Quando il buco di Parmalat sembrerà nulla in confronto al cratere aperto nei
conti siciliani.
Nel silenzio dei media asserviti, nella noncuranza dei politici dell' opposizione, in Sicilia sta maturando il più grosso buco finanziario dall' unità d'Italia.
Il presidente della Regione Sicilia è inquisito per associazione mafiosa, così come i plenipotenziari del partito che regge le fila della politica del centrodestra nell'isola. Mentre l'Italia si interroga su come sia potuta avvenire la truffa di Parmalat, l'Ars siciliana scava voragini nei conti, voragini che dovranno essere ricoperte dal prossimo esecutivo. Forte della percentuale bulgara con la quale il centrodestra è stato eletto alla guida della Regione Sicilia, e dell'appoggio "romano" dei colleghi di parte politica, la giunta della CDL sta perseguendo una folle politica di spesa e di laissez faire. Dall'inizio del mandato l'Ars siciliana ha elevato i propri stipendi, tassato il non-tassabile, condonato l'incondonabile , riportando indietro l' isola di 30 anni. Stretti dai vincoli di bilancio i politici siciliani si sono dati alla politica delle tre carte. Andando oltre il disastro ambientale provocato dalla folle politica assenteista sul territorio, paradigmatica l'enorme villa "non condonabile" del senatore della Repubblica Nania, "scoperta" solo grazie alla collaborazione tra un anonimo ed un magistrato; scopriamo come abbiano scaricato sulle amministrazioni comunali gli oneri dei condoni, ai quali i siciliani non hanno aderito, vista l'atmosfera di condono-permanente, :(http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2003/10_Ottobre/02/condono.sht ml http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/09_Settembre/23/case_abusive.shtml http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2003/09_Settembre/13/condono.shtml), .progettato fantasiosi aeroporti (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/12_Dicembre/19/stella.shtm l), regolarizzato ed assunto 20.000 precari delle Lsu (in realtà anche qui demandando l'operazione ai comuni) http://www.giurdanella.it/mainf.php?id=6348 http://www.qds.it/qds.nsf/(ArticoliWWW)/5EBDC10BB1F8AB97C1256E1C00593DA7 , e fatto strage del bilancio dell'isola. Impera la finanza alla Tremonti, si spende muovendo le poste tra i vari bilanci degli enti locali o delle grandi aziende regionali. In realtà il bilancio del governo Cuffaro (inquisito a diverse riprese per associazione mafiosa) è fallimentare. I fantasmagorici annunci berlusconiani non trovano riscontro, il Ponte di Messina è di là da venire, il "Tubone" destinato a portare l'acqua, ed inaugurato in pompa magna dal Presidente del Consiglio, non funziona. Non funziona la "tassa del tubo del gas", finanza creativa alla Tremonti, la regione deve restituire alla Snam 10.8 milioni di euro riscossi indebitamente; la Sicilia ha, nominalmente, le tasse più alte d'Italia, a fronte di un'offerta di servizi ridicola anche per gli standards medi italiani.
Alla voragine nei conti ( pare addirittura sottostimata una proiezione che vede a 40 miliardi di euro il deficit a fine mandato, quasi 80.000 miliardi di lire!!!), dissimulata tra i vari livelli di bilancio e nei conti della sanità isolana, và aggiunta la totale collateralità alle esigenze dei potenti dell'isola, cioè a mafiosi e politici ad essi contigui. Primari, politici, persino elementi delle forze dell'ordine vengono pescati con regolarità a portare acqua alla mafia ed al malaffare. Il famoso Pool antimafia è un malinconico ricordo.
Quello che più colpisce è il silenzio mediatico che ammanta l'isola, quasi che l'unico problema di Palermo sia davvero "il traffico". Messina è una città commissariata ed ostaggio della mafia, ma il resto dell' isola non sta meglio. Dopo quasi 400 ergastoli erogati ai mafiosi siciliani dal 2001 al 2003, la mafia siciliana è più forte che mai, ha solo cambiato strategia. (http://www.lasicilia.it/articoli.nsf/(LaSicilia)/A2E03A959136C054C1256E1D00 502704?OpenDocument. http://www.lasicilia.it/articoli.nsf/(LaSicilia)/B5A35C16242EF594C1256E1200631128?OpenDocument). Nell'ultimo anno la Sicilia è apparsa sui media solo per l'emergenza incendi e per gli sbarchi a Lampedusa, nessuno disturba il manovratore. L'opposizione in Sicilia è in gran parte compromessa con i potentati locali, e si accontenta di spartirsi le briciole della rapina, i pochi integerrimi di conservarsi in vita. I cittadini onesti neanche protestano più, la loro voce cadeva nel nulla, nessuna possibilità di sfondare il muro di gomma dei media dell'isola. Tra qualche tempo l'opinione pubblica "scoprirà" il danno siciliano, i leghisti inveiranno contro i meridionali e tutti metteremo mano al portafogli per coprire il buco che è stato creato per finanziare i mafiosi ed i potenti siciliani, e tutti si chiederanno come sia stato possibile non accorgersene prima. Ci saranno "moti popolari" eterodiretti, forse si dovrà inviare ancora una volta uno "sceriffo" nell'isola, provvedimenti che mai si augurerebbe nessuno, ma la soluzione alla Mori, o alla Dalla Chiesa si affaccerà ancora una volta come "l'unica praticabile". L'unica speranza per i siciliani, è che venga accolto questo ridicolo appello di Toto' Cuffaro alla Madonna. http://www.ecodelsud.it/122_cuffaro.htm
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