PROVOCAZIONE FASCISTA DI SABATO 22 GENNAIO A BRESCIA
SULLA PROVOCAZIONE FASCISTA DI QUESTO POMERIGGIO IN CORSO ZANARDELLI A BRESCIA
Sabato pomeriggio 22 gennaio, in corso Zanardelli a Brescia, alcune decine di attivisti e attiviste del centro sociale Magazzino 47 hanno tentato di dare vita a un presidio comunicativo e di informazione rivolta ai passanti per stigmatizzare la presenza in zona di un gruppo di fascisti del Fronte Sociale Nazionale con un loro gazebo. Non appena i compagni e le compagne del centro sociale si sono avvicinati per leggere i cartelli affissi e i volantini in distribuzione al gazebo, i fascisti hanno immediatamente reagito con calci e pugni e menando fendenti con mazze di legno. Alcuni di noi, colpiti alla testa e agli arti, hanno riportato forti contusioni. Ma non ci siamo lasciati intimidire, abbiamo reagito per limitare i danni e per rendere inoffensivi questi personaggi. Da tempo stiamo ponendo l'attenzione sulla ripresa di attività dei gruppi neo-fascisti a Brescia. Accade frequentemente che il sabato pomeriggio si muovano in gruppo nel centro storico per cercare e malmenare persone colpevoli di avere un abbigliamento "di sinistra". Sabato scorso un gruppo di neonazisti di Forza Nuova distribuivano in corso Zanardelli un volantino delirante sulla purezza della razza e la difesa dell'identità di sangue e suolo. Cercano spazio e legittimazione a Brescia, come nel resto della Lombardia e in molte altre città, dove arrivano ad incendiare centri sociali, ad accoltellare a morte militanti di sinistra. Hanno protezioni altolocate nelle istituzioni, sono manovalanza razzista e fascista della destra politica di governo. Invitiamo tutte le soggettività democratiche e antifasciste a porre l'attenzione su queste realtà, a fare vigilanza antifascista nelle strade e nel tessuto sociale di Brescia, ad assumere e diffondere pratiche di contrasto, le più articolate e differenti per fermare l'attivismo dei fascisti.
Centro Sociale Magazzino 47
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