Ecco a voi il bollettino n°2

Bollettino n°2

Bollettino n°2
Proseguono le danze
in questi giorni qualcosa sta accadendo,
continua ad accadere sempre più
piccole pratiche diffuse nella metropoli milanese
si riproducono e si moltiplicano
il countdown che ci porta alla mayday 005
sta interferendo con i normali meccanismi di consumo
interni ai mega super-iper-centri commerciali

Segnaliamo i luoghi colpiti oggi da queste anomale interferenze nei prossimi giorni si continuerà in altri super-iper-centri:

#STANDA di p.zza diocleziano
20 prodotti impazziti
#RICORDI in galleria a Milano
20 cd si sono ribellati
#COIN di via coni zugna
30 prodotti con crisi di coscienza
#PAM di via tibaldi
numerosi prodotti si sono ribellati alla voce di "PREZZO SORGENTE???"
#ESSELUNGA in via mac mahon
bersagliati molti prodotti
#PAM di via piccinini
prodotti reclamano reddito
#SMA di corso buenos aires
sparsa la voce tra i prodotti altri si ribellano
#BLOCKBUSTER di via benedetto marcello
anche i dvd hanno crisi di coscienza

(e la sciura maria ha esclamato esclamato: ERA ORA! FINALMENTE HO CAPITO!)

Segnaliamo inoltre: la questura di Milano ha provveduto ad avvisare alcune (o tutte?) le catene commerciali della città allarmandole della possibilità che pericolosissime incursioni colpissero i loro lecitissimi e nobili affari nel periodo che va dal 20 aprile al primo maggio. Si hanno
quindi i primi riflessi democratico-razionali: molte catene si sono attrezzate aumentando il personale di sicurezza e vigilanza, un adesivo sulla confezione del caffè può far muovere equipaggi della Digos verso l’obbiettivo…
In compenso, sempre più clienti arrivano alla cassa con i prodotti scontati al 20%, al 30%, al 40% finanche al 50% e reclamano (giustamente) prezzi equi per le merci nel loro carrello. Le incursioni si moltiplicano, mega super-iper-centri commerciali sono e saranno sempre di più luoghi dove iniziativa politica, sociale e alimentare saranno di casa!

Super-iper -entri commerciali: prodotti ortofrutticoli senza stagione che arrivano da mezzo mondo e non sanno di niente,carni che arrivano da laboratori specializzati nelle modificazioni genetiche ( hanno già concepito e affidato agli allevatori polli senza piume-varietà studiata
proprio per gli ipermercati),prodotti OGM, cassiere che lamentano di farsela addosso se qualcuno non gli permette di andare in bagno dopo numerose richieste,doppi turni devastanti, contratti interinali e precari,territori devastati da tonnelate di cemento, relazioni sociali
imposte,consumatori consumati,tessere magnetiche che ti controllano..

Nuove strategie di marketing...

E' iniziata la campagna di nuovo marketing di alcuni iper-super-centri commerciali che promuovono i loro vini a prezzi stracciati. Promuoveranno in questi giorni i loro prodotti salvaguardando la qualita', i sapori e i
produttori. Proporranno nuove dinamiche organizzative che salvaguardano i loro dipendenti.Proporranno sconti e nuovi codici a sberle...
La campagna continuerà nei prossimi giorni e investirà altri e piu' numerosi iper-super-centri commerciali di Milano e dintorni...

Distribuisci anche tu nel tuo supermercato di fiducia i materiali della
nuova promozione che trovi a questo link:
http://italy.indymedia.org/news/2005/04/778470_comment.php#778478
o sull'home paga di indymedia
http://italy.indymedia.org
nell'articolo che racconta dei passi con cui ci si avvicina alla mayday parade

informazioni in tempo reale ai media
LINEADIRETTA PRECAR*_VS_DRUGSTORE: 3281812470
oppure
drugstore@inventati.org

senza alcuna offesa e con il massimo rispetto a chi si sbatte per tutta questa storia di san precari & stiliste misteriose: io continuo a non essere d'accordo.

ci vorrebbe un'opinione più articolata di un semplice dissenso, me ne rendo conto, così come mi rendo conto che il mio rodimento di culo è minoritario - e siccome siamo in democrazia, la piglio al culo.

però resta il fatto che sono contro l'autoriconoscersi nel "precariato" stabilito dai padroni; che le azioni che mettiamo in scena in nulla o quasi scalfiscono un mercato che - prima ancora che dalle nostre lotte - è determinato dal padronato e - prima ancora che dal padronato - è determinato da scelte mac roeconomiche su cui la nostra presa è minima e (finché restiamo nel mondo delle favole di san precario), quasi nulla.

non voglio smerdare chi si fa un culo così per motivi sacrosanti, però porcodio: non credo che usciremo da precariato, crisi economica, legge "biagi" e così via facendo sfilate. a tutto questo, tutto sommato, continuo a preferire la sana autorganizzazione, magari la rapina, meglio ancora la truffa ai danni delle istituzioni e dei privati con troppi soldi in tasca. la lotta è appena cominciata, i pali al culo ancora devono arrivare sul serio. nel frattempo, invece di reclamare reddito a uno stato che non riconosciamo, faremmo meglio a costruire l'alternativa politica ed economica in cui vorremmo vivere.

alla fin fine, chi ha i mezzi per campare campa; chi si vuole vendere trova la giustificazione giusta per vendersi - e ai compagni seri resta la miseria di un movimento _non schierato_ da nessuna parte, se non dalla parte dei soldini in tasca gratis. non sono _comunista dentro_ però all'allegria da seratina milanese preferivo la radicalità dei compagni di una volta.

ma il paese è quel che è.


-- ventenniorosso