PER LA CHISURA DI TUTTI I CTP – PER LA LIBERTA’ DI MOVIMENTO
LIBERTA’ PER I COMPAGNI DI LECCE ARRESTATI
Gli arresti dei cinque attivisti pugliesi con l’accusa di aver manifestato contro i Centri di Detenzione e di aver istigato la rivolta dei migranti detenuti è, assieme con gli arresti di Bologna, una ulteriore dimostrazione di come i potenti cercano di criminalizzare e reprimere le lotte sociali. L’utilizzo dei reati associativi, il rispolverare leggi fasciste per giustificare gli arresti degli attivisti di movimento, cerca anche di coprire la violenza e la negazione dell’umanità che il potere compie in quelle Guantanamo nostrane che sono i CPT.
Lottare per la dignità e la giustizia, contro la segregazione dei corpi migranti nei “lager” etnici, significa lottare contro la logica della guerra globale permanente che sospende gli spazi di democrazia e persegue la deprivazione dei diritti per chi non è controllabile.
Rivendichiamo fino in fondo i percorsi e le iniziative di lotta che, in particolare in occasione della Seconda Giornata di Azione Europea, il 2 aprile2005, ci hanno portato a sviluppare azioni dirette di boicottaggio e di sanzionamento dei CPT e di tutti coloro che collaborano alle detenzioni ed alle deportazioni.
A Gorizia, Venezia, Modena e Trento il boicottaggio della Misericordia che gestisce i CPT; a Roma e Milano contro Alitalia e Blue Panorama che si prestavano alle deportazioni, alle moltissime manifestazioni in altrettante città: riteniamo che le politiche securitarie italiane ed europee non possano vantare alcun tipo di legittimità e rappresentano soltanto un brutale tentativo di amministrazione dello sfruttamento della forza lavoro migrante e dell’esclusione dall’accesso ai diritti sociali.
Il movimento dei migranti ed antirazzista non si può arrestare! Continueremo ad “istigare” ed a praticare la ribellione del precariato migrante.
DIRITTI E DIGNITA’ PER TUTTI
RETE DEL PRECARIATO MIGRANTE Bologna – Milano- Monfalcone - Napoli – Padova – Parma - Treviso – Trieste – Venezia – Verona
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