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[genova-g8] processo diaz - sintesi e trascrizione della xx ud prel - difesa Troiani
by imc italy Saturday, Nov. 20, 2004 at 6:18 PM mail:  

difesa Fabbrocini ei Troiani (avv. Biondi) e eccezione di competenza territoriale di Di Bugno e Corini

SINTESI XX UDIENZA PRELIMINARE DIAZ - 20 nov 2004

Oggi ventesima udienza preliminare per 28 poliziotti imputati delle
perquisizioni alla scuola diaz e alla scuola pascoli la notte del 21 luglio.
Prende la parola l'avvocato e onorevole Biondi, per la difesa Fabbrocini, per la
quale reitera le deduzioni dell'avvocato Cola, co-difensore della medesima
posizione, sostenendo che Fabbrocini non sapeva nulla delle perquisizioni, delle
decisioni previe organizzative e che si e' solo rimesso agli ordini superiori.
Piu' interessante la discussione della posizione di Troiani, una delle posizioni
piu' "marce" del processo, essendo lui per sua stessa ammissione colui che ha
portato le molotov dall'auto fino alla scuola e in particolare a Di Bernardini.
La difesa di Biondi anche in questo caso e' sulle gerarchie e sulla materiale
possibilita' di Troiani di sapere che fine facevano le molotov, e fortemente
improntata ad indicare in altri e piu' alti dirigenti i veri responsabili e i
veri direttori dell'operazione di calunnia. Diciamo che riassunto estremamente
sensibile della discussione della posizione di Troiani non dal punto di vista
legale ma dal punto di vista politico e' l'affermazione "Ma se c'e' qualcosa che
non si puo' dire, di non detto, volete chiederlo a Troiani?" che risuona molto
vicino ad un avvertimento alle alte sfere coinvolte e che sperano di essere
tenute fuori da un processo vero e proprio.

A seguito dell'ultima discussione il GUP si e' pronunciato sulla richiesta di
incidente probatorio fatta dalla difesa Luperi (nella persona dell'avv Di Bugno)
e fatta propria anche dalla difesa Ciccimarra (avv. Frojo) e dalle altre difese
coinvolte, un incidetnete probatorio su Burgio e Troiani: il tribunale ha
specificato che cercando di armonizzare la nuova disciplina dell'udienza
preliminare e dell'incidente probatorio, rimane il fatto che il GUP deve essere
convinto della necessita' di acquisire questa ulteriore prova in questa fase, e
che non essendo questo il caso la richiesta viene respinta.

I littorii Di Bugno e Corini per le difese di Luperi, Ferri, e molti altri, non
contenti di cio', hanno cercato di reiterare una eccezione che aveva fatto
scalpore davanti al GIP e che cerca di sostenere che i pm sono territorialmente
incompetenti relativamente a questo processo, per un conflitto relativamente a
una supposta indagine che si sarebbe dovuta svolgere sul magistrato di turno
durante il g8 Francesco Pinto relativamente alla partecipazione alle calunnie
nell'operazione, a loro dire non svolta per solidarieta' di categoria. Gia' in
cassazione questo ricorso era stato respinto come non fondato, ma evidentemente
i vertici della polizia e i loro avvocati non sono per niente contenti di essere
processati e non hanno la coscienza per niente pulita.

Sulla richiesta ottima risposta delle parti civili con l'avvocato Passeggi,
virtuoso del codice di procedura penale :) , e rinvio per le repliche dei pm al
26 novembre, dove si celebreranno i 5 mesi di udienza preliminare e uno
sperabile avvicinamento alla fine di questa serie di udienze.



TRASCRIZIONE SOMMARIA

[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa(pm) ; C = parti civili/parti
lese ; R = teste]

P: [appello]

D: (biondi - fabbrocini) la difesa di cola ha gia' percorso tutte le strade. ho un
compito molto ridotto. pero' la difesa fabbrocini merita un minimo di
attenzione. e' un servitore dello stato , una persona retta per il quale deve
essere pronunciato il non luogo a procedere.
Conosceva F. l'operazoine ? La risposta e' no. il compito del suo contingnete
era quello di cinturazoine
Partecipo' F. alla perquisizone? La risposta e' no.
Partecipo' direttamente all'attivita' di perquisizoine ? La risposta e' no.
F. poteva avere un ruolo di impedire un evento al quale era estraneo ? La
risposta e' no.
Basta leggere gli interrogatori di F. che sono assenti da qualsiasi caos.
Io non li rileggero', ma penso che una persona che si comporta come lui debba
essere corrisposta da una sentenza adguata. [...]
Cosa gli dice Caldarozzi ? Gli dice di cinturare la zona.
Aveva sentito F. quali stabili dovevano essere cinturati ? La risposta e' no.
Perche' non aveva partecipato a riunioni preparatorie.
Il dr Gava ha fatto il nome di F. nell'ambito della perquisizone che egli ebbe a
compiere ? La risposta e' no
Il dr Ferri ebbe a fare il nome di F. ? Ferri e' stato prosciolto, come dovrebbe
essere anche Fabbrocini.
[...] Calderozzi e' stato generico e non ha riferito neanche il nome della
scuola. Le due scuole sono prospicenti e le iniziative vennero assunte per una
serie di necessita' di ordine logistico, egli era arrivato in ritardo e cinturo'
entrambi gli edifici non sapendo altro. [...]
In questo processo in cui le ombre prevalgono sulle luci, F. ha avuto un
indicazione precisa. GLi venne detto che gli uomini che lo avevano preceduto
erano stati chiesti di svolgere un attivita' di conforto perche' gli uomini
presenti non erano sufficienti. ALlora fu una richiesta da parte dei
responsabili dell'operazione di polizia giudiziaria quale che fosse. E cosa deve
fare Fabbrocini ? Fa quello che gli e' stato detto, cioe' riportare gli uomini
alle loro funzioni. Entra nel locale, sale al primo piano, parla con Gava e gli
chiede di rimandare gli uomini a fare quello ceh dovevano fare. L'ordine viene
dato e gli uomini tornano via. [...]
Allora credo di poter dire cosi' subito e' che quello che si rimprovera a
fabbrocini sia in senso attivo, sia in senso omissivo non e' rimproverabile.
E gli stessi PM lo dicono a pag. 246, partendo da una premessa ma non arrivando
alle sue logiche conclusioni. [...]
Si giunge a una conclusione accusatoria in cui si attribuisce alla cinturazione
una funzione integrale alla perquisizione.
ritengo che attribuire a cittadini che svolgono un ruolo piu' importanti, che
fanno anche i poliziotti e il commissario capo, fanno quello che gli e' stato
ordinato, risponde di quello che fa.
Vorrei vedere se succedesse fuori di qua qualcosa, se qualcuno dicesse ai cc o
ps qua fuori "se vi foste mossi prima allora...". Vorrei vedere!
[...] E poi bisogna tenere in considerazione la confusione di quei giorni. Non
bisogna tenerla in considerazione ? [....] si siamo in udienza preliminare, ma
le non e' forse un giudice ? SI lei e' un giudice, e se lo e' deve giudicare i
fatti nella sua dinamicita', va giudicato il contesto nel quale uno ha deciso o
meno di stare o meno agli oridni. [...]
Le leggi sono dalla parte di Fabbrocini. E' stato citato l'articolo 4 sull'uso
dei reparti, che dice qual'e' il compito funzionale dei reparti, e in questo
compito funzionale si inquadra in un articolo ancora piu' vasto ceh e' l'art.
51, l'adempimento del dovere, e nell'adempimento del dovere c'e' anche da tenere
conto del comportamento degli altri, non voglio dire in senso solo gerarchico,
ma in quella funzione Gava aveva un compito sovraordinato, perche' in quello che
era necessario per quella operazione non poteva fare nulla di diverso da quello
che ha fatto, segnalare la funzione diversa che i suoi uomini dovevano avere
[...]
Mi hanno detto che lei legge tutto, e se lei ha letto le relazioni di servizio
che i pm con un po' di malizia che non guasta ci mancherebbe .... se legge le
relazioni di servizio non potra' non vedere quello che e' scritto e quello che
enunciano come attivita' diretta degli uomini di fabbrocini e la richiesta fatta
a lui di destinarli come da superiori comandi.
Io credo che il personale di ps, come chiunque non debba adempiere a ordini
palesemente illegittimi, ma quando si dice palesemente si dice con la
introspezione di chi stabilisce uno iato che puo' essere percepito. Ma era
percepibile che una operazione come quella che stavano svolgendo era illegittima
? CHi poteva percepire che quello che stava facendo Gava era illegittimo ? SI
poteva stabilire che l'ordine che era stato dato non doveva essere eseguito e da
chi ? [...]
Uno puo' ritenere che le tensione che si realizzano delle devianze ... io sono a
favore delle associazioni, delle manifestazioni, sono un sostenitore delle
differenze ... e comprendo il bisogno di dire cioo' che gli altri tacciano...
come dice voltaire siamo disposti a dare la vita purche' altri possano esprimere
qualcosa per cui non sono d'accordo ma che loro ritengono di dover dire... tutta
la mia vita testimonia rispetto a questo [...]
Ma non si puo' attribuire a Fabbrocini , un uomo che ha fatto il suo dovere per
tutta la vita, dei comportamenti contrari a questo [...] e stiamo parlando di
servitori dello stato, sono colleghi, laureati come noi... Hanno scelto una
strada diversa... Certo non sono inamovibili, sono movibili, sono sbattuti di
qua e di la', non rivendicano l'indipendenza, perche' sono dipendneti, non
rivendicano imparzialita', ma sono soggetti a superiori comandi, dove ci sono
quelli che decidono rispetto a un'operazione. QUindi un funzionario
indipendentemente dalla scala gerarchica ha obbedito a un ordine che pareva
legittimo per rimediare a un ordine che lui non aveva ordinato e che rispetto
alla sua conoscenza non era percepibile come illegittimo. [...] Non poteva lui
stabilire, questa o quella per me pari sono, non poteva saperlo, non era ne' un
indovino di quelle che potessero essere le interpretazioni [...] Il suo compito
era esterno, non poteva intromettersi in quale scuola doveva perquisire,
l'ordine non parti' da lui.
Ne' sul piano dei fatti, ne' su quello psicologico, Fabbrocini ebbe a compiere i
reati che gli vengono contestati. QUindi non luogo a procedere.
Posso dire una cosa personale ? QUando ho accompagnato il dr Fabbrocini dai PM,
voi sapete come e' fatto, e' uno di quei giudici che piacciono a me, non ha una
faccia feroce [...] Alla fine io due volte ho detto "ma signor giudice dopo che
ha detto queste cose lei archiviera' la pratica" segui' un sorriso ma la cosa
non e' avvenuta. Io mi chiedo perche', proprio dopo aver letto quello che hanno
scritto i pm che non hanno usato le leali cose che ha detto Fabbrocini, traendo
non le logiche conseguenze [...] se le logiche conseguenze non le ha tratte il
pm ma penso che le debba trarre lei.
Passeggi ha tratto un bignami delle udienze preliminari, di come si conclude e
delle novelle che le hanno cambiate. Ma al termine dell'ud. prel. un giudice
deve dire o no con la prognosi, con il filtro quello che vi pare, se procedere
per la strada sbagliata per un cittadino, per chi ha fatto il proprio dovere,
perche' il processo e' gia' una pena... so benissimo che si teme ogni volta che
c'e' un azione preliminare ... che poi da questo derivi un unghiata sul volto
dei precedenti, su quello che ciascuno era prima che succedesse qualcosa che lo
riguarda, anche se Fabbrocini si perde nella policromia dell'insieme... E'
possibile dire ceh si debba andare avanti quando la coscienza ci indica che
tutti i fatti, gli ordini, i comportamenti sono del tutto diversi da quelli
attribuiti a un criminale. [...]
Io credo che questo sia un dovere funzionale della difesa, ma c'e' una
differenza tra i comportamenti funzionali della difesa e di chi deve tutelare
l'accertamento dei fatti [...] un innocenza che non e' neanche prevista dalla
costituzione ma evangelico.... no non colpevole, ma innnocente , e credo che il
non luogo a proccedere sia un atto da me voluto e da lei dovuto.

D: (biondi - troiani) Passiamo alla difesa di Troiani Pietro, piu' o meno dr,
vice questore ... aggiunto.
Io devo rifare un rifare. Devo tentare di sollevare un eccezione gia' sollevata
dal difensore di Burgio. Io nella logica sarebbe stato meglio farla prima, dato
che se lei la ritenesse adeguata, potrebbe accadere che io mi devo rifare alle
cose che in via di eccezione io ho sconfessato... cioe' usare cio' che io stesso
eccepisco.
Io chiedo che sia dichiarata inutilizzabili le dichiarazioni di Burgio Michele
coome gia' detto dall'avvocato Pesce. [...]
Una posizione terribile... quella di essere persona veritiera sui fatti altrui,
ma di essere persona falsa sui fatti propri... posizione terribili [...]
A usbergo del piu' originario dei diritti quello di difendersi e' quello di
garantire se' stessi perche' quello che diciamo puo' essere usato contro di noi.
Si sento le incalzanti contestazioni dei pm, che non lesinano di contraddire
quello che dicono le persone, in ipotesi a quello che viene considerato
contrastante [...] Se si fa questo esame finestra, non si potra' non vedere che
subito e' risultato mentre si interrogava una persona sottoposta a persona come
informata sui fatti, che la persona veniva di fatto sottoposta ad indagine e
questo quasi subito [...]
E questo vizia quello che poteva essere detto e non detto come soggetto indagato
o informato... nella differenza tra le dichiarazioni di burgio e di donnini,
nella differenza dei documenti redatti da guaglione o da un certo piccolotti che
e' talmente piccolotto da scomparire [...]
Gli si contesta un trasporto, un rapporto, una detenzione, di averle tenute a
bordo, puzzolenti o meno che fossero le bottiglie, quando lui stessi o altri che
le ha messe a bordo e' fuori dal processo.
CHissa' perche' non e' stato fatto il verbale illico e immediate ? Chissa'
perche' ? Ma da quel momento l'uomo indagato dovrebbe essere mezzo salvato... In
realta' non gli si dice questo e quindi si viola l'art 63 del c.p.p. Che e' uno
strumento per la difesa del soggetto, il quale ha la possibilita' di dire o non
dire. Infatti quando gli si dice che e' indagato, 9 mesi dopo il primo
interrogatori, Burgio dice "mi avvalgo della facolta' di non rispondere". Allora
che ne e' di quello che e' stato detto prima che gli si dicesse che doveva
nominare un difensore e scegliere le vie per difendersi.
Gli atti sono inutilizzabili perche' sono stati sunti in violazione dell'art 63.
Inutilizzabilita' al nr 1 e al nr 2. [...]
Questa e' la fase in cui fare questo e io ricordo a me stesso la sentenza
Tammaro, del 2001 nr 16, in cui persino nel giudizio abbreviato, la ricezione
e la motivazione dell'inutilizzabilita' e' valsa. [...]
E io ripeto basta leggere le SIT di Burgio, le ferme contestazioni dei pm per
evidenziare la posizione di contrasto, la posizione potenziale di indagato del
burgio con violazione dei suoi diritti di difesa, compreso quello di avvalersi
della facolta' di non rispondere.
Questa e' la prima eccezione.

[ interruzione in cui si chiede di uscire ad un avvocato venuto a parlare con
biondi, dato che e' in camera di consiglio l'udienza preliminare ]

Ora ho qui uno scalettone a cui di solito non fare riferimenot, ma credo che per
essere porociso dovro' esaminare le carte. Devo fare un omaggio ai sostenitori
dell'accusa, sia la pubblica che la privata. Io ho preso appunti su quello detto
dalle parte civili, che ha fatto il proprio dovere.
Ho ricordato di Passeggi che ha voluto ricordare che cos'e' un ud. prel., dice
che l'art. 425 e' la stella polare, che pero' puo' anche confondere , come per
Colombo, e quindi mi permetto di dissentire e mi dolgo di dover toccare la
posizione di altri. E' chiaro che per difendersi bisogna toccare la posizione di
altri, come in un operazoine chirurgica.
In fondo significa ribadire l'efficacia dialettica dell'accusa.
Quindi la prognosi che passeggi dice dovra' essere fatta non deve essere una
prognosi infausta. Perche' penso che gli elementi portati dai pm porti a una
visione serena della nostra posizione [...] che prelude al "levarsi di mezzo"
che puo' essere oggetto di una critica, ma non una responsabilita' penale.
Perche' la calunnia e' un uragano che parte dal tradimento della funzione
pubblica. La calunnia e' il delitto di iago, che utilizza il fazzoletto di cipro
per accusare desdemona di un tradimento che non aveva fatto e un certo cassio di
avere compiuto lui il tradimento.
Dicono i pm e citano un paio di sentenze, chiaramente nel supermarket della
giurisprudenza se ne trovano finche' se ne vuole, sentenze che utilizzo come
fossero il vangelo. Occorre dolo generico, come se ci fosse dolo generico,
specifico, eventuale, nei grandi magazzini "che dolo vuole ?" . Il dolo nella
calunnia e' un dolo di rappresentazione, un giallo in cui il non colpevole
accusato di essere colpevole e' scoperto prima, e' un trabocchetto la calunnia.
Mi dispiace che l'acume giuridico io attribuisco a chi ha redatto quel documento
non abbia saputo trovare la differenze... il frammento... il segmento a una
visione rateale della calunnia... un pezzetto, poi un pezzetto... non e' cosi'
perche' l'arco rampante dell'art.110 nell'unita' del reato, deriva dalla
rappresentazione dell'evento come attuazione coon coscienza con dolo [...]
[ fa un po' di cabaret ]
Credo di poter dire che i colleghi di parte civile hanno colto nell'organicita'
del problema questo aspetto del problema. L'avv. Taddei ha messo in evidenza che
le perquisizioni furono preordinate ai massimi vertici. E io mi chiedo che
c'entra troiani, se la perquisizione e' stato valutato ai massimi livelli ?
E la collega Multedo dice "le molotov sono sempre al di fuori della scuola, sono
sempre fuori [...] Il falso e' strumentale alla calunnia"... Io mi chiedo ma
Troiani risponde di falso ? c'e' qualcosa che ha lasciato intendere Troiani su
cui si basa la calunnia. Ed ancora "la responsabilita' deriva dalle posizioni di
comando" e c'e' un capitolo sulla catena di comando. Per ora , purtroppo,
Troiani non ha alcuna posizione di comando. Troiani non era presente alle
riunioni preparatorie, e quindi usando l'argomento della parte civile che io
rovescio pro domo mea, Troiani non ha nulla a che vedere. La calunnia risiede
nell'impostazione degli atti conclusivi, dice Gamberini, e allora Troiani non
c'entra. Il collega Galasso si chiede "perche' e' successo questo?" e si
risponde "per spirito di corpo". Ma si puo' se lo spirito di corpo muove una
reazione violenta, coperto da una sperata immunita', atrribuire un soggetto che
si puo' ascrivere a questo solo perche' ne fa parte , ma che non aveva alcuna
motivazione , e che non nega di aver fatto alcune delle cose centrali in questo
porcesso ? E poi Galasso "chiede il rinvio a giudizio" e questo forse e' un po'
troppo. E' possibile che uno spirito liberale possa ritenere che esista una
responsabilita' collettiva e rimessa a una responsabilita' del singolo? La
responsabilita' penale e' personale. Come fa Galasso a dire la responsabilita'
e' di tutti ? Poi si ricorda di quell'uomo che e' e dice "nel rispetto dei
diritti di tutti" E non e' rispetto di diritto di tutti se si attribuisce a un
uomo una responsabilita' che non ha.
Io ho usato questi argomenti non perche' portino acqua al mio mulino, ma perche'
mettono in luce diritti che io riconosco... La responsabilita' penale e'
personale, ma cosa ho fatto ? dice troiani.... si l'art. 40 dice non impedire...
Io credo che nel nome della responsabilita' personale che richiede un apporto
cosciente e volontario per l'art. 110, per quanto riguarda troiani io devo fare
riferimento al capo di imputazione, che citando calamandrei e' un patto di
lealta' tra chi accusa e chi difende, perche' traccia le linee di un legittimo
percorso, dato da un accusa che ha una sua logica.
Al nr 20, con le lettere O e P fa carico a Troiani di due delitti, con la
lettera O gli fa carico dell'art. 110 perche' in concorso facendo emergere
alcuni elementi di responsabilita' evidenziati nella comunicazione di reato ...
Ma questo lui l'ha fatto ? E' possibile che mi venga attribuito quello che e'
avvenuto, ed e' acquisito ed e' un pilastro dell'accusa ? Ho facendo questo
consentito ad altri di essere incolpati altri ? Io non ho simulato mica... Io ho
portato due bottiglie molotov nel cortile, non dentro la scuola, facendo
emergere che e' con questo modalita' di accanimento che i 93 sono stati accusati
si' ma con questo che io ho fatto e che io ho dichiarato sono stati esclusi da
colpevolezza... Ma la prova dell'innocenza l'ha fornita lui!!!!
Si dice "essendo intervenuto e con la funzione di assicurare la sicurezza
esterna, ad iniziativa autonomo presso l'edificio DIaz e Pertini". Questo e'
vero. Lui e' intervenuto con fuzioni di supporto. E che cosa ha fatto ? "ha
consegnato due bottiglie incendiarie a colleghi intenti a perquisizione in cerca
di armi, che riconducessero alle persone responsabilita' per gli socontri e per
l'appartenenza ai blaccke bloccke [dice cosi' Bioondi!] " E no! Lui non porta
prove contro le persone, e' il contrario. Per come li ha portati lui lui
fornisce prove di innocenza [...]
Dicono "o consentendo che fosse citato nei verbali di arresto" Ma questo non
avete diritto di dirlo.... "nella consapevolezza di colpevolezza" Ma questo e'
un falso ideologico.... "avendo egli stesso constatato il rinvenimento delle
medesime in condizioni diversi di luogo, mezzi e personale" di diversi, nel
senso all'esterno della scuola!!!!
Questo credo che non sia giusot, e questo gia' percorrendola in termini di
ricognizione, mi pare che determini gia' il dire che Troiani e' estraneo se non
nella materialita' di un fatto vero che si rivendica e che e' attestato.
Il problema di questo signore che ho imparato a conoscere e a volergli bene...
Perche' l'ho accompagnato ai vostri interrogatori... E devo dire che in 50 anni
di servizio (l'11 dicembre mi daranno la medaglia) io poche volte ho visto
qualcuno piu' collaborativo nei confronti dei magistrati, fino allo spasimo, e
all'auto lesivita'. Se non si postula, come dicono i pm ponendosi in un ottica
di buona fede, un imputato, che al momento era un leale servitore dello stato
che viene interrogato ha detto quello ceh riteneva di dire e hba consegnato gli
appunti suoi... per dire quello che non ricordava... Con quello che ritengo un
esempio di sincerita' totale, io credo che una posizione come questa... uno
puo' criticare quello ceh ha fatto, ma in un ottica di buona fede !!!!!
Perche' negli interrogativi successivi lui ripete quello che dice... Io ho anche
gli interrogatori che cerchero' di non infliggere.
Pag 125 i pm dicono "in un ottica di buona fede, un reperto del genere sarebbe
stato segnalato ai superiori, ovvio che sarebbe stato oggetto di riserve e di
provvedimenti". Certo! ma l'avete trasferito al comportamento di Troiani. T. h
aportato gli oggetti a Di Bernardini, e le ha consegnate apertamente alla luce
delle telecamere, non e' che lui ha fatto qualche infingimento ... Ma l
aostensione del reperto hano la eloquenza, diversa di quella che adopero io, nei
fatti di poter dimostrare che cio' e' avvenuto senza clandestinizzare per fini
futuri spuri o impuri le bottiglie.
E infatti nel suo interrogatorio Di Bernardini conferma, ora lui e' malato, e mi
spiace... Perche' era un elemento dialettico che avrebbe potuto avere importanza
... Di Bernardini conferma alcune circostanze e la presenza di altri funzionari:
precisa di essere stato chiamato dal Troiani che era nel cortile con Burgio e di
aver incontrato sulla soglia dell'edificio che lo informavano sommariamente del
ritrovamento all'esterno dell'edificio da parte di agenti della mobile. Troiani
non inganno'!!! Permane un fondamentale contrasto tra Troiani e Di Bernardini...
Ma a parte i dettagli e' importante rilevare che entrambi ribadiscono che
l'ostensione avviene sui luoghi a superiori contattati da Di Bernardini, come
Caldarozzi, e Di Bernardini dice che i funzionari erano quelli ripresi nel
filmato... Quindi e' un uomo che dice come sono andate le cose. I superiori
erano li'... Di Bernardini aveva la funzione che aveva, e benche' suo compagno
di corsa era superiore funzionalmente a Troiani che aveva una funaionze di
cinturazione. E Di Bernardini e' in grado di fare un altro nome, quello di
Luperi, e i pm affermano che non e' da trascurare il fatto che Troiani precisa
di aver preventivamente informato il Dottor Di Bernardini del ritrovamento delle
molotov senza essere in grado di mostrarle, e riferisce di aver chiamato Burgio
proprio su sollecitazione di Di Bernardini alla presenza di Caldarozzi. E quindi
e' chiaro che le molotov erano in possesso di uomini del reparto mobile non
coinvolti nella perquisizione. [...]
E se volete le seguenti affermazioni sono di ordine disciplinare... Io ho detto
che non si puo' usare Burgio, ma se lo usiamo allora non si capisce perche'
Guaglione e Donnini non siano imputati. L'annotazoine di Piccolotti e' fatta
alla stessa ora della perquisizione... E Guaglione ? La versione la da' ad
agosto! In una delle inchieste parlamentari nella quale viene esaminata la
sitauzoine urbi et orbi... Ad agosto... Credo se a costoro viene consentito di
fare queste cose senza critiche e senza indagini, io credo che queste medesime
atteggiamento debba essere riservato a chi nella confusione qualcuno ha avuto un
tardivo, contiongente, negligente comportamento affidando le bottiglie a un
amico.... un amico !!! Un compagno di corso!!! [...]
[ interruzione toilettte ]
E ancora i pm "secondo il racconto convergente di T. e D.B. e' a questi
funzionari che viene delegata la gestione del reperto mentre i due funzionari T.
e D.B. vengono congedati" Vengono Congedati!!!! Da quello ceh successivamente
avverra'!!!! "La sorte successiva delle bottigle e' gestita a tale livello, cioe'
demandata a tali dirigenti" !! E' bene che vi ricordaste di queste osservazioni
nelle conclusioni. Perche' questo scagiona Troiani! [...]
E qui io devo notare che una persona ha citato un agente per dire che le cose
sarebbero avvenute in un altro modo. Invece i pm dicono "anche le dichiarazioni
di Riccitelli citato da Caldarozzi convergono con quelle di Di Bernardini", che
convergono con quelli di Troiani. Questo credo debba essere considerato da chi
deve decidere come un elemento rafforzativo [...]
E poi c'e' una versione del dr Luperi che io giudico abbastanza importante anche
perche' ha fatto una richiesta di incidente probatorio e che riferisce in merito
alle foto con il sacchetto in mano, dice una cosa importante perche' trovandosi
in questa situazione "si rivolge a una persona conosciuta come ufficiale di
polizia giudiziaria, consegna il pacchetto alla d.ssa mengoni". Anche la d.ssa
Mengoni e' fuori dal cancello, la mengoni prende in consegna il sacchetto e
trovandosi sola chiede aiuto a uno della digos di napoli a cui chiede aiuto per
assicurare i reperti. Dico questo per dire che ....
Ora si capisce anche questa Mengoni che sentita il primo di agosto, ovviamente
estranea alle attivita', in un primo momento non ha fatto questa sua
attivita'... Pero' poi ricorda e riferisce quello che ho detto prima. E il dr
Fiorentino venuto da Roma con La BArbera si ricorda le conversazioni e ammette
che il dr Luperi espone le bottiglie considerando la perquisizione come un
successo. E questo vuol dire che la valutazione non e' stata fatta da Troiani ma
da altri.
E i pm dicono che le pantomime si svolgono quando Troiani si libera e io dico si
allontana dal sacchetto... Quindi la funzione di consegna e' avvenuta e le cose
sucessive avvengono quando si sono liberati del sacchetto e allontanata dal
luogo. "E la gestione del reperto e' stata affidata ai funzionari e dirignete
delal polizia presenti sul posto". Allora Troiani non c'entra!
E a pag 142 "certo ammettere di essere presente e di aver avuto visione del
reperto al momento della consegna, avrebbe significato ammettere
l'individualita' di chi poteva riferire, in merito al dove e perche' non si
fossero attinte notizie precise sul punto". QUindi dicono che ammettere di
essere presenti vorrebbe dire ammettere l'individualita' di chi potesse
riferire. Ed era giusto pensare che l'indiduabilita' di chi potesse riferire e'
un elemento usato dall'accusa. Perche' Troiani e' stato lui a raccontare come
sono andate le cose, con anche gli appunti!!!! [...]
E poi i pm aggiungono "occorreva ridurre al piu' completo anonimato la
circostanza del ritrovamento e gli inventori del reperto", questo perche'
Troiani essendo completamente estraneo avrebbe potuto confutare quanto attestato
nei verbali... [...] E sulla base di queste cose, cioe' degli atti giudiziari,
credo di averla aiutata come promemoria a vedere le pagine in cui
l'articolazione dell'accusa dovrebbero avere indotto i pm a dire "vabbe' ma
questo che c'entra?" . E loro non hanno provveduto, ma lei dovra' provvedere...
Spero! [...]
MA la calunnia e' finefacente degli atti che compie... che ha imbrogliato dei
magistrati... che ha ingannato dei cittadini stranieri... e questo porta onta al
nostro paese.... E' grave... Ma e' gravge attribuire una parte della
responsabilita' su questo a uno che qullo che ha fatto l'ha fatto apertamente,
senza nascondersi e che si e' rivolto a un superiore che ha fatto intervenire i
superiori a sua volta, ma che volete di piu??????
Vorrei solo ricordare che Di Bernardini e' stato l'unico a dichiarare nella sua
prima dichiarazione che le molotov erano state trovate all'interno della scuola
.... Ma io devo prendere questa affermazione coem una foto che si sviluppi...
Perche' quando Di Bernardini fa il nome di Troiani allora voi siete stati in
grado di tirare dentro Troiani.... Perche' se ci fosse stato complicita' T.
avrebbe dato una versione diversa... Perche' dirvi la verita' uno cosa ci
guadagna ? A che serve ? Se quando uno ha spiegato le cose come stanno ha
ottenuto di essere indagato !!! Che serve dire la verita'?
C'e' qualcuno che arriva addirittura a dire "un certo Troiani" come se i
superiori dovessero specificare qualcuno .... Perche' Troiani dice quell che e'
successo e va sminuito! [....]
[ continua con la manfrina che Troiani non ha mai mentito e che ha dato
elementi ai pm per accusare gli altri e che quindi non si capisce perche'
imputare Troiani!!!! ]
[ interruzione snack!! ]
E allora bisogna attingere anche alle dichiarazioni di Donnini che dice che non
ha mai detto a Troiani delle bottiglie... Burgio lo dice, ma e'
inutilizzabile... Percui io non voglio discutere di questo punto. Troiani dice a
Di Bernardini ci sono queste molotov e D.B. gli dice, portale! Quando glielo
dice D.B. e' sovraordinato a Troiani e cio' facendo non dico che dia un ordine
ma richiede che gli vengano portate stabilendo una legittimita' di un rapporto
non formale ma sostanziale che diventa una richiesta di adempimento di una
azione... COme per Fabbrocini Gava. Ha un compito che gli consente di esercitare
un ruolo che si estende al fatto ceh avendo avuto la notizia chiede di poterla
confermare con la consegna! Allora il problema e' trovare il grado di relazione
soggettiva tra l'ordine, la relazione e il trasporto [...] e' trasporto
illeggittimo ? e' detenzione illegittima ? Detenzione no, perche' e' stato
ordine di donnini [...] trasporto no perche' glielo ha detto Di Bernardini. E'
il contrario: e' il completamento forse tardivo, e se e' tardivo non e' detto
che sia doloso ! [...]
Al massimo puo' essere un comportamento colposo... e' pur vero che i pm dicono
che nel caso del dolo della calunnia ci puo' essere l'ipotesi di tentativo... io
vorrei dire che come quello che faccio io, tento di convincerla della cosa...
Perche' ci sia un tentativo ci deve essere un atto idoneo e un comportamento non
equivoco... e come si fa a sostenerlo per un soggetto che sta compiendo un atto
che e' convinto sia legittimo... io nel compiere un ordine non faccio nulla che
mi addebiti la responsabilita' del trasporto e della detenzione di materie che
mi possono essere attribuite.
Io ritengo di poter dire che e' una forzatura processuale quella di attribuire
il trasporto e la detenzione illecita' perche' si inserivano in oridni a suo
tempo evidenziati... [....]
E qui io pongo l'accetto non solo dal puntno di vista numerico tra quello che
scrivono nelle premesse e nelle conclusioni. IL trasporto e' avvenuto per
richiesta di Di Bernardini e c'e' anche un defunto che e' coinvolto... Perche'
nell'interrogatorio mi pare sia il penultimo avviene che la spiegazione che
fornisce Troiani viene suffragato da un mio intervento: nel corso
dell'interrogatorio io leggo degli appunti di Troiani che io avevo preso nel
momento in cui e' venuto a paralrmi in ufficio. A un certo punto io rido e leggo
gli appunti.... Io dopo averli letti dico "nono c'e' trucco e non c'e' inganno
perche' quello che ha detto a me sta dicendo pure a voi". E i pm dicono a
Troiani "Lei queste cose le conferma ? " E Troiani le conferma. E questa volta
nell'ambito della buona fede mi permetto di dire come persona informata sui
fatti che uno dei convincimenti piu' forti che ho circa la incosistenza delle
accuse che si riversano su Troiani e' la indifferenza tra quello che ha detto a
me e quello che ha detto ai pm. [...]
Quando gli si chiede "perche' lo ha fatto?" lui dice "avro' sbagliato, avro'
fatto una sciocchezza" ma questo e' colpa non dolo!!! [...]
E quindi anche le sentenze ceh sono state indicate che sono sentenze
controproducenti perche' le sentenze presuppogono che vi sia una situazione di
individuazione dell'elemento soggettivo, la consapevolezza dell'innocenza e
coscienza della lesivita' del fatto [...] ! Coscienza!! [...]
Ora io mi permetot di poter escludere sulla base di questa sentenza la
sussistenza delle accuse nei confronti del mio assistito [...]
Io devo sapere che cosa stanno architettando gli altri per predisporre
maliziosamente la condizione che avvii la prova di colpevolezza in confronto
degli altri. [...]
E qui ho la giurisprudenza ... un pacco di giurisprudenza sull'art. 110 !
Facciamo che io gliela consegno e lei se la leggiucchia... Perche' ho vergogna a
discutere dell'art 110. [...]
Ci sono anche sentenze che sul dolo della calunnia, ripetono l'esigenza del dolo
di rappresentazione... Ora la rappresentazione nelle sentenze citate dai pm
esiste. [...] Rappresentazione come elemento finalistico a cui tendere. Il dolo
di un elemento parziale di comportamento deve avere la natura funzionale di
collegare il comportamento all'evento, quelal della falsa incolpazione e quindi
il tradimento delle funzioni giudiziarie [...] Ecco io credo che queste sentenze
che io ora le consegno sono sentenze che confermano la mia tesi che si
sintetizza nella assoluta irresponsabilita', nella non colpevolezza, nella
innocenza di Troiani rispetto ai reati che gli vengono contestati. Io credo di
poter evitare i pistolotti finali, credo pero' che ci sia un momento importante,
quello che nel tramonto degli atti proietta i raggi agli esiti di una vicenda
complicata come questa. E in qeusta vicenda l'elemento piu' importante da
tutelare e' il soggetto. Il diritto fondamentale di essere giudicati per quello
che si e' fatto e non per quello che si presume essere fatto. Il diritto di
essere giudicati per quelloo ceh si e' fatto individualmente e non quello fatto
da altri. [...] Dico anche che un cittadino, due cittadini che fanno questo
difficile compito devono essere giudicati come gli altri, secondo il principio
di uguaglianza, che presuppone le funzioni e la difficolta' ch echi esercita
certe funzioni puo' incontrare, certo' funzioni che presuppongon la critica per
la responsabilita' che si ha, ma nemmeno pensare che un errore determini una
incriminazione altrui se non vi si e' apportata. Penso che adempiere alla
difficolta'in cui genova si e' trovata per una vicenda nazionale e
internazionale, che era politica nel senso greco, che ha riguardato chi fa
politica e chi protestava perche non si pensava si dovesse fare la politica
cosi', ma che va fermato quando questo diventa un delitto, e' vedere che la
catena di comando e che chi era esterno alla catena di comando non puo'
discutere ordini superiori... allora credo che si possa dire che la sua
difficolta' e' di veder quale parte abbiamo avuto noi e che se la parte che ci
compete non e' penalmente apprezzabile la debba esaltare con una decisione di
non luogo a procedere.

P: abbiamo finito le discussioni dei difensori. Prima di sciogliere la riserva
di incidente probatorio, devo sapere se vi sara' la richiesta ri repliche
A: (zucca) si.
P: ok

P: [legge l'ordinanza] vista la richiesta avanzata dai difensori di Luperi e
Ciccimarra ai quali si sono associati i difensori di Mortola, Ferri, Caldarozzi
e altri, di procedere a incidente probatorio di Burgio e Troiani, osserva quanto
segue: va premesso che la richiesta e' tardiva, e la disciplina dell'incidente
probatorio non puo' prescindere dalla disciplina dell'udienza preliminare. [...]
Per gli identici motivi non possono considerarsi tempestive le richieste in
associazione. Deve invece ritenersi tempestica la richiesta della difesa
Ciccimarra. [...] [ cita c.p.p. e sentenze a strafottere ]
E' evidente la necessita' di armonizzare la nuova disciplina dell'incidente
probatorio e quella dell'udienza preliminare [...] [aricita giurisprudenza] [..]
[ sostanzialmente dice che e' possibile decretare l'incidente probatorio solo se
il gup lo ritiene utile ]
La richiesta dell'incidente probatorio e' pertanto rigettata
D: (Di Bugno - Luperi) noi vorremmo sottoporre due questioni. La prima e' una
istanza di inaccettibilita' di competenza territoriale. Decidera' lei se e'
ammissibile e tempestiva oppure no.
P: gliela ammetto. vale il discorso che ho fatto sulla disciplina dell'ud.
preliminare.
D: cmq. l'eccezione di incompetenza territoriale... vuole che gliela illustri o
lei ha gia' deciso che non la considerera'?
P: ci mancherebbe
D: e' un eccezione di incompetenza territoriale. io ritengo di poterla sollevare
perche' ritengo di essere ancora in udienza preliminare... se lei dice che anche
se non si e' ritirata l'udienza e' conclusa... Io evito di pedere tempo
P: me la fa vedere un attimo ?
D: Prego...
P: se ritiene per trasparenza di udienza la puo' illustrare nel merito,
riservero' poi la valutazione sia dal punto di vista rituale che sostanziale
D: bene. l'eccezione di competenza territoriale ... Ora e' necessaria una breve
premessa e io faccio una velocissiam premessa, sia in riferimento al capo a che
altri capi. Il riferimento e' ai capi che riconoscono Luperi come dirigente
[...] e faccio riferiemnto anche ad altri imputati dato che l'avvocato Corini la
presenta con me. In virtu' delle qualita' di questi soggetti in concorso sono
imputati di aver rinvenuto due bottiglie incendiarie cosi' attribuendone il
possesso a tutti i presenti nell'istituto. Dagli atti di indagine si possono
ricavare delle circostanze che mettono in evidenza il fatto che giustifica
questa eccezione. E le circostanze sono rappresentate dall'interrogatorio del 22
luglio 2002 a spartaco mortola. Cosa succede in questo interrogatorioo ?
Innanzitutto riferisce al pm che viene in certezza delle molotov e riferisce che
anche il magistrato Luigi Pinto di Genova ha partecipato alla decisione di
collocarle all'interno dell'istituto, come anche riferito da Ferri.
[ cita l'interrogatorio ]
"siccome non si sapeva esattamente dove erano state
trovate... e' stato ilo ... io la devo dire questa cosa.... perche' ragazzi, e'
la verita'... " e questo dal il senso che e' la verita', perche' si scnde nel
confidenziale "... poi da come mi ha detto il dr ferri parlandone con il dr
pinto si e' detto mettiamole a... diciamo che sono a... praticamente vicino
all'atrio di ingresso.... in disponibilita' di tutti"
Ed e' importante perche' l'atteggiamento e l'attivita' del pm a fronte di una
certa contestazione
i pm "senta allora lei ha detto che in sede di redaiozne del verbale, lei ha
detto che e' stato letto da ..." mortola "si... per avere indicazioni...
parlando ocn il dr ferri ha detto il dr pinto..." pm "ma come ?" mortola
"l'avra' sentito per telefono" pm "lei sa che possiamo stabilire questa cosa dai
tabulati " mortola "questo e' quello che mi ha detto i l dr ferri... " Pm "cioe'
punto le ha detto dove mettere le molotov ?" mortola "questo e' quello che mni
ha detto il dr ferri".
A un certo punto il pm, e sinoti che cita i tabulati, il pm lo informa: gli dice
che il contributo di un magistrato alla redazione di unverbale di polizia, non
di un verbale di polizia falso, e' una condotta idonea a prevede reato.
pag 106 "lei si rende conto che se fosse vero che e' il magistrato a indicare
dove mettere una cosa commette un reato ? Attenzione che attribuire un reato a
un altra persona costituisce calunnia?" E qui c'e' il dato piu' perplimente...
il pm avverte di un elemento di prova che potrebbe entrare in contrasto
"lei sa che il dr ferri non ha detto questa cosa" attenzione parziale discovery
di atto segretato. "lei sa che se noi contestiamo questo al dr ferri e lui ci
dice che non e' vero lei ha calunniato il dr ferri". Si continua. "la procura e'
in possesso di elementi probatori che sono idonei a escludere che il dr pinto
abbia fatto telefonate al dr ferri"
Si ossevi che quello che prima era un elemento che doveva indurre a riflessione,
dopo tre pagine lo sanno... Allora hanno i tabulati!
Il pm gli fa presente che ferri non ha detto questo, parziale discovery, che
hanno elementi che dicono di non avere i tabulati, si aggiungono le
dichiarazioni di pinto
"lei sa che il collega ci ha detto le telefonate che ha fatto e che non sono
state ne a lei ne a ferri ?"
A questo punto si dice, ti ho dato avvertimenti, sei disposto a tornare sulle
tue affermaziooni ?
"vuole ritornare a vedere queste sue romanzesche affermazioni ? [...] perche'
vorrei salvarla da...." tanto romanzesche non saranno. Mortola cosa fa ?
ritratta ? "va bene, allora dottore va bene..." allora il pm si avvede che
forse il pm si accorge che le affermazioni portano ad aver mentito
il pm "non stiamo scherzando [...] io mi sono lanciato... quella sarebbe stata
un istigazione a commettere reato e lei non mi ha saputo dire niente di meglio
che ferri le ha detto che pinto le ha detto "
mortola "ritratto questa affermazione"
attenzione: il pm contesta un possibile reato, contesto i fatti e in piu' lo
inquadro...
E' ovvio che questa affermazione non soddisfa il pm e cheide a mortola perche'
PM "io vorrei sapere perche' ritratta"
Mortola "perche' mi sono confuso"
PM "?"
Mortola "perche' sono in uno stato emotivo che mi ha portato a confondermi"
il pm si rende conto che potrebbero aver portato a una ritrattazione non
sicnedra
mortola "non corrispondono al ricordo"
PM "ci sono nomi e cognomi"
Mortola "no, non vorrei.... "
[...]
MOrtola "pero' abbia pazienza!"
e viene messo un punto esclamativo, cioe' "ho detto una cosa, mi dice che e'
calunnia, io la ritratto, e cosa vuole!!!"
Mortola "io dico una cosa, lei mi dice che... mi porta a dire che...."
PM "abbia pazienza non vorrei che nel verbale della registrazione ci sia questa
ambiguita' che lei ha detto il vero e che la contestazione mia le faccia dire
che noi la induciamo a ritrattare perche' non vogliamo sentire"
Mortola " vabbe' dr mi sono sbagliato"
Non finisce qui. Il pm gli chiede di ripartire e di dare la versione autentica.
ma la versione autentica e' quella di prima. Gli dice di ripartire, che ha dei
dati, e che la versione di mortola e' "francamente inverosimile". La
inverosimiglianza dovrebbe farle sorgere la questione della pseudo notizia di
reato. [...]
Ecco che il pm fa riferimento all'inverosimiglianza... ma potrebbe esserci se
l'avesse detto un magistrato di pordenone, ma l'ha detto un magistrato di genova
in servizio in quel momento
pm "dato che questo non e', vogliamo fare la versione autentica.... cioe' lei
puo' dire quel che vuole.... "
mortola "ma ne saranno intercorse di piu'.. quindi con me ne sono intercorse 25
telefonate"
PM "certo ma tra il dr ferri e il dr pinto?"
[...] A questo punto si iniza veramente quella che e' l'attivita' di verifica
dell'attendibilita' della chiamata... Non c'e' mica nulla di strano... Saggio
quello che si e' detto... io non sto discutendo il cpomportamento dei pm....
E' normale... Non si fa sempre cosi' ma bisognerebbe sempre farlo.
Un primo elemento di contestazione che e' apparentemente logico
"l'inverosimiglianza della dichiarazioni e' perche' tu stai attribuendo un fatto
di reato a un magistrato" Perche' e' inverosimile che un magistrato possa
compiere un reato ?
"perche' l'accusa ai danni di pinto presupporrebbe che ferri avesse reso
partecipe il magistrato dell'impossibilita' di determinare il luogo di
rinvenimento dei due ordigni".. Per questo bisogna sentire ferri!
Come si fa a dire che e' inverosimile perche'e' un magistrato... E non su altre
basi.... Invece si dice che quello che dici sarebbe vero se ferri avesse detto a
un magistrato che non si sapeva dove avevano trovato le bottiglie....
Rivediamo le prime dichiarazioni di mortola, dalle quali si puo' ritenere che
ferrri abbia detto al magistrato le abbiamo trovate e non sappiamo dove
metterle... e cmq l'importante sara' sentire filippo ferri...
E loro lo fanno. E le tralascio come finisce.... [...]
Ora continua sempre a insistere sulla stessa circostanza... Fino a che e glielo
voglio segnalare come ulteriore e significativo atto di indagine... Perche' la
quesitone nasce nel corso delle indagini come conflitto territoriale tra pm e
viene risolto dalla procura generale....
I pm nella risposta che danno, nella memoria che danno a fronte del ricorso
delle difese, introduco alcui elementi di diritto che fanno riferimento a
giustificare questa attivita' investigativa che non possono negare, perche' nel
corso dell'interrogatorio chiedono a Ferri se sia vero quanto dichiara Mortola e
cioe' che avrebbe avuto un colloquio con un magistrato sul rinvenimento delle
molotov. Ferri lo esclude.
Ma non e' una circostanza ... E' una circostanza per il magistrato che lo
allevia, ma necessita che un magistrato lo verifica.
QUindi dobbiamo escludere che sia una pseudo notizia di reato. Lei conosce
meglio di me i problemi di questo tema [...]
QUesta non e' una pseudo notizia di reato, tant'e' che si deve giustificare una
attivita' investigativa... perche' la giurisprudenza in tema di calunnnia...
dove dicono che il reato di calunnia e' esclusa dove non e' necessaria nessuna
attivita'. Allora se non e' esclusa e' una notizia di reato che va
verificata!!!! [...]
Sono i pm che introducono il concetto di sospetto... e questa e' la linea su cui
si discute... Visto che veniamo trattati male nella memoria perche' abbiamo
presentato questo ricorso... Veniamo trattati male anche nella memoria che i pm
inviano alla cassazione. [...] Vorrei ricordare che il procuratore generale
invita a moderare i toni che non sono i nostri.
Allora sebbene non possiamo escludere che ci si trovi di fronte a una pseudo
notizia di reato.... l'attivita' investigativa e' una sitauzione che si sviluppa
circa un sospetto: hai un sospetto, fai una attivita', questa non e' una
attivita' investigativa. [...]
SOno due le sentenze che definiscono il sospetto, in campo di dichiarazioni
eteroaccusatorie: la pluri citata Tammaro e la meno citata piu' recente del 2003
Iannazzo. Ora non abbiamo sul concetto di sospetto nient'altro materiale
interpretativo, a meno di non ritenere che non sia utile citare sentenze di
interpretazione.
Dalle sentenze si capisce che il sospetto non riguarda la descrizione di una
condotta di reato, ma di una condotta neutra che al piu' fa sospettare un
possibile reato. Quello che dice mortola fa riferimento a una condotta nella
quale si colgono tutti gli elementi fattuali che servono per introdurla nella
prospettiva penalistica.
Ma altro elemento utilizzato dai pm e' questo: si sostine che il mortola avrebbe
riferito si un fatto di reato ma esclusivamente nella sua oggettivita', quindi
non descrivendo l'atteggiamneto psicologico che avrebbe contestualizzato la
condotta di reato. [...]
[...] Ma in secondo luogo come si fa a dire che il mortola non illumini anche
l'atteggiamento del magistrato, perche' lo fa origine di un comportamento che sa
delle bottiglia.
Per quanto riguarda le conclusioni io mi riporto alla memoria. Si tratta di uno
spostamento del capo a e c, ma anche il capo b. [...]
Il giudice competente e' quello di torino.

Altra questione che le voglio porre e ho un'altra memoria, e ci sono degli
allegati che sono una prova... una prova del fatto da cui dipende l'applicazione
di norme processuali...

P: avvocato. ho ammesso l'eccezione perche' devo valutare se l'eccezione
proposta e' territoriale o funzionale. Se ha un eccezione di parte direi ceh e'
fuori dai termini della discussione.
D: ha ragione
P: l'altra le ho concesso... su questa non vorrei riaprire la questione
D: ora le dico, dovrei spiegargliela... per l'eccezione di competena...
P: siccome non posso rifiutare il deposito di una memoria
D: ancora una volta lo faccio per una questione di gentilezza nei confronti
degli altri soggetti processuali. E' una questione dlicata. E' una memoria
difensiva. Se lei ritiene che io non devo illustralra, mi solleva... La
deposito.
P: lei puo' depositare una memoria difensiva... se contiene eccezioni ...
D: non contiente eccezioni... se l'ho detto ho sbagliato
D: mi premeva solo sottolineare che negli atti ci sono degli omissisi, perche'
e' una memoria non sul metodo, ma e' circa una attivita' parallela di indagine.
P: d'accorod...
D: aspetti un secondo. per la tempestivita', le faccio sapere che oggi si
concludevano le discussioni e per cui per me era consegnabile per me fino ad
oggi. Per quanto riguarda le competenze giurisdizionali... si tratta di un
attivita' che il giudice si trova in quella condizione che deve dire "avete
finito?". Lei tutte le volte verifichera' se e' necessario o no
P: le memorie e' pacifcio che possano essere depositate.
P: avvocato, a verbale, detti lei.
D: i documenti che le sono indicati e depositati, sono solo al fine della
prospettiva del 187 secondo comma, come prova.

[ verbalizzano ]

P: i pm, sull'eccezione siete in grado di pronnunciarvi ?
A: (cardona) reiteriamo l'intempestivita. nel merito non posso fare altro che
richiamarmi alla soluzione che e' stata data allo stesso problema che e' stato
dato dalla corte di cassazione, che dovrebbe essere in atti, quindi non chiedo
di produrlo.
C: (passeggi)
[ entra in scena l'eroe del c.p.p. ]
C: io credo che l'eccezione vada brevemenbte analizzata sotto vari profili.
Innanzitutto io credo che ci sia il problema della tempestivita'. Francamente il
problema della tempestivita' non puo' non riverberarsi sulla natura della
incompetenza. Stiamo parlando di una incompetenza territoriale o qualcosa di
diverso. Io credo che questa questoine non possa risolversi in una incompetenza
territoriale, e che quindi non possa trascendere nelal intempestivita'.
Nel merito, ovviamente noi conosciamo la giurispurdenza citata, ma si permette
di far rilevare come l'episodio che viene posto a fondamento si svolge in questa
maniera. Viene svolto l'interrogatorio con elementi indiziari per Pinto. I pm
rammentano i riscontri in negativo a quello che e' il dichiarato. Il dr mortola
ritratta, e dice "no no mi sono confuso, facciamo conto che non vi ho detto
neinte". Ulteriormente c'e questa ulteriore attivita' per cercare riscontro con
ferri che non arriva. Il problema e' quello della idoneita' di questa apparente
notizia criminis ad aprire un procedimento penale, o a carico del dr pinto per
concorso con il reato di mortola, o nei confronti di mortola per calunnia. In
questi casi il problema dello spostamente di competenze si porrebbe. Il problema
e' che qui null avi e' perche' nessun procedimento si apre, richiamando sic et
simpliciter di un reato impossibile: c'e' una dichiarazione, una ritratazione,
una attivita' della procura per vedere se mortola ha ritenuto di rimangiarsi
dichiarazione per peggiorare al sua posizione, si cerca riscontro e non si
trova. Quindi una situazione in cui c'era una in nuce notizia criminis non e'
tale e quindi c'e' il reato impossibile e quindi la notizia vera o presunnta che
sia risulta inidonea all'apertura del procedimento penale e quindi il problema
dia tagliato alla radice. Concludono chiedendo il rigetto dell'eccezione.

P: altre parti civili ?
C: si associano
P: difensori. avv corini lei si associa
D: si rimettono (biondi)

P: come le altre eccezioni mi pronuncero' alla fine della discussione
D: no ma la discussione e' finita
P: ci son repliche.
D: ah ...
P: volete una decisione immediata?
D: no no. non lo sapevo.
P: a questo punto.... il giudice riserva la decisione all'esito della
discussione e rinvia per le repliche del pm alla data del ... a no scusate.
Per l'udienza c'e' l'impedimento....
D: c'e' l'astensione....
P: per astenzione io non posso revocarla. se c'e' impedimento bene, se no no.
P: il giudice da' atto che e' stata depositata istanza di rinvio dell'udienza
del 24 novembre 2004 da parte dell'avvocato Mascia in quanto impegnato in altro
processo con udienza fissata in data antecedente.
[...]
P: a questo puntno rilevata la legittimita' dell'impedimento [...] e la
tempestivita' della comunicazione revoca l'udienza del 24 novembre e rinvia per
le repliche dei pm al 26 novembre 2004.


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dall'ansia
by ziaGenova Tuesday, Nov. 23, 2004 at 1:10 AM mail:  

G8: DIAZ; AVV BIONDI, MOLOTOV COME FAZZOLETTO DI DESDEMONA
NELL' ARRINGA PER TROIANI LEGALE CITA DRAMMA DI OTELLO

GENOVA, 20 NOV -
Ha citato anche il dramma di Otello, paragonando le due bottiglie molotov al fazzoletto di Desdemona, l' avv. Alfredo Biondi, nella sua arringa a difesa del vicequestore romano Pietro Troiani, imputato di calunnia per il ritrovamento delle bottiglie incendiarie nella scuola Diaz il 21 luglio del 2001, durante il G8.

Secondo i pm Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini, le due motolov sarebbero state usate come false prove dalla polizia per arrestare i 93 no global presenti nell' istituto.

L' arringa del legale e' durata oltre tre ore nel corso dell'udienza preliminare a carico di 28 poliziotti, per i fatti avvenuti nella scuola Diaz.

Nel corso dell' udienza il Gup Daniela Faraggi ha respinto l'istanza avanzata dall' avv. Carlo di Bugno, difensore di
Giovanni Luperi, all' epoca del G8 vice comandante dell' Ucigos, di poter interrogare come incidente probatorio Pietro Troiani e l' autista Michele Burgio. Il giudice si e' invece riservato di decidere sull' istanza presentata oggi dallo stesso legale e dal collega Enrico Corini, di trasferire cioe' il processo da Genova a Torino per il presunto coinvolgimento nei fatti del magistrato Francesco Pinto, la notte dell' irruzione pm di turno.

''Per il reato di calunnia - ha spiegato l' avv. Biondi - ho citato Otello; e' infatti il reato di Jago che fa apparire il fazzoletto di Desdemona come non consegnato a Cipro, ma
consegnato a Cassio, che avrebbe tradito Otello. Invece era
tutto falso''.
Uscendo dalla metafora, l' avv. Biondi ha sostenuto che Troiani porto' le due bottiglie nel piazzale della scuola ''alla luce del sole e ripreso anche dalle telecamere'' per poi consegnarle al suo superiore Massimiliano Di Bernardini. ''Il mio assistito - ha sottolineato - e' l' unico poliziotto che ha riferito questo episodio, mentre gli altri hanno preso le distanze. Era il suo superiore li' presente a dovere dare atto che le molotov non erano state trovate nella scuola, ma fuori (nel pomeriggio in corso Italia, ndr)''.

''Troiani - ha ribadito il legale - se avesse avuto intenzione di stabilire un rapporto di collegamento tra l' interno e l' esterno avrebbe clandestinizzato le cose. Invece fa tutto alla luce del sole e lo riferisce anche ai magistrati''.

L' avv. Biondi ha poi contestato la richiesta di giudizio dei pm citando circa 40 pagine che riguardano il suo assistito. ''E' un caso di illogicita' manifesta - ha sostenuto - tra le acquisizioni che gli stessi pm hanno stabilito da pagina 110 a pagina 144 del loro elaborato e quello che poi hanno tratto nelle loro conclusioni erronee. Avrebbero infatti dovuto dire che le bottiglie erano all' interno della scuola, mentre Troiani le ha portate fuori, dove e' stato fotografato''.

Secondo la ricostruzione dei pm invece il trasporto delle molotov era avvenuto da Donnini a Burgio, e poi da Troiani che le aveva consegnate a Di Bernardini davanti alla scuola.

L' avv. Biondi ha poi ammesso che ''Troiani potra' rispondere di un segmento di responsabilita', mentre il reato di calunnia presuppone che il disegno criminoso sia a monte e globale e non stabilito a posteriori da comportamenti illeciti di altri''.

''Un mosaico - ha concluso - e' fatto di tante tessere, ma una tessera avulsa dal mosaico non ha alcun significato, puo' avere un colore, ma non rispetta il disegno criminoso che e' stato fatto''.

20-NOV-04 14:45 NNNN

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