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USTICA,, PIAZZA FONTANA, LA FUNIVIA DEL CERMIS ETC...
by controguerra Saturday, Mar. 05, 2005 at 8:27 PM mail:

Ragioniamo un pò sull'agguato americano alla Sgrena e agli italiani. Che cos'è? Una disgrazia? Un incidente? Un avvertimento? Chi pagherà?

USTICA,, PIAZZA FONT...
la_sgrena__tradotta_al_celio_5_marzo_05.jpg, image/jpeg, 370x288

La storia di questi decenni ci ha abbondantemente insegnato che nei dintorni delle basi americane (le quali quando arrivano non si smuovono più basta vedere da noi o in germania)in periodi di effervescenza succedono spesso incidenti di bassa e media intensità. Rose dei venti che producono scoppi nelle stazioni, nelle piazze e nelle banche. (E anche allora c'era chi ci gridava contro che eravamo dei visionari, anzi eravamo noi i veri provocatori.)
Sono successi abbattimenti di aerei, come a Ustica, abbattimenti di teleferiche come al Cermis. Risultato: nulla di nulla. Cosa hanno mai pagato gli americani: mai nulla! Sicchè l'apertura di un'inchiesta negli usa per i fatti dell'altro giorno ci pare una tragica farsa. Ma tanto i magistati speciali incaricati all'insabbiamento non hanno né onore né pudore. Né ce l'hanno i fascisti un bricciolo di onore, i fascisti come Fini il quale ha già da subito assolto gli americani. Dai dfascisti che aspettarsi d'altro?: scodinzolavano strusciandosi a Hitler come oggi scodinzolano strusciandosi a Bush e Sharon.

E' allora cos'è successo ieri a Bagdad?
Ci sono perfino quelli come lo squalo democratico di Indymedia che danno la colpa...alla Sgrena. come dare al colpa al giustiziato di mettersi davanti i fucili del picchetto di esecutori.

Quello che subito a qualche minuto dalla notizia ci sembrava e cioè che gli americani non avevano gradito il modo in cui la Sgrena era stata liberata e che qualcuno dei nostri doveva aver passato la notizia
http://italy.indymedia.org/news/2005/03/743486_comment.php#743565
http://italy.indymedia.org/news/2005/03/743521_comment.php#743599

ha trovato conferma dalla Sgrena stessa PRIMA CHE IL GOVERNO LA FACESSE RINCHIUDERE NELL'OSPEDALE PRIGIONE MILITARE DEL CELIO SOTTO BUONA SCORTA E GUARDIA prima che il giudicie speciale Ionta la mettesse sotto torchio dando così modo e tempo alle manipolazioni di cui nei decenni i nostri si sono dimostrati così abili.


Che cosa è saltato fuori?
GLI AMERICANI SAPEVANO/ HANNO SPARATO ALL'IMPAZZATA/NON ERA UN CECK POINT MA UNA PATTUGLLIA SPECIALE APPOSTATA A 700 M DALL'AEROPORTO
http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200503051621189782/200503051621189782.html
http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/esteri/iraq45/nveloc/nveloc.html

SCOLARI: GLI AMERICANI SAPEVANO DEL PASSAGGIO
''Gli americani e gli italiani erano stati avvisati del passaggio dell'auto. Erano a 700 metri dall'aeroporto, vuol dire che avevano passato tutti i controlli''.

SGRENA: NON ANDAVAMO MOLTO VELOCI
''Non andavamo molto veloci, date le circostanze'', ha detto oggi Giuliana Sgrena a Rai News 24 ricostruendo il drammatico incidente di ieri sera a Baghdad dopo la sua liberazione, in cui e' stato ucciso Nicola Calipari.

SGRENA: NON RIUSCIVAMO A SPIEGARE CHE ERAVAMO ITALIANI
''Il fuoco continuava. L'autista non riusciva neanche a spiegare che eravamo italiani'', ha raccontato Giuliana Sgrena a Rai News 24.

SGRENA: PARLAVO CON NICOLA, POI UNA PIOGGIA DI FUOCO
Una ''pioggia di fuoco'' ha colpito la macchina su cui ieri Giuliana Sgrena viaggiava insieme agli agenti del Sismi, ''proprio mentre parlavo con Nicola Calipari''. Lo rivela la stessa giornalista del Manifesto, intervistata in ospedale da Rainews24.


Dunque sembrano proprio confermate le impressioni di ieri sera.

MA PERCHE' GLI AMERICANI HANNO SPARATO?

Suggerisco i lettori di questi bassifondi di Internet di andare a leggersi l'articolo dell'autorevole giornale britannico TIMES del 13 febbraio scorso dove i britannici sollevano a Fini, sempre lui, il problema dei RISCATTI. In particolare fanno la cifra di 5 milioni di dollari pagati come ranson per le due simone. E Fini assicura che non pagherà riscatti per la Sgrena, proprio così.

http://www.timesonline.co.uk/article/0,,2089-1481722,00.html

Come siano andate le cose dovrebbe raccontarcele lui adesso. Ma comunque i fatti di ieril'altro parlano chiaro. Il taxi dei servizi ha fatto la fine di un qualche altro mezzo sempre dei servizi danneggiato nel cielo di marghera.
E' evidente che agli angloamericani non piacciono i metodi italiani. C'è poi anche da spiegare perchè siano stati ritirati d'improvviso tutti i giornalisti italiani dall'Iraq! Da un Iraq così decisamente in mano alla democrazia come ci ha spiegato l'ineffabile magdi Allam che adesso non sentiamo tubare più (sta aspettando la ciaimbeccata)
http://www.timesonline.co.uk/article/0,,2089-1481722,00.html

In conclusione:
libertà per Giuliana Sgrena!
Sarebbe ora non solo che le truppe italiane se ne andassero dall'Iraq, ma che gli USA se ne andassero dall'IRAQ, dall'ITALIA, dall'EUROPA etc...

gli articoli di documentazione
http://it.news.yahoo.com/050213/58/341su.html

Sgrena: Italia non paga riscatti, dice Fini a Sunday Times


Clicca per ingrandire

ROMA (Reuters) - L'Italia non è disposta a pagare un riscatto per la liberazione della giornalista del Manifesto sequestrata a Baghdad la scorsa settimana, ma iniziative ad ampio raggio sono state avviate per riportarla a casa.
Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Gianfranco Fini in un'intervista al settimanale britannico Sunday Times.
Alla domanda se fosse pronto a pagare un riscatto per Giuliana Sgrena, il responsabile della Farnesina ha detto: "L'Italia non tratta con criminali. L'Italia sta lavorando per il suo rilascio".
Il governo aveva negato di avere pagato un riscatto anche per la liberazione di Simona Pari e Simona Torretta lo scorso settembre, anche se secondo indiscrezioni dei media erano stati versati circa 4-5 milioni di euro.
Commentando una frase di Berlusconi, secondo cui "le trattative (per il rilascio della Sgrena) sono iniziate", Fini ha detto che "iniziative, piuttosto che un vero e proprio negoziato, hanno avuto inizio. Si tratta di sforzi politici, diplomatici e di intelligence volti ad ottenere la sua liberazione".
Diversi messaggi di rivendicazione del rapimento abbinate alla richiesta di ritiro dei soldati italiani dall'Iraq sono comparse nell'ultima settimana su Internet, ma la Farnesina li ha ritenuti inattendibili.
Il Manifesto ha detto che, secondo fonti di intelligence, c'è stato un contatto con un presunto mediatore per ottenere, senza intervento armato, la liberazione dell'inviata in Iraq.
Oggi il Papa affacciandosi in piazza San Pietro per l'Angelus ha rivolto un appello al rilascio di Giuliana Sgrena e di tutti i sequestrati in Iraq, in un messaggio letto da un alto prelato.
http://www.timesonline.co.uk/article/0,,2089-1481722,00.html



The Sunday Times - World




February 13, 2005

Italians balk at hostage ransom
JOHN FOLLAIN, ROME



THE Italian foreign minister Gianfranco Fini, whose government has been accused of paying to free hostages in Iraq, has ruled out buying the release of the latest kidnap victim Giuliana Sgrena, a journalist.
Sgrena, 57, who works for Il Manifesto, a left-wing newspaper, was seized nine days ago while driving away from a mosque in Baghdad after interviewing Sunni Muslim refugees from Falluja. An unnamed source quoted by the newspaper claimed to have seen her twice since her capture and said she was well.



Asked whether his government would agree to a ransom, Fini, 52, said in an interview: “Italy does not have dealings with criminals. Italy is working for her release.”
The belief that Sgrena’s kidnappers will demand money has gained ground among intelligence officials. In Baghdad, Sabak Kadum, a spokesman for the interior ministry of the Iraqi provisional government, said he was certain that the captors wanted money and was optimistic the journalist would be released.
When two Italian aid workers, Simona Pari and Simona Torretta, were freed in September, the Rome government denied paying a ransom. But an Italian intelligence official claimed their release cost $5m, raising fears that this would encourage kidnappers to target Italians.
Silvio Berlusconi, the centre-right prime minister, has indicated a willingness to negotiate for the release of Sgrena. On the day her abduction was announced he said: “Negotiations have begun.”
Fini, who is from a different party, the National Alliance, said: “What Berlusconi meant to say was that initiatives, rather than negotiations, had begun — political, diplomatic and intelligence efforts to obtain her release.”
Italy’s message, Fini said, was that Sgrena was a journalist and a friend of the Iraqi people who “had always expressed views that were very critical of the presence of multinational forces in Iraq”. This showed that those who seized her “did so for reasons that have nothing to do with the Iraqi people”.
Fini said an appeal for Sgrena’s release that he had made on Al-Jazeera, the Arab television station, the day after her capture had had a “positive effect” — “Sunni clerics and politicians had appealed for her freedom”.
Sgrena is the ninth Italian to have been abducted in Iraq since April. Five were released unharmed and three were killed. Italy did not take part in the invasion but has since deployed 3,000 troops.
Fini said that Italy still did not know who the journalist’s kidnappers were. Statements have been posted on Islamic websites setting two ultimatums for Italy to withdraw its troops and then announcing Sgrena’s execution, but Italian officials have dismissed these as unreliable. o The result of Iraq’s first free vote held last month will be announced today, the Election Commission said. The result was delayed while ballot boxes were checked for signs of tampering.








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PER IMC-INFO CG Sunday, Mar. 06, 2005 at 1:17 AM
usa i post dinamici! imc-info Saturday, Mar. 05, 2005 at 9:35 PM
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