È un piacere tradurre le buone notizie:
Ancora una figlia di desaparecidos si ritrova con la sua famiglia.
Per ventisette anni Victoria visse nella menzogna montata per i genocidi dell'ultima dittatura militare. Ventisette anni fa, nella maternità clandestina che funzionò nell'ESMA (centro di detenzione e tortura, n. di t.), la separarono di sua madre e la consegnarono ai suoi "appropriatori".
Come hanno fecero sparire i nostri genitori, i genocidi volevano fare sparire noi, i loro figli, cambiando la nostra identità, rubandoci la nostra storia. Ma non ci sono riusciti.
Per tutto questo tempo, le Nonne di Plaza de Mayo cercarono i loro nipoti. I genocidi reivindicarono i loro reatti nei tribunali e negarono la informazione che tutti sappiamo che hanno. La burocrazia giudiziaria molte volte è stata uno scoglio in più nella ricerca della verità. Invece l'amore delle nonne è stato più potente. Continuarono e continueranno cercando i loro nipoti. Ma oggi non sono più da sole, perchè seppero insegnarci tutto quello che impararono in anni di lotta, e adesso, anche noi cerchiamo i nostri fratelli.
Perche ci consideriamo figli di ogni militante perseguitato abbraciamo la idea di, insieme, trovare i loro figli, i nostri fratelli.
Oggi, insieme alle Nonne di Plaza de Mayo, siamo riusciti a fare che un altra giovane ricuperi la sua identità. Bentornata Victoria.
Carcere effettiva, comune e continuata per tutti i genocidi, fiancheggiatori e ideologi. Restituzione dell'identità ai nostri fratelli rubati.
NON DIMENTICHIAMO NON PERDONIAMO NON CI RICONCILIAMO
H.I.J.O.S.
Hijos por la Identidad y la Justicia contra el Olvido y el Silencio
Capital Federal
AUGURI A VICTORIA ALLE NONNE E AI HIJOS, e scusate per l'italiano un pò così.
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