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MO: minacce di morte per due volontarie di Operazione Colomba nella zona di Hebron
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gap_gaza Thursday, Jan. 27, 2005 at 12:16 PM |
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Comunicato Stampa - Operazione Colomba - 27 gennaio 2005
Comunicato Stampa / 27 gennaio 2005
Minacce di morte a Hebron (Cisgiordania) per due volontarie dell'Operazione Colomba della comunità Papa Giovanni XXIII
Alle ore 11 di oggi 27 gennaio 2005 nei pressi dell'insediamento di Maon, a sud della città di Hebron, in Cisgiordania (Territori Palestinesi), le volontarie dell'Operazione Colomba, il corpo nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, Monica P., italiana e Michelle S., statunitense, sono state minacciate di morte da un colono proveniente dell'insediamento israeliano di Maon mentre accompagnavano alcuni pastori palestinesi nei propri campi. I pastori avevano richiesto di essere accompagnati nei loro campi dai volontari dell'Operazione Colomba in seguito alle intimidazioni dei giorni scorsi: oggi non appena il gruppo di pastori e volontari è stato avvistato, un colono ha raccolto una grossa pietra rincorrendo i pastori che sono riusciti a fuggire, ha raggiunto le due volontarie, ha messo il sasso vicino alla viso di una di loro ed ha minacciato "Torno tra cinque minuti e se vi trovo ancora qui vi ammazzo". Per le leggi israeliani il territorio in questione (Area C, sotto amministrazione civile e militare israeliana) è accessibile a tutti, al momento è presente una unità del'esercito che ha impedito che la situazione degenerasse, ma la persona che ha minacciato le volontarie è libera e se ne sta andando: la polizia è stata informata ma non è intervenuta.
L'Operazione Colomba è presente nelle colline a Sud di Hebron con un progetto di interposizione nonviolenta in collaborazione con le associazioni israeliane Ta'ayush e Rabbis for Human Rights.
--- http://www.operazionecolomba.org ---
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e allora?
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e a llora?? Thursday, Jan. 27, 2005 at 1:21 PM |
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e allora???
qui si parla di minacce di un singolo...e allora? la polizia non lo ha arrestato???
cazzo ma guarda in casa nostra dove i fasci bruciano i cs o accoltellano compagni in tutte le citta.....per di piu con la tacita a pprovazione di digos e sbirraglia varia.....ma ti devi proprio attaccare ai vetri per spalare merda su israele?
pensa se ad ogni minaccia corrispondesse n arresto...cosa sarebbero le carceri??? in un paese in guerra poi...ma ci facci il piacere va ci facci..
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balle, fandonie
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cazzate Thursday, Jan. 27, 2005 at 4:30 PM |
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Cazzate, balle, fandonie come al solito! come il gas spruzzato addosso ai palestinesi citato 1 mese fa dal manifesto (che per inciso non ha mai risposto al mio invito di indagare sulla questione ed essendo una cazzata, ovviamente, non ne ha più parlato altrove). D'altronde dato che non si può provare, tanto vale sparare cazzate e fare un po' di casino, vero?
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Aggiornateci sulla denuncia per pedofilia di don aldo bonaiuto
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x la comunita papa giovanni Saturday, Jan. 29, 2005 at 11:10 AM |
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Venerdi 27/06/2003 Pedofilia, don Aldo Bonaiuto:' Credo nella giustizia' Il religioso, responsabile della comunità Papa Giovanni XXII e braccio destro di don Oreste Benzi, è accusato da un bimbo di 5 anni per presunta violenza sessuale Don Aldo Bonaiuti è indagato per presunta violenza sessuale nei confronti di un bimbo di 5 anni (609/bis del codice penale forma più lieve). Sul braccio destro di Don Oreste Benzi, e prete responsabile della comunità di Papa Giovanni XIII di Fabriano c'è un accusa infamante. Il religioso, parroco di tre frazioni di Fabriano e testimonial della Cei nello spot della Cei sull’otto per mille, ha salvato centinaia di prostitute dalla strada. Ora sul suo nome c'è l'ombra di un'accusa pesante . A chiamarlo in causa sono state le parole di un bimbo di 5 anni, figlio di una “lucciola” dell’ex Jugoslavia che don Bonaiuto aveva sottratto dal marciapiede ed ospitato nella sua casa-famiglia "Papa Giovanni XXIII". Secondo quanto ipotizza il pubblico ministero di Ancona, Marco Pupilli, nella sua richiesta di incidente probatorio, il bimbo sarebbe stato attirato dal religioso e da un collaboratore croato del parroco( di cui non sono state rese note le generalità), in una stanza e poi molestato. I fatti si sarebbero verificati fino all'ottobre del 2002, quando il bambino venne trasferito dalla comunità fabrianese in un'altra struttura sociale. Lì avrebbe raccontato ai dirigenti del servizio sociale, le presunte attenzioni da parte di don Bonaiuto e da un suo collaboratore. La posizione del bimbo è garantita da un curatore speciale nominato dall’autorità giudiziaria. Nel fascicolo aperto dal pm Pupilli, sarebbero state raccolte decine di disegni del minore, la cui interpretazione verrà sottoposta ad una perizia psico-sociologica. Don Bonaiuto, il parroco inquisito si cela su questa vicenda infamante in un no comment. Le poche parole che riusciamo a strappare al religioso sono:"Non avrei nulla di concreto da dire visto che su alcuni punti dell’accusa che mi viene imputata sono completamente all’oscuro. Tutti mi conoscono, sanno cosa faccio e come vivo e credo fortemente nella giustizia". Per il legale romano del sacerdote, Daniela De Zordo, "la notifica dell’atto da parte della procura di Ancona è stata una bruttissima sorpresa. Tuttavia è ancora presto per esprimere una qualsiasi replica". Ma c’è un episodio nel passato di don Aldo Bonaiuti che merita di esser ricordato. Il parroco cercò di aiutare la prostituta nigeriana Evelyn Okodua, uccisa a Senigallia il 26 febbraio del 2000, mettendosi contro i suoi presunti sfruttatori. Denunciati dalla polizia, non sono mai stati arrestati. La causa del delitto della nigeriana fu la volontà di uscire dal giro della prostituzione , a cui i suoi sfruttatori si sono opposti ferocemente. Evelyn dieci giorni prima della sua uccisione chiese aiuto a don Bonaiuto e a don Benzi. Il suo corpo straziato fu ritrovato in mezzo ad una sterpata di Passo di Ripe dove si prostituiva. Forse quell’accusa infamante di pedofilia potrebbe essere un segno di ritorsione dei sfruttatori danneggiati dall’impegno sociale del parroco. E la procura sta seguendo indagini anche verso questa ipotesi, quella della malavita organizzata sul racket delle prostitute. (tratto da http://www.vivacity.it - scritto da Anna Germoni) . ...1
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