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regione e legge 30
by skatz Friday, Jul. 15, 2005 at 5:15 PM mail:

peggio del centro destra

Notizie

14/07/2005

LAVORO

Rifondazione dell'aquila attacca la Regione


“Occupazione giovanile. Parte la riforma dell’apprendistato. Innalzata l’età massima”.

Questi i titoli trionfalistici che hanno annunciato sulla stampa, per bocca del neo assessore regionale al lavoro Fernando Fabbiani, i nuovi scenari sull’occupazione giovanile in Abruzzo, dove ad oggi si vanta un primato di tutto rispetto in quanto a disoccupazione, precarietà, insicurezza nel lavoro (e nella vita).

Una delibera di Giunta approvata in un colpo solo il 21 giugno 2005 che, a detta dei dirigenti dell’Assessorato, porterà benefici ai lavoratori e rilancerà l’occupazione.

I decreti approvati in sede di Giunta Regionale a nostro giudizio hanno anticipato alcuni dei contenuti più regressivi della riforma Moratti e della legge 30 sul mercato del lavoro. Con tali decreti entra in vigore l’appredistato professionalizzante previsto dalla legge 30 ed entra in vigore a pieno titolo la legge Moratti sulla riforma della scuola.

Vale la pena soffermarsi su un paio di punti spinosi, perversi, che ci allarmano davvero poichè le affermazioni entusiastiche dell’assessore in carica lasciano intravedere quantomeno un elemento di corruzione culturale, per aver dato legittimità definitiva ed attuazione a due delle peggiori leggi emanate dal centro-destra, che – abbiamo ripetuto a gran voce in questi anni – sono addirittura inemendabili, dunque solo da abrogare.

La legge 30 sulla precarietà del lavoro e la legge 53, come sappiamo legate a filo doppio secondo un rapporto quasi meccanico per cui la scuola forma manovalanza, o quadri, da immettere nel mercato del lavoro, secondo le esigenze dello stesso, e se il lavoro è precario, perchè così vuole la globalizzazione, la scuola deve formare cittadini e cittadine precari, e viceversa.

Difatti la riforma della scuola pensata dalla ministra Moratti prefigura con estrema lucidità e senza mezzi termini quella che dovrà essere la società globalizzata del futuro (e del presente) regolata dal mercato neoliberista riproponendo oltretutto un modello antico di divisioni in classi rigidissime.

Tanto per ricordarlo essa stabilisce che all’età di 13 anni l’alunno deve scegliere se accedere alle ”scuole alte” o al contrario accedere alla scuola di serie b, cioè al sistema dell’istruzione e formazione professionale dell’apprendistato – una specie di vecchio avviamento professionale – la cui competenza è oggi passata alle regioni.

Dov’è la perversione, l’obbrobrio, lo scandalo di civiltà presente nella legge avallata dalla giunta regionale abruzzese?
E’ nel fatto che si ripropone la divisione sociale in classi, è nel fatto che i giovanissimi vengono prococemente immessi nel mercato del lavoro,in azienda,la quale azienda usufruisce di sgravi e agevolazioni di ogni sorta per ”accogliere” al proprio interno giovani apprendisti che producono, forniscono mano d’opera a basso costo (a tutto svantaggio dei pochi lavoratori superstiti che hanno ancora qualche diritto e garanzia acquisita e che verranno definitivamente espulsi, data la concorrenza a ribasso), e che formalmente sono lì in azienda a fare “formazione”.
A fare “formazione” non solo pratica, cioè ad imparare il mestiere, ma anche – come è il caso dell’Abruzzo –“formale”, teorica.

Troviamo inaccettabile che anche la formazione teorica venga demandata all’azienda intesa come luogo formativo, la quale secondo le delibere approvate potrà decidere al riguardo,cioè se svolgere tale formazione al proprio interno o se svolgerla presso strutture esterne. La nostra posizione ferma, e non per ragioni puramente ideologiche, ma per semplice buon senso e ragionevolezza, è che tale formazione, fino a ieri prevista nel sistema dell’istruzione pubblica, non venga delegata alle imprese ma svolta presso strutture regionali accreditate. E’ solo una garanzia minima per chi, giovanissimo, potrà in futuro contare e far valere un minimo di formazione di base.

Troviamo inaccettabile anche l’apprendistato per l’espletamento del “diritto dovere all’istruzione e formazione” , perchè tale tipologia contrattuale,finalizzata al conseguimento di una qualifica professionale, è rivolta a minorenni, in linea ancora una volta con la riforma Moratti e con la precoce alternanza prevista tra scuola e lavoro.

Troviamo scandaloso il richiamo esplicito dell’assessore, che di fatto si fa garante dell’una e dell’altra legge, quando afferma che “....con l’approvazione dell’apprendistato professionalizzante abbiamo garantito la copertura formativa di tutta la fascia extrascolastica: dai tirocini formativi all’applicazione della Riforma Moratti.....fino all’apprendistato professionalizzante”

Come sinistra abbiamo una grande opportunità per cambiare, è questa la speranza che ci anima. Dare un segnale forte di controtendenza.
Abbiamo oggi una grande occasione. Non perdiamola. Non ce ne saranno tante altre.

Nicola Iannarelli
Responsbile setttore lavoro di Rifondazione Comunista dell'Aquila

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grave errore
by stefano frezza Friday, Jul. 15, 2005 at 5:40 PM mail:

Caro Nicola, anche se recentemente sono stato più volte in disaccordo con te e altri compagni e compagne, questa volta devo dire che hai fatto centro! Altro che esultanza per una legge regionale innovativa, come fa il Fabbiani. Chi ha firmato quella Legge dovrebbe vergognarsi solamente. E proprio adesso che finalmente si parla di ripubblicizzazione della scuola! Che gran peccato che anche l'Assessora di Rifondazione abbia firmato quell'obbrobbrio! Lo considero un passo falso gravissimo! Non si poteva prima parlarne con chi nel Partito lavora da tempo sulle politiche del lavoro e dell'istruzione? In questo modo la "partecipazione" finisce per rimanere uno slogan fine a se stesso. Gran brutta storia!

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dall'autonomia alla privatizzazione
by edoardo Sunday, Jul. 17, 2005 at 2:52 PM mail:

Ripropongo sull’argomento un articolo che abbiamo pubblicato ad aprile.

Il ministro Moratti va al mercato dei saperi - quale resistenza, quali alternative.
Costituzione di comitati studenteschi autogestiti e libertari per opporci al degrado della pubblica Università, contro la soggezione del sistema formativo alle esigenze e ai ritmi delle imprese, contro la riforma Moratti, per le dimissioni immediate del ministro, contro gli ulteriori favoritismi alle università dei preti e degli imprenditori, contro l’autoritarismo dei docenti e il feudalesimo universitario, contro la logica del monopolio della cultura, della selezione e della sottocultura al servizio delle industrie. E poi contro la “regionalizzazione” e all’autonomia finanziaria, grazie alla quale potremmo assistere (o già assistiamo) alla differenziazione sostanziale degli Atenei del Nord da quelli del Sud, delle facoltà scientifiche e tecnologiche da quelle umanistiche, delle scuole “sponsorizzate” dai geni della finanza dagli istituti di “provincia”. Assisteremo (o già assistiamo?) allo spettacolo di rettori delle università private che, in quanto tali, si sottraggono a qualsiasi intervento di controllo da parte dello stato (vedi l’adeguarsi dei soli atenei pubblici ai requisiti minimi richiesti), ma che, a loro volta, possono controllare e dirigere le università pubbliche.
Nei confronti dell’industria e degli industriali poi l’Università pubblica sarà assai meno autonoma di quanto oggi non sia, visto e considerato anche “la volontà” di una buona parte degli ambienti del centrosinistra a respingere totalmente la riforma Moratti.
Contro tutto questo ed altro, ma soprattutto per il diritto allo studio e all’istruzione veramente di massa, per un sapere critico e consapevole, per una società senza corruttori e corrotti, senza sfruttatori e sfruttati. Una battaglia dunque non solo difensiva e resistenziale.
Il nostro impegno deve essere finalizzato alla creazione di un’Università aperta a tutti, pluridisciplinare, nella quale lo studente si possa porre come soggetto attivo, pensante e decisionale. Vogliamo un’Università libera e realmente democratica ed una didattica altrettanto uguale, che sia punto di riferimento e di aggregazione per tutta la cittadinanza, sede di un vivace confronto culturale. E gli studenti a cui pensiamo devono essere i liberi costruttori del proprio futuro e non un numero, una cifra su cui i dirigenti e i politicanti locali possono speculare.
Dobbiamo pronunciare il nostro NO contro il tentativo di allontanare gli studenti dai luoghi in cui realmente si decide per ghettizzarsi in parlamentini che fungono da palestra di allenamento per futuri dirigenti di partito. Dobbiamo opporci al progetto di ulteriore privatizzazione dell’università, il quale, subordinando ricerca e didattica agli interessi ed alla direzione dei soggetti privati verrebbe a costituire l’esatta negazione del concetto di autonomia universitaria che continuano a difendere e a sbandierare: la cultura, il sapere, così come la salute fisica, psichica e affettiva sono beni che per la loro natura non possono essere sottoposte a leggi di mercato. Dobbiamo continuare ad affermare il pieno diritto degli studenti a contare dentro l’università e a dire la loro circa la creazione, l’organizzazione e la trasmissione del sapere. Siamo stanchi dell’università fast-food di nozioni preconfezionate: vogliamo un’università come luogo di reale elaborazione culturale che consenta ai suoi utenti un percorso di formazione critico, problematico e dignitoso.
Invece di autonomia continuiamo a parlare di cultura.
Al principio dell’autonomia bisogna riconoscere tutto il suo valore; ma quando si continua ad abusare di termini, a collocarli in ogni contesto, si assiste inevitabilmente ad un progressivo svuotamento del loro significato. Parlano ancora di autonomia i ministri che vogliono ulteriormente privatizzare l’università e alcuni docenti che a questo di oppongono. L’autonomia dei primi deve essere interpretata come integrazione del sapere nelle dinamiche dell’economia, quella dei secondi come salvaguardia di un arcaico privilegio corporativo dall’attacco dell’industria privata.
Si è chiamata autonomia quella dell’università perché autonomi sono ritenuti i soggetti che si muovono sul mercato. Ma l’autonomia del soggetto in ambito mercantile dipende dalla merce che lo stesso è in grado di offrire: il soggetto sarà tanto più autonomo quanto il mercato sarà in grado di fornirsi della sua merce o quanto più il primo sarà in grado di fornirsi della merce che il mercato richiede. Quindi al termine autonomia dovremmo aggiungere condizionata.
E questa contraddizione, che deriva dall’uso ideologico di un termine, vuole piegare il suo significato ad esprimere una realtà che di fatto contraddice. Col termine autonomia si cerca di far apparire come un atto di autodeterminazione ciò che di fatto non lo è.
Difendere veramente l’autonomia significa difendere una cultura capace di reggere e di contrastare i processi di omologazione in atto nella società occidentale, che sia capace di soddisfare bisogni negati da un vivere sociale in cui l’unica relazione possibile con l’altro è determinata dallo scambio di valori equivalenti.
È per noi inconcepibile che il mercato diventi l’obiettivo principale dell’università, e che in vista di tale obiettivo si organizzi in essa la didattica e la ricerca. Ma è ovvio che il mercato, da parte sua, chiede all’università tecnici capaci di rispondere ai problemi di massimizzazione dei profitti e non tecnici che siano liberi di scegliere l’uso che vogliono fare della tecnica.
L’università a cui pensiamo deve essere il luogo della cultura, deve formare coscienze critiche che da soggetti si inseriscano sì nel mercato ma per metterlo continuamente in discussione, per bloccare la sua tendenza ad ingoiare ogni cosa, per opporre ai suoi modelli di riferimento quelli di una cultura libera e non mercificata.
Solo da una cultura libera può nascere un mondo di liberi.

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apprendistato
by Filippo Tuesday, Jul. 19, 2005 at 3:04 PM mail: filipptronca@tiscali.it

Propongo un apprendistato ( di dieci anni e a 700 euro al mese) anche per Assessori che:
a)O non leggono nemmeno i documenti che firmano
b)O non li capiscono e nel dubbio firmano
c)Oppure, tradendo la ragion d'essere del partito che rappresentano e la fiducia e le aspettativie di migliaia di lavoratori e lavoratrici, barattano anni di lotta per un piatto di lenticchie o ( più probabile)per qualche poltrona, incarico e consulenza nei vari Enti, di cui la metà andrebbero chiusi e i dirigenti mandati finalmente a lavorare.

Betti Mura: dimettiti!

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mura cioè femminile di muro
by lammb Tuesday, Jul. 19, 2005 at 3:18 PM mail:

mura cioè femminile di quel muro che c'hai in testa e impedisce al tuo cervello di apprendere approfondire analizzare. Così un emerito autogol anzi più onestamente un'emerita cacata per rifondazione come quella che avete appoggiato cercate pure di spacciarla per un successo!!!?? Maledetta cretina ma lo capisci quello che hai fatto contravvenendo sia a quella che è sempre stata la posizione di rifondazione ma contravvenendo pure al buon senso spicciolo. Forse l'aria condizionata dell'auto blu dalla quale scendi sempre con gran fatica ti ha congelato le poche idee che avevi? Torna tra noi, e al più presto se non vuoi diventare quanto prima una lontana meteora.

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Ritiriamo quella firma
by stefano frezza Tuesday, Jul. 19, 2005 at 5:33 PM mail:

Perdonate se insisto sull'argomento, chiedo scusa soprattutto ai non rifondaroli per annoiarli con questioni del genere, ma molti di noi militano in un movimento oltre che in un Partito! Possibile che la dirigenza regionale del PRC, e anche quella nazionale, non abbiano nulla da dire sull'argomento? Possibile che ci riempiamo di belle parole alle quali voltiamo poi le spalle alla prima occasione? Oltre che on-line è necessario e urgente un confronto politico regionale se vogliamo continuare a credere almeno alla partecipazione nelle scelte politiche!

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speriamo che maurizio...
by un militante del prc Tuesday, Jul. 19, 2005 at 5:52 PM mail:

spero che maurizio acerbo ci spieghi, anche su questa pagina di indy, come sono andate le cose. Votare questa legge è stato un gravissimo autogol, penso che il nostro assessore sia indifendibile...dimissioni? non sarebbe una cattiva idea.

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dimissioni si o no
by augo Wednesday, Jul. 20, 2005 at 2:01 PM mail:

Non lo so se al primo grosso e grossolano errore di una inesperta amministratrice sia giusto, o quantomeno il caso, di chiedere le dimissioni. Soprattutto andrebbe appurata la posizione ufficiale di Rifondazione perchè questa potrebbe anche essere cambiata. Infatti mentre il responsabile lavoro della fed. dell'Aquila si esprime in maniera correttamente contraria a questo autogol, a livello regionale (e perchè no anche a livello nazionale),nessuno sente nelle alte sfere il bisogno e/o l'esigenza di renderci edotti sulla posizione del partito in toto. Ora, un vecchio brocardo latino recita così: qui tacet consentire videtur...si loqui potuisset ac debuisset. Quindi cara assessora, pe mò, agendo, l'hai combinata grossa, alle critiche che ti sono piovute addosso hai fatto spallucce dando credito alla prima parte del brocardo. ADESSO PERO' SMENTISCI LA SECONDA PARTE
POICHE' POTENDO PARLARE, SE ADESSO NON CHIARISCI (E SE NON CHIARISCONO I VERTICI) SIGNIFICHERA' QUALCOSA E ALLORA SI' CHE SARA' GIUSTO E LEGITTIMO CHIEDERE LE TUE DIMISSIONI CON L'AGGIUNTA DELLE SCUSE A TUTTI E TUTTE COLORO CHE TI HANNO DATO IMMERITATA FIDUCIA. augo (aq)

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sulmona dice no
by sal Wednesday, Jul. 20, 2005 at 3:49 PM mail:

Una sonora bocciatura all'operato di quella matta dell'assessore di rifondazione! Se hai fatto di testa tua torna sui libri se sei stata semplice esecutrice sei una miserabile. Comunque rifondazione è sempre più appiattita come uno zerbino nel cercare di non urtare troppo la suscettibilità del centrosinistra, così rinnega con grande scioltezza le sue sacrosante politiche. Ma che vi hanno proposto, non lo capite che vi state vendendo, come i comunisti italiani, per un piatto di lenticchie.

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la delibera è di fabbiani
by maurizio Wednesday, Jul. 20, 2005 at 4:34 PM mail:

leggo soltanto ora l'ampio dibattito che si è sviluppato su indymedia intorno alla delibera di Fabbiani.
ovviamente sono a conoscenza dell'intervento di nicola iannarelli che lo ha correttamente concordato con me, anche se il testo su indy come su il Centro, risulta monco della parte in cui si chiede come mai i sindacati e la CGIl in particolare abbiano avallato un testo del genere.
quello di nicola è solo il primo intervento di rifondazione che porrà il problema in tutte le sedi.

una cosa non mi è chiara: come mai tutti gli interventi se la prendono con betti mura quando la delibera è di fabbiani del PdCI ?

finora la nostra compagna in giunta ha fatto ritirare svariati provvedimenti che giudicavamo negativi.
betti in tal senso ha dimostrato determinazione e fermezza.

è successo che tra i tanti punti all'ordine del giorno di una seduta della giunta vi fosse una delibera sulla quale non si è avuto il tempo di verificare e approfondire il contenuto.

inoltre la delibera era stata presentata come frutto di una elaborazione con la CGIL e gli altri sindacati.

Per esperienza dico che probabilmente accadrà di nuovo, come in passato è accaduto con compagni con lunghe esperienze alle spalle.

non possiamo pensare che oltre a farsi carico delle proprie deleghe, all'assessore sia sempre possibile verificare tutte le proposte che pervengono.

può capitare che i nostri votino proposte degli alleati le cui conseguenze non siano immediatamente chiare.

avete idea di che mole di carte costituisca l'ordine del giorno di ogni riunione della giunta ?

stiamo cercando di strutturarci affinchè in consiglio e in giunta i nostri compagni/e possano contare su una vasta rete di competenze e supporto.

il voto di betti in giunta non costituisce nè per lei nè per il partito un vincolo rispetto alla nostra autonomia.
pertanto Rifondazione sta lavorando per il ritiro e/o una sostanziale modifica della delibera.

se fabbiani si è sbagliato portando in giunta un provvedimento di cui non conosceva le implicazioni farà bene a ritirarlo.
se è convinto della linea adottata vorrà dire che ci sarà un acceso confronto e ci spiegherà le sue ragioni.

potevo capire tutte queste polemiche con Rifondazione se il partito avesse messo il coperchio sulla vicenda:
nicola ha segnalato la cosa ed espresso la sua opinione critica dopo essersi consultato con il sottoscritto.
abbiamo chiesto un supporto al dipartimento nazionale lavoro che nei prossimi giorni incontreremo.
insomma stiamo lavorando senza alcuna capitolazione nei confronti di chicchessia.

saluti comunisti
Maurizio acerbo












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Ritiriamo quella firma
by stefano frezza Wednesday, Jul. 20, 2005 at 6:08 PM mail:

Caro Maurizio, sono contento del tuo intervento. Posso aggiungere che il fatto che il provvedimento sia nato dall'iniziativa di Fabbiani lo sapevamo bene? Quello si contesta è non solo la pessima Legge ma anche la firma della Betty. Questo ha complicato non poco i rapporti con quelle compagne e quei compagni che ci guardano con molta attenzione. Facciamo il possibile per ritirare quella firma o per cambiare quella Legge.

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Fabbiani
by lupo76 Wednesday, Jul. 20, 2005 at 6:31 PM mail:

Prendersela con Fabbiani??? Per l'amor del cielo i comunisti italiani ci hanno abituato a ben altri scempi e prendersela con loro significherebbe dargli un' importanza che non meritano. Lo disse bene Fausto (parafrasando Esaù che vendette la primogenita): si sono venduti per un piatto di lenticchie e io non me la prenderei mai con chi si vende per un piatto di lenticchie e bene fanno i compagni e le compagne a non prendersela con lui ma con l'assessora per la quale "tifiamo" e quando sbaglia o perchè non ha letto o perchè non è stata attenta o perchè non ha capito va ripresa e non fa nulla se qualcuno esagera, è bella la politica verace. L'augurio è che faccia ammenda e si spenda maggiormente contro certe "degenerazioni". Sentire quel minorato di Fassino dire che certe leggi vanno migliorate e non abrogate a calci in culo, fa sorgere, come in questa storia, spontanei timori che anche noi possiamo cadere in certe trappole! Stai più attenta assessora!! saluti marsicani lupo76

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Dalla base del partito
by Filippo Wednesday, Jul. 20, 2005 at 10:19 PM mail:

“Può capitare che i nostri votino proposte degli alleati le cui conseguenze non siano immediatamente chiare”
”Avete idea di che mole di carte costituisca l'ordine del giorno di ogni riunione della giunta?”

Ciò che afferma Maurizio Acerbo è vero. Però, pur prendendo per ragionevole tale argomentazione, e non dubitando della sua buona fede, occorre considerare quanto segue:

1) I compagni e le compagne che hanno letto il testo del decreto hanno subito compreso il senso e la portata devastante del provvedimento.
Nessuno di essi aveva particolari competenze in materia. E infatti nessuno di essi, con estrema umiltà e buon senso, ha mai mostrato la velleità di diventare assessore. Tutti, nessuno escluso, sono lavoratori precari, che da anni si fanno il culo ( mi si consenta l’enfasi locutoria) per quattro soldi e alla giornata. Gente insomma che rischia di ritrovarsi in mezzo alla strada per la minima fesseria. Tutti, nessuno escluso, sanno bene che le aziende, lasciate operare secondo le logiche di mercato, considerano il lavoro una merce. E dunque sanno che le aziende scelgono la merce più economica, come la forza lavoro offerta da un apprendista magari minorenne. Il decreto con estrema chiarezza presenta dunque loro un futuro o da disoccupati o da apprendisti. In entrambi i casi una vita di stenti, rabbia e sacrifici. Perchè, mi chiedo allora, l’Assessore non ha telefonato per chiedere lumi su una decisione così delicata ai tanti lavoratori di Rifondazione che di cose del genere se ne intendono perchè le vivono sulla pelle tutti i giorni? Chi sono, mi chiedo inoltre, i suoi collaboratori? Se sono di Rifondazione come hanno potuto non comprendere il senso del provvedimento,visto che sono anni che nelle sedi del partito si parla di precariato e/o Legge Moratti ? Con quali criteri sono stati scelti?

2) Tutti i compagni e compagne di cui sopra hanno fatto la campagna elettorale. Si sono sbattuti smenandoci anche parecchi soldi. Lo hanno fatto perchè convinti delle buone ragioni della prima mozione e perchè ritenevano necessaria una forte presenza di Rifondazione Comunista nel governo regionale.
In primo luogo proprio per impedire le derive neoliberiste di cui il centro sinistra è sempre più complice vittima. Credevano in buona fede che i compagni chiamati a governare, oltre a beccarsi un bello stipendio che loro manco si sognano, avrebbero fatto l’impossibile per impedire provvedimenti come quello in questione. Come si devono sentire oggi? Io so solo che sono molto molto incazzati.

3) La triste vicenda implica inoltre una considerazione politica ineludibile. In Rifondazione si fa gran parlare di democrazia partecipativa, ma non mi pare proprio che la si pratichi realmente. Sopratutto quando, vinte le elezioni grazie anche al cuore grosso come una casa di tanti compagni/e, si è cominciato a procedere a nomine ed incarichi istituzionali. La bandiera della democrazia partecipativa è stata riposta in un cassetto, buona per la prossima tornata elettorale. Nessuno dei militanti è stato più interpellato (forse perchè non servivano più braccia per appendere manifesti e distribuire volantini). Ed è cominciato, ai vertici del partito, il consueto valzer di telefonate notturne, mercanteggiamenti a bassa voce, totonomi criptati, incontri segreti tra capi-corrente e leader locali.

4) Crediamo ancora a Rifondazione e alla linea politica scelta dal congresso. Ecco perchè, se il decreto non sarà al più presto ritirato, promettiamo battaglia ed azioni clamorose. E, senza guardare in faccia a nessuno, i panni sporchi questa volta si laveranno in piazza.

Filippo

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fabbiani - mura
by mi son rotto Wednesday, Jul. 20, 2005 at 10:25 PM mail:

mah, il fatto non è che la mura sbaglia (e poi è da vedere se la mura sbaglia, visto che la legge moratti non l'ha scritta né lei nè fabbiani, e chiedergli quindi di abrogarla mi pare un pò demagogico). Il fatto è cha la mura è assessora da 3 mesi e ancora non fa nulla, non una delibera, una proposta, una notizia, una micronotizia su qualche microgiornale, nemmeno su quelli vicini a rifondazione. invece apro il centro ogni giorno e fabbiani è sempre lì, oggi ben due volte, per gli lsu e per il ritiro dei prestiti d'onore agli studenti universitari per il quale viene attacato dal presidente del azienda dsu. l'unico di rifondazione che fa qualcosa è orlando, che per l'appunto tra monco prende armi e bagagli e se ne va in lidi più fortunati, più seri, o almeno meno propagandistici... A me più passa il tempo e più comincio a preferire le lenticche dei comunisti italiani ai festini vip di bertinotti che fa bisboccie con assunta almirante, berlusconi, cecchi gori e compagnia cantante...

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mura - fabbiani
by mi sono rotto Wednesday, Jul. 20, 2005 at 10:27 PM mail:

mah, il fatto non è che la mura sbaglia (e poi è da vedere se la mura sbaglia, visto che la legge moratti non l'ha scritta né lei nè fabbiani, e chiedergli quindi di abrogarla mi pare un pò demagogico). Il fatto è cha la mura è assessora da 3 mesi e ancora non fa nulla, non una delibera, una proposta, una notizia, una micronotizia su qualche microgiornale, nemmeno su quelli vicini a rifondazione. invece apro il centro ogni giorno e fabbiani è sempre lì, oggi ben due volte, per gli lsu e per il ritiro dei prestiti d'onore agli studenti universitari per il quale viene attacato dal presidente del azienda dsu. l'unico di rifondazione che fa qualcosa è orlando, che per l'appunto tra monco prende armi e bagagli e se ne va in lidi più fortunati, più seri, o almeno meno propagandistici... A me più passa il tempo e più comincio a preferire le lenticche dei comunisti italiani ai festini vip di bertinotti che fa bisboccie con assunta almirante, berlusconi, cecchi gori e compagnia cantante...

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nulla da aggiungere
by maurizio Thursday, Jul. 21, 2005 at 10:04 AM mail:

per Filippo e gli altri compagni del PRC intervenuti:
esistono la riunioni di partito.
visto che mi pare circolino anche notizie poco fondate, onde evitare poco edificanti scene del passato non molto lontano, vi invito a richiedere urgentemente la convocazione degli organismi dal direttivo di circolo al comitato federale.
sono disponibile per ogni genere di riunioni, se avvisato.

saluti comunisti
Maurizio

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errori da non commettere più
by pierfrancesco Thursday, Jul. 21, 2005 at 3:21 PM mail: pierfrancesco.bruno@tin.it

Molto è stato già detto circa le responsabilità dell'assessore regionale al lavoro, troppo è stato detto secondo me a carico della compagna Elisabetta Mura che avrebbe fatto passare con troppa disinvoltura una delibera che andava bocciata. Poco però sie è detto secondo me sulle respionsabilità del Presidente del Turco e quelle del PRC.
Come dimenticare infatti che questa Giunta sta operando senza che tra le forze politiche e tra queste ed il Presidente sia stato sottoscritto il benchè minimo documento programmatico?
Io credo che se Maurizio e la Segreteria tutta del prc Abruzzo, non si sbrigano a redigere uno straccio di programma da sotoporre/imporre a Del Turco e le forze della colalizione, di sciocchezze come quelle fatte da Fabbiani ed avallate dalla Mura ne vedremo ancora altre e forse più gravi.
Mi spiace ma non condivido la tesi difensiva di Maurizio secondo cui la Cgil avrebbe dovuto fermare questo provvedimento, per almeno due ragioni fondamentali.
La prima è di merito. Tutti sanno quanto il busines della formazione professionale stia a cuore a tutti (ma dico proprio a tutti, compresi i sindacati)
La seconda è di metodo. La Cgil è giusto che faccia battaglie sindacali, la politica ed i partiti fanno le leggi e le delibere, ritengo perciò errato attribuire ad altri responsabilità che invece ci appartengono.

Concludo con una considerazione. Credo errato sparare contro il nostro assessore, vero è pero che in questa vicenda è mancato un elemento fondamentale, lo strumento partito, come apporto di idee e strategie che dessero supporto al lavoro dell'assessore Mura. Bisogna recuperare rapidamente questo limite.

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me la rido
by disilluso05 Thursday, Jul. 21, 2005 at 7:09 PM mail:

caro filippo sveglia non è questione di mozioni, non ti bastano le sghignazzate sulla storia di farzz che dopo aver visto il resp. gc dell'aquila per ben una volta gli telefona qualche giorno prima del congresso esordendo "caro amico"! che secondo me i giudici all'aquila le intercettazioni le ordinano solo per farsi due risate alle nostre spalle! eppoi sveglia anche tu caro maurizio sulle riunioni del circolo o di federazione che da noi vengono indette solo quelle da/insieme al neo "assessore alle feste": mr."exdiesse20tessere" e un posto lesto lesto in segreteria, per discutere se alla festa di rifondazione nella landa sperduta di preturo (che a questo punto era meglio la hall di qualche grande albergo), è meglio fare gli spiedini di pecora o solo i panini colla porchetta! però magari tra uno spiedino e un panino si vengono ad esibire le frecce tricolori! hasta la baldoria.

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se si scarica orlando...
by diessino che guarda a sinistra Wednesday, Jul. 27, 2005 at 1:21 PM mail:

Ciao, da non iscritto al prc, anzi da iscritto ai ds, ma comunque da persona che guarda a sinistra, e che spesso guarda al pdci e al prc e alla propria proposta politica anche per provare a tenere ferma a sinistra la barra dei ds (lo so, a volte serve un miracolo) volevo fare qualche considerazione.
La legge sull'apprendistato è sbagliata. Non era difficile capire che c'era un grosso problema, considerando che uno dei 3 tipi di formazione "regolamentato" è l'espletamento del "diritto-dovere". Per capirci, a qualsiasi persona attiva politicamente (e credo che gli assessori siano stati attivi politicamente), non sfugge che il diritto-dovere si riferisce alla sperimentazione del raggiungimento dell' "obbligo formativo" della Moratti in luoghi non per forza scolastici e dunque anche nella formazione professionale [questo è il senso del passare dall'obbligo scolastico all'obbligo formativo]. La Regione Abruzzo, con al governo partiti che addirittura hanno fatto campagna elettorale per le regionali dicendo di "abrogare" la 30 e la 53, non spettava certo abrogare la 30 e la 53, perchè quella è solo propaganda elettorale [la regione non può mica abrogarle], ma certo poteva non sperimentare la 30 e la 53 nel senso morattiano in abruzzo. Poteva, volendo, far si che comunque il diritto-dovere si espletasse dentro le scuole.
La giunta credo abbia fatto un grande errore.
Certo è vero, pare che abbia ripreso per intero un accordo firmato anche dalle parti sociali a Febbraio, ma gli assessori potevano anche pensare che un punto di "mediazione" tra le parti sociali raggiunto con mediatore e coordinatore l'assessore Leo Orsini fosse migliorabile se ripreso in mano dalla giunta Del Turco. Questo è il punto. Se si dice che abrogheremo tutto e poi si prende per buono e si trasforma in legge un atto gestito e firmato da Orsini senza addirittura ridiscuterlo allora siamo all'eterogenesi dei fini.
Non solo non abroghiamo, ma trasformiamo in legge gli accordi fatti da loro che non hanno fatto in tempo a trasformare in legge. Poi magari ce li abroghiamo da soli.
Sul dibattito che si è aperto...
certo se il pdci e il prc si facessero aiutare da persone che hanno le competenze giuste in materia sarebbe più facile [non parlo dei ds per pietà].
Certo se il prc avesse valorizzato, invece di scaricarlo, il compagno A.Orlando che nella passata legislatura ha spesso rappresentato la più seria, credibile e testarda opposizione, insomma se si fosse pensato all'Abruzzo e alla politica e non alla gestione dei gruppi dirigenti (quando ciò poi non diventa semplicemente gruppi di amici) allora forse saremmo tutti partiti meglio.

Non deluso, perchè non illuso.
Ma testardo. Di Lotta e di Governo.

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commosso
by commosso Wednesday, Jul. 27, 2005 at 7:47 PM mail:

il diessino che va a fare le pulci in casa prc è commovente ma guarda che per tenere a sinistra la barra dei diesse non ci riesce neanche maciste in una navigazione con mare forza zero!! ma poi che pena: acerbo che si sente di intervenire con la saggezza e lo zelo del buonpadredifamiglia!! ma davvero a quella simpaticona dell'assessora si sono congelate le parole nell'auto blu? ma pezzo d'asina vedi che si va sviluppando non solo su questo sito ma anche un po' dappertutto una accesa discussione sulla fesseria che hai fatto e tu, invece di intervenire con delle semplicissime scuse da disattenzione o da inesperienza che avrebbero fatto di te una grande, permetti che papàcerbo se ne esca con quelle puttanate a prendere le tue difese!!!!!!!!!!! femminismo, correttezza, trasparenza, onestà intellettuale, coerenza, coraggio, un pizzicotto di comunismo perchè no, ecc vi siete giocati tutto con una replica imbarazzante e sciocca. Le sedi di partito poi te le raccomando, dopo le stronzate di petrilli al fianco di tempesta ad attaccare le istituzioni culturali diventa imbarazzante pure farsi vedere lì intorno! papacerbo quando vieni all'aquila portaci le caramelle anche a noi che stiamo a fa i buoni. La prossima volta che devi fare il paparino di bettimura pensaci e cerca di dire cose sensate che mica siamo tutti e tutte stupidi anche se può sembrare visto che ancora vi diamo fiducia.

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parole
by ulisse Thursday, Jul. 28, 2005 at 1:24 AM mail:

non so quante fossero le delibere all'ordine del giorno di quella giunta (10? 15? 20? fatecelo sapere) ma sarebbe bastato leggere i titoli per capire che una di esse trattava la "riforma del mercato del lavoro".

non dico che l'assessore debba leggersi tutte le delibere un giorno prima di votarle (anche se potrebbe farsi relazionare da qualcuno della segreteria), ma dare una sbirciatina all'ordine del giorno quando si è in riunione non sarebbe male, anche per il futuro.

purtroppo non è la prima volta che assessori del prc non comprendano immediatamente cosa si nasconda dietro parole quali "riforma del mercato del lavoro" oppure "lavoro temporaneo".

chi conosce la legge biagi chiederebbe subito il ritiro di delibere che affrontano questi argomenti per approfondirne i contenuti con chi segue questi problemi nel partito.

la giunta comunale di pescara, ad esempio, ha approvato (con voto favorevole di un nostro assessore) una delibera per affidare in appalto triennale (rinnovabile) la somministrazione di lavoro temporaneo (delibera 1270 del 09.12.04, scaricabile dal sito http://www.comune.pescara.it)

anche se non compete certo ad una giunta comunale fare abrogare una legge statale, potremmo almeno fare a meno di utilizzarla negli enti dove amministriamo: quale credibilità avrà la nostra proposta di abolizione della legge 30?

al congresso cittadino di pescara (gennaio) e poi a quello provinciale (febbraio) abbiamo approvato all'unanimità un ordine del giorno per chiedere ai nostri consiglieri e assessori di adoperarsi per bloccare quell'appalto, ma nulla è stato fatto e credo che sia andato avanti (se così non è gli interessati possono comunicare eventuali novità anche attraverso questo sito, visto che il federale di pescara non si è mai riunito dopo l'elezione del segretario - a marzo - e siamo ancora senza tesoriere e segreteria)

comunque nessuno se la vuol prendere con betti mura (che se avesse votato contro poteva sfruttare l'occasione per attaccare il pdci, che a teramo ci tallona troppo da vicino ed ha eletto un consigliere regionale) o con altri assessori prc che possono sbagliare come tutti noi.

ma come iscritti a rifondazione comunista è nostro diritto innanzitutto sapere cosa facciamo noi per fermare la legge biagi nei punti in cui non è ancora stata attuata; che gli altri siano a favore delle compatibilità e della competitività a danno dei lavoratori, spesso mascherando il tutto come innovazioni positive, lo sappiamo già da quando ognuno di noi decise di iscriversi al prc.

comunque vediamo di metterci una pezza al più presto, se possibile anche a pescara


saluti comunisti

ulisse pitucci












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riforma moratti e legge 30
by edoardo Thursday, Jul. 28, 2005 at 1:41 PM mail:

tanto per cominciare se un assessore viene pagato deve leggersi anche la data di scadenza della colazione che gli viene offerta ogni mattina. Non ci sono scuse!

Quello che a me stupisce è il fatto che fino all'ultimo giorno di campagna elettorale, tra le varie bugie, si diceva anche che, una volta al governo, l'Unione si sarebbe impegnata a "rimediare" agli effetti collaterali (contro i quali si è protestato tantissimo) che la nuova riforma scolastica avrebbe creato, tra cui le inevitabili connessioni con la legge 30.
E invece in Abruzzo, proprio grazie all'Unione, tale meccanismo entra in vigore addirittura un anno prima del previsto.
Ciò che inevitabilmente ne emerge è il fatto che, invece di utilizzare quest'ultimo anno rimasto per continuare a respingere TOTALMENTE riforma Moratti e legge 30, la sinistra abruzzese ci si "adegua" perfettamente.
a chi giova?

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itaglia
by ebb Thursday, Jul. 28, 2005 at 4:05 PM mail:

make bettimura history. se non senti il bisogno di chiarire qualcosina sulla tua brillante attività politica forse è arrivato il momento che tu vada a riposare le stanche membra al sole. non ti incomodare a tornare non sentiremo la mancanza di una mente così eccelsa. buonanotte prc

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incompetenti
by tesserata Thursday, Jul. 28, 2005 at 6:21 PM mail:

Un incantesimo. Appena ho fatto la tessera del PRC, ad aprile (fingendo di non capire bene cosa fosse successo al congresso di Venezia) ho cominciato a vedere l'irreversibile declino di TUTTI i dirigenti di questa meravigliosa federazione, dal segretario del mio circolo fino al segretario regionale. Capiamo la svolta "governista", ma non abbiamo fatto la tessera né abbiamo votato il partito per farvi sentire più sicuri dei vostri ruoli e delle vostre personalità. Ho riletto la pagina e le cronache più volte, perché non posso credere di aver votato un partito di incompetenti, ma ho dovuto arrendermi all'idea: di veri incompetenti si tratta.
Cara Betti Mura, mi rivolgo a te, sono precaria nella Pubblica Amministrazione, non ho diritto a ferie, maternità, mi sono addirittura fatta male sul lavoro e non frega niente a nessuno: se sbaglio la minima cosa, se non rispetto tutte le regole del gioco, a me mi mandano a casa. Ora, per mostrare un po' di dignità, vai a casa da sola, perché fare l'assessore di Rifondazione non significa andare a poltrire sui banchi del Palazzo: non metterci nella condizione di chiederti noi di andartene. Oppure, se li a Palazzo ti sei trovata bene, rimanici pure, ma cerca di fare qualcosa, perché sai, i tuoi elettori ti hanno votata perché sono stanchi di vessazioni e leggi ingiuste, e confidavano in te. E i tuoi elettori non sono lobotomizzati self-made man, né confidano nel ritorno di un grande governo di centro sinistra: ti hanno votata persone diverse dal diessino e dal forzitaliota, persone che il lavoro lo sudano, che amano la politica e che in genere sono anche molto critiche: per cui non puoi permetterti certe sviste. Il tuo elettorato non te le può perdonare a lungo.

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temo sia solo l'inizio
by ex prc Thursday, Jul. 28, 2005 at 6:48 PM mail:

Purtroppo temo sia solo l'inizio. Dopo le elezioni regionali ho deciso di non rinnovare la tessera del prc.
Non ho dovuto aspettare i primi errori.
Mi sono bastate le decisioni sull'assessorato, sul capogruppo, sul segretario provinciale di chieti...
Non c'è nulla da fare. Acerbo, temendo la lesa maestà, ha lasciato all'interezza della "coalizione" una delle migliori risorse in un consiglio non proprio brillante.
Quello che Maurizio non ha capito è che decidere di indicare la porta d'uscita per Orlando può rafforzare il suo trono, ma poi, alla prova dei fatti, danneggia tutti.
Non è colpa di Betty Mura o di Daniela, non è facile in poco tempo imparare tutto, nè è colpa dei collaboratori. Anche in quel caso non è banale. E' colpa di chi non ha capito che in un consiglio e in una giunta debole come quella presente uno come Angelo Orlando avrebbe dato grande spolvero a tutto il partito (solo Melilla ha altrettanta esperienza del Consiglio). Peccato. Davvero un peccato. Ho letto in una mail che Orlando starebbe pensando ad altri lidi. Lo capirei... e forse lo seguirei anche.

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occhiali di classe
by progetto comunista Thursday, Jul. 28, 2005 at 8:02 PM mail:

OCCHIALI DI CLASSE



Il fatto

Sulla deliberazione del 21/06/2005, n. 583 della Giunta Regionale d’Abruzzo si è aperta una vivace discussione, opportuno è precisare gli effetti di questa decisione adottata all’unanimità.
L’apprendistato è quel contratto che affianca alla attività lavorativa una attività di formazione di cui si deve occupare il datore di lavoro.
Il datore di lavoro ottiene agevolazioni contributive, il non computo dei lavoratori assunti secondo questa formula per la determinazione dei limiti numerici previsti dal leggi e contratti collettivi per l’applicazione di particolari normative e istituti e, infine, il datore di lavoro paga meno l’apprendista.
Se il famigerato “Pacchetto Treu” prevedeva dei limiti massimi e minimi di età del lavoratore per il ricorso a tale strumento (dai 16 ai 24 anni), la legge 30 lo estende prevedendo ben tre forme di apprendistato, estendendo i limiti di età e soprattutto di durata dell’apprendistato (da un minimo di 18 mesi a un massimo di 4 anni, secondo il Pacchetto Treu, da un minimo di due anni a un massimo di 6, per la legge 30).
La nuova disciplina dell’apprendistato è rimasta inefficacie, per l’Abruzzo, sino alla delibera di Giunta, del resto, fino alla deliberazione della Giunta la disciplina transitoria prevedeva che l’apprendistato professionalizzante fosse rimessa alla contrattazione collettiva.
La decisione centra obiettivi dall’inequivocabile segno di classe: precarizza ulteriormente il lavoro, ne abbassa il costo e porta denaro nelle casse degli sciacalli della formazione.
La delibera della Giunta Del Turco è un provvedimento contro i lavoratori.


La nostra posizione

Verrebbe da dire…nulla di nuovo. Il centro sinistra già autore, a livello nazionale, delle privatizzazioni, del Pacchetto Treu, delle finanziarie di lacrime e sangue per entrare nell’Europa dei banchieri,… altro non fa che tutelare gli interessi dei poteri forti, lo fa nei comuni, nelle province e nelle regioni e, nel prossimo futuro, tornerà a farlo a livello nazionale.
Illusorio è pensare ad un programma da “sottoporre/imporre” capace di vincolare il centro sinistra, come sostengono i compagni dell’Ernesto.
Da sempre abbiamo sostenuto che non c’è alternativa reale a braccetto delle classi dirigenti. L’alternativa è tale solo in rottura con la borghesia italiana e i suoi partiti.
Sono sbalorditive le argomentazioni del segretario regionale d’Abruzzo, Maurizio Acerbo. Anzitutto dice “come mai tutti gli interventi se la prendono con Betti Mura (assessora de PRC) quando la delibera è di Fabbiani del PdCI?”; è chiaro che la responsabilità politica ricade non solo su chi avanza una proposta, ma anche su tutte le forze della Coalizione che la votano. In secondo luogo non convincente è l’argomento per cui, essendo molti gli ordini del giorno della seduta di giunta, è accaduto che “non si è auto il tempo di verificare e approfondire il contenuto”; c’è da sperare che sia rivolta una particolare attenzione ad una proposta che nella prima riga richiama la legge 30 del 2003 e il d. lgs. 276/2003.
Francamente è surreale che chi da sempre sostiene la necessità di una nostra presenza nelle maggioranze in funzione di un controllo e indirizzo sul resto della coalizione ammetta poi candidamente che non siamo attrezzati allo scopo. Occorre essere sinceri: è noto che la combinazione tra un risultato elettorale non certo esaltante per il PRC, con la larga vittoria dell’unione, in un sistema che premia la coalizione vincente, riduce al minimo la capacità, per il PRC, di condizionare la politica dell’Unione, rendendo così chiara l’illusorietà delle tesi “bertinottiane” (ricordiamo inoltre che il Comune di Pescara ha emesso una delibera che autorizza una società di lavoro interinale per la selezione del personale).

Deprecabili, peraltro, sono alcuni attacchi personali e ingiuriosi nei confronti dell’assessora Mura, le responsabilità non sono individuali, ma collettive, è la prospettiva di collaborazione di classe che porta, inevitabilmente, all’approvazione di provvedimenti contro i lavoratori.

Necessario è che il PRC si batta per il ritiro del provvedimento, nel caso in cui questo non avvenisse saremo pronti a chiedere l’uscita del PRC dalla maggioranza.


AMR Progetto Comunista Abruzzo – sinistra del PRC
Camera del Lavoro Precario - Pescara

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beh...
by vincent Friday, Jul. 29, 2005 at 4:01 AM mail:

progetto cominista disse:
>Francamente è surreale che chi da sempre sostiene la<
>necessità di una nostra presenza nelle maggioranze in
>funzione di un controllo e indirizzo sul resto della
>coalizione ammetta poi candidamente che non siamo attrezzati
>allo scopo.

Beh... come dargli torto!!!

>Necessario è che il PRC si batta per il ritiro del
>provvedimento, nel caso in cui questo non avvenisse saremo
>pronti a chiedere l’uscita del PRC dalla maggioranza.

come al solito quelli di progetto "ce l'hanno duro"... ma poi...

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ma ora?
by lucaq Friday, Jul. 29, 2005 at 11:52 AM mail:

Ok. Mi sembra che non ci siano dubbi sul fatto che la delibera di giunta porta con se notevoli problemi.
Pratici, sulla pelle dei ragazzi, e politici, sul come "risperimentiamo" la nuova fase di "governo".
Io credo che ci sia un errore molto grande. E penso che dobbiamo provare a capire che spazi ci sono per recuperare. Non possiamo permettere che in Abruzzo, con un governo "di sinistra", con un consiglio "di sinistra", con una giunta "di sinistra", con assessori "di sinistra", con movimenti molto partecipati nel settore dei "saperi", questo errore sia destinato solo ad aprire scontri interni alle organizzazioni politiche e sindacali. Capiamo se e quali spazi esistono per salvare il salvabile, non per gli equilibri politici, ma per chi subirà la legge.
Poi ovviamente proviamo a capire come, finita la sbornia dei posti da occupare, ricominciamo ad organizzarci per influenzare e quando serve contrastare le scelte dei "governi" locali "amici".

Lucaq

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chiarimento ulteriore
by maurizio Friday, Jul. 29, 2005 at 6:07 PM mail:

il dibattito sulla "fabbianata" prosegue su indy.
prossimamente sarà attivo un sito del gruppo al quale sta lavorando daniela e potremo utilizzare lo strumento dei forum, oltre che attivare una newsletter telematica regionale. è bene che si discuta, possibilmente firmando con il proprio nome le cose che si scrivono.

Avevo dimenticato di sottolineare che la segreteria di betti mi ha detto che la delibera di Fabbiani non era all'ordine del giorno.
è stata presentata "fuori sacco", come si dice in gergo, e quindi gli altri assessori anche volendo non avrebbero potuto leggerla.

su questo tema delle delibere presentate all'ultimo momento già ci sono stati forti contrasti tra betti ed altri assessori.

è una lotta continua......

credo che alcuni degli interventi non siano motivati dall'incazzatura nei confronti della delibera, ma dal desiderio di attaccare una compagna che oggi riveste un ruolo che avrebbero preferito fosse ricoperto da altri.

Le illazioni sul nostro consigliere Angelo Orlando sono infondate. Angelo non è stato assolutamente marginalizzato: non fa il capogruppo perchè altrimenti non avrebbe potuto ricoprire la carica di presidente della più importante commissione del consiglio regionale.






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bene
by simona Saturday, Jul. 30, 2005 at 8:58 AM mail:

La storia tutta mi sembra surreale, anche perché torno a leggere dopo un mese di vacanza da internet.
Maurizio, apprezzo molto il tuo atteggiamento, perché non ti sottrai al dibattito nonostante i toni aspri degli interventi. C'è bisogno di uno spazio dove confrontarci, le riunioni dei circoli non bastano, quindo appoggio in pieno l'idea del forum regionale, dove ci si firma col nome, però! e dare vita ad un dibattito più concreto e certo costruttivo, visto che riunirsi tutti in un'unica sede è impensabile in una Regione così estesa e scarsamente popolata.

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comunicato ex lsu
by settimio ferranti Saturday, Jul. 30, 2005 at 3:24 PM mail:

COMUNICATO DEI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI DELLA VAL VIBRATA (TE)

La giunta regionale uscente nel marzo scorso ha approvato su proposta dell’ ex assessore al lavoro Leo Orsini (F.I) una delibera di giunta, impegnando ben 7 miliardi del vecchio conio per l’applicazione dell’art. 13 della Legge 276/02 (Legge 30 o Biagi) mediante convenzioni stipulate dalla regione Abruzzo con il ministero del welfare, la società Italia Lavoro S.p.A. e le società interinali d’intermediazione, mediazione lavoro A.I.L.T., A.P.P.L.A, Confinterim per la sperimentazione del progetto/programma P.A.R.I. ex P.A.D., come dire un vero e proprio finanziamento pubblico a privati come Adecco, Manpower, Kelly service, Lavoro temporaneo, etc.. Ora si sente/legge in agenzia regione flash e sugli organi di stampa audio/video/cartacei che l’assessore al lavoro Fernando Fabbiani (P.d.C.I.) invece di far stralciare dalla giunta regionale tale delibera propositiva del progetto P.A.R.I. sviluppato per intero da Italia Lavoro S.p.A., società controllata al 100% dal ministero del welfare (centrodestra) vuole a breve addirittura attuarla, con gli L.S.U. vibratiani e non, dopo un ultima proroga di tre mesi. Della serie un “comunista” di centrosinistra che attua la Legge 30 e progetti da max 9 mesi di lavoro precario, flessibile e malpagato, che prolunga l’agonia dei lavoratori, quindi da ultima spiaggia, approvati e tenuti in piedi dal centrodestra di governo nazionale. Il portavoce degli ex L.S.U. della Val Vibrata consiglia e chiede alla giunta regionale ed in particolar modo all’assessore al lavoro Fernando Fabbiani lo stralcio della delibera di giunta del marzo scorso che impegna ben 3,5 milioni di euro e propone che questi fondi vengano utilizzati per la proroga sino al 31 dicembre 2005 delle D.G.R. 466/05 e 457/05 con impegno di far confluire quanto prima con l’efficienza e l’efficacia del sistema di reinserimento e reimpiego pubblico gli ex L.S.U. e L.S.U. in Teramo Innovazione S.p.A. che in base all’art.23 L.R. 15/04 e succ. mod. ed int. è l’unica cosa sana e giusta che il governo regionale precedente ha fatto. Gli ex L.S.U. della Val Vibrata sospendono in maniera momentanea le sensibilizzazioni pacifiche, per concedere il giusto tempo di riflessione e di giudizio alle Istituzioni tutte, ma se nel frattempo gli assessorati di competenza e giunta regionale non riprenderanno coscienza su quanto sopra descritto gli ex L.S.U. della Val Vibrata riprenderanno le manifestazioni di sensibilizzazione e stavolta passeranno a quelle più clamorose ed eclatanti a partire dall’ultima annunciata.

EX LSU VAL VIBRATA (TE)
Portavoce Ferranti Settimio - Via Nucleo Case Novere n.12 – 64010 Faraone di Sant'Egidio alla Vibrata (TE)
tel. e fax 0861841807 - cell. 3382074265 - e_mail settimioferranti@libero.it
sito internet http//Italy.indymedia.org/news/2003/09/375667.php

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attualmente...
by edoardo Tuesday, Aug. 02, 2005 at 2:58 PM mail:

Penso che sia inutile continuare a fare il processo al PRC su queste pagine. La cazzata è stata fatta e per quello che obbiettivamente conta il PRC nell'Unione non serve a niente "salvare la faccia" ritirando la firma.
Purtroppo il connubio legge 30 legge 53 piace a Margherita, DS, e pure al PdCI; la CGIL da parte sua non è mai stata esplicita sulla questione "regionalizzazione" e istruzione professionale prevista dalla legge 53.

Quello che ci resta da fare è utilizzare quest'ultimo anno (fino al primo settembre 2006) per OPPORCI totalmente - senza se e semza ma - alla legge 53 e alla riforma scolastica, cercando di coinvolgere le realtà sindacali davvero interessate a farlo.

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AMEN?
by Ulisse Thursday, Aug. 04, 2005 at 8:47 PM mail:

Dopo 20 giorni di discussione aperta e partecipata su Indy e dopo 45 giorni dall'approvazione della delibera, appare chiaro a tutti che:

1) quando un assessore presenta una delibera fuori sacco e dice che è stata elaborata con la Cgil, ai suoi colleghi accade quel che accadeva a chi incontrava la Beatrice celebrata da Dante Alighieri "ogne lingua deven tremando muta, e gli occhi no l'ardiscon di guardare";

2) a parte i proclami personali di qualcuno, nè l'assessora, nè il gruppo, nè la segreteria regionale del PRC hanno finora manifestato esternamente il loro (e nostro) disappunto sul contenuto di quella delibera, ragion per cui si può ragionevolmente affermare che la "fabbianata" è ormai diventata una "fabbianata condivisa" (anche se si fosse trattato di un incidente di percorso, il codice della strada in casi simili prevede il concorso di colpa);

3) esistono ancora compagni nostalgici di quei paesi/sistemi dove non si poteva commentare l'operato del governo/partito, che confondono delle libere e motivate riflessioni per un processo e chiamano cazzata il peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori che verranno avviati al lavoro con quel tipo di contratto;

4) essendo, purtroppo, la seconda volta - dopo la delibera sul lavoro interinale al comune di Pescara - che partito ed eletti non intervengono per correggere gli errori effettuati da "compagni in giunta che sbagliano", qualcuno potrebbe cominciare a pensare che non siano solo errori.


Buon fine settimana a tutte/i e, come diceva Pintor, attenti alla banda di ferragosto


Ulisse Pitucci
PRC Pescara





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fabbianate
by esse Saturday, Aug. 06, 2005 at 4:22 PM mail:

caro ulisse, chiunque tu sia, la fabbianata è stata ribadita all'aq alla festa di liberazione con la puerile scusa del provvedimento buttato lì "fuori sacco" e passato per distrazione, superficialità e inesperienza, ma che non è assolutamente condiviso. Peccato che pure l'atto simbolico del ritiro della firma non venga fatto!!! buonanotte ppierrecci che pena infinita che fate. Tutti e tutte prone a scodinzolare incontro ai nuovi padroni attenti a non disturbare i nuovi manovratori e quel deficiente che sopra parlava di fabbiani sempre presente sui giornali e che quasi quasi se ne andrebbe pure lui coi comunisti italiani bè che dire vattene affanculo col pdci al più presto perchè così la puzza di certe merdate te la puoi pippare in anticipo rispetto a tutti noi.

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Ritiriamo quella firma
by stefano frezza Thursday, Aug. 11, 2005 at 6:07 PM mail:

Non c'è che dire, è questo il vero dibattito dell'estate! Partecipato e diffuso in tutta la nostra regione. Io torno a ribadire l'urgenza di ritirare quella firma. Non intendo assolutamente fare processi a nessuno ma che almeno si ammetta pubblicamente che, se non qualcuna in particolare, almeno ha sbagliato il Partito e si corregga velocemente l'indirizzo. Concordo con Ulisse ed Edoardo e condivido anche le posizioni espresse dalle compagne e dai compagni di Progetto Comunista. Al tempo stesso, vista l'importanza del tema e la delicatezza della posizione in cui ci siamo cacciati, non sarebbe il caso di convocare al più presto una qualche riunione regionale?

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pena
by quasi ex prc Tuesday, Aug. 16, 2005 at 6:33 PM mail:

Mura, guarda che fai ancora in tempo a non tradire la fiducia di tutti e tutte quelle che votano prc in abruzzo. Se un bel po' di persone partecipano attivamente a questi dibattiti poi ce ne sono moltissime di più che partecipano indirettamente e alle quali viene riportato anche questo dibattito on line. Cosa porcoddio aspetti a ritirare quella firma che ti viene un cancro alla mano così poi non puoi più farlo? La pazienza ha un limite e lo avete abbondantemente superato.

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betti mura che pena
by uno schifato Thursday, Aug. 18, 2005 at 11:20 AM mail:

Questa bella (per chi ha partecipato) discussione sta per scomparire dall'agenda. Faccio però a tempo ad inviare a quella troglodita della mura il mio più convinto vaffanculo e l'augurio che le rimangano bloccati in gola un po' di tarzanelli del culo di del turco e che ci si strozzi. Dovevi CANCELLARE la tua firma e nel tuo caso non era difficile perchè se è vero che firmi con una bella X ti serviva pure poco bianchetto. Mo davvero Vi siete coperti di ridicolo, spero che alla prima riunione di qualche circolo qualche compagno che paga sulla sua pelle l'assurdità di quel provvedimento ti/vi prenda a calcioni in culo. Addio

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cgil/pdci ormai insieme
by pierfrancesco Friday, Aug. 19, 2005 at 9:24 AM mail: pierfrancesco.bruno@tin.it

carissimi tutti, la schifezza fatta da Fabbiani e ingenuamente (spero) sottoscritta dalla nostra Mura, merita un ulteriore approfondimento del dibattito a partire da quelli che sono oggi i rapporti, visibili ed invisibili tra Pdci e Cgil. Da tempo, e chi mi conosce lo può confermare, vado denunciando un pericoloso asse dhe si è creato in abruzzo tra la cgil (e tutte le categorie) ed il Pdci che la usa per riciclarsi politicamente. L'iscrizioner di Boyer (ma non solo) al Pdci alla vigilia del congresso del pdci ne è la conferma.
Credo che sia giunto il momento, siamo ormai alla vigilia del congresso cgil, che i compagni della sinistra cgil (lavoro società e nuove aggregazioni) chiedano chiarimenti nei direttivi provinciali e regionali di categoria e confederali rispetto a tutto ciò. Mentre noi del prc facciamo (o forse sarebbe meglio dire cerchiamo di fare) i duri e puri, altri come pdci e socialisti, si sono letteralmente "impadroniti" della cgil occupandone molti posti di "governo" con incarichi anche prestigiosi. Noi del prc invece di ribellarci ci stiamo squallidamente adeguando a questa logica scambiando qualche poltroncina con il consenso all'adozione di politiche moderatamente riformiste e sicuramente concertative. Questa è una delle ragioni per cui dal 30 giugno ho lasciato la Cgil, spero che chi ha deciso di continuare a militarvi lo faccia con lo spirito giusto, rinunciando a privilegi personali a favore di interessi genetrali.
La delibera di Fabbiani, concordata con la Cgil, conferma tutto ciò.
E noi? Spero in uno scatto d'orgoglio dei militanti cgil iscritti al prc.
P.S. Vorrei ricordare a tutti voi che alle ultime elezioni regionali la fiom di chieti ha sostenuto candidature del pdci

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