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18-11 Intervento di Pisanu sugli espropri
by seduta senato della repubblica Sunday, Jan. 16, 2005 at 3:23 PM mail:

Incidenti causati dai cosiddetti "disobbedienti" a Milano e a Roma Intervento del Ministro degli Interni Pisanu Data: 18/11/2004 SENATO DELLA REPUBBLICA Seduta di giovedì 18 novembre 2004


Interrogazioni n. 3-01810 del Sen. Pedrizzi (AN) e altri,
n. 3-01827 del Sen. Barelli (FI) , n.3-01837 dei Senatori Battisti e Zanda
(Margherita) e n. 3-01840 del Senatore Brutti Massimo ed altri (D.S.).

ROMA - INCIDENTI CAUSATI DAI COSIDDETTI "DISOBBEDIENTI"

Signor Presidente,
con il suo permesso risponderò in primo luogo alle interrogazioni sugli
incidenti causati a Roma dai cosiddetti disobbedienti.
Onorevoli senatori,
i fatti richiamati dagli interroganti sono ormai noti e mi limiterò quindi a
ricostruirli nelle linee essenziali. Nella mattinata dello scorso 6 novembre
circa duecento persone si sono riunite in via dei Volsci e in piazza
Vittorio a Roma. C'erano "disobbedienti", esponenti dei centri sociali
romani, milanesi e del Nord-Est, nonché elementi del cosiddetto
"Coordinamento di lotta per la casa" di Roma.
I giovani hanno poi raggiunto in metropolitana il centro commerciale
Panorama di via Tiburtina. Una volta entrati nel locale, hanno iniziato a
diffondere volantini scandendo slogan contro la politica economica del
Governo e invitando i clienti a non pagare gli acquisti.
Mentre alcuni di loro avviavano una sorta di trattativa con il direttore del
centro per ottenere il 70% di sconto sulla spesa, altri cominciavano a
riempire i carrelli di merce, cercando poi di scavalcare le casse per uscire
dal locale. Qualcuno ha infranto vetrine interne per impadronirsi degli
articoli esposti.
Un dipendente del centro ha cercato di opporsi ed è stato colpito al volto
da uno dei facinorosi che gli ha procurato lesioni guaribili in 7 giorni. Il
lavoratore ha presentato denuncia-querela, consentendo agli investigatori di
identificare il responsabile dell'aggressione.
Le Forze di polizia hanno recuperato parte della merce sottratta - generi
alimentari, computer ed altro materiale informatico - e hanno documentato i
fatti.

Nel pomeriggio si è svolta la manifestazione indetta dalle rappresentanze
sindacali di base per protestare contro la politica economica del Governo.
Vi hanno partecipato circa diecimila persone appartenenti alle diverse aree
della sinistra antagonista.
Durante il corteo, una cinquantina di giovani si sono separati dagli altri
manifestanti e sono entrati nella libreria "Feltrinelli" di largo Torre
Argentina, impossessandosi di un numero imprecisato di libri e DVD, tra cui
numerose copie del film "Fahrenheit 9/11", del regista americano Moore .
Alcuni di questi manifestanti erano a volto coperto.
La direttrice della libreria, nella sua denuncia di furto, ha stimato
l'ammontare del danno in circa trentamila euro.
Le indagini svolte finora sui due episodi hanno condotto all'identificazione
di ottanta persone, tra cui alcuni dei più noti leader dell'antagonismo
nazionale. Nella giornata di ieri è stata trasmessa all'Autorità
Giudiziaria una prima, dettagliata informativa di reato.
In entrambi i casi, l'intervento delle Forze dell'ordine ha impedito che
venissero commessi reati più gravi ed è stato effettuato nei tempi e con i
modi suggeriti dalla loro professionalità ed esperienza, cioè col fine di
tutelare al meglio l'incolumità dei lavoratori e dei cittadini presenti
negli esercizi commerciali.
In altri termini, in queste due occasioni non è stato possibile effettuare
gli arresti in flagranza di reato.
Ho comunque dato disposizioni perché le Forze dell'Ordine procedano
all'arresto in flagranza ogni altra volta che ciò risulti tecnicamente
possibile. Naturalmente, in caso contrario, si dovranno individuare
rapidamente i responsabili e deferirli all'Autorità giudiziaria, per le
sollecite, conseguenti decisioni.
* * * * *
Vorrei ora sottolineare, Signor Presidente, che gli episodi di Roma - come
pure quello verificatosi il 30 ottobre scorso al supermercato Esselunga di
Milano - rievocano i cosiddetti "espropri proletari" praticati dai gruppi
dell'Autonomia Operaia negli anni Settanta.
Quegli atti violenti venivano compiuti con la consapevolezza della loro
illegalità, nel quadro di una strategia di guerriglia urbana in chiave
pre-rivoluzionaria.

I militanti dell'"avanguardia di classe" agivano travisati per assicurarsi
l'impunità e si appropriavano di beni di consumo essenzialmente destinati
ad uso personale, il cui acquisto legale era ritenuto impossibile per chi
versasse in condizioni di emarginazione economica e sociale.
Questa pratica è stata ripresa agli inizi dell'anno scorso, ma con modalità
diverse: i protagonisti, infatti, hanno agito a viso scoperto, esibendo
spesso striscioni contro il "caro-vita ed il precariato" e cercando contatti
con le direzioni aziendali per chiedere forti ribassi sui prezzi delle
merci.
Mi riferisco alla sedicente campagna di lotta per le fasce deboli e i
lavoratori precari, iniziata lo scorso anno con incursioni in centri
commerciali e supermercati di varie città d'Italia, tra le quali Cuneo,
Mestre, Padova, Alessandria, Napoli e Bologna (ho qui un elenco dettagliato
dei fatti che, con il consenso del Presidente, vorrei lasciare agli atti
della seduta).
Gran parte dei responsabili sono stati tempestivamente identificati e
denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie.
I gruppi antagonisti hanno presentato queste azioni come una legittima
campagna di sensibilizzazione politica sulla condizione di ulteriore
impoverimento delle fasce deboli.
Ammesso che l'intenzione fosse questa, i fatti di Milano e di Roma sono
andati ben oltre e in maniera preoccupante
Ed infatti: nel caso del supermercato Panorama, dopo la consueta richiesta
di sconto, i facinorosi si sono indiscriminatamente impossessati di
rilevanti quantità di merci; mentre nel caso della libreria Feltrinelli la
razzia è stata compiuta, a margine di un corteo, da un gruppo di
manifestanti, alcuni dei quali a volto coperto, che non hanno neppure
abbozzato alcuna richiesta di sconto.
Se per il primo episodio si può anche pensare ad una situazione sfuggita di
mano agli organizzatori, l'assalto alla libreria "Feltrinelli" appare come
un'azione preordinata al fine di inasprire le tensioni e acquisire spazi
politici nell'area antagonista.
La valutazione complessiva è che i due episodi convergono nell'attestare un
"innalzamento del livello di scontro" e che questa tendenza potrebbe
investire, con campagne mirate, anche altre tematiche sociali.
Penso, in particolare, a quelle del mondo del lavoro, dalle fabbriche, ai
servizi, al terziario avanzato. Negli ultimi mesi, infatti, diversi soggetti
dell'area antagonista hanno man mano evidenziato il proposito di premere
sulle frange sindacali più sensibili per deviare il corso delle vertenze e,
alla fine, mettere in crisi le grandi organizzazione dei lavoratori,
estremizzando così il conflitto sociale e politico.
Campagne e mobilitazioni, pur essendo momenti di aggregazione operativa,
lasciano comunque intravedere alcune linee di frattura che dividono il campo
antagonista almeno in tre diverse componenti: quella pacifica dei "Social
Forum"; quella dei "disobbedienti", inclini ad azioni illegali di diversa
intensità, tra le quali anche appunto i cosiddetti "espropri proletari";
quella dell'antagonismo più radicale (anarchici, marxisti-leninisti, area
dell'Autonomia di Classe) che scelgono la violenza come strumento normale di
lotta politica e che possono anche andare oltre la "propaganda ramata".
A tutti i violenti, a chi li sostiene, a chi definisce gli "espropri
proletari" gesti belli o simbolici, e anche a chi in qualche modo li
giustifica, dico con la massima chiarezza che si tratta, invece, di atti
incivili e illegali. Non siamo di fronte a compagni che sbagliano, ma a
compagni che devastano e rubano, seminando sconcerto e paura tra i cittadini
onesti.
Chi ricorda gli anni di piombo non può dimenticare il tragico equivoco di
quanti chiamarono errore politico la gambizzazione e l'assassinio.
Oggi, in tempi fortunatamente meno sanguinosi, siamo tuttavia di fronte a
una illegalità politica crescente, ad una violenza sempre più minacciosa
alla quale non possiamo in alcun modo concedere ulteriori passi in avanti.




EPISODI DI ESPROPRIO RIGUARDANTI BENI DI CONSUMO 2003 - 2004

CUNEO, 29 marzo 2003
Una quarantina di aderenti al "Comitato Contro la Guerra" (tra cui elementi
del "K.A.B. - Kollettivo Autonomo Bra), ha inscenato una manifestazione non
autorizzata dinanzi al centro commerciale "IPERCOOP", dove ha sede anche un
esercizio della catena "MC DONALD'S", distribuendo volantini contro la
guerra in Iraq invitanti al boicottaggio dei prodotti alimentari
statunitensi. Nella circostanza, una ventina di aderenti al "K.A.B." sono
entrati nell'area di vendita del supermercato e, dopo aver svuotato alcuni
scaffali, hanno sparso sul pavimento i prodotti da boicottare.
Per tale manifestazione sono stati deferiti all'A.G., per il reato di
manifestazione non autorizzata, 35 manifestanti, di cui tre sono stati
denunciati anche ai sensi dell'art. 4 della Legge 1001/75.
SESTO S. GIOVANNI (MI), 21 novembre 2003
Una quarantina di giovani aderenti al movimento dei "disobbedienti", ed in
particolare al sodalizio "Casa Loca Occupata", ha fatto ingresso all'interno
dell'ipermercato "COOP" di Sesto San Giovanni. Giunti presso le casse gli
attivisti hanno richiesto che venisse loro applicato uno sconto del 50% sui
prodotti prelevati, così come previsto ed indicato su alcuni volantini
promozionali (buoni sconti) recanti il marchio "COOP", verosimilmente
stampati e diffusi dagli stessi aderenti al movimento in parola. La
direzione del centro commerciale ha comunque deciso di applicare per trenta
minuti, per i soli clienti presenti all'interno, uno sconto del 10% sui
prodotti alimentari. Nello stesso pomeriggio, è stata attuata un'analoga
iniziativa presso la "ESSELUNGA" di via Vigliani da parte di un gruppo di 30
esponenti del C.S. Cantiere, altra realtà che aderisce al movimento dei
"disobbedienti". Non avendo ottenuto alcuno sconto sulla merce prelevata i
manifestanti dopo un'ora circa hanno abbandonato il supermercato senza
comunque aver arrecato alcun danno.
MESTRE (VE), 30 gennaio 2004
Una ventina di attivisti del movimento dei "disobbedienti" ha inscenato una
protesta all'interno del Supermercato "PAM", chiedendo di ottenere uno
sconto del 20% sul valore della spesa effettuata e bloccando nel contempo i
varchi cassa. All'esterno era stato esposto uno striscione riportante la
scritta "CONTRO IL CAROVITA REDDITO DIRITTI DIGNITA' - SCONTO DEL 20% -
INVISIBILI RETE DEL PRECARIATO SOCIALE". All'iniziativa hanno preso parte
anche rappresentanti dell'RDB -CUB del settore autoferrotranvieri. La
trattativa condotta da Luca CASARINI si è conclusa con la determinazione da
parte della direzione dell'esercizio commerciale di emettere scontrini a
prezzo pieno e non scontato a fronte della corresponsione da parte dei
"disobbedienti" solo dell'80% di quanto dovuto, salva la possibilità di
intraprendere successive azioni legali di rivalsa. Alla luce di ciò, i
rappresentanti degli autoferrotranvieri, non avendo ottenuto lo sconto in
modo ufficiale e cioè facendolo comparire sullo scontrino fiscale, hanno
desistito dall'acquisto, abbandonando i prodotti nei pressi delle casse.
Dal successivo esame degli elementi testimoniali e delle riprese audio-video
effettuate in occasione della citata manifestazione, la Digos di Venezia ha
ravvisato nella condotta tenuta dal CASARINI gli estremi del delitto di
estorsione, per il quale è stato deferito all'A.G..
PADOVA, 30 gennaio 2004
Sessanta attivisti del movimento dei "disobbedienti" e del C.S.O. "Pedro"
sono entrati alla spicciolata all'interno del supermercato "EUROSPAR" e,
dopo aver prelevato della merce dagli scaffali, presentatisi alle casse
hanno chiesto che venisse praticato uno sconto del 15% sugli acquisti di
tutti i clienti presenti.
L'iniziativa era condotta da noti esponenti tra cui Massimiliano GALLOB,
Nicola GRIGION e Matteo GIACOMETTI che hanno nel contempo effettuato opera
di propaganda con megafoni e volantini per esporre ai presenti i contenuti
dell'iniziativa. La direzione della catena commerciale in questione ha in
ultimo deciso, anche per la presenza di numerosi giornalisti, di aderire
simbolicamente alla richiesta dei dimostranti, applicando ad alcuni di essi
lo sconto richiesto.
A seguito delle indagini condotte sono state segnalate all'A.G. 27 persone.
CAMERANO (AN), 26 marzo 2004
Una quarantina di elementi della locale area dei "disobbedienti",
provenienti anche dalla provincia di Macerata, ha fatto ingresso all'interno
dell'ipermercato "CARREFOUR" e, dopo aver esposto uno striscione con la
scritta "DIRITTI PER TUTTI - AUTORIDUCETEVI LA SPESA", ha prelevato della
merce dagli scaffali richiedendo poi, invano, che venisse praticato uno
sconto del 50% sul prezzo di tali prodotti. L'iniziativa è terminata dopo
circa un'ora senza alcun incidente.
ALESSANDRIA, 27 marzo 2004
Una ventina di aderenti del movimento antagonista ha effettuato una
manifestazione di protesta contro il caro vita all'interno del supermercato
"UNES" invitando la clientela a pretendere alle casse uno sconto del 10%
sulla spesa effettuata. Nell'occasione sono stati esposti due striscioni
riportanti la dicitura "CONTRO IL CARO VITA DIFENDIAMO I NOSTRI BISOGNI -
10% DI SCONTO - PRETENDILO ALLA CASSA SUPERMERCATI UNES - DISOBBEDIENTI".
NAPOLI, 25 giugno 2004
Circa 100 persone, appartenenti al sodalizio "Unione Disoccupati" di Napoli
ed ai "No Global" campani, tra cui il noto Francesco CARUSO, hanno
effettuato una protesta all'interno di un supermercato della catena
"CARREFOUR" protestando contro il caro prezzi e la precarietà occupazionale,
chiedendo di effettuare una spesa sociale a metà prezzo.
BOLOGNA, 27 ottobre 2004
Una sessantina di aderenti ai locali sodalizi "disobbedienti" e "Out Of
Control/Crew", nonché esponenti del sindacato R.D.B., nell'ambito della
campagna denominata "S. Precario", sono penetrati all'interno del cinema
multisala "CAPITOL" allo scopo di protestare contro il caro-vita e la
situazione dei lavoratori precari.
I manifestanti, privi del biglietto di accesso, hanno preso posto in una
delle sale esponendo al pubblico presente le finalità dell'azione
contestativa. Successivamente, con l'assenso del titolare dell'esercizio
cinematografico, hanno assistito alla proiezione del film.
Al termine dello spettacolo, i dimostranti hanno abbandonato la sala
cinematografica allontanandosi alla spicciolata.
A seguito delle indagini condotte sono state segnalate all'A.G. 34 persone.
MILANO, 30 ottobre 2004
Un centinaio di aderenti ai locali centri sociali "Deposito Bulk", "Pergola"
e "Torkiera" ha inscenato una manifestazione di protesta all'interno
dell'esercizio commerciale "ESSELUNGA", facendo ingresso in massa nella
struttura. Gli stessi, dopo aver allestito un sistema di amplificazione
sonora ed aver posizionato un manichino raffigurante "SAN PRECARIO", hanno
effettuato degli interventi sui temi del "precariato sociale" e dello
"sfruttamento" dei dipendenti nel settore della grossa distribuzione.
Nel contempo, alcuni dimostranti si sono impossessati di vari generi
alimentari e bevande, in parte consumati e distribuiti ai clienti ed in
parte occultati all'interno di zaini e trasportati all'esterno. A seguito
dell'intervento delle Forze di polizia, i dimostranti hanno continuato
l'iniziativa di protesta nell'atrio del supermercato, senza peraltro
ostacolare l'attività di vendita. Tra gli autori dell'iniziativa, tutti a
volto scoperto, sono stati riconosciuti una decina di aderenti ai predetti
centri sociali che sono stati denunciati alla competente A.G., mentre altri
sono in corso di identificazione anche attraverso la visione delle riprese
del sistema di controllo interno al supermercato.
ROMA, 6 novembre 2004
Nel corso della mattinata, circa duecento persone - tra cui "disobbedienti"
ed esponenti dei centri sociali romani, milanesi e del nord-est, nonché
elementi del "Coordinamento di lotta per la casa" di Roma - si sono riunite
in due distinti gruppi in via dei Volsci ed in piazza Vittorio, da dove,
spostandosi con la metropolitana, hanno raggiunto il centro commerciale
"PANORAMA" di via Tiburtina. Una volta all'interno, i manifestanti hanno
diffuso volantini e scandito slogan contro la politica economica del
Governo, invitando i presenti a non pagare gli acquisti, mentre i leader
dell'iniziativa hanno avviato una "trattativa" con il direttore del centro
allo scopo di ottenere "il 70% di sconto sulla spesa". Contestualmente,
tuttavia, la maggior parte dei manifestanti ha iniziato a riempire i
carrelli con merce varia, cercando di uscire dal centro commerciale
scavalcando le casse, mentre altri attivisti, dopo aver danneggiato alcune
vetrine interne, hanno asportato diversi articoli. Un dipendente di
"PANORAMA" che aveva cercato di opporsi ai manifestanti è stato colpito al
volto da un dimostrante, nei pressi delle casse, riportando lesioni
giudicate guaribili in 7 giorni. Per tale episodio sono stati al momento
identificate 78 persone di cui 70 già deferite all'Autorità Giudiziaria.
ROMA, 6 novembre 2004
Durante lo svolgimento della manifestazione contro il "precariato",
organizzata dal movimento dei "disobbedienti", circa cinquanta giovani,
alcuni dei quali travisati, staccatisi dal centro del corteo, sono entrati
nella libreria "FELTRINELLI" di largo Torre Argentina, dove hanno asportato
un imprecisato numero di libri e DVD, per un valore di circa €. 30.000. Sono
tuttora in corso attività investigative finalizzate all'individuazione dei
responsabili.
17/11/2004

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