Fondamentalismo ebraico,
operazione sintetica della monarchia britannica
Il 16 ottobre 2000 a Gerusalemme la polizia israeliana ha allontanato gli aderenti del "Movimento dei Fedeli del Monte del Tempio e Terra di Israele" dalla Spianata delle Moschee/Monte del Tempio, dove si stavano recando con il proposito di consacrare e deporre la prima pietra del Terzo Tempio che intendono costruire. La provocazione, avvenuta dopo 17 giorni di scontri tra polizia israeliana e manifestanti palestinesi, non poteva essere più temeraria.
Nell'indire l'iniziativa il leader dei Fedeli, Gershon Salomon, sosteneva in un comunicato stampa di avere il consenso delle autorità israeliane. L'erezione del Tempio, implica l'abbattimento dei luoghi di culto più sacri dell'Islam dopo la Mecca, come Salomon dichiarò al Daily Telegraph il 17 ottobre 1990: "La Moschea Al-Aqsa dev'essere smantellata e trasferita alla Mecca", lo stesso destino spetterebbe alla Moschea di Omar. Nelle condizioni attuali, una profanazione del genere produrrebbe un conflitto insanabile in tutto il globo se non la guerra mondiale totale.
La sola "passeggiatina" inscenata da Ariel Sharon il 28 settembre, con il consenso delle autorità israeliane e americane, alla spianata delle Moschee/Monte del Tempio, è bastata ad innescare gli scontri sanguinosi protrattisi per lunghe settimane.
È risaputo che Sharon è il più importante padrino politico dei fanatici del Tempio della Montagna e, come il suo rivale di partito Benjamin Netanyahu, è un presenzialista delle raccolte di fondi a New York per l'Ateret Cohanim Yeshiva, il principale centro della vecchia Gerusalemme dove si raccolgono gli estremisti che vogliono demolire le moschee.
Sempre attraverso Sharon, altri milioni di dollari sarebbero piovuti sul movimento degli insediamenti Gush Emunin che recluta terroristi nei circa 130 insediamenti, il più importante dei quali è quello di Kiryat Arba, presso Hebron in Cisgiordania. Da lì proveniva il commando suicida di Baruch Goldstein che massacrò i fedeli islamici alla Grotta dei Patriarchi nel febbraio 1994, poco dopo la firma del trattato di Oslo.
Persone ben informate confermano che Sharon e Netanyahu sono stati collaboratori e discepoli del rabbino Zvi Yehuda Kook, figlio di Rav Abraham Isaac Kook, braccio destro del fascista Jabotinsky a Londra. Il padre di Netanyahu fu segretario personale di Jabotinsky. Merkaz HaRav, il centro fondamentalista religioso dei due Kook, funge da quartier generale del movimento degli insediamenti e per l'infiltramento delle forze armate. Scomparso nel 1982, il rabbino Kook junior è stato il fondatore della setta Fedeli del Monte del Tempio insieme a Goldfoot. Il messaggio di Kook è che occorre una guerra santa affinché possa avverarsi la venuta del Messia.
I massoni Oltre ai padrini locali c'è il controllo massonico internazionale. In particolare c'è la loggia Quatuor Coronati che fa capo alla Gran Loggia Madre oggi presieduta dal duca di Kent e diretta dal marchese di Northampton (Spencer Douglas David Compton) imparentato ai Barings, la storica famiglia ai vertici della Compagnia delle Indie.
Lord Northampton è un convinto assertore dell'Israelismo Britannico: "Credo che la tradizione della Cabbala sia così forte in Inghilterra perché sono convinto che una delle tribù smarrite arrivò in Inghilterra. Credo che ciò si possa ravvisare facilmente nelle famiglie più antiche." Aggiunge che l'altra tribù smarrita arrivò in America. Ovviamente milord si rifà anche alla tradizione di Aleister Crowley, uno dei fondatori dell'occultismo massonico britannico negli ultimi decenni dell'ottocento, anch'egli ossesso dalla storia del Tempio di re Salomone. Milord non è un pazzo isolato: è un esemplare dell'eredità odierna dell'Inghilterra di Edoardo VII.
Nel 1995 la massoneria italiana inviò in Israele il Gran Maestro Giuliano Di Bernardo per fondare la Loggia Gerusalemme. "La ricostruzione del Tempio è al centro dei nostri studi", disse in quell'occasione Di Bernardo che prevede il successo di una utopia fondata sulla Cabbala e che ha scritto libri su come ricostruire il Tempio.
Più esperto di lui pare però l'architetto di origine olandese Leen Ritmeyer che ha prodotto studi ponderosi sull'ubicazione del tempio, tutto finanziato da lord Jacob Rothschild del Rothschild Investment Trust.
I fundies protestanti Appena conclusa la guerra dei sei giorni del 1967 arrivò a Gerusalemme Asher Kaufman, il luminare della loggia Quatuor Coronati che conferì una nuova dimensione alla questione del tempio "innestandovi" l'orda di fondamentalisti protestanti americani prodotti dal Seminario Teologico di Dallas, diretto tra il 1952 ed il 1986 da John F. Walvoord, a sua volta il massimo esponente della corrente religiosa che si rifà a John Nelson Darby. (Quest'ultimo fu il figlioccio di lord Nelson, l'ammiraglio della flotta inglese, e mise a punto una balorda dottrina anti-semita per giustificare la decisione del ministro degli Esteri britannico lord Palmerston di costituire un ghetto ebraico in Palestina sotto l'occhiuto controllo britannico).
Negli anni Ottanta la collaborazione tra Kaufman e un certo Lambert Dolphin, fisico dello Stansford Research Institute in California e luminare del fondamentalismo darbyta, entrò in una fase nuova grazie al notevole interessamento e incoraggiamento da parte del co-fondatore dei Fedeli del Monte del Tempio Stanley Goldfoot, un personaggio che durante la guerra aveva lavorato per un pezzo grosso dei servizi inglesi, che poi diventò il segretario privato della regina Elisabetta II d'Inghilterra, lord Martin Charteris.
Di lì a poco, gli ambienti protestanti americani riversarono soldi a palate sulle trame demolitrici a Gerusalemme. Su Internet, Dolphin fa anche sapere che molti di questi soldi furono raccolti da Chuck Missler, pezzo grosso della Marina USA.
Riferendosi al Trattato di Oslo, Dolphin scrisse: "È strano che ora gli Ebrei siano diventati i peggiori nemici di se stessi. Il loro governo si è apertamente schierato contro la Bibbia". Sulle ovvie prospettive del suo progetto commenta: "Lo spargimento di sangue è in qualche misura necessario per emendare la malvagità umana".
Può forse sorprendere, ma il darbynismo predicato da Dolphin, Missler e gli altri leader della American Jerusalem Temple Foundation è di un anti-semitismo viscerale. Il pastore anglicano Darby sosteneva infatti che gli ebrei finiranno sterminati nella battaglia finale dell'Armageddon che dev'essere ingaggiata per ricostruire il Tempio, e questa sarebbe la condizione necessaria alla "seconda venuta" di Cristo. Per questo finanziano volentieri le formazioni terroristiche come quelle di Goldfoot.
Un disastro annunciato Tra i propagandisti americani più noti della ricostruzione del Tempio c'è il texano J. Randall Price che ha dedicato diversi libri di ispirazione darbynista alla questione. Ma la dimensione occultista e cabalista, e più francamente balorda, di questa storia non deve trarre in inganno. Si tratta di una politica molto pragmaticamente concertata e prevedibile, che nel 1988 fu esposta in un libro prodotto dal Council on Foreign Relation di New York (CFR, uno dei principali centri studi della politica americana).
Il libro, intitolato "Jewish Fundamentalism in Israel: For the Land and the Lord", è stato scritto da Ian S. Lustick, che ha lavorato prima per il Dipartimento di Stato e poi per il Pentagono. Il libro del CFR espone molto chiaramente gli scenari che le sette impegnate alla ricostruzione del tempio hanno puntualmente, e molto drammaticamente, finito per mettere in moto negli ultimi vent'anni. Lustik conclude che tutto questo potrebbe condurre alla terza guerra mondiale ed al ricorso all'arma nucleare da parte di Israele. Per questo Lustik raccomandò agli USA di sostenere in Israele le forze capaci di combattere il fondamentalismo, ma evidentemente a Washington l'hanno spuntata forze che sono di tutt'altro avviso.
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