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Bologna : un bilancio della giunta Cofferati
by FALCEMARTELLO AREA MARXISTA DEL PRC Monday, May. 16, 2005 at 8:16 PM mail:

Bologna Un bilancio negativo del primo anno della giunta Cofferati

di Carlo Simoni


Un anno fa l’elezione di Sergio Cofferati a sindaco di Bologna aveva suscitato enormi speranze nel popolo di sinistra della città. La lunga campagna elettorale, con assemblee affollate in ogni quartiere, aveva portato al risveglio di migliaia di lavoratori, studenti, precari, immigrati.

Cofferati veniva visto non solo come un alternativa a cinque anni di amministrazione della destra, ma anche a quelle politiche della precedente giunta di centro-sinistra (Vitali) che con le privatizzazioni, i finanziamenti alle scuole private e la logica della sussidiarietà, i tagli ai servizi e i progetti urbanistici speculativi, avevano prodotto una profonda disaffezione a sinistra.

Il "cinese" era dunque riuscito a crearsi un’immagine molto popolare nello stesso ambito del centro-sinistra. Quest’immagine derivava in larga misura dal fatto di essere identificato come il segretario della CGIL del risveglio operaio del 2001-2003.

A ciò si era aggiunta una campagna condotta a colpi di dichiarazioni altisonanti, anche se in verità piuttosto fumose e senza impegni programmatici definiti.

In ogni comizio o assemblea Cofferati parlava di partecipazione, valorizzazione delle risorse umane dei dipendenti comunali, politiche per combattere la crescente esclusione sociale e per contrastare il peggioramento del tenore di vita dei lavoratori, spazi e sostegno alle culture e forme associative giovanili e di molte altre belle cose.

Il PRC contribuì ad alimentare le speranze nella svolta a sinistra, decine di militanti parteciparono appassionatamente ai tavoli tematici per contribuire alla stesura del programma. Si disse che il PRC era riuscito a spostare a sinistra il programma e che l’entrata nella giunta aveva la funzione di garantirne l’applicazione e di ulteriore stimolo per spostare il baricentro a sinistra.

Dalle pagine di questa rivista ci permettemmo allora di segnalare le profonde contraddizioni tra le speranze suscitate da Cofferati e la natura di classe della coalizione che lo sostiene. Spiegammo come il ruolo determinante del centro borghese avrebbe portato il governo della città su tutt’altri binari. Ricordo che a quel tempo diversi compagni ci accusarono di non capire la sfida, la grande occasione, di seminare pessimismo. Qualcuno scomodò persino Lenin e la sua affermazione secondo cui un progetto rivoluzionario ha bisogno anche di sogni che prefigurino la società futura.

Il risveglio da quei sogni è stato piuttosto traumatico. Da alcuni giorni Cofferati ha sferrato un attacco a Rifondazione e la tensione tra i compagni consiglieri e il sindaco è giunta al punto di avere un’eco sulle pagine dei quotidiani nazionali. Quello che si impone ora per affrontare questa crisi è innanzitutto un bilancio complessivo di un anno di amministrazione Cofferati.

Già in autunno la nuova giunta si era preoccupata di affermare la continuità con alcune politiche del centro-destra, ribadendo i finanziamenti alle scuole private e inserendo a bilancio un ulteriore aumento degli stanziamenti per il prossimo anno.

Riguardo alla grande biblioteca “Sala Borsa” Cofferati ha applicato il progetto di Guazzaloca, che, affidando parte degli spazi del prestigioso edificio restaurato con fondi pubblici ad esercizi commerciali privati, ha sottratto ingenti spazi per la lettura e le attività della biblioteca. Nulla è cambiato inoltre sul lato del personale che continua ad essere in buona parte composto da giovani precari dipendenti di cooperative che hanno in appalto i servizi.

Sul tema dell’immigrazione Cofferati aveva puntato il dito contro la condizione disumana dei CPT parlando della necessità di un loro “superamento”. Affermazione comoda visto che l’esistenza dei CPT non è di competenza del sindaco.

In compenso gli immigrati che tre anni fa avevano occupato il Ferrhotel (un edificio dimesso di proprietà delle Ferrovie dello Stato) sono stati trasferiti a Villa Salus, tranne quelli senza permesso di soggiorno, costretti a tornare nelle baracche sul lungo Reno (come se la condizione di “clandestino” fosse una scelta e non la conseguenza della legge razzista Bossi-Fini) da dove vengono a loro volta sgomberati e portati al CPT!!

Più recentemente il Sindaco ha raggiunto toni leghisti nell’attacco ad alcune famiglie di profughi bosniaci che avevano edificato abusivamente alcune baracche, peraltro su un terreno da essi acquistato alcuni anni fa.

Le baracche sono state demolite dalle ruspe, il terreno requisito, mentre le stesse persone dovranno ora pagare l’affitto su un’area attrezzata dal comune.

Di fronte a ciò il PRC ha preso le distanze con una lettera aperta a Cofferati che chiede il rispetto del programma.

Alla quale Cofferati ha risposto con un attacco ai compagni e al partito: al PRC si chiede in sintesi di cessare ogni sostegno all’ “illegalità”. E con ciò smettere di difendere profughi che costruiscono una baracca sul loro terreno, o studenti-precari che occupano appartamenti sfitti o stabili abbandonati per farne un centro sociale: la proprietà privata insomma non si mette in discussione!

Nei confronti dei dipendenti comunali Cofferati sta indubbiamente facendo tesoro della sua esperienza di sindacalista… per attaccare i lavoratori. E’ così riuscito a compattare l’intero fronte sindacale da CGIL, CISL e UIL all’RdB annunciando che non pagherà il premio di risultato stabilito dal contratto firmato da Guazzaloca. Per poi precisare che aumenti salariali potranno venire solo da un aumento di produttività. Proprio in queste ore è stato firmato un accordo che analizzeremo al più presto su questo sito o sul nostro giornale.

Anche sui temi del proibizionismo Cofferati è scivolato bruscamente sul terreno caro alla destra varando un’ordinanza che vieta il consumo di bevande alcoliche per strada (quindi fuori dai locali) dopo le 21. Se hai voglia di berti una birra in piazza con gli amici, anche perché non puoi sempre permetterti di pagarla 5 euro in un pub, sei un fuorilegge!

Il bilancio di un anno di giunta Cofferati è dunque disastroso. Non semplicemente alcuni provvedimenti, ma l’intera linea di un anno di amministrazione è diametralmente opposta alle ragioni per cui il Prc aveva dichiarato la sua entrata in questa giunta.

Nonostante l’attenzione delle masse, in particolare dopo l’ultima tornata elettorale, sia ora anche a Bologna rivolta all’obiettivo di cacciare Berlusconi dal governo, il che porta ad un certo grado di sopportazione verso le politiche locali del centro-sinistra, diverse misure di Cofferati sono già state contrastate da mobilitazioni. Il PRC dovrebbe inserirsi in questi processi invece che tentare di placare le tensioni col sindaco. Non di ricucire lo strappo abbiamo bisogno, ma di utilizzare ogni nuovo spostamento a destra per una denuncia aperta, allo scopo di preparare il terreno per una uscita dalla giunta. Tale rottura non provocherebbe la caduta della giunta Cofferati, con l’apertura della strada alla destra, ma consentirebbe al nostro partito di lanciare una campagna con un obiettivo preciso: la sinistra e il movimento operaio in città devono rompere con quei poteri forti che Cofferati ha scelto di tutelare.

Solo così il Prc potrà tornare ad essere un punto di riferimento per le mobilitazioni che nasceranno in città.

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Bravi
by viviana Monday, May. 16, 2005 at 8:35 PM mail: vivianavivarelli@fuoriradio.com

L'articolo e' ottimo. Ringrazio chi lo ha mandato, ero rimasta parecchio perplessa aella lettura su bellaciao.org di una lettera di Sofri, assolutamente sterile e priva tanto di obiettivita' quanto di conoscenza dei fatti, e finalmente mi ricredo. Come no global gli atteggiamenti autoritari di Cofferati mi hanno lasciata di stucco, purtroppo credo che questi solipsismi del potere non riguardino solo lui, ma siano retaggio di D'Alema come di Prodi, mi vorei sbagliare volentieri, ma prima di essere eletti promettono tutti monti e mari e poi il decisionismo e' a senso unico.
Pero' con Cofferati (l'autore parlava di discorsi fumosi) ci siamo presi tutti, forse, un grande abbaglio generale.
Resta il mio grazie per aver letto finalmente qualcosa di obiettivo sui fatti di Bologna. Avrei voluto anche qualche riferimento sul famigerato metro'.. ma pazienza.
viviana

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L' ex sindaco Fanti su Cofferati
by collettivo jacquerie Tuesday, May. 17, 2005 at 10:16 AM mail:

L'ex sindaco Fanti (ds): « Cofferati ha ridimensionato i movimenti»

«E' stato quasi un rovesciamento dell'impostazione data alla vittoria elettorale che aveva nell'unità sostanziale di tutti i partiti della sinistra, delle associazioni, e dei movimenti il suo punto di forza». A dare l'ennesima bacchettata al sindaco di Bologna, questa volta è una persona che per la sua elezione si era davvero speso parecchio. Guido Fanti, ex sindaco della città e tra le anime della campagna elettorale dello scorso anno, in una intervista in edicola oggi con l'Unità , spiega che «i movimenti sono stati messi in un angolo, dimenticati. Si è forse pensato che la partecipazione potesse essere relegata ad una generica assemblea da tenersi di tanto in tanto. Sono preoccupato. Il caso di Rifondazione è il segnale grave della possibilità che Bologna, città esemplare per vincere contro la destra, dimostri invece una incapacità a mantenere unita la sinistra per governare. Da un anno, invece di alimentare il consenso lo si sta progressivamente danneggiando, con continue antitesi e contestazioni. Vedo scelte di rimessa rispetto alla politica precedente».

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Kofferati è un danno per tutta la sinistra
by @ Tuesday, May. 17, 2005 at 11:42 AM mail:

Non c'è dubbio che in questo paese in cui si scorreggia a Catania e a Roma si respira aria di violetta quello che fa un Sindaco di una grande città diventa esemplare e riferimento per le politiche del centrosinistra che vorrebbe governare il paese dopo le prossime legislative.
Il principio di legalità è vero giusto etc..peccato che la simmetria della giustizia preveda uno stato di diritto e un'equita tra tutti i cittadini...invece così non a meno che si riconosca a questa destra oligarchica un primato della legalità negli atti legislativi e nelle azioni di governo... insomma non si può e non si deve far finta che l'italia sia la Prussia guglielmina quando invece è un far west dove ognuno fa quel che cazz gli pare.. l'unico che vuole rispettare la legge è Koffi? roba da matti... Insomma prima della legalità c'è l'eguaglianza la fraterrnità e la libertà--- senza equità di diritti nessuna giustizia nè tantomento legalità che non è altro che la sovrastruttura borghese della discriminazione di classe!!!

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