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Roma, 12:03 Detenuti Regina Coeli fanno esplodere bombolette del gas
Visita notturna del ministro della Giustizia, Roberto Castelli, al carcere di Regina Coeli dove la protesta dei detenuti ha assunto le caratteristiche della rivolta, poi sospesa dopo un incontro con i responsabili del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Il ministro si č recato all'interno del carcere per un paio d'ore ed ha concluso la sua visita poco dopo la mezzanotte. Secondo indiscrezioni non avrebbe direttamente incontrato i detenuti. La protesta ha avuto il suo culmine nella quarta sezione attorno alle 22, con il via dato dallo scoppio di bombolette di gas da campeggio utilizzate dai detenuti per cucinare nelle celle. I detenuti, circa 150, hanno danneggiato le tubature dell'acqua facendola versare, insieme a sapone, lungo le scale per rallentare l' eventuale intervento degli agenti della polizia penitenziaria. Due agenti sarebbero rimasti lievemente contusi e la quarta sezione č ancora inagibile. Non si č reso necessario l'intervento dei Gom, il gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria che abitualmente viene chiamato in caso di sommosse.
La protesta, in corso da alcuni giorni, fino a ieri sera era andata avanti pacificamente con lo sciopero del vitto e la battitura delle inferriate da parte dei reclusi. I detenuti chiedono tra l'altro l'istituzione di una commissione investigativa sull'applicazione della custodia cautelare, la cancellazione automatica dei precedenti penali ogni cinque anni, l'abrogazione delle leggi sulla custodia cautelare, la concessione di un indulto ogni tre anni, le modifiche delle norme del codice di procedura penale sulla valutazione della prova e l'abolizione dell' art. 4 bis dell'ordinamento penitenziario che vieta la concessione di permessi premio nei confronti di detenuti per narcotraffico, associazione a delinquere di stampo mafioso e per sequestro di persone.
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