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VIA I MARINES DA RIMINI! 4/3 ASSEMBLEA A RAVENNA
by COBAS SINDACATO DI CLASSE-RAVENNA Tuesday, Mar. 01, 2005 at 9:02 PM mail: cobasravenna@libero.it

PROPOSTA PER UN INCONTRO A RAVENNA VENERDI’ 4 MARZO ALLE ORE 21 NELLA SEDE SLAI COBAS DI VIA PUNTA STILO, 15 PER RILANCIARE LA LOTTA A LIVELLO REGIONALE ATTORNO LE BASI

VIA I MARINES DA RIMINI!

E' inaccettabile la trasformazione dell'aereoporto civile di Rimini in "scalo tecnico" per le truppe USA dirette nel Golfo, e in Irak in particolare.
Non conosciamo le ragioni per cui l'assemblea del movimento pacifista e antimperialista a Rimini di venerdì scorso sia stata annullata, ma quelle ragioni per opporsi alle scelte di guerra rimangono tutte in piedi. Non siamo disposti a trattarle come merce di scabio per fini elettoralistici! Per questo rilanciamo la necessità di una mobilitazione davanti ai cancelli della base.
La “grande collaborazione con gli USA” da parte del governo italiano viene ancora una volta scaricata così sui lavoratori e sulle popolazioni che vivono attorno alle “basi della morte” USA-NATO, a conferma che le scelte di guerra vengono fatte a dispetto della sovranità popolare, contro l’art. 11 della Costituzione che ripudia la guerra, frutto di una politica scellerata di questo governo che ha trasformato il nostro territorio nazionale in una gigantesca portaerei e deposito di 90 ordigni nucleari nelle basi della morte di Aviano e Ghedi al servizio della “guerra infinita” a guida USA.
Ma anche le amministrazioni di centrosinistra sostengono e condividono l’ideologia bellica, basti pensare alla composizione della stessa società che gestisce l’aereoporto di Rimini, l’Aeradria, composta al 90% dagli Enti Locali e dalla Provincia, governati dal centrosinistra, e dalla Confcommercio.
La società sostiene che questa scelta porterà soldi: certamente non ne saranno beneficiati i lavoratori e la popolazione che quelle scelte pagheranno in termini di inquinamento radioattivo, ambientale, idrogeologico (carburanti nelle falde e mare come discarica di bombe), acustico ed elettromagnetico.

La mobilitazione con azioni dirette delle popolazioni delle città militarizzate è sempre più decisiva per opporsi alle scelte di guerra dei governi ed è ora che si aprano anche vere e proprie vertenze locali e nazionali, usando anche lo strumento referendario per fare chiudere le “basi della morte”.
I convegni di Taranto del 20 novembre scorso e quello di Pisa del 14 dicembre hanno dato slancio alla costruzione di una rete delle città militarizzate Nato/Usa con i comitati delle popolazioni locali. Questo lavoro è da radicare sempre più nel territorio. Per questo vorremmo discutere con gli organismi e realtà impegnati nella lotta contro la guerra a livello regionale per organizzare al più presto una manifestazione davanti le Basi della morte.

LA PRESENZA MILITARE NATO-USA E’ UNA MINACCIA PER LA SICUREZZA DELLE POPOLAZIONI


PROPONIAMO UN INCONTRO A RAVENNA VENERDI’ 4 MARZO ALLE ORE 21 NELLA SEDE SLAI COBAS DI VIA PUNTA STILO, 15 PER RILANCIARE LA LOTTA A LIVELLO REGIONALE ATTORNO LE BASI, PER UNA RETE DELLE CITTA’ MILITARIZZATE, PER UNA VERTENZA NAZIONALE E UN REFERENDUM POPOLARE



Contro l'occupazione militare in Irak, per il ritiro dei soldati italiani
Soldi per il lavoro, per i servizi sociali, per scuole e sanità, non per la guerra!
Sciopero generale contro la guerra!

COSTRUIAMO DAL BASSO LA GRANDE MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA DEL 19 MARZO A ROMA!

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE- RAVENNA
tel. 339-8911853
e mail: cobasravenna@libero.it



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Il 19 marzo Tutti a Rimini!
by FAI Tuesday, Mar. 01, 2005 at 9:38 PM mail: fat@inrete.it

Il 19 marzo Tutti a ...
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Il 19 marzo è stata da tempo convocata una manifestazione a Rimini, perché fermare la guerra significa tagliare le radici del militarismo nostrano, quello che si traveste da "missione umanitaria"
Rimini sta per divenire lo scalo dai marines diretti in Iraq ma soprattutto è la base degli elicotteristi di stanza a Nassirija, dove nella battaglia dei ponti i "nostri" soldati di pace hanno ammazzato centinaia di uomini, donne e bambini.
Per questo motivo, il 19, giornata di azione antimilitarista internazionale abbiamo scelto di essere a Rimini.

GIORNATA ANTIMILITARISTA INTERNAZIONALE

Tutte le guerre contro di noi,
noi contro tutte le guerre

CONTRO tutti gli eserciti / PER la diserzione
CONTRO tutte le frontiere / PER la libera circolazione di ogni individuo
CONTRO tutti i nazionalismi / PER la solidarietà tra gli oppressi
CONTRO la devastazione sociale prodotta dal capitalismo / PER l’autogestione e l’uguaglianza
CONTRO tutte le religioni / PER il libero pensiero


CONTRO LO SFRUTTAMENTO E LA REPRESSIONE GLOBALE, PER LA GLOBALIZZAZIONE DELLE LIBERTÀ
Sabato 19 Marzo Manifestazione a Rimini
Punto di incontro alle 14,30 all'Arco di Augusto

IFA - Internazionale delle Federazioni Anarchiche
FAI - Federazione Anarchica Italiana
http://www.federazioneanarchica.org
cdc@federazioneanarchica.org
-----------------------------------------------------------

Tutti a Rimini!
In Iraq, in Afganistan, nei Balcani ci sono truppe e mezzi militari italiani impegnati in aggressioni e occupazioni che provocano quotidianamente morte, miseria e distruzione.
In Italia c’è un’economia di guerra che taglia continuamente i salari, la sanità, l’istruzione, le pensioni ed i servizi sociali per finanziare le cosiddette “missioni di pace”: sporche operazioni neocoloniali, interventi diretti a favorire, difendere e consolidare interessi economici e politici dei governi occidentali. Quello italiano fa, come sempre, la sua schifosa parte (aggressione militare alla Jugoslavia ieri col sinistro D’Alema, aggressione militare all’Iraq oggi col destro Berlusca).
In Iraq dal 20 marzo 2003 (anno di inizio della seconda guerra del Golfo) ci sono state 100.000 vittime tra i civili (in gran parte donne e bambini) e la guerra continua con l’uso, da parte delle forze militari di occupazione (USA in primis), di armi di distruzione di massa come napalm, gas tossici e bombe a frammentazione. Però, si sono svolte “libere elezioni democratiche”: con i fucili di centocinquantamila soldati a stelle e strisce puntati su un intero popolo.
In Italia si costruiscono tranquillamente portaerei da guerra da 3 miliardi di euro e l’industria armiera esporta morte in tutto il mondo, ovunque è possibile fare affari (negli ultimi dieci anni le esportazioni di armi italiane sono salite da 300 a 600 milioni di euro). Il territorio del belpaese è pieno zeppo di burattini in uniforme e basi militari (e ci sono almeno novanta ordigni nucleari, cinquanta nella base USA di Aviano e quaranta nei depositi di Ghedi di Torre), mentre la propaganda e la retorica nazionalista, militarista e patriottarda è incessante e nauseante. La guerra moderna richiede individui specializzati, professionisti nel “mestiere” di uccidere, controllare e reprimere; ed intorno soltanto assuefazione, consenso, rassegnazione ad un presente feroce e spietato.
A due anni di distanza dall’inizio della seconda guerra del Golfo, sabato 19 marzo partecipiamo alla manifestazione antimilitarista internazionale a Rimini, città che subisce la presenza di un aeroporto civile-militare prossimo scalo dei marines diretti in Iraq e base per gli elicotteristi italiani di stanza a Nassirija.
Contro tutti gli eserciti, per la diserzione!
Assemblea Antimilitarista e Antiautoritaria

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