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CARO PAPA BENEDETTO...di don Barbero
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un amico Thursday, May. 05, 2005 at 5:10 PM |
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Lettera di un prete che è molto scomodo alla chiesa,fu'scomunicato tutt'oggi ha una comunita'cattolica nella quale aiuta gli emarginati,sposa gli omosessuali,pratica sul territorio, con questa diamo esempio ai saccenti pennivendoli della carta stampata, su cosa sia l'informazione.
Ciao Franco evviva la liberta'
Caro papa Benedetto,
pochi cristiani e pochi preti hanno il “privilegio” di aver ricevuto da te una lettera, con tanto di firma autografa. Ricordi? Sono trascorsi appena due anni. In realtà la tua lettera non era proprio un attestato di amicizia e un documento di benedizione nei miei confronti. Poi anch’io ti scrissi il 3 marzo 2003, ma non ricevetti mai nessuna risposta.
Ora, con affetto e semplicità, torno a scriverti senza la pretesa di una tua risposta.
Ho subito letto il tuo primo messaggio di mercoledì 20 aprile 2005 al termine delle concelebrazione con i cardinali elettori. Capisco che in questi momenti si dice tutto e niente. Quindi la genericità delle tue affermazioni è più che comprensibile. Del resto i grandi della terra usano sempre parole vaghe per nascondere i loro veri intenti e amano fare proclamazioni ampollose per imbonire i sudditi e non lasciare intravvedere le manovre concrete.
Però ho notato, da buon conoscitore dei linguaggi delle potenze sacerdotali, che in mezzo a tanti enunciati comuni, non hai evitato alcune rigidità. Chi ti conosce da anni, ha subito notato il risalto che tu dai all’unità del corpo ecclesiale, al dogma della presenza reale nell’eucarestia, alla centralità della chiesa romana, alla certezza di possedere la verità da annunciare al mondo. Ti presenti come “pietra su cui tutti possono poggiare con sicurezza”. Che orrore! Che tragica illusione per te. Purtroppo sei un uomo che, nei pronunciamenti ufficiali di questi ultimi 30 anni, non ha mai conosciuto un dubbio, non ha mai cambiato idea su un punto importante, non ha mai ascoltato altre ragioni se non quelle dell’istituzione ufficiale.
Quante volte ripeti che sei il successore di Pietro, il vicario di Cristo, il Romano Pontefice… Fa impressione questa tua “consapevolezza” affermata, ripetuta, ribadita, enfatizzata. Aldilà dei tuoi sentimenti, queste parole non nascondono una arroganza istituzionale tipica del papato? E poi che cosa hai in comune con quell’umile pescatore di Galilea tu che siedi sul trono che umoristicamente chiamate “cattedra di Pietro”?
Nel tuo messaggio, caro papa Benedetto, hai anche detto qualche bugia clamorosa… Probabilmente hai voluto, più che mentire, mettere un po’ di umorismo e sollevare qualche sorriso per alleggerire il tono solenne di tutto il discorso.
Parli del tuo predecessore e dici che “Egli lascia una Chiesa più coraggiosa, più libera, più giovane”. C’è da ridere a crepapelle leggendo questa barzelletta.
Una chiesa più coraggiosa? Direi più arrogante, più alleata dei potenti, più ripiegata su se stessa, più televisiva e telematica, ma priva del coraggio di resistere agli idoli del denaro, del potere, almeno nelle sue istanze ufficiali.
Una chiesa più libera? Proprio tu che sei stato il più convinto e spregiudicato buttafuori di teologi, teologhe, gruppi, comunità di base, osi raccontare questa favola? Proprio tu che hai emarginato le donne con i tuoi documenti, che hai lanciato una vera persecuzione dei gay e delle lesbiche, parli di una chiesa più libera?
Una chiesa più giovane? Non lasciarti illudere da qualche piazza piena. Vai nelle messe domenicali o fatti dire quanta gioventù ormai ha salutato le chiese…
Voglio finire questa lettera con la pagina del teologo cattolico Herbert Haag che tu hai contribuito a emarginare ma i cui scritti hanno uno spessore ben diverso dai tuoi. Egli parla di alcuni processi che, già nel terzo secolo, hanno determinato la relegazione dei laici in un ruolo sempre più passivo: “Un’immagine eloquente, che esprime tale situazione, la troviamo nelle Pseudo-Clementine, un romanzo cristiano - il primo romanzo cristiano in assoluto - risalente alla prima metà del terzo secolo. In quest’opera Pietro da a Clemente, suo successore (!), indicazioni sull’esercizio del proprio ministero e sui doveri dei presbiteri, dei diaconi, dei catechisti e dei fedeli. La chiesa è paragonata ad una barca il cui timoniere è Cristo. Il vescovo è il secondo timoniere, i presbiteri sono i marinai, i diaconi i capi della ciurma, i catechisti sono gli ufficiali contabili. La “massa dei fratelli”, cioè i fedeli sono i passeggeri. Essi non conducono la nave, ma sono trasportati e affidati, in tutto e per tutto, alle capacità o incapacità dell’equipaggio: questa è l’immagine della chiesa clericale mantenutasi, attraverso i secoli, fino a oggi. L’immagine è completata dalla seguente raccomandazione: “I passeggeri siano seduti ai loro posti e non si muovano, affinché non provochino, con i loro spostamenti disordinati, pericolosi movimenti e sbandamenti della nave” (H. HAAG, Da Gesù al sacerdozio, Edizioni Claudiana, Torino 2001, pag. 121).
Caro papa Benedetto, temo che negli ultimi tempi il secondo timoniere abbia preso il posto del primo. E se lo richiamassimo in servizio quel Gesù di Nazareth che, tutto sommato, voi avete mandato in pensione, anche se lo avete sempre sulla bocca?
Fatti un po’ più piccolo perché la barca non è tua, il timoniere è solo Gesù e tutti/e siamo marinai e l’oceano nel quale navighiamo, tra mille incertezze, è opera di Dio. E tutti e tutte viviamo solo della benedizione, dell’amore accogliente, del sorriso di Dio. Tra di noi, messo da parte ogni mania dirigista, possiamo solo farci compagnia, pur nella diversità dei doni di Dio e dei ministeri.
Con affetto e con l’augurio di ogni bene.
don Franco Barbero
Pinerolo, 23 aprile 2005
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barca
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paolo Friday, Aug. 26, 2005 at 10:58 PM |
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paolobutta@hotmail.com |
Chi può indovinare le mète assegnate dall' altro, da Chi ha detto che le sue vie non sono le nostre vie, i miei pensieri non sono i vostri pensieri? Nella Chiesa c'è posto soprattutto per chi è lontano e smarrito, quella stessa Chiesa in cui è vicario Benedetto xvi e l'ultima catechista di un paesino di campagna. Se per te l'obbedienza è oppressione, pregando capisci che è vera libertà, quella stessa di S.Paolo che la gridò in catene. "Per me vivere è Cristo e morire è un guadagno". Ecco perchè il metro della misericordia è formidabile. Ti fa amare anche questo Papa a cui è stato affidato un compito che tu non saresti in grado di portare avanti. L' etichetta di scomodità, di per se stessa, non vale assolutamente a niente (Corinzi, XIII). Se ami tutto comprendi secondo le tue deboli forze e fai miracoli. Ti benedico. Paolo
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Solidarietà a Don Franco
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daRoma Saturday, Oct. 29, 2005 at 6:51 PM |
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Don Franco carissimo, se potessi ti stringerei la mano, ma viviamo in due città distanti e lo faccio , quindi virtualmente qui dal web. Spero che leggerai questo mi commneto. lo spero proprio perchè ho da dirti che hai tutto il mio rispetto e la mia solidarietà. Nella chiesa imperalista, si può solo ubbidire, e anche quando si sostiene che Cristo è libertà nella fraternità e nella reciproca accoglienza: di qualunque razza, e diversità si appartenga; ecco che scatta l'autorità della Chiesa che proclama un Cristo a cui essa stessa non crede più, e punisce, chi come te; Don Franco carissimo, dice verità scomode. Non farti mai intimidire, e continua nella tua strada...Tanti ti apprezzano e ci sono anche io tra di essi. Spero di poterti conoscere un giorno, e celebrare il mistero di Cristo morto e risorto per noi tutti!
Con affetto
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Un po' di compassione...
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Stefano Sunday, Nov. 13, 2005 at 11:44 PM |
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kairos71@hotmail.com |
Caro Don Berbero... tutta la mia solidarietà. Non sono cristiano e forse proprio per questo, vivendo in Italia, guardo le sorti politiche del messaggio di Gesù... Che dire? se teoricamente credo ci voglia una gran compassione per le menti dei "gerarchi cattolici", praticamente sono indignato per la loro arroganza... Che fare? Forse proprio come fai tu, dove c'è bisogno di testimoniare, occorre farlo a testa alta. Il tuo Gesù non l'hanno forse crocifisso le gerarchie ecclesiastiche di allora?
Un saluto e continua a ricordare a tutti che siamo esseri liberi.
Stefano
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Incomprensibile...
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kaino Monday, Nov. 14, 2005 at 8:53 AM |
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Incomprensibile: prima si fa "scomunicare" (ricordo che, nell'ordinamento della chiesa cattolica, e' la massima sanzione, in quanto pone chi la riceve fuori del corpo della "ecclesia") poi, nonostante cio', invia proclami piu' o meno evangelici al Grande Capo di quella gerarchia che l'ha cacciato a pedate nel culo...
In realta' e' legittimo il dubbio che del Grande Capo in realta' non gliene freghi di meno ma che abbia trovato un ingegnoso sistema per farsi un minimo di pubblicita'.
Poiche', una volta ordinati, i preti sono "sacerdos in aeternum" e in considerazione del fatto che - scomunicati o meno - a me son SEMPRE stati sul cazzo...beh tirate voi le conclusioni...!!
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hai scordato a leggere il vangelo?
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nick Thursday, Jan. 19, 2006 at 10:31 PM |
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Carissimo Franco (io essendo laico non mi faccio chiamare don come te), rimarrai di sicuro sacerdos in aeternum perchè il sacramento non si "cancella"; però penso che dovresti riprendere in mano la bibbia e capire cos'è veramente la rivelazione. San Paolo non risolveva le questioni dottrinale di sua sponte, ma si riunì con gli altri apostoli e, solo dopo quel Concilio, la decisione fu presa. Noi crediamo nella tradizione che gli apostoli, i mandati a portare l'annuncio di Cristo, ci hanno trasmesso attraverso il magistero della Chiesa. Se rifiuti secoli di concili dove si affrontarono teologi e biblisti molto più acuti di te, penso che tu tradisca il messaggio di Cristo, che ci continua a remare nelle intemperie "e le porte degli inferi non prevarranno mai". Posso solo pregare xkè lo Spirito ti guidi Nicola
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pregheremo per Lei
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Maria Vittoria Wednesday, Apr. 05, 2006 at 2:47 PM |
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Ogni giorno crocifiggiamo Gesù con le nostre continue mancanze e chiamiamoli pure PECCATI (anche se non è più chic usare questo termine). Credo veramente che le piaghe di Cristo stiano continuando a sanguinare per le nostre miserie e per il male fatto alla Sua Chiesa, da noi e dai Suoi sacerdoti. Nonostante tutto confidiamo nella Sua infinita Misericordia e spero tanto che chi legge questo testo possa decidere, insieme a me di dire una preghiera per questo sacerdote. Signore abbi pietà e Misericordia di Don Franco!
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Rimedio infallibile!!!
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EsCulApio Wednesday, Apr. 05, 2006 at 3:34 PM |
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"...Credo veramente che le piaghe di Cristo stiano continuando a sanguinare..."
Cara Signora, ho letto il Suo toccante messaggio, pero' Lei non puo' "credere" che le piaghe stiano continuando a sanguinare. O sanguinano o no. Cmq Le consiglio applicazione, con bendaggio non occlusivo, di pomata Ecoval 70 tre volte al giorno. Vedra' che il Suo paziente ne trarra' sicuro beneficio. Mi faccia sapere, cordialmente Suo EsCulApio
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QUESTA E' UNA PERSONA CON LE PALLE
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francesco Thursday, Apr. 06, 2006 at 2:59 AM |
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punto 1- cari bigotti del cazzo, se il vostro unico modo di mettervi in mostra è far vedere che siete dei conservatori cattoloci praticanti ecc. ecc. è ora ke uscite fuori a dare uno sguardo al mondo!!! questa cazzo di chiesa ha rovinato il mondo! lo ha fatto diventare un mondo maschilista, un mondo con delle morali distorte, con dei pregiudizi assurdi! un esempio? prima della chiesa, nell'antica roma e anche in grecia, le unioni omosessuali erano completamente accettate! la donna era considerata un figura portante. poi è arrivata la chiesa... e piano piano, l'uomo è diventato la pietra portante (ovviamente x convenienza, ci sono donne nel clero che hanno potere di dire messa?) i gay sono diventati immorali, e spregiudicati, sopratutto se in coppia... sicuramente meglio di una coppia etero, che prima si sposa e poi si scannano!! ma perche il sentimento piu forte che esiste deve essere represso per colpa di queste morali distorte? cosa credete che se la chiesa continua a fare resistenza, o anche la politca, i gay smetteranno di esistere!? ILLUSI! FATE RIDERE! poi voglio dire, lo stato piu piccolo del mondo, ha le entrate piu alte delgi u.s.a.!!! allora caro PAPA, perche invece di girare in mercedes, di portare vestiti in oro, non aiuti il prossimo!!! FATE SKIFO!
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grazie don
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gianx Monday, Apr. 17, 2006 at 12:35 AM |
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Vorrei solo dire grazie a questo PRETE che ha capito quale sia il vero insegnamento di Gesù. Vorrei anche dire VERGOGNATEVI a tutti coloro che, spinti da una chiesa bigotta, falsamente moralista, arraffona, maschilista e ipocrita, con la loro fede deviata diffondono il male e la sofferenza nel mondo. Vergognatevi. Non avete alcun diritto di giudicare il prossimo. Vergognatevi. Non avete alcun diritto di condannare il prossimo. Vergognatevi. Non avete alcun diritto di provocare sofferenze nel prossimo. Vergognatevi. Con quale coraggio e in nome di chi osate dire agli altri con chi devono dividere la propria vita e il proprio letto? La vostra è pura immoralità. Siete solo dei pettegoli intriganti. Vergognatevi e pensate a ciò che Gesù ha detto: Ama il prossimo tuo. Don Barbero vi indica la strada, e a lui, ancora, io dico GRAZIE.
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cristianesimo fai da te???
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cristiano Friday, Sep. 22, 2006 at 11:58 AM |
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Caro Signore, leggo con attenzione la sequela di considerazioni che scrive in maniera tutto sommato accattivante. Purtroppo quella che lei descrive non combacia affatto con la mia esperienza di vita cristiana. La Chiesa, corpo di Cristo, poggia sulla roccia che Cristo stesso ha voluto stabilire. Partecipando alla vita della Chiesa io faccio esperienza di Cristo presente, ora, oggi. L'amorevole sollecitudine del suo Capo e dei suoi Ministri, fa sì che non io non possa inventare nulla a mio piacimento, non possa fare del Cristianesimo mio uso e consumo, adattandolo, all'occorrenza, a ciò che il mio istinto mi detta. Il Cristianesimo è (che le piaccia o no) un fatto: Cristo presente, oggi,incontrabile e sperimentabile laddove e come Lui stesso ha deciso di rimanere. La mia vita è una avventurosa scoperta di bene...questo è possibile grazie a ciò che lei distorce.
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