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Ancora deportazioni per i rom
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imc-mi Wednesday June 23, 2004 at 05:17 PM |
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Alle sei di questa mattina (23 giugno 2004) l'ennesima operazione di rastrellamento dei rom a Milano.
A pochi giorni dalla morte di Marin, ragazzo rumeno di 15 anni ucciso sull'autostrada mentre cercava di sfuggire all'inseguimento di una pattuglia dei carabinieri, è scattata l'ennesima operazione di rastrellamento che ha coinvolto circa 90 persone di nazionalità rumena, tuttora rinchiuse nelel stanze della questura milanese, in attesa di un rimpatrio forzato già preannunciato. Come al solito l'operazione è scattata alle 6 di mattina, cogliendo nel sonno gli abitanti delle favelas di via Barzaghi e Capo Rizzuto Com previsto lo sgombero di via Adda, per due anni baluardo della lotta di resistenza al razzismo e per il diritto alla casa, ha aperto la strada alla furia selvaggia dei poteri forti della città e dello stato. Forti della loro violenza, che non sembra avere fine, ma privi di qualsiasi prospettiva sociale e politica L'ennesima deportazione che Milano subisce (5 solo negli ultimi due mesi, tutti contro i rom), la riporta indietro di 60 anni, ai tempi in cui campi di concentramento e rastrellamenti erano i simboli del potere nazi-fascista contro cui tanta parte di lavoratori e organizzazioni democratiche hanno lottato, sotto le bandiere della resistenza. Anche allora, come oggi, gli zingari erano tra le prime vittime designate dall'autoritarismo e dal militarismo dello stato. A chi ritiene che questi paragoni siano eccessivi non resta altro che osservare il lugubre spettacolo del filo spinato di via Barzaghi A tutti quanti va l'invito a partecipare alla assemblea pubblica del 3 luglio in via della Pergola, per sostenere l'appello lanciato dalla campagna "via Adda non si cancella" e definire insieme un percorso basato su un fermo e convinto NO alle espulsioni e alle deportazioni di massa, e allo stesso tempo, per approfondire il dibattito e l'unità d'azione fra coloro che sono impegnati nella lota per la conquista di diritti fondamentali per tutti, quali il diritto alla casa e alla libera circolazione delle persone.
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forse...
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splendido splendente Wednesday June 23, 2004 at 06:09 PM |
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so che e' deprimente usare i se mentre si discorre ma a volte sono necessari: SE li avrebbero ricacciati da subito fuori dal confine magari ci saremmo evitati 5 deportazioni nel cuore di milano negli ultimi 2 mesi e tutti saremmo felici... ma purtroppo qualcuno urla al "fascismo" quando vengono avanzate queste proposte... poi si piange perche' non si sa cosa fare...
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ok
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a.h. Wednesday June 23, 2004 at 07:32 PM |
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ok giochiamo una bella partita: gli italiani calciano gli zingari da sud; gli austriaci, gli svizzeri e i francesi dal nord. quando ci rompiamo i coglioni di prenderli a calci dalle due parti delle alpi, apriamo un bel campo di concentramento sul confine e sterminiamoli tutti.
bravi a riempirvi la bocca di retorica democratica, toccate il vostro fondo andando a vedere quali sono i vostri limiti di comprensione!
gli zingari sono un problema per le societa' in cui stanno, ma non credo che siano un PROBLEMA SOCIALE. ci vogliono pratiche intelligenti di collaborazione e cooperazione, qualsiasi riduzionismo e' deleterio. non basta cacciarli, non si puo' eliminarli. chi si affida a queste pratiche e' un fallito perdente, che non si rende conto della portata delle cose. e' veramente impossibile convivere sulla stessa terra con la differenza? non basta il vostro protonazismo per risolvere i problemi. ma e' per voi chiaro che gli zingari non vanno toccati, altrimenti ti sporcano le mani.
e "se li avrebbero" non si dice, coglione.
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non impariamo mai
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l'ovvio e il dubbio Wednesday June 23, 2004 at 09:30 PM |
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Il problema oggi per i rom, come ieri per gli ebrei, non riguarda solo le politiche dei "poteri forti". Chi governa (comanda) può permettersi di deportare e discriminare perchè sostenuto dal consenso implicito della gente, dal razzismo diffuso. E non è solo un problema di chi il suo disprezzo lo dichiara pubblicamente ,come la Lega, ma riguarda anche l'indifferenza a queste notizie, al fatto che sia considerato ovvio che un rom venga sgomberato da una casa occupata per essere rinchiuso in un campo dove vive oggi in condizioni che per noi sarebbero considerate disumane. Perchè scandalizzarsi se è ovvio che lo loro non soffrono come noi, non provano le stesse sensazioni, la stessa umiliazione, la stessa tristezza. E' sempre la stessa vechhia storia, da sempre condannata e rigettata e che ogni tanto ritorna..non impariamo mai.
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