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NOTIZIE DAL VENEZUELA 03
by ... Sunday, Aug. 15, 2004 at 5:16 AM mail: cstriker@tiscali.it 

Notizie per approfondimento situazione in Venezuela

A Caracas mancano poche ore al voto.
Sembra tutto tranquillo per il momento, un giorno ancora
in cui si trattiene il fiato.
Il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE)ha ribadito in
conferenza stampa che tutto deve andare con ordine
ogni truffa, broglio , tentativo di generare
violenza non saranno accettati. Questi tentativi
anche se l'opposizione si e' presentata in piazza il 12
con 200 mila persone non possono che venire dalle file della stessa visto che il popolo sembra schierato
con Chavez che si mostra sicuro della vittoria.
Il Plan Repubblica prevede in Venezuela che l'esercito
sia sotto la direzione del CNE.
Se tutto va bene l'attenzione della rassegna stampa dopo il referendum sara' rivolta alla frontiera occidentale in Zulia,Apure..
dove c'e' un intensa attivita' dei paramilitari.

**************************************
Notizie dalla stampa locale di CARACAS nel mese cruciale
del referendum indetto dall'opposizione golpista contro il
governo Chavez.



Estratti dalla stampa venezuelana del
6, 7 Agosto del 2004
+ (in fondo ********)
Approfondimento su fase attuale di integrazione dei paesi
Sud America e Caribe.
**************************************


Caracas 06/08/2004.

LA COLOMBIA NON HA INVIATO GLI ATTI GIUDIZIARI.

La Fiscalia General Militar (ndt Fiscalia General è il
mandato che svolge il PM come pubblico ministero, in
questo caso si tratta di PM militare)non ha ricevuto gli
atti che ha richiesto con sollecito il 27 di Maggio alla
Fiscalia General della Colombia, atti che dimostrano la
partecipazione delle Autodefensas Unidas de Colombia (ndt
paramilitari) nel caso dei paramilitari arrestati
presso la fattoria Daktari di El Hatillo nello stato
Miranda (ndt caso già citato in NOTIZIE dal VENEZUELA 01).
Il contenuto di questi atti è stato diffuso dal
circuito indipendente Caracol ed è stato anche documentato
in parte da Ultimas Noticias. Inoltre sono disponibili sul
sito http://www.cadenaglobal.com (ndt ho tentato di approfondire
questo link ma è stato reso non disponibile).
...
Questo giovedì sono comparsi all'udienza preliminare i 100
paramilitari (ndt colombiani) e i colonnelli Jesus Castro
Yelles y Jesus Faria Rodriguez, e il capitano Javier Nieto
Quintero(ndt della Guardia Nazionale del Venezuela), che
sono imputati di ribellione militare.

Antefatto. La polizia segreta colombiana (DAS) ha
identificato i 133 supposti paramilitari arrestati in
Venezuela e ha stabilito che solo uno di questi ha un
processo per paramilitarismo e altri 8 hanno pendenze per
reati comuni, secondo una notizia ufficiale rivelata da il
quotidiano El Tiempo.
I dati di un rapporto inviato a Caracas dalla
DAS rivelano ceh Josè Ernesto Ayala, conosciuto con il nome
di "Comandante Carlos", è identificato come uno dei capi
delle AUC (ndt Autodefensas Unidas de Colombia,
paramilitari colombiani) che operava nella città
di frontiera che si chiama Cucuta(ndt in prossimità della
frontiera venezuelana dello stato andino della Tachira).
Il DAS ha convalidato l'identità di 119 dei presunti
paramilitari arrestati in Venezuela e che secondo le
autorità di questo paese miravano a spodestare il
presidente venezuelano Hugo Chavez.
"Di 14 di questi non si trovano riscontri, che può
significare o che sono minorenni o che sono stranieri,
probabilmente sono venezuelani", dichiara il DAS
(ndt polizia segreta colombiana) in una notizia riportata
dal quotidiano colombiano di Bogotà El Tiempo.
Oltre al "Comandante Carlos" altri 8 tra gli arrestati come
paramilitari hanno carichi pendenti con la giustizia
colombiana 6 per furto e 2 per "per uso di dotazioni
delle Forze Armate" e porto d'armi illeciti.
...
"il 45% degli arrestati (ndt trovati non lontano da Caracas
e con l'accusa di essere paramilitari ) sono di Cucuta"
(ndt in prossimità della frontiera venezuelana dello stato
andino della Tachira). Il resto proviene dalle zone
colombiane di Cali, Barrancabermeja e della zona della
costa caraibica del Canalete,Maicao,Riohacha,Colosò e
Ricaurte, tra gli altri" riportano i documenti della DAS.
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).



Santiago del Chile 06/08/2004.

IL VENEZUELA SARA' IL CAMPIONE DELLA CRESCITA NELLA
REGIONE.

Il Venezuela sara' il paese leader di crescita nella
regione con una crescita economica del 12% (ndt del PIL
dopo il tracollo del 2002 la lenta crescita del 2003 per il
golpe del 2002 e le serrate padronali contro il governo che
si svilupparono dopo), seguito dall'Uruguay con il 9,5% e
dall'Argentina con il 7,01, tre paesi che si sono ripresi
dopo la profonda caduta dei periodi precedenti, questo
secondo uno studio della Commissione Economica per
l'America Latina e il Caribe.
L'economia regionale, ha detto Prensa Latina, crescerà del
4,5% nel 2004. Si vede una crescita anche rispetto alle
stime dell'ultimo Maggio e si sottolinea che il "recupero"
ci sarà in quasi tutti i paesi e la regione completerà il
suo secondo anno consecutivo di crescita dopo la crescita
del 1,5% del 2003.
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).



Caracas 06/08/2004.

"CI SONO SEGNALI DI PROBABILI AZIONI VIOLENTE DA PARTE
DELL'OPPOSIZIONE"

Il Ministro degli interni e della Giustizia, Lucas Rincon
Romero, ha informato su indizi provenienti dagli organismi
di intelligence su piani di sabotaggio, provocazione e
destabilizzazione violenta delle anime radicali
dell'opposizione. Rincon ha tenuto una conferenza stampa
nella sede della vicepresidenza dove aveva avuto luogo una
riunione degli apparati di sicurezza in cui erano presenti
il Ministro della Difesa e i Direttori del Disip (ndt
sicurezza interni) e la direzione dei servizi di sicurezza
militari.
Questi settori violenti, che egli ha indicato in una
piccola parte dell'opposizione, stanno pianificando questi
atti di violenza con l'obiettivo di modificare l'intento di
voto per il referendum.
Egli ha detto poi che si stanno prendendo tutti i
provvedimenti del caso per garantire ai cittadini la
sicurezza il giorno 15 di Agosto e che si sta elaborando un
piano per organizzare e dislocare le forze di polizia
regionali e municipali.
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).



Caracas 06/08/2004.

I LAVORATORI DI PANAMA SOTTOSCRIVONO L'AMMINISTRAZIONE DI
CHAVEZ.

La Central Nacional de Trabajadores de Panama (CTNP) (ndt
sindacato di sinistra panamense) sottoscrive il progetto
del presidente Hugo Chavez perchè va in contro alle
esigenze di chi non ha nulla, secondo una risoluzione
emessa durante un congresso straordinario nella città di
Panama. Altrettanto il congresso ha manifestato il suo
appoggio all'Alternativa Bolivariana para las Americas.
(ndt ALBA progetto di integrazione politica economica e
sociale dell'America Latina presentato da Chavez. Il
presidente sta cercando appoggi in America Latina, non
sembra centrare con il Mercosur vorrebbe essere il suo
sviluppo con maggiore attenzione al sociale).
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).



Colombia 06/08/2004.

I PARAMILITARI NON ACCETTANO LE CRITICHE DEL GOVERNO.

I paramilitari hanno annunciato ieri che la loro
smobilitazione non è possibile per la mancanza delle
garanzie e che si rifiutano di andare in carcere come
castigo (ndt hanno più volte dichiarato di essere
patrioti anticomunisti e di non meritare che onori)perchè
così si accordarono con il Governo all'inizio della
vertenza nazionale governo paramilitari (ndt la farsa del
Governo del paramilitare colombiano Uribe sul presunto e
non attuato smantellamento dei criminali paramilitari).
Il comandante delle AUC (ndt Autodefensas Unidas de
Colombia = paramilitari), Salvatore Mancuso, ha risposto in
questo modo alla incalzante serie di domande formulate
dalla Commissione Presidenziale della Pace, Luis Carlos
Restrepo, che ha accusato il capo dei paramilitari di
bloccare il processo.
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).


--------------------------------------

Caracas 07/08/2004.
Il Venezuela sta per introdurre la commercializzazione del
suo gas liquido nel mercato mondiale.
E' INIZIATA LA PERFORAZIONE DELLA PIATTAFORMA NEL DELTA
(ndt delta dell'Orinoco)
Il progetto prevede un investimento di 107 milioni di
dollari.

La multinazionale Chevron-Texaco congiutamente con PDVSA
(ndt PDVSA impresa nazionale venezuelana pubblica del
petrolio, seconda impresa continentale dell'America Latina
quest'anno) ha iniziato la perforazione del primo pozzo di
esplorazione della Plataforma Deltana (ndt nel delta del
fiume Orinoco nel mar Atlantico venezuelano), dove si pensa
si trovi uno dei più grandi giacimenti di gas del mondo.
La compagnia statunitense ha ricevuto la ricevuto il
lasciapassare per i lavori di esplorazione nel Blocco 2
della piattaforma nel Febbraio del 2003, quando stava
iniziando a riattivarsi la industria del petrolio del
venezuela.
...
Il capo di stato ha spiegato che questo primo pozzo di
esplorazione di circa 6900 piedi , che
si spera di raggiungere l'apice delle perforazioni in 50
giorni, e che 10 giorni dopo si divulgheranno i risultati
definitivi dell'esplorazione.
Ci si aspetta di trovare 50 bilioni di piedi-cubi di gas
liquefatto nel pozzo.
Il presidente Chavez ha dichiarato che con questa
operazione ci si aspetta come primo obiettivo di coprire la
domanda di gas dell'oriente del paese (ndt domanda più
bassa della zona occidentale) e poi iniziare la
commercializzazione di questo prodotto su scala
internazionale che è qualcosa in cui il Venezuela non ha
ancora partecipato. All'atto hanno assistito il presidente
della Chevron-Texaco, Alì Mosheri; il ministro dell'Energia
e delle Miniere, Rafael Ramirez e il presidente di PDVSA
(ndt impresa nazionale venezuelana del petrolio) Alì
Rodriguez Araque.
Il progetto prevede un inverstimento di 107 milioni
di dollari e la costruzione di un nucleo di sviluppo
locale. Con questo nucleo e con la costruzione
del complesso industriale di Gran Mariscal de Ayacucho,
nello stato Sucre, si pensa di trasformare la parte
orientale del paese in un immenso "polo di sviluppo".
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).

UNA POTENZA.
La Chevron-Texaco ha guadagnato la partecipazione maggiore
del lavori di esplorazione della Piattaforma Deltana, ha
iniziato la perforazione del primo pozzo nel Blocco 2, che
le appartiene, ma ha avuto anche le concessioni per il
Blocco 3. Intanto, la compagnia Stat Oil (ndt Norvegia)
ha ottenuto l'assegnazione del Blocco 4. Il Blocco 1
appartiene a PDVSA, mentre le concessioni per il Blocco 5
sono ancora senza assegnazione.
Si prevede la costruzione di un gasdotto che trasporetà
5 bilioni di piedi-cubi di gas.
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).

La Paz (Bolivia) 07/08/2004.
MESA, TOLEDO E LULA SI RIUNIRANNO SULLA FRONTIERA COMUNE.

Fonti ufficiali hanno informato che i presidenti della
Bolivia, Carlos Mesa, del Brasile, Luiz Ignacio "Lula" da
Silva, e del Perù Alejandro Toledo, si riuniranno mercoledì
11 Agosto per inaugurare opere di integrazione viaria.
I governanti dei 3 diversi paesi si riuniranno nella
località di Cobija, dipartimento di Pando, dove
inaugureranno il Ponte di Amistad che unirà questa regione
boliviana con Brasilia in Brasile. Il ministro delle
Relazioni Esterne della Bolivia, Juan Ignacio Siles, ha
detto che i presidenti hanno un agenda aperta che include i
temi come l'integrazione energetica e del gas.
I capi di stato si sono poi spostati nel dipartimento Madre
de Dios (Perù), dove hanno inaugurato un altro ponte.
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).


**************************************
Su questa notizia è bene fare qualche commento.
Il MERCOSUR, integrazione economica inizialmente di
Brasile, Argentina, Urugay e Paraguay, dopo qualche grosso
momento di difficoltà (collasso dell'Argentina, difficoltà
finanziarie anche in Brasile), sembra consolidarsi come
iniziativa economica e politica. Esso si sta a sua
volta integrando con i paesi del CAN (area dei paesi andini
di Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia e Venezuela) e
sta accumulando adesioni e partecipazioni di sempre più
paesi che anche già aderiscono al CAN o ad altri patti
regionali: Messico (che sta nel NAFTA), Venezuela (CAN) e
Bolivia (CAN).
L'Europa appoggia questo processo di integrazione
subregionale dei paesi dell'America del Sud, catalizza il
processo di aggregazione, fa sempre più affari, non si
immischia troppo dal punto di vista politico (vedi la
posizione di silenzioso e fiducioso attendismo senza
l'invio di osservatori al referendum in Venezuela da parte
dell'Europa).
Così stanno facendo Cina e Russia in diversa misura.
L'integrazione del MERCOSUR, CAN e paesi del CARIBE è lo
strumento che i governi dei principali paesi sudamericani
dicono essere indispensabile per non farsi polverizzare
dall'iniziativa del paesi dell'ALCA (Accordo di libero
commercio delle Americhe).
Questi paesi per accelerare e rafforzare il processo
stanno cercando di sfruttare al massimo la propria relativa
concentrazione di capitali (rispetto agli Stati Uniti)
per costruire una piattaforma logistica di infrastrutture
che rafforzi il circuito di merci e capitali nel
subcontinente e potenzi l'apparato produttivo nonostante
l'enorme subalternità del capitale di questi paesi con
quello degli Stati Uniti.
Questa iniziativa si chiama IIRSA ed è un prodotto DIRETTO-
dai e RIVOLTO-verso i paesi e gli interessi della
borghesia continentale nazionalista e non oligarchica
dell'America Latina che è un soggetto politico economico in
grande ascesa in questo momento viste le difficoltà di
governo del prezzo del greggio da parte degli Stati Uniti
(capitò un processo di nazionalizzazioni in America Latina
anche nel '40 durante e prima della seconda guerra mondiale
e negli anni successivi alla sconfitta in Vietnam degli
USA).
Capita a volte di trovare in interviste e riviste che
IIRSA sia associata all'ALCA iniziativa economico politica
neoliberista di colonizzazione selvaggia degli USA nel
subcontinente.
IIRSA centra poco con ALCA:
- perchè i capitali movimentati sono direttamente di enti
finanziari dell'America del Sud o richiesti in prestito dai
paesi sudamericani agli istituti europei e nordamericani.
- perchè in uno dei 3 settori di intervento di IIRSA è
dichiarato ufficialmente come strategico per il MERCOSUR e
il CAN.
La costruzione di ferrovie, strade, metropolitane, ponti
sono quei settori in cui vengono gia da tempo investiti da
questi paesi quantità enormi di capitali che si perdono
nella tortuosità e arretratezza (relativamente agli
"avanzati" complessi viari del centro imperialista) delle
infrastrutture sudamericane.
- perchè le reti di collegamento merci in IIRSA sono
rivolte verso l'interno del subcontinente sulle rotte del
MERCOSUR e CAN, e non per l'esportazione della risorsa
grezza come nell'economia di rapina. Nella progettazione
di queste reti e assi di sviluppo IIRSA tiene conto della
complessità attuale del processo di produzione delle merci
che necessita un continuo trasporto dei semilavorati su
scala subregionale o anche la necessità di potenziamento
delle vie di distribuzione delle merci dalle coste
brasiliane a quelle del pacifico per un intensificazione
degli scambi (merci e non grezzo) con l'estremo oriente.
- un altro settore di integrazione delle infrastrutture è
quello degli idrocarburi: abbiamo visto come il Venezuela
con la Piattaforma nel Delta dell'Orinoco dimostra apertura
con gli investimenti esteri a PATTO CHE SERVA PER UNA
PROSPETTIVA DI SVILUPPO endogeno (è anche e naturalmente
una manovra politica internazionale e interna allo stesso
tempo visto il referendum), cioè si lascia che gli
investimenti consentano uno sfruttamento delle risorse
naturali da parte straniera a patto che barattandole con
tecnologia e capacitàproduttiva.
La prospettiva del Venezuela (il cui ente nazionale
petrolifero PDVSA costituisce la seconda impresa del
sudamerica come profitti ) è la stessa di altri paesi
sudamericani (Brasile, Argentina, Bolivia...): il cartello
subcontinentale degli idrocarburi chiamato PETROAMERICA
come elemento concreto per la costruzione di un
integrazione subcontinentale.

Spesso succede che si confonda la parte con il tutto.
Spesso questo avviene per malizia.
L'IIRSA che viene associata all'ALCA e non al MERCOSUR o
all'integrazione sudamericana e questo è in generale un
errore.
E' certamente vero che l'asse di sviluppo occidentale di
IIRSA sia in una situazione di maggiore possibilità di
controllo degli Stati Uniti visto che questo asse si
sviluppa MOLTO ATTRAVERSO LA COLOMBIA che si puo'
considerare l'"Israele" della regione, paese con un
diretto rapporto militare con gli Stati Uniti (Plan
Colombia). Nell'asse di sviluppo occidentale sono presenti
altri soggetti economici tra cui PDVSA per la parte
dell'asse occidentale che riguarda il Venezuela nello stato
dello Zulia.
In questo caso, e questo è documentato da questa stessa
rassegna stampa, come lo Zulia sia governato da settori
di oligarchia che lavora fianco a fianco con i paramilitari
e rappresentanti delle forze di polizia regionale con
un passato da golpisti, assassini di centinaia di contadini
e in definitiva funzionali agli USA. I questo caso il
"negozio" il baratto di risorse in cambio fondi per
apparati industriali in alcuni casi è al ribasso per il
Venezuela. Ma questo non è dovuto a IIRSA, questo è dovuto
alla lunga mano insanguinata dei paramilitari e dei loro
burattinai a stelle e strisce che da tempo fomentano la
balcanizzazione della regione tra il Venezuela e la
Colombia favorendo una penetrazione di paramilitari non
solo in Zulia.

Accusare sempre e solo gli USA/ALCA come unico cattivone,
per lo sfruttamento del lavoro, per la distruzione o
alterazione della natura e infine responsabile della
repressione, sembra sempre più essere l'argomento falso e
demagogico del partito dello Sviluppo Capitalista Nazionale
e Patriottico "compatibile" e sociale in America del Sud.
**************************************


**************************************
per chi fosse arrivato fin qui:
da SenzaCensura - numero 14.

PROCESSI DI INTEGRAZIONE IN AMERICA DEL SUD.
Considerazioni sui piani dell'Iniziativa di Integrazione
dell'America del Sud (IIRSA).

"Da un lato le gigantesche dimensioni assunte dal capitale
finanziario, concentrandosi in poche mani e costituente una
fitta e ramificata rete di relazioni e di collegamenti, che
mettono alla sua dipendenza non solo i ceti medi e piccoli
proprietari e capitalisti, ma anche i piccolissimi,
dall'altro lato l'inasprirsi della lotta con gli altri
gruppi finanziari nazionali per la spartizione del mondo ed
il dominio sugli altri paesi; tutto ciò determina il
passaggio della massa delle classi possidenti, senza
eccezione, dal lato dell'imperialismo."*

Tra la fine di Agosto e l'inizio di Settembre del 2000 i
dodici capi di stato dell'America del Sud si sono
incontrati a Brasilia su invito del presidente Fernando
Enrique Cardoso, della Repubblica Federale del Brasile.
Questo paese, nonostante il quasi contemporaneo disastro
economico in Argentina (secondo pilastro del Mercosur di
Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay, più accordi quadro
con il Cile e la Bolivia) ed il proprio crescente
indebitamento, si conferma elemento promotore dello
sviluppo capitalistico nella regione con il progetto a
lungo termine dell'Iniziativa di Integrazione Regionale del
Sud America (IIRSA): un piano di potenziamento della rete
di infrastrutture nel subcontinente per i settori
dell'energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni. Se
consideriamo che il carico distruttivo del progressivo
aggravamento della crisi del capitale a livello
internazionale cresce con l'aumentare della distanza dal
centro imperialista, possiamo leggere il Mercosur, il CAN
(Integrazione dei Paesi dell'area Andina) e la piattaforma
di interconnessione logistica dell'IIRSA tra questi ultimi
due, come una specie di paracadute capitalistico regionale
che consenta di tenere il passo con le trasformazioni che
stanno avvenendo su scala mondiale. Per non farsi
schiacciare dalle iniziative economiche come l'Alca,
infatti, il Brasile sceglie di approfondire il percorso
iniziato con il Mercosur e di dare ulteriore forma ad un
soggetto politico/economico del Sud America che acquisti
quote nel mercato mondiale attraverso la propria proiezione
(del Brasile) su scala regionale. Come più volte ricordato,
i paesi del cosiddetto "sud del mondo", come il Brasile,
sono meglio definibili, nella fase attuale, come paesi
della "periferia" dei paesi imperialisti. Fanno parte del
circuito mondiale della valorizzazione del capitale ma
vivono una condizione di subalternità (non del tutto
paralizzante) che cercano di colmare approfittando ad
esempio delle "occasioni" che la storia mette loro a
disposizione1. Raccolgono tra gli ultimi le piccole fette
dai piatti delle succulente torte dello sviluppo diseguale
capitalistico e naturalmente subiscono in modo più pesante
il prezzo salato della crisi: per i proletari delle
metropoli e delle campagne del Sud America questo può voler
dire sperimentare situazioni di miseria e indigenza
decuplicate rispetto al centro imperialista, sia per
estensione che per profondità. Vediamo ora di analizzare
gli intenti e i propositi che l'IIRSA incarna a partire dai
dati che compaiono sul sito ufficiale dell'iniziativa
regionale2, scorgendo nelle dichiarazioni di intenti dei
soggetti coinvolti, nei ruoli e nella pianificazione
dell'iniziativa, le spinte e le linee di tendenza che
sembrano guidare oggi le trasformazioni in Sud America.
Nella presentazione ufficiale, IIRSA viene mostrato come
"un iniziativa che contempla una serie di meccanismi di
coordinamento tra i governi, le istituzioni finanziarie
multilaterali e il settore privato; per coordinare la
visione politica e strategica del Sud America; per
coordinare inoltre i piani e i programmi di investimento,
con una priorità su alcuni assi di integrazione e
sviluppo...". L'obiettivo è quello di trasformare lo spazio
regionale e "...stimolare l'organizzazione dello spazio
(ndt politico/economico) sudamericano a partire dalla
contiguità geografica..." e "fare del Sud America una
regione più competitiva e inoltre sviluppare e conquistare
lo spazio geografico sudamericano"3 definendo con maggiore
chiarezza, oltre che una griglia di nodi e di
interconnessioni commerciali, il soggetto politico che lo
va a gestire. Seguendo quindi le parole d'ordine di
"modernizzazione e sviluppo" si definisce l'iniziativa come
multinazionale perchè coinvolge "in prima istanza i 12
paesi sovrani dell'America del Sud"4. Nello scorso numero
in "Considerazioni storiche sul quadro politico boliviano"
si accennava alle peculiarità della progressione storica
dello sviluppo capitalistico in America del Sud in cui la
Bolivia è inserita e al graduale ma costante orientamento
dello sviluppo produttivo anche verso il rafforzamento e la
costruzione di uno spazio interno di produzione,
valorizzazione e circolazione di merci e capitali. Ora con
IIRSA "La pianificazione e lo sviluppo dell'iniziativa
prende forma attraverso una prospettiva multisettoriale e
integrata. Gli assi di integrazione e sviluppo cercano: di
addensare l'attività economica, lo sviluppo regionale,
l'integrazione fisica e economica dei vicini paesi
sudamericani"5. Gli enti del credito e finanziari che sono
chiamati ad operare, che più avanti in questo articolo
descriveremo brevemente, "conoscono a fondo la realtà e le
problematiche dei paesi e hanno un'ampia presenza nei
settori del pubblico e del privato"6. Ma vediamo, sempre
nell'ambito del primo incontro dell'IIRSA dalle parole dei
presidenti coinvolti come inquadrano questa iniziativa.
L'apertura degli interventi dei capi di stato a Brasilia è
affidata al generale Banzer della Bolivia che fu tra i
presidenti latinoamericani che aderirono alla criminale
alleanza anticomunista del Plan Condor. Vestito della sua
sfacciata impunità questo assassino oggi ci spiega che la
democrazia "è prima di tutto una forma di organizzazione
dell'uomo nella società, un concetto vitale che si muove
cambia e si attualizza al ritmo di come cambiano le proprie
società"7. Certo di aver archiviato come vecchio e sbiadito
ricordo le istanze della trasformazione radicale della
società latinoamericana che agitavano il subcontinente
nella seconda metà del secolo scorso, rilancia affermando
che "La vitalità del concetto democratico non si limita
allo spazio nazionale. Nello stesso momento in cui chiede
profondità e forza nei rapporti e nella mobilità della
società uno per uno nei nostri paesi, si espande e acquista
la grandezza continentale nel processo di integrazione che
l'America Latina porta avanti."8E conclude il proprio
intervento affermando che "la sovranità latinoamericana"
che governerà anche questo processo "risiede nel popolo
latinoamericano" e chiude "Questa è un'affermazione della
quale si sentiranno orgogliosi i magnati della indipendenza
della nostra patria" dimostrando di affrontare con insolita
disinvoltura il tema dell'indipendenza latinoamericana ora
che gli paiono spenti definitivamente i fuochi di lotta per
il potere nel subcontinente. Il presidente Cardoso del
Brasile, vero promotore dell'incontro, interviene subito
dopo: "Ispirati dall'esito delle iniziative subregionali di
integrazione e dalla prospettiva di una loro convergenza,
siamo convinti che la configurazione di uno spazio
economico sudamericano è una realizzazione possibile per
questa generazione. Per questo, sarà fondamentale
l'istituzione, a partire dal gennaio 2002 di un'area di
libero commercio tra un ampliamento del Mercosur e della
Comunità Andina, così come un avvicinamento crescente della
Guyana e del Suriname a questo processo."10 Così come per
il processo di integrazione europeo, stupisce come, anche
solo "chiacchierando" per un paio di giorni tra i capi di
stato circa una prospettiva di integrazione economica e
politica, mettano subito bene in chiaro la necessità di
governare le contraddizioni che questi passaggi
produrranno. Anche nel caso del Sud America, stato e
capitale indicano in diversi interventi gli elementi che
una necessaria sovrastruttura repressiva deve andare a
colpire. "Le nostre frontiere devono unire e non dividere.
Questo esige un intensificazione dei mezzi di cooperazione
per una repressione efficace delle attività illecite. Il
cammino dell'America del Sud deve essere guidato da onestà,
dignità e decenza. Dobbiamo essere ambiziosi nel nostro
obbiettivo: un'America del Sud libera dai flagelli del
narcotraffico, del crimine organizzato, della violenza e
della corruzione."11 Cardoso conclude allargando le
prospettive di integrazione e auspicando un rafforzamento
dei paesi dell'America Latina con i paesi del Caribe
dichiarandosi con forza per una solidarietà cementata sul
"regionalismo aperto". Proseguiamo la nostra indagine
nella documentazione ufficiale per scoprire qualche cosa di
più sui soggetti finanziari che mettono i capitali per
l'IIRSA. "Il Banco Interamericano del Desarrollo (ndt Bid)
e la Corporazione Andina del Fomento (ndt CAF) elaborarono
la proposta, e a tal fine si sono valsi di alcuni
contributi provenienti da altre organizzazioni
internazionali che operano nella regione, così come di
alcuni paesi dell'America del Sud". Questo è quanto si
legge nella presentazione ufficiale dell'IIRSA e
successivamente si aggiungono altri soggetti regionali come
il FONPLATA (istituto finanziario dell'area dei paesi del
Mercosur) e il BNDES del Brasile. Il Bid è una banca
fondata nel 1959 a cui aderiscono inizialmente gli USA e 19
paesi dell'America Latina. A metà degli anni '70 si sono
aggiunti 18 paesi non appartenenti nell'emisfero
occidentale. Nonostante sul sito ufficiale si legge che:
"Il Bid ha 26 nazioni che richiedono prestiti, tutte in
America Latina e nei paesi del Caribe. Insieme hanno il
50.02 percento del potere di voto del consiglio del Bid",
esso è da considerarsi il soggetto che meglio rappresenta
la lunga mano gringa ed europea nel finanziamento
dell'IIRSA in quanto come dice il relatore Enrique Iglesias
alla presentazione ufficiale del progetto a Brasilia:
"Dalla sua istituzione 40 anni fa il Banco ha operato nel
campo della integrazione fisica, economica e sociale che
rappresenta quasi la metà dell'appoggio ai milioni di
dollari di progetti che hanno ottenuto il finanziamento da
parte del banco."12 Nella relazione poi si legge
relativamente a quanto deve accadere per la realizzazione
dell'IIRSA: "Il ritrarsi dello stato nella gestione diretta
dell'infrastruttura, l'istituzione di nuovi parametri
macroregolatori circa la competenza di alcuni servizi, la
creazione di nuove istituzioni per la regolazione e il
controllo dei servizi pubblici, le privatizzazioni e
l'ingresso di nuovi operatori nazionali e internazionali,
sono le caratteristiche comuni di questa trasformazione
storica". Se da una parte quindi il Bid mette in evidenza
il suo ruolo centrale come rappresentante di una delle
porzioni principali del capitale mondiale coinvolgibili nel
progetto, chiarisce fin da subito quali sono i vincoli in
termini politici ed economici (ad esempio privatizzazioni)
a cui ci si deve adeguare perchè vengano superate le
riserve all'ingresso del capitale straniero. La
subalternità del capitale del Brasile nei confronti di
quello della fazione dominante della borghesia imperialista
non è testimoniata solo dal peso straniero degli
investimenti perché, infatti, il rappresentante del Bid
chiarisce che "i governi devono intervenire per catalizzare
le iniziative nazionali e regionali i cui dividenti
economici e sociali sono molto importanti ma che presentano
rischi particolari per gli investitori privati specialmente
nel settore dei trasporti". Il settore dei trasporti,
strategico per lo sviluppo del mercato interno regionale,
viene classificato come estremamente rischioso o
improduttivo mentre è su quello degli idrocarburi che il
Bid punta come settore a maggiore valorizzazione di
capitali oltre che il bene oggetto di contesa per la lotta
tra le fazioni della borghesia imperialista. "La
Corporazione Andina del 'Fomento' (ndt leggi sviluppo)
(CAF) è un istituzione finanziaria multilaterale che
appoggia lo sviluppo sostenibile dei suoi paesi azionisti e
l'integrazione regionale."13 Mentre il Bid è composto dal
capitale internazionale e principalmente USA e UE, la CAF
rappresenta il capitale regionale dell'IIRSA legato
all'area andina. La CAF fu fondata nel 1966 ed "è formata
attualmente da 16 paesi dell'America Latina e del Caribe. I
suoi principali azionisti sono i cinque paesi della
Comunità Andina delle Nazioni (CAN): Bolivia, Colombia,
Ecuador, Perù e Venezuela come azionisti di serie "A" e
"B", inoltre da undici soci: Argentina, Brasile, Spagna,
Chile, Costa Rica, Jamaica, Messico, Panama, Paraguay,
Trinidad e Tobago e Uruguay…"14 Mentre il Bid sembrerebbe
orientare i suoi enormi capitali prevalentemente nella
direzione dello sfruttamento delle risorse energetiche la
CAF sia prima che dopo l'avvio dell'IIRSA riversa circa un
terzo dei propri fondi nella costruzione di infrastrutture
nei trasporti15. D' altra parte nei documenti in cui la CAF
analizza la questione IIRSA e programmi strategici si
legge: "… la disponibilità di un'adeguata infrastruttura
fisica che facilitare un fluido traffico di merci, servizi
e persone che costituisce una delle azioni cruciali per la
configurazione di uno spazio regionale efficace ed ordinato
che potenzi il processo di una integrazione commerciale, la
comunicazioni tra i paesi azionisti della Corporazione e la
competitività internazionale della regione." Inoltre
l'invito della CAF ai paesi latino americani non ancora
membri dell'Istituzione finanziaria è quello aderire al
fondo per unire capitali e risorse. Questo per contrastare
la subalternità al capitale USA e avere sempre maggiore
indipendenza nel finanziamento di questo progetto
strategico: "La CAF è disposta a essere un partecipante
attivo in questa storica e promettente impresa. In questo
senso, dato il fatto che i cinque paesi andini, (ndt con in
più) Brasile, Paraguay e Chile sono azionisti della CAF,
invitiamo il resto dei paesi sudamericani a unirsi
all'Istituzione. Di conseguenza, quanto sarà maggiore la
partecipazione azionaria dei paesi membri, maggiore sarà la
capacità dell'Istituzione di finanziare direttamente i
progetti e di giocare un ruolo catalitico per l'attrazione
di forze esterne di finanziamento. In ugual maniera,
l'Istituzione è disposta a rafforzare maggiormente le già
strette relazioni di coordinamento con il Bid e gli altri
organismi multilaterali e di sviluppo nazionale per
concretizzare un programma coerente di infrastruttura
regionale."16 Parliamo ora di un altro attore finanziario
che sembra trovarsi in sintonia con la CAF perché gioca un
ruolo più simile in questo scenario. Il FONPLATA (Fondo
Financiero para el desarrollo de la cuenca del Plata) è
formato con i capitali di Argentina, Bolivia, Brasile,
Paraguay e Uruguay che sono confinanti o adiacenti alla
zona del bacino del fiume Plata, considerata una delle vie
fluviali più estese dell'America Latina. Dal punto di vista
produttivo qui ci sono distretti industriali e zone
agricole con alcuni degli impianti idroelettrici tra i più
importanti del continente. Tra il territorio del bacino
della Plata e la sua area di influenza viene prodotto l'80%
del Pil dei cinque paesi e, anche in questo caso, la natura
stessa del fondo e le sue prospettive di crescita sono
affidate ad un potenziamento, uno sviluppo e una
riconfigurazione ragionata dello spazio produttivo e degli
strumenti di circolazione delle merci e dei semilavorati.
"Dal suo inizio, FONPLATA partecipò attivamente
all'iniziativa assumendo la gestione dell'Asse di Sviluppo
Porto Alegre-Jujuy-Antofagasta e l'Asse Mercosur-Chile (ndt
attraverso la Bolivia) con inoltre la supervisione degli
studi sul trasporto multimodale per la regione."17
Guardando composizione del capitale di questo fondo, le
nazioni che partecipano alla composizione del suo capitale
e gli investimenti per i diversi settori si vede come per
ogni paese gli sforzi più consistenti siano proprio nel
settore dei trasporti. I presidenti del Sud America sul
finire del luglio 2002 a Guayaquil in Ecuador hanno
espresso la necessità di sveltire le negoziazioni per una
piena integrazione tra Can e Mercosur prima della fine
dello stesso anno come traguardo per la creazione di un
fronte unito antecedente alla data di inizio dell'Alca nel
prossimo anno, dichiarando esplicitamente di voler
"rafforzare la capacità di negoziare del Sud America in
altri progetti continentali, particolarmente l'Alca.". A
due anni di distanza dalla presentazione del progetto IIRSA
sembra quindi cambiato poco nelle intenzioni dei governi
dell'America del Sud in quanto, sempre nell'incontro di
Guayaquil, rimarcano l'importanza strategica di questa
piattaforma logistica regionale perché "è necessario
costruire uno spazio integrato attraverso il rafforzamento
delle connessioni fisiche e l'armonizzazione del quadro
istituzionale, normativo e legislativo" come base di lancio
dell'integrazione di Can con il Mercosur. Sul Mercosur è
utile spendere qualche riflessione visto che sotto diversi
punti di vista, che sia per quanto riguarda l'IIRSA che
l'integrazione con il Can, sembra essere il centro della
questione. Già sul finire del secolo scorso era chiaro per
il Brasile, con il suo apparato produttivo relativamente
giovane, che entrare nell'Alca avrebbe rappresentato la
scomparsa di vasti settori produttivi della propria
economia: stime di quel periodo indicavano infatti che
mentre il peso nel Mercosur dei propri prodotti rappresenta
il quasi il 70 percento dell'intero blocco, nell'Alca
rappresenterebbe solamente il 10. D'altra parte, come anche
scriveva Kissinger18 si avvertiva che il rafforzamento del
Mercosur fosse una parziale messa in discussione dell'Alca
anche per la pluralità dei soggetti che l'iniziativa del
Brasile poteva coinvolgere al di fuori del diretto
controllo USA."L'Europa lancia segnali altrettanto
seduttivi" continua l'ex segretario di stato americano,
riferendosi alle avances fatte da Chirac in un viaggio in
America Latina in cui aveva prefigurato che il rapporto dei
paesi dell'America del Sud non poteva risolversi in un
esclusiva dei paesi del nord dell'emisfero. "Se queste
tendenze si imporranno, il Mercosur si posizionerà come
entità distinta nei confronti dell'Europa ma in rivalità
istituzionale con il Nafta e gli Stati Uniti. E questa e'
una sfida alla posizione storica degli Stati Uniti
nell'emisfero e alla sua aspirazione a un ordine mondiale
basato su una comunità crescente di democrazie nelle
Americhe". Il Brasile sta guidando i paesi dell'America del
Sud verso una prospettiva di integrazione subregionale che
connetta le aree del Mercosur e del Can penalizzati da una
fortissima della subalternità dal capitale finanziario USA
ma come chiara contromossa ai piani statunitensi.
L'iniziativa dell'Alca, nella sua prima implementazione,
utilizzava una prassi di negoziazione tra stati e soggetti
privati che vedeva da una parte i colossi di USA e Canada
negoziare una "liberalizzazione" dei mercati con, uno a uno
e in "batteria", tutti i paesi dell'America Latina. Un
evidente strategia volta a favorire i grandi trust USA
perché è chiaro che gli Stati Uniti preferiscono
confrontare il proprio capitale con uno a uno i paesi
sudamericani che hanno composizione organica di gran lunga
più bassa separati piuttosto che insieme. Gli USA inoltre
avrebbero voluto che in breve tempo la propria iniziativa
occupasse tutto lo spazio politico/economico nel "suo"
continente (vedi Monroe) chiudendo tutti i possibili
spiragli di relazione tra America del Sud con ASIA e UE che
invece si stanno intensificando sia sul finire del secolo
scorso, con il trattato MERCOSUR - UE, sia poi CAN-UE, che
poi in ambito IIRSA. L'Europa in questo senso sembra aver
capito che nel "giardino degli americani" sia molto poco
redditizia la compartecipazione con gli Stati Uniti in un
accordo bilaterale come quello del Plan Colombia. Anche
nell'ultimo vertice di qualche mese fa tra i capi di stato
di Unione Europea e America Latina, infatti, la UE si
mette il suo vestito solidale e annuncia di voler
continuare a consolidare i rapporti già iniziati tra paesi
dell'UE e paesi dell'America Latina ma non in senso
bilaterale ma attraverso i blocchi subregionali
sudamericani.

Chiarendo il concetto di imperialismo Lenin, nel primo
decennio del secolo scorso, trovò a scontrarsi con Karl
Kautsky, considerato il maggior teorico marxista del
periodo della II Internazionale. Mentre Lenin spiegava che
il concetto di imperialismo è lo stadio monopolistico del
capitalismo, Kautsky pensava di "non doversi intendere per
imperialismo una <<fase>> o stadio dell'economia, bensì una
politica, ben definita, una certa politica <<preferita>>
..". Se ammettessimo infatti che, come diceva Kautsky,
l'imperialismo fosse una tendenza del capitalismo
industriale alle annessioni di territorio agricolo (e di
risorse più in generale) e con una politica reazionaria e
distruttiva, non peccheremmo solo di parzialità ma
commetteremmo due tipi di errori: uno politico e uno
economico. Dal punto di vista politico infatti non si può
dire che non ci sia la tendenza all'accaparramento delle
risorse ma non bisogna confondersi sulle finalità. Intanto
in generale non si tratta accaparrarsi esclusivamente
risorse ma anche territori già in qualche modo con un
apparato produttivo sviluppato, ma poi "per l'imperialismo
è caratteristica la gara di alcune grandi potenze in lotta
per l'egemonia, cioè per la conquista di terre, diretta non
tanto a proprio beneficio quanto a indebolire l'avversario
e a minare la sua egemonia"* e quindi una lotta di politica
di ripartizione delle sfere di influenza. Dal punto di
vista economico l'errore è dovuto semplicemente al fatto
che "per l'imperialismo non è caratteristico il capitale
industriale, ma quello finanziario"*. Non è un caso perchè
basta che ci sia un rapido incremento del capitale
finanziario per avere un'intensificazione delle politiche
di annessione che non c'è bisogno che sfocino in guerra per
essere considerate imperialiste. Come non è un caso che,
per dare un profilo del progetto dell'IIRSA, siano stati
presi in esame i soggetti finanziari coinvolti
nell'iniziativa per cercare una triangolazione di ruoli,
contrasti e interessi nazionali in gioco. Anche se un
conflitto interimperialista sembra essere lontano, la
densità dei contrasti e delle contraddizioni tra le
borghesie dei diversi paesi è forte, estesa, è dovuta ad un
avanzato stato di crisi, ha avuto un'accelerazione dopo la
scomparsa del blocco sovietico e ha dei punti di
maggiore/minore acutizzazione. Scontro tra le borhesie vuol
dire ad esempio che se non è più il vero in generale che la
borghesia saudita è oligarchica in senso stretto, non è
altrettanto vero che la borghesia sudamericana sia
esclusivamente compradora come lo fu trent'anni fa.
Sottovalutare questo, esagerare la subalternità di un
capitale finanziario sull'altro, di un trust nazionale
sull'altro, pensando ciò che annulli, appiattisca le
contraddizioni, le renda secondarie e trascurabili, può
voler significare farsi tradire da false prospettive di
liberazione "antimperialista", legate magari allo sviluppo
(solo forse un po' più) compatibile e sovrano
nazionale/regionale, che altro non sono che uno degli
ennesimi mimetismi dell'intraprendente riformismo borghese.


NOTE.
* Lenin, "L'imperialismo".

1 Si veda in proposito l'articolo del numero 13 di "Senza
Censura" - "Considerazioni storiche sul quadro politico
boliviano" in cui si parla dello sviluppo dell'industria
pesante in Brasile a partire dagli anni '40 del secolo
scorso.
2 Si veda il sito: http://www.iirsa.org.
3 Presentazione progetto IIRSA su sito ufficiale.
4 Ibidem,
5 Ibidem,
6 Ibidem.
7 Dal sito ufficiale, "Riunione dei presidenti
dell'America del Sud", intervento di apertura del
presidente della Bolivia.
8 Ibidem,
9 Ibidem.
10 Dal sito ufficiale, "Riunione dei presidenti
dell'America del Sud", intervento del presidente del
Brasile.
11 Ibidem.
12 Dal sito ufficiale, "Riunione dei presidenti
dell'America del Sud", intervento del rappresentante del
BID.
13 Dalla descrizione generale presa dal sito ufficiale
http://www.caf.com.
14 Ibidem.
15 Si vedano riscontri sempre nel sito ufficiale
della CAF nella sezione: CAF en cifras.
16 Dal sito ufficiale IIRSA, "Riunione dei presidenti
dell'America del Sud", intervento del rappresentante del
CAF. "Americhe,dovete copiare l'Europa" (22 maggio 2001)
17 Dal sito ufficiale FONPLATA http://www.fonplata.org sezione
"Memoria anual", documento "Iniciativas para la Integración
de la Infraestructura Regional Sudamericana."
18 La Stampa, 22 maggio 2001 "Americhe, dovete copiare
l'Europa".




















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