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MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA SABATO 23 LUGLIO A VERONA
by csoa la chimica Wednesday, Jul. 20, 2005 at 4:58 PM mail:

MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA

SABATO 23 LUGLIO, ORE 16.00

VERONA – PIAZZA SAN ZENO

Sabato notte 5 persone, 5 compagni, 2 uomini e 3 donne, delle quali una minorenne, sono state gratuitamente aggredite e vigliaccamente massacrate in pieno centro da un branco di 30 neo-fascisti armati di catene, manganelli, cinghie e coltelli. Un tentato omicidio.
C’è chi pensa sia la prima volta.
E’, invece, solo l’ultimo ed il più grave di una lunga serie di violenze ed aggressioni avvenute a Verona, perpetrate dalle diverse “anime” dell’estrema destra ai danni di militanti di sinistra, di gay, lesbiche, trans, migranti, rom, senza fissa dimora, ai danni del diverso, del nemico…
Verona, è ancora una volta laboratorio delle destre, dove troppi e diversi “imprenditori della politica” sperimentano alleanze, connivenze e coperture con vecchi e nuovi squadrismi.
A Verona si è conclusa, sabato scorso, una lugubre catena che, iniziata con l’omicidio di Dax a Milano, ha percorso l’Italia con aggressioni, accoltellamenti e incendi di spazi sociali.
Non possiamo abituarci, non possiamo limitarci a resistere.
Abbiamo il dovere e la volontà di alzare la testa, di rispondere fermamente con le parole e le azioni politiche di cui siamo capaci; a partire dalla necessità di riappropriarci delle strade e delle piazze della nostra città.
Sabato 23 luglio vogliamo aprire uno spazio fisico e politico in cui tutti i cittadini sono chiamati a sancire il rigetto ed il rifiuto contro il riemergere di vecchi e nuovi fascismi, e dove tutti possano esprimere l’attualità dell’antifascismo che si incarna quotidianamente in progetti, proposte ed azioni molteplici.
Il C.S.O.A. La Chimica invita tutta la popolazione, le forze politiche e sociali della città e le realtà nazionali antifasciste ed antirazziste a manifestare insieme sabato 23 luglio.
Facciamo che questo sia uno spazio ampiamente partecipato, condiviso ed aperto ai diversi linguaggi dell’antifascismo nel rispetto responsabile di tutte le differenti realtà che vorranno essere presenti.
Questo non è un appello da sottoscrivere, ma un impegno da cogliere, una responsabilità da condividere,
Troppi sono stati al posto dei nostri compagni, chiunque poteva essere al loro posto.

Non passeranno!


c.s.o.a. La Chimica


Come arrivare:

in auto – Uscita autostrada A4 Verona Sud – Viale Piave –girare a sinistra direzione ospedale b.go trento - sottopassaggio – al secondo semaforo girare a destra per via porta san zeno – piazza san zeno

in autobus dalla stazione di porta nuova:

linee 21(direzione Parona) – 22 (dir Villa Monga) – 23 (dir Avesa) – 24 (dir Quinzano) fino alla fermata di Castel Vecchio.

Poi

Linee 31 (dir Saval) – 32 (dir S.Massimo) – 33 (dir Basson) fino a piazza s. Zeno


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Ma è vero che..
by Ma è vero che.. Wednesday, Jul. 20, 2005 at 5:13 PM mail:

"[...] Sabato notte 5 persone, 5 compagni, 2 uomini e 3 donne, delle quali una minorenne, sono state gratuitamente aggredite e vigliaccamente massacrate in pieno centro da un branco di 30 neo-fascisti armati di catene, manganelli, cinghie e coltelli. Un tentato omicidio. [...]"

Scusate ma è vero che:

1.-) I primi comunicati del centro parlavano di 20 persone, poi solo dopo che i giornalisti hanno cominciato a montare i fatti le persone sono diventate 30 ?

2.-) E' vero che delle tre donne solo 1 è stata colpita e solo perchè era scesa di sua volontà dall'auto menando a destra e a manca ?

3.-) E' vero che le altre due ragazzine non sono neanche state toccate ?

4.-) E' vero che uno dei due ragazzi "aggrediti" è in mezzo a losche storie ? (omicidio..)

5.-) Non è strano che una macchina con 2 maschi e 3 ragazze si fermi davanti a un gruppo di 30 persone chiaramente di parte politica avversa alle 4 di notte ?

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vieni a chiedere agli interessati
by sabato Wednesday, Jul. 20, 2005 at 5:20 PM mail:

chiedilo a loro, testa di cazzo. oppure leggiti i mille post di spiegazione. magari ingegnandoti riesci anche ad usare l'archivio (o google).

Le sedi dei fascisti si chiudono col fuoco.
Ma coi fascisti dentro, sennò è troppo poco.

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3 punti su 5 risolti.
by 3 punti su 5 risolti. Wednesday, Jul. 20, 2005 at 5:31 PM mail:

Punto 1:

da: http://italy.indymedia.org/news/2005/07/835571.php

[...] una ventina di nazisti (armati di bastoni, catene, cinghie e coltelli) [...]



Punto 2:

da: http://italy.indymedia.org/news/2005/07/835635.php

[...] Nel frattempo una delle ragazze era scesa [...]



Punto 3:

da: http://italy.indymedia.org/news/2005/07/835807.php

[...] Le altre due persone che erano sull’auto, la compagna di Pasquale e una ragazzina di nemmeno sedici anni, sono state «graziate» [...]



Il Punto 4 aspetto a dimostrarlo. Il Punto 5.. Risolvetemelo voi. E' lo stesso dubbio che ha il giornalista de L'Arena.

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ora ne hai tre..
by zu Wednesday, Jul. 20, 2005 at 5:35 PM mail:

te ne mancano 147.

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ridicoli
by stampo italiano Wednesday, Jul. 20, 2005 at 6:34 PM mail:

riuscirete ad essere almeno una ventina????

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verita'
by io Wednesday, Jul. 20, 2005 at 9:10 PM mail:

vi ricordo che i ragazzi che sono in galera non centrano niente con l'agressione.....sono stati arrestati perche' avevano la maglietta del hellas verona......ma cosa ci faceva quella macchina alle quattro di notte con una minorenne a bordo?ce puzza della solita repressione comunista!!!!

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sesto punto
by ! Thursday, Jul. 21, 2005 at 9:07 AM mail:

Aggiungiamo una sesta domanda:
Perchè non vengono riferite le aggressioni a ragazzini spesso minorenni solo perchè indossano un maglietta della curva sud o una fred perry, che ad oggi viene venduta pure al mercato!?
Bravi compagni, trenta/quarantenni spaccini che si appoggiano a LA CHIMICA per lavorare indisturbati e si passano per compagni... e tutta l'Italia Antifa a credeci!!!
Bravi

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punti risolti e punti di sutura
by io Thursday, Jul. 21, 2005 at 9:31 AM mail:

caro apprendista sherlock holmes,
non riesco a capire dove vuoi arrivare.
Che cazzo di differenza fa se erano 20 o 30 e se una ragazza (!) ha provato a DIFENDERSI o meno?
Comunque la metti un aggressione con catene e bastoni e coltelli c'è stata!
O vuoi mettere in discussione anche questo?
Forse sei uno di quelli che mette in discussione anche l'olocausto?
Perchè allora non ho intenzione di perdere tempo a ragionare con te.
Il punto è che una ventina di skin ubriachi si son messi a menare in modo pesante dei ragazzi che si erano fermati a vedere che cazzo succedeva, può essere che sarebbe capitato a chiunque, forse la matrice politica non è così evidente. Fatto sta che x un pelo non c'è scappato il morto, e questo secondo me è un fatto molto importante.

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l'unico fascista buono è un fascista morto!
by al muro! Thursday, Jul. 21, 2005 at 10:36 AM mail:

Solidarietà militante ai compagni della Chimica!

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X punti risolti e punti di sutura
by Sherlok Thursday, Jul. 21, 2005 at 11:28 AM mail:

Cosa cambia ?

Cambia che la versione dei compagni "30 persone hanno aggredito 2 maschi e 3 donne" è falsa.

La situazione veritiera è che 20 persone (numero riferito dagli aggrediti, ma sicuramente più basso) hanno risposto alla provocazione di 2 "bulletti" di 30/40 anni scesi dall'auto cinghia in mano.

2 bulletti già noti per storie losche (quali aggressioni, spaccio, uno dei due era indagato per omicidio).

La donna malmenata s'è beccata solo un paio di "scappellotti" quando è scesa menando a destra e a manca.

E voi credete alla versione che un auto di poveri cristi si sarebbe fermata per "vedere cosa succedeva"..

Ma va là!

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età giusta
by chirurgo Thursday, Jul. 21, 2005 at 12:08 PM mail:

ah perchè uno a 40 anni smette di essere compagno e si può beccare CENTOCINQUANTA punti di sutura ed è pure colpa sua?
pezzidimerda fascisti siete solo vigliacchi: pestare le ragazze... fate cagare sempre e comunque, al di là se eravate 20 o 30 - contro 2. veramente "arditi"...

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spargimerda
by x Thursday, Jul. 21, 2005 at 12:22 PM mail:

caro "ma è vero che...", "tre punti su cinque", "sherlock" o come cazzo vuoi chiamarti (facile vero fare l'immacolato nell'anonimato, eh? secondo me sei un fascista pedofilo, indagato per aver seviziato e ucciso due ragazzini... e si dicono anche altre cosette su di te...):
restano un ragazzo accoltellato che ha rischiato di essere ucciso (bazzecole per te, vero spargimerda? hanno più peso le tue infamità, no?)
un altro con testa, mandibola e costole rotte (ma aveva precedenti, no? quindi se lo è meritato! giusto il ragionamento?)
e una ragazza pestata (ma anche lei se lo è meritato, perché è scesa dall'auto)

quando ad essere colpiti sono/saranno immigrati, hai già pronti dei punti interrogativi anche per loro? se non li hai te li suggerisco io: il primo è facile, sono sicuramente clandestini, poi spacciano (questo è certo!), il terzo... aspetta... ma si dai, puzzano!

spero che ti siano stati utili, fatti un archivio, sai... come i coccodrilli dei giornalisti per quando muore uno importante.

per !: vieni a verificarlo sabato se siamo in 20. ti aspettiamo...

trovate un altro modo per giustificare le vostre infamità e la vostra violenza.

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OiOi
by scooterboy! Thursday, Jul. 21, 2005 at 1:13 PM mail:

ma ci sara' anche De Angelis Enrico, il collaboratore della Digos?
grande cazzo

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no non ci sarà
by ma ci sarà Thursday, Jul. 21, 2005 at 1:25 PM mail:

il vostro luminare f.......o g.......o m.....i, che ha denunciato alla digos che 30 estremisti lo minacciavano con i coltelli (ah, ah, ah), ed ha preteso che li identificassero.

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dimenticavo
by x Thursday, Jul. 21, 2005 at 2:15 PM mail:

non sarà che il signor (o camerata) "tre punti su cinque risolti" si chiama avv. Roberto Bussinello? o un suo collaboratore? o uno qualunque dei suoi sottoposti veronesi (leggi: forzanovisti), visto che è il capoccia (lo è in anche in senso lombrosiano. guarda che veronese ci tocca recuperare con questi figuri...)?
bussy, bussy... attento, che continuando a difendere i tuoi cazzoni stai diventando l'avvocato delle cause perse... non ci viene più nessuno a farsi difendere da te... porti sfiga...

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per x
by asr Thursday, Jul. 21, 2005 at 2:31 PM mail:

x visto che sei tanto forte vai dalle bg alla prima partita in casa a dire le cose che pensi, ce so boni tutti a insultare dietro i cordoni di polizia

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per asr
by x Thursday, Jul. 21, 2005 at 2:39 PM mail:

non ho messo in mostra nessun muscolo come siete soliti fare voi...

evidentemente ti ho indispettito un poco, nevvero?
ma non me ne vanto... ho consapevolezza che con voi ci vuole poco.

baci

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m'hai fatto ridere
by asr Thursday, Jul. 21, 2005 at 3:23 PM mail:

veramnete hai fatto ride, cmq io non sto a verona ma non riesco a capire cme mai 5 persone in macchina ne vedono 30 incazzate che menano e si fermano anziche andarsene, resta il mistero

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sisi
by giàgià Thursday, Jul. 21, 2005 at 4:02 PM mail:

Si perchè anche gli infermieri che hanno riferito di avere visto i coltelli in mano a chi minacciava erano FASCI vero?
Perchè mentre VOI denunciate nomi e cognomi, una denuncia contro ignoti vi strizza, perchè mai? Tanto il vostro posto di merda il vostro amico Guido non lo farà mai chiudere, gli fate troppo comodo, coglioni!!
PS per chi parla di immigrati malmenati e storie strane a VR: parlate forse del senzatetto Cesar il polacco? o forse il povero prof. Marsiglia?? Vi brucia essere smascherati, patetici!
Altrochè disobbedienti... vorrei vedere dove andate a mangiare quando è ora!

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x sisi
by antifa Thursday, Jul. 21, 2005 at 4:21 PM mail:

povero coglione se le persone sono state identificate la denuncia non è contro ignoti; inoltre è oltretutto infamante perchè le lame i compagni non le tirano fuori da nessuna parte nè tantomeno all'interno di un ospedale.
Vorrei ricordarlo: i compagni non sono bestie e vigliacchi come voi che si avventano in trenta con le lame contro due persone.
Non me ne frega un cazzo di chi sia stato se sono ragazzini o no, se sono persone di spicco oppure no.
Per miracolo non hanno ammazzato, per puro miracolo.
A me stanno bene le scazzottate, gli scontri anche duri. Ma le agressioni armate e per uccidere no, queste non si possono accettare e soprattutto quando si caga fuori dal vaso, o si pulisce subito o si pagano i danni.

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mumble
by mumble Thursday, Jul. 21, 2005 at 5:22 PM mail:

antifa ma il tipo di taranto che ha accoltellato quello di FN era un compagno?
mhh

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x antifa
by sisi Thursday, Jul. 21, 2005 at 5:26 PM mail:

Non fare tanto il romantico su queste cose...
Non è romantico scappare a gambe levate davanti alle persone della tua età da una vita e schiaffeggiare i ragazzini dai... Se poi i ragazzini s'incazzano che male c'è? Poi x la questione lame potrei pure essere d'accordo.
Ma che tristezza, che palco davanti ai giornalisti in quel modo.
Sarà mica un uomo questo qui?
Bè ti devo salutare, resto in attesa di vedere dei veri compagni combattenti sabato... tipo casarini, che lotta per le idee e non per gli intressi!!

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x sisi
by antifa Thursday, Jul. 21, 2005 at 5:50 PM mail:

mai scappato a gambe levate davanti a nessuno e nemmeno i compagni colpiti dall'aggressione te lo assicuro. E soprattutto mai presa nè con ragazzini con la maglia dell'hellas (visto che tifo anch'io hellas, sicuramente da prima di loro e sicuramente ho preso più botte per il verona io che schiaffi dai compagni loro) e mai con le donne. Rimango dell'idea che trenta persone che ne attaccano due e per giunta con le lame siano degli infami.
E mi sono anche stupito (perchè mai me lo sarei aspettato) del comportamento avuto dal vostro luminare con la piazzata alla digos e ai giornalisti, veramente pazzesco quando non è successo assolutamente nulla.
E comunque sono assolutamente contrario all'equazione di moda da domenica: ultrà hellas = accoltellatore, festa curva sud = festa di balordi, anche se però pochi hanno preso le distanze dall'agressione; e questo mi rammarica molto, perchè in questo caso si va oltre la politica, si parla di onore e di essere uomini cazzo.

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vergognatevi
by siete pessimi Friday, Jul. 22, 2005 at 10:11 AM mail:

ah ah ah.. fate ridere...
dite che Verona è vostra.. ceh noi non abbiamo i coglioni ecc e cosa succede???
domani voi manifesterete in piazza San Zeno e ci saranno 2 contro presidi!!!!
Uno oraganizzato da fiamma e skin all'arsenale
Uno organizzato da FN davanti alla sede di FN (il quartiere dopo san Zeno)

Alla faccia di tutti quelli che dicevano che "quelli di destra hanno paura" "siete dei cacasotto" ecc
e ringraziate il cielo che saranno due i presidi.. perchè se lo facevamo insieme andava a finire che eravamo più di voi!

Ciao zecche!

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meno
by cazzate Friday, Jul. 22, 2005 at 12:16 PM mail:

basta con ste' cazzate da mentalita' ultras.
se avete mai girato davvero per strada sapete che portare la lama si porta e serve: quando c'e' gente come albanesi, punkabbestia, fasci rompicazzi coatti, balordi, la lame serve e evita anche rogne piu' grosse perche' e' un deterrente dato che sono poche le persone che continuano a rompere il cazzo se hai una lama in mano.
Ho girato tutti gli stadi d'italia, ho fatto una marea di manifestazioni, sono fascista ma ho amici comunisti e militanti, gente che ha dato la vita per quello in cui credeva, il sociale, che e' lo stesso sociale nel quale credo io, nonostante la gente voglia continuare a dire che siamo servi del capitale degli sbirri e cazzate varie.
Non mi giustifico con voi perche' siete dei cancri, merde da tastiera che hanno la fobia di vivere la vita per strada e allora si mettono a sputtanare su internet.
Una cosa e' sicura: chi vive per strada sa' usare le lame, ma chi vive per strada sa' bene che storie di 30 contro uno o sono panzanate dei giornali o sono storie di gente che non ha etica di strada.
Non ho mai picchiato una donna, non ho mai aggredito in superiorita' numerica, non ho mai cagato il cazzo a chi non mi e' venuto a scassare le palle per primo.
Chi vive per strada sa' bene che mors tua vita mea e se tiri fuori la lama in certe occasioni ti puoi salvare la pelle, altro che cazzate: da li' ad andare ad accoltellare gratuitamente una donna o un ragazzino ne passa di acqua sotto i ponti, e forse pure acqua sporca perche' mi sa' che la gran parte delle volte queste notizie sono delle cazzate grosse come case.

Fatela finita idioti

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I tempi son cambiati
by ape cross rossa Friday, Jul. 22, 2005 at 12:20 PM mail:

...qui risulta che la palma d'oro di collaboratore della digos spetti a FRANCESCO GUGLIELMO MANCINI, che ieri sul quotidiano Arena piagnucolava e diceva di essere corso dalla Digos per firmare una denuncia per qualche insulto ricevuto...poverino.....e quando gli saltano le vetrine del negozio piagne piagne perchè (dichiarazioni sue) la polizia non lo ha difeso.....
Facile fare i forti, duri, puri e incazzati quando non hai una controparte.....
meditate nazi, meditate...i tempi son cambiati

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x ape cross
by . Friday, Jul. 22, 2005 at 1:34 PM mail:

hai proprio ragione che i tempi sono cambiati. facci vedere tu come sei forte e vallo a dire direttamente a mancini che piagnucolava e che è un infame.
o è più facile fare il figo alla tastiera?

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per i/le compagn* antifascist*
by papallo Friday, Jul. 22, 2005 at 1:42 PM mail:

Solidarietà per il corteo di domani...
Occhio a come vi muovete, non accettate la provocazioni degli sbirri - vedi Torino, dove sta succedendo il finimondo.
Andate preparati ma cercate di non intervenire, non permettete che due stronzi diano il pretesto ai servi dello stato di caricarvi... Fate informazione e mantenete la calma, era anche l'intento del corteo antifa di torino (che è finito a merda).
Conbtro il fascismo ora e sempre resistenza

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la merda è buona
by la merda fa bene Friday, Jul. 22, 2005 at 2:04 PM mail:

compagni, mangiamo la merda!

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x ape cross
by veronese Friday, Jul. 22, 2005 at 3:07 PM mail:

vai a dire a amncini quello che hai scritto???
perchè non vuoi andare???
paura vero???

e allora quel che piange non è solo lui!!!

sfigati...

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ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE DI SABATO...
by csa Barattolo Friday, Jul. 22, 2005 at 3:19 PM mail:

le compagne e i compagni del csa barattolo di pavia aderiscono alla manifestazionale nazionale antifascista di verona ed esprimono la propria solidarietà militante a* compagn* aggrediti dalla canaglia squadrista.

NO PASARAN!

ORA E SEMPRE RESISTENZA!

CSA BARATTOLO
VIA DEI MILLE 130/A
27100 BORGO TICINO PAVIA
ITALIA EUROPA PIANETA TERRA

http://www.csabarattolo.org

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SI INVITANO TUTTI/E IN MASSA AD ESSERE PRESENTI A VERONA !!!!
by ANTIFASCISTI VERONA Friday, Jul. 22, 2005 at 3:23 PM mail:

VISTA LA CONTROMANIFESTAZIONE DEI FASCI SI INVITANO TUTTI/E IN MASSA AD ESSERE PRESENTI A VERONA

I fasci si contromobilitano rispetto alla manifestazione "NO PASSARAN" di sabato a Verona.
Sappiamo che sono coperti politicamente, dobbiamo essere presenti in massa per evitare che queste fogne attacchino le manifestazione.
Si chiede di fare uno sforzo, uno sforzo importante per ribadire che l'antifascismo è pratica resistente e di difesa legittima e incontrovertibile mentre il fascismo è sostanzialmente e formalmente una pratica contro l'umanità.
Siate presenti in molti, chiamate compagni, urlatelo nelle vostre radio, fate del passaparola, dimostriamo compattezza e presenza davanti al fascismo e al leghismo che ormai sono sovrapposti non di nome ma di fatto.
Occhi vigili e orecchie dritte con la consapevolezza che la Piazza è nostra!

ORA E SEMPRE ANTIFASCISMO !!!

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[verona] Nelle strade, fuori dai palazzi !
by Illegalmente Antifascisti Friday, Jul. 22, 2005 at 3:36 PM mail:

Nelle strade, fuori dai palazzi!

Negli ultimi mesi, a Genova come nel resto d'Italia, abbiamo assistito all'intensificazione degli attacchi dell'estrema destra a danno di individui, gruppi e realta' che in modo piu' o meno radicale si contrappongono all'ordine costituito. Un'escalation che va di pari passo con l'inasprimento del conflitto sociale e della repressione di stato in ogni aspetto della vita (dalle leggi sull'immigrazione a quelle antiterrorismo, dall'aumento del controllo sociale alle normative proibizioniste). L'amministrazione dell'esistente assume sempre piu' carattere emergenziale e, suffragata dall'imponente macchina mediatica, colpisce duramente in particolar modo le componenti sociali non pacificate col sistema.

Ogni qualvolta gli sfruttati lottano contro le condizioni di alienazione e schiavitu' imposte dal sistema capitalista le carogne fasciste alzano la testa. Si organizzano, escono allo scoperto cavalcando le contraddizioni sociali in senso reazionario, risultando funzionali alla difesa e al rafforzamento dell'ordinamento statale e degli interessi padronali.
Storicamente le pratiche fasciste, dall'instaurazione di dittaure, alle stragi, agli omicidi dei compagni, sono strumenti per controllare e ridimensionare preventivamente conflitti potenzialmente o apertamente sovversivi.
La feccia fascista si aggira tra noi, in molte citta' apre sedi, anche attraverso pratiche di occupazione (!), volantina per le strade e sempre piu' insistentemente organizza convegni e parate, il tutto con il supporto logistico e finanziario di personaggi e aziende piu' o meno note.

Chi avverte la necessita' e il desiderio di collocare questi figuri al posto che meritano non puo' ignorare che delegare la soluzione di tale problema alle istituzioni costituisce una sconfitta certa. Non e' possibile rimandare alla stessa democrazia capitalista che produce e utilizza la manovalanza fascista il compito di contenerla e di renderla inoffensiva.
La richiesta dell'intervento istisuzionale non e' solo illusoria ma anche e soprattutto nemica di ogni pratica rivoluzionaria perche' rafforza l'idea che la lotta da condurre sia quella contro il fascismo in nome dello stato democratico. Lo stesso stato che ci priva di ogni autonomia regolando e difendendo attraverso la violenza dei codici e della polizia i rapporti dello sfruttamento mercantile che quotidianamente schiavizzano l'umanita' intera.

E' necessario riappropriarsi di pensiero e azione critica per non cadere piu' in percorsi che la storia ha sufficentemente dimostrato essere fallimentari e controproducenti.
All'attacco squadrista va contrapposto il contrattacco assunto in prima persona dagli antifascisti, fuori dallo spettacolo democratico e frutto di reali confronti e complicita' (a Genova molte azioni hanno gia' seguito questa strada), nella piena coscienza che solo la liquidazione della fonte del problema, la societa' capitalista ed autoritaria nel suo complesso, costituisce l'unica possibilita' per sbarazzarsi definitivamente del cancro fascista.

CHI SCEGLIE LO STATO ABDICA A SE STESSO.
NON DELEGHIAMO NULLA, TANTO MENO L'ANTIFASCISMO!

illegalmente antifascisti

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ALLORA TUTTI AL CORTEO ANTIFASCISTA !!!!
by c.s.o.a. la chimica Friday, Jul. 22, 2005 at 3:42 PM mail:

MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA !


SABATO 23 LUGLIO, ORE 16.00

VERONA – PIAZZA SAN ZENO

Sabato notte 5 persone, 5 compagni, 2 uomini e 3 donne, delle quali una minorenne, sono state gratuitamente aggredite e vigliaccamente massacrate in pieno centro da un branco di 30 neo-fascisti armati di catene, manganelli, cinghie e coltelli. Un tentato omicidio.
C’è chi pensa sia la prima volta.
E’, invece, solo l’ultimo ed il più grave di una lunga serie di violenze ed aggressioni avvenute a Verona, perpetrate dalle diverse “anime” dell’estrema destra ai danni di militanti di sinistra, di gay, lesbiche, trans, migranti, rom, senza fissa dimora, ai danni del diverso, del nemico…
Verona, è ancora una volta laboratorio delle destre, dove troppi e diversi “imprenditori della politica” sperimentano alleanze, connivenze e coperture con vecchi e nuovi squadrismi.
A Verona si è conclusa, sabato scorso, una lugubre catena che, iniziata con l’omicidio di Dax a Milano, ha percorso l’Italia con aggressioni, accoltellamenti e incendi di spazi sociali.
Non possiamo abituarci, non possiamo limitarci a resistere.
Abbiamo il dovere e la volontà di alzare la testa, di rispondere fermamente con le parole e le azioni politiche di cui siamo capaci; a partire dalla necessità di riappropriarci delle strade e delle piazze della nostra città.
Sabato 23 luglio vogliamo aprire uno spazio fisico e politico in cui tutti i cittadini sono chiamati a sancire il rigetto ed il rifiuto contro il riemergere di vecchi e nuovi fascismi, e dove tutti possano esprimere l’attualità dell’antifascismo che si incarna quotidianamente in progetti, proposte ed azioni molteplici.
Il C.S.O.A. La Chimica invita tutta la popolazione, le forze politiche e sociali della città e le realtà nazionali antifasciste ed antirazziste a manifestare insieme sabato 23 luglio.
Facciamo che questo sia uno spazio ampiamente partecipato, condiviso ed aperto ai diversi linguaggi dell’antifascismo nel rispetto responsabile di tutte le differenti realtà che vorranno essere presenti.
Questo non è un appello da sottoscrivere, ma un impegno da cogliere, una responsabilità da condividere,
Troppi sono stati al posto dei nostri compagni, chiunque poteva essere al loro posto.

Non passeranno!


c.s.o.a. La Chimica


Come arrivare:

in auto – Uscita autostrada A4 Verona Sud – Viale Piave –girare a sinistra direzione ospedale b.go trento - sottopassaggio – al secondo semaforo girare a destra per via porta san zeno – piazza san zeno

in autobus dalla stazione di porta nuova:

linee 21(direzione Parona) – 22 (dir Villa Monga) – 23 (dir Avesa) – 24 (dir Quinzano) fino alla fermata di Castel Vecchio.

Poi

Linee 31 (dir Saval) – 32 (dir S.Massimo) – 33 (dir Basson) fino a piazza s. Zeno




http://www.ecn.org/porkospino


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[ESSERE ANTIFASCISTI] Campeggio Resistente Cuneo...
by Comitato Campeggio Resistente (Cuneo) Friday, Jul. 22, 2005 at 3:45 PM mail:

07/29 Cortemilia(CN): campeggio resistente ·

Venerdi 29/07, nell’ambito del Terzo Campeggio Resistente di Cortemilia (Cuneo), è in programma una giornata dedicata all’antifascismo. La giornata si compone di un libero dibattito pomeridiano, teso a fini progettuali e organizzativi per ciò che riguarda l’osservatorio sul neofascismo e la risposta antifascista delle realtà autoorganizzate a partire dal cuneese a terminare con l’Italia intera. Per la serata è organizzato un’analisi più legata a documenti, cercando di sciogliere gli intrecci che legano il fascismo allo stato, alle forze del disordine e al potere nel suo complesso.

come arrivare:

DA TORINO.:. arrivare a Alba; direzione Sv (ss.29); Manera; Castino; Cortemilia.
DA MILANO.:. A7 fino a Alessandria; A21 direzione TO; uscita Asti est, seguire per Alba
DA GENOVA.:. arrivare a Savona; uscita Carcare (ss.29); Cairo Montenotte; Cortemilia
TRASPORTI PUBBLICI.:. solo pullmann; da Alba/Asti/Savona/Acqui Terme




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da indy

CAMPEGGIO RESISTENTE 3
by camp res Monday, Jul. 11, 2005 at 1:44 PM mail: campeggioresistente@libero.it

cortemilia (cn), dal 28 al 31 luglio 2005

Da giovedì 28 a domenica 31 luglio 2005 si svolgerà, a Cortemilia, in provincia di cuneo, la terza edizione del “campeggio resistente”.

Anche questa edizione, come quella dell’anno precedente, verrà organizzata a Cortemilia, in Valle Bormida, e ancora particolare attenzione sarà rivolta alla situazione dello stabilimento acna di cengio, che ha causato pesanti ferite al territorio per l’inquinamento chimico che ha dovuto subire.

Saranno quattro giorni di incontro e divertimento, approfondimento e riflessione.

Si discuterà di lavoro precario, di nuove forme di comunicazione, delle segreterie di supporto legale e delle campagne nazionali contro i reati associativi (art. 270b), della lotta per la bonifica e contro i reinsediamento della gente della val Bormida contro l’azienda chimico/bellica che ha distrutto il territorio in cui vivono.

Nelle giornate avranno luogo assemblee, laboratori e dibattiti aperti a tutti.

Sarà possibile campeggiare liberamente nel complesso dell’ex-convento di san Francesco.
Ci saranno una cucina e un bar attivi durante le giornate del campeggio, a prezzi popolari.
Verranno montate mostre, sarà disponibile un internet point.
E’ prevista, durante le giornate di campeggio, la creazione di un’opera d’arte collettiva, da esporre la domenica alla chiusura dei lavori.

Il programma si articolerà tra eventi culturali, politici e musicali:

GOVEDI’ 28 LUGLIO

18.00 Accoglienza e giochi

20.00 CENA BENEFIT SUPPORTO LEGALE

21-21.30 dibattito: LA MEMORIA E’ UN INGRANAGGIO COLLETTIVO…
-aggiornamenti sulla situazione dei processi in corso a Genova per i fatti del g8 2001, a cura di Supporto Legale
-presentazione della campagna nazionale per i reati associativi

Dance Hall Retroproiettata musica con proiezioni filmati su Genova
Live set by PlaySide

VENERDI’ 29 LUGLIO

10.00 LABORATORI: workshop sul GPG (sistema di sicurezza digitale),
autoproduzioni musicali
18.00 creazione di una banda radio sul web.

LA COMUNICAZIONE COME VIGILANZA ANTIFASCISTA
18.00 il progetto ecn.org/antifa: realtà a confronto
21.00 dibattito sul neofascismo. Inchieste. Libri. Reti.

dalle 23.00 CONCERTO
TIPI LOSKI (hip hop)
Spettacolo teatrale LA NAVICELLA, del gruppo teatrale autogestito
ENSLOW (cross over)
Dance hal feat. Senza Sosta

SABATO 30 LUGLIO

10.00 L’autoproduzione: consumo ciò che creo. Biodiesel, sapone, formaggio, wc a secco, erbe curative, energie rinnovabili.

dalle 14.00 Continuazione dei laboratori di autoproduzione a lungo procedimento

dalle 17.00 festa animazione in piazza Roma a Cortemilia per i bambini

20.30 cena contro il precariato a prezzi popolari

21.30 IL PRECARIATO COME CONDIZIONE SOCIALE. Oggi il lavoratore precario diventa animale da consumo. Si parlerà di resistenza all’indottrinamento del mercato. Intervengono: Chainworkers (Mi) e Stara Rdb/Cub (To)

Dalle 23.00 CONCERTI
Cani Sciorrì (punk Hc)
Dead Elephant (punk hc)
Dance hall feat. Linguamano Sudor System

DOMENICA 31 LUGLIO

In piazzetta S. Francesco MERCATINO DEL BARATTO E DEL GRATUITO

Alle 12.00 VISITA ALLO STABILIMENTO ACNA DI CENGIO. Partenza.
ritorno intorno alle 17.00

Pomeriggio laboratorio montaggio video, per montare e imparare a farlo, un video di interviste ai valligiani
Dalle 18.00 Dj set

Dalle 21.00-21.30 LA VALLE BORMIDA NON DIMENTICA
Intervengono: Adriana e Giorgio Ghelli (WWF di Acqi T.)

L’associazione Valle Bormida Pulita sulla

Comitato Campeggio Resistente

info> campeggioresistente@libero.it

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ORVIETO E' ANTIFASCISTA !
by Biblioteca Libertaria “Il tarlo” Friday, Jul. 22, 2005 at 5:14 PM mail:

ORVIETO E’ ANTIFASCISTA !

L’ideologia fascista e le consequenziali pratiche di governo politico, hanno purtroppo lasciato il segno in tutto il ‘900; le ferite profonde che ne scaturirono sono state e sono purtroppo tutt’ora spesso impossibili da rimarginare. Certo è che, ad ormai sessant’anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, che vide il fascismo tra i principali attori del teatro bellico, qualche benpensante pensava forse di aver consegnato al passato, concetti quali ad esempio: intolleranza, civiltà superiori, autoritarismo, nazionalismo.
Le stesse parole, anche se talvolta mascherate con termini letterali apparentemente più “democratici”, di cui fanno uso oggi diversi esponenti del governo nazionale, quando si tratta di motivare l’ennesimo ri-finanziamento della missione militare/imperialista in Iraq, oppure quando devono giustificare l’attuazione di leggi come la Bossi-Fini e le conseguenti espulsioni di migranti, la cui unica colpa è di essere venuti in Italia senza avere un lavoro, e per questo vengono carcerati nei lager che rispondono al nome di Centri di Permanenza Temporanea.
Ma dopotutto, ciò che è il fascismo lo sappiamo, e lo abbiamo sempre saputo.
Quello che invece non potremo mai giustificare è quella logica, patrimonio invece delle forze politiche parlamentari di centro-sinistra, che in questi sessant’anni (1945-2005), portò dapprima e immediatamente l’amnistia ai fascisti e ai loro complici (Togliatti docet) e successivamente ma non poteva essere altrimenti, in particolare negli anni ’60 e ’70, a tollerare la presenza di simili viscidi figuri in ogni ambito della società: negli apparati amministrativi, nella magistratura, e persino in parlamento con la nascita e il successivo sviluppo del MSI. Senza contare poi tutta un’altra serie di altri gruppuscoli extraparlamentari di ispirazione fascista (NAR, Ordine Nuovo, e cosi via…) che in combutta con i servizi segreti dello Stato italiano, contribuirono alla realizzazione delle peggiori stragi di innocenti che l’Italia del dopo guerra ricordi: Piazza Fontana, la stazione di Bologna, l’Italicus, Piazza della Loggia, ecc. ecc.
Figlia diretta e purtroppo legittima di questa logica ingiustificatamente assolutoria, che alcuni fra i più importanti esponenti del movimento partigiano in Italia condannarono fin da subito (…fra i tanti ci vengono in mente alcuni scritti di Piero Calamandrei), è anche la stessa politica che ormai da diversi anni a questa parte viene portata ad Orvieto, nell’ambito di un convegno di caratura nazionale (!), da realtà rappresentative di alcune correnti interne ad Alleanza Nazionale, la cosiddetta destra sociale, e che anche quest’anno tristemente si ripeterà in questo fine settimana.
In questa città, che d’innocenti giustiziati da fascisti (e non da soldati tedeschi, si badi bene), ne sa più di qualcosa. Per questo oggi esprimiamo la nostra protesta e il nostro ribrezzo, verso la presenza in città di simili eventi. Anche in solidarietà con i tanti compagni che in questi ultimi tempi e sempre più spesso, in particolare nel nord Italia ma anche a Roma e al sud, hanno subito pesantissimi attacchi verso sedi politiche e persone fisiche, da un lato per opera di lame fasciste e dall’altro per l’azione degli apparati repressivi dello Stato.

NESSUNA RETORICA ANTIFASCISTA, SOLO LA LOTTA PAGA !
FUORI I FASCISTI DA ORVIETO !
FUORI I FASCISTI DALLA STORIA !

Biblioteca Libertaria “Il tarlo”
Compagni e Compagne di Orvieto





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Chi e'?
by Curiosa Friday, Jul. 22, 2005 at 6:09 PM mail:

Sono curiosa di sapere chi cazzo e' tale Yari Chiavenato, qualcuno sa' dirmi? Antifascisti sempre!

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Io c'ero
by Andrea Friday, Jul. 22, 2005 at 9:19 PM mail:

io ero li al momento dell'aggressione . e ho visto tutto . Andrea Boccelli .

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Informazioni
by Umberto Smaila Friday, Jul. 22, 2005 at 10:29 PM mail:

Cari Amici del Csoa La Chimica che ne dite se dopo la manifestazione facciamo un revival anni 60/70 li da voi? Basta un pianoforte e una chitarra. Fatemi sapere... Umberto Smaila

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[TO] CORTEO ANTIFASCISTA E CONTRO LA REPRESSIONE GIOVEDI' 28 LUGLIO ...
by Blackout Saturday, Jul. 23, 2005 at 12:49 AM mail:

CORTEO CONTRO LA REPRESSIONE... LIBERTA' PER I COMPAGNI ARRESTATI

TORINO: E' STATO INDETTO PER GIOVEDI' 28 LUGLIO 2005 IL CORTEO PER CHIEDERE LA SCARCERAZIONE DEI 7 COMPAGNI ARRESTATI AL FENIX...

CONCENTRAMENTO ORE 19:00 GIARDINI REALI BASSI (TORINO) VICINO AL FENIX, IL CORTEO PROCEDERA' NEL CENTRO CITTADINO...

PER ULTERIORI INFO RIMANETE COLLEGATI SU INDY..

PER CHI RIESCE ASCOLTARE RADIO 2000 BLACKOUT 105.250 PUO' AVERE DEGLI AGGIORNAMENTI NEL CORSO DELLE TRASMISSIONI...

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SOLIDARIETA'CON I COMPAGNI DEL C.S.O.A. LA CHIMICA...
by Il CSA Vittoria Milano Saturday, Jul. 23, 2005 at 12:56 AM mail:

Il CSA Vittoria esprime la solidarietà ai compagni ed alle compagne del CSOA La Chimica aggrediti ed accoltellati domenica notte a Verona.

Questo ennesimo criminale episodio di recrudescenza fascista non è che l'ultimo di una lunga serie di aggressioni a militanti e compagni/e colpiti a Milano, Bergamo, Brescia, Torino e Roma.

Questo tentato omicidio non è quindi un fatto isolato.
Il tentativo di ridurre quest'aggressione ad uno scontro tra bande o tra opposti estremismi nasconde un disegno sempre più organico di provocazione, che trova la propria legittimazione e copertura politica nelle destre xenofobe e fasciste al governo.

Il lavoro sporco delle squadracce naziste si accompagna alla decisa stretta repressiva di magistratura e polizia nei confronti di tutto l'antagonismo sociale diffuso.

In un clima di nuova crociata imperialista e colonialista, mascherata da lotta al terrorismo, si inaspriscono le normative contro le libertà individuali e dei movimenti innalzando i livelli repressivi.

E' proprio di oggi l'incredibile provocazione che ha portato all'arresto di 17 compagni a Torino, imputati tra le altre cose di devastazione e saccheggio...(!), per il corteo antifascista indetto dopo l'attacco squadrista al Barocchio occupato (peraltro con un altro compagno accoltellato).

Di fronte a questo duplice attacco sferrato nei confronti del movimento non esistono scorciatoie né purtroppo soluzioni risolutive.

L'unica risposta possibile e vincente è data dalla ricostruzione e ricomposizione di un tessuto sociale e di lotta antifascista e anticapitalista, che sul terreno concreto dell'iniziativa di massa e di presenza capillare nei territori, tolga spazio e agibilità e si ponga quale deterrente politico e fisico alla riaggregazione della destra nazista.

PER UNA RICOMPOSIZIONE DI CLASSE CONTRO IL VECCHIO E NUOVO FASCISMO ORA E SEMPRE RESISTENZA!

I compagni e le compagne del CSA Vittoria


http://www.ecn.org/vittoria

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ANTIFASCISTI OVUNQUE !
by Coordinamento antifascista Saturday, Jul. 23, 2005 at 1:09 AM mail:

ANTIFASCISTI OVUNQUE...
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A TUTTI GLI ANTIFASCISTI TORINESI !

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veronesi tutti appesi
by livornoantifa Saturday, Jul. 23, 2005 at 11:26 AM mail:

SOLITI FASCI SOLITI INFAMI IO LE LAME VE LE METTEREI A TUTTI SU PER IL CULO VOI FASCI A GIRO PER STRADA NON CI DOVRESTE NEMMENO ANDARE.Solidarieta ai compagni picchiati RICORDATE MEGLIO ESSERE UNO SPACCINO CHE ESSERE UN FASCIO siete la spazzatura dell'ITALIA
Antifascismo militante sempre

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SUI FATTI DI VERONA...
by Alcuni compagni rivoluzionari Monday, Jul. 25, 2005 at 2:52 PM mail:

Aggiornamento sui fatti di Verona

Sabato 23 Luglio alcune individualità hanno partecipato, formando uno spezzone, al corteo indetto a Verona in risposta all'aggressione subita da tre compagni nella notte tra il 16 e il 17 Luglio.
Alla partenza sono subito state infrante le vetrine di un negozio di articoli militari che vende paccotaglia nazi-fascista, fra cui bandiere della X Mas, spillette e gagliardetti con l'effige del duce, svastiche e celtiche e dal quale si riforniscono molti boneheads. Il danneggiamento non è quindi stato casuale ed è certo poca cosa come reazione ad un mancato omicidio.
Lo scopo delle individualità che hanno partecipato a questo spezzone era anche quello di proteggere il corteo da eventuali aggressioni da parte dei fascisti.
La compartecipazione di diverse realtà ha contribuito a gestire con decisione l'unico momento di provocazione dei reparti della celere che hanno tentato di infiltrarsi all'interno del corteo con il rischio di provocare uno scontro che avrebbe comunque avuto degna risposta.
Ci auguriamo che le lotte si sviluppino con maggiore incisività e che i fascisti vengano ricacciati per sempre nelle fogne, a Verona come in ogni altra città.

Alcuni compagni rivoluzionari

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Note in margine ad un processo
by info Tuesday, Jul. 26, 2005 at 4:44 PM mail:

Note in margine ad un processo

Il processo per il pugno a Pappolla è stato, nel suo piccolo, un esempio significativo di come funziona il potere nelle sue varianti politiche, mediatiche e giudiziarie.

Come ormai tutti sanno, quel pugno fu trasformato dall'ex consigliere di Alleanza Nazionale e dai giornali in un pestaggio di sette contro uno. Ci si legga L'Adige e Il Trentino dell'8 e del 9 luglio 2003. I Zanin, i Lott, i Guarnieri sono tutti d'accordo ­– senza sbavature – nel sostenere la versione di Pappolla e nel linciare pubblicamente gli anarchici come squadristi e fascisti. Tutte le forze politiche – dai Giovani Comunisti ad AN – esprimono la propria solidarietà al consigliere e si stringono attorno alle istituzioni.

Grazie alla mobilitazione costante dei compagni, invece, quel pugno fermamente difeso assume il suo reale significato e la versione del fascista si rivela per quello che è: una spudorata menzogna. In una piccola città come Rovereto, uno stuolo di volantini, manifesti, presidi, iniziative, manifestazioni difficilmente si può occultare. Ecco allora che quel preteso pestaggio ritorna ad essere un pugno, e i partiti se ne stanno tutti rigorosamente in silenzio. Ecco che gli stessi esponenti di AN abbandonano il loro ex camerata. Solo gli anarchici continuano a sollevare la questione, fermi sulle loro posizioni. Durante la prima udienza del processo, le pietose contraddizioni nella deposizione di una testimone dell'accusa sono talmente evidenti che i giornali si inventano una sorta di 4 a 0 calcistico a favore degli anarchici. C'è chi arriva persino a dire che non si tratta di un "processo repressivo" perché il giudice ha ascoltato entrambe le parti. E cosa avrebbe mai potuto fare? Se i compagni non avessero potuto fare le loro dichiarazioni o i loro avvocati intervenire, la menzogna di una Giustizia neutrale sarebbe stata, come dire, un po' troppo plateale. Comunque, i giornali mettono le mani avanti, anche perché la testimonianza del medico incaricato dalla Procura rende insostenibile la tesi del pestaggio. Qualche scribacchino particolarmente brillante, invece, si chiede se fosse il caso di fare tanto baccano per un pugno. E anche questa è bella. Prima si crea un clima da unità istituzionale contro la violenza, si definiscono i compagni una "squadraccia che volantina in città", tutte le forze politiche condannano il "pestaggio" e invocano la repressione, gruppi pacifisti invitano i giornali a togliere la qualifica di anarchici a questi anarchici, eccetera, e poi siamo noi ad aver ingigantito un semplice pugno. Ma pensa. Per noi la faccenda si sarebbe conclusa quel giorno stesso se Pappolla non fosse quella patetica carogna che è e se i giornali non fossero quegli spacciatori di menzogne che sono.

Ad ogni modo, dopo la prima udienza, mentre i giornalisti si fanno più cauti, i partiti, impegnati nella campagna elettorale, continuano il silenzio.

Il 9 luglio arriva la sentenza: 1 anno e tre mesi per Massimo, un anno per Juan, in entrambi i casi senza la sospensione condizionale della pena. Per i giornali, ora, quel pugno è stato fatto "pagare caro". Qualche fascista plaude la sentenza. Gli altri – cioè tutti coloro che hanno contribuito a creare l'opportuno clima repressivo – fanno finta di niente.

La condanna di Juan è la prova macroscopica di quanto le cosiddette prove non abbiano alcuna importanza; la dimostrazione di come la partita si giochi sempre fuori dalle aule di tribunale e di come il fine delle leggi sia solo quello di difendere il presente ordine delle cose. Basta aprire gli occhi per rendersene conto.

La condanna di Juan è un'autentica porcata: egli non si è mai avvicinato a Pappolla, come costui e i suoi testimoni sanno perfettamente. Quella di Massimo era più che prevedibile: lo Stato non può certo tollerare che qualcuno rivendichi pubblicamente – in piazza come davanti ai suoi giudici – un gesto che va contro le sue leggi. Inoltre, i tribunali non puniscono mai un reato astratto, bensì l'individuo che lo ha commesso, le sue idee, la sua vita. È normale che le totali menzogne di un Pappolla diventino mezze verità per i giudici: appartengono, i fascisti e i magistrati, allo stesso mondo di cui gli anarchici sono nemici. È normale che un pugno sostenuto da idee pericolose sia punito più di qualsiasi scazzottata al bar. Nessuna sorpresa. Facciamo solo notare l'abisso etico che separa chi rivendica la propria condotta da chi fa condannare una persona che non c'entra nulla.

Siamo convinti che senza tutte le iniziative portate avanti la condanna sarebbe stata ancora più "esemplare", come hanno dimostrato molti processi dell'ultimo periodo.

Sbaglia chi pensa che di fronte alla repressione bisogna moderare i contenuti e i metodi al fine di raccogliere una solidarietà più ampia. Quasi sempre questa mentalità politica – ghiotta di alleanze strumentali quanto opportunista nelle posizioni – non solo ti fa abbandonare le tue prospettive, ma si rivela fallimentare anche nell'immediato. La condanna pesante arriva lo stesso, le fragili alleanze si rompono, il cinismo si trasforma in disillusione. E le posizioni diventano indifendibili. Viceversa, rivendicare a testa alta il proprio percorso (che è ben altra cosa rispetto a questo o a quel fatto specifico), farsi conoscere per quello che si è, non accettare compromessi sulle questioni di principio, significa trasformare le stesse situazioni repressive in occasioni di lotta. Per ogni processo che si chiude, nuovi conflitti nascono: questa è l'unica preoccupazione che può trattenere i servitori togati dello Stato nella loro volontà repressiva.

Per il resto, non riconoscendo alcuno Stato, non abbiamo niente di cui giustificarci di fronte ai suoi tribunali. Le scelte, le azioni, gli errori, anche, si confrontano e si assumono in condizioni di reciprocità, non rispetto a leggi che non abbiamo mai sottoscritto o a istituzioni che hanno fatto del monopolio della violenza la base stessa su cui si erigono. Se si decide di prendere la parola in aula è per difendere anche lì le proprie lotte, quando si riputa di rafforzare in tal modo le posizioni espresse altrove. Gli interlocutori sono sempre e comunque gli altri sfruttati e gli altri compagni, mai lo Stato ed i suoi uomini. Tra chi si batte per un mondo senza dominio e le forze dell'ordine costituito non c'è, infatti, dialogo possibile. Loro vogliono colpirci in tutti i modi, noi difendiamo e allarghiamo le possibilità di sovvertire il loro reame di morte.

Tra queste possibilità c'è anche quella di utilizzare alcuni strumenti tecnici per impedire ai loro tribunali di sbatterci in galere violando completamente le loro stesse leggi. Le leggi sono affare loro, certo, ma finché non vivremo in una società basata sul libero accordo saranno anche, purtroppo, affare nostro. Sappiamo, però, che possiamo frenare la legge solo nella misura in cui modifichiamo i rapporti di forza, cioè attraverso le lotte reali. Per il resto, che un compagno decida o meno di nominare un avvocato, di parlare o meno in tribunale, tutto ciò attiene a una scelta personale e non a un codice di condotta valido per tutti. Ciò che importa è che sia sempre seduto dal lato dell'accusato e mai dell'accusatore; che vi compaia, cioè, da nemico.

A questo proposito, come sono pietosi i tentativi dei giornalisti di ricorrere all'argomento, una volta esauriti gli altri, della nostra pretesa incoerenza: "Se sono anarchici, perché nominano un avvocato?". Che tradotto significa: perché non se vanno in galera anche quando le prove non ci sono o non stanno in piedi? Si sa, per loro l'unico anarchico coerente è quello imbalsamato.

Ci sarebbe da sorridere, se le ragioni che le causano non fossero ributtanti, di fronte a simili capriole con cui costoro cercano di occultare il proprio servilismo contando i nei dell'altrui ribellione.

Anche noi viviamo in questa società – rassicuriamo i nostri detrattori a pagamento. Solo che ci viviamo da disertori e da refrattari.



Questo processo è stato finora l'occasione per riflettere, attraverso dibattiti e proiezioni, su fascismo e antifascismo, dittatura e democrazia, per sottrarre lo scontro con i fascisti alla mummificazione istituzionale, per smascherare le menzogne mediatiche e politiche. Il corteo del 12 marzo ha cercato di riallacciare i fili tra la memoria storica (anche locale) e le lotte del presente, dall'opposizione alla guerra a quella contro le espulsioni, rinnovando la solidarietà contro la repressione. Corteo piuttosto vivace dal messaggio esplicito: "Un pugno al fascismo per mille pratiche di libertà".

Che ci si scandalizzi più per una banca danneggiata o riempita di vernice che per i genocidi che questa finanzia la dice lunga su quanto sia insulsa la nozione corrente di "violenza".

Che si commemori la Resistenza senza dire nulla sulle aggressioni, gli incendi, gli accoltellamenti fascisti degli ultimi due anni non fa che confermare la natura reazionaria dell'antifascismo democratico.

Cercheremo di raccogliere presto i materiali prodotti dai dibattiti e dalla riflessione. Siamo ancora convinti che gli "incontri segreti fra le generazioni passate e la nostra" siano un'arma fondamentale nella rivolta contro l'oppressione. I libri, le testimonianze raccolte, i muri e le strade sono lì a raccontarci le rotture possibili sepolte dalla Storia, a svelarci gli errori che immobilizzano, le tensioni che liberano, a spronare con forza sempre nuova le nostre menti e i nostri pugni.

Si tratta ora, tra le altre lotte che ci vedono impegnati, di continuare a batterci perché la condanna di Juan venga cancellata nel processo di appello. Ben sapendo che altri sporchi giochi si preparano nella Procura di Trento, ad esempio per trasformare un agguato fascista in un'aggressione anarchica (ci riferiamo ai fatti di Sanseverino del 2002 per cui sei compagni erano stati arrestati l'estate scorsa). Se sono passate le menzogne di Pappolla su Juan perché non potrebbero passare quelle di due infami e squadristi come Paolo Motta e Emilio Giuliana sugli altri compagni? Le coperture di cui la manovalanza fascista gode sono note. La sentenza assolutoria per la strage di piazza Fontana ne è stata l'ennesima conferma. Mentre i rivoluzionari sono continuamente perquisiti, indagati e arrestati, in tutta Italia i neosquadristi girano con le lame e aggrediscono in gruppo. I feriti e gli spazi incendiati ormai non si contano più. Pensare che debbano essere le istituzioni a intervenire contro i fascisti significa chiudere gli occhi su ottant'anni di storia, dallo squadrismo degli anni Venti allo stragismo degli anni Sessanta e Settanta. Chi rispolvera ad ogni occasione la retorica sulla lotta partigiana e poi, di fronte ai compagni accoltellati, parla di "nonviolenza" falsifica il passato e ci imprigiona in questo presente. L'autodifesa, diretta e orizzontale, è l'unico mezzo immediato.

Più in generale, invece, dalla morsa autoritaria di cui i fascisti sono meri strumenti si esce solo rafforzando le occasioni di quel crimine chiamato libertà. Dall'inimicizia verso il dominio tecnologico alle mobilitazioni popolari contro la devastazione ambientale, dalle lotte contro le espulsioni alle battaglie autonome di molti immigrati, è l'incontro fra le pratiche rivoluzionarie e i contesti e le ragioni dell'insorgenza sociale a spaventare il potere. Che sia quella, allora, la nostra strada. Soffiare sul fuoco, ad ogni occasione possibile, è ben più di un progetto politico o di un suggerimento strategico – è una ragione di vita.





http://www.guerrasociale.org/


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LEGA NORD COME FORZA NUOVA ....
by Osservatorio Democratico Wednesday, Jul. 27, 2005 at 3:13 PM mail:

L’EVOLUZIONE DELLA LEGA NORD SEMPRE PIU’ NEL SOLCO DELLE DESTRE RAZZISTE EUROPEE

redazione Osservatorio Democratico –

E’ tempo anche a sinistra di riprendere il filo dell’analisi e della riflessione sulla Lega Nord, nell’attesa del raduno di oggi sulla spianata di Pontida e soprattutto dopo il ritorno di questa forza politica al centro della scena politica con il voto alle regionali, la proposta di un referendum per reintrodurre la lira in Italia, il contrasto con il Quirinale sulla grazia a Sofri, gli ultimi fatti di Varese. Partiamo dai recenti risultati elettorali.

La Lega Nord alle ultime elezioni regionali dello scorso aprile ha ottenuto 1.380.310 voti, pari al 5,6% sul piano nazionale, ma con ben 1.203.545 voti, l’87% del suo elettorato concentrato in tre sole regioni, nel Piemonte, nel Veneto e soprattutto nella Lombardia dove, con il 15,8% e oltre 692 mila consensi, ha raccolto oltre la metà dei suoi voti assoluti, toccando punte del 25,30% a Bergamo, primo partito in assoluto, del 25,40% a Sondrio, del 21,80% a Varese e del 18,80% a Brescia. Nella regione che ha visto la CdL, con 750 mila voti in meno, accusare la flessione maggiore e l’indebolimento più significativo.

A questi dati sarebbe bene, sotto il profilo politico, anche aggiungere, per i contenuti espressi, i circa 100 mila voti di Alternativa Sociale, il cartello coagulatosi attorno ad Alessandra Mussolini, che con lo 2,7%, è risultato essere in controtendenza rispetto al suo misero trend nazionale, quasi ovunque sotto l’1%. Un esito in buona parte dovuto all’accordo raggiunto in sede locale con la Lega Padana Lombarda, una formazione secessionista, scissasi dalla Lega Nord. Complessivamente quasi il 20% dell’elettorato della regione più popolosa d’Italia si è, in definitiva, riconosciuto su posizioni che non è affatto fuori luogo definire di destra estrema.

Per la Lega Nord è stato l’ultimo congresso, ai primi di marzo del 2002 ad Assago, a rappresentare sotto il profilo dell’identità un momento fondamentale. E’ in quella circostanza, infatti, che si sono delineati in forma compiuta alcuni connotati, a partire dalla conclamata “opposizione alla società multirazziale”, che oggi, senza incertezze, pongono la Lega Nord sul piano delle destre razziste europee. Qualcuno in quel congresso parlò anche di “difesa della purezza della razza padana”, minacciata dall’invasione “extracomunitaria e musulmana”, addebitando all’immigrazione ogni male, dalla delinquenza alla prostituzione, alla criminalità, financo la diffusione di malattie contagiose.

Quello di Assago fu un congresso ampiamente sottovalutato dal mondo politico, così il rapporto che il partito di Bossi, da quel momento, iniziò a sviluppare, soprattutto attraverso l’europarlamentare Mario Borghezio, con alcune frange della destra neofascista italiana, come Forza Nuova, dando vita a convegni e comizi in comune, da Milano a Roma, conclusisi spesso con tanto di saluti romani. Dal canto suo, La Padania, il quotidiano ufficiale del movimento, prima sotto la direzione di Gigi Moncalvo, poi di Giuseppe Leoni, oggi di Gianluigi Paragone, si è in questi anni progressivamente trasformata in un organo di sistematica istigazione all’odio etnico e religioso. Sue le campagne, nel corso di questi anni, contro immigrati e zingari, l’ingresso di “70 milioni di turchi musulmani in Europa”, i prodotti cinesi, per finire in questi giorni, dopo l’omicidio a Varese di un giovane barista accoltellato da un albanese, ad una condanna senza appello per tutti gli “slavi”, intrinsicamente pervasi da “attitudini criminali”.

In questo quadro è anche maturata all’interno della Lega la scelta di relegare in secondo piano l’”anima” neopagana con i suoi riti celtici, in favore della difesa della “cristianità”, posizione indubbiamente più feconda anche sotto l’aspetto elettorale, allacciando rapporti assai stretti con alcune delle peggiori espressioni dell’integralismo cattolico, dalla “Fraternità Sacerdotale di San Pio X”, fondata dallo scismatico monsignor Marcel Lefebvre, all’”Istituto Mater Boni Consilii”, aggregazioni ormai esterne all’ufficialità della chiesa cattolica, impegnate in battaglie “antimoderniste” e “anticonciliari”, contro l’”errore” e l’”eresia”. In più di un’occasione anche la celebrazione, nell’ambito delle feste leghiste di messe nell’antico rito latino, “la Messa di sempre, la stessa che, celebrata sulle navi dell’armata cristiana poco prima della battaglia di Lepanto, infuse ai valorosi difensori della nostra terra e della nostra fede la forza per fermare e sconfiggere la flotta musulmana”.” Così in un articolo de La Padania, il 28 settembre scorso.

E se nel giorno dedicato alla memoria delle vittime dell’Olocausto, il 27 gennaio di quest’anno, fece un certo scalpore la notizia apparsa su alcuni quotidiani dell’esposizione all’Università Bocconi di Milano di cartelli del MUP (il Movimento Universitario Padano) contro gli “Ebrei padroni del mondo”, da tempo all’interno della Lega vengono fatti circolare i testi “in difesa della razza” di Julius Evola, il principale teorico neonazista italiano. Lo stesso sito-internet dei Volontari Verdi ne consiglia la lettura, unitamente agli scritti di Franco Freda e alle pubblicazioni delle “Edizioni di AR” (“ar”, tanto per intenderci, sta per radice di “ariano”). Un’inquietante coincidenza con la comparsa, in passato, proprio sulle bancarelle a Pontida di alcuni storici libelli antisemiti come “I protocolli dei Savi anziani di Sion” o “I segreti della dottrina rabbinica”. Gli stessi simboli adottati dalla Lega, spesso più esplicativi di mille parole, segnalano a loro volta la deriva intrapresa, in particolare l’uso insistito da parte del Movimento dei Giovani Padani e dei Volontari Verdi del cosiddetto “Triskel”, un antico segno runico che ha avuto il torto di comparire un tempo sui baveri delle divise di alcune divisioni delle Waffen-SS e più recentemente sulle bandiere di gruppi neonazisti tedeschi.

Nel passaggio, in conclusione, verso una società sempre più complessa, multietnica e multiculturale, la Lega Nord ha deciso di cavalcare a modo suo antiche ossessioni che pensavamo definitivamente alle spalle. Parole d’ordine contro il “decadimento e la mescolanza delle razze”, la “corruzione dei costumi e delle tradizioni”. Con esse il rilancio dei miti sciagurati dell’indissolubilità tra “suolo” e “sangue”. Colpisce, in questo contesto, un’analisi dei fenomeni migratori, apparsa su La Padania, come oscura trama internazionale “ordita da circoli finanziari, massoni e comunisti”, per annullare ogni differenza etnica. Una lettura all’insegna del complotto, da sempre patrimonio delle destre più estreme. Punti, forse, di non ritorno, verso un razzismo estremo. Con essi la pericolosità di una sfida non solo elettorale da combattere sul piano dei valori e della civiltà.

osservatorio democratico

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AHAHAHAHAH
by MONNEZZA Tuesday, Aug. 09, 2005 at 3:42 PM mail:

GIUSTO UMBERTO SMAILA VE CE MANCA E MAGARI PURE PRODI,COSI FATE NA BELLA "MORTADELLATA"AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA............

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hellas
by ssfirlc Thursday, Aug. 25, 2005 at 3:15 PM mail:

grandi...ma solo 2 all'ospedale.... la banda della notte colpisce ancora??? viterbo violenta saluta verona

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su verona
by "Zentrum" Sunday, Sep. 04, 2005 at 3:59 AM mail:

Volevo semplicemente ricordare che la tensione venutasi a creare nella mia amata città,almeno questa volta, non è certamente imputabile all'area di destra.
Chi è realmente informato, più o meno direttamente ,di cio che succede nelle strade di verona deve ammettere che negli ultimi mesi l'ambiente di destra è stato vittima di vili violenze a mano armata( tirapugni ...per dirne una) da parte di vigilantes appartenenti all'area opposta.Ora volendo tirare le conclusioni...se seminate odio non pretendete di raccogliere amore!se volete ricreare un clima
anni '70 "da scontro in piazza" sappiate che rischiate anche di pagarne le conseguenze...
Io non appartengo a nessun partito, a nessun gruppo, ma trovo patetico chi nasconde fatti o dice solo mezze verità per apparire sempre vittima e mai aguzzino.
Prima di parlare dei vostri "nemici" pensate a cio che voi avete fatto..eviterete qualche brutta figura.

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