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La grande "anarco-retata"
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comunicato LISTA TRUPIANO-NAPOLI Sunday, May. 29, 2005 at 12:35 PM |
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"La grande anarco-retata" Trattasi di un'offensiva senza precedenti e che non riguarda solo gli anarchici, ma anche la grande area antagonista, i centri sociali, insomma, le ideologie anarchiche e comuniste non allineate, la c.d. sinistra extra-parlamentare. Centinaia di giovani, giovanissimi, oramai, languono, molti da mesi, nelle patrie galere "rei" nella maggior parte dei casi di essersi opposti ai lager dei centri di prima accoglienza o al genocidio ancora in atto in Iraq. Oramai i valori che hanno ispirato la lotta armata al nazi-fascismo, la resistenza e con essa la carta della costituzione della repubblica italiana sono nella coscienza dei più dei "non valori" se, come vero, in Italia in galera ci va chi combatte la guerra e non già chi la fa, se, come vero, in galera vanno quelli che manifestano per un posto di lavoro, avendo creduto che realmente questa repubblica fosse fondata sul lavoro, e non già i caporali, il grande capitale sfruttatore e chi lavoro non da o lo paga al nero se non a cottimo. E' oramai nell'evidenza di tutti come questa sia una democrazia "formale", appena ancora un po diversa da quella che fù la Spagna di Franco. Centinaia di giovani che stanno dentro a seguito di intercettazioni telefonicheod ambientali quanto meno ambigue e che dovranno sopportare tempi e disagi della più lunga custodia cautelare d'Europa, intere famiglie spogliate dei loro affetti più cari, i figli, mentre nel contempo c'è una corsa sfrenata ad intestare strade e piazze ad Almirante o a cambiare nome persino a piazzale Loreto, aguzzini della R.S.I. che ricevono le pensioni di guerra per aver combattuto ed ucciso la democrazia, per essere stati complici dei camerati tedeschi del più grande olocausto che l'umanità possa ricordare. Giornali e televisioni sempre più in mano al regime, dove l'uomo dal volto mascherato diventa il buono e quello dal viso scoperto e pulito "il terrorista", il tutto mentre le squadraccie neo-fasciste imperversano pressocchè indisturbate ad appiccare roghi ai centri sociali o a pestare immigrati, clandestini ed omosessuali. Attestiamo, pertanto, sgomenti la nostra più incondizionata solidarietà a quanti, innocenti, stanno subendo e conoscendo sulla propria pelle il regime carcerario italiano, le celle liscie, le perquisizioni indiscriminate nelle celle, la sopraffazione, la provocazione di cui trasudano le carceri italiane. Mentre chi, proprio a Napoli, appena ieri è stato colto con le mani nel sacco nell'incassare un'ignobile tangente pagata una una malata terminale di cancro solo per anticipare i tempi del ricovero, pena la sua morte, un primario del reparto di ecografia di un nosocomio pubblico napoletano, vedrete che se tutto andrà male tra pochi giorni con un buon avvocato sarà ai domiciliari.
LISTA TRUPIANO-NAPOLI
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CAMPAGNA DEL PARTITO NANARCHICO CONTRO LA REPRESSIONE
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nanarchico Sunday, May. 29, 2005 at 2:32 PM |
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MERCOLEDI' 1 GIUGNO: CAMPAGNA DEL PARTITO NANARCHICO CONTRO LA REPRESSIONE
Rispondiamo all'ondata repressiva con un'ondata di e-mail, telefonate e fax contro lo Stato e i suoi rappresentanti. I nanarchici propongono in particolare la giornata di Mercoledì 1 Giugno per sommergere gli uffici del ministero e delle prefetture delle città teatro della repressione.
Contro i mille carceri che opprimono la nostra esistenza! Contro la guantanamizzazione della vita! Contro le telecamere, i gps, le microspie, le intercetazioni, i pedinamenti! Contro frontiere e CPT! Contro il FIES, l'EIV, il 41bis, il 270-270bis!
La guerra sociale produce repressione, la quale si traduce in stato di polizia, leggi speciali, gestione emergenziale del potere; questa tendenza o trasforma la vita in carcere e imprigiona chiunque si oppone al regime del grande fratello oppure implode e schiaccia le sue stesse strutture. Sta solo a noi determinare il nostro futuro, il destino non esiste, l'anarchia non è inevitabile, ma NECESSARIA!
VALENTINA, DANILO, MASSIMO, STEFANO, MARCO, LUCIA, ELSA, CLAUDIA, MATTIA, TIRTEO, SALVATORE, SAVERIO, CRISTIAN, LUCA, CARLO, VINICIO, ROBERTO, CATERINA, LICIA, PAOLO LIBERI! LIBERI TUTTI! LIBERIAMOCI DI GALERE, LIBERIAMOCI DAL LAVORO, LIBERIAMOCI DALLE FRONTIERE!
Cosa fare? Oltre che scrivere ai compagni in carcere, continuare le lotte, le occupazioni, il processo di autogestione delle nostre esistenze, le azioni dirette, noi proponiamo una particolare forma di lotta per quanto insufficiente per un cambiamento radicale della vita. Si possono mandare fax neri alle questure in modo da far loro consumare inchiostro, oppure mandare e-mail di protesta contro la repressione e il carcere duro, telefonare: proponiamo di paralizzare gli uffici dello stato per un giorno. Riconosciamo i limiti di queste azioni, perché contro la violenza dello stato solo una risposta è necessaria...ma riconosciamo i più pesanti limiti del silenzio in cui cercano di rinchiuderci.
PROPONIAMO ALCUNI INDIRIZZI:
Ministero dell'Interno P.le Viminale tel 064651
Prefettura Bologna Via IV Novembre, 24, 40123 tel 0516401111 fax 0516401399 e-mail pref.prefbologna@interbusiness.it
Prefettura Cagliari Piazza Palazzo, 2, 09124 tel 070 60061 fax 070-666418/6006281/653798 agostp.tiscalinet.it
Prefettura Lecce Via Umberto I 73100 tel 09326931 fax 0832693666 e-mail pref.preflecce@interbuisiness.it
Prefettura Roma Via IV Novembre 119/A 00187 tel 0667291 fax 06-67294555/69797399 e-mail pref.prefroma@interbusiness.it
Prefettura Viterbo Piazza del Plebiscito, 8, 01100 tel 07613361 fax 0761336666 e-mail pref.prefviterbo@interbusiness.it
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marche_incontri ravvicinati del 3tipo
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rk Sunday, May. 29, 2005 at 2:58 PM |
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marche_incontri ravvicinati del 3tipo...ma guardate cosa si inventano questi pur di rompere i cojoni............
Commando di fuoco, ipotesi terrorismo Contatti con gli investigatori di Bologna che seguono la pista anarchica
ANCONA - Atti di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi. Strage. Sono reati da Anni di piombo quelli che il pm Rosario Lioniello ha indicato nel fascicolo aperto contro ignoti per l’attentato incendiario contro la Provincia, sventato da un vigilante nella notte tra giovedì e venerdì. E gli investigatori della Digos anconetana avrebbero già preso contatti con i colleghi bolognesi che stanno indagano su attentati di matrice anarco-insurrezionalista, per procedere a controlli incrociati su episodi avvenuti con modalità analoghe. Una mossa prevedibile, quella di cercare possibili incroci con le indagini in corso sull’eversione di matrice anarchica, quella dei pacchi-bomba spediti via posta. Era emerso immediatamente, anche dalle dichiarazioni a caldo del questore Gulì, il sospetto che il raid fosse una risposta agli arresti di anarco-insurrezionalisti condotti in altre regioni, con propaggini anconetane che hanno visto la Digos perquisire l’abitazione di una giovane ex studentessa dell’Università di Bologna. Il commando finora non ha firmato la sua azione con scritte sul posto o rivendicazioni.
Quali che siano i retroscena, l’inchiesta intanto muove i suoi passi. La procura ha affidato alla polizia scientifica di Ancona una serie di accertamenti tecnici sul materiale che il commando di tre giovani ha abbandonato in via Palestro, dopo l’arrivo di un metronotte che dall’interno del Palazzo di vetro li aveva scorti attraverso una parete vetrata. C’era un vero armamentario per confezionare bottiglie molotov: una tanica e due bottiglie di vetro piene di liquido infiammabile, una bottiglietta vuota, tre stoppini d’innesco fatti con fazzoletti di carta arrotolati, e un pezzo di stoffa bruciacchiato. Gli esami di laboratorio dovranno accertare la natura del liquido infiammabile e se si tratti di un cocktail di sostanze capace di potenziare l’efficacia dei rudimentali ordigni. I rilievi della Scientifica si sono concentrati anche sul muretto su cui gli sconosciuti hanno lasciato i contenitori, per raccogliere impronte digitali o materiale organico da cui estrarre il Dna che possano aiutare gli investigatori a risalire ai responsabili. Secondo il metronotte, che però non li avrebbe visti in volto, i tre giovani erano di statura media, vestiti con pantaloni e magliette. Il blitz è sfuggito alle telecamere del palazzo, che non inquadrano la porta del garage. LORENZO SCONOCCHINI
http://www.corriereadriaticonline.it/articolo.aspx?varget=5B5B4E105E9014BF3B9579F9A7875179
...che brutta aria ragà.....
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Libertà per i compagni Maj e Czeppel !!
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nuovo)Partito comunista italiano Monday, May. 30, 2005 at 4:47 PM |
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Libertà per i compagni Maj e Czeppel !!
Il giorno 26.05.05 a Parigi sono stati arrestati i compagni Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel, militanti del (nuovo)Partito comunista italiano. La borghesia imperialista italiana, attraverso la complicità delle Autorità Francesi, con questa operazione repressiva torna di nuovo a colpire il (n)PCI, nel vano tentativo di soffocarne l’attività. La classe di speculatori, parassiti, sfruttatori, guerrafondai, arrivisti, preti, chierichetti e fascisti che opprime e tormenta la classe operaia e il resto delle masse popolari conducendo contro di esse una feroce guerra di sterminio non dichiarata, ricorre ancora una volta alla menzogna della ‘’guerra al terrorismo’’ per cercare di nascondere alle masse popolari i reali motivi che si celano dietro la sistematica persecuzione del (n)PCI. La lotta per la costruzione del partito comunista è il centro dello scontro tra classe operaia e borghesia imperialista. Questo è il reale motivo per cui la borghesia imperialista italiana da più di vent’anni perseguita i compagni e le compagne che lavorano per costruire il (n)PCI e che dopo la sua fondazione (3 Ottobre ‘04) lottano per renderlo lo stato maggior necessario per fare dell’Italia un paese socialista. La decisione della CP di costruire il (n)PCI partendo dalla clandestinità, ha reso ancora più accanita la persecuzione condotta dalla borghesia imperialista. Solo l’esistenza di un partito comunista ideologicamente e organizzativamente indipendente dalla borghesia imperialista (dunque di un partito clandestino guidato dal marxismo-leninismo-maoismo) può infatti trasformare in guerra civile per il Socialismo la guerra di sterminio non dichiarata che essa conduce contro le masse popolari.
Gli arresti dei compagni Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel sono un incidente di percorso, generato dalla struttura organizzativa ancora relativamente debole. L’arresto dei due compagni, per quanto rappresenti un duro colpo all’attività della CP, non ne cessa però l’attività. La clandestinità garantisce infatti la continuità del lavoro di costruzione del partito: la CP sta già lavorando per riordinare le forze, raccoglierne di nuove e rilanciare la lotta per fare dell’Italia un paese socialista. Gli arresti dei due compagni non negano dunque la correttezza della concezione, della strategia e della linea elaborate dal (n)PCI. La CP rilancia quindi con forza a tutti i compagni e compagne che lottano per fare dell’Italia un paese imperialista l’appello a creare ovunque Comitati di Partito (intermedi o di base) seguendo le indicazioni date sulla Voce e reperibili anche sul sito internet del (n)PCI [http://www.nuovo-pci.com]. Ogni compagno è chiamato in prima persona a contribuire alla costruzione del (n)PCI e ad assolvere così il ruolo che gli spetta nella lotta per fare dell’Italia un paese socialista ! Abbandonate le incertezze, compagni, ponete la rivoluzione al centro della vostra esistenza e arruolatevi nel (n)PCI: questo è cio’ che occorre fare per sovvertire il sistema capitalista e instaurare il Socialismo !
I CdP devono sviluppare, utilizzando al meglio la linea di massa, la più vasta mobilitazione della classe operaia e del resto delle masse popolari in solidarietà dei compagni Maj e Czeppel, trasformando l’attacco repressivo in un contributo alla lotta per fare dell’Italia un paese socialista !
I CdP devono fare la massima diffussione del presente comunicato e produrne dei propri !
La CP ringrazia tutte le FSRS che si sono già espresse in solidarietà dei compagni Maj e Czeppel, condannando l’ennesima operazione repressiva condotta dalla banda Berlusconi contro il (n)PCI.
Libertà per i compagni Maj e Czeppel !
Trasformiamo l’attacco repressivo in un contributo alla lotta per fare dell’Italia un paese socialista !
Continuiamo ad avanzare nella costruzione del (n)PCI e nella lotta per fare dell’Italia un paese socialista !
W il (nuovo)Partito comunista italiano!
http://www.nuovo-pci.com
www.nuovo-pci.com
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Solidarietà ai compagni arrestati
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Dentro e fuori le mura Tuesday, May. 31, 2005 at 10:14 AM |
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dentroefuorilemura@inventati.org |
Solidarietà ai compagni arrestati
Come gruppo Dentro e fuori le mura vogliamo esprimere la nostra piana solidarietà ai compagni della Croce Nera Anarchica per l'ennesimo attacco repressivo che hanno subito. Oltre agli arresti è stato sequestrato ed oscurato il sito che ospitava riflessioni ed interventi sul carcere e dal carcere. Riteniamo gravissimo che si sia voluto zittire una delle poche voci che si levano contro una società che vede nel carcere la soluzione dei problemi sociali ancorchè politici. Dobbiamo anche evidenziare come nuovamente lo strumento usato sia il fascistissimo art 270 bis (associazione sovversiva) comminato con estrema facilità e su indizi risibili quando ci sia da stroncare qualsiasi tipo di opposizione facendo terra bruciata intorno ai 'cattivi' di turno. Non intendiamo cadere nel gioco della magistratura facendo venir meno la nostra solidarietà a chi lotta, come noi, per un mondo senza reati e senza galere.
www.inventati.org/dentroefuori
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ROMA DOMENICA 12 GIUGNO DALLE ORE 10.00 PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ CON MASSIMO
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ARCUNI ANARCHICI E ANARCHICHE DE ROMA EST Wednesday, Jun. 08, 2005 at 5:47 PM |
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ROMA DOMENICA 12 GIUGNO DALLE ORE 10.00 PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ CON MASSIMO
Il bilancio della recente offensiva repressiva dello stato italiano contro varie realtà anarchiche radicate su tutto il suo territorio è indubbiamente pesante: più di un centinaio di perquisizioni tra Roma, il viterbese, Cagliari, Bologna, Lecce, Torino, Milano, Genova, l'Abruzzo ed altre zone, nonché nelle celle di vari compagni e compagne già in carcere, 22 arresti in due settimane (dieci dei quali commutati in domiciliari), la chiusura, seppur momentanea, di uno spazio web di controinformazione anticarceraria (quello della Croce Nera Anarchica, i cui partecipanti si trovano al momento in carcere), di uno spazio occupato (il Capolinea di Lecce), il sequestro di chili e chili di materiale controinformativo cartaceo, di computer e supporti elettronici. Il tutto è come di consueto accomunato dal collaudato utilizzo dell'accusa di appartenenza ad un'associazione sovversiva, la stessa accusa grazie a cui da ormai più di dieci mesi sono detenuti tre nostri compagni in carcere ed uno ai domiciliari e che in queste ultime settimane, così come allora, è amplificata all'ennesima potenza dalla totalità schierata dei mezzi di informazione, in una logica di criminalizzazione completa delle idee e pratiche dell'anarchismo e di celebrazione servile dell'operato di magistratura e forze dell'ordine. L'articolo 270 in tutte le sue varianti si dimostra ancora una volta strumento repressivo efficacissimo, non solo nella misura in cui permette di supplire alla fragilità o alla vera e propria mancanza di prove su reati specifici con la maggiore “potenza di fuoco”, in termini di pena, del reato associativo, ma soprattutto poiché, indipendentemente dalla reale possibilità di convertirsi da capo d'accusa a sentenza di condanna, appare in grado di reprimere a colpi di avvisi di garanzia e custodia cautelare intere realtà locali e progetti politici ritenuti scomodi. Ci rendiamo conto di non star assistendo ad una semplice operazione di difesa dello stato e dei suoi apparati dalla reale minaccia militare ad essi rivolta attraverso le pratiche di azione diretta contro i loro simboli e rappresentanti (il livello occulto dell'eversione di cui parlano i loro verbali); riteniamo invece che in gioco ci sia molto di più e che l'obiettivo principale di questo vero e proprio attacco sia la neutralizzazione di tutte quelle realtà che, non rinunciando alla propria presenza all'interno dei conflitti sociali in corso né alla solidarietà attiva verso chi ne subisce le conseguenze, rappresentano una minaccia tangibile e diffusa agli interessi di sfruttamento e pacificazione forzata della società del controllo totale. Se le forze dell’informazione vorrebbero creare terreno fertile per l’isolamento comunicativo delle istanze anarchiche dalle realtà sociali che potrebbero potenzialmente recepirle, le forze dell’ordine provvedono ad isolare fisicamente le nostre compagne e i nostri compagni sequestrati dall’appoggio e dall’affetto di chi li sostiene da fuori, con un’opera di dispersione sistematica dei prigionieri in carceri lontane dai luoghi di residenza che non possiamo non recepire come l’ennesima provocazione. Travolti dall'ennesimo tsunami repressivo il rischio principale è quello di rimanere paralizzati, annaspando nell'angusta palude della logica emergenziale, investendo la totalità delle nostre già provate energie psicofisiche ed emotive in una dinamica di pura risposta alla repressione stessa, focalizzandoci su uno solo degli aspetti del dominio, quello più militarmente coercitivo con cui, per disgrazia o più probabilmente per la logica stringente della ragion di stato, ci troviamo più spesso a scontrarci. Al contrario, vogliamo continuare a scommettere sulla nostra capacità di criticare ed attaccare la molteplicità delle manifestazioni del dominio stesso dalla prospettiva onnicomprensiva che ci caratterizza in quanto anarchici, ritenendoci ancora in grado di agire da detonatore all'interno dei conflitti sociali che scuotono sempre più violentemente questo ordine armato di calma apparente. Dalla difesa del pianeta dall'avanzata devastatrice del progresso e del controllo globale ad esso sotteso alla lotta contro le detenzioni e le espulsioni di chi sceglie di migrare in cerca di dignità e sopravvivenza, a quella contro la psichiatrizzazione di massa della società e l'estensione degli strumenti di repressione delle menti, al sostegno della libera circolazione dei saperi e della comunicazione fuori dal circuito mercantile del profitto e del controllo, alla solidarietà attiva a tutti gli individui fisicamente privati della libertà, in una prospettiva di rifiuto totale di ogni forma di detenzione, dentro e fuori dalle gabbie, per la liberazione di ogni essere vivente. In gioco è la stessa sopravvivenza delle idee e pratiche dell'anarchismo, la cui presenza visibile vorrebbe essere cancellata a colpi di isolamento e repressione; rifiutiamo per tanto di dover scegliere tra il ripiego nell'alveo della contestazione folkloristica e istituzionalmente tollerabile e l'opzione di una clandestinità forzata dettata dall'impossibilità o incapacità di intervenire nelle dinamiche di liberazione citate sopra. Rilanciamo la validità e riproducibilità del nostro metodo antiautoritario ed autogestionario all'interno della totalità dei conflitti che il dominio in questi tempi di crisi riproduce endemicamente. Come diceva qualcuno, "specializzarsi è roba da insetti", anche se gli esseri realmente spregevoli sono altri.
DOMENICA 12 GIUGNO DALLE 10 IN POI IN PIAZZALE DEL FARO (SOPRA IL CARCERE DI REGINA COELI) PRESIDIO IN SOLIDARIETA' CON MASSIMO, ARRESTATO IL 26 MAGGIO SCORSO NEL CORSO DELL'ENNESIMA RETATA CONTRO IL MOVIMENTO ANARCHICO.
LIBERTA' PER MASSIMO LIBERTA' PER I NOSTRI COMPAGNI E LE NOSTRE COMPAGNE SEQUESTRATE LIBERTA' PER TUTTE E TUTTI PER L'ANARCHIA
ARCUNI ANARCHICI E ANARCHICHE DE ROMA EST
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LIBERTA’ PER TUTTI I COMPAGNI PRIGIONIERI !!
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Comm. Provvisoria del (N) PCI Saturday, Jun. 11, 2005 at 7:03 PM |
mail:
delegazionecp@yahoo.it |
Delegazione della Commissione Provvisoria del Comitato Centrale del (nuovo)PCI
BP 3 4, rue Lénine 93451 L’Ile St.Denis France delegazionecp@yahoo.it
St.Denis, 01.06.05
LE LOTTE CONDOTTE DALLA CLASSE OPERAIA E DAL RESTO DELLE MASSE POPOLARI STANNO FACENDO AFFOGARE IL CANE E LUI CERCA DI SALVARSI MOSTRANDO DI DENTI !!
LIBERTA’ PER TUTTI I COMPAGNI PRIGIONIERI !!
(**nell’e-mail sono riportati gli indirizzi postali delle prigioni in cui sono detenuti i compagni Maj e Czeppel)
I collaboratori e simpatizzanti che proseguono il lavoro della Delegazione della CP ringraziano tutti i compagni e le compagne, tutte le organizzazioni e partiti che in questi giorni dall’Italia, Francia, Belgio, Spagna, Svizzera ma anche dalle nazioni senza Stato come la Sardegna stanno esprimendo solidarietà nei confronti dei compagni del (n)PCI Maj e Czeppel, arrestati nel loro appartamento in boulevard de Charonne (Parigi) il 26.05.05 dalla Division nationale antiterroriste (DNAT), su commissione della banda Berlusconi.
A nostra volta esprimiamo solidarietà di classe ai compagni no-global, anarchici, indipendentisti, immigrati contro cui in queste settimane la banda di fascisti, mafiosi, clericali, chierichetti, parassiti messa insieme da Berlusconi sta sviluppando una potente ondata repressiva.
Berlusconi cerca di restare a galla, di conservare i favori e il sostegno della borghesia imperialista italiana e del Vaticano (sostegno che gli ha fatto perdere la mobilitazione e la lotta che la classe operaia e il resto delle masse popolari hanno sviluppato in questi anni) cercando di schiacciare i figli migliori, più generosi, consapevoli, lungimiranti e determinati della classe operaia e del resto delle masse popolari e da qui 1- intraprendere un nuovo, violento attacco ai diritti di civiltà e benessere conquistati dalle masse popolari dal 1945 al 1975 2- rilanciare la partecipazione della borghesia imperialista italiana alla spartizione del bottino ricavato dallo sfruttamento dei proletari dei paesi ex-socialisti, coloniali e semi-coloniali.
La banda Berlusconi, approfittando del tempo che gli sta lasciando il circo Prodi, si sta giocando le ultime carte per cercare di riaffermarsi come la formazione che offre più garanzie agli appetiti della borghesia imperialista italiana e del Vaticano. E lo sta facendo nell’unico modo che conosce : repressione, rivalutazione del fascismo, continui tentativi di trasformare i contrasti esistenti fra borghesia imperialista-masse popolari in contrasti fra le masse popolari, guerra imperialista. Berlusconi si è presentato alla borghesia imperialista uccidendo Carlo Giuliani, ora cerca di « restare in sella » dando « una bella lezione » a tutto il movimento di opposizione sociale, partendo dal partito, il (n)PCI [ http://www.nuovo-pci.com], che ne sintetizza le aspirazioni migliori e da ad esse l’unica reale prospettiva : la guerra civile per il Socialismo, seguendo la strategia della guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata diretta da un partito clandestino.
La lotta contro la repressione puo’ costituire il colpo di grazia per la banda Berlusconi, la bastonata finale che fa affogare il cane ! E’ necessario costruire quindi il più ampio fronte contro la repressione, per la solidarietà di classe e la scarcerazione di tutti i prigionieri politici. Bisogna mostrare chiaramente alla classe operaia e al resto delle masse popolari che la repressione è il tentativo della borghesia imperialista di privare gli studenti, gli operai, i disoccupati, i precari, i pensionati, gli immigrati dei componenti piu’ combattivi nel difendere i diritti conquistati e ottenerne dei nuovi. I compagni colpiti dalla repressione sono una risorsa per le masse popolari : per questo vengono arrestati, intimiditi, pestati, torturati, perquisiti ! Per mandare a casa la banda Berlusconi è necessario sviluppare la mobilitazione delle masse popolari, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione: non esistono altre vie ! La cacciata della banda Berlusconi è legata al timore e all’instabilità che le masse popolari suscitano alla borghesia imperisliata, al loro livello di mobilitazione !
La lotta contro la repressione puo’ diventare un contributo alla rinascita del movimpento comunista internazionale, al rafforzamento del movimento anti-imperialista ! E’ necessario quindi sviluppare la piu’ ampia solidarietà internazionale e allo stesso tempo ricavare i giusti insegnamenti da questa ennesima ondata repressiva : per i rivoluzionari non esiste libertà reale nella dittatura borghese, è necessario quindi costruire un’organizzazione libera e autonoma (ideologicamente e organizzativamente) dalla volontà della classe di parassiti che ci opprime e sfrutta ! Giorno dopo giorno questa necessità emerge sempre piu’ chiaramente ! Il (n)PCI lavora da sei anni per costruire questo tipo di organizzazione e i risultati ottenuti sono sintetizzati da un incontestabile dato di fatto : nonostante gli arresti dei compagni Maj e Czeppel, il lavoro del (n)PCI continua !
I collaboratori e simpatizzanti che proseguono il lavoro della Delegazione della CP, mossi da quanto fin qui detto, comunicano a tutti i compagni e compagne, a tutti i collettivi, organizzazioni e partiti che organizzeranno delle assemblee contro la repressione e per la solidarietà di classe (compreso la GIRP), la propria disponibilità ad intervenire e a contribuire alla riuscita dell’iniziativa. Invitiamo tutti i compagni a segnalarci le iniziative scrivendo ai recapiti su indicati.
Comunichiamo gli indirizzi postali delle prigioni della borghesia imperialista francese in cui sono detenuti dal 26.05.05 i compagni del (n)PCI Maj e Czeppel e invitiamo tutti i compagni e le compagne a scrivere loro :
Giuseppe Maj 285180 2éme Division 142 M.A. de la santé 42 rue de la santé 75014 PARIS France Giuseppe Czeppel 340568 F bat 2D M.A. de Fleury Mérogis 7 avenue des peupliers 91705 FLEURY MEROGIS France
Libertà per tutti i compagni prigionieri ! La solidarietà di classe é un arma ! Diamo il colpo di grazia al cane che affoga !
Trasformiamo la repressione in un contributo alla rinascita del movimento comunista e al rafforzamento del movimento anti-imperialista !
Traiamo i giusti insgenamenti da questa ennesima ondata repressiva !
W il (n)PCI !
www.nuovo-pci.com
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19 GIUGNO GIORNATA INTERNAZIONALE DEL RIVOLUZIONARIO PRIGIONIERO
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CENTRO POPOLARE FIRENZE SUD Sunday, Jun. 12, 2005 at 1:13 PM |
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GIORNATA INTERNAZIONALE DEL RIVOLUZIONARIO PRIGIONIERO
19 giugno 1986 300 compagni comunisti furono massacrati in Perù nelle carceri di Lurigancho, El Fronton ed El Callao perché si ribellarono alla condizione di reclusione.
19 giugno 2005 Decine e decine di compagni/e perquisiti, indagati, fermati e arrestati in queste ultime settimane (da Bologna a Cagliari, dal Lazio alla Puglia, fino a Parigi); 8.000 compagni/e, lavoratori, disoccupati, studenti, antifascisti, proletari, colpiti dalla repressione negli ultimi 5 anni!
Chi dissente, chi si oppone, chi lotta, chi si organizza per cambiare lo stato di cose presente, è oggetto di ogni forma di repressione. Al centro di questa "mobilitazione" reazionaria orchestrata da magistrati, polizia, carabinieri, mass media e politicanti vi sono i cosiddetti "reati associativi", ed in particolare il 270 ed il 270 bis.
In occasione della GIRP, i compagni/e che promuovono la "Campagna nazionale contro l'art. 270 e contro tutti i reati associativi" vogliono rilanciare il dibattito sull'utilizzo massiccio di questo genere di articoli e promuovere momenti di solidarietà attiva. Una Campagna di sostegno e per la solidarietà a quanti/e sono stati colpiti/e dalla repressione per l'impegno politico e la partecipazione alle lotte sociali.
P R O G R A M M A
Sabato 18 giugno (dalle ore 18.00)
Musica e interventi a sostegno della Campagna Aperitivo e cena di autofinanziamento
Domenica 19 giugno (ore 10,30)
ASSEMBLEA NAZIONALE di bilancio e di sviluppo della Campagna
Interverranno compagni e compagne di realtà internazionali e i protagonisti di lotte sociali oggetto delle inchieste. Parte del ricavato verrà destinato in solidarietà con i compagnni turchi prigionieri in Italia.
Le due giornate si terranno al CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FIRENZE SUD Via Villamagna 27/A 50100 Firenze [per arrivare al CPA guarda la mappa all'indirizzo: http://www.inventati.org/reati_associativi/mappaFI.html]
Comitato Promotore della Campagna contro l'art. 270 e contro tutti i reati associativi
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
[per info scrivere a: reati_associativi-owner@inventati.org oppure visita il sito http://www.inventati.org/reati_associativi]
[Per leggere la Proposta di lavoro: http://www.inventati.org/reati_associativi/documento.html]
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19 GIUGNO GIORNATA INTERNAZIONALE DEL RIVOLUZIONARIO PRIGIONIERO
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CPO GRAMIGNA Wednesday, Jun. 15, 2005 at 11:40 PM |
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GIORNATA INTERNAZIONALE DEL RIVOLUZIONARIO PRIGIONIERO
Il 19 giugno 1986, in tre carceri peruviane, l’allora governo “socialista” di Alan Garcia ordinava il massacro di 300 rivoluzionari prigionieri del Partito Comunista del Perù in lotta. Quella data, chiamata “Giorno dell’Eroismo”, è diventata una tappa per il movimento comunista e antimperialista per far vivere, nella lotta quotidiana, la resistenza che tutti i prigionieri politici conducono dietro le sbarre in qualunque condizione di prigionia. Questi compagni detenuti sono le avanguardie del movimento rivoluzionario mondiale che hanno deciso di lottare fino in fondo contro la barbarie del capitalismo e di organizzarsi per la conquista di una nuova società. Per questo sono incarcerati e sottoposti a ogni forma di repressione. Ieri come oggi. I lager di Abu Ghraib e di Guantanamo rappresentano solo le punte più avanzate del vero volto assassino e fascista del capitalismo in crisi, un volto che qui, nei paesi “democratici”, si mostra nelle celle di isolamento di tipo F in Turchia, in quelle delle carceri francesi, spagnole, tedesche, italiane, dove sono rinchiusi centinaia di rivoluzionari a cui vengono applicati regolamenti sempre più restrittivi (come l’art 41 bis che prevede la negazione dei “diritti” dei detenuti). Ai rivoluzionari prigionieri “storici” che, nonostante anche 30 anni di galera, non hanno svenduto la loro identità politica, si aggiungono oggi le decine di comunisti e anarchici colpiti da arresti in seguito a diverse inchieste per 270 bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo). Il movimento anarchico, in particolare, è stato colpito dalla borghesia per la lotta condotta contro i lager dei Centri di Permanenza Temporanea, teatri di rivolte da parte degli immigrati costretti a condizioni di vita bestiali. Questo accanimento non avviene a caso. Così come gli USA, alle prese con una crociata neocoloniale, scatenano la repressione contro le resistenze dei popoli che si oppongono al loro progetto di dominio, anche i paesi imperialisti europei, Italia compresa, usano tutti gli strumenti di controrivoluzione preventiva per stroncare sul nascere qualunque ipotesi rivoluzionaria che sia in grado di costituire un pericolo per il potere. Un pericolo che non fa dormire sonni tranquilli ai padroni, vista la fase di grossa crisi economica che pesa sempre più sulle spalle dei proletari licenziati, precari e senza alcuna certezza nel futuro. La rabbia e il malcontento popolare non possono essere tenuti sotto controllo a lungo; possono scoppiare e incanalarsi verso uno sbocco rivoluzionario. La borghesia di destra e di sinistra ha il terrore che ciò avvenga, memore delle rivoluzioni proletarie vittoriose; per questo affila le lame della repressione e colpisce sempre più duramente e a largo raggio chi può rappresentare un punto di riferimento e un esempio in questa direzione. Per questo attacca la solidarietà di classe con nuovi articoli del codice penale, come il 270ter che punisce, con pena fino a 4 anni, chi “…dà rifugio, vitto, ospitalità, mezzi di trasporto e strumenti di comunicazione” a chi è indagato per associazione sovversiva. Diventa reato anche il sostegno internazionale ai popoli in lotta, in seguito alla stesura, da parte degli USA, delle famigerate “liste nere” che definiscono “terroriste” le organizzazioni comuniste e antimperialiste avanguardie delle attuali lotte di liberazione nel mondo. Contro questo salto autoritario e fascista l’unica risposta è l’unità tra tutti coloro che vengono colpiti dalle manovre repressive. Solo la solidarietà di classe internazionalista può spezzare l’ingranaggio dell’isolamento e rafforzare il legame tra rivoluzionari, dentro e fuori il carcere, legame necessario per dare forza alla resistenza dietro le sbarre e alla lotta di tutto il movimento di classe. Solo organizzandosi per la trasformazione rivoluzionaria della società si potrà tenere testa e contrastare la repressione, solo con l’abbattimento dello stato borghese si potrà finalmente porre fine alla sua violenza.
CONTRO LA REPRESSIONE, RAFFORZIAMO L’ORGANIZZAZIONE DI CLASSE! SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI ANARCHICI ARRESTATI!
VENERDI 17 GIUGNO dalle 21.30 al CPO GRAMIGNA via Retrone, Padova RAPPRESENTAZIONE TEATRALE "IL FILO ROSSO DELLA LOTTA" a cui seguirà il CONCERTO dei "TRENI IN CORSA" (folk)
SABATO 18 GIUGNO dalle 10 in PIAZZA DEI SIGNORI, Padova MOSTRA FOTOGRAFICA-INFORMATIVA sulla LOTTA DEI RIVOLUZIONARI PRIGIONIERI
DOMENICA 19 GIUGNO dalle 17 al CPO GRAMIGNA VIDEO sulle carceri turche, seguirà DIBATTITO su repressione e controrivoluzione. Parteciperà il compagno avvocato G. Pelazza sulle leggi di guerra e sulle ultime inchieste per reati associativi. Per concludere CENA POPOLARE di autofinanziamento, il cui ricavato andrà a sostegno dei rivoluzionari prigionieri spagnoli
CPO Gramigna Centro di Documentazione Comandante Giacca Collettivo Universitario Valle Giulia Padova
www.cpogramigna.org
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PROGRAMMA PER LA GIORNATA DEL RIVOLUZIONARIO PRIGIONIERO...
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CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FIRENZE SUD Thursday, Jun. 16, 2005 at 9:53 PM |
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FIRENZE, 18-19 GIUGNO 2005 CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FIRENZE SUD Via Villamagna 27/A 50100 Firenze
GIORNATA INTERNAZIONALE DEL RIVOLUZIONARIO PRIGIONIERO ___________________________________________________________ 19 giugno 1986 300 compagni comunisti furono massacrati in Perù nelle carceri di Lurigancho, El Fronton ed El Callao perché si ribellarono alla condizione di reclusione.
19 giugno 2005 Decine e decine di compagni/e perquisiti, indagati, fermati e arrestati in queste ultime settimane (da Bologna a Cagliari, dal Lazio alla Puglia, fino a Parigi); 8.000 compagni/e, lavoratori, disoccupati, studenti, antifascisti, proletari, colpiti dalla repressione negli ultimi 5 anni!
Chi dissente, chi si oppone, chi lotta, chi si organizza per cambiare lo stato di cose presente, è oggetto di ogni forma di repressione. Al centro di questa "mobilitazione" reazionaria orchestrata da magistrati, polizia, carabinieri, mass media e politicanti vi sono i cosiddetti "reati associativi", ed in particolare il 270 ed il 270 bis.
In occasione della GIRP, i compagni/e che promuovono la "Campagna nazionale contro l'art. 270 e contro tutti i reati associativi" vogliono rilanciare il dibattito sull'utilizzo massiccio di questo genere di articoli e promuovere momenti di solidarietà attiva. Una Campagna di sostegno e per la solidarietà a quanti/e sono stati colpiti/e dalla repressione per l'impegno politico e la partecipazione alle lotte sociali.
***************** P R O G R A M M A *****************
SABATO 18 giugno (dalle ore 18.00)
Musica e interventi a sostegno della Campagna Aperitivo e cena di autofinanziamento
DOMENICA 19 giugno (ore 10,30)
ASSEMBLEA NAZIONALE di bilancio e di sviluppo della Campagna
Interverranno compagni e compagne di realtà internazionali e i protagonisti di lotte sociali oggetto delle inchieste. Parte del ricavato verrà destinato in solidarietà con i compagnni turchi prigionieri in Italia.
Le due giornate si terranno al CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FIRENZE SUD Via Villamagna 27/A 50100 Firenze [per arrivare al CPA guarda la mappa all'indirizzo: http://www.inventati.org/reati_associativi/mappaFI.html]
Comitato Promotore della Campagna contro l'art. 270 e contro tutti i reati associativi
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[per info scrivere a: reati_associativi-owner@inventati.org oppure visita il sito http://www.inventati.org/reati_associativi]
[Per leggere la Proposta di lavoro: http://www.inventati.org/reati_associativi/documento.html]
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GIRP 2005 COMUNICATO CARC MILANO
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Celebriamola insieme Friday, Jun. 17, 2005 at 10:37 PM |
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La celebrazione della Giornata Internazionale del Rivoluzionario Priogioniero rafforza lo sviluppo della lotta di classe in tutto il mondo. Celebriamola insieme al Centro di Documentazione Filorosso! Sosteniamo la resistenza dei compagni prigionieri nelle carceri imperialiste!
Programma:
Ore 17, 30 Conferenza - Dibattito "Repressione: come fronteggiarla organizzati?"
Sono invitate a partecipare tutte le realtà di lotta milanesi e i singoli compagni interessati a dare il loro contributo al dibattito.
Interverrà inoltre una compagna di ADEEL, arrivata per l'occasione dalla Francia.
A termine del dibattito: CENA, il cui ricavato andrà a sostegno dell'Associazione di Solidarietà Proletaria.
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Perchè?
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ma perchè? Wednesday, Jul. 06, 2005 at 1:55 AM |
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Come mai spariscono i messaggi più salienti dal sito? Che cazzo succede? Volete mantenere la situazione lineare? Certo! così si parla e basta.... sempre E tutte quelle teste di cazzo che scrivono da grandi saggi coglioni anti-violenza e anti-rabbia, che poi si travestono da falsi perbenisti, fintoborghesi e si mischiano alle tribù universitarie del cazzo... Basta con questi cervelletti universitari buoni a nulla, basta con chi con l'ipocrisia della vergogna continua a mandare avanti questo regime dittatoriale. Se pensate, ragionate, credete da soli. Scendete in campo senza aspettare il corteo!!! Sfondate il culo al vostro vicino di casa bigotto e fascista, lanciate le uova se vi spaventano le molotov, ma incazzatevi! E non solo qui con le parole Libertà o Morte!
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18/7/05 Perquisite le case di quattro compagni del nordest
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da globalproject.info Monday, Jul. 25, 2005 at 8:02 PM |
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Perquisite le case di quattro compagni del nordest
Lunedì 18 luglio 2005
Alle
ore sette di questa mattina la polizia postale ha perquisito le
abitazioni di quattro compagni dei centri sociali del nordest. Si
tratta delle abitazioni di Luca Casarini, Michele Donatini, Max Gallob
e Michele Valentini. In seguito alla perquisizione i computer degli attivisti sono stati sequestrati. Le
indagini si riferiscono ad alcuni fatti occorsi esattamente un anno e
fa relativi a due episodi, definiti "attentati", uno ad una sede
dell’associazione dei Lagunari ed uno ai danni di una ditta coinvolta
nella logistica della guerra in Iraq. Si tratta di un’indagine di
polizia attualmente ancora in corso. Mercoledì 20 luglio i quattro
compagni saranno interrogati in merito a questi avvenimenti e
probabilmente ad altri fatti accaduti nella città di Padova. L’articolo del codice penale cui fanno riferimento le indagini è il numero 280 bis: attentato con finalità di terrorismo. Ascolta il primo commento realizzato insieme a Vilma, ass.ne Ya Basta! [ audio 01 ] Ascolta il resoconto di Marco Rigamo, Radio evasione [ audio 02 ] Ascolta la testimonianza di Vittoria, del Cso Rivolta, fuori dal tribunale di Venezia. [ audio 03 ]
Ore 12.30 Luca, Michele, Max e Michele sono liberi! Sono appena stati rilasciati per poi dover essere interrogati nuovamente Mercoledì 20 Luglio. Ascolta la prima testimonianza, all’uscita della questura di Venezia, dalla voce di Luca Casarini. [ audio 04 ] Vai al comunicato
Lunedì 18 Luglio
L’appuntamento per tutti e tutte, nel giorno in cui si
ricorda l’assassinio di Carlo Giuliani ed i fatti di Genova al G8 del
2001, è per Mercoledì 20 Luglio alle ore 12.00 davanti alla questura di Venezia
per essere vicini ai nostri compagni inquisiti, contro le leggi
speciali, contro la cancellazione dei diritti e delle libertà e contro
le montature giudiziarie che mirano a reprimere i movimenti.
Ascolta la presentazione della giornata di Mercoledì 20 Luglio dalla voce di Vittoria del cso Rivolta. [ audio 05 ]
Anche da Padova e da Treviso partiranno numerosi treni
per portare solidarietà ai compagni inquisiti. Ascolta l’invito da
parte di Nicola del CopyRiot Cafè di Padova e di Sergio
dell’Associazione Difesa Lavoratori di Treviso che invitano tutti/e a
prendere parte al presidio di Mercoledì mattina. [ audio 06 ] [ audio 07 ]
Alcune riflessioni insieme a Marcello di UniNomade Nord-est. [ audio 08 ]
Martedì 19 luglio Leggi il comunicato: Contro la guerra e le leggi speciali, per la libertá e la democrazia: diritto di resistenza! Adesioni al presidio di Merc.20 Luglio da parte di rappresentanti dei partiti ed esponenti della società civile Comunicato sulle perquisizioni agli attivisti del movimento del’ RdB P.I. del Veneto
All’appuntamento di fronte alla questura saranno
presenti anche gli attivisti dell’Agenzia Sociale per la casa di Mestre
Venezia, come ci spiega Pino in quest’intervista. [ audio 09 ]
Ascolta il commento di Andrea Olivieri, Invisibili Trieste. [ audio 10 ]
L’adesione alla mobilitazione di domani, l’appello di Francesco, Capannone Sociale Vicenza. [ audio 11 ]
Mercoledì 20 luglio 2005 Ore 12.00 tutt* in piazzale Roma - presidio di solidarietà
L’invito a partecipare e la ricostruzione dei fatti insieme a Marcello Tarì, Uninomade/GlobaProject. [ audio 12 ]
Quest’operazione che vuole assimilare tutte le forme di
dissenso sociale, politico e culturale all’etichetta di terrorismo è
inaccettabile e a dirlo non sono solamente i movimenti ma, a Venezia,
anche uno schieramento molto ampio del mondo della cultura e della
politica. Sono una trentina le firme raccolte in calce a un appello che
definisce “Assurda e pericolosa l’accusa di terrorismo nei confronti
dei giovani dei centri sociali”. Il commento di Giuseppe Caccia. [ audio 13 ]
Dopo un lungo e estenuante interrogatorio, appena
uscito dalla questura Luca racconta ai partecipanti al presidio come e’
andato l’interrogatorio. "Siamo indagati per terrorismo sulla base
di indizi. L’accusa nasce dall’attività di ricerca via internet nei
confronti di aziende, multinazionali, ecc. coinvolte in qualche modo
nella guerra. Ciò significa che ogni attività di ricerca e
informazione, oggi, viene messa sottoaccusa." [ audio 14 ]
Continua il presidio davanti alla questura di Venezia.
Dopo circa un’ora di interrogatorio, è appena uscito Max che commenta:
"Pare che oggi sia criminale lottare contro la guerra. Vengono
criminalizzati esponenti dei movimenti che da sempre lottano per i
diritti sociali e contro la guerra e quelli che sganciano bombe e
producono morte vengono considerati come i ’produttori di pace’." [ audio 15 ]
Il commento dell’Avv. Aurora d’Agostino [ audio 16 ]
"La cosa più evidente che emerge da questi
interrogatori è l’inconsistenza di quest’operazione giudiziaria. Col
pretesto del terrorismo, si vuole chiudere la bocca a chi tutti i
giorni dissente e disobbedisce." Il commento di Michele, del Cso Rivolta alla fine del suo interrogatorio. [ audio 17 ]
Alle 19.00 circa, il presidio è stato sciolto: è uscito
dalla questura di Venezia anche Michele del Chioggia MediaLab, l’ultimo
dei quattro compagni che oggi si sono dovuti recare alla questura di
Venezia per quest’assurdo interrogatorio. Sentiamo da Luca le conclusioni su questa lunga giornata. [ audio 18 ]
www.globalproject.info/art-5397.html
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