presidio a partire da stanotte
poco prima di postare questo comunicato abbiamo saputo che domani dovrebbero sgomberare via adda è indetto un presidio a partire da mezzanotte
I Rom che occupano lo stabile di Via Adda da qualche giorno sono vittime di provocazioni continue da parte delle cosiddette forze dell'ordine -dai carabinieri ai vigili-, molto probabilmente orchestrate ad arte per poter "incidere il bubbone" (come ha scritto qualche giornale). Il risultato di questi quattro giorni di follia sono una ragazza sanguinante e dimenticata ammanettata, spari in aria, due ragazzini di 12-13 anni pestati e ricoverati al pronto soccorso, pericolosissimi secchi e scope sequestrati dagli zelanti vigili. E una ben studiata campagna stampa e tv di odio e menzogne colossali.
Così adesso si può invocare lo sgombero imminente. Questa l'oscena proposta di "soluzione" presentata dalla giunta Albertini: - Un campo di container con sbarre alle finestre recintato da un muro alto tre metri e ben guarnito di filo spinato, campo che sarà militarizzato, a detta della "signora" Maiolo che promette rigidissimi controlli in entrata e in uscita - Brandine in fila in un dormitorio - Famiglie smembrate: uomini in dormitorio e container, donne e bambini in comunità. La "signora" Maiolo parla di tutto ciò al tg3 come se fosse una cosa normale, come se non si parlasse di persone e di affetti ma di oggetti o di bestiame
Una proposta vergognosa e incivile per chi, come i rom di via adda, in quella casa occupata vive nelle condizioni più dignitose (può sembrare assurdo ma è così) che gli siano capitate da cinque anni in qua, tra baracche, roulotte, tendopoli via via demolite dal comune: hanno un tetto vero sopra la testa, acqua, luce, stufe.
Ma che degli immigrati, e per di più rom, decidano di vivere in una casa vera e non in dormitori e container ad arbitrio della benevola giunta, questo non è tollerabile! Non sia mai che diano il cattivo esempio a tutti quelli che a Milano stanno diventando pazzi per trovare una casa, a tutti quelli che abitano a strati, che sono via via costretti a cercare casa fuori (e molto fuori) città perchè ormai un monolocale costa di affitto più di uno stipendio. Non lasciamo soli i rom di Via Adda, la loro lotta, le loro ragioni e i loro diritti sono gli stessi nostri.
Ambulatorio Medico Popolare
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