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elezioni irachene?
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* Tuesday, Feb. 01, 2005 at 5:30 PM |
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Toni trionfalistici accompagnono la fine delle elezioni irachene, volute fortemente dall'amministrazione Usa. Decise nella legge di tranzisione provvisoria (Tal) e avallate dalla risoluzione 1546 del consiglio di sicurezza dell'Onu, si sono alla fine svolte domanica 30 gennaio.
Pochi i votanti, molto meno di quelli trionfalemnte dichiarati dalla Commissione elettorale indipendente. Si parla di otto milioni di votanti in un paese che conta 26 milioni di abitanti, di cui 15 milioni in dirtto di voto. Ammette Farid Ayal, portavoce della commissione, che si tratta solo di stime fatte a vista giudicando l'affluenza alle urne in alcuni settori di baghad. Troppo poco quindi per parlare di numeri, e difficilemnte si potrà conoscere la verità. Pochissimi gli osservatori internazionali, poichè l'Onu ha lasciato sul campo solo 19 osservatori iracheni, e pochissimi anche i giornalisti cha a causa delle misure di sicurezza hanno potuto visitiare solo alcuni seggi, e solo a Baghdad. Se cmq appare scontata l'alta partecipazione nelle zone curde, poco si sa delle zone sunnite, in alcune delle quali non solo i seggi non hanno aperto, ma non sono arrivati neanche i materiali elettorali. I dati sullo scrutinio non si avranno prima di dieci giorni, ma già vengono contestati sia dai partecipanti sia dagli esclusi dal voto. Se i media dei paesi partecipanti alla coalizioni già cantano vittoria, in latri paesi viene meso in evidenza il limite di elezioni fatte sotto occupazioni, e decise dagli stessi occupanti: toni critici in Russia e in Cina, ma soprattutto nei paesi arabi confinanti. Come ha sintetizzato il premio nobel per la pace Esquivel: «La democrazia non è mettere una scheda dentro un'urna. E soprattutto non è democratico che un invasore imponga le elezione».
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mmmah....
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er pomata Tuesday, Feb. 01, 2005 at 8:04 PM |
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mi dispiace, ma stavolta mi permetto di non essere d'accordo con un premio nobel. La democrazia è ANCHE mettere una scheda in un'urna (tra l'altro ovviamente). Inoltre non ho mai sentito parlare di un invasore che obblighi un popolo ad andare a votare, a volte ho sentito il contrario. Se un "occupante" imbraccia un fucile per permettermi di andare ad esprimere la mia idea, mentre un "resistente" è pronto ad ammazzarmi pur di impedirmelo ... beh, benvenga la cosiddetta "occupazione". Ah! visto che si è toccato l'argomento, Prodi non ha venduto l'Alfa Romeo alla Fiat, l'ha regalata ad Agnelli. Sembra la stessa cosa, ma non lo è affatto.
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seeeeeee
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alias Wednesday, Feb. 02, 2005 at 4:08 PM |
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Se un "occupante" imbraccia un fucile per permettermi di andare ad esprimere la mia idea, mentre un "resistente" è pronto ad ammazzarmi pur di impedirmelo ... beh, benvenga la cosiddetta "occupazione".
peccato che l'occupante imbraccia il fucile non per difendere i diritti della popolazione ma per schiacciare i dissensi e le proteste elezioni bufala gli americani metteranno su un loro fantoccio com'è stato fin'ora
libere elezioni in iraq......ma per favore
ah quasi dimenticavo: prodi è un coglione!
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sarà peggio di prima
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nessuno Wednesday, Feb. 02, 2005 at 7:01 PM |
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Purtroppo per il popolo irakeno sarà peggio di prima. Perchè: - Al Qaeda non può permettersi di accettare elezioni di qualsiasi tipo, anche sotto occupazione. Ne andrebbe della sua dottrina, che non prevede alcuna forma democratica.
- I paesi confinanti ( tutti) non possono permettere un tale esempio, ne va della sopravvivenza dei governi in carica.
- gli ex di Saddam, " la gloriosa resistenza", che stanno massacrando alla cieca, non possono permettere alcuna forma dei democrazia nè la sua rappresentazione nè che la gente ci prenda gusto.
E' disgustoso come le sofferenze di un popolo, cui va tutta la mia simpatia, specie alle loro meravigliose donne ( quelle si, con le palle) vengano usate per lotte politiche di tutti i tipi, anche su Indymedia.
Sia come sia, loro, i votanti, alla fine vinceranno, non importa fra quanto tempo. Il meccanismo si è messo in moto. Loro sono davvero il futuro.
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libertà di espressione
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Brigante Thursday, Feb. 03, 2005 at 4:59 PM |
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Quando la "democratica" america vuoleesportare la propria democrazia, chi ha un minimo conoscenza storica anche la più recente non ha bisogno di fare un grande sforzo per capire che è tutta una grande buffonata. L'america deve ancora fare grandi, ma grandi evoluzioni nel proprio intenro per poter parlare di democrazia. Uno stato che ha alle spalle solo responsabilità atroci non solo al proprio interno ma anche in tutto il mondo. Gli usa, uno stato che ha nel proprio dna l'interesse di deformare e stravolgere le verità, capace solo di fomentare, creare azioni che hanno avuto solo epiloghi di sangue. da Sacco e Vanzetti all'Iraq, passando per stragi in Cile in centro america. I potenti boss gangsteriani americani si sono inventati guerre per poter poi applicare la loro legge quella del profitto e del controllo sui popoli attraverso politci del posto veri come fantocci di pezza, guarda, pinochet, guarda, fujimori, guarda noriega e centinai di altri sparsi in altri paesi del mondo. Controllo assoluto del mercato economico e finanziario mondiale. Appoggiati al loro interno dalla più importanti lobby mafia italiana,lobby finanziaria ebraica, multinazionali delle armi e delle imprese della morte, che non si sono mai fatti scrupoli di organizzare e portare a termine sommosse, rivoluzioni controllate dai militari del posto, se poi a farne le spese con morti orribili le popolazioni inermi. Come sempre bisogna conoscere la realtà in tutte le sue sfaccettature anche quelle che non vengono dette sui telogiarnali controllati da loro stessi. Come fare finta di non sapere, che fino a qualche anno fà saddam l'infame nemico americano era il più devoto amico degli usa, riceveva armi per fare la guerra contro l'iran, un vero alleato degli americani, che gli avevano fatto grandi promesse espanzionistiche, dopo milioni di morti di 10 anni di guerra con l'iraq saddam si è sentito in diritto di ocupare il kuwait povero illuso. ora il giocattolo si era guastato, bisognava eliminare saddam che in quel momento aveva esaurito la sua opera di controllo del regime di komeini. bin laden... fino a poco tempo fà mangiava a casa di tutti i più potenti uomini d'affari americani.... cittadino onorario di detroit ma guarda che combinazione!!! Come possono essere legittime le elezioni in iraq sotto il controllo militare anglo-americano??!! dato che gli inglesi hanno cominciato a fare quello che stà facendo l'america 1000 anni prima???!! L'analisi politica posismao farla con TUTTI i dati che la storia ci dà con una onesta intelletuale e senza paura di dover fare i conti con un nemico come l'america che pone come priorità l'eliminazione di tutti i suoi oppositori in qualsiasi momento e con QUALSIASI strumento. Prodi... vecchio nemico del popolo del lavoratori, come d'alema, come rutelli, etc etc.. semplici e infiltrati in una "sinistra" che non è mai stata una sinistra reale fin dopo la morte di gramsci. yeahhhhhhhhhhh hasta siempre...
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