Aggiornamenti
Rettifica iniziative contro Centrale Termoelettrica a Sparanise e Piattaforma a Pignataro
In seguito alla nutrita assemblea popolare di sabato 19 giugno cui hanno partecipato i comitati popolari e la cittadinanza dell'agro caleno è stato deciso un nuovo calendario di iniziative da intraprendere contro la costruzione della centrale termoelettrica di Sparanise. Il corteo previsto per il 26 giugno è difatti slittato al 3 luglio (il sabato successivo) in modo da poter costruire al meglio la mobilitazione. Durante la settimana si svolgeranno volantinaggi e sit-in in vari centri di Terra di Lavoro. Intanto lanciamo un appello a tutti i compagni dei centri sociali campani, all'area antagonista e a quanti si stanno mobilitando in difesa dell'ambiente e della salute a partecipare fattivamente al corteo del 3 luglio che blokkerà l'Appia raggiungendo i siti dove dovranno essere costruiti i due impianti!!!
Coordinamento 'Ambiente e Salute di Terra di Lavoro' Comitato popolare 'Contro la Piattaforma per rifiuti', di Pignataro Comitato popolare 'Contro la Centrale termoelettrica'di Sparanise
Sintesi assemblea pubblica di sabato 19 giugno (aula consiliare, Pignataro)
Sono intervenuti numerosi cittadini e sono state stabilite le prossime iniziative di lotta nell'ambito della vertenza in corso, con le istituzioni competenti, per impedire la costruzione di impianti dannosi per il territorio e per la salute di tutti i cittadini. Da mesi e con numerosi grossi cortei, la gente, a migliaia, ha espresso la propria contrarietà agli impianti della morte ed anzi ha chiesto agli amministratori di mettere in campo interventi di monitoraggio, prevenzione e bonifica, visto che il nostro territorio è già minacciato da inquinanti pericolosissimi come l'amianto (nella ex-Vavid) e la diossina (in località Torre Lupara). Questi fra l'altro sono stati rilevati, fra Pastorano e Vitulazio, proprio nella stessa zona dove addirittura si vorrebbero costruire altri impianti inquinanti. Tutto questo è incivile, criminale ed inaccettabile. Per questo motivo l?assemblea ha deciso di convocare la cittadinanza tutta a partecipare alle prossime iniziative di lotta ed in particolare al grande corteo territoriale del 3 luglio che deve essere una giornata di riscatto dell'intera zona; una chiara opposizione ai progetti di devastazione e morte; una importante occasione per chiedere invece diritti e tutele, servizi e garanzie per l?ambiente, il territorio e la salute pubblica. Già in passato le lotte contro la Q8 a Pignataro e quelle contro la Cava di Statuto a Vitulazio, così come, più recentemente, la vittoriosa battaglia contro la Piattaforma a Casale di Carinola o l'esempio di Scansano Jonico, dimostrano come solo la partecipazione dei cittadini in massa può fermare progetti nocivi per il territorio e per la salute pubblica e dietro cui, spesso, si celano notevoli e sporchi interessi dei soliti noti. Senatori o simili che, con i loro amici e con gli amici degli amici, provano ad arricchirsi sulla nostra pelle. I comitati daranno vita, nei prossimi giorni, a delle iniziative di comunicazione e di informazione nei vari paesi del circondario, per sensibilizzare rispetto a questi impellenti problemi. In particolare i comitati intendono sensibilizzare i cittadini di paesi limitrofi, come Vitulazio , Calvi, Pastorano siccome l?inquinamento dell'aria, dell?acqua e del suolo, la devastazione del patrimonio agricolo e il prosciugamento delle riserve idriche del sottosuolo, sono problemi che ricadono su di una intera area. Centrale e Piattaforma dovrebbero sorgere lungo l'Appia, appena qualche chilometro più a nord del casello autostradale di Capua-Pastorano, dove sono stati rinvenuti diossina ed amianto. In linea d'aria i nostri paesi sono tutti estremamente vicini a tale area che diventerebbe una terribile minaccia per la salute e per la stressa vita, una vera bomba ecologica piazzata sotto i nostri piedi, un danno permanente ed insanabile che lasceremmo a mille future generazioni. Insomma un guaio che non dobbiamo passare e perciò tutti i cittadini della zona sono chiamati a partecipare non per la luna nel pozzo, ma per i propri diritti e per i propri interessi concreti, per la salute e per l'ambiente.
Inoltre i comitati hanno stabilito di formalizzare ufficialmente e pubblicamente una richiesta alle amministrazioni ed ai sindaci del comprensorio, al fine di ottenere un loro impegno concreto in favore della vertenza in corso contro gli impianti della morte. Si chiede ai sindaci di sollecitare le istituzioni competenti (Questura, Prefettura, Consiglio provinciale e regionale) a prendere in considerazione le lotte ed il malcontento sociale presenti sul territorio; a bloccare i procedimenti in corso, riguardo centrale e piattaforma, almeno fino a quando non si sarà data corretta, giusta e qualificata udienza ai comitati popolari e alle istanze sociali, certamente valide e motivate. Inoltre i comitati si propongono di avere incontri con gli amministratori dei paesi della zona per concordare con loro eventuali strumenti tecnici e giuridici che i comuni del comprensorio potrebbero impugnare per contrastare la costruzione degli ecomostri.
Infine i comitati sono a a lavoro per stilare un appello per la grossa mobilitazione territoriale del 3 luglio prossimo. Si chiederà adesione formale a tutte le realtà politiche, sociali, culturali, del mondo dell'associazionismo, cattolico, sindacale e del lavoro, alla società civile e tutte le realtà che concretamente si oppongono ad un progetto di devastazione dell'intera area della Terra di lavoro e vorrebbero invece che si realizzasse un piano di sviluppo possibilmente rispettoso del territorio e dell'ambiente e della salute di chi ci vive.
|