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Kissinger, ancora lui, tolto il segreto su altri massacri.
by mazzetta Tuesday, Jul. 13, 2004 at 11:25 PM mail:

Lui c'è sempre in mezzo, un incrocio tra Andreotti, Attila e Dracula, moltiplicato per mille.

Kissinger, ancora lu...
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Forse un giorno lontano nel tempo, quando la storiografia perderà la matrice che fa perno sul punto di vista dell’Occidente, Henry Kissinger verrà posto nella galleria dei grandi autori di genocidi del ventesimo secolo. Per il momento, mentre lui ancora regola e dirige le più alte riunioni delle elites occidentali, la storia si limita a registrare sul suo conto personale centinaia di migliaia di vittime alla volta. La settimana scorsa, con la pubblicazione di una parte degli archivi della NSA americana (National Security Agency), abbiamo appreso come si sia reso responsabile del genocidio di mezzo milione di indonesiani, una quarto di milione di abitanti di Timor Est e svariate migliaia di pappasi, o meglio Irianesi.

Sono stati infatti pubblicati 11 tra memorandum e note diplomatiche, dalle quali emergono le responsabilità dell’ex segretario segretario di stato, congiuntamente ai presidenti Nixon e Ford, in relazione agli eccidi perpetrati dal dittatore indonesiano Suharto, oltre un milione di persone.

Nel 1966, quando Suharto prende il potere, Kissinger ne appoggia il golpe in ossequio alla dottrina-Vietnam contro l’espansione comunista. Suharto, come biglietto da visita, uccide nei primi mesi almeno mezzo milione di cittadini indonesiani, sfortunatamente per loro “comunisti”, anche se pare il comunismo non fosse poi cosi’ diffuso nell’isola. Confortato da tale ottima condotta, Kissinger appoggia l’annessione indonesiana della parte occidentale di Papua (West Irian).

L’Isola di Irian, o Papua era una colonia olandese; nel 1962, sotto il patrocinio americano, gli olandesi “affidano” l’isola all’Indonesia, con l’impegno di tenervi un referendum universale di autodeterminazione entro 7 anni da quella data. La parte orientale diviene invece uno stato sovrano. I documenti resi noti venerdi’ scorso dicono che gli Usa, basandosi su un presupposto alquanto debole e razzista, accordarono a Suharto il permesso di annettersi la parte occidentale dell’isola di Irian. (Ammiraglio Marshall Green: “Stiamo parlando essenzialmente di gruppi tribali analfabeti rimasti all’età della pietra”; Henry Kissinger: “(il referendum)……sarebbe un cosa priva di senso per le culture dell’età della pietra che abitano la Nuova Guinea”).

Questo ben conoscendo i possibili rischi di massacri (“l’attività dissidente, probabilmente aumenterà, ma l’esercito indonesiano saranno capaci di contenerlo e, se necessario, sopprimerlo”), e ben sapendo che la popolazione irianese era contrarissima all’annessione ( Ambasciatore F. Galbraith: “Circa l’85/90% degli irianesi è favorevole ad una Papua indipendente”. Nello stesso memo esprime il timore di massacri).

Grazie alla copertura di Kissinger e degli Usa, nel 1969 viene approvato l’AFC (atto di scelta libera, ndr), il quale firmato da 1.022 irianesi scelti dagli indonesiani, consegna West Papua alla sovranità indonesiana. La pubblicazione dell’AFC coincise con una visita nel paese di Nixon, che approvo’: “Kissinger: dovreste fargli sapere che capiamo il problema che hanno nel West-Irian”. L’isola viene poi sottoposta ad un indonesizzazione forzata, ad oggi gli originari 800.000 papuasi sono in minoranza rispetto ai javanesi costretti a stabilirsi nell’isola.

All’epoca dell’AFC l’isola, ricca di oro, legni pregiati ed altri minerali, era oggetto di massicci investimenti di compagnie occidentali, segnatamente americane, che avevano firmato i loro contratti con il governo di Jakarta. La prima ad approfittare dell’apertura di Suharto agli investimenti in West Papua sara’ la McMoran, titolare della piu’ grande miniera d’oro a cielo aperto del mondo, casualmente sul suolo irianese. Contrariamente alle regole della Convenzione di Montevideo sulle modificazioni territoriali, l’Onu “prese nota” dell’avvenuta annessione. Kissinger in quei giorni rivolge l’invito a Nixon : “Non dovrebbe sollevare quel tema…dobbiamo evitare ogni identificazione di quel tema con gli Stati Uniti”.

Lo stesso accadrà nel 1975 con Timor Est, ex colonia portoghese, c’è una visita del presidente Ford in Indonesia, un breve memorandum di Kissinger “ E’ importante che qualsiasi cosa facciate avvenga velocemente”, e appena Ford se ne va’ scatta l’invasione di Timor, che causerà la morte di circa un terzo degli abitanti (250.000 vittime), fino a che, nel 1999 non otterranno l’indipendenza sotto protezione dell’Onu. Stesse considerazioni: "Comprendiamo e non faremo pressioni sul tema. Capiamo il vostro problema e le vostre intenzioni".

Qualche riga, e muore un milione di persone, quasi nessuno di questi, in realtà, comunista. La dottrina Usa non cambia, meglio un dittatore che regala le concessioni estrattive alle aziende Usa, che un governo democratico che ne pretende il pagamento.

Non a caso il Dipartimento di Stato ha duramente criticato il nuovo governo argentino, restio ad allinearsi ai voleri di Washington, con toni mai impiegati nei riguardi delle decennali e spietate dittature che lo hanno preceduto, per usare le loro stesse parole, il governo Kirchner sarebbe: “Un governo troppo intriso di ideologie comuniste”. Quanti morti ha sulla coscienza Mr. Kissinger?

questo bello, in italiano:
http://www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/LeMonde-archivio/Settembre-2002/0209lm28.01.html
http://users.bart.nl/~edcolijn/irian.html
http://www.kabar-irian.com/news/
http://www.irja.org/index2.shtml
http://www.converge.org.nz/wpapua/

statistiche:
http://www.bps.go.id/profile/irja.shtml

gli abitanti del luogo:
http://www.pcweb.net/kss/irianjaya/
http://www.ethnologue.com/show_country.asp?name=Indonesia+(Irian+Jaya)
http://www.west-papua-gbr.de/Aktivitaten_2000/Runder_Tisch_West-Papua_in_Ber/Referat_
Agus_Rumansara/hauptteil_referat_agus_rumansara.html

La storia di Irian raccontata dagli attivisti universitari texani:
http://www.cs.utexas.edu/users/cline/papua/intro.htm
http://www.cs.utexas.edu/users/cline/papua/background.htm

e non texani:
http://www.law.yale.edu/outside/html/Public_Affairs/426/westpapuahrights.pdf
http://www.preventconflict.org/portal/main/maps_wpapua_resources.php

affari:
http://www.cs.utexas.edu/users/cline/papua/wealth.htm

Contro:
http://www.eco-action.org/opm/
http://www.freewestpapua.com/main.html
http://www.newint.org/issue344/contents.htm

cronaca:
http://www.insideindonesia.org/edit67/edit67.htm
Ricorre sempre questa Freeport.....che non è un club di signorine:
http://www.minesandcommunities.org/Company/freeport4.htm

un po' di svago:
http://www.turistipercaso.it/viaggi/itinerari/testo.asp?ID=1313

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mappa
by mazzetta Tuesday, Jul. 13, 2004 at 11:25 PM mail:

mappa...
west-papua.jpg, image/jpeg, 602x350


A due passi dall'Australia.

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La condizione dei minatori.
by mazzetta Tuesday, Jul. 13, 2004 at 11:25 PM mail:

La condizione dei mi...
minatori-irian.jpg, image/jpeg, 203x250

Il rame rappresenta ora la maggiore risorsa estrattiva.

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per mazzetta
by gibarian Wednesday, Jul. 14, 2004 at 1:04 AM mail:

il mio timore - nel caso affatto improbabile che riesca, l'attuale sfera di potere, ad appropriarsi della sovranità dell'intero pianeta - non è l'attesa del tramonto di quest'era per riuscire a dare, storicamente, del "pezzo-di-merda" a kissinger... credo che il problema da sollevare sia più corposo: quando avranno convinto i nostri figli che l'atto di libera scelta (AFC - act of free choice, credo) era niente di meno che la scelta obbligata per la costruzione del "meraviglioso" impero che reggerà il mondo a quell'epoca, sarà per loro possibile scoprire la verità su timor est, ammesso - e non concesso - che noi la conosciamo? riusciamo a cogliere la pericolosità degli acronimi (come del resto la terminologia diplomatica e mille altre minchiate che nascondono la verità) che al momento eleviamo a significante dei nostri discorsi?
di fatto l'america - e dietro di lei la gran bretagna, longa manus della politica usa - è assurta al rango di paladina nella lotta al comunismo (e del socialismo, che di esso ne è motore propulsivo) conscia del fatto che, una volta annientato il "nemico", avrebbe potuto modellare a sua immagine la storia da presentare al mondo. imporre, a quel punto inevitabilmente direi, il proprio pensiero. che inevitabilmente, ancora, si fa unico.
ho il timore che - al di là della sterile dialettica sulle modalità - se non si comincia una riflessione "estesa" sulla consapevolezza di questo rischio, allargandola a qualunque soggetto operante nel mondo, si rischia di non avere non solo la possibilità, ma gli stessi strumenti per opporsi alla dittatura. specie quando sarà impalpabile e sfuggente come si profila in questa nuova dimensione di biopotere.

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ecco
by Siete dei cretini comubisti!! Wednesday, Jul. 14, 2004 at 1:25 AM mail:

Il miglior presidente americano no e' stato Kennedy (infatti egli fu proprio uno dei peggiori).
Uno dei migliori presidenti americani fu... Richard Nixon e sapete il perche'?
Perche attraverso Kissinger ripropose il dialogo con i russi.
E questo porto' alla morte del comunismo attraverso Regan.
Il comunismo morto e sotterrato (se lo meritava solo Stalin fece piu' di 22,000,000 di morti).
Per questo lo odiate! hahahahaha!

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"fa" senza accento
by MR. NO Wednesday, Jul. 14, 2004 at 9:05 AM mail:

Hai voglia a fare il giornalista mazzetta... prima è necessario imparare la grammatica...

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ehi mister no
by yesman Wednesday, Jul. 14, 2004 at 11:56 AM mail:

mister no, hai rotto!

sembri la caricatura del trombato 3monti: un pedante primo della classe con evidenti turbe infantili -stizzosità, permalosità, autocompiacimento, sotto-cultura mnemonica e così via.
tu cosa ci racconti di bello, mettendo tutti gli accenti al loro giusto posto?

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... e anche ignorante
by vpomeuropupoeubvyowetiyb Wednesday, Jul. 14, 2004 at 12:16 PM mail:

x quel saputello che non sa un cazzo di Mister NO:
- fa': semmai quella è un'apostrofo
- fà, voce del verbo fare, si scrive con l'accento

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