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comunismo = satanismo?
by iustitia Friday, Mar. 19, 2004 at 2:43 PM mail:

Come è possibile che un'ideologia che predica la pace, l'uguaglianza e la prosperità si sia dimostrata nei fatti una terribile macchina di morte?

Sono in molti a sostenere che le teorie marxiste e quelle “comuniste” in genere siano state ispirate a Marx e ai vari filosofi del comunismo da Satana stesso. Il comunismo, nel nostro paese, è già stato scomunicato una volta dalla Chiesa stessa, la quale “vietò” ad ogni credente non solo di aderire, ma di votare il PCI.
Esaminando attentamente le teorie marxiste però, non è riscontrabile alcun richiamo diretto al “Signore delle Tenebre”.
Che conclusine trarne dunque?
E’ certamente vero che, così come ogni albero si giudica dai suoi frutti, ogni “fenomeno” deve essere giudicato dai suoi risultati. E, senza timor di smentita, possiamo tranquillamente affermare che il frutto del comunismo, in neanche un secolo di storia, sono stati circa 100 milioni di morti. Oltre ad odio, povertà e disperazione.

Ma com’è possibile che il comunismo, un’ideologia che – apparentemente – predica e auspica la pace, l’uguaglianza e il benessere si sia rivelata una terribile macchina di morte?

Ebbene, dopo un’attenta analisi della filosofia marxista, possiamo senza dubbio svelare il mistero. Il marxismo e tutte le ideologie da esso derivate, forse non sono state direttamente dettate da Satana, ma certamente hanno come principale intento quello di rovesciare l’ordine naturale delle cose, la Natura, e di eliminare l’esistenza della Chiesa in terra. Combattere e sconfiggere Dio, per chi crede; eliminare la “credenza” in Dio, per chi è ateo.

Quanto detto può, per qualche sprovveduto, risultare assurdo, delirante. E’ per questo che, per motivare le considerazioni finora espresse, mi rifarò solo e unicamente alle teorie e alle fonti marxiste stesse. Il tutto è, per le persone di buona volontà, documentabile.

Solo comprendendo la vera essenza del comunismo, celata attraverso la menzogna e l’inganno, si può comprendere la causa degli indicibili orrori da esso causati.

Iniziamo col chiederci cosa sia il comunismo. Come lo stesso Lenin spiega, “la filosofia del marxismo è il materialismo... la filosofia di Marx è il materialismo filosofico integrale”.
Il materialismo è la dottrina secondo cui la materia è l’unica realtà: non c’è Dio, non c’è anima, non ci sono valori e fini spirituali che trascendono l’uomo, ma tutto ciò che esiste è un prodotto della materia. Prosegue Lenin: “il materialismo considera come dato primordiale la materia e come dato secondario la coscienza, il pensiero, la sensazione”. La materia è anche definita come “ciò che agendo sugli organi dei nostri sensi produce la sensazione”. Lo spirito, il pensiero, la coscienza derivano dalla materia: non che il pensiero sia materiale, ma “la nostra coscienza, il nostro pensiero, per quanto appaiono sovrasensibili, sono il prodotto di un organo materiale corporeo: il cervello. La materia non è un prodotto dello spirito, ma lo spirito stesso, non è altro che il prodotto più alto della materia”.

Il materialismo marxista è differente dalle altre dottrine materialiste. Marx infatti vi aggiunge una nota dinamica, la dialettica. La materia non è dunque, secondo Marx, statica, ma in movimento: “il movimento è il modo di esistere della materia”, dice Engels, continuando: “il movimento non si può ne creare ne distruggere”, e “quando noi diciamo che materia e movimento sono increati e indistruttibili, noi diciamo che il mondo esiste come progresso infinito, e abbiamo con ciò compreso tutto ciò che c’è da comprendere”.

Il materialismo storico è l’applicazione del materialismo dialettico alla storia della società. Spiega Stalin: “il materialismo storico estende i principi del materialismo dialettico allo studio della vita sociale... allo studio della storia e della società”.
L’elemento fondamentale dell’evoluzione storica è l’elemento materiale, economico: “la forma fondamentale dell’attività degli individui è naturalmente quella materiale, dalla quale dipende ogni latra forma intellettuale, politica, religiosa ecc...”, spiega Marx, e ancora: “non è la coscienza dell’uomo che determina la sua maniera di essere, ma è, al contrario, la sua maniera di essere sociale che determina la sua coscienza”. Sono quindi i rapporti di produzione a determinare le classi sociali, che si presentano come dato costante nella storia dell’uomo da quando esiste la proprietà privata. La storia dunque, è storia di classi. Bisogna ben tenere a mente tale conclusione, perché da essa derivano molti teorie fondamentali.
Le classi entrano necessariamente in conflitto tra di loro. “la lotta di classe... è un fenomeno assolutamente necessario ed inevitabile”, spiega Stalin, riprendendo Marx. Da questa lotta scaturisce il progresso. "La storia di ogni società finora esistita è storia di lotta di classe. Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba... in una parola, oppressori e oppressi sono sempre stati in contrasto fra di loro, hanno sostenuto una lotta ininterrotta... una lotta che finì sempre o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la rovina comune delle classi in lotta", dice Marx, che continua sostenendo che allo stadio attuale in cui è giunta, la lotta si è molto semplificata, tanto che esistono solo due classi: proletariato e borghesia. "L'epoca nostra, l'epoca della borghesia, si distingue... perché ha semplificato i contrasti fra due classi. La società intera si va sempre più scindendo in due grandi campi nemici, in due grandi direttamente opposte l'una all'altra: borghesia e proletariato". La borghesia sfrutta, il proletariato subisce. Lo sfruttamento consiste fondamentalmente in questo: che il proletario con il suo lavoro crea nella merce che produce un "valore" che solo parzialmente è coperto dal salario che percepisce, mentre per il rimanente è accumulato dal capitalista, il quale si arricchisce grazie a questo plusvalore ingiustamente sottratto al lavoratore. Di qui l'aggravarsi delle condizioni del proletariato, che necessariamente condurrà alla rivoluzione e alla "dittatura del proletariato", insieme esito necessario e termine della lotta di classe in quanto ché, dopo la vittoria del proletariato, non si potrà più parlare di classi distinte. La lotta di classe, cioè, "ha ora raggiunto un punto in cui la classe sfruttata e oppressa (il proletariato) non può più liberarsi dalla classe che la sfrutta e la opprime (la borghesia) senza liberare anche a un tempo, e per sempre, la società tutta dallo sfruttamento, dall'oppressione e dalla lotta fra le classi", sostiene Engels. Tale teoria è il nucleo del “Capitale” di Marx.
La dittatura del proletariato è un momento di transizione verso la società senza classi: e poiché lo Stato è la traduzione storica degli antagonismi di classe, macchina repressiva, strumento di dominazione, la scomparsa delle classi porterà con sé la scomparsa dello Stato. Il fine è analogo a quello anarchico.
Da queste teorie marxiste, possiamo definire il marxismo una setta filosofica: una setta in quanto ha un carattere religioso: una religione a mio parere secolarizzata e trasposta sul piano temporale. Si tratta di una vera e propria utopia: e il carattere proprio di ogni utopia è quello di falsare le leggi necessarie della natura, falsare quell'ordine che è stato dato da Dio e a cui l'uomo deve conformarsi, entro cui deve realizzarsi. L'odio per Dio porta a negare la Sua creazione: la natura. Così, mediante il processo dell'evoluzione storica, il marxismo cerca di dissolvere le realtà naturali prime, facendone pure realtà storiche in balia del trionfante divenire: cosi è per la religione, la famiglia, la proprietà.

E’ questo un ragionamento di fondamentale importanza, che ci permette di comprendere le trasformazioni attuate dal comunismo nei paesi in cui ha tiranneggiato.

Vediamo cosa pensa il marxismo della RELIGIONE. Esso, presentandosi come materialismo, non può che negare la religione e quindi l’esistenza di Dio stesso. Sono teorie note. Marx ci illumina a riguardo con questi passi: “L'uomo fa la religione e non la religione l'uomo... (la religione) è la realizzazione fantastica dell'essenza umana", "essa è l'oppio del popolo". "La religione - aggiunge Lenin - è una specie di acquavite spirituale, nella quale gli schiavi del capitale annegano la loro personalità umana e le loro rivendicazioni di una vita in qualche misura degna di uomini". La stessa Grande Enciclopedia Sovietica spiega che “la religione è antisocialista per eccellenza, costituendo il prodotto dell’impotenza e dell’ignoranza”.
La religione è quindi un male che il comunismo deve assolutamente combattere. E così è stato. Spiega Lenin che “la nostra propaganda deve necessariamente comprendere anche la propaganda dell’ateismo”.
Tutto ciò nella pratica è sconfinato in orrori assurdi e in odio che ha del satanico. Decine di chiese sono state distrutte o chiuse, centinai di preti trucidati in modi impensabili, migliaia di contadini postisi a loro difesa “giustiziati” con una pallottola alla schiena, e così via. Basta pensare, senza arrivare sino all’ex URSS, alla vicina Spagna o all’ex Jugoslavia, dove decine di preti furono ammazzati facendoli soffocare con i loro stessi testicoli, che gli erano stati tagliati e inseriti in bocca. L’odio che ha dovuto causare questi gesti ha del pazzesco.
Lo scopo del marxismo, come ogni altra teoria rivoluzionaria, altro non è che quello di sostituire al culto di Dio quello dell’uomo stesso. "La critica della religione disinganna l'uomo affinché egli consideri, plasmi e raffiguri la sua realtà come un uomo disincantato, divenuto ragionevole, perché egli si muova intorno a sé stesso e quindi al suo vero sole. La religione è soltanto il sole illusorio che si muove attorno all'uomo, finché questi non si muove attorno a sé stesso", spiega Marx.

Esaminiamo ora la considerazione che il comunismo ha della FAMIGLIA. Bisogna intendere che per il comunismo la famiglia deve essere messa in relazione alla Storia e non alla Natura. Quindi, dice Marx, che “l'abolizione dell'economia separata sia inseparabile dall'abolizione della famiglia è cosa che s'intenda da sé". Abolizione della famiglia tradizionale dunque. Questo era ed è uno degli obiettivi del comunismo. Secondo Marx il comunismo finirà per introdurre "una forma superiore del rapporto tra i due sessi" fondata sulla "composizione del personale operaio combinato con individui d'ambo i sessi e delle età più differenti".
Secondo Engels, la famiglia monogamica è nata con la proprietà privata e col diritto del padre di trasmettere il capitale. Nell'epoca primitiva l'orda originaria viveva non solo nel comunismo primitivo, ma anche nella completa promiscuità sessuale. Soltanto successivamente nella società di classi nata con la proprietà privata, nasce la famiglia, dove la donna è vittima e l'uomo sfruttatore: anzi, c'è un rapporto fra l'alienazione familiare e lo sfruttamento della classe oppressa, il proletariato. Il passaggio al comunismo comporterà dunque la "liberazione della donna" mediante la soppressione della famiglia.
Spiega Engels che il comunismo sopprimerà "la duplice base dell'odierno matrimonio - la dipendenza della donna dall'uomo e dei figli dai genitori". Le due soppressioni sono collegate: emancipare la donna per il marxismo vuol dire emanciparla dal lavoro domestico e toglierle l'educazione dei figli, che sarà effettuata dallo Stato socialista: "Col passaggio dei mezzi di produzione in proprietà comune la famiglia singola cessa di essere l'unità economica della società. L'amministrazione domestica privata si trasforma in una industria sociale. La cura e l'educazione dei fanciulli diventa un fatto di pubblico interesse; e la società ha cura in eguale modo di tutti i fanciulli" (45). Tutto questo dovrebbe portare all'abolizione del matrimonio e al libero amore: ''I rapporti dei due sessi diventeranno rapporti del tutto privati che riguardano soltanto le persone direttamente interessate e nei quali la società non avrà minimamente di che immischiarsi".
Nei fatti, l’ex URSS tentò subito di distruggere il matrimonio tradizionale. Fu infatti subito introdotto il divorzio e, per la prima volta nella storia, l’aborto. Fu anche negata la validità di tutti i matrimoni religiosi – tutto nel 1917.
In seguito fu anche riconosciuto il matrimonio non registrato, cioè libero – 1926 – e fu anche incoraggiata la totale promiscuità sessuale.

Passiamo ad esaminare le teorie del comunismo a proposito della PROPRIETA’ PRIVATA. E’ noto che loro scopo è l’abolizione di questa. Anche la proprietà privata è per il marxismo una realtà storica e non naturale; La Rivoluzione sarà un atto di appropriazione, l'abolizione di ogni proprietà. "La proprietà privata dovrà essere abolita e sostituita dall'uso in comune di tutti i mezzi di produzione e dalla distribuzione di tutti i prodotti secondo un'intesa generale, cioè dalla comunanza dei beni. L'abolizione della proprietà privata é anzi la più significativa sintesi della trasformazione dell'intero ordinamento sociale, come necessariamente deriva dallo sviluppo dell'industria, ed è quindi a ragione messa innanzi dai comunisti quale rivendicazione principale" – Engels.

Negando quindi la famiglia, la religione e infine la proprietà privata, il comunismo si pone dunque come nemico acerrimo di tutto ciò che è naturale, dell’ordine della natura stessa. E’ dunque palese rifiuto dell’ordine della natura e di Dio in quanto suo creatore.
Molti pensano che l'obiettivo del comunismo sia l'instaurazione di una società perfetta, da cui tutte le ingiustizie siano eliminate: e la Rivoluzione sarebbe un mezzo per raggiungere questo fine. Nulla di meno marxista! Lo scopo è fare la Rivoluzione: e i mezzi sono le contraddizioni che si incontrano (o che il Partito crea) nella società. Quanto dice Rosemberg, membro del comitato esecutivo della Terza Internazionale, è illuminante: "Marx non si rifece... dal proletariato, dai suoi bisogni e dalle sue sofferenze, dalla necessità di liberarlo, per trovare poi, come unica via della salvezza del proletariato, la Rivoluzione. Al contrario, egli camminò proprio all'inverso... Nel cercare la possibilità della Rivoluzione, Marx trova il proletariato". Il marxismo non ha come scopo l'eliminazione della miseria: "Il marxismo non arreca un umanitarismo sentimentale e piagnucoloso. Marx non si è chinato sul proletariato perché esso è oppresso, per lamentarsi della sua oppressione... Il marxismo non si interessa al Proletariato in quanto esso è debole - come le persone "caritatevoli", certi utopisti, "paternalisti", sinceri o no - ma in quanto esso è una forza... In una parola, il marxismo vede nel proletariato il suo avvenire e le sue possibilità". "Lo scopo della riforma agraria non è di dare delle terre ai contadini poveri né di alleviare le loro miserie: questo è un ideale da filantropi, non da marxisti... Il vero scopo della riforma agraria é la liberazione delle forze rivoluzionarie nel paese", spiega un alto dirigente comunista cinese.
Al contrario, il marxismo si serve della miseria come strumento: senza la miseria del proletariato non sarebbe possibile la rivoluzione; essa non è dunque un male da eliminare, ma un mezzo da sfruttare per il fine. Ed infatti le più spaventose carestie e crisi economiche di questo secolo sono avvenute proprio nei paesi comunisti. Solo paradisi terrestri come la Cina o l’ex URSS possono vantare milioni di morti di fame.
Si potrebbero elencare altri aspetti del comunismo, analizzare ancor meglio altri passi importanti della sua filosofia, come il concetto stesso di Rivoluzione. Quanto detto però credo basti a far capire, almeno a chi abbia un minimo di sale nel cervello, che il marxismo e i suoi derivati sono stati delle vere e proprie macchine di morte, odio e miseria in quanto negatori e sovvertitori dell’ordine naturale stesso. Milioni di morti ovunque, disperazione, menzogna, odio bestiale, sono solo alcuni degli spaventosi risultati a cui le teorie marxiste hanno portato.
Ricordiamoci sempre che il vero fine del comunismo è quello di opporsi alla Natura, al Suo Creatore, e quindi all’Uomo stesso.
E sia sempre di monito a tutti il vero simbolo del comunismo: un uomo che muore.

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com'è possibile ...
by emme Friday, Mar. 19, 2004 at 3:19 PM mail:

Come è possibile che un'ideologia che predica la pace, l'uguaglianza e la prosperità si sia dimostrata nei fatti una terribile macchina di morte?

Già, proprio come l'ideologia Bush.

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com'è possibile...
by me Friday, Mar. 19, 2004 at 3:24 PM mail:

Come è possibile che un'ideologia che predica la pace, l'uguaglianza e la prosperità si sia dimostrata nei fatti una terribile macchina di morte?

Già, proprio come la Chiesa Cattolica.

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...
by beren Friday, Mar. 19, 2004 at 3:26 PM mail:

gia', come l'ideologia cattolica.

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e la chiesa?
by stalin Friday, Mar. 19, 2004 at 7:43 PM mail:

E la chiesa ha ucciso meno?
e il capitalismo per liberarsi del feudalesimo?
perche il proletariato per liberarsi del capitalismo non dovrebbe farlo?
credi ancora a satana ?
ma vaffanculo!!!!!!!!!

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tranquilli amigos
by x lo scemo di guerra Friday, Mar. 19, 2004 at 9:24 PM mail:

E' inutile che ti scaldi tanto. I peggiori satanisti sono proprio i credenti, e i fatti di quest'epoca lo stanno dimostrando. Chi è che organizza guerre di distruzione di massa? Bush, i neo-cons e bin Laden, non a caso dei credenti.
Chi è che brucia moschee e chiese come in Kossovo? I credenti
Chi si auto-distrugge in Israele-Palestina? I fondamentalisti ebrei e palestinesi.
Chi si massacra in Irlanda o in Pakistan? Per caso i comunisti?

Dai retta a me, fallo x il bene dell'umanità. S-U-I-C-I-D-A-T-I...

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un altro don Camillo!
by Tito Friday, Mar. 19, 2004 at 11:18 PM mail:

Negando quindi la famiglia,la religione e infine la proprieta privata,il comunismo si pone dunque come nemico
acerrimo di tutto cio che e naturale.

Ma questo lo dici e lo pensi tu! domandamelo a me,io penso
tutto il contrario,famiglia,religione,proprieta privata!
cosa ti occore tutto questo quando sei solo di pasaggio su
questo mondo,oggi ci sei domani no,a me basta una cucina,
sala da pranzo,camera e un lavoro per tutti,a te no proprieta privata,accumulare capitale per tre o quatro
generazioni,magari sulle spale degli altri,questo per te e
nattura vero!
Vogliamo contare i morti!
Tu quelli comunisti io quelli della chiesa.
Comicio dall'anno zero da quando quel porco del tuo dio
e stato inventato e finisco oggi 2004,totale.
E ricordati che di preti con le palle in boca ne sonno
crepati pocchi,io ce le meterei a tutti le palle in boca.
CLORO AL CLERO

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lob
by anubi Saturday, Mar. 20, 2004 at 12:57 AM mail:

che sta x ...otomizzato;P

bravo, bene, bis! tu sì che hai perfettamente compreso la "opposizione" dei due termini: tu sì che sei fico e capisci il dibattito tra i satanisti.
o forse no? capisci solo di correnti ds?
ma, sempre forse, queste cose sono troppo sottili per il ceto politico tout court, mi rendo conto;))))

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no
by no Saturday, Mar. 20, 2004 at 1:27 AM mail:

comunismo=satanismo , nonostante tutte le analisi possibili, è la cazzata più grande mai sentita.

il comunismo vero E' praticamente il messaggio di Cristo, e non parlo nè di chiesa ne di istituzioni varie.

il fenomeno del Nazismo può invece avvicinarsi ad un vero satana 'terrestre'

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solita ignoranza...
by comunismo= morte e odio Saturday, Mar. 20, 2004 at 11:06 AM mail:

Come posso notare dalle vostre risposte, non avete argomenti per controbbattere, anzi...
squallore degli squallori, si arriva a fare patetici paragoni - per altro fuori luogo - per tentare di giustificare-alleviare i morti e le tragedie atroci compiute dal comunismo in giro per il mondo in neanche 100 di storia... "se lo ha fatto lui, perchè non lo posso fare io???"... poveri ebeti...

Bush credente... Bin Laden pure... già, visione al quanto distorta della realtà e della religione stessa, direi...

Giusto una precisazione: chiunque ha commesso dei misfatti in nome della dottrina cristiana, non ha fatto altro che tradire quest'ultima, allontanandosi dai suoi insegnamenti.
Esempio concreto per i più bisognosi: se un prete è pedofilo, non lo fa perchè segue ciò che la dottrina cristiana predica apertamente o meno, ma perchè segue la legge di Satana, tradendo quella di Dio.
Al contrario di un comunista, che è libero di far qualunque atrocità che desidera senza tradire affatto il comunisto stesso ma anzi esercitandolo nella pratica.
Così com'è avvenuto.

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marx non era ateo
by sandra Tuesday, Oct. 05, 2004 at 10:31 AM mail: guido.damici@tin.it

Da fonti storiche accertate risulta che Marx non fosse per niente ateo....anzi.
Il suo obiettivo primario non era il socialismo e quindi la presunta prosperità che da esso doveva derivare..
Tutta la sua opera era protesa all'annientamento di Dio.
(vedi oulanem)
Lui riconosceva l'esistenza di un'entità superiore, quello che metteve in discussione era la sovranità di questa stessa entità sugli uomini.
Il suo desiderio era quello di spodestare questo Dio dal regno dei cieli per far trionfare il male.
Aveva trovato nel socialismo l'unica arma per distruggere l'umanità.
E aveva ragione, si fa per dire.

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bhò
by . Saturday, Sep. 16, 2006 at 11:37 PM mail:

Cioè scusa Elle fammi capire...
La proprietà privata è naturale?
Cioè quando c'era il Faraone che prendeva a frustate gli schiavi c'era il capitalismo?
Te lo dico io visto che sei ignorante di economia e parli per dar fiato alla bocca.
No,semplice modo di produzione.
Ergo,il capitalismo non è naturale.
Ergo sei una povera deficiente che non sa quello che dice,ma che desidera solo creare inutili flames.
Inoltre tu puoi dire quello che vuoi ma Pol Pot,Kim il Sung , e Stalin non erano leninisti.
Erano deviazionisti di destra.
Deviazionisti all'interno del partito comunista.Riesci a capirlo o è troppo complicato?



Ah vorrei ricordare che Marx era figlio di due rabbini.
Non era un ebreo:era un super-ebreo,al 100%.

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?
by Elle ( edizione straordinaria) Saturday, Sep. 16, 2006 at 11:46 PM mail:

a parte il fatto che ho messo piede su questo sito da appena 5 minuti ( tra le tante cose sono stata impegnata a farmi due risate con l'esibizione di Meg all'Mtv day... spassosissima meglio di totò) vorrei farti capire ( impresa ardua ) che nè questo post, nè questi commenti sono i miei e nè molti altri che compaiono e mi vengono attribuiti.
Ora vado ,sperando di non dover tornare a chiarire ulteriormente.....

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anche perchè....
by Elle ( figurazione speciale) Sunday, Sep. 17, 2006 at 12:04 AM mail:

tra l'altro sto facendo una terapia disintossicante da Indymedia. sai per una ragazza riservata come me e sconosciuta alle masse, il brivido della "notorietà " può dare alla testa.
fortuna che io sono io e diciamo che in sostanza di questa fama non me ne frega una cippa.
in sostanza non vedo motivo di sprecare le mie energie
inutilmente e specie aggratise
p.s. però se volete che torni mettete mano ai portafogli
bye bye

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se c'è qualcosa che è veramente
by contro natura Sunday, Sep. 17, 2006 at 12:08 AM mail:

quelli sono i preti:

riprodursi è naturale

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e GUARDACASO
by , Sunday, Sep. 17, 2006 at 12:19 AM mail:

e GUARDACASO il post non è tuo,ma sempre GUARDACASO rispondi dopo neanche 5 secondi che il commento è pubblicato.
Che coincidenze eh!
E ti firmi "iustitia".
E palesi la tua ignoranza sul comunismo.
ma non ti preoccupare nessuno crede che l'autrice del post sia tu.
Sì sì,sicuuuuuuuuuuuro!!
Studia l'economia va,così eviti di fare figure barbine davanti a tutti.

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e
by guardacazzo Sunday, Sep. 17, 2006 at 12:35 AM mail:

stai a polemizzare dopo neanche 5 minuti. il post non è mio ma ebbi già modo di spiegare di essere dotata di superpoteri che mi portano suil luoghi ... topici.
tra l'altro alla tenerà età di 35 e passa ancora non ho concepito .. il desiderio di farmi una famiglia nè di avere un cucciolo da educare...

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epperforza
by . Sunday, Sep. 17, 2006 at 12:54 AM mail:

Non è che non hai concepito il desiderio di sposarti.
E' che nessuno ti vuole,casomai.
Minchia,parli come uno scvaricatore di porto di Genova.
Cazzo se vuoi ti invito a pranzo a mangiare in una bettola pasta col pesto e poi ci mettiamo sulla banchina a fare gara di rutti più rumorosi!

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accorrete a sfidare elle a chi la spara + grossa
by venite gente accorrete accorrete Sunday, Sep. 17, 2006 at 1:04 AM mail:

tra l'altro sto facendo una terapia disintossicante da Indymedia. sai per una ragazza riservata come me e sconosciuta alle masse, il brivido della "notorietà " può dare alla testa

BOOOOOOOOOOOOOOOOOM!!!!!
Minchia che cazzata col botto!!!!!!
Oh la sguinza sta facendo una terapia disintossicante" e per caso dopo neanche 10 min risponde........
Oh ma a chi la vuoi dare a bere?
Tu sei connessa 24 ore su 24 e vivi su indymedia.
La tua postazione è il pc e ti alzi solamente per dormire mangiare e cagare(se potessi avresti fatto un buco nella sedia con sotto una bacinella per non doverti scomodare,ma tant'è).
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAH!!!
La "terapia disintossicante"....
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