Olimpia Tarzia, segretaria generale del Movimento per la vita italiano, propone di riformare completamente i Consultori. Ecco come.

Molti di voi (io l’ho saputo per caso) non sanno che un ulteriore attacco alla 194 sta per essere portato dalla “Santa Inquisizione” di questo governo, nel caso specifico della Regione Lazio. E’ la proposta di legge 170 della Consigliera Olimpia Tarzia. Costei è segretaria generale del Movimento per la vita italiano, Responsabile Nazionale CCD del Settore Famiglia e Tutela della vita. Cosa dice questa proposta di legge. Accanto ai consultori dipendenti dalle ASL ci saranno delle strutture convenzionate. Ci saranno quindi: a. consultori promossi e dipendenti dalla ASL; b. consultori familiari riconosciuti dalla Regione Lazio promossi e dipendenti dagli Enti o Istituzioni pubbliche o private senza scopo di lucro, c. consultori familiari riconosciuti dalla Regione e convenzionati con le ASL. Un altro po’ di lievitazione naturale di spesa pubblica con le convenzioni insomma. Si noti che le convenzioni saranno stabilite dalla Regione in modo del tutto arbitrario, attraverso la commissione delle pari opportunità, che valuterà l’idoneità dei consultori sulla base del rispetto dei principi della legge. E quali sono sti principi? Tra tutti spicca l’“educazione al rispetto dalla vita umana fin dal concepimento”. Vi ricorda qualcosa? Ci hanno provato e ci sono riusciti con la legge sulla procreazione assistita e ci riprovano con i consultori. In quest’ottica non si fa più cenno all’attività di prevenzione della Sterilità/Infertilità e alla preconcezione. Tra le altre perle vi segnalo anche che, tra le attività del consultorio, ricade la seguente incombenza: “Ai fini di realizzare un’efficace azione di prevenzione dell’IVG (Interruzione Volontaria di Gravidanza NdR) i consultori della Regione Lazio per ogni donna che ad essi si rivolge, ai sensi dell’art. 4 della legge 194, redigono un modulo nel quale sono indicate le cause dichiarate per la richiesta di IVG, le attività compiute al fine di prevenirla e l’esito dell’intervento consultoriale. Copia ononima di tali moduli è inviata semestralmente all’Assessorato alla Sanità, - che redige ogni anno una relazione presentata al Consiglio Regionale sull’attività di prevenzione della IVG svolta nei consultori della Regione con particolare riferimento ai casi in cui, per effetto dell’intervento consultoriale, la gravidanza è proseguita. Speciali convenzioni vengono stipulate dalle ASL con le associazione di volontariato che hanno lo scopo di prevenire l’IVG mediante azioni di solidarietà in favore delle maternità difficili”. Capito bene? Viene obbligata la donna che abortisce a dire perché abortisce, cosa ha fatto per non abortire, ecc. ed inoltre si raccolgono i dati per “punire” gli operatori del consultorio inadempienti ai dettami della legge, assolutamente soggettiva ovviamente. Per assicurare il prefetto controllo della Santa Inquisizione, all’articolo 7 sulla gestione del Consultorio, si stabilisce che la gestione dovrà essere assicurata da un gestore, nominato dalla ASL su parere di un Comitato. Sto comitato è “formato da non più di sette rappresentanti delle associazioni familiari e di volontariato, nonché di altre associazioni sociali o sindacali ove presenti sul territorio e che perseguano finalità compatibili con quelle della presente legge” Capito? L’autonomia del consultorio va a farsi benedire, perché asservita a questo Comitato, nominato da Santa Olimpia Tarzia, che fa altro che da longa manu della Santa Inquisizione. Vi risparmio le altre schifezze. Quello che vi chiedo è di dare la massima visibilità all’assurdità di questa proposta di legge che attacca ancora una volta la 194. Sotto vi riporto qualche link (spero) utile: sito personale di Olimpia Tarzia: http://www.olimpiatarzia.it legge 405/75 sull’istituzione dei consultori : http://www.itfa.it/docs/biblio/lrcons.htm L. 22 maggio 1978, n. 194 per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza: http://isd.olografix.org/faq/l194.htm