|
Vedi tutti gli articoli senza commenti
|
RESISTENZA E AZIONE
|
|
by
PERLANERA Saturday April 10, 2004 at 01:56 AM |
mail:
|
IL SINDACO ORDINA LO SGOMEBRO DI PERLANERA E noi non ce ne andremo con le nostre gambe
“…Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore che preparai gli esami, diventai procuratore, per imboccare la strada che dalle panche di una cattedrale porta alla sacrestia quindi alla cattedra di un tribunale: giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male.
E allora la mia statura non dispensò più buonumore a chi alla sbarra in piedi mi diceva "Vostro Onore" e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell'ora dell'addio, non conoscendo affatto la statura di Dio…” (Fabrizio De Andre’)
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
SGOMBERO E FOLLIA
|
|
by
PERLANERA Tuesday April 13, 2004 at 06:53 PM |
mail:
|
L'ufficio stampa del Comune di Alessandria ha comunicato che nella giornata di venerdì 9 aprile il Sindaco Mara Scagni ha firmato l’ordinanza di sgombero del primo piano dell’immobile comunale ex Legrand di via Scazzola, occupato da un gruppo anarchico libertario. Il primo cittadino di Alessandria infatti diffida chiunque dal permanere all’interno dei locali e ne ordina lo sgombero, visto anche il pericolo per l’incolumità delle persone e considerato che nei locali è presente materiale documentale utile sia ai dipendenti del Comune sia alla cittadinanza. L’esecuzione dell’ordinanza nei confronti di chi contravvenga al provvedimento è affidata all’azione congiunta della Polizia Municipale e della Digos.
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
SOLIDARIETA'
|
|
by
CUB ALESSANDRIA Tuesday April 13, 2004 at 06:57 PM |
mail:
|
Qui di seguito vi riportiamo la lettera aperta al Sindaco di Alessandria, inviataci dal C.U.B. Confederazione Unitaria di Base, Via XXIV Maggio 28 Alessandria. tel. 0131-201912 e-mail RdB-Al@Libero.it. "Gentile Signora Scagni, nei giorni scorsi abbiamo ritenuto giusto manifestare la solidarietà del sindacalismo di base agli anarchici che avevano occupato la palazzina Legrand di Via Scazzola e lo abbiamo fatto perchè siamo soliti condividere tutte quelle iniziative che sappiano interrompere l'orrore della passività, dell'acquiescenza, del torpore politico e intellettuale. Ora ci piacerebbe ragionare brevemente con lei a proposito degli sviluppi di tale situazione, soprattutto per quanto riguarda le decisioni che l'amministrazione da lei diretta vorrà prendere. Non è superfluo ricordare quanto sia stata pacifica, e peraltro, giustamente determinata, l'iniziativa del gruppo che, per brevità e per rispetto delle scelte dai suoi componenti assunte, chiameremo Perla Nera. Ciononostante, l'amministrazione comunale afferma di ritenere inaccettabile l'atto di forza consistente nell'occupazione. Ci saremmo aspettati una simile valutazione da parte di forze che ritenessero assolutamente improponibile ogni lettura della realtà che passasse attraverso l'assunzione delle contraddizioni che la storia pone, ma siano stati disillusi e forse giustamente, in quanto ormai difficilmente è possibile distinguere ciò che separa una visione reazionaria della società da una perlomeno riformista. Per cui ci limitiamo, su questo fronte, signor sindaco, a far tesoro della memoria dei nostri compagni più attempati che ci ricordano come l'attenzione della cittadinanza venne posta, sempre per opera di un gruppo di giovani anarchici, su una palazzina del centro città, di fronte all'allora istituto magistrale; una palazzina di proprietà comunale, lasciata nell'abbandono e nel degrado, spogliata di ogni arredo, con il giardino - unico spazio verde pubblico nel raggio di centinaia di metri - ridotto a una vergognosa sterpaglia. Parliamo di Villa Guerci, signor Sindaco, in cui dal prossimo mese di maggio potranno essere celebrati addirittura i matrimoni, dopo un percorso di recupero urbanistico non arbitrariamente paragonabile agli scavi di Pompei. E ci piace pensare che il sorriso delle giovani coppie che lì potranno coronare il loro sogno d'amore, possa lenire il ricordo dell'incomprensione, della malevolenza e dei vari guai che si abbatterono su quel gruppo di giovani, riconoscendo a questi una piccola ma significativa porzione del merito spettante a tutti coloro i quali vollero restituire alla città quello spazio. D'altra parte, signor sindaco, la critica che viene mossa al gruppo Perla Nera, di non ave seguito una prassi adeguata per richiedere un luogo di incontro, ci pare inficiata dalla nostra stessa esperienza: ricorderà benissimo quando la segreteria della C.U.B. le chiese un incontro per ottenere, in affitto, sia ben chiaro, un paio di locali dove poter svolgere la nostra attività assolutamente volontaria, non essendo il nostro indacato in grado di affrontare i prezzi di mercato. E' passato più di un anno e mezzo, signor sindaco, e siamo ancora in attesa di una sua risposta. Da quando lei ci disse, non c'erano spazi disponibili, al momento. Se ci avesse parlato della palazzina Legrand, avremmo chiesto ai nostri iscritti delle cooperative di pulizia uno sforzo militante e le assicuriamo che quegli ambienti sarebbero stati tirati a lucido in men che nonsi dica. Oppure era inagibile anche allora, come, a quanto dicono, lo è adesso, e proprio su questo poggerebbero le ragioni di un probabile sgombero? Se questi sono i suoi intendimenti, signor sindaco, non possiamo far altro che ritenerci molto lieti del fatto che finalmente si voglia provvedere alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, in gran parte interinali, che continuano a lavorare per conto della sua amministrazione nei locali dell'ex Legrand. Non ci pare infatti concepibile che sia inagibile una sola zona del fabbricato, anche perchè ci piacerebbe sapere di quale materiale siano le coperture dei locali che attualmente ospitano dei volumi della biblioteca comunale. Se poi, nei suoi intendimenti, fosse contemplata la definizione di un elenco di edifici comunali inagibili, per le stesse ragioni della palazzina Legrand, saremo lieti di contribuire a tale stesura, pur non potendo nasconderci, per esempio, la domanda su dove potranno concludere l'anno scolastico, e iniziare il prossimo, gli alunni di molte scuole del comune. Si tratta di dati che lei certamente conosce, grazie anche al lavoro assiduo di segnalazione che le nostre compagne e i nostri compagni sistematicamente realizzano. Noi non vogliamo certo interferire sulle scelte dei membri di Perla Nera, ma ci sentiamo autorizzati a discutere il contenuto dei loro comunicati pubblici. L'elemento centrale ci pare la volontà di far sì che uno spazio di proprietà pubblica torni ad essere di utilità pubblica, e cioè che in tale spazio possano trovare agibilità tutti coloro i quali sentano di avere qualcosa da comunicare agli altri, da socializzare, da utilizzare per stimolare il confronto e il dibattito. Quante sono, in Alessandria, le realtà di questo tipo? Quanti sono i gruppi che desidererebbero disporre di un luogo fisico in cui riunirsi, proporre discussioni, ipotizzare cultura? E a quanti, tra tutti coloro, è di fatto imposto il silenzio o un'esistenza provvisoria perchè quanto hanno da dire non è sufficientemente appetibile per la società di mercato? Le chiediamo questo, signor sindaco, renda praticabile un nostro diritto, un diritto di tutti, a disporre di quanto è giusto, in termini di comunicazione, di incontro, di iniziativa sociale, al di fiori delle squallide leggi del conformismo e del denaro; accolga l'idea di fondo di Perla Nera per riunire attorno a un progetto autogestito le varie realtà che non si riconoscono nel burocratismo di partiti, di sindacati concertativi, di istituzioni mummificate, di cariatidi politiche terrorizzate dal dubbio di perdere consensi. Noi siamo disponibili alla discussione. Noi siamo disponibili a che la palazzina Legrand diventi un luogo sociale per la città. Nel contempo le ricordiamo che, seppure per qualche ora, siamo stati ospiti dei compagni di Perla Nera. Tecnicamente, dunque, potremmo essere considerati anche noi, seppure pro tempore, occupanti della palazzina in questione. Ci ritenga pure tali: dopo la vergognosa richiesta di identificare uno solo degli occupanti di Perla Nera (ma chi diamine diceva "colpirne uno per educarne cento"?), la solidarietà è un obbligo. Distinti saluti. Per la C.U.B. Alessandria Giovanni Maccarino Piercarlo Bina
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
SOLIDARIETA'
|
|
by
CUB ALESSANDRIA Tuesday April 13, 2004 at 07:04 PM |
mail:
|
Qui di seguito vi riportiamo la lettera aperta al Sindaco di Alessandria, inviataci dal C.U.B. Confederazione Unitaria di Base, Via XXIV Maggio 28 Alessandria. tel. 0131-201912 e-mail RdB-Al@Libero.it. "Gentile Signora Scagni, nei giorni scorsi abbiamo ritenuto giusto manifestare la solidarietà del sindacalismo di base agli anarchici che avevano occupato la palazzina Legrand di Via Scazzola e lo abbiamo fatto perchè siamo soliti condividere tutte quelle iniziative che sappiano interrompere l'orrore della passività, dell'acquiescenza, del torpore politico e intellettuale. Ora ci piacerebbe ragionare brevemente con lei a proposito degli sviluppi di tale situazione, soprattutto per quanto riguarda le decisioni che l'amministrazione da lei diretta vorrà prendere. Non è superfluo ricordare quanto sia stata pacifica, e peraltro, giustamente determinata, l'iniziativa del gruppo che, per brevità e per rispetto delle scelte dai suoi componenti assunte, chiameremo Perla Nera. Ciononostante, l'amministrazione comunale afferma di ritenere inaccettabile l'atto di forza consistente nell'occupazione. Ci saremmo aspettati una simile valutazione da parte di forze che ritenessero assolutamente improponibile ogni lettura della realtà che passasse attraverso l'assunzione delle contraddizioni che la storia pone, ma siano stati disillusi e forse giustamente, in quanto ormai difficilmente è possibile distinguere ciò che separa una visione reazionaria della società da una perlomeno riformista. Per cui ci limitiamo, su questo fronte, signor sindaco, a far tesoro della memoria dei nostri compagni più attempati che ci ricordano come l'attenzione della cittadinanza venne posta, sempre per opera di un gruppo di giovani anarchici, su una palazzina del centro città, di fronte all'allora istituto magistrale; una palazzina di proprietà comunale, lasciata nell'abbandono e nel degrado, spogliata di ogni arredo, con il giardino - unico spazio verde pubblico nel raggio di centinaia di metri - ridotto a una vergognosa sterpaglia. Parliamo di Villa Guerci, signor Sindaco, in cui dal prossimo mese di maggio potranno essere celebrati addirittura i matrimoni, dopo un percorso di recupero urbanistico non arbitrariamente paragonabile agli scavi di Pompei. E ci piace pensare che il sorriso delle giovani coppie che lì potranno coronare il loro sogno d'amore, possa lenire il ricordo dell'incomprensione, della malevolenza e dei vari guai che si abbatterono su quel gruppo di giovani, riconoscendo a questi una piccola ma significativa porzione del merito spettante a tutti coloro i quali vollero restituire alla città quello spazio. D'altra parte, signor sindaco, la critica che viene mossa al gruppo Perla Nera, di non ave seguito una prassi adeguata per richiedere un luogo di incontro, ci pare inficiata dalla nostra stessa esperienza: ricorderà benissimo quando la segreteria della C.U.B. le chiese un incontro per ottenere, in affitto, sia ben chiaro, un paio di locali dove poter svolgere la nostra attività assolutamente volontaria, non essendo il nostro indacato in grado di affrontare i prezzi di mercato. E' passato più di un anno e mezzo, signor sindaco, e siamo ancora in attesa di una sua risposta. Da quando lei ci disse, non c'erano spazi disponibili, al momento. Se ci avesse parlato della palazzina Legrand, avremmo chiesto ai nostri iscritti delle cooperative di pulizia uno sforzo militante e le assicuriamo che quegli ambienti sarebbero stati tirati a lucido in men che nonsi dica. Oppure era inagibile anche allora, come, a quanto dicono, lo è adesso, e proprio su questo poggerebbero le ragioni di un probabile sgombero? Se questi sono i suoi intendimenti, signor sindaco, non possiamo far altro che ritenerci molto lieti del fatto che finalmente si voglia provvedere alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, in gran parte interinali, che continuano a lavorare per conto della sua amministrazione nei locali dell'ex Legrand. Non ci pare infatti concepibile che sia inagibile una sola zona del fabbricato, anche perchè ci piacerebbe sapere di quale materiale siano le coperture dei locali che attualmente ospitano dei volumi della biblioteca comunale. Se poi, nei suoi intendimenti, fosse contemplata la definizione di un elenco di edifici comunali inagibili, per le stesse ragioni della palazzina Legrand, saremo lieti di contribuire a tale stesura, pur non potendo nasconderci, per esempio, la domanda su dove potranno concludere l'anno scolastico, e iniziare il prossimo, gli alunni di molte scuole del comune. Si tratta di dati che lei certamente conosce, grazie anche al lavoro assiduo di segnalazione che le nostre compagne e i nostri compagni sistematicamente realizzano. Noi non vogliamo certo interferire sulle scelte dei membri di Perla Nera, ma ci sentiamo autorizzati a discutere il contenuto dei loro comunicati pubblici. L'elemento centrale ci pare la volontà di far sì che uno spazio di proprietà pubblica torni ad essere di utilità pubblica, e cioè che in tale spazio possano trovare agibilità tutti coloro i quali sentano di avere qualcosa da comunicare agli altri, da socializzare, da utilizzare per stimolare il confronto e il dibattito. Quante sono, in Alessandria, le realtà di questo tipo? Quanti sono i gruppi che desidererebbero disporre di un luogo fisico in cui riunirsi, proporre discussioni, ipotizzare cultura? E a quanti, tra tutti coloro, è di fatto imposto il silenzio o un'esistenza provvisoria perchè quanto hanno da dire non è sufficientemente appetibile per la società di mercato? Le chiediamo questo, signor sindaco, renda praticabile un nostro diritto, un diritto di tutti, a disporre di quanto è giusto, in termini di comunicazione, di incontro, di iniziativa sociale, al di fiori delle squallide leggi del conformismo e del denaro; accolga l'idea di fondo di Perla Nera per riunire attorno a un progetto autogestito le varie realtà che non si riconoscono nel burocratismo di partiti, di sindacati concertativi, di istituzioni mummificate, di cariatidi politiche terrorizzate dal dubbio di perdere consensi. Noi siamo disponibili alla discussione. Noi siamo disponibili a che la palazzina Legrand diventi un luogo sociale per la città. Nel contempo le ricordiamo che, seppure per qualche ora, siamo stati ospiti dei compagni di Perla Nera. Tecnicamente, dunque, potremmo essere considerati anche noi, seppure pro tempore, occupanti della palazzina in questione. Ci ritenga pure tali: dopo la vergognosa richiesta di identificare uno solo degli occupanti di Perla Nera (ma chi diamine diceva "colpirne uno per educarne cento"?), la solidarietà è un obbligo. Distinti saluti. Per la C.U.B. Alessandria Giovanni Maccarino Piercarlo Bina
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
Rimando Volantino antimili
|
|
by
Nemo Monday April 19, 2004 at 09:51 AM |
mail:
|
COPRIAMO LE VERGOGNE DEL MILITARISMO L e nostre città sono piene di monumenti, targhe, lapidi che ricordano assassini. Questi se le sono guadagnate per aver mandato a morte, ucciso, ferito, mutilato, violentato centinaia, migliaia, milioni di persone (e più il numero aumenta, più pare tali figuri debbano meritare omaggio...). Questi sono i vergognosi esempi che i nostri figli studiano a scuola, che incontrano in ogni piazza, in ogni strada: questo ed ogni altro genere di sopruso è ciò che il potere chiama “civiltà”. Occorre che queste spaventose vergogne siano cancellate dalla nostra storia, dalla nostra memoria, dal nostro futuro. Vogliamo che nelle piazze siano raffigurati coloro che costruiscono, non i distruttori. Non vogliamo che i nostri figli vedano per le strade delle nostre città le effigi di chi si guadagna medaglie ed onori ammazzando altri bambini che hanno avuto la sfortuna di nascere nella parte sbagliata del mondo, bambini nati con la guerra e morti di guerra. Per loro nessuno erige lapidi, né monumenti. Per loro persino la pietà è morta, ed anche per gli adulti. In questi anni, destra e “sinistra” (come cambiano di senso le parole!), governo ed “opposizione”, hanno cercato di arruolarci, di unirci con la paura, di coprire le nostre vite con un sudario tricolore. Ma noi non ci siamo stati: abbiamo disertato le loro guerre, stracciato le loro bandiere, negata la loro retorica da caserma, disprezzato il pensiero unico. Nelle sere scorse qualcuno ha steso lenzuoli su alcune delle tante, troppe, vergogne militariste che costellano questa nostra città. Opporsi alla guerra, agli eserciti è anche scegliere di rifiutarne la disgustosa retorica, i simboli di odio e violenza, le immagini in cui lo sfoggio di forza diviene l’emblema della ragion di Stato. La notizia dell’ennesima strage “umanitaria” perpetrata dalle truppe di “pace” in Iraq mostra ancora una volta il volto feroce di un'occupazione che riporta alla mente gli orrori del colonialismo nostrano, quello che oggi come ieri si trincera dietro il mito della missione “civilizzatrice”. Incapaci di far da se gli iracheni o chi per loro vanno “educati” alla democrazia, alla pace, alla convivenza. Anche a costo della vita – specie se è la loro. Occorre fermare la mano di questi assassini in divisa, di chi in nome della ragion di Stato si macchia dei più efferati delitti. Fuori tutti gli eserciti dall’Iraq, dall’Italia, dal mondo, dalla storia! Noi abbiamo scelto di essere uomini e donne di parte. La parte degli oppressi, degli sfruttati, dei senzapatria. La parte di chi crede che non c’è pace senza uguaglianza – la parte di chi crede che non possano esistere guerre giuste, né poteri buoni. Organizzazione AnarcoComunista Napoletana Federazione Anarchica Italiana Fotinprop Napoli vico Lazzi 5 12 Aprile 2004
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|