:
L'Alfa Romeo di Arese è stata ceduta in pegno
Il 9 maggio 2003 tutti i soci di Immobiliare Estate sei, la finanziaria bresciana che ha come amministratore unico il deputato dell'Udc e consigliere comunale di Brescia Riccardo Conti, hanno ceduto in pegno al Banco di Brescia la totalità delle 350.000 azioni della società.
Il groviglio che c’è dietro Conti e soci finora non hanno mai fatto cenno a quanto sopra, fregandosene degli impegni a dare periodiche informazioni, impegni presi con gli accordi sottoscritti a febbraio 2003 prima con i sindacati di Arese e poi con la Regione per il polo dell'auto ecologica. Conti, pur essendo un parlamentare, non si è mai degnato di farsi vedere, ma il suo braccio destro Innocenzo Gorlani, ex coordinatore dell'Ulivo di Brescia, lo scorso anno ha partecipato a decine di incontri con i sindacati e con la Regione e non ha mai fatto cenno al pegno col Banco di Brescia.
Il Banco di Brescia è controllato da Banca Lombarda. Presidente del Banco di Brescia e di Banca Lombarda è Gino Trombi, presente anche nel Cda di Banca Intesa. Banca Lombarda è controllata da un patto di sindacato (47% delle azioni) formato da 301 bresciani, la maggioranza dei quali fa riferimento a Giovanni Bazoli, vicepresidente della stessa Banca lombarda, presidente di Banca Intesa e della Mittel - sua finanziaria -, e a Roman Zaleski, primo azionista di Banca Lombarda, presidente della società (Italenergia bis) che controlla la Edison, e socio di Bazoli nella Mittel (ha il 20%) e di Banca Intesa nella stessa Edison.
Banca Intesa è la principale banca che sostiene il piano Fiat (il quale prevede la chiusura di Arese); anzi, nei mesi scorsi, ha incoraggiato la Fiat a non abbandonare quel piano.
Giovanni Bazoli, di stretta area cattolica (nella Mittel rappresenta anche una quota posseduta dallo Ior, finanziaria del Vaticano), quasi candidato del centrosinistra al posto di Rutelli nelle scorse elezioni, proviene dal Nuovo Banco Ambrosiano, ed è riuscito a stare in sella a Banca Intesa anche con il governo Berlusconi grazie all'appoggio dell'ex presidente della regione Lombardia Guzzetti (fondazione Cariplo) e agli stretti legami con Formigoni e Albertini, i quali hanno i loro uomini sia nella Fondazione Cariplo che in Banca Intesa.
Zaleski, anch'esso di area cattolica, è un finanziere francese di origini polacche che da anni è residente a Breno (BS); pochi anni fa ha dato la scalata alla ex-Montedison (ora Edison), scalzando Mediobanca - con l'appoggio di Banca Intesa e Unicredit - , aprendo la strada ai francesi di Edf e alla Fiat. E' presidente di Italenergia bis (ha oltre il 20%), che controlla la Edison (presidente Umberto Quadrino della Fiat). In Francia fece il tesoriere del partito del presidente della repubblica Giscard d’Estaing. Bazoli e Zaleski sono legati a filo doppio alla Fiat, l'uno attraverso Banca Intesa, l'altro con la Edison.
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Immobiliare Estate sei, amministrata dal parlamentare della repubblica Riccardo Conti e ora sotto tutela della Banca di Brescia, è "proprietaria" dell'area e dei fabbricati dell'Alfa Romeo di Arese.
Suoi azionisti sono 4 fiduciarie e Riccardo Conti :
47,5 % , Hopa di Emilio Gnutti (Gnutti, Unipol, MpS, Popolare di Lodi, Fininvest) attraverso la Nazionale Fiduciaria. Il comitato esecutivo di Hopa è composto da Emilio Gnutti, Romano Marniga (suo braccio destro), Giovanni Consorte (Unipol), Giuseppe Lucchini (ex presidente della Confindustria), Giampiero Fiorani (Popolare Lodi), Giorgio Cirla (Interbanca), Marco Morelli (Fininvest), e Primavera (Mps). A maggio scorso le banche hanno operato il salvataggio di Lucchini (vicepresidente di Hopa e nel cda di Banca Lombarda) e della Vemer siber (Hopa), e hanno finanziato il reigresso di Gnutti e soci nella Telecom di Tronchetti Provera.
50% , 3 fiduciarie rappresentate da personaggi tutti amministratori o sindaci della Fin.part, la società più indebitata della Borsa di Milano, con bond da 200 milioni di euro in scadenza a breve. Un mese fa sono diventati i primi azionisti di Finpart, che ha la sede in Foro Bonaparte di fronte alla Edison, due finanzieri proprietari dallo scorso agosto della Schiapparelli, l'immobiliarista trentino Gianni Mazzola e il banchiere svizzero Carlo Pagani. Nella stessa data è uscito dal Cda Ubaldo Livolsi, ex amministratore delegato della Fininvest. Fanno parte del Cda della Fin.part Gianluigi Facchini e vari personaggi legati ad ambienti finanziari milanesi, bresciani, svizzeri, libici, lussemburghesi, dell'opus dei e del fondo pensione Cometa dei metalmeccanici.
2,5 %, Riccardo Conti, braccio destro di Buttiglione, amministratore unico di Estate sei. Il suo notaio, Franco Bossoni, è nel cda del Banco di Brescia. Riccardo Conti, quando "comprò" l'area di Arese, disse che dietro queste fiduciarie ci sono "imprenditori bresciani e milanesi" ma, pur essendo un parlamentare, non ha mai detto chi sono costoro. L'Alfa Romeo di Arese ha un'area di 2,2 milioni di metri quadri. 630.000 mq sono dell'Abp (70% americani dell'Aig/Lincoln, 30% Immobiliare Estate sei). I palazzi del Centro Tecnico e del Centro direzionale sono dei tedeschi di Munich Re. Tutta la restante parte dell'area di 2,2 milioni di mq, compresi i capannoni attualmente utilizzati dalla Fiat, è di esclusiva proprietà di Immobiliare Estate sei, ora in pegno al Banco di Brescia.
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Truffa Alfa Romeo = dieci Parmalat L'Alfa Romeo è stata regalata dallo Stato alla Fiat nel 1987. La Fiat non ha mai pagato una lira per Arese, Pomigliano, Spica di Livorno, altre fabbriche e filiali, e marchio Alfa Romeo (laPadania, 20-11-2002) ma nonostante ciò nel 2000 ha venduto per oltre 1000 miliardi di lire il solo pavimento di Arese. Precedentemente la Fiat, prima di "vendere" all'onorevole Conti, ha fatto fare all'area di Arese vari e strani passaggi societari, l'ultimo dei quali a due "società veicolo" (Segepark e Belfiore) gestite tra gli altri da molti dirigenti Fiat che durante tangentopoli davano le mazzette ai politici (il "tesoretto" del conto Sacisa). Fino al 1998 era amministratore di Belfiore Umberto Quadrino, subito dopo diventato presidente di Italenergia e poi della Edison.
Ora veniamo a sapere che a, quanto pare, chi ha "comprato" l'Alfa dalla Fiat (i bresciani e i milanesi (?) di Estate sei) non ha usato soldi suoi ma soldi che gli ha dato in prestito il Banco di Brescia grazie a un pegno su una Alfa Romeo che non era ancora stata pagata ! Forse che la Fiat ha sempre in mano l'area di Arese?
L'Alfa Romeo è al centro da anni di una gigantesca truffa e speculazione. Ora abbiamo un deputato del parlamento (Riccardo Conti) che è amministratore unico della società padrona dell'area di Arese; questo parlamentare fa affari ad Arese con miliardarie agevolazioni della Regione, dei comuni, dello Stato e della Comunità Europea, ma non ci dice neanche chi sono i veri padroni di questa società.
Alla luce di tutto ciò acquista ancora maggiore gravità quanto fatto nei giorni scorsi dai sindaci di Arese, Garbagnate, Rho e Lainate, e dalla Regione e dalla provincia di Milano, che hanno esonerato i proprietari dell'area di Arese dall'obbligo di assumere i lavoratori ex Alfa Romeo.
nei prossimi giorni manifestazione a Brescia a casa dell'onorevole Riccardo Conti e alla sede del Banco di Brescia
Arese, 29-1-2004 Slai Cobas Alfa Romeo-tel/fax 02-44428529
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