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[Bolivia]: attacco alla stampa e scandali di governo
by econoticiasbolivia(trad.garabombo) Sunday, Jul. 04, 2004 at 6:02 PM mail:  

da http://econoticiasbolivia.com/

Il Governo Mesa attenta contro la libertà d'espressione

La Paz -2 luglio 2004-
La principali organizzazioni che riuniscono i lavoratori della stampa boliviana hanno denunciato, attraverso una lettere pubblica indirizzata al presidente, che il governo nazionale minaccia e attenta alla libertà d'informazione ed espressione dei cittadini boliviani.

Alcuni giornalisti di rilevanti media nazionali sono stati accusati di lavorare per mantere una situazione inalterata in materia di legge sugli idrocarburi e di favorire dunque lo stato di cose creato dall'ex presidente Sanchez de Lozada. Le accuse sono però paradossali e provengono dal governo colpito da una serie di rivelazioni proprio della stampa che lo accusano fortemente. Primo caso quello del Delegato di Governo per la Revisione e il miglioramento della Capitalizzazione, Francesco Zaratti, che ha intascato o intasca tuttora dalle imprese petrolifere, attraverso quel che resta dell'impresa petrolifera di Stato YPFB, un assegno mensile di cinquemila dollari, nonostante gli annunci di austerità e nonostante la regola per cui nessun funzionario pubblico può ricevere onorari superiori a quelli del Presidente.

*Francesco Zaratti ha poi ammesso un'altra grave irregolarità: non solo ha incassato soldi dalle multinazionali con cui concordava la Legge sugli Idrocarburi ma ha anche lavorato per conto dello Stato senza ricevere un salario fisso e senza un contratto regolare. Storicamente questo tipo di lavori "adhonorem" hanno causato tangenti, corruzione e favoritismi in Bolvia. I suoi viaggi, i suoi spostamenti, le sue collaborazioni sono state pagate mesi e mesi dopo averle effettuate e senza neanche sapere da dove provenissero i soldi.


Secondo caso: all'interno del Ministero per lo sviluppo economico è stato messo sotto contratto, a partire dal 2 luglio di quest'anno, l'ex viceministro del Coordinamento di governo di Sanchez de Lozada, con un "ingaggio" simile a quello di Zaratti, con il compito di negoziare la nuova Legge sugli Idrocarburi con le imprese petrolifere, come conferma il suo contratto".

Sia la Confederación de Trabajadores de la Prensa che la Asociación Nacional de Periodistas hanno avvertito che nel governo Mesa riscontrano pericolose derive di intolleranza e prepotenza nei confronti del lavoro giornalistico".


-INTANTO IL PRESIDENTE MESA CONFERMA DI NON
CAMBIARE ASSOLUTAMENTE IDEA SUL REFERENDUM

Ha ribadito in un intervento nella capitale di non prendere nemmeno in considerazione il progetto di nazionalizzazione del gas e del petrolio e ha chiarito ancora una volta che i risultati del referendum non colpiranno i contratti e i privilegi che hanno le imprese petrolifere straniere che operano nel paese.
"Incamminarsi in un progetto di nazionalizzazione significherebbe dichiarare guerra al mondo... chi sta all'opposizione non ha alcuna responsabilità e può affermare che le multinazionali devono andarsene dal paese, e che ci devono pagare per averci danneggiato.... ma io devo provvedere a pagare dei salari a fine mese e io devo negoziare con le contingenze internazionali".
"I contratti stipulati con le multinazionali non possono essere rescissi unilateralmente, perchè è in quegli stessi contratti che si contentra la fede dello Stato".

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