Oggi abbiamo deciso la risposta a chi vuole cancellare noi e i nostri bisogni da questa metropoli: abbiamo deciso di unire le nostre esperienze, i nostri vissuti per occupare tutti/e insieme questo nuovo spazio

ecco la risposta!
Negli ultimi mesi la nostra città ha conosciuto cinque sgomberi, di spazi sicuramente diversi tra loro, ma accomunati dall'esigenza di chi li abitava, di chi quotidianamente si misurava con i propri bisogni, di opporsi ai progetti di mercificazione metropolitana ed alla precarizzazione continua delle nostre vite.
Strada Superga, via Bligny, via Pilo, via Muriaglio e via Peyron, 5 luoghi occupati e sgomberati dall'amministrazione e dalla questura di Torino, per provare a mettere a tacere chi occupa per sancire un suo diritto di resistenza, per una casa, per uno spazio sociale, per la dignità quotidianamente negata da chi privatizza e svende Torino ora agli sciacalli delle olimpiadi invernali, ora agli affaristi delle grandi opere: sempre comunque sulla pelle di migliaia di uomini e donne, siano essi tra gli espulsi dal proprio posto di lavoro a Mirafiori, o migranti espulsi da questo paese razzista non prima di aver conosciuto l'umiliazione della reclusione nel lager di corso Brunelleschi.
Questi mesi non sono stati però solo mesi di occupazioni e repressioni, ma sono stati anche mesi di vita e di pratica reale e quotidiana di conflitto, mesi durante i quali ci siamo sperimentati sull' esigenza abitativa, sull'opposizione alla restrizione dei diritti di cittadinanza (legge Fini sulle sostanze, legge Bossi-Fini sull'immigrazione, legge sulla procreazione medicalmente assistita), sulla costruzione di un'opposizione sociale nelle scuole e nell' università alla guerra globale permanente che ogni giorno sgretola diritti e nega libertà.
Oggi abbiamo deciso la risposta a chi vuole cancellare noi e i nostri bisogni da questa metropoli: abbiamo deciso di unire le nostre esperienze, i nostri vissuti per occupare tutti/e insieme questo nuovo spazio dove possano convergere il lavoro sulla casa di b18 prima in via Bligny e poi in via Muriaglio, e quello sullo spazio politico sociale del Mucchio Selvaggio partito dal cinema Astra e chiuso dieci giorni fa con lo sgombero di via Peyron. abbiamo deciso di unificare i nostri percorsi per dare vita ad un nuovo laboratorio sociale, spazio di contaminazioni tra esperienze diverse.
Abbiamo scritto un'altra pagina della nostra disobbedienza ed insubordinazione al potere cittadino. qui siamo e qui restiamo per costruire uno spazio abitativo, per riprodurre esperienze di mense sociali, per costruire contro-cultura, sportelli autogestiti sui diritti sociali e di cittadinanza, e per ribadire, riprodurre e moltiplicare dal basso nuove forme di opposizione sociale e di democrazia partecipata.
laboratorio sociale occupato
ex ufficio per il lavoro
via gioberti 3/5 - torino