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Israele: continua lo sciopero della fame dei prigionieri Palestinesi.
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I.M.C. Sunday, Aug. 15, 2004 at 1:57 PM |
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Aumentano i detenuti Palestinesi che aderiscono allo sciopero della fame iniziato venerdi.
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Lo sciopero della fame, iniziato dai prigionieri Palestinesi reclusi nelle carceri israeliane venerdi' scorso per ottenere migliori condizioni carcerarie, ha visto l'adesione oggi, domenica 15 agosto, di circa 1.500 altri reclusi.
In reazione allo sciopero le direzione carceraria ha imposto nuove misure restrittive. Le autorita' hanno infatti rimosso radio e televisioni dalle celle, sospeso la distribuzione di quotidiani, cancellato le visite dei congiunti e interrotto la vendita di sigarette.
Lo sciopero ha avuto inizio nella prigione di Eshel e Nafha nel sud del paese e nella prigione di Hadarim. Si prevede una ulteriore diffusione del fenomeno durante la settimana, vista la massiccia e continua adesione da parte dei prigionieri.
Circa 4.000 reclusi avevano gia' annunciato la loro intenzione di intraprendere lo sciopero all'inizio del mese per dare visibilita' alla richieste di ottenere condizioni che erano state ridotte o rimosse.
I prigionieri chiedono di porre fine ai maltrattamenti, alle intrusive perquisizioni corporali, di non essere forzati a mostrarsi nudi davanti agli altri detenuti, di sospendere le pesanti multe che vengono imposte per futili motivi, la rimozione dei vetri che li separano dai parenti durante le visite e di migliorare il servizio medico giudicato insufficiente. Inoltre viene richiesta la liberazione di tutte le donne e dei minori.
Tzachi Hanegbi, il ministro israeliano incaricato della pubblica sicurezza, dichiara che non ha nessuna intenzione di ammorbidire le condizioni carcerarie.
"I detenuti possono scioperare per un giorno, un mese, addirittura andare avanti fino alla morte" aveva detto Hanegbi venerdi scorso, all'inizio dello sciopero.
Oggi Eli Gabizon, un ufficiale incaricato della sicurezza carceraria, ha dichiarato che se necessario si passera' alla alimentazione forzata per coloro che continueranno a rifiutare il cibo.
Numerose iniziative di solidarieta' sono previste per il mese di Agosto.
La prima avra' luogo 18 Agosto, giorno in cui ricorre l'annuale giornata di solidarieta' con i prigionieri, quando molte manifestazioni si terranno in tutte le citta' Palestinesi.
articoli precedenti > http://italy.indymedia.org/news/2004/08/600597.php
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da misna
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aliga Sunday, Aug. 15, 2004 at 2:04 PM |
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Almeno 4.000 palestinesi detenuti nelle prigioni di Israele per motivi di sicurezza da domani inizieranno uno sciopero della fame in segno di protesta. “Possono scioperare per un giorno, un mese e persino fino a morire” ha detto ai giornalisti il ministro per la Sicurezza pubblica di Israele Tzachi Hanegbi, aggiungendo che l’iniziativa è stata lanciata dai movimenti estremisti Hamas e Jihad islamica e che le richieste dei terroristi verranno respinte. I prigionieri hanno annunciato l’astensione dal cibo a tempo indeterminato in seguito a un precedente rifiuto delle autorità dello Stato ebraico di accogliere una serie di loro richieste finalizzate a un miglioramento delle condizioni di vita, come l’installazione di telefoni pubblici nei settori delle prigioni dove sono rinchiusi, l’eliminazioni di lunghe e “umilianti” perquisizioni e la rimozione della barriera di vetro durante i colloqui con i famigliari. Intanto il Servizio penitenziario israeliano ha già rafforzato le misure di sicurezza, mobilitando agenti anti-sommossa e rinforzi. Secondo il quotidiano ‘Haaretz’, i prigionieri avrebbero minacciato di prolungare lo sciopero della fame fino a tragiche conseguenze, imitando in questo senso analoghe iniziative in Turchia e – in tempi diversi – in Irlanda del Nord. “Non vogliono il telefono per salutare i proprio famigliari – ha detto il sovrintendente del carcere di Shikma ad Ashkelon, Yosef Mikdash – ma per dare ordini di nuovi attacchi terroristici”. In caso di sciopero prolungato o disordini, le autorità carcerarie hanno minacciato di sospendere i pochi ‘benefici’ attualmente destinati a questa categoria di prigionieri, tra cui la possibilità di televisione e ricevere visite dei parenti.
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cipz Sunday, Aug. 15, 2004 at 2:54 PM |
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Essere palestinesi. Essere detenuti palestnesi. di Rosarita Catani 15 Aug 2004 Dalla nostra corrispondente a Amman Gerusalemme 15 agosto 2004 - Circa 8000 detenuti palestinesi hanno iniziato ieri uno sciopero della fame che durerà almeno 24 ore per protestare contro le condizioni delle prigioni israeliane. Lo ha annunciato l' associazione palestinese per i diritti dei detenuti, ripresa dalla tv qatariota Al-Jazeera. La protesta vuole sollevare l'attenzione sulle pessime condizioni in cui versano i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. Secondo l' associazione, i prigionieri protestano contro il vitto, contro la presenza di un vetro divisorio che impedisce il contatto fisico con i familiari nelle ore di visita ed avrebbero problemi per ricevere i vestiti, ed infine i detenuti chiedono a gran voce la fine delle perquisizioni punitive (le odiose perquisizioni personali che vedeno i prigionieri nudi, in posizioni umilianti, davanti ai propri carcerieri).
Inoltre vi sarebbero circa 800 detenuti in gravissime condizioni fisiche, feriti o malati terminali, che chiedono di essere liberati. Il maltrattamento dei prigionieri è divenuta come una procedura standard di violenza e umiliazioni, come una parte inseparabile dell'esperienza detentiva dei palestinesi in condizioni che non è esagerato definire disumane.
Le forme di maltrattamento descritte dai detenuti comprendono percosse, schiaffi e calci, intimidazioni, minacce, l’uso di manette di plastica che causano gonfiori, tagli e dolori intensi ai polsi. I prigionieri vengono poi costretti a correre bendati. Spesso sono sistemati all’aperto o in "gabbie" esposte al caldo, al freddo e alla pioggia. Le celle sono sovraffollate, senza letti, lenzuola, coperte e servizi igienici. Inoltre ai detenuti viene negato accesso regolare alle toilettes, alle docce e, per settimane, non è consentito loro un cambio di vestiti. Il cibo è poco e di scarsa qualità, e manca un'assistenza medica.
Questa è la storia di Khader Rais, arrestato l'11 gennaio 2004. In una deposizione scritta e giurata raccolta dall'avvocato Labib Habib, Rais sostiene che i soldati che l'hanno arrestato, l'hanno spinto giù da una lunga rampa di scale, con le mani bloccate dietro la schiena da un paio di manette, e gli occhi bendati. Rais è stato poi portato al Centro di Detenzione russo a Gerusalemme; mentre i soldati lo conducevano là, gli sferravano calci sulle gambe.
La tortura è stata praticata sistematicamente nelle prigioni d'Israele contro i detenuti palestinesi fin dall'occupazione della Palestina del 1967. La Corte Suprema, con la piena consapevolezza ed approvazione delle amministrazioni americana e britannica, autorizzò la cosiddetta "tortura moderata" e quella con l'elettroshock nel 1987. Centinaia di migliaia di palestinesi sono stati incarcerati e torturati da Israele nei centri di detenzione dal 1967. Molti di questi centri sono ben noti in occidente per essere stati visitati dalla Croce Rossa.
Le prigioni israeliane sono modellate sul tipo delle carceri del Gulag, come ad esempio la "segreta" Facility 1391, la famigerata Moskobiyya di Gerusalemme, Gush Etzion ed Ashkelon, dove i giovani palestinesi ed i membri della resistenza sono stati torturati dal servizio di sicurezza e dallo Shin Bet. Durante gli interrogatori, condotti spesso da immigrati russi, noti per la loro brutalità, molti palestinesi innocenti sono stati assassinati.
"La maggior parte delle vittime sono adolescenti palestinesi, arrestati a caso ai checkpoint, per strada o nelle loro abitazioni da soldati pesantemente armati. Essi vengono portati nei campi di detenzione nelle colonie o nei centri militari. Gli interrogatori prevedono sempre alcune forme di tortura, come la privazione del sonno o del cibo, le minacce verbali, le percosse con bastoni di ferro, pugni e calci, la costrizione in posizioni dolorose per lunghi periodi di tempo". [Catherine Cook, Adam Hanieh, and Adah Kay, Stolen Youth: The Politics of Israel's Detention of Palestinian Children. Pluto Press, London, 2004].
Non stupisce, quindi, la riposta del ministro israeliano per la Sicurezza pubblica Tzachi Hanegbi durante una conferenza stampa tenutasi nella giornata di ieri: "Per quel mi riguarda, possono scioperare un giorno, un mese o anche fino alla morte. Rifiuterò sempre qualsiasi richiesta proveniente da questi terroristi". http://www.reporterassociati.org/index.php?option=news&task=viewarticle&sid=3194
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cemento
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Mc Mahon Sunday, Aug. 15, 2004 at 3:37 PM |
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il cemento del muro è Palestinese, lo sapevate???
e dove dovrebbero metterli i prigionieri, tutti coinvolti in atti di terrorismo o di aiuto al terrorismo? in realtà le carceri Israeliane sono molto meglio di quelle palestinesi, non c'è paragone. che provino a fare uno sciopero della fame in un carcere palestinese...la se ne fregano e lo fanno morire di fame!!
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da palsolidarity
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aliga Sunday, Aug. 15, 2004 at 6:38 PM |
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Campaign for the Rights of Political Prisoners Need your Support!
Palestinian Political Prisoners in Israeli Prisons Begin Hunger Strike Today
The Committee for the Families of Political Prisoners and Detainees in the West Bank, representing 7,500 political prisoners currently in Israeli prisons, is seeking the support of the international community in its campaign against the gross violations of their rights that the prisoners are enduring and against the appalling conditions under which they are being detained.
Political prisoners in Israeli prisons will be commencing a hunger strike on Sunday, August 15, 2004 to protest their conditions. They complain that the conditions they experience are reminiscent of the former Abu Ghoraib facility in Iraq which gained worldwide notoriety recently for its treatment of detainees.
The families of the Palestinian political prisoners plead with you, the members of the international community, to join in solidarity with our sons, daughters, fathers, mothers, brothers and sisters who are being held in Israeli prisons by organizing demonstrations, marches, holding silent vigils or activities to publicize the plight of the political prisoners and to bring pressure on the government of Israel to cease these violations of law and to treat Palestinian prisoners as human beings entitled to basic human rights.
Israeli Public Security Minister, Tzachi Hanegbi, told reporters at a press conference in Jerusalem on August 13th that the prisoners "can strike for a day, a month, even starve to death, we will not respond to their demands".
Some of the conditions that the prisoners are protesting include:
- Arbitrary and indiscriminate beating of prisoners in their cells, in prison courtyards and during transportation to and from prisons. - Arbitrary and indiscriminate firing of tear gas into prisoner fs cells and prison courtyards and intimidation of prisoners by guards entering their cells with guns. - Humiliating strip searches of prisoners in full view of other prisoners and guards each time they enter or exit their cells - Subjecting prisoners to solitary confinement for excessive periods of time, for months and even years. - Arbitrary imposition of financial penalties on prisoners for minor infractions, arbitrary revocation of visitation rights and extended confinement to cells as punishment for minor infractions such as singing or speaking too loudly - Confining children with adult prisoners and political prisoners with criminals - Withholding or delaying medical treatment and the provision of medication to sick detainees - Severely restricting the category of family members entitled to visit prisoners thus denying visitation rights to other close family members - Arbitrary denial of travel permits to family members of prisoners living in the West Bank or Gaza so that they cannot travel to prisons to see their relatives - Imposing conditions on travel for family members and obstacles that result in travel of a few hours being prolonged to 16 or 17 hours for a 45-minute visit - Conducting humiliating strip searches of visiting family members even though they are usually separated from the prisoners by a full glass barrier as well as a wire mesh barrier. - Providing such poor visitation facilities that prisoners find it difficult to see or hear their loved ones - Maintaining prisoners on near starvation diets that are insufficient to sustain health. - Applying rules concerning items that prisoners may receive from their families arbitrarily and inconsistently, on the whim of the guards, with each visit. - Withdrawing studying privileges that in the past allowed prisoners to continue their high school or university studies through correspondence courses
The treatment of Palestinian prisoners in Israel violates both international and Israeli laws, as well as rules governing the administration of Israeli prisons. The Committee for the Families is planning a series of activities in the West Bank to coincide with the start of the hunger strike on August 15th.
Scheduled Activities:
1. A press conference at noon in Ramallah will kick off the campaign Sunday, August 15. 2. Hunger strike solidarity tents will be set up in the centre of all the cities in the West Bank and in all the Red Cross Centres and will be occupied by the public around the clock for as long as the prisoners™f strike lasts. 3. August 18; The Palestinian Prime Minister™fs office has declared this day National Day for Prisoners, a day that all Palestinians will show solidarity with the prisoners. All government ministers, members of the Palestinian National Council and heads of all political parties will join the public in the Solidarity Tents and fast in support of the prisoners. 4. August 20; after Jum™fa prayers at mosques processions will march towards the Solidarity Tents. 5. August 21st; Palestinians in various Israeli cities will march, together with other supporters, to the prisons where Palestinian political prisoners are being held 6. August 22; after church services, processions will march to the Solidarity Tents. These processions will be held every weekend during the campaign. 7. August 23; children of the prisoners will lead a procession. 8. August 25; all professionals involved in the Justice system in Palestine will congregate at the Solidarity Tents in their official legal gowns and will lead a procession to the centre of their cities. 9. August 26; the grandson of Mahatma Gandhi, Arun Gandhi, will lead a mass procession in Ramallah. 10. August 28; candlelight processions will be held at 8:00 p.m. 11. August 29; all members of the public are invited to join the open hunger strike.
September 4, 2004: International Day of Solidarity with Palestinian Prisoners
For news reports and additional information:
Hebrew: http://www.haaretz.co.il/hasite/pages/SearchArticle.jhtml
English http://www.haaretz.com/hasen/spages/464469.html
http://www.maarivintl.com/index.cfm?fuseaction=article&articleID=10670
For Links on Prisoner Abuse:
1. A PHRMG report that describes and substantiates many of the prisoners' grievances: http://www.phrmg.org/monitor1997/may97-7.htm
2. PHRMG Testimonials: http://www.phrmg.org/monitor1999/mar99-visit.htm
3. General statement on Israeli prison conditions from HRW: http://www.hrw.org/prisons/mideast.html
4. Urgent Appeals in specific cases by Amnesty Int'l:
http://web.amnesty.org/library/Index/ENGMDE150512003?open&of=ENG-ISR
http://web.amnesty.org/library/index/ENGMDE151122002
5. http://www.scoop.co.nz/mason/stories/WO0406/S00087.htm
Petition to Israel High Court: Stop Prisoner Abuse Wednesday, 9 June 2004, 9:33 am Press Release: Physicians For Human Rights In Israel
6. http://www.ipc.gov.ps/ipc_e/ipc_e-1/e_News/ipc-prisoners.html http://www.dci-pal.org/prisonweb/brief10.htm Defense for Children International Palestine Section CHILD PRISONERS BRIEFINGS: 22 May 2002 No.10
7. News Reports on Prison Abuse and Torture
http://www.imemc.org/archive/prisoners.htm
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