22 – FEBBRAIO 1980 22 FEBBRAIO 2004 VALERIO VERBANO - MILITANTE COMUNISTA UCCISO DAI FASCISTI DEI NUCLEI ARMATI RIVOLUZIONARI

22 – FEBBRAIO 1980 22 FEBBRAIO 2004
VALERIO VERBANO - MILITANTE COMUNISTA
UCCISO DAI FASCISTI DEI NUCLEI ARMATI RIVOLUZIONARI

Valerio Verbano – Studente del Liceo Archimede di Roma, Militante rivoluzionario vicino ai Comitati autonomi operai nel quartiere Montesacro e Valmelaina-Tufello Viene ucciso il 22 febbraio dai fasciti dei Nuclei Armati Rivoluzionari nella propria abitazione di fronte ai propri genitori.

La spiegazione della sua morte è contenuta in un DOSSIER di CONTROINFORMAZIONE che Valerio aveva redatto dopo mesi di CONTROINCHIESTA MILITANTE sulle attività dei Fascisti della destra romana e dal quale emersero CHIARI e INEQUIVOCABILI collegamenti fra questi, la malavita romana, Le forze di Polizia e degli apparati dello Stato, la magistratura.

Il contenuto del dossier perviene nelle mani della Polizia alcuni mesi prima, quando Valerio viene perquisito. Il Dossier gli verrà restituito successivamente ma con delle Parti mancanti …LA SUA CONDANNA A MORTE.

Il contenuto del DOSSIER è talmente importante che pochi mesi dopo il Giudice MARIO AMATO viene assassinato sempre nello stesso quartiere : INDAGAVA SULLA DESTRA EVERSIVA ROMANA e il DOSSIER VERBANO AVEVA APERTO DEI CANALI D’INDAGINE…

24 anni dopo tocca a Noi mantenere viva la Memoria di un militante rivoluzionario che come tutti noi credeva e lottava per una trasformazione radicale dell’Esistente. Oggi più che mai visto il Tentativo di riscrivere la storia : Quella della lotta partigiana, dei crimini del fascismo, ma anche delle lotte sociali che si sono susseguite negli anno 60-70 fino al periodo dell’oblio degli anni 80-90.

Tralasciamo in queste parole l’analisi di cosa hanno significato i fascisti e di come sono stati strumento dello stato per colpire i movimenti sociali.

Vogliamo ricordare però che la storia di Valerio come tante altre rientra in quei Misteri di stato mai risolti per precise volontà politiche.
Il nostro pensiero va anche alla figura di Roberto Scialabba ucciso a cinecittà e il cui anniversario della morte ricorre il 28 febbraio.

Il ricordo di Valerio nel corso degli anni è sempre stato collocato dentro i conflitti vissuti da tutti coloro che aspirano ad un mondo diverso, per questo porteremo quindi il ricordo della sua figura nella manifestazione nazionale del 21 Febbraio prossino contro la Legge Bossi-Fini, con striscioni, cartelli, locandine e ricorderemo Valerio
DOMENICA POMERIGGIO – ORE 16,30 DI FRONTE LA LAPIDE
In Via MONTEBIANCO - ROMA

VALERIO VIVE – UN’IDEA NON MUORE
CHI NON HA MEMORIA NON HA FUTURO
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE !

Roma 15-02-03

I compagni e la compagne di Valerio

Oggi piu' che mai dobbiamo evitare le stronzate e fare in modo che tutto il movimento si riappropri della memoria storiaca. Dei compagni uccisi perchè si opponevano allo stato di cose presenti. Valerio è stato ucciso dalla repressione, e di fascisti sono solo uno dei bracci armati della repressione borghese.
In un clima dove fascisti e guardie stanno semrpe piu' spesso tra i coglioni, far sì che queste date come quella di Giorgiana di Scialabba non siano semplici rituali ma momenti di iniziativa del movimento per la sua memoria.
Chi non ha memoria non ha futuro!

PER NOI CHE QUEGLI ANNI ABBIAMO VISSUTO
RISENTIRE QUEL NOME E' COME UN TUFFO NELLA PROPRIA ANIMA

RICORDIAMO BENISSIMO !!!!

COME NON RICORDATE!
LA MORTE DI VALERIO E' FRUTTO
DEI LEGAMI FASCI-MAGISTRATURA-MAFIA-SERVIZI
LE COLLUSIONI TRA FASCI-MAFIA-BANDA DELLA MAGLIANA
NEL CONTROLLO/SPACCIO DELL'EROINA E CONTROLLO SOCIALE
DEI QUARTIERI PROLETARI

A ROMA COME A MILANO I FASCI+MAFIA CONTROLLAVANO I TRAFFICI
DELLA DROGA E CON QUESTA SI FINANZIAVANO

UN INTERA GENERAZIONE ASSEDIATA ED ATTACCATA DA L'ASSALTO FASCI+DROGA+MAFIA+POTERE+ ISOLAMENTO RIVISIONISTA

LA STORIA E' COMPLESSA E SEMPLICE CONTEMPORANEAMENTE
A CHI VUOLE CONOSCERE LA VOGLIA DI SCOPRIRLA

Non e' l'odio la ns arma!
la ns arma migliore e' la memoria

come si diceva allora?
il proletariato ha una pazienza infinita
ma una memoria formidabile
NIENTE RESTERA' IMPUNITO

VALERIO E' VIVO. Vive ogni giorno nelle lotte, nelle azioni autonome dal capitalismo, nella pratica di chi ogni giorno ha la dignità di non scendere a compromessi e mediazioni con Stato-padroni-sbirri. Valerio non è morto e non morirà mai per condire qualche campagna elettorale.

Ora e sempre memoria antifascista.
Perchè non cada nell'oblìo il vile assassinio per mano fascista/armata di tutti quei giovani compagni e compagne degli anni 70, da Valerio Verbano a Piero Bruno, a Roberto Scialabba a Walter Rossi e tanti altri e alrtre ancora.
Colpevoli di essre compagni antifascisti militanti.
Per questo parteciperò anch'io alla commemorazione per Valerio.
Trasemttiamo però anche ai "nuovi arrivati" il valore della memoria e delle lotte di quegli anni, vorrei che ci fosse tanta gente "giovane" che neppure è a conoscenza di questi nomi:sta a noi coinvolgerla, e aprire loro gli ochhi anche su tanti fascisti che si sono rifatti il lifting e ora parlano in radio di calcio e socialità varie (vero Marione Corsi?) nascondendo le loro mani sporche di sangue.
Noi non dimentichiamo.

un compagno di Valerio ha scritto: "Valerio non è morto e non morirà mai per condire qualche campagna elettorale." sembra un allusione ha qualcosadi preciso?

perchè non ti spieghi?

che cosa c'è che non capisci?? dove vivi??

L'omicidio Verbano fu compiuto da veri e propri professionisti.
Non è un caso se si trattò dell'unico omicidio ATTRIBUITO ai Nar di cui non si conobbe l'autore.
ESATTAMENTE COME il triplice omicidio di Acca Larentia.
Puzza di servizi italiani e non.

metapolitica@virgilio.it

e infatti a fianco del nucleo piu' conosciuto dei Nar, quello per intenderci Fioravanti-Mambro, ma anche separatamente da esso, ha agito in quegli anni un nucleo di veri e propri "professionisti".
"professionisti" che lavoravano per la mafia, per la banda della magliana ed anche per i servizi.
un po' il sasso si era scoperchiato con l'indagine sul delitto di Mino Pecorelli, ma la necessita' di "salvare" Andreotti ha finito per coprire il tutto.
A costoro va attribuito appunto il delitto Pecorelli, l'uccisione di Valerio, quella di Ivo Zini sempre a Roma e molto probabilmente l'uccisione a Milano di Fausto e Iaio.
qualche nome e' comunque uscito fuori, quello di uno che ancora qualche anno fa ha rapinato il Tribunale di Roma in combutta con alcuni carabinieri ( che cercavano nelle cassette di sicurezza di qualche pubblico ministero ? ) nonche' di un attuale leader fascista ( anche se ora si definisce "apolitico" ) della curva sud della Roma.
sono profondamente convinto che anche la vicenda di Acca Larentia rientri in questa logica, ma va detto che la cosa e' avvenuta qualche anno prima quando gran parte di questi tizi erano ancora ragazzini.
e' piu' probabile che c'entrino in qualche modo i "servizi" - cosa da tempo ipotizzata anche in ambienti fascisti - ma si tratta realisticamente di un'altra storia, con diversi protagonisti.
certo quella mitraglietta, usata in via acca larentia ed appartenuta al cantante Jimmy Fontana, uomo di destra e legato ai servizi, il quale dichiaro' di averla venduta "in nero" ad un poliziotto, fa molto pensare.