Nella notte di domenica 13 giugno, alla chiusura delle urne un commando di almeno quattro persone, tra cui un ex carabiniere 23enne ha attaccato e distrutto il circolo comunista.
E' stato un blitz. Domenica sera almeno quattro persone, armate di spranghe e coi volti coperti da passamontagna sono scese da una Polo e hanno seriamente danneggiato la sede di Rifondazione Comunista di Grottammare (AP). Il tutto è avvenuto sotto gli occhi esterrefatti di un ex assessore al Comune della cittadina Adriatica. L'uomo tenutosi a debita distanza dal luogo dell'attentato vandalico, non è stato ferito. Altri cittadini sentendo i rumori del raid, hanno preso il numero di targa dell'auto e hanno chiamato la polizia. E' stato facile risalire al proprietario:un ex carabiniere ausiliario di 23 anni. Il giovane dopo essere stato arrestato la sera stessa, è già stato processato per direttissima la mattina di martedì 15 giugno e ha patteggiato con un' ammenda di 200 euro.Gli inquirenti cercano i complici negli ambienti dell'estrema destra, pare che il commando fosse composto da più delle quattro persone notate con certezza. Grottammare ed il suo sindaco Massimo Rossi erano passati agli onori della cronaca politica nazionale per la giunta monocolore del PRC e per le due legislature comuniste. Episodi di squadrismo come quello accaduto domenica 13 a Grottammare non erano mai accaduti prima. Massimo Rossi, sindaco uscente, domenica sera, tra l'altro, è stato eletto presidente della provincia di Ascoli, appoggiato da Ulivo e PRC.
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