Incidenti causati dai cosiddetti "disobbedienti" a Milano e a Roma
Intervento del Ministro degli Interni Pisanu
Data: 18/11/2004
SENATO DELLA REPUBBLICA
Seduta di giovedì 18 novembre 2004
Interrogazioni n. 3-01810 del Sen. Pedrizzi (AN) e altri, n. 3-01827 del Sen. Barelli (FI) , n.3-01837 dei Senatori Battisti e Zanda (Margherita) e n. 3-01840 del Senatore Brutti Massimo ed altri (D.S.).
ROMA - INCIDENTI CAUSATI DAI COSIDDETTI "DISOBBEDIENTI"
Signor Presidente, con il suo permesso risponderò in primo luogo alle interrogazioni sugli incidenti causati a Roma dai cosiddetti disobbedienti. Onorevoli senatori, i fatti richiamati dagli interroganti sono ormai noti e mi limiterò quindi a ricostruirli nelle linee essenziali. Nella mattinata dello scorso 6 novembre circa duecento persone si sono riunite in via dei Volsci e in piazza Vittorio a Roma. C'erano "disobbedienti", esponenti dei centri sociali romani, milanesi e del Nord-Est, nonché elementi del cosiddetto "Coordinamento di lotta per la casa" di Roma. I giovani hanno poi raggiunto in metropolitana il centro commerciale Panorama di via Tiburtina. Una volta entrati nel locale, hanno iniziato a diffondere volantini scandendo slogan contro la politica economica del Governo e invitando i clienti a non pagare gli acquisti. Mentre alcuni di loro avviavano una sorta di trattativa con il direttore del centro per ottenere il 70% di sconto sulla spesa, altri cominciavano a riempire i carrelli di merce, cercando poi di scavalcare le casse per uscire dal locale. Qualcuno ha infranto vetrine interne per impadronirsi degli articoli esposti. Un dipendente del centro ha cercato di opporsi ed è stato colpito al volto da uno dei facinorosi che gli ha procurato lesioni guaribili in 7 giorni. Il lavoratore ha presentato denuncia-querela, consentendo agli investigatori di identificare il responsabile dell'aggressione. Le Forze di polizia hanno recuperato parte della merce sottratta - generi alimentari, computer ed altro materiale informatico - e hanno documentato i fatti.
Nel pomeriggio si è svolta la manifestazione indetta dalle rappresentanze sindacali di base per protestare contro la politica economica del Governo. Vi hanno partecipato circa diecimila persone appartenenti alle diverse aree della sinistra antagonista. Durante il corteo, una cinquantina di giovani si sono separati dagli altri manifestanti e sono entrati nella libreria "Feltrinelli" di largo Torre Argentina, impossessandosi di un numero imprecisato di libri e DVD, tra cui numerose copie del film "Fahrenheit 9/11", del regista americano Moore . Alcuni di questi manifestanti erano a volto coperto. La direttrice della libreria, nella sua denuncia di furto, ha stimato l'ammontare del danno in circa trentamila euro. Le indagini svolte finora sui due episodi hanno condotto all'identificazione di ottanta persone, tra cui alcuni dei più noti leader dell'antagonismo nazionale. Nella giornata di ieri è stata trasmessa all'Autorità Giudiziaria una prima, dettagliata informativa di reato. In entrambi i casi, l'intervento delle Forze dell'ordine ha impedito che venissero commessi reati più gravi ed è stato effettuato nei tempi e con i modi suggeriti dalla loro professionalità ed esperienza, cioè col fine di tutelare al meglio l'incolumità dei lavoratori e dei cittadini presenti negli esercizi commerciali. In altri termini, in queste due occasioni non è stato possibile effettuare gli arresti in flagranza di reato. Ho comunque dato disposizioni perché le Forze dell'Ordine procedano all'arresto in flagranza ogni altra volta che ciò risulti tecnicamente possibile. Naturalmente, in caso contrario, si dovranno individuare rapidamente i responsabili e deferirli all'Autorità giudiziaria, per le sollecite, conseguenti decisioni. * * * * * Vorrei ora sottolineare, Signor Presidente, che gli episodi di Roma - come pure quello verificatosi il 30 ottobre scorso al supermercato Esselunga di Milano - rievocano i cosiddetti "espropri proletari" praticati dai gruppi dell'Autonomia Operaia negli anni Settanta. Quegli atti violenti venivano compiuti con la consapevolezza della loro illegalità, nel quadro di una strategia di guerriglia urbana in chiave pre-rivoluzionaria.
I militanti dell'"avanguardia di classe" agivano travisati per assicurarsi l'impunità e si appropriavano di beni di consumo essenzialmente destinati ad uso personale, il cui acquisto legale era ritenuto impossibile per chi versasse in condizioni di emarginazione economica e sociale. Questa pratica è stata ripresa agli inizi dell'anno scorso, ma con modalità diverse: i protagonisti, infatti, hanno agito a viso scoperto, esibendo spesso striscioni contro il "caro-vita ed il precariato" e cercando contatti con le direzioni aziendali per chiedere forti ribassi sui prezzi delle merci. Mi riferisco alla sedicente campagna di lotta per le fasce deboli e i lavoratori precari, iniziata lo scorso anno con incursioni in centri commerciali e supermercati di varie città d'Italia, tra le quali Cuneo, Mestre, Padova, Alessandria, Napoli e Bologna (ho qui un elenco dettagliato dei fatti che, con il consenso del Presidente, vorrei lasciare agli atti della seduta). Gran parte dei responsabili sono stati tempestivamente identificati e denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie. I gruppi antagonisti hanno presentato queste azioni come una legittima campagna di sensibilizzazione politica sulla condizione di ulteriore impoverimento delle fasce deboli. Ammesso che l'intenzione fosse questa, i fatti di Milano e di Roma sono andati ben oltre e in maniera preoccupante Ed infatti: nel caso del supermercato Panorama, dopo la consueta richiesta di sconto, i facinorosi si sono indiscriminatamente impossessati di rilevanti quantità di merci; mentre nel caso della libreria Feltrinelli la razzia è stata compiuta, a margine di un corteo, da un gruppo di manifestanti, alcuni dei quali a volto coperto, che non hanno neppure abbozzato alcuna richiesta di sconto. Se per il primo episodio si può anche pensare ad una situazione sfuggita di mano agli organizzatori, l'assalto alla libreria "Feltrinelli" appare come un'azione preordinata al fine di inasprire le tensioni e acquisire spazi politici nell'area antagonista. La valutazione complessiva è che i due episodi convergono nell'attestare un "innalzamento del livello di scontro" e che questa tendenza potrebbe investire, con campagne mirate, anche altre tematiche sociali. Penso, in particolare, a quelle del mondo del lavoro, dalle fabbriche, ai servizi, al terziario avanzato. Negli ultimi mesi, infatti, diversi soggetti dell'area antagonista hanno man mano evidenziato il proposito di premere sulle frange sindacali più sensibili per deviare il corso delle vertenze e, alla fine, mettere in crisi le grandi organizzazione dei lavoratori, estremizzando così il conflitto sociale e politico. Campagne e mobilitazioni, pur essendo momenti di aggregazione operativa, lasciano comunque intravedere alcune linee di frattura che dividono il campo antagonista almeno in tre diverse componenti: quella pacifica dei "Social Forum"; quella dei "disobbedienti", inclini ad azioni illegali di diversa intensità, tra le quali anche appunto i cosiddetti "espropri proletari"; quella dell'antagonismo più radicale (anarchici, marxisti-leninisti, area dell'Autonomia di Classe) che scelgono la violenza come strumento normale di lotta politica e che possono anche andare oltre la "propaganda ramata". A tutti i violenti, a chi li sostiene, a chi definisce gli "espropri proletari" gesti belli o simbolici, e anche a chi in qualche modo li giustifica, dico con la massima chiarezza che si tratta, invece, di atti incivili e illegali. Non siamo di fronte a compagni che sbagliano, ma a compagni che devastano e rubano, seminando sconcerto e paura tra i cittadini onesti. Chi ricorda gli anni di piombo non può dimenticare il tragico equivoco di quanti chiamarono errore politico la gambizzazione e l'assassinio. Oggi, in tempi fortunatamente meno sanguinosi, siamo tuttavia di fronte a una illegalità politica crescente, ad una violenza sempre più minacciosa alla quale non possiamo in alcun modo concedere ulteriori passi in avanti.
EPISODI DI ESPROPRIO RIGUARDANTI BENI DI CONSUMO 2003 - 2004
CUNEO, 29 marzo 2003 Una quarantina di aderenti al "Comitato Contro la Guerra" (tra cui elementi del "K.A.B. - Kollettivo Autonomo Bra), ha inscenato una manifestazione non autorizzata dinanzi al centro commerciale "IPERCOOP", dove ha sede anche un esercizio della catena "MC DONALD'S", distribuendo volantini contro la guerra in Iraq invitanti al boicottaggio dei prodotti alimentari statunitensi. Nella circostanza, una ventina di aderenti al "K.A.B." sono entrati nell'area di vendita del supermercato e, dopo aver svuotato alcuni scaffali, hanno sparso sul pavimento i prodotti da boicottare. Per tale manifestazione sono stati deferiti all'A.G., per il reato di manifestazione non autorizzata, 35 manifestanti, di cui tre sono stati denunciati anche ai sensi dell'art. 4 della Legge 1001/75. SESTO S. GIOVANNI (MI), 21 novembre 2003 Una quarantina di giovani aderenti al movimento dei "disobbedienti", ed in particolare al sodalizio "Casa Loca Occupata", ha fatto ingresso all'interno dell'ipermercato "COOP" di Sesto San Giovanni. Giunti presso le casse gli attivisti hanno richiesto che venisse loro applicato uno sconto del 50% sui prodotti prelevati, così come previsto ed indicato su alcuni volantini promozionali (buoni sconti) recanti il marchio "COOP", verosimilmente stampati e diffusi dagli stessi aderenti al movimento in parola. La direzione del centro commerciale ha comunque deciso di applicare per trenta minuti, per i soli clienti presenti all'interno, uno sconto del 10% sui prodotti alimentari. Nello stesso pomeriggio, è stata attuata un'analoga iniziativa presso la "ESSELUNGA" di via Vigliani da parte di un gruppo di 30 esponenti del C.S. Cantiere, altra realtà che aderisce al movimento dei "disobbedienti". Non avendo ottenuto alcuno sconto sulla merce prelevata i manifestanti dopo un'ora circa hanno abbandonato il supermercato senza comunque aver arrecato alcun danno. MESTRE (VE), 30 gennaio 2004 Una ventina di attivisti del movimento dei "disobbedienti" ha inscenato una protesta all'interno del Supermercato "PAM", chiedendo di ottenere uno sconto del 20% sul valore della spesa effettuata e bloccando nel contempo i varchi cassa. All'esterno era stato esposto uno striscione riportante la scritta "CONTRO IL CAROVITA REDDITO DIRITTI DIGNITA' - SCONTO DEL 20% - INVISIBILI RETE DEL PRECARIATO SOCIALE". All'iniziativa hanno preso parte anche rappresentanti dell'RDB -CUB del settore autoferrotranvieri. La trattativa condotta da Luca CASARINI si è conclusa con la determinazione da parte della direzione dell'esercizio commerciale di emettere scontrini a prezzo pieno e non scontato a fronte della corresponsione da parte dei "disobbedienti" solo dell'80% di quanto dovuto, salva la possibilità di intraprendere successive azioni legali di rivalsa. Alla luce di ciò, i rappresentanti degli autoferrotranvieri, non avendo ottenuto lo sconto in modo ufficiale e cioè facendolo comparire sullo scontrino fiscale, hanno desistito dall'acquisto, abbandonando i prodotti nei pressi delle casse. Dal successivo esame degli elementi testimoniali e delle riprese audio-video effettuate in occasione della citata manifestazione, la Digos di Venezia ha ravvisato nella condotta tenuta dal CASARINI gli estremi del delitto di estorsione, per il quale è stato deferito all'A.G.. PADOVA, 30 gennaio 2004 Sessanta attivisti del movimento dei "disobbedienti" e del C.S.O. "Pedro" sono entrati alla spicciolata all'interno del supermercato "EUROSPAR" e, dopo aver prelevato della merce dagli scaffali, presentatisi alle casse hanno chiesto che venisse praticato uno sconto del 15% sugli acquisti di tutti i clienti presenti. L'iniziativa era condotta da noti esponenti tra cui Massimiliano GALLOB, Nicola GRIGION e Matteo GIACOMETTI che hanno nel contempo effettuato opera di propaganda con megafoni e volantini per esporre ai presenti i contenuti dell'iniziativa. La direzione della catena commerciale in questione ha in ultimo deciso, anche per la presenza di numerosi giornalisti, di aderire simbolicamente alla richiesta dei dimostranti, applicando ad alcuni di essi lo sconto richiesto. A seguito delle indagini condotte sono state segnalate all'A.G. 27 persone. CAMERANO (AN), 26 marzo 2004 Una quarantina di elementi della locale area dei "disobbedienti", provenienti anche dalla provincia di Macerata, ha fatto ingresso all'interno dell'ipermercato "CARREFOUR" e, dopo aver esposto uno striscione con la scritta "DIRITTI PER TUTTI - AUTORIDUCETEVI LA SPESA", ha prelevato della merce dagli scaffali richiedendo poi, invano, che venisse praticato uno sconto del 50% sul prezzo di tali prodotti. L'iniziativa è terminata dopo circa un'ora senza alcun incidente. ALESSANDRIA, 27 marzo 2004 Una ventina di aderenti del movimento antagonista ha effettuato una manifestazione di protesta contro il caro vita all'interno del supermercato "UNES" invitando la clientela a pretendere alle casse uno sconto del 10% sulla spesa effettuata. Nell'occasione sono stati esposti due striscioni riportanti la dicitura "CONTRO IL CARO VITA DIFENDIAMO I NOSTRI BISOGNI - 10% DI SCONTO - PRETENDILO ALLA CASSA SUPERMERCATI UNES - DISOBBEDIENTI". NAPOLI, 25 giugno 2004 Circa 100 persone, appartenenti al sodalizio "Unione Disoccupati" di Napoli ed ai "No Global" campani, tra cui il noto Francesco CARUSO, hanno effettuato una protesta all'interno di un supermercato della catena "CARREFOUR" protestando contro il caro prezzi e la precarietà occupazionale, chiedendo di effettuare una spesa sociale a metà prezzo. BOLOGNA, 27 ottobre 2004 Una sessantina di aderenti ai locali sodalizi "disobbedienti" e "Out Of Control/Crew", nonché esponenti del sindacato R.D.B., nell'ambito della campagna denominata "S. Precario", sono penetrati all'interno del cinema multisala "CAPITOL" allo scopo di protestare contro il caro-vita e la situazione dei lavoratori precari. I manifestanti, privi del biglietto di accesso, hanno preso posto in una delle sale esponendo al pubblico presente le finalità dell'azione contestativa. Successivamente, con l'assenso del titolare dell'esercizio cinematografico, hanno assistito alla proiezione del film. Al termine dello spettacolo, i dimostranti hanno abbandonato la sala cinematografica allontanandosi alla spicciolata. A seguito delle indagini condotte sono state segnalate all'A.G. 34 persone. MILANO, 30 ottobre 2004 Un centinaio di aderenti ai locali centri sociali "Deposito Bulk", "Pergola" e "Torkiera" ha inscenato una manifestazione di protesta all'interno dell'esercizio commerciale "ESSELUNGA", facendo ingresso in massa nella struttura. Gli stessi, dopo aver allestito un sistema di amplificazione sonora ed aver posizionato un manichino raffigurante "SAN PRECARIO", hanno effettuato degli interventi sui temi del "precariato sociale" e dello "sfruttamento" dei dipendenti nel settore della grossa distribuzione. Nel contempo, alcuni dimostranti si sono impossessati di vari generi alimentari e bevande, in parte consumati e distribuiti ai clienti ed in parte occultati all'interno di zaini e trasportati all'esterno. A seguito dell'intervento delle Forze di polizia, i dimostranti hanno continuato l'iniziativa di protesta nell'atrio del supermercato, senza peraltro ostacolare l'attività di vendita. Tra gli autori dell'iniziativa, tutti a volto scoperto, sono stati riconosciuti una decina di aderenti ai predetti centri sociali che sono stati denunciati alla competente A.G., mentre altri sono in corso di identificazione anche attraverso la visione delle riprese del sistema di controllo interno al supermercato. ROMA, 6 novembre 2004 Nel corso della mattinata, circa duecento persone - tra cui "disobbedienti" ed esponenti dei centri sociali romani, milanesi e del nord-est, nonché elementi del "Coordinamento di lotta per la casa" di Roma - si sono riunite in due distinti gruppi in via dei Volsci ed in piazza Vittorio, da dove, spostandosi con la metropolitana, hanno raggiunto il centro commerciale "PANORAMA" di via Tiburtina. Una volta all'interno, i manifestanti hanno diffuso volantini e scandito slogan contro la politica economica del Governo, invitando i presenti a non pagare gli acquisti, mentre i leader dell'iniziativa hanno avviato una "trattativa" con il direttore del centro allo scopo di ottenere "il 70% di sconto sulla spesa". Contestualmente, tuttavia, la maggior parte dei manifestanti ha iniziato a riempire i carrelli con merce varia, cercando di uscire dal centro commerciale scavalcando le casse, mentre altri attivisti, dopo aver danneggiato alcune vetrine interne, hanno asportato diversi articoli. Un dipendente di "PANORAMA" che aveva cercato di opporsi ai manifestanti è stato colpito al volto da un dimostrante, nei pressi delle casse, riportando lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. Per tale episodio sono stati al momento identificate 78 persone di cui 70 già deferite all'Autorità Giudiziaria. ROMA, 6 novembre 2004 Durante lo svolgimento della manifestazione contro il "precariato", organizzata dal movimento dei "disobbedienti", circa cinquanta giovani, alcuni dei quali travisati, staccatisi dal centro del corteo, sono entrati nella libreria "FELTRINELLI" di largo Torre Argentina, dove hanno asportato un imprecisato numero di libri e DVD, per un valore di circa €. 30.000. Sono tuttora in corso attività investigative finalizzate all'individuazione dei responsabili. 17/11/2004
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