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San Paolo
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i compagni e le compagne di Dax Thursday, Mar. 03, 2005 at 5:17 PM |
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La notte tra il 16 e il 17 marzo 2003 al San Paolo e tutto ciò che avvenne dentro e davanti all’ospedale verrà e ricostruita e sottoposta a giudizio a partire dal 15 giugno 2005.
02.02.2005
La notte tra il 16 e il 17 marzo 2003 al San Paolo e tutto ciò che avvenne dentro e davanti all’ospedale verrà e ricostruita e sottoposta a giudizio a partire dal 15 giugno 2005. L’arrivo in ospedale di un gruppo di compagni e la notizia che Dax, accoltellato da tre fascisti in una via del ticinese, era morto. La disperazione, la rabbia, le lacrime. Reazioni umane comprensibili che le pattuglie di polizia e carabinieri presenti sul posto vogliono invece contenere. Il sopraggiungere di un numero smisurato di pattuglie, le cariche dentro e fuori il pronto soccorso fin nei reparti dell’ospedale. La caccia all’uomo. I denti fracassati, i nasi rotti, le teste aperte. Il pronto soccorso bloccato tutta la notte. E ancora, le assurde dichiarazioni del questore Boncoraglio che all’indomani tira fuori il tentativo da parte dei compagni di Dax di sottrarne la salma. Dichiarazioni a dir poco incredibili, ma che sono alla base della linea difensiva dei tre tra poliziotti e carabinieri che sono stati oggi rinviasti a giudizio, insieme ovviamente a quattro compagni. L’uccisione di Dax, il massacro al San Paolo e le menzogne sono fatti che certo non troveranno giustizia in tribunale. Fin troppo bene conosciamo il riguardo riservato alle forze dell’ordine, lo stesso di cui godono anche i fascisti. I tutori dell’ordine in questione o chi li rappresenta, si presenteranno in aula a piagnucolare cercando condanne e indennizzi esorbitanti. Non gli spetta nulla se non dover pagare loro per tutte le botte e i traumi che hanno provocato con i loro attrezzi, convenzionali e non, a persone inermi. Chi si oppone alle regole di questo sistema di sfruttamento, chi solidarizza con gli immigrati, chi lotta, troppo spesso paga sulla propria pelle l’aver voluto immaginare un mondo di eguali. Porteremo in aula la nostra dignità e le nostre ferite ancora aperte.
Con Dax nel cuore
I compagni denunciati Officina della Resistenza SOciale
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la mia risposta..
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claudia Thursday, Mar. 10, 2005 at 2:03 PM |
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claudingi@hotmail.com |
volevo rispondere al commento fatto qui sopra.. Quanta cattiveria mi sembra di sentire in queste parole..non capisco come si può giudicare il modo di vivere di una persona e come si può arrivare a dire che la morte di Dax è semplicemente da inserire in una statistica..PUOi anche non concepire il suo modo di vita ma non giudicare così velocemente,non tutti possono aspirarsi a la vita che tu dici..non tutti siamo uguali. Volevo comunque ricordarti che questa persona è morta non sua volontà ma per volontà di altre..e questo dovrebbe servire a far pensare... ciao claudia
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. Monday, Mar. 14, 2005 at 2:19 PM |
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""""" by Mr wallet Thursday, Mar. 10, 2005 at 1:33 PM mail:
Penso che la scomparsa prematura di quel tale li…MrSanCarlo, Dixie, a no Dax non sia importante a tal punto da inserirla in prima pagina, penso quella nottata non meriti di essere ricordata come una giornata di lutto nazionale, penso che la sua scomparsa sia da inserire solo e semplicemente tra le componenti passive del calo demografico presente nel nostro paese, penso sia un semplice dato statistico. Un soggetto che abbandona la propria famiglia e il proprio focolare per una vita randagia all’insegna dell’alcool, un soggetto che abbandona vigliaccamente il proprio nome e cognome per un diminutivo piu idoneo penso in un canile non puo trovare posto in una civilta normale europea che si rispetti. Penso che la mentalita di questi soggetti sia il pretesto per le ribellioni e per i saccheggi proletari, penso che il caro e tanto osannato dax avrebbe dovuto ispirare piu ad una vita con principi consoni e civili , avrebbe dovuto pensare più alla poltrona che al centro sociale. Penso che continuare a parlare di questo soggetto incrementi sensibilmente la sua popolarità , altro pretesto dei suoi genitori per farlo diventare un martire, un eroe di stato da premiare con una pensioncina mensile statale .
Distinti saluti"""""""""""""""""""""""""
Secondo me scusami se mi permetto, sei una grande testa di cazzo, ignorante...........
Dax vive con Carlo
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Dinamiche disarmoniche
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Jolly Monday, Mar. 14, 2005 at 8:34 PM |
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Sono sconcertato dalla grottesca distorsione dei fatti che puntuale si verifica ogni qualvolta sedicenti "compagni pacifisti" rimangono coinvolti in episodi drammatici. Ma è mai possibile che non sia mai nemmeno messa un'ipotesi di responsabilità da parte di chi poi, purtroppo, paga con la vita per le proprie azioni? Tutti sono sempre "gente inerme" scevra da colpe da ricordare come martiri morti per il diritto di esprimere liberamente le proprie idee. Contemporaneamente però, che si permette di esprimere il proprio pensiero, altrettanto liberamente, viene dichiarato "testa di cazzo" - "ignorante" - oppure classificato nella categoria di chi "non vale un cazzo". Troppe le dinamiche disarmoniche che caratterizzano la "filosofia" di "militanti" sempre pronti ad accusare per autogiustificarsi ed autoeleggersi a portatori di "sacri ideali" da manifestare in maniera quantomeno dubbia. Ringrazio anticipatamente per i sobri e simpatici commenti che riceverà il mio pensiero. Viva l'Italia
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