KABUL - 08 Marzo 2005 -- Il leader dei taliban afghani Mullah Mohammad Omar, alla macchia, ha diffuso oggi un comunicato in cui preannuncia che i suoi uomini armati incrementeranno gli attacchi contro le forze del governo e straniere in Afghanistan una volta che l'inverno, particolarmente duro nel paese, cederà il posto alla primavera.
Il comunicato, diffuso attraverso un portavoce, è una risposta alle dichiarazioni del generale americano Eric Olson secondo cui gli attacchi dei taliban sono "diminuiti in modo sensibilissimo" e che il mullah Omar non sarebbe più in grado di esercitare il controllo sui ribelli.
Le dichiarazioni di Olson "sono parte della guerra psicologica americana per demoralizzare i taliban e creare spaccature al loro interno", sostiene Omar in un documento letto dal portavoce Abdul Latif Hakimi a un corrispondente della Reuters a Kabul.
"Io ho l'appoggio non solo dei musulmani non solo in Afghanistan, ma da tutto il mondo", aggiunge Omar. Ciò che rimane delle forze talebane si è dato alla guerriglia dopo la cacciata dal potere alla fine del 2001, determinata dall'intervento degli Usa e degli alleati occidentali come ritorsione per aver dato rifugio e appoggio a Osama bin Laden e agli uomini di al Qaida, anche dopo l'11 settembre.
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