Uniti nelle lotte.

Un grazie a tutti i simpatizzanti controllori che lavorano nelle ferrovie.
Ad ora non risulta che alcun compagno sia stato respinto o costretto a pagare il biglietto.
A tutti è bastato dire che si andava alla mayday, ed i controlli sono sfumati con eleganza.
Nessun problema anche con i rientri.

Un sentito grazie ai lavoratori delle ferrovie, l'unità è forza.

purtroppo non è vero, in molte città ci sono stati seri problemi per prendere il treno, e alcuni compagni al ritorno in diverse città hanno avuto difficoltà per tornare. però uniti si passa

finora non risulta che nessuno sia stato fermato o multato
se avete informazioni precise fornitele

nessuno ha pagato
.....e voi vi rivendicate i sassi, come a milano vi rivendicate le aggressioni, siete davvero pietosi

non avete rispetto per nessuno, sarete ricambiati con la stessa moneta, temo

alla partenza del treno di pisa, sono saliti nel vagone dei compagni 4 poliziotti (non polfer) e il controllore. Quando gli e' stato detto con molta calma le ragioni di come mai volevamo pagare un euro, i poliziotti hanno minacciato di non far partire il treno. Dopo 30 minuti di trattative in cui il treno e' stato bloccato, hanno minacciato di portare tutti i compagni in questura e hanno chiamato la polizia.
I compagni, per non precludere la partecipazione alla manifestazione, hanno deciso di fare un biglietto cumulativo. mentre il treno partiva con 45 minuti di ritardo, si e' visto da lontano altra polizia che a corsa entrava nella stazione per dirigersi al binario. troppo tardi, il treno era partito.

solid ai pisani.....cmq da milano per il ritorno un gruppo di persone che doveva tornare a bologna (da anarchici a comunisti)e che aveva perso il primo treno occupato per il ritorno ha "preso" possesso die posti liberi su un exp. Con moolta calma e SENZA pretendere un treno speciale. mentre partivamo si è sentito l'annuncio del rit. di un treno per l'est x"motivi di ordine pubblico"(addirittura!!!). nn ero (per fortuna) con i berretti verdi(navy seals),non sò cosa sia successo a loro (nn sò neanche se m'importi molto)cmq alla fine il controllore ci fà:" avete il biglietto?.. dove andate?..nn è che volete fare il biglietto?" dopo il no "motivato all'ultima domanda, telefonava ai superiori, dicendo "vanno a bologna ma sono tranquilli nn preoccupatevi".
CLASSE? CULO? SOLIDARIETà DEL CONTROLLORE? l'unica è che sono contento di nn avere vicino a me i berretti verdi ne quelli veri ne quelli tarocchi

cmq se il nemico è il controllore o chi non è comunista......non ci siamo siete rimasti al '36 spagnolo......solo che l'urss nn esiste più...... e la rabbia è tanta

Info sul treno MI-VE:
1. in effetti all'andata i compagni hanno raccolto 1 euro
2. il ritorno in stazione centrale, rallentato dai fatti noti (a noi è arrivata la notizia di problemi con i fasci), ci ha visto in ritardo sul treno delle 20.15. Zero polizia in stazione e il treno ci aspettava. 45 minuti, poi arrivano i veci e si parte, con calma e tanto fumo.
3. Gira voce che si siano raccolti soldi con concerti ecc per trattare con FS.
4. Ormai è chiaro: il problema quassù è la bassissima partecipazione al movimento: in tanti, sì, ma poco attivi, curiosi, combattivi. Non esiste un vero luogo di dibattito...perchè non esiste altro che non sia dentro la rete dei CS (radio, coop, associazioni).
5. Ho paura, da mestrino, di non poter più andare per manif.
Farsi terra bruciata dopo aver fatto egemonia non è proprio la strategia che mi sembra utile alle ragioni stesse del movimento del nord-est

PECCATO