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Nessuno spazio all'antisemitismo islamico e a quello nazifascista
by antifascista Wednesday, Jul. 20, 2005 at 8:40 PM mail: antifa@hotmail.com

Chiudere ogni spazio ai fascisti, ai nazi, ai razzisti e ai musulmani antisemiti

Dopo la serie di notizie che Indymedia a diffuso circa sedi e circoli di fascisti che si mascheravano dietro a associazioni e circoli culturali , per prendersi finanziamenti pubblici da comuni rossi (vedi Modena) ci siamo documentati ulteriormente circa uomini e idee che propagavano organizzazioni quali "Terra e Identita'" , "Eurasia", "Avanguardia", "Orion", "Islam Italia" e il sito internet di "Italiasociale". Esiste un filo nero che collega questi circoli all'estremismo neofascista dai toni piu' antisemiti. "Terra e Identita'" e' la distributrice ufficiale di "Eurasia" , nella sua sede modenese e' possibile reperire questo bimensile di "geopolitica" che propugna teorie eurasiatiste che ricordano, per i contenuti, quelle sullo "spazio vitale" di Adolf Hitler e del "Mein Kampf". La sede di "Terra e Identita'" serve anche per ospitare conferenze di noti autori dell'estrema destra antisemita come il russo Vladimir Dugin che ha presentato una sua conferenza circa due mesi or sono a Modena. "Eurasia" ha diversi personaggi che partecipano da anni a tutte le principali iniziative del neofascismo italiano. Tra questi ultimi Claudio Mutti (noto editore di Parma, "All'Insegna del Veltro" , e autore di volumi quali "La Guardia di Ferro" , "Islam e Nazismo" e "Minima Holocaustica" ossia tre testi rispettivamente riguardanti il fascismo legionario di Condreanu , leader antisemita negli anni della Guerra Mondiale in Romania, le connessioni storiche tra nazifascismo e islam e un pampleth che nega l'olocausto di sei milioni di ebrei). Oltre a Mutti fanno parte di"Eurasia" anche Carlo Terracciano (musulmano , in passato autoredi saggi antisemiti e di "Geopolitica Fascista" e "Rivolta contro il mondo moderno" uscito per le edizioni dell'arcifascista "Avanguardia" di trapani). Anche Terracciano e' tra i relatori di diverse conferenze che "Eurasia" ha presentato in tutto il Nord Italia. Il Progetto "Eurasia" e' chiaramente ispirato a quello "Eurasia-Islam" del mensile "Avanguardia" di cui riprende le linee guida di alleanza con l'Islam piu' radicale e antisemita. In ogni numero del mensile trapanese si sottolinea la solidarieta' all'Islam degli ayatollah iraniani, si esprime pieno sostegno agli attacchi dei kamikaze palestinesi contro Israele che viene sempre chiamata "entita' sionista". Stesso termine che utilizza per le sue corrispondenze da Beirut Dagoberto Husayn Bellucci, direttore di un bollettino islamico sciita dai toni antisemiti e filo-iraniano "Islam Italia" che non ha mai nascosto il negazionismo sull'olocausto e l'odio verso Israele e gli ebrei. Anche quest'ultima pubblicazione ha sede a Modena e , fino a qualche mese fa, collaborava con Bellucci anche Maurizio Lattanzio , firma storica del neofascismo italiano, autore di saggi per le edizioni "Ar" di Franco Freda (Stato e Sistema) e di diversi articoli prima per "Orion" e , negli anni novanta per "Avanguardia". Lattanzio ha inasprito la polemica con tutti i gruppi neofascisti italiani per questioni di leadership interne e in nome dell'alleanza strategica e politica con la Repubhblica Islamica dell'Iran di cui e' acceso sostenitore. Nelle sue corrispondenze dal Libano inoltre Bellucci ha sottolineato la sua piena solidarieta' con il movimento antiisraeliano e antisemita di Hizbullah che minaccia con i suoi attacchi di riaprire il conflitto mediorientale contro Israele. E' chiara la connessione tra tutte queste realta' che si ritrova anche sul sito di "Italiasociale" dove collaborano sia Vernole, sia Mutti, sia Terracciano che Bellucci. A Modena dunque esisteva un progetto di ampliamento di una rete nazifascista filo-islamica che , da "Eurasia" andava estendendosi verso le istituzioni locali attraverso "Terra e Identita'" i cui fondatori sono tutti, strano ma vero !, ex dirigenti e militanti leghisti. Non e' difficile che i fascisti passino da posizioni razziste e antiislamiche a posizioni di facciata pro-islamiche per le loro strategie di infiltrazione a sinistra e di "public relation" con certi ambienti quali quello musulmano. Il fatto che l'Islam accetti il dialogo con questi ambienti la dice sulla sulla tolleranza dei musulmani , specie di quelli italiani. Da "Eurasia" possiamo leggere che il dirigente nazionale Ucoii , Hamza Riccardo, ha preso parte al numero speciale sulla Palestina con un intervista nella quale si rivendica il diritto di conquista di Gerusalemme edella Palestina. E' logico che nazifascisti e musulmani integralisti siano pronti alla collaborazione in nome di valori comuni che sono : la distruzione di Israele e un nuovo olocausto di ebrei. Non solo infatti ci sono i negazionisti dichiarati alla Mutti, gli analisti di Geopolitica come Terracciano e Vernole, o gli antisemiti come Bellucci e Lattanzio ma , sotto sotto, esistono anche i razzisti musulmani alla Hamza Riccardo che propugnano forme nuove di odio antiisraeliano che in realta' nascondono solo un chiaro antisemitismo. Tutti questi personaggi sono poi in stretto contatto anche con ambienti equivoci e con diverse istituzioni internazionali fra le quali anche diverse sedi diplomatiche straniere che, molto probabilmente, finanziano queste follie ideologiche che non hanno , per fortuna, trovato terreno fertile. Ai compagni che stanno smascherando queste connessioni diciamo di indagare anche in ambienti piu' vicini a quelli dell'antagonismo sociale fra cui "Comunitarsimo" rivista che si presenta , di facciata, come arcicomunista e , sulla quale , sono presenti articoli di Maurizio Neri (ex Terza Posizione, cioe' il gruppo piu' pericoloso del neofascismo capitolino degli anni ottanta) e del Prof. Costanzo Preve che scrive anche per "Eurasia".

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altri ebrei, altra storia
by e' chiaro ora? Wednesday, Jul. 20, 2005 at 8:44 PM mail:

il problema non è nell'essere ebrei, ma nell'essere fascisti.

quelli che accusano a cazzo la sinistra di antisemitismo, sono quelli che coprono i fasci che questi atifascisti denunciano

quella è la riga che divide gli schieramenti, o di qua, o di la', anche ce la linea vi passa in salotto.

merde bugiarde in mezzo non ne vogliamo

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no
by mazzetta Wednesday, Jul. 20, 2005 at 9:08 PM mail:

Ma l'islam non è antisemita.
Lo ribadisco.

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questo commento non è di mazzetta
by procedura anticloni Wednesday, Jul. 20, 2005 at 9:15 PM mail:

L'armata evangelica alla conquista del mondo; il ritorno del medioevo dietro i Teoconi.


by mazzetta Saturday, Jul. 16, 2005 at 12:24 AM mail:

Quante divisioni possiede Giorgino? Il Neo-papa dei Cristiani Rinati conta su un esercito di fedeli in tutto il mondo, che si espande travolgendo ogni ostacolo e resistenza. Durerà a lungo?

L'armata evangelica ...
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L’U.s. Army ha un problema; anche la U.s. Air Force ha un problema e ancora più grosso ce l’ha la U.s. Navy.
Non è un problema di organico, che pur esiste, e neppure di mezzi insufficienti; quello che sta scuotendo le forze armate americane è il problema della composizione confessionale del corpo dei cappellani miltary (MC).

Succede che negli ultimi anni si siano iscritti al ruolo di MC moltissimi rappresentanti delle chiese evangeliche. Al contempo, c’è stata una crisi delle –vocazioni- tra i rappresentanti degli altri orientamenti cristiani che ha portato, negli ultimi 5 anni, al raddoppio degli evangelici e al dimezzamento, ad esempio, dei MC cattolici, battisti e delle chiese più progressiste; calo spiegabile anche con la loro contrarietà alla guerra.

Il problema è stato sottolineato commentando la situazione della Air Force, che ha appena finito di elargire 300.000 per il convegno dei propri MC evangelici. Non è un problema di principio, ma un fenomeno che causa gravi inconvenienti e solleva alte proteste.
La funzione del MC americano è quella di assistere spiritualmente le truppe, a qualunque confessione appartengano, l’MC è la persona presso la quale il soldato cerca conforto, e che è preposto a fornirlo curandone i tormenti.

Questo però non accade sempre con i pastori evangelici che, a chi cerca aiuto in loro, spesso propongono come unico rimedio di leggere le scritture, quando non tentano di fare proselitismo.
Il problema è amplificato dal fatto che la nuova composizione confessionale del corpo MC non riflette quella del personale, in gran parte proveniente dalle classi meno elevate e di confessione diversa.

Le occasioni di attrito diventano numerose, specialmente in marina dove gli spazi ristretti mettono ferocemente alla prova le attitudini alla convivenza. Decine di comandanti di unità hanno denunciato i rispettivi MC evangelici, i quali ora tentano una class action contro la marina dicendosi discriminati.

Questi preti da guerra, entusiasti sostenitori della guerra e della liberazione di Babilonia (sic.), arrivano ad essere la maggioranza nell’aviazione, che cerca disperatamente pastori delle confessioni in calo, mentre ad esempio la Full Gospel Fellowship Church non ha avuto problemi a trovarne 10 (cinque anni fa non ne aveva), nonostante gli aviatori che dichiarano di esserne fedeli siano solamente 58. (L’aviazione ha 611 MC).
“Non siamo cappellani normali….diciamo: cooperazione senza compromessi. Non posso compromettere la mia fede”. Queste le linee del programma enunciate agli oltre 300 MC evangelici dal palco del convegno menzionato prima.

Così, per non “compromettere la mia fede” ogni MC evangelico aiuterà i bisognosi di conforto invitandoli a leggere la Bibbia e a cercare Gesù ( Cura dei fedeli centrata sulla Bibbia), mentre nei momenti di combattimento saprà sempre trovare una parola buona per ricordare che è in corso una guerra in nome di Dio, bestialità che è già stata ripetuta dal Presidente, da qualche generale ( a onor del vero oggetto di polemiche ferocissime) e dai telepredicatori.

I nuovi MC provengono infatti dalle megachiese evangeliche che hanno fatto fortuna in Tv, le stesse che sostengono entusiasticamente le avventure belliche di Giorgino.
Giorgino che non esita a sfruttare le sinergie tra interessi dei petrolieri e questo nuovo tipo di impresa commerciale, la chiesa fai-da-te, una spruzzata di marketing, una televisione, ed il gioco è fatto. Un trend che ha trovato comprensione solo nella parte più estremista dell’ebraismo, che ne apprezza la durezza verso l’Islam, mentre solleva grossi timori nelle altre confessioni religiose, che perdono potere e devoti di fronte all’avanzare della fede neoconservatrice, funzionale all’ingerenza mercantile anglosassone. Solo in Italia qualche stupido opportunista ha abbracciato la sponda teo-conservatrice, non intuendo il pericolo che rappresenta per il cattolicesimo, che pure rappresenta il bacino italiano di questa new wave tristissima. Miopi rincorse a contingenze e vantaggi transitori, in perfetta sintonia con lo stile della destra locale.

Non stupisce che nei paesi musulmani abbia sollevato proteste l’opera degli evangelici al seguito delle truppe americane, specialmente se pensiamo che ai valorosi MC sono stati affiancati decine di predicatori civili al seguito delle ONG americane; operazione che ha portato addirittura al rapimento degli evangelizzatori coreani del reverendo Moon, da parte della resistenza irachena.
Non stupisce che analoghe proteste si siano levate in Asia centrale, e in Africa, dove le ingerenze degli evangelici nella politica africana hanno già prodotto massacri paragonabili a quelli cattolici in missione in Sudamerica.

Una presenza non casuale: la penetrazione della predicazione evangelica, spesso portatrice di un pesante impatto nelle società che vuole penetrare, è anche più diffusa di quella delle truppe statunitensi, e va dai paesi dell’Asia centrale, al medioriente, per allargarsi a fare disastri in Africa e all’Est asiatico. In Sudamerica si fa largo in diversi paesi, esemplare in tal senso la trasformazione di quasi tutti i cinema di Montevideo in sale di preghiera degli evangelici d’importazione. ( La capitale dell’Uruguay, era una volta considerata paradiso dei cinefili sudamericani per l’abbondanza e la qualità delle sale) .

Una preoccupante avanzata mondiale, preoccupante perché non stiamo parlando della diffusione di un sentimento religioso, ma dell’applicazione di un rozzo modello di marketing su popolazioni incapaci di difendersi culturalmente da questo tipo di aggressione, spesso portato con larghezza di mezzi impensabile in alcuni paesi.
Stiamo parlando della diffusione del più bieco antiscientismo, dell’omofobia e della misantropia, di una visione della società divisa da una barriera a dividere i pastori dalle mandrie, di una visione manichea del mondo utile a plagiare schiere di derelitti per agitarli come pupazzi sul palcoscenico della storia e depredarli, ottenendo lasciti e donazioni. Il più classico dei plagi delle plebi.
Non solo la teoria dell’evoluzione è in pericolo, ma tutto il pensiero scientifico e tutte le conquiste sociali e culturali degli ultimi tre secoli, rischiano di venir messe n discussione. Il medioevo avanza.

La preoccupante diffusione del proselitismo evangelico, in ogni genere di mappa e statistica:
http://www.gmi.org/products/ow.htm
I predicatori di Moon:
http://italy.indymedia.org/news/2004/06/575305.php
La CSI di Lady Caroline Cox (Christian Solidaity International, ora CSW, Worldwide, dopo essere stata espulsa dall’Onu):
http://italy.indymedia.org/news/2004/08/598787.php
L’articolo del Nyt sui problemi nell’U.s. Army
http://www.truthout.org/docs_2005/printer_071205M.shtml
Non piacciono ai rabbini più avvertiti:
http://asianews.it/view.php?l=en&art=766
Neanche la chiesa cattolica apprezza:
http://www.chiesa.espressonline.it/dettaglio.jsp?id=7437

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grazie anticlone
by mazzetta Wednesday, Jul. 20, 2005 at 9:22 PM mail:

Ma io ribadisco che l'islam non è antisemita.

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L'islam e' antisemita
by antifascyst Wednesday, Jul. 20, 2005 at 10:15 PM mail: anti@libero.it

Se non sono antisemiti allora spieghino perche' odiano "gli ebrei" nei loro manifesti, canzoni e libri. In tutto il mondo arabo e islamico circolano i Protocolli dei sAvi di Sion tranquillamente e gruppi come Hezbolla e Hamas continuano a disegnare gli ebrei come emissari del demonio e cazzate simili. Se potessero gente come Bin Laden sarbbe pronta a fare un nuovo olocausto di 5 milioni di israeliani...altro che ....e lo stesso per quelli di cui si parla nell'articolo. Nazi e fasci riciclatisi sotto le bandiere dell'Islam e dell'antisionismo che in realta' sono e rimangono solo degli antisemiti di merda!

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vedere
by precisazione Wednesday, Jul. 20, 2005 at 10:27 PM mail:

1 oz ha giustamente detto che gli arabi e i palestinesi non sono antisemiti,ma vivono israele come potenza occupante

2 vuoi che riporti i delitri dei rabbini nei confronti dei palestinesi e degli arabi in generale'


3 in quanto ad hamas e company la scelta didiventare formazione politica è un primo passo èpositivo

4 è di oggi la notizia di un colone israeliano che chiederà di far parte del nuovo stato palestinese e la scelta è stata concordata


5

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Da una parte e dall'altra...
by Sik Wednesday, Jul. 20, 2005 at 10:59 PM mail:

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Il fanatismo genera violenza,le religioni monoteiste sono oggettivamente le più fanatiche,in quanto mentre per un politeista un dio in piu o in meno non cambia un cazzo,per un monoteista esiste un solo dio il suo,e quindi o lo si accetta o si viene eliminati.
La questione arabo-israeliana,invece non è una questione religiosa,quindi se israele per decenni ha aggredito ed ha continuamente imposto con la violenza il suo predominio sulla zona,poi non si può lamentare se ce l'hanno con loro giustificandolo con il perchè sono ebrei....

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quello che dici è inesatto
by x sik Wednesday, Jul. 20, 2005 at 11:10 PM mail:

un grosso errore della protratta occupazione israeliana nei territori è stato proprio quello di legittimare un atteggiamento vittimistico da parte dei palestinesi e degli arabi in generale.
quasi mai viene in mente di specificare che nel 1947 gli arabi (all'epoca non si parlava ancora di palestinesi, neanche da parte araba...) rifiutarono la spartizione; che nel 1948 5 paesi arabi mossero guerra contro 600 mila ebrei (600 mila compresi donne vecchi e bambini); che nel 1967 3 paesi arabi attaccarono israele per, come disse nasser, "brindare assieme a tel aviv per la fine dell'entità sionista"; che nel 1973 nuovamente 2 paesi arabi attaccarono israele durante la più importante festa religiosa ebraica, in spregio a tutte le consolidate tradizioni belliche secolari.

poi venne l'occupazione, è vero. e questo è un male. ma è ora di finirla con questa storia dei popoli arabi oppressi.
se sono oppressi, lo sono dai loro stessi tiranni.

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Sulla questione ebraica
by Karl Marx Thursday, Jul. 21, 2005 at 12:04 AM mail:


(1844)



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Scritto nell'autunno del 1843 e pubblicato nell'unico numero degli "Annali franco-tedeschi" nel febbraio del 1844.
Trascritto dall'Organizzazione Comunista Internazionalista (Che fare), Gennaio 2003


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I
Bruno Bauer, La questione ebraica. Braunschweig, 1843.

Gli ebrei tedeschi chiedono l'emancipazione. Quale emancipazione essi chiedono? L'emancipazione civile, politica.

Bruno Bauer risponde loro: nessuno in Germania è politicamente emancipato. Noi stessi non siamo liberi. Come potremmo liberare voi? Voi ebrei siete egoisti se pretendete un'emancipazione particolare per voi in quanto ebrei. Voi dovreste, in quanto tedeschi, lavorare per l'emancipazione politica della Germania, in quanto uomini, per la emancipazione umana, e non sentire come un'eccezione alla regola il modo particolare della vostra oppressione e della vostra ignominia, ma piuttosto come conferma della regola.

Ovvero gli ebrei pretendono la parificazione con i sudditi cristiani? Ma così essi riconoscono come legittimo lo Stato cristiano, così riconoscono il regime dell'asservimento generale. Perché dispiace loro il proprio giogo particolare, se accettano il giogo generale? Perché il tedesco dovrebbe interessarsi alla liberazione dell'ebreo, se l'ebreo non si interessa alla liberazione del tedesco?

Lo Stato cristiano conosce soltanto privilegi. In esso, l'ebreo possiede il privilegio di essere ebreo. Come ebreo egli ha dei diritti. che i cristiani non hanno. Perché chiede dei diritti che egli non ha e di cui i cristiani godono?

Volendo essere emancipato dallo Stato cristiano l'ebreo pretende che lo Stato cristiano abbandoni il suo pregiudizio religioso. Ma egli, l'ebreo, abbandona il proprio pregiudizio religioso? Ha dunque egli diritto di esigere da un altro questa rinunzia alla religione?

Lo Stato cristiano non può, per sua essenza, emancipare l'ebreo, ma, aggiunge Bauer, l'ebreo per sua essenza non può venir emancipato. Fino a che lo Stato rimane cristiano e l'ebreo ebreo, ambedue saranno egualmente incapaci tanto di concedere che di ricevere l'emancipazione.

Lo Stato cristiano rispetto all'ebreo può comportarsi soltanto da Stato cristiano, cioè secondo il sistema del privilegio, poiché esso permette l'isolamento dell'ebreo dagli altri sudditi. facendogli però sentire l'oppressione delle altre sfere da lui distinte, e facendogliela sentire tanto più severamente, in quanto l'ebreo si trova in contrasto religioso rispetto alla religione dominante. Ma anche l'ebreo rispetto allo Stato può comportarsi soltanto da ebreo, cioè come uno straniero rispetto allo Stato, poiché egli alla nazionalità reale contrappone la sua nazionalità chimerica, alla legge reale la sua legge illusoria, poiché egli si immagina autorizzato ad isolarsi dall'umanità, poiché egli per principio non prende parte alcuna al movimento storico, poichè egli spera in un futuro che non ha nulla in comune con il futuro generale dell'uomo, poichè egli ritiene se stesso membro del popolo ebraico, e il popolo ebraico il popolo eletto.

A quale titolo voi ebrei chiedete l'emancipazione? In considerazione della vostra religione? Ma essa è nemica mortale della religione dello Stato. Come cittadini? In Germania non vi sono cittadini. Come uomini? Voi non siete uomini, come non lo sono coloro ai quali fate appello.

Bauer ha posto in termini nuovi la questione dell'emancipazione degli ebrei, dopo aver fornito una critica delle posizioni e delle soluzioni tradizionali del problema. Qual è, egli si domanda, la natura dell'ebreo che deve essere emancipato, dello Stato cristiano che deve emancipare? Egli risponde con una critica della religione ebraica, analizza il contrasto religioso tra ebraismo e cristianesimo, spiega l'essenza dello Stato cristiano, tutto ciò con arditezza, acutezza, spirito, profondità e con uno stile tanto preciso quanto robusto ed energico.

Come dunque Bauer risolve la questione ebraica? Quale il risultato? Il modo di formulare un problema contiene già la sua soluzione. La critica della questione ebraica è già la risposta alla questione ebraica. Eccone il succo.

Noi dobbiamo emancipare noi stessi prima di poter emancipare altri.

La forma più rigida del contrasto tra l'ebreo e il cristiano è il contrasto religioso. Come si risolve un contrasto? Rendendolo impossibile. Come rendere impossibile un contrasto religioso? Eliminando la religione. Quando ebreo e cristiano riconosceranno che le reciproche religioni non sono altro che differenti stadi di sviluppo dello spirito umano, non sono altro che differenti pelli di serpente deposte dalla storia, e che l'uomo è il serpente che di esse si era rivestito, allora non si troveranno più in rapporto religioso, ma ormai soltanto in un rapporto critico, scientifico, umano. La scienza sarà allora la loro unità. Ma i contrasti nella scienza si risolvono mediante la scienza stessa.

Invero all'ebreo tedesco si contrappone soprattutto la mancanza di emancipazione politica in generale e la dichiarata cristianità dello Stato. Nel senso di Bauer, tuttavia, la questione ebraica ha un significato generale, indipendente dai rapporti specificamente tedeschi. È la questione del rapporto tra religione e Stato, della contraddizione tra il pregiudizio religioso e l'emancipazione politica. L'emancipazione dalla religione viene posta come condizione, sia all'ebreo, che vuole essere emancipato politicamente, sia allo Stato, che deve emancipare ed essere esso stesso emancipato.

"Bene! -si dice, e lo dice lo stesso ebreo- l'ebreo dev'essere emancipato non come ebreo, non per il fatto di essere ebreo, non per il fatto di avere un principio cosi squisito, così universalmente umano della eticità; piuttosto l'ebreo cederà di fronte al cittadino e sarà cittadino, sebbene sia ebreo e debba restar tale; cioè egli è e resta ebreo, sebbene sia cittadino e viva in rapporti universalmente umani: alla fine, la sua essenza giudaica e limitata trionferà sempre sopra i suoi doveri umani e politici. Il pregiudizio resta, nonostante sia sorpassato da princìpi generali. Ma se resta, è piuttosto esso a sorpassare di molto ogni altra cosa". "Solo sofisticamente, in apparenza, l'ebreo potrebbe rimanere tale nella vita dello Stato; in tal caso, se egli volesse rimanere ebreo, la mera apparenza sarebbe l'essenziale e trionferebbe, cioè la sua vita nello Stato sarebbe soltanto apparenza, o una momentanea eccezione contro l'essenza e la regola". (La capacità degli ebrei e dei cristiani d'oggi a diventar liberi, Einundzwanzig Bogen, p. 57).

Vediamo, d'altra parte, come Bauer prospetta il compito dello Stato:

"La Francia -si dice- ci ha dato di recente (Dibattiti alla Camera dei Deputati del 26 dicembre 1840) riguardo alla questione ebraica, così come sempre per tutte le questioni politiche (fin dalla rivoluzione di luglio), lo spettacolo di una vita che è libera, ma che revoca la propria libertà nella legge, quindi anche la dichiara un'apparenza, e d'altra parte confuta la sua libera legge mediante l'azione" (Questione ebraica, p. 64).

"La libertà generale in Francia ancora non è legge, anche la questione ebraica ancora non è risolta, perchè la libertà legale -il fatto che tutti i cittadini sono eguali- è limitata nella vita, la quale è ancora dominata e frantumata dai privilegi religiosi, e questa illibertà della vita agisce a sua volta sulla legge e la costringe a sanzionare la distinzione dei cittadini, in sè liberi, in oppressi e oppressori" (p. 65).

Quando dunque sarebbe risolta per la Francia la questione ebraica?

"L'ebreo, ad esempio, dovrebbe cessare di essere ebreo quando non permettesse più alla sua legge di impedirgli di assolvere ai suoi doveri verso lo Stato ed i suoi concittadini, quando, ad es., il sabato si presentasse alla Camera dei Deputati e prendesse parte ai dibattiti pubblici. Ogni privilegio religioso, in generale, quindi anche il monopolio di una chiesa dotata di prerogative, dovrebbe essere abolito, e se alcuni, o parecchi, o anche la stragrande maggioranza, ritenessero di dover adempiere a doveri religiosi, tale adempimento dovrebbe essere loro concesso come una cosa meramente privata" (p. 65). "Non vi sarà più religione, se non vi saranno più religioni privilegiate. Togliete alla religione la sua forza di esclusione, ed essa non esisterà più" (p. 66). "Come il signor Martin du Nord nella proposta di tralasciare nella legge la menzione della domenica vedeva il proposito di dichiarare che il cristianesimo aveva cessato di esistere, con lo stesso diritto (e tale diritto è perfettamente fondato) la dichiarazione che la legge del sabato non ha più obbligatorietà per l'ebreo sarebbe la proclamazione della fine del giudaismo" (p. 71).

Bauer esige quindi, da un lato, che l'ebreo rinunci al giudaismo, e in generale l'uomo rinunci alla religione, per poter essere emancipato civilmente. D'altro lato, l'eliminazione politica della religione, di conseguenza, equivale per lui all'eliminazione della religione senz'altro. Lo Stato che presuppone la religione non è ancora uno Stato vero, reale. "Senza dubbio l'idea religiosa dà allo Stato delle garanzie. Ma a quale Stato? A quale specie di Stato?" (p. 97).

Si rivela a questo punto la concezione unilaterale della questione ebraica.

Non bastava assolutamente chiedersi: chi deve emancipare? Chi deve essere emancipato? La critica avrebbe dovuto fare una terza domanda. Essa avrebbe dovuto chiedere: di quale specie di emancipazione si tratta? Quali condizioni si fondano sull'essenza dell'emancipazione richiesta? La critica dell'emancipazione politica in sé avrebbe già costituito la critica conclusiva della questione ebraica, e la sua vera risoluzione nella "questione generale dell'epoca".

Ma poiché Bauer non pone la questione in modo tanto elevato, cade in contraddizioni. Egli pone condizioni che non si fondano sull'essenza dell'emancipazione politica stessa. Egli solleva questioni che non rientrano nel suo compito e risolve compiti che lasciano intatta la sua questione. Quando Bauer dice degli avversari dell'emancipazione degli ebrei: "Il loro errore fu solo di presupporre lo Stato cristiano come l'unico vero, e di non sottoporlo a quella stessa critica con la quale avevano esaminato il giudaismo" (p. 3), noi rileviamo l'errore di Bauer nel fatto che egli sottopone a critica solo lo "Stato cristiano", non lo "Stato in sé", che non ricerca il rapporto tra l'emancipazione politica e l'emancipazione umana, e perciò pone condizioni che sono spiegabili soltanto con una acritica confusione tra l'emancipazione politica e quella umana in generale. Se Bauer domanda agli ebrei: dal vostro punto di vista avete voi il diritto di chiedere l'emancipazione politica? noi domandiamo a nostra volta: il punto di vista dell'emancipazione politica ha il diritto di esigere dagli ebrei l'abolizione del giudaismo, e dagli uomini in generale l'abolizione della religione?

La questione ebraica assume un aspetto differente secondo lo Stato nel quale si trova l'ebreo. In Germania, dove non esiste uno Stato politico, uno Stato in quanto Stato, la questione ebraica è una pura questione teologica. L'ebreo si trova in contrasto religioso con lo Stato, il quale riconosce come suo fondamento il cristianesimo. Tale Stato è teologo ex professo. La critica è qui critica della ideologia, critica a doppio taglio, critica della teologia cristiana e della teologia ebraica. Ma così ci muoviamo ancor sempre nel campo della teologia, per quanto criticamente ci muoviamo.

In Francia, Stato costituzionale, la questione ebraica è la questione del costituzionalismo, la questione della incompletezza della emancipazione politica. Poiché qui è conservata l'apparenza di una religione di Stato, sebbene in una formula vuota e in sè contraddittoria, la formula di una religione della maggioranza, il rapporto dell'ebreo con lo Stato conserva l'apparenza di un contrasto religioso, teologico.

Solo nei liberi Stati dell'America del Nord -almeno in una parte di essi- la questione ebraica perde il suo significato teologico per diventare una questione realmente mondana. Solo là dove lo Stato politico esiste nella sua formazione compiuta, il rapporto dell'ebreo e in generale dell'uomo religioso, con lo Stato politico, vale a dire il rapporto della religione con lo Stato, può presentarsi nella sua peculiarità, nella sua purezza. La critica di questo rapporto cessa di essere teologica non appena lo Stato cessi di comportarsi in modo teologico nei riguardi della religione, non appena esso si comporti verso la religione da Stato, cioè politicamente. La critica diviene allora critica dello Stato politico. A questo punto, nel quale la questione cessa di essere teologica, la critica di Bauer cessa di essere critica. "Il n'existe aux Etats-Unis ni réligion de l'Etat, ni réIigion déclarée celle de la majorité ni prééminence d'un culte sur un autre. L'Etat est étranger à tous les cultes". (Marie ou l'esclavage aux Etats-Unis etc., par G. de Beaumont, Paris 1835, p. 214). Vi sono infatti Stati nordamericani nei quali "la constitution n'impose pas les croyances religieuses et la pratique d'un culte comme condition des privilèges politiques" (1.c., p. 225). Tuttavia "on ne croit pas aux Etats-Unis qu'un homme sans religion puisse étre un honnéte homme" (1.c., p. 224). Ciononostante l'America del Nord è per eccellenza il paese della religiosità, come assicurano unanimi Beaumont, Tocqueville, e l'inglese Hamilton. Gli Stati nordamericani, del resto, ci servono solo come esempio. La questione è: come si comporta l'emancipazione politica compiuta nei riguardi della religione. Se perfino nel paese dell'emancipazione politica compiuta noi troviamo non soltanto l'esistenza, ma l'esistenza vivace e vitale della religione, questo fatto testimonia che l'esistenza della religione non contraddice alla perfezione dello Stato. Ma poiché l'esistenza della religione è l'esistenza di un difetto, la fonte di tale difetto può ancora essere ricercata soltanto nell'essenza dello Stato stesso. La religione per noi non costituisce più il fondamento, bensì ormai soltanto il fenomeno della limitatezza mondana. Per questo; noi spieghiamo la soggezione religiosa dei liberi cittadini con la loro soggezione terrena. Non riteniamo che essi dovrebbero sopprimere la loro limitatezza religiosa, per poter sopprimere i loro limiti terreni. Affermiamo che essi sopprimeranno la loro limitatezza religiosa non appena avranno soppresso i loro limiti terreni. Noi non trasformiamo le questioni terrene in questioni teologiche. Trasformiamo le questioni teologiche in questioni terrene. Dopo che per lungo tempo la storia è stata risolta in superstizione, noi risolviamo la superstizione in storia. La questione del rapporto tra l'emancipazione politica e la religione, diviene per noi la questione del rapporto tra l'emancipazione politica e l'emancipazione umana. Noi critichiamo la debolezza religiosa dello Stato politico, in quanto critichiamo lo Stato politico, facendo astrazione dalle debolezze religiose nella sua costruzione terrena. Noi umanizziamo il contrasto tra lo Stato e una determinata religione, ad esempio il giudaismo, nel contrasto tra lo Stato e determinati elementi terreni, il contrasto dello Stato con la religione in generale nel contrasto tra lo Stato e le sue premesse.

L'emancipazione politica dell'ebreo, del cristiano, dell'uomo religioso in generale, è l'emancipazione dello Stato dal giudaismo, dal cristianesimo, dalla religione in generale. Nella sua forma, nel modo proprio alla sua essenza, in quanto Stato, lo Stato si emancipa dalla religione emancipandosi dalla religione di Stato, cioè quando lo Stato come Stato non professa religione alcuna, quando lo Stato riconosce piuttosto se stesso come Stato. L'emancipazione politica dalla religione non è emancipazione compiuta, senza contraddizioni, dalla religione, perché l'emancipazione politica non è il modo compiuto, senza contraddizioni, dell'emancipazione umana.

Il limite dell'emancipazione politica appare immediatamente nel fatto che lo Stato può liberarsi da un limite senza che l'uomo ne sia realmente libero, che lo Stato può essere un libero Stato senza che l'uomo sia un uomo libero. Bauer stesso ammette ciò implicitamente, allorché pone all'emancipazione politica la seguente condizione: "Ogni privilegio religioso in generale, quindi anche il monopolio di una Chiesa dotata di prerogative dovrebbe essere abolito, e se alcuni, o parecchi, o anche la stragrande maggioranza, ritenessero di dover assolvere a doveri religiosi, tale adempimento dovrebbe essere loro concesso come una cosa meramente privata" Lo Stato può dunque essersi emancipato dalla religione anche se la stragrande maggioranza e ancora religiosa. E la stragrande maggioranza non cessa di essere religiosa per il fatto di essere religiosa privatim.

Ma il comportamento dello Stato verso la religione, e particolarmente dello Stato libero, non è tuttavia altro che il comportamento degli uomini che formano lo Stato, verso la religione. Ne consegue che l'uomo per mezzo dello Stato, politicamente, si libera di un limite, innalzandosi oltre tale limite, in contrasto con se stesso, in un modo astratto e limitato, in un modo parziale. Ne consegue inoltre che l'uomo, liberandosi politicamente, si libera per via indiretta, attraverso un mezzo, anche se un mezzo necessario. Ne consegue infine che l'uomo, anche se con la mediazione dello Stato si proclama ateo, cioè se proclama ateo lo Stato, rimane ancor sempre implicato religiosamente, appunto perchè riconosce se stesso solo per via indiretta, solo attraverso un mezzo. La religione è appunto il riconoscersi dell'uomo per via indiretta. Attraverso un mediatore. Lo Stato è il mediatore tra l'uomo e la libertà dell'uomo. Come Cristo è il mediatore che l'uomo carica di tutta la sua divinità, di tutto il suo pregiudizio religioso, cosi lo Stato è il mediatore nel quale egli trasferisce tutta la sua mondanità, tutta la sua spregiudicatezza umana.

L'elevazione politica dell'uomo al di sopra della religione partecipa di tutti i difetti e i pregi dell'elevazione politica in generale. Lo Stato in quanto Stato annulla, ad es., la proprietà privata, l'uomo dichiara soppressa politicamente la proprietà privata non appena esso abolisce il censo per l'eleggibilità attiva e passiva, come è avvenuto in molti Stati nordamericani. Hamilton interpreta assai giustamente questo fatto dal punto di vista politico: "La grande massa ha trionfato sopra i proprietari e la ricchezza monetaria". Non è forse idealmente soppressa la proprietà privata, dacché il nullatenente diviene legislatore del proprietario? Il censo è l'ultima forma politica di riconoscimento della proprietà privata.

Tuttavia, con l'annullamento politico della proprietà privata non solo non viene soppressa la proprietà privata, ma essa viene addirittura presupposta. Lo Stato sopprime nel suo modo le differenze di nascita, di condizione, di educazione, di occupazione, dichiarando che nascita, condizione, educazione, occupazione non sono differenze politiche, proclamando ciascun membro del popolo partecipe in egual misura della sovranità popolare, senza riguardo a tali differenze, trattando tutti gli elementi della vita reale del popolo dal punto di vista dello Stato. Nondimeno lo Stato lascia che la proprietà privata, l'educazione, l'occupazione operino nel loro modo, cioè come proprietà privata, come educazione, come occupazione, e facciano valere la loro particolare essenza. Ben lungi dal sopprimere queste differenze di fatto, lo Stato esiste piuttosto soltanto in quanto le presuppone, sente se stesso come Stato politico, e fa valere la propria universalità solo in opposizione con questi suoi elementi. Hegel definisce perciò molto esattamente il rapporto dello Stato politico con la religione, quando dice: "Affinché lo Stato giunga ad esistere come la realtà morale autocosciente dello spirito, è necessario che esso si distingua dalla forma dell'autorità e della fede; ma tale distinzione compare solo in quanto la parte ecclesiastica in se stessa perviene alla separazione; soltanto così al di sopra delle Chiese particolari lo Stato ha ottenuto l'universalità del pensiero, il principio della sua forma, e le dà esistenza" (Hegel, Filosofia del diritto, I ed., p. 346). Certamente! Solo così, al di sopra degli elementi particolari, lo Stato si costituisce come universalità.

Lo Stato politico perfetto è per sua essenza la vita dell'uomo come specie, in opposizione alla sua vita materiale. Tutti i presupposti di questa vita egoistica continuano a sussistere al di fuori della sfera dello Stato, nella società civile, ma come caratteristiche della società civile. Là dove lo Stato politico ha raggiunto il suo vero sviluppo, l'uomo conduce non soltanto nel pensiero, nella coscienza, bensì nella realtà, nella vita, una doppia vita, una celeste e una terrena, la vita nella comunità politica nella quale egli si afferma come comunità, e la vita nella società civile nella quale agisce come uomo privato, che considera gli altri uomini come mezzo, degrada se stesso a mezzo e diviene trastullo di forze estranee. Lo Stato politico si comporta nei confronti della società civile in modo altrettanto spiritualistico come il cielo nei confronti della terra. Rispetto ad essa si trova nel medesimo contrasto, e la vince nel medesimo modo in cui la religione vince la limitatezza del mondo profano, cioè dovendo insieme riconoscerla, restaurarla e lasciarsi da essa dominare. Nella sua realtà più immediata, nella società civile; l'uomo è un essere profano. Qui, dove per sé e per gli altri vale come individuo reale, egli è un fenomeno non vero. Viceversa, nello Stato, dove l'uomo vale come specie, egli è il membro immaginario di una sovranità fantastica, è spogliato della sua reale vita individuale e riempito di una universalità irreale.

Il conflitto nel quale si trova l'uomo come seguace di una religione particolare, con se stesso in quanto cittadino, con gli altri uomini in quanto membri della comunità, si riduce alla scissione mondana tra lo Stato politico e la società civile. Per l'uomo in quanto bourgeois, "la vita nello Stato è soltanto apparenza o una momentanea eccezione contro l'essenza e la regola". Certamente il bourgeois, come l'ebreo, rimane nella vita solo sofisticamente, così come solo sofisticamente il citoyen rimane ebreo o bourgeois; ma tale sofistica non è personale. Essa è la sofistica dello Stato politico stesso. La differenza tra l'uomo religioso e il cittadino è la differenza tra il commerciante e il cittadino, tra il salariato giornaliero e il cittadino, tra il proprietario fondiario e il cittadino, tra l'individuo vivente e il cittadino. La contraddizione nella quale si trova l'uomo religioso con l'uomo politico, è la medesima contraddizione nella quale si trova il bourgeois con il citoyen, nella quale si trova il membro della società civile con il suo travestimento politico.

Questo conflitto mondano, al quale infine si riduce la questione ebraica, il rapporto dello Stato politico coi suoi presupposti siano pur essi elementi materiali, come la proprietà privata ecc., o spirituali, come educazione, religione, il conflitto tra l'interesse generale e l'interesse privato, la scissione tra lo Stato politico e la società civile, questi contrasti mondani, Bauer li lascia sussistere, mentre polemizza contro la loro espressione religiosa. "Proprio il suo fondamento, il bisogno, che assicura alla società civile la sua esistenza e garantisce la sua necessità, espone la sua esistenza a continui pericoli; mantiene in essa un elemento di insicurezza e produce quella mescolanza, in continua vicenda, di miseria e ricchezza, di indigenza e prosperità, l'avvicendarsi in generale" (p. 8).

Si confronti l'intera sezione: "La società civile" (p. 8-9), che è redatta secondo le linee fondamentali della filosofia del diritto di Hegel. La società civile nel suo contrasto con lo Stato politico si riconosce necessaria, poiché si riconosce necessario lo Stato politico.

L'emancipazione politica è certamente un grande passo in avanti, non è però la forma ultima dell'emancipazione umana in generale, ma è l'ultima forma dell'emancipazione umana entro l'ordine mondiale attuale. S'intende: noi parliamo qui di reale, di pratica emancipazione.

L'uomo si emancipa politicamente dalla religione confinandola dal diritto pubblico al diritto privato. Essa non è più lo spirito dello Stato, dove l'uomo -anche se in modo limitato, sotto forma particolare e in una particolare sfera- si comporta come specie, in comunità con altri uomini; essa è divenuta lo spirito della società civile, della sfera dell'egoismo, del bellum omnium contra omnes. Essa non è più l'essenza della comunità, ma l'essenza della distinzione. Essa è divenuta l'espressione della separazione dell'uomo dalla sua comunità, da sé e dagli altri uomini, ciò ch'essa era originariamente. Essa è ancora soltanto il riconoscimento astratto dell'assurdità particolare, del capriccio privato, dell'arbitrio. L'infinito frazionamento della religione nell'America del Nord, ad es., già esternamente le conferisce la forma di una faccenda puramente individuale. Essa è stata relegata nel novero degli interessi privati, e in quanto ente comune esiliata dalla comunità. Ma non ci si inganni circa i limiti della emancipazione politica. La scissione dell'uomo nell'uomo pubblico e nell'uomo privato, il trasferimento della religione dallo Stato alla società civile, non sono un gradino, sono il compimento dell'emancipazione politica, che pertanto sopprime la religiosità reale dell'uomo tanto poco quanto poco tende a sopprimerla.

La scomposizione dell'uomo nell'ebreo e nel cittadino, nel protestante e nel cittadino, nell'uomo religioso e nel cittadino, questa scomposizione non è una menzogna contro la qualità di cittadino, non è un modo di eludere l'emancipazione politica, essa è l'emancipazione politica stessa, è il modo politico di emanciparsi dalla religione. Certamente: in epoche in cui lo Stato politico in quanto Stato politico viene generato con violenza dalla società civile, in cui l'auto-liberazione umana tende a compiersi sotto la forma dell'auto-liberazione politica, lo Stato può e deve procedere fino alla soppressione della religione, fino all'annientamento della religione, ma solo così come procede alla soppressione della proprietà privata, al massimo, con la confisca, con l'imposta progressiva, come procede alla soppressione della vita con la ghigliottina. Nei momenti del suo particolare sentimento di sé, la vita politica cerca di soffocare il suo presupposto, la società civile e i suoi elementi, e di costituirsi come la reale e non contraddittoria vita dell'uomo come specie. Essa può questo, nondimeno, solo attraverso una violenta contraddizione con le sue proprie condizioni di vita, solo dichiarando permanente la rivoluzione, e il dramma politico finisce perciò altrettanto necessariamente con la restaurazione della religione, della proprietà privata, di tutti gli elementi della società civile, così come la guerra finisce con la pace.

Di più, non il cosiddetto Stato cristiano, che riconosce il cristianesimo come proprio fondamento, come religione di Stato e si comporta perciò in modo esclusivo verso le altre religioni, è lo Stato cristiano perfetto, ma lo è piuttosto lo Stato ateo, lo Stato democratico, lo Stato che confina la religione tra gli altri elementi della società civile. Lo Stato che è ancora teologo, che fa ancora in forma ufficiale professione di fede cristiana, che non osa ancora proclamarsi Stato, non è ancora riuscito a esprimere in forma mondana, umana nella sua realtà in quanto Stato, il fondamento umano, la cui espressione esagerata è il cristianesimo. Il cosiddetto Stato cristiano è semplicemente il non-Stato, poiché non il cristianesimo come religione, ma soltanto lo sfondo amano della religione cristiana può attuarsi in creazioni realmente umane.

Il cosiddetto Stato cristiano è la negazione cristiana dello Stato, e per nulla affatto la realizzazione statale del cristianesimo. Lo Stato che riconosce ancora il cristianesimo nella forma della religione, non lo riconosce ancora nella forma dello Stato, perché si comporta ancora religiosamente verso la religione, cioè esso non è l'attuazione reale del fondamento umano della religione, poiché ancora si richiama alla irrealtà, alla figura immaginaria di questo nocciolo umano. Il cosiddetto Stato cristiano è lo Stato incompiuto, e la religione cristiana gli vale come integrazione e come santificazione della sua incompiutezza. La religione diviene quindi per esso necessariamente un mezzo, ed esso è lo Stato della ipocrisia. È cosa diversa se lo Stato perfetto, a causa del difetto insito nell'essenza universale dello Stato, annovera la religione tra i propri presupposti, ovvero se lo Stato imperfetto, a causa del difetto insito nella sua esistenza particolare, in quanto Stato difettoso, dichiara proprio fondamento la religione. Nell'ultimo caso la religione diviene politica incompiuta. Nel primo caso nella religione si mostra la stessa incompiutezza della politica perfetta. Il cosiddetto Stato cristiano ha bisogno della religione cristiana per potersi completare come Stato. Lo Stato democratico, lo Stato reale, non ha bisogno della religione per il proprio completamento politico. Esso può anzi astrarre dalla religione poichè in esso il fondamento umano della religione è attuato mondanamente. Il cosiddetto Stato cristiano, viceversa, si comporta politicamente verso la religione e religiosamente verso la politica. Se abbassa ad apparenza le forme statali, abbassa tuttavia parimenti ad apparenza la religione.

Per illustrare questa contraddizione, esaminiamo la costruzione di Bauer dello Stato cristiano, che è derivata dalla concezione dello Stato cristiano-germanico.

"Di recente -dice Bauer- per dimostrare la impossibilità o non-esistenza di uno Stato cristiano si è rimandato molto spesso a quei precetti del Vangelo, che lo Stato [odierno] non solo non segue, ma neppure può seguire, se non vuole [come Stato] dissolversi completamente". "Ma la questione non si risolve con tanta facilità. Che cosa esigono dunque quei precetti evangelici? La rinunzia soprannaturale a se stessi, la sottomissione all'autorità della rivelazione, l'allontanamento dallo Stato, la soppressione dei rapporti mondani. Orbene, tutto questo esige ed effettua lo Stato cristiano. Esso si è appropriato dello Spirito del Vangelo, e se anche non lo ripete così letteralmente come lo esprime il Vangelo, ciò accade solo perché esso esprime tale spirito in forme statali, cioè in forme che sono bensì prese a prestito dall'essenza dello Stato e da questo mondo, ma nella rigenerazione religiosa che devono subire, vengono abbassate ad apparenza. È l'allontanamento dallo Stato, il quale per attuarsi si serve delle forme statali" (p. 55).

Bauer spiega quindi come il popolo dello Stato cristiano sia semplicemente un non-popolo, non abbia più una volontà propria, ma possegga la sua vera esistenza nel capo al quale è soggetto, che tuttavia originariamente e per sua natura gli è estraneo, cioè gli è dato da Dio e gli è capitato senza sua cooperazione, come le leggi di questo popolo non siano opera sua bensì rivelazioni positive, come il suo capo supremo abbia bisogno presso il popolo vero e proprio, presso la massa, di mediatori privilegiati, come questa massa stessa si disgreghi in una quantità di circoli particolari che il caso forma e determina, che si differenziano per i loro interessi, per le loro passioni e i loro pregiudizi particolari, e che come privilegio ricevano il permesso di isolarsi reciprocamente gli uni dagli altri, ecc. (p. 56).

Ma Bauer stesso dice: "La politica, se non dev'essere nient'altro che religione, non può essere politica, così come la pulizia delle pentole, se deve avere valore di rito religioso, non può essere considerata una faccenda economica" (p. 108). Nello Stato cristiano-germanico, però, la religione è una "faccenda economica", come la "faccenda economica" è religione. Nello Stato cristiano-germanico il dominio della religione è la religione del dominio.

La separazione dello "spirito del Vangelo" dalla "lettera del Vangelo" è un atto irreligioso. Lo Stato che fa parlare il Vangelo con la lettera della politica, cioè con altra lettera che la lettera dello Spirito Santo, compie un sacrilegio, se non di fronte agli occhi degli uomini, per lo meno di fronte ai suoi stessi occhi religiosi. A quello Stato che riconosce il cristianesimo come sua norma suprema, la Bibbia come sua Carta, si devono contrapporre le parole della Sacra Scrittura, perché la Scrittura è sacra fin nella parola. Questo Stato, come pure l'immondizia umana sulla quale esso si basa, dal punto di vista della coscienza religiosa cade in una contraddizione insormontabile se lo si rimanda a quei precetti del Vangelo che esso "non solo non segue, ma neppure può seguire, se non vuole, in quanto Stato dissolversi completamente". E perché non vuole dissolversi completamente? Esso stesso non può rispondere a questa domanda, né a sé né ad altri. Dinnanzi alla sua propria coscienza, lo Stato cristiano ufficiale è un dovere, la cui realizzazione è irraggiungibile, e soltanto mentendo a se stesso, esso può constatare la realtà della propria esistenza, e rimane perciò sempre per se stesso un oggetto di dubbio, un oggetto ambiguo, problematico. La critica dunque si trova nel pieno diritto di costringere lo Stato che si richiama alla Bibbia, alla follia della coscienza, in cui esso stesso non sa più se è una fantasia o una realtà, in cui l'infamia dei suoi scopi mondani, ai quali la religione serve da mascheratura, entra in conflitto insolubile con l'onestà della sua coscienza religiosa, cui la religione appare come lo scopo del mondo. Questo Stato può riscattarsi dal suo tormento interiore soltanto divenendo lo sbirro della Chiesa cattolica. Di fronte ad essa, che dichiara proprio corpo servente il potere mondano, lo Stato è impotente, impotente il potere mondano che asserisce di essere l'autorità dello spirito religioso.

Nel cosiddetto Stato cristiano ha bensì valore l'estraneazione, ma non l'uomo. L'unico uomo che abbia valore, il re, è un essere specificamente distinto dagli altri uomini, e perfino ancora religioso, direttamente collegato col cielo, con Dio. Le relazioni che qui predominano, sono ancora relazioni di fede. Lo spirito religioso, dunque, non è ancora realmente mondanizzato.

E del resto lo spirito religioso non può realmente mondanizzarsi: che cosa è infatti esso stesso se non la forma non mondana di un grado di sviluppo dello spirito umano? Lo spirito religioso può essere realizzato solo in quanto il grado di sviluppo dello spirito umano, di cui esso è l'espressione religiosa, si presenta e si costituisce nella sua forma mondana. Ciò avviene nello Stato democratico. Non il cristianesimo, bensì il fondamento umano del cristianesimo è il fondamento di questo Stato. La religione rimane la coscienza ideale, non mondana, dei suoi membri, poiché essa è solo la forma ideale del grado di sviluppo umano che in esso si attua.

I membri dello Stato politico sono religiosi attraverso il dualismo tra la vita individuale e la vita della specie, tra la vita della società civile e la vita politica, religiosi in quanto l'uomo si comporta verso la vita statale posta al di là della sua vera individualità come verso la sua vita vera, religiosi nella misura in cui la religione è qui lo spirito della società civile, l'espressione della separazione e dell'allontanamento dell'uomo dall'uomo. La democrazia politica è cristiana perché in essa l'uomo, non soltanto un uomo ma ogni uomo, vale come essere sovrano, come essere supremo; si tratta però dell'uomo nella sua forma fenomenica non educata, non sociale, l'uomo nella sua esistenza casuale, l'uomo come vive e cammina, l'uomo guastato qual è da tutta l'organizzazione della nostra società, perduto, fatto estraneo a se stesso, posto sotto il dominio di rapporti ed elementi disumani, in una parola, l'uomo che non è ancora un reale essere della sua specie. La finzione della fantasia, il sogno, il postulato del cristianesimo, la sovranità dell'uomo, ma in quanto ente estraneo, differente dall'uomo reale, nella democrazia è realtà sensibile, presenza, massima mondana.

Nella democrazia perfetta, la stessa coscienza religiosa e teologica ha tanto più valore religioso, teologico, quanto più in apparenza, è priva di importanza politica, di scopi terreni, affare dell'animo schivo del mondo, espressione della limitatezza intellettuale, prodotto dell'arbitrio e della fantasia, quanto più è realmente una vita oltremondana. Qui il cristianesimo raggiunge l'espressione pratica del suo significato religioso-universale, poiché le concezioni del mondo più disparate si raccolgono l'una accanto all'altra nella forma del cristianesimo, e ancor più perché pone agli altri non l'esigenza del cristianesimo, bensì ormai solo quella della religione in generale, di una qualsiasi religione (cfr. il citato scritto di Beaumont). La coscienza religiosa gode nella ricchezza del contrasto religioso e della varietà religiosa.

Noi abbiamo dunque mostrato: l'emancipazione politica dalla religione lascia sussistere la religione, anche se non una religione privilegiata. La contraddizione nella quale il seguace di una religione particolare si trova con la sua qualità di cittadino, è solo una parte dell'universale contraddizione mondana tra lo Stato politico e la società civile. La perfezione dello Stato cristiano è lo Stato che si riconosce come Stato, e fa astrazione dalla religione dei suoi membri. L'emancipazione dello Stato dalla religione non è l'emancipazione dell'uomo reale dalla religione.

Noi non diciamo dunque agli ebrei, con Bauer: voi non potete essere emancipati politicamente senza emanciparvi radicalmente dal giudaismo. Piuttosto, diciamo loro: per il fatto che potete essere emancipati politicamente senza abbandonare completamente e coerentemente il giudaismo, per questo l'emancipazione politica stessa non è l'emancipazione umana. Se voi ebrei volete essere emancipati politicamente, senza emancipare voi stessi umanamente, è perché l'incompletezza e la contraddizione non risiedono in voi soltanto, esse risiedono nell'essenza e nella categoria della emancipazione politica. Se voi siete rinchiusi in questa categoria, è perché partecipate dell'universale soggezione. Come lo Stato agisce secondo il Vangelo, allorché, sebbene Stato, si comporta cristianamente verso l'ebreo, così l'ebreo agisce secondo la politica, allorché, sebbene ebreo, esige diritti di cittadinanza.

Ma se l'uomo, quantunque ebreo, può essere emancipato politicamente, può ricevere diritti di cittadino, può pretendere e ricevere i cosiddetti diritti dell'uomo? Bauer lo nega. "La questione è se l'ebreo, in quanto tale, cioè l'ebreo che spontaneamente confessa di essere costretto per la sua vera essenza a vivere in eterno isolamento dagli altri, sia capace di ricevere gli universali diritti dell'uomo e di accordarli ad altri".

"L'idea dei diritti dell'uomo venne scoperta per il mondo cristiano appena nel secolo scorso. Essa non è innata nell'uomo, viene piuttosto conquistata solo nella lotta contro le tradizioni storiche nelle quali venne finora allevato l'uomo. Cosi i diritti umani non sono un dono della natura, non una dote della storia trascorsa, bensì il premio della lotta contro la casualità della nascita e contro i privilegi, che la storia di generazione in generazione ha lasciato in eredità fino ad oggi. Sono il risultato della cultura, e li può possedere solo colui che se li è guadagnati e meritati".

"Può dunque l'ebreo prenderne realmente possesso? Fino a che egli è ebreo, bisogna che, sulla natura umana, che dovrebbe legarlo in quanto uomo agli uomini, l'essenza limitata che lo fa ebreo riporti la vittoria e lo isoli dai non ebrei. Per tale isolamento, egli dimostra che l'essenza particolare che fa di lui un ebreo è la sua vera e suprema essenza, dinnanzi alla quale l'essenza dell'uomo deve cedere".

"Allo stesso modo il cristiano, in quanto cristiano, non può concedere diritti umani" (pp. 19, 20).

L'uomo, secondo Bauer, deve sacrificare il "privilegio della fede" per essere in grado di ricevere i diritti umani universali.

Consideriamo, per un istante, i cosiddetti diritti umani, e cioè i diritti umani nella loro figura autentica, nella figura che possiedono presso i loro scopritori, i nordamericani e i francesi! In parte questi diritti umani sono diritti politici, diritti che vengono esercitati solo in comunione con gli altri. La partecipazione alla comunità, e cioè alla comunità politica, all'essenza dello Stato, costituisce il loro contenuto. Essi cadono sotto la categoria della libertà politica, sotto la categoria dei diritti del cittadino, che, come vedemmo, non presuppongono affatto la soppressione coerente e positiva della religione, dunque neppure del giudaismo. Rimane da considerare l'altra parte dei diritti dell'uomo, i droits de l'homme in quanto essi sono distinti dai droits du citoyen.

Nel loro elenco si trova la libertà di coscienza, il diritto di praticare un qualsivoglia culto. Il privilegio della fede viene riconosciuto espressamente, o come diritto dell'uomo, o come conseguenza di un diritto dell'uomo, della libertà.

Declaration des droits de l'homme et du citoyen, 1791, art. 10: "Nul ne doit être inquiéte pour ses opinions même religieuses". Nel titolo I della Costituzione del 1791 viene garantito come diritto umano: "La liberté à tout homme d'exercer le culte religieux auquel il est attaché".

Déclaration des droits de l'homme et du citoyen, etc., 1793, annovera tra i diritti umani, art. 7: "le libre exercice des cultes". Anzi, in relazione al diritto di manifestare pubblicamente i propri pensieri e le proprie opinioni, di riunirsi, di praticare il proprio culto, è detto perfino: "La nécessité d'énoncer ces droits suppose ou la présence ou le souvenir récent du despotisme". Si confronti la Costituzione del 1795, titolo XIV, art. 354.

Constitution de Pennsylvanie, Art. 9 § 3: "Tous les hommes ont reçu de la nature le droit imprescriptibile d'adorer le Tout-Puissant selon les inspirations de leur conscience, et nul ne peut légalement être contraint de suivre, instituer ou soutenir contre son gré aucun culte ou ministère religieux. Nulle autorité humaine ne peut, dans aucune cas intervenir dans les questions de conscience et contrôler les pouvoirs de l'âme".

Constitution de New-Hampshire, Artt. 5 e 6: "Au nombre des droits naturels, quelques-uns sont inaliénables de leur nature, parce que rien n'en peut être l'équivalent. De ce nombre sont les droits de conscience " (Beaumont, op. cit., pp. 213-214).

L'inconciliabilità della religione con i diritti dell'uomo è tanto poco nel concetto dei diritti dell'uomo, che il diritto di essere religioso, di essere religioso in qualsiasi modo, di praticare il culto della propria religione particolare, viene anzi espressamente annoverato tra i diritti dell'uomo. Il privilegio della fede è un diritto universale dell'uomo.

I droits de l'homme, i diritti dell'uomo, vengono in quanto tali distinti dai droits du citoyen, dai diritti del cittadino. Chi è l'homme distinto dal citoyen? Nient'altro che il membro della società civile. Perché il membro della società civile viene chiamato "uomo", uomo senz'altro, perché i suoi diritti vengono chiamati "diritti dell'uomo"? Donde spieghiamo questo fatto? Dal rapporto dello Stato politico con la società civile, dall'essenza dell'emancipazione politica.

Innanzi tutto costatiamo il fatto che i cosiddetti diritti dell'uomo, i droits de l'homme, come distinti dai droits du citoyen non sono altro che i diritti del membro della società civile, cioè dell'uomo egoista, dell'uomo separato dall'uomo e dalla comunità. La costituzione più radicale, la costituzione del 1793 può dire:

"Déclar. des droits de l'homme et du citoyen":

Art. 2.: "Ces droits, etc. (les droits naturels et imprescriptibles) sont: l'égalíté, la líberté, la sûreté, la propriété".

In che consiste la líberté?

Art. 6.: "La liberté est le pouvoir qui appartient à l'homme de faire tout ce qui ne nuit pas aux droits d'autrui", secondo la Dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1791: "La liberté consiste à pouvoir faire tout ce qui ne nuit pas à autrui".

La libertà è dunque il diritto di fare ed esercitare tutto ciò che non nuoce ad altri. Il confine entro il quale ciascuno può muoversi senza nocumento altrui, è stabilito per mezzo della legge, come il limite tra due campi è stabilito per mezzo di un cippo. Si tratta della libertà dell'uomo in quanto monade isolata e ripiegata su se stessa. Perché l'ebreo, secondo Bauer, è incapace di ricevere i diritti dell'uomo? "Fino a che egli è ebreo, bisogna che, sulla natura umana, che dovrebbe legarlo in quanto uomo agli uomini, l'essenza limitata che lo fa ebreo riporti la vittoria e lo isoli dai non ebrei". Ma il diritto dell'uomo alla libertà si basa non sul legame dell'uomo con l'uomo, ma piuttosto sull'isolamento dell'uomo dall'uomo. Esso è il diritto a tale isolamento, il diritto dell'individuo limitato, limitato a se stesso.

L'utilizzazione pratica del diritto dell'uomo alla libertà è il diritto dell'uomo alla proprietà privata?

In che consiste il diritto dell'uomo alla proprietà privata?

Art. 16, (Const. de 1793): "Le droít de proprieté est celui qui appartient à tout citoyen de jouir et de disposer à son gré de ses biens, de ses revenus, du fruit de son travaìl et de son industrie" .

Il diritto dell'uomo alla proprietà privata è dunque il diritto di godere arbitrariamente (à son gré), senza riguardo agli altri uomini, indipendentemente dalla società, della propria sostanza e di disporre di essa, il diritto dell'egoismo. Quella libertà individuale, come questa utilizzazione della medesima, costituiscono il fondamento della società civile. Essa lascia che ogni uomo trovi nell'altro uomo non già la realizzazione, ma piuttosto il limite della sua libertà. Ma essa proclama innanzi tutto il diritto dell'uomo "de jouir et de disposer à son gré de ses biens, de ses revenus, du fruit de son travail et de son industrie".

Restano ancora gli altri diritti dell'uomo, la égalité e la sûreté.

L'égalité, qui nel suo significato non politico, non è altro che l'uguaglianza della libertà sopra descritta, e cioè: che ogni uomo viene ugualmente considerato come una siffatta monade che riposa su se stessa. La Costituzione del 1795 stabilisce così il concetto di tale uguaglianza, conforme al suo significato:

Art. 5 (Const. de 1795): "L'egalité consiste en ce que la loi est la même pour tous, soit qu'elle protège, soit qu'elle punisse".

E la sûreté?

Art. 8 (Const. de 1795): "La sûreté consiste dans la Protection accordée par la société à chacun de ses membres pour la conservation de sa personne, de ses droits et des ses propriétés".

La sicurezza è il più alto concetto sociale della società civile, il concetto della polizia, che l'intera società esiste unicamente per garantire a ciascuno dei suoi membri la conservazione della sua persona, dei suoi diritti e della sua proprietà. In tal senso Hegel chiama la società civile: "Lo Stato del bisogno e dell'intelletto".

Per il concetto di sicurezza la società civile non si innalza oltre il suo egoismo. La sicurezza è piuttosto l'assicurazione del suo egoismo.

Nessuno dei cosiddetti diritti dell'uomo oltrepassa dunque l'uomo egoistico, l'uomo in quanto è membro della società civile, cioè individuo ripiegato su se stesso, sul suo interesse privato e sul suo arbitrio privato, e isolato dalla comunità. Ben lungi dall'essere l'uomo inteso in essi come specie, la stessa vita della specie, la società, appare piuttosto come una cornice esterna agli individui, come limitazione della loro indipendenza originaria. L'unico legame che li tiene insieme è la necessità naturale, il bisogno e l'interesse privato, la conservazione della loro proprietà e della loro persona egoistica.

È già abbastanza enigmatico il fatto che un popolo, il quale appunto incomincia a liberarsi, ad abbattere tutte le barriere tra i diversi membri del popolo, a fondare una comunità politica, che un tale popolo proclami solennemente (Déclar. de 1791) il diritto dell'uomo egoista, isolato dal suo simile e dalla comunità, anzi ripeta tale proclamazione in un momento in cui soltanto la più eroica dedizione può salvare la Nazione ed è perciò imperiosamente richiesta, in un momento in cui dev'essere posto all'ordine del giorno il sacrificio di tutti gli interessi della società civile, e l'egoismo dev'essere punito come un delitto (Décl. des droits de l'homme etc. de 1793). Ancor più enigmatico diviene questo fatto quando vediamo che la cittadinanza, la comunità politica viene abbassata dagli emancipatori politici addirittura a mero mezzo per la conservazione di questi cosiddetti diritti dell'uomo, che pertanto il citoyen viene considerato servo dell'homme egoista, che la sfera nella quale l'uomo si comporta come ente comune viene degradata al di sotto della sfera nella quale esso si comporta come ente parziale, infine che non l'uomo come citoyen, bensì l'uomo come bourgeois viene preso per l'uomo vero e proprio.

"Le but de toute association politique est la conservation des droits naturels et imprescriptibles de l'homme" (Déclar. des droits etc. de 1791, art. 2). "Le gouvernement est institué pour garantir à l'homme la jouissance de ses droits naturels et imprescriptibles" (Déclar. etc. de 1793, art. 1). Così, perfino nei momenti di un entusiasmo ancor giovanile ed esaltato dall'urgere delle circostanze, la vita politica si dimostra come puro mezzo, il cui scopo è la vita della società civile. In effetti, la sua prassi rivoluzionaria si trova in flagrante contraddizione con la sua teoria. Mentre, ad es., la sicurezza viene dichiarata un diritto dell'uomo, la violazione del segreto epistolare viene posta pubblicamente all'ordine del giorno. Mentre la "liberté indefinie de la presse" (Const. de 1793, art. 122) viene garantita come conseguenza del diritto dell'uomo alla libertà individuale, la libertà di stampa viene completamente annullata, dacchè "la liberté de la presse ne doit pas être permise lorqu'elle compromets la liberté publique" (Robespierre jeune, Hist. parlam. de la rev. franç. par Buchez et Roux, T. 28, p. 159), cioè dunque: il diritto dell'uomo alla libertà cessa di essere un diritto non appena entra in conflitto con la vita politica, mentre, secondo la teoria, la vita politica è soltanto la garanzia dei diritti dell'uomo, dei diritti dell'uomo individuale, insomma dev'essere abbandonata non appena contraddice al suo scopo, a questi diritti dell'uomo. Ma la prassi è soltanto l'eccezione, e la teoria è la regola. Che se poi si vuol considerare la prassi rivoluzionaria come la giusta impostazione del rapporto, rimane tuttavia da risolvere ancora l'enigma, perché nella coscienza degli emancipatori politici il rapporto venga capovolto, e lo scopo appaia come mezzo, il mezzo come scopo. Questa illusione ottica della loro coscienza sarebbe ancor sempre il massimo enigma, ancorché un enigma psicologico, teorico.

L'enigma si risolve semplicemente.

L'emancipazione politica è contemporaneamente la dissoluzione della vecchia società, sulla quale riposa l'essenza dello Stato estraniato dal popolo, la potenza sovrana. La rivoluzione politica è la rivoluzione della società civile. Qual era il carattere della vecchia società? Una sola parola la caratterizza: la feudalità. La vecchia società civile aveva immediatamente un carattere politico, cioè, gli elementi della vita civile, come ad es. la proprietà o la famiglia, o la maniera del lavoro, nella forma del dominio fondiario, dello stato e della corporazione erano innalzati a elementi della vita dello Stato. In tale forma essi determinavano il rapporto del singolo individuo verso la totalità statale, cioè il suo rapporto politico, cioè il suo rapporto di separazione ed esclusione dalle altre parti costitutive della società. Quell'organizzazione della vita del popolo, infatti, non innalzava ad elementi sociali il possesso o il lavoro, ma piuttosto perfezionava la loro separazione dalla totalità statale e le costituiva in società particolari nella società. Così intanto le funzioni e le condizioni di vita della società civile erano ancor sempre politiche, anche se politiche nel senso della feudalità, cioè esse escludevano l'individuo dalla totalità statale, esse trasformavano il rapporto particolare della sua corporazione verso lo Stato nel suo proprio rapporto universale verso la vita del popolo, così come la sua determinata attività e situazione civile nella sua attività e situazione universale. Come conseguenza di questa organizzazione, l'unità statale, come la coscienza, la volontà e l'attività dell'unità statale, la potenza universale dello Stato, appare necessariamente appunto come affare particolare di un sovrano, diviso dal popolo, e dei suoi servi.

La rivoluzione politica che abbatté questa potenza sovrana e innalzò gli affari dello Stato ad affari del popolo, che costituì lo Stato politico come affare universale, cioè come Stato reale, spezzò necessariamente tutti gli stati, corporazioni, arti, privilegi, che erano altrettante espressioni delle separazioni del popolo dalla sua comunità. La rivoluzione politica soppresse con ciò il carattere politico della società civile. Essa spezzò la società civile nelle sue parti costitutive semplici, da un lato gli individui, dall'altro gli elementi materiali e spirituali che costituiscono il contenuto della vita, la situazione civile di questi individui. Essa svincolò lo spirito politico, che era parimenti diviso, disgiunto, disperso nei diversi vicoli ciechi della società feudale; lo raccolse da tale smembramento, lo liberò dalla sua mescolanza con la vita civile e lo costituì come la sfera della comunità, dell'universale attività del popolo, in una ideale indipendenza da quegli elementi particolari della vita civile. La determinata attività e le determinate condizioni di vita decaddero a significato solo individuale. Esse non formarono più il rapporto universale dell'individuo nei confronti della totalità dello Stato. La cosa pubblica in quanto tale divenne piuttosto l'affare universale di ciascun individuo, e la funzione politica divenne la sua funzione universale.

Soltanto, il compimento dell'idealismo dello Stato fu contemporaneamente il compimento del materialismo della società civile. L'abbattimento del giogo politico fu contemporaneamente l'abbattimento dei legami che tenevano vincolato lo spirito egoista della società civile. L'emancipazione politica fu contemporaneamente l'emancipazione della società civile dalla politica, dall'apparenza stessa di un contenuto universale.

La società feudale era dissolta nel suo fondamento: l'uomo. Ma l'uomo quale realmente era, in quanto suo fondamento, l'uomo egoista.

Quest'uomo, il membro della società civile, è ora la base, il presupposto dello Stato politico. Egli è da esso riconosciuto come tale nei diritti dell'uomo.

La libertà dell'uomo egoista e il riconoscimento di questa libertà è però piuttosto il riconoscimento dello sfrenato movimento degli elementi spirituali e materiali che formano il contenuto della sua vita.

L'uomo non venne perciò liberato dalla religione, egli ricevette la libertà religiosa. Egli non venne liberato dalla proprietà. Ricevette la libertà della proprietà. Egli non venne liberato dall'egoismo dell'industria, ricevette la libertà dell'industria. La costituzione dello Stato politico e la dissoluzione della società civile negli individui indipendenti -il cui rapporto è il diritto, così come il rapporto degli uomini degli stati e delle arti era il privilegio- si adempie in un medesimo atto. L'uomo in quanto membro della società civile, l'uomo non politico, appare perciò necessariamente come l'uomo naturale. I droits de l'homme appaiono come droits naturels, dacché l'attività autocosciente si concentra nell'atto politico. L'uomo egoistico è il risultato passivo e soltanto trovato della società dissolta, oggetto della certezza immediata, dunque oggetto naturale. La rivoluzione politica dissolve la vita civile nelle sue parti costitutive, senza rivoluzionare queste parti stesse né sottoporle a critica. Essa si comporta verso la società civile, verso il mondo dei bisogni, del lavoro, degli interessi privati, del diritto privato, come verso il fondamento della propria esistenza, come verso un presupposto non altrimenti fondato, perciò, come verso la sua base naturale. Infine l'uomo, in quanto è membro della società civile, vale come uomo vero e proprio, come l'homme distinto dal citoyen, poiché egli è l'uomo nella sua immediata esistenza sensibile individuale, mentre l'uomo politico è soltanto l'uomo astratto, artificiale, l'uomo come persona allegorica, morale. L'uomo reale è riconosciuto solo nella figura dell'individuo egoista, l'uomo vero solo nella figura del citoyen astratto.

L'astrazione dell'uomo politico è esattamente così descritta da Rousseau:

"Celui qui ose entreprendre d'instituer un peuple doit se sentir en état de changer pour ainsi dire la nature humaine, de transformer chaque individu, qui par lui-même est un tout parfait et solitaire, en partie d'un plus grand tout dont cet individu reçoive en quelque sorte sa vie et son être, de substituer une existence partielle et morale à l'existence physique et indépendante. Il faut qu'il ôte à l'homme ses forces propres pour lui eri donner qui lui soient étrangères et dont il ne puisse faire usage sans le secour d'autruì" (Contr. soc., liv. II, Londr. 1782, p. 67).

Ogni emancipazione è un ricondurre il mondo umano, i rapporti umani all'uomo stesso.

L'emancipazione politica è la riduzione dell'uomo, da un lato, a membro della società civile, all'individuo egoista indipendente, dall'altro, al cittadino, alla persona morale.

Solo quando l'uomo reale, individuale riassume in sé il cittadino astratto, e come uomo individuale nella sua vita empirica, nel suo lavoro individuale, nei suoi rapporti individuali è divenuto membro della specie umana, soltanto quando l'uomo ha riconosciuto e organizzato le sue "forces propres" come forze sociali, e perciò non separa più da sè la forza sociale nella figura della forza politica, soltanto allora l'emancipazione umana è compiuta.



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II
Bruno Bauer: La capacità degli ebrei e dei cristiani d'oggi di diventar liberi. ("Ventun fogli", pp. 56-71).

In questa forma Bauer tratta il rapporto della religione ebraica e cristiana come il rapporto di esse verso la critica. Il loro rapporto verso la critica è il loro rapporto "verso la capacità di diventar liberi".

Ne consegue: "Il cristiano deve sormontare solo un gradino, vale a dire la sua religione, per abbandonare la religione in generale", quindi per diventar libero; "l'ebreo, viceversa, deve romperla non soltanto con la sua essenza di ebreo, ma anche con lo sviluppo, il compimento della sua religione, con uno sviluppo che gli è rimasto estraneo" (p. 71).

Bauer dunque trasforma qui la questione dell'emancipazione degli ebrei in una pura questione religiosa. Lo scrupolo teologico: chi ha maggiore possibilità di salvarsi, l'ebreo o il cristiano, si ripete nella forma illuminata: chi dei due è più capace di emancipazione? In effetti , non ci si domanda più: il giudaismo o il cristianesimo rendono liberi? ma piuttosto: che cosa rende più liberi, la negazione del giudaismo o la negazione del cristianesimo?

"Se vogliono diventar liberi, gli ebrei non devono professare il cristianesimo, ma un cristianesimo dissolto, una religione dissolta in generale, cioè l'illuminismo, la critica ed il loro risultato, la libera umanità" (p. 70).

Sì tratta ancor sempre per gli ebrei, di una professione di fede ma non più di professare il cristianesimo, bensì un cristianesimo dissolto.

Bauer pone agli ebrei l'esigenza di romperla con l'essenza della religione cristiana, una esigenza che, com'egli stesso dice, non risulta dallo sviluppo dell'essenza ebraica.

Dato che alla fine della Questione ebraica Bauer aveva concepito il giudaismo solo come la grossolana critica religiosa al cristianesimo, e aveva quindi conferito ad esso un'importanza "soltanto" religiosa, era da prevedersi che anche l'emancipazione degli ebrei si sarebbe trasformata in un atto filosofico-teologico.

Bauer intende l'essenza ideale astratta dell'ebreo, la sua religione, come la sua intera essenza. A ragione perciò egli conclude: "L'ebreo non dà nulla all'umanità quando sdegna per se stesso la sua legge limitata", quando sopprime interamente il suo giudaismo (p. 65).

Il rapporto tra gli ebrei e i cristiani diviene di conseguenza il seguente: l'unico interesse del cristiano all'emancipazione dell'ebreo è un interesse generalmente umano, un interesse teoretico. Il giudaismo è un fatto oltraggioso per l'occhio religioso del cristiano. Non appena il suo occhio cessa di essere religioso, questo fatto cessa di essere oltraggioso. In sé e per se, l'emancipazione dell'ebreo non è un lavoro per il cristiano.

L'ebreo, viceversa, per liberarsi ha da sostenere non soltanto il suo proprio lavoro, ma anche il lavoro del cristiano, la Critica dei sinottici, la Vita di Gesù [1], ecc.

"Questo è affar loro: essi determineranno a se stessi il proprio destino; la storia però non si lascia beffare" (p. 71).

Noi cerchiamo di rompere la formulazione teologica della questione. La questione della capacità dell'ebreo ad emanciparsi si trasforma per noi nella questione di quale particolare elemento sociale sia da superare per sopprimere il giudaismo. Infatti la capacità ad emanciparsi dell'ebreo d'oggi è il rapporto del giudaismo verso l'emancipazione del mondo di oggi. Tale rapporto risulta necessariamente dalla posizione particolare del giudaismo nell'asservito mondo odierno.

Consideriamo l'ebreo reale mondano, non l'ebreo del Sabbath, come fa Bauer, ma l'ebreo di tutti i giorni.

Cerchiamo il segreto dell'ebreo non nella sua religione, bensì cerchiamo il segreto della religione nell'ebreo reale.

Qual è il fondamento mondano del giudaismo? Il bisogno pratico, l'egoismo.

Qual è il culto mondano dell'ebreo? Il traffico. Qual è il suo Dio mondano? Il denaro.

Ebbene. L'emancipazione dal traffico e dal denaro, dunque dal giudaismo pratico, reale, sarebbe l'autoemancipazione del nostro tempo.

Un'organizzazione della società che eliminasse i presupposti del traffico, dunque la possibilità del traffico, renderebbe impossibile l'ebreo. La sua coscienza religiosa si dissolverebbe come un vapore inconsistente nella vitale atmosfera reale della società. D'altro lato: se l'ebreo riconosce come non valida questa sua essenza pratica e lavora per la sua eliminazione, egli si svincola dal suo sviluppo passato verso l'emancipazione umana senz'altro, e si volge contro la più alta espressione pratica dell'autoestraneazione umana.

Noi riconosciamo dunque nel giudaismo un universale elemento attuale antisociale, il quale, attraverso lo sviluppo storico, cui gli ebrei per questo lato cattivo hanno collaborato con zelo, venne sospinto fino al sua presente vertice, un vertice sul quale deve necessariamente dissolversi.

L'emancipazione degli ebrei nel suo significato ultimo è la emancipazione dell'umanità dal giudaismo.

L'ebreo si è già emancipato in modo giudaico. "L'ebreo che, ad es. a Vienna, è solo tollerato, con la sua potenza finanziaria determina il destino di tutto l'Impero. L'ebreo, che nel più piccolo Stato tedesco può essere privo di diritti, decide delle sorti dell'Europa.

"Mentre le corporazioni e i mestieri sono chiusi all'ebreo o non gli sono ancora favorevoli, l'arditezza dell'industria si fa beffe della ostinatezza degli istituti medioevali" (B. Bauer, Judenfrage, p. 114).

Questo non è un fatto isolato. L'ebreo si è emancipato in modo giudaico non solo in quanto si è appropriato della potenza del denaro, ma altresì in quanto il denaro per mezzo di lui e senza di lui è diventato una potenza mondiale, e lo spirito pratico dell'ebreo, lo spirito pratico dei popoli cristiani. Gli ebrei si sono emancipati nella misura in cui i cristiani sono diventati ebrei.

Il pio e politicamente libero abitante della Nuova Inghilterra, riferisce ad es

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ma veramente
by Read only memory Thursday, Jul. 21, 2005 at 12:21 AM mail:

Ma che cazzo fate?! state a discutere su di una stronzata? Gli arabi sono di ceppo semita per cui un mussulmano arabo antisemita sarebbe antisestesso, un semita antisemita.
GNORANT!

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x ma veramente
by qui di ignorante ci sei tu Thursday, Jul. 21, 2005 at 1:15 AM mail:

la questione sul termine "antisemitismo" è una polemica un po' pelosa.
è palese che il termine sia etimologicamente errato, ma ciò non toglie che il suo significato sia chiaro e definito: qui si parla di odio per gli ebrei e per l'ebraismo. chiamatelo "giudeofobia", se volete, "antigiudaismo", o come altro credete. il senso rimane quello.

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ebrei sionisti come nazisti
by anti-zionist Monday, Jul. 25, 2005 at 7:35 PM mail: antizion@hotmail.com

Per me non c'e' alcuna differenza tra gli ebrei sionisti e i nazi. Non solo usano stessi metodi e stessa criminale violenza su donne e bambini palestinesi, ma anche contro ogni altro stato arabo confinante. Provate a chiedervi perche' gli arabi, nella loro maggioranza, odiano cosi' a morte gli ebrei? E dico ebrei non sionisti. Perche' gli ebrei sostengono dall'estero , in Europa e America, con miliardi e con finanziamenti l'esistenza di quello stato criminale che risponde al nome di israele. Un cancro per l'intera umanita' voluto dalle grandi potenze del capitalismo mondiale alla fine della 2 Guerra Mondiale e dopo l'olocausto. Ma oggi i sionisti si comportano peggio dei loro aguzzini nazisti. Uccidono senza alcuna remora tutti (anche pacifisti europei, giornalisti, inviati ecc.) E in nome della fratellanza di "fede" e di razza (per gli ebrei spesso queste coincidono) che i loro fratelli in Europa sostengono la politica criminale di Sharon. Vadano tutti a farsi fottere. In Italia, in Europa o nella Palestina occupata. Morte a Israele. Bandiera Rossa e Proletariato Uniti contro l'Imperialismo e il Capitalismo La Palestina resiste!

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Proletari di tutti i paesi unitevi!
by Due pesi e due misure Monday, Jul. 25, 2005 at 7:49 PM mail:


DUE PESI E DUE MISURE?

Ecco un esempio di estremismo altro che di comunismo!
israele deve esistere perchè le responsabilità dei governi non devono ricadere sull'intero popolo israeliano.in israele ci sono certamente dei proletari che sono più a sinistra di te con i tuo slogan fanatico.

Perchè non parli di ciò che hanno fatto gli aerei della Nato contro la Yugoslavia?il governo dell'ulivo ha giustificato una guerra dove sono morte migliaia e migliaia di persone: di donne, bambini, anziani assassinati dalle bombe della Nato e dall'altrettanto criminale embargo.A capo del governo capitalista italiano
non vi era ne Sharon nè berlusconi ma prodi.

Perchè allora parlare unicamente o prevalentemente del conflitto Israele -Palestina sapendo perfettamente che dopo la distruzione dell'Unione Sovietica l'intera Europa è attraversata dall'intisemitismo e proprio per questo occorre avere il massimo di equilibrio nel portare avanti la lotta di tutti i popoli oppressi?

Non c'è antisemitismo a sinistra ma in qualche caso per fortuna isolato, del fanatismo;la politica come moda perchè il revisionismo sta distruggendo il marxismo.
Parliamo della nostra tragedia!L'Italia ha il primato degli incidenti sul lavoro spesso mortali questo grazie alle leggi di precarizzazione e flessibilizzazione ed al conseguente corsa allo sfruttamento del proletariato.

Manifestiamo contro il ritorno al potere dei signori
che hanno giustificato la guerra e che parlano di ritiro "ritardato" dall'Iraq!

I nostri nemici devono essere l'ignoranza, le guerre, lo sfruttamento da qualunque parti arrivino!

"Il nemico principale è nel nostro paese"!(Vladimir Lenin)

Ricordate?

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Rivolta contro il mondo moderno
by Superantifascista Wednesday, Jul. 27, 2005 at 5:44 PM mail:

Antifascista ha scritto:

"Carlo Terracciano (musulmano , in passato autoredi saggi antisemiti e di "Geopolitica Fascista" e "Rivolta contro il mondo moderno" uscito per le edizioni dell'arcifascista "Avanguardia" di trapani"

Sei sicuro che l'autore del saggio antisemita "Rivolta contro il mondo moderno" sia proprio Carlo Terracciano?
A me risulta che sia invece un naziskin di nome Giulietto Evola.

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Guardia di Ferro
by Superantifascista Wednesday, Jul. 27, 2005 at 5:56 PM mail:

Antifascista ha scritto:

" Tra questi ultimi Claudio Mutti (noto editore di Parma, "All'Insegna del Veltro" , e autore di volumi quali "La Guardia di Ferro" "


Caro Antifascista, sei sicuro che sia stato il famigerato Mutti a scrivere "Guardia di Ferro"? Secondo me è stato un naziskin romeno di nome Corneliu Codrescu o qualcosa del genere.

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sicuro
by x superantifascista Wednesday, Jul. 27, 2005 at 8:13 PM mail:

cornelius codreanu fu il fondatore del movimento "guardia di ferro" nella romania degli anni 30.

qui si parla di scritti a riguardo, effettivamente di claudio mutti.

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riguardo a terraciano
by x superantifascista Wednesday, Jul. 27, 2005 at 8:15 PM mail:

su questo hai ragione, il libro di terraciano si intitola "Rivolta contro il mondialismo moderno"

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ammazza quanta ignoranza...
by Meno canne! Thursday, Jul. 28, 2005 at 3:26 AM mail:

Qui tutte le risposte:

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=181937

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un mucchio di cazzate
by juliusevola2005 Thursday, Jul. 28, 2005 at 11:50 AM mail: juliusevola2005@hotmail.com

sono julius evola e mi dispiace dover intervenire in codesta discussione tra "accademici" e professori dell'estrema sinistra , a, post, pre e anche arci comunista ma...debbo per mia indole naturale riaffermare che lo scritto Rivolta contro il Mondo Moderno non appartiene al signor Carlo Terracciano (che , tra l'altro, nei 'rari' momenti di 'riposo' mi sono anche letto ...preparato e pure colto questo ragazzo...bravo!) bensi' al sottoscritto che lo scrisse - in un momento di lucida follia (sapete com'e' distrazioni giovanili...o, come direbbe qualcun altro, "errori di gioventu'"...) - intorno al 1940 o giu' di li' (...sapete l'eta' gioca brutti scherzi con la memoria ma sicuramente qualcuno dei miei 'adepti' sapra' certamente fare meglio e citare la data esatta...). Ora voglio anche dirvi , carissimi compagni della Sinistra "ex' e 'post' comunista, che si, effettivamente, Io Julius Evola ho copiato dal mio amico , Rene' Guenon, il titolo di quel volume (lui scrisse "Crisi contro il Mondo Moderno" e a me parve opportuno parlare di "rivolta"). Lo so' lo so' non e' corretto ma che volete e' cosi' che va' a volte. Un caro saluto al mio personale amico Guenon , che non vedo da anni, mi hanno detto che lui - non Terracciano - sia diventato musulmano in terra d'Egitto...e' il fascino dell'Oriente a volte gioca brutti scherzi!!! PAGANITAS!!!!

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nazi
by un* Thursday, Jul. 28, 2005 at 12:10 PM mail:

uno che dice che gli israeliani usano gli stessi metodi dei nazisti e' o un idiota totale o un ignorante di prima categoria, o uno stronzo fatto e finito. pero' si tratta di un "o" non esclusivo: cioe' potrebbe essere anche tutte e tre le cose assieme.
te lo dice uno che ha pagato di tasca propria per finanziare iniziative di solidarietà con la palestina e di (contro) informazione, uno contrario all'occupazione.
con tutti i torti che hanno, gli israeliani non stanno tentando di sterminare fisicamente i palestinesi, questa semplice verità sfugge pero' a chi non ha abbastanza cervello o ce l'ha annebbiato dall'ideologia o dal manicheismo...

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israele non e' democratica ma neanche nazista
by fulvio Thursday, Jul. 28, 2005 at 10:45 PM mail: fulvio77_2005@hotmail.com

hai ragione amico mio lo stato di Israele, che esiste e deve avere diritto a esistere, non ha niente di democratico (ricorda la Turchia, ossia uno stato dove i militari hanno tutti i poteri e se ne fregano dei dirittiv umani e civili) ma neanche di nazista. Poi anche Sharon sta' cambiando mentalita' e forse riusciremo davvero a dare una patria anche ai palestinesi. Un democratico e antifascista.

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Protocolli dei Savi di Sion
by Superantifascista Friday, Jul. 29, 2005 at 10:54 AM mail:

Caro Antifascista,
devi ammettere che sei stato piuttosto incauto ad attribuire a Claudio Mutti il libro di Corneliu Codreanu "Guardia di Ferro".
Se questa attribuzione è infondata, è invece dimostrato e provato che il famigerato Claudio Mutti è autore di un testo molto più inquietante: i "Protocolli dei Savi di Sion".
Lo ha scoperto il giornalista Fabrice Arfi (antifascista con tanto di kippah). Vedi http://www.claudiomutti.com/polemiche/Fabrice%20Arfi.php

Saluti superantifascisti dal
Superantifascista

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Il dossier di "Bandiera Rossa"
by Precisino Friday, Jul. 29, 2005 at 11:04 AM mail:

Cari kompagni, purtroppo questo dossier contiene diverse cose inesatte.
Di seguito elencate le inesattezze più clamorose, tanto per mettere in evidenza lo scrupolo con cui di norma vengono stilati questi dossier ‘antifa’ ():

1) Terra e Identità non è affatto la distributrice ufficiale della rivista Eurasia, casomai lo sono le Edizioni all’Insegna del Veltro di Claudio Mutti.

2) Che le teorie eurasiste ricordino “per i contenuti, quelle sullo "spazio vitale" di Adolf Hitler e del Mein Kampf”, è un’assurdità che denota conoscenza zero di quanto si sta cercando di criticare. Basti il solo dato di fondo che l’eurasismo nasce e si sviluppa primariamente in Russia ponendo proprio la ‘grande madre Russia’ come ago della bilancia di questa costruzione geopolitica, che quindi nulla ha a che condividere con il lebensraum di hitleriana memoria che ha tutt’altro fondamento e sviluppo.

3) Il “russo Vladimir Dugin” (sic) si chiama in realtà Alexander, o Aleksandr se vogliamo seguire la dizione russa.

4) Definire poi Alexander Dughin come un “noto autore dell’estrema destra antisemita” è una forzatura senza fondamento essendo, a quanto so, Dugin e gli altri eurasisti molto vicini a Putin. Inoltre il movimento eurasista non può certo essere sommariamente bollato come “estrema destra antisemita”, suvvia.

5) Claudio Mutti non è propriamente l’autore del testo “La guardia di ferro”, che ha solamente prefatto e tradotto, ed il cui vero autore è invece Corneliu Zelea Codreanu. Né tantomeno ha mai scritto un testo dal titolo “Islam e nazismo”, ma casomai “Il nazismo e l'Islam”. Infine “Minima holocaustica” è una raccolta di articoli più che un testo vero e proprio.

6) Leggasi Codreanu làddove viene erroneamente riportato “Condreanu” (sic).

7) Sempre riguardo a Codreanu viene riportata la seguente informazione “leader antisemita negli anni della Guerra Mondiale in Romania”. A parte che non viene specificato a quale delle due guerre mondiali ci si stia qui riferendo, l’informazione è quantomeno inesatta visto che lo stesso Codreanu fu arrestato il 17 aprile 1938 e assassinato a tradimento il 30 novembre 1938 per ordine del ministro degli interni Calinescu assieme ad altri 13 legionari.
Tutto questo ben un anno prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale.

8) Carlo Terracciano non è musulmano, ma bensì pagano, e non è affatto l’autore di “Rivolta contro il mondo moderno”, come erroneamente riportato, visto che l’autore di quel testo ultimato nel 1932 è nientedimeno che Julius Evola. Terracciano ha invece intitolato un suo lavoro “Rivolta contro il mondialismo moderno”, evidente omaggio al famoso testo del barone nero.

9) Risibile poi la cosiderazione che “il Progetto "Eurasia" e' chiaramente ispirato a quello "Eurasia-Islam" del mensile "Avanguardia"”, essendo l’eurasismo una dottrina politica ben radicata in Russia e in alcune parti d’Europa e con una storia tutta sua (vedasi a tal senso l’esaustivo testo di Aldo Ferrari, “La foresta e la steppa. Il mito dell’Eurasia nella cultura russa”, Scheiwiller Milano 2003).
Quindi questo presunto dossier deraglia totalmente dai propri intendimenti iniziali quando creando un collegamento, nella realtà assolutamente inesistente, tra dottrina eurasista e progetto “Eurasia-Islam” della Comunità Politica di Avanguardia inizia a parlare di quest’ultima.

10) Altrettanto strumentale il richiamo ai comunitaristi per tramite di Maurizio Neri che, per la cronaca, da qualche anno a questa parte ha cambiato un pochettino le sue idee, e che inoltre non ha mai fatto parte di Terza Posizione, come invece erroneamente riportato.



Va rimarcato, a concludere, uno spiacevole e costante sottotono pro-israeliano e anti-musulmano che percorre tutto il 'dossier' che risulta decisamente ridicolo e strumentale.

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Antifa con la kippah
by Scovasionisti Friday, Jul. 29, 2005 at 11:18 AM mail:

"sottotono proisraeliano e antimusulmano" ?
Vorrei vedere che non fosse così! L'antifa del "dossier" ci ha la kippah!

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x due pesi due misure
by zio Friday, Jul. 29, 2005 at 11:23 AM mail:

<< Perchè non parli di ciò che hanno fatto gli aerei della Nato contro la Yugoslavia?il governo dell'ulivo ha giustificato una guerra dove sono morte migliaia e migliaia di persone: di donne, bambini, anziani assassinati dalle bombe della Nato e dall'altrettanto criminale embargo.A capo del governo capitalista italiano
non vi era ne Sharon nè berlusconi ma prodi >>

per la precisione, non c'era ne sharon, ne berluscoi e neanche prodi, bensi d'alema

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Stiamo facendo ridere i fasci
by Superantifascista Friday, Jul. 29, 2005 at 5:59 PM mail:

I fasci si stanno sbellicando dalle risa per le cazzate che qualcuno di noi ha scritto.
Andate a vedere:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=ebd31faa40f985c40e101c13f1018f76&threadid=181937&perpage=20&pagenumber=2


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Rivolta contro il mondo moderno
by Superantifascista Wednesday, Jul. 27, 2005 at 5:44 PM
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Antifascista ha scritto:

"Carlo Terracciano (musulmano , in passato autoredi saggi antisemiti e di "Geopolitica Fascista" e "Rivolta contro il mondo moderno" uscito per le edizioni dell'arcifascista "Avanguardia" di trapani"

Sei sicuro che l'autore del saggio antisemita "Rivolta contro il mondo moderno" sia proprio Carlo Terracciano?
A me risulta che sia invece un naziskin di nome Giulietto Evola.



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Guardia di Ferro
by Superantifascista Wednesday, Jul. 27, 2005 at 5 : 56 PM
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Antifascista ha scritto:

" Tra questi ultimi Claudio Mutti (noto editore di Parma, "All'Insegna del Veltro" , e autore di volumi quali "La Guardia di Ferro" "

Caro Antifascista, sei sicuro che sia stato il famigerato Mutti a scrivere "Guardia di Ferro"? Secondo me è stato un naziskin romeno di nome Corneliu Codrescu o qualcosa del genere.

[ Codrescu!!!]


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sicuro
by x superantifascista Wednesday, Jul. 27, 2005 at 8:13 PM
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cornelius codreanu fu il fondatore del movimento "guardia di ferro" nella romania degli anni 30.
qui si parla di scritti a riguardo, effettivamente di claudio mutti.

[ Sicuro!?!?]

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strasicuro
by leggere per credere Friday, Jul. 29, 2005 at 9:21 PM mail:

strasicuro...
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Claudio Mutti, Mircea Eliade e la Guardia di Ferro, pp. 64, 6,17

La testa al toro, come si suol dire, appare definitivamente tagliata dalla recentissima pubblicazione di (…) Mircea Eliade e la Guardia di Ferro, che, ora rivendicando positivamente l'appartenenza di Eliade al movimento della Guardia di Ferro (…), ora ricostruendo le vicende di Eliade nel campo di concentramento di Miercurea Ciucului, ancora una volta difende Eliade dal provato ed evidente antisemitismo (…) Questo testo (…) documenta con cura i rapporti di Eliade con Codreanu (…) e i rapporti anche ideologici con Evola; (…) denunzia apertamente i camuffamenti opportunistici di Eliade, che, tuttavia, si sarebbe rivelato nella sua vera vocazione all'interno dei romanzi e in forma criptica (…); segnala, al fine della ricostruzione della carriera e del carrierismo guardista di Eliade, il giornale postumo (…); documenta l'elezione di Eliade a deputato del gruppo di Codreanu e della Guardia di Ferro; segnala l'artificiosità dell'iniziale tentativo di Culianu (…) di rendere a Eliade una sua presunta verginità politica e ideologica. (Alfonso M. Di Nola "Marxismo oggi", 5-6, 1999 )

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fascisti carogne tornate nelle fogne
by ultrasancona_77@hotmail.com Friday, Jul. 29, 2005 at 9:53 PM mail: utlrasancona_77@hotmail.com

fascisti siete e fascisti restate! Merde avete rotto i coglioni a scrivere le vostre puttanate su Indymedia. E tutte le vostre sottolineature non cambiano di un centimetro il fatto che quelli di "Terra e Identita'" sono fascisti come quelli di "Eurasia". Lo dimostra il fatto che i primi distribuivano la rivista dei secondi e ospitavano le loro conferenze cosi' come si puo' leggere anche in molti messaggi dell'Associazione 'culturale' in questione. La cultura non sapete neanche dove sta'. 'Terra e Identita' sono concetti puramente fascisti e ricordano il motto nazista del "Sangue e Terra" che andava di voga nella Germania hitleriana. Magari ci sapete anche dire chi lo conio' , forse direttamente il Fuhrer. Che Hitler amasse lo spazio vitale e le teorie della Geopolitica ce lo dice lo stesso Claudio Mutti che ha anche tradotto un saggio su un certo Carl Hausofher e le mire imperialistiche del Giappone negli anni trenta. Ignoranti informatevi sui vostri camerati prima di pisciare cazzate a tutto spiano. Vernole e' responsabile di "Eurasia" che e' presente su tutti i siti dell'estrema destra (li conoscete tutti quindi non fate gli ipocriti e scrivetelo). Anche Terracciano o come cazzo si chiami e' un noto autore dell'estrema destra italiana , esattamente come hanno riportato i compagni, fin dagli anni ottanta , collaboratore di molte delle vostre sudicie riviste. Che "Avanguardia" non c'entri un cazzo con "Eurasia" questo e' da dimostrare; una parla di "Eurasia-Islam" l'altra di "Eurasia" e pubblica dossier sull'Islam chiamando in causa molti dei principali dirigenti dell'Islam italiano (che evidenziano quindi precisi contatti con questi ambienti). L'Islam italiano e' antisemita quanto o piu' del Nazismo visto che nega il diritto di esistere a Israele che considera uno stato pirata. Possiamo anche dare ragione alla resistenza del popolo palestinese che si inquadra in una piu' generale lotta di liberazione nazionale del mondo arabo. Non esistono solo Hamas e la Jihad ma anche partiti e milizie laiche e socialiste, con posizioni progressiste e rivoluzionarie di sinistra, che si oppongono al piano di Abu Mazen per la pacificazione di questa martoriata regione. Bellucci e' un fascio dichiarato e antisemita che si e' convertito all'Islam come ha anche scritto su Indymedia postando articolo dal Libano a favore di Hezballah e dell'Iran. Come a tutti voi della causa palestinese a lui non frega assolutamente un cazzo perche' vi serve solamente per continuare a mascherare il vostro odio contro gli ebrei scagliandovi contro lo stato israeliano. Condreanu era un leader fascista pro-nazista della Romania prima del 2. conflitto mondiale , assassinato da un complotto della casa regnante per impedire che la Romania cadesse vittima del Fascismo e venisse occupata dai nazisti. Entreranno poi lo stesso durante la guerra con la scusa della "crociata antibolscevica". Il Partito Comunista rumeno ha messo giustamente alla forca i boia legionari e i loro collaborazionisti militari. Evola e' il vostro padre putativo e ideologico: non negatelo perche' , secondo me, tutti l'avete preso come maestro e avete letto i suoi libri. E' vero che Terracciano ha scritto "Rivolta contro il Mondialismo moderno" non contro il "mondo moderno" (questo si di Evola) ma un errore puo' sempre starci con i titoli di un volume e comunque anche questo dimostra quanta poca fantasia abbiate a destra (Terracciano a copiato il titolo questo e' chiaro). Mutti e' autore di diversi saggi sia sulla Guardia di Ferro rumena, su Condreanu, sull'Islam antisemita e filo-nazista del Mufti' Palestinese (grande cazzata quella di allearsi alla Germania nazi, ma anche i sionisti erano in rapporti con Hitler e lo stesso Shamir venne in contatto con ufficiali nazi. Nell'esercito tedesco poi non mancavano ufficiali di alto livello e grado di origini ebraiche il che conferma quanto fossero stronzi i nazisti). Mutti e' lo stesso che cura pubblicazioni come "Eurasia" e pubblica testi negazionisti sull'Olocausto. Nessun errore dunque solo alcune 'sviste'. Andatevene affanculo a ridere da un altra parte perche' intanto vi abbiamo sputtanato voi, Terra e Identita', Eurasia, Mutti, Terracciano, Bellucci, Vernole e tutto il resto della banda nera. Fascisti al muro che vi rompiamo il culo!!!

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Volkisch
by Alberto Saturday, Jul. 30, 2005 at 12:39 AM mail:

Giusto, ok, ma una domanda sul perchè questi figuri siano così assidui di indymedia ve la siete fatta?
Perchè s'infiltrano? Che cosa cercano? Quali affinità posso trovare?
Sionismo? ma sapete che oltre a Jabotinsky (l'ala destra del sionismo), anche il partito laburista israeliano ha elaborato un suo particolare socialismo basato sul nazionalismo organico che affonda le radici non solo in Barres, ma perfino in Corradini!
Il socialismo laburista israeliano è sempre stato antimarxista e antiliberale ed ha più punti di contatto con il corporativismo di marca fascista che con la socialdemocrazia, figuriamoci il comunismo. Non è vero? Leggetevi Zeev Sternhell storico ebreo, ma certamente non nazionalista nel suo libro "nascita d'israele, miti, storia, contraddizioni".
Certo i figuri che cercate di smascherare, cercano le affinità e le trovano in certe teorie "socialiste" fondate su presupposti certo antiliberali, certo antimarxiani, nazionalitari in cui l'individuo è annullato ed immerso in una fantacosmogonica "comunità".

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per Ultrasancona
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 11:10 AM mail:

Ultrasancona_77 ha scritto:
"Il Partito Comunista rumeno ha messo giustamente alla forca i boia legionari e i loro collaborazionisti militari".

Caro Ultra, forse non sai che il Partito Comunista Romeno cercò adesioni tra i legionari usando uno slogan che tradotto suona così: "Legionario, non esser triste, - ché la Legione vive nel Partito Comunista"

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Per Ultrasancona (II)
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 11:13 AM mail:

Ultrasancona ha scritto: "Carl Hausofher"

caro Ultra,
un Carl Hausofher non è mai esistito.

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Per Ultrasancona (III)
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 11:18 AM mail:

Ultrasancona ha scritto: "Claudio Mutti che ha anche tradotto un saggio su un certo Carl Hausofher e le mire imperialistiche del Giappone negli anni trenta".

Caro Ultra,
"Il Giappone costruisce il suo impero" (di K. Haushofer, non dell'autore inesistente che citi tu) è stato tradotto da Antonio Pedinelli. All'epoca, Claudio Mutti non era ancora nato. A meno che non creda anche tu, come qualcun altro, che Claudio Mutti abbia scritto i Protocolli dei Savi di Sion: in tal caso avrebbe più di cent'anni e quindi avrebbe potuto benissimo tradurre, nel 1942, il libro di Haushofer sul Giappone.

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per Ultrasancona (IV)
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 11:21 AM mail:

Ultrasancona ha scritto:
"Vernole e' responsabile di 'Eurasia' "

Caro Ultra,
il direttore responsabile di "Eurasia" non è Vernole. E' sufficiente dare un'occhiata, se si è capaci di leggere, alla gerenza della rivista.

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Per Ultrasancona (IV)
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 11:23 AM mail:

Ultrasancona_77 ha scritto:
"L'Islam italiano e' antisemita quanto o piu' del Nazismo visto che nega il diritto di esistere a Israele che considera uno stato pirata".

Caro Ultra con la kippah,
"Israele" E' uno stato-pirata.

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Gerenza?!?!ahhaha
by fasci ottocenteschi Saturday, Jul. 30, 2005 at 11:24 AM mail:

Gerenza!?!?ma c'è scritto davvero così???
Ahahahahha...che ridere sti fasci e la loro mania delle gerarchie e del comando.....

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vabbè..son restati nel trip dei soldatini..pazienza
by antifa paziente Saturday, Jul. 30, 2005 at 11:28 AM mail:

perchè li deridi così poverini?se son restati dentro al trip del gioco dei soldatini e del "comandante" da piccoli non è mica colpa loro...
Santoddio!!e un pò di pazienza con sti fasci,poverelli.
se non ci stanno con le rotelle non è mica colpa loro!!!!!
mica tutti possono chiamarla normalmente"redazione"o altro;loro hanno bisogno della "gerenza",dei gerarchi e dei geriatri!!
ahahahhaah!

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Imparate l'italiano
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 11:46 AM mail:

Per gli analfabeti imbecilli che ridono perché pensano che "gerenza" abbia a che fare con "gerarchia":

andate a vedere su un qualunque dizionario di italiano (ammesso che ce n'abbiate uno).

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Cultura
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 12:07 PM mail:

Ultrasancona ha scritto:
"La cultura non sapete neanche dove sta' ".
Con tanto di apostrofo.

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Pancho Villa
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 12:10 PM mail:

Ultrasancona ha scritto:
"Terra e Identita' sono concetti puramente fascisti"


Sta a vedere che era fascista anche Pancho Villa...

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Per Ultrasancona (V)
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 12:15 PM mail:

Ultrasancona ha scritto.
"Che "Avanguardia" non c'entri un cazzo con "Eurasia" questo e' da dimostrare; una parla di "Eurasia-Islam" l'altra di 'Eurasia' "

Caro povero Ultra-con-la-kippah,
anche "L'Ernesto" parla di Eurasia. Quindi, secondo la tua logica, i compagni dell'"Ernesto" sono anche loro in combutta con "Avanguardia". E così pure Sorini, che parla di Eurasia su "Liberazione".

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Per Ultrasancona (VI)
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 12:20 PM mail:

Ultrasancona ha scritto: " 'Eurasia'(...) pubblica dossier sull'Islam chiamando in causa molti dei principali dirigenti dell'Islam italiano (che evidenziano quindi precisi contatti con questi ambienti). "


Caro povero Ultra,
"Eurasia", come ha pubblicato un paio di interviste ai dirigenti dell'UCOII, ha anche pubblicato un'intervista a Sergio Romano.
Quindi, secondo la tua logica, anche il "Corriere della Sera" e Sergio Romano "evidenziano precisi contatti con questi ambienti".

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Gerenza
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 12:29 PM mail:

Per i cavernicoli che pensano che "gerenza" abbia a che fare con "gerarchia" e per gli analfabeti che ritengono "gerenza" un sinonimo di "redazione", ecco un esempio di gerenza:


EURASIA Rivista di Studi Geopolitici
:::: Eurasia
Registrazione presso il Tribunale di Milano: in data 6 settembre 2004, n. 607
Direttore responsabile: Tiberio Graziani
Redattori: Aldo Braccio, Aleksandr Dugin, Tiberio Graziani, Claudio Mutti, Daniele Scalea, Martin A. Schwarz, Carlo Terracciano, Stefano Vernole
Editore: Edizioni all’insegna del Veltro, Viale Osacca 13, 43100 Parma http://www.insegnadelveltro.it Per contattarci {cliccare}
Stampa: S.E.B., Via Caveto 22, Cusano Milanino
La collaborazione è su invito. Manoscritti e dischetti inviati non vengono restituiti.
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grasse risate
by el peccador Sunday, Jul. 31, 2005 at 12:51 AM mail:

Un grazie sia a Precisino che a quello che su PoliticaOnLina ha confutato il ridicolo dossier antifa punto per punto.
Mi sto sconpisciando dalle risa. Poveri kompagni some siete ridotti male... mezzi analfabeti, incapaci di riportare un nome straniero correttamente (Carl Hausofher, eh?), rabbiosi anche contro l'evidenza della propria pochezza culturale ed intellettiva.

Speriamo adesso che ultrasancona_77 ci doni un'ulteriore risposta. :D

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Per Ultrakippah
by Precisino Sunday, Jul. 31, 2005 at 11:56 AM mail:

Caro Ultrakippah,
hai sentito? Dài, forza...
Cordialmente tuo
Precisino

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Non hai capito un'acca
by Precisino Sunday, Jul. 31, 2005 at 12:19 PM mail:

Ultrasancona ha scritto:

"Terracciano a copiato il titolo questo e' chiaro"


Caro Ultrakippah,
certe voci del verbo avere richiedono la acca iniziale.
Shalòm,
Tuo Precisino

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ancora
by vi siete persi una delle migliori Sunday, Jul. 31, 2005 at 1:17 PM mail:

secondo ultras ancona sarebbe stato il partito comunista a mettere al muro Codreanu (...mettere al muro? ma non è stato ammazzato a tradimento in una foresta e senza condanna a morte del tribunale?). Cioè, in storia zero virgola zero! Poveraccio, fateglielo leggere un mezzo libro...

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"Condreanu"
by Precisino Sunday, Jul. 31, 2005 at 5:35 PM mail:

Tra l'altro, quando fu assassinato Codreanu (che per Ultrakippah diventa "Condreanu")il partito comunista in Romania era inesistente.
Forse, dicendo che "fu messo al muro", il povero Ultrakippah confonde "Condreanu" con Ceausescu...

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Ancora per Ultrasancona
by Precisino Sunday, Jul. 31, 2005 at 5:41 PM mail:

Ultrasancona ha scritto:
"Il Partito Comunista rumeno ha messo giustamente alla forca i boia legionari e i loro collaborazionisti militari".

Se per "collaborazionisti militari" il povero Ultrakippah intende il Generale Antonescu (che governò 4 mesi assieme ai legionari), bisogna dirgli che non fu "messo alla forca" dal Partito Comunista, ma fu messo al muro da Sua Maestà Michele di Hohenzollern, detto "Sua Maestà il Tradimento".
Quanto al Partito Comunista Romeno, fu proprio Ceausescu, negli anni Settanta, a riabilitare il Generale Antonescu.

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precisini, fascisti e scassaminchia
by alterego rosso fuoco Tuesday, Aug. 02, 2005 at 8:28 PM mail: alter_ego77@hotmail.com

quanto siete 'precisini' fascisti miei. E anche dei gran scassaminchie. andate affanculo voi, la vostra storia e i vostri "camerati" ,di ieri e di oggi. Il fascismo e' negazione di ogni forma di liberta' e la vostra ideologia, se andaste un giorno al potere, vi porterebbe alla ghettizzazione degli altri come sempre avete fatto quando ci siete arrivati (Italia, Germania, Europa, Argentina, Cile, Iraq). I vostri ideali sono quelli dello sterminio come avete dimostrato una volta contro ebrei, omosessuali, gitani, oppositori politici, anarchici e comunisti. Maiali tornate nelle vostre luride fogne schifose. Boia Condreanu e boia chi sostiene le sue folli antisemite. BANDIERA ROSSA LA TRIONFERA' VIVA IL COMUNISMO E LA LIBERTA'!!!!!!!!!!!!!!!

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VISTO CHE I FASCI SONO "DI CULTURA": LEGGETE QUESTO!
by RENATO77 Wednesday, Aug. 03, 2005 at 11:14 PM mail: renato77@hotmail.com

visto come sono diventati uomini di cultura i fascisti? colpa della sinistra che li ha lasciati fare per troppi anni ora ci scassano i coglioni con le loro letture e fanno pure i "sapientini". Beh allora visto che siete cosi' saputelli leggetevi questo: FOTTETEVI NEL CULO VOI E VOSTRA MADRE PUTTANA!!!!!!!!! Un ringraziamento speciale a sapientino dei miei coglioni che ci ha illustrato come "Eurasia" sia espressione di una casa editrice di estrema destra (All'Insegna del Veltro di Parma del noto naziprofessore Claudio Mutti) come il direttore sia l'altro fascio Graziani, come vi figurino altri fascisti noti e dichiarati. Inoltre sempre per restare in tema l'antisemitismo di esponenti quali Mutti (musulmano negazionista dell'Olocausto) e Bellucci (musulmano proiraniano e hezbollah) e' cosa nota che non ha bisogno di alcun commento. PEZZI DI MERDA SIETE E PEZZI DI MERDA RESTATE ANCHE SE VI SIETE CONVERTITI ALL'ISLAM

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Condreanu?
by Curiousitalianman Thursday, Aug. 04, 2005 at 11:42 AM mail:

Condreanu? Chi è Condreanu?

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Orecchie d'asino
by Precisino Thursday, Aug. 04, 2005 at 11:46 AM mail:

Alterego rosso con la kippah ha scritto:
"Il fascismo e' negazione di ogni forma di liberta' e la vostra ideologia, se andaste un giorno al potere, vi porterebbe alla ghettizzazione degli altri come sempre avete fatto quando ci siete arrivati (Italia, Germania, Europa, Argentina, Cile, Iraq)".

A quanto pare, per Alterkippah Italia e Germania sono realtà diverse dall'Europa. Dove stanno? In Oceania?
Non solo Alterkippah è un asino in storia, ma anche in geografia. Si tolha la kippah e si metta il berretto con le orecchie d'asino.

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Renato, Renato, Renato!
by Precisino Thursday, Aug. 04, 2005 at 11:48 AM mail:

Renato, Renato, Renato ! Come vorrei non averti amato! Hai scritto: "All'Insegna del Veltro di Parma del noto naziprofessore Claudio Mutti"

Da una ricerca svolta presso la Camera di Commercio di Parma non risulta nessuna casa editrice di cui sia proprietario il naziprof di cui sopra.

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Precisino,Mutti, e il tempo perso
by antifasci Thursday, Aug. 04, 2005 at 2:24 PM mail:

Gerenza
by Precisino Saturday, Jul. 30, 2005 at 12:29 PM mail:


Per i cavernicoli che pensano che "gerenza" abbia a che fare con "gerarchia" e per gli analfabeti che ritengono "gerenza" un sinonimo di "redazione", ecco un esempio di gerenza:


EURASIA Rivista di Studi Geopolitici
:::: Eurasia
Registrazione presso il Tribunale di Milano: in data 6 settembre 2004, n. 607
Direttore responsabile: Tiberio Graziani
Redattori: Aldo Braccio, Aleksandr Dugin, Tiberio Graziani, Claudio Mutti, Daniele Scalea, Martin A. Schwarz, Carlo Terracciano, Stefano Vernole
Editore: Edizioni all’insegna del Veltro, Viale Osacca 13, 43100 Parma http://www.insegnadelveltro.it Per contattarci {cliccare}
Stampa: S.E.B., Via Caveto 22, Cusano Milanino
La collaborazione è su invito. Manoscritti e dischetti inviati non vengono restituiti.
Per l'acquisto di un singolo numero della rivista e per le nostre formule di abbonamento {cliccare}



__A parte che sto poverino/precisino non sa che Gerenza "viene da "gerere"che vuol dire "assumere su di sè"o un comando o una responsabilità (e quindi rientra perfettamente nell'area concettuale della "gerarchia)leggiamo bene ciò che scrive pochi post dopo del fascio-musulman-rifondarolo (n'altro povero contorsionista mentale quanto lui):



Renato, Renato, Renato!
by Precisino Thursday, Aug. 04, 2005 at 11:48 AM mail:


Renato, Renato, Renato ! Come vorrei non averti amato! Hai scritto: "All'Insegna del Veltro di Parma del noto naziprofessore Claudio Mutti"

Da una ricerca svolta presso la Camera di Commercio di Parma non risulta nessuna casa editrice di cui sia proprietario il naziprof di cui sopra.



notare che dice il contrario di quanto scritto prima,anche se....
potrebbe dire che essere A Parma non vuol dire esser registrati a Parma
potrebbe dire che Mutti è direttore ma non è l'intestatario_proprietario,ecc
in un thread dove si parla di grandi sistemi ideologici,religiosi e del mondo lui gioca a sottolineare le inezie (da vero fascista depistatore)e qualcuno lo segue(e questo è più grave)e fa lo sciopero bianco giapponese del linguaggio e dei fatti(attenersi scrupolosamente allo stretto significato delle parole e all'uso del linguagio in un solo senso).

Ce n'era un altro come Precisino,tanti anni fa:viveva in Germania ed eseguiva alla perfezione gli ordini con meticolosità;si chiamava Eichmann.
Quando l'hanno preso,dichiarare che lui eseguiva con precisiopne solo gli ordini dei suoi capi non gli è bastato a salvargli la vita...

è la fine di ogni bravo impiegato fascista

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Etimologie
by Isidoro di Siviglia Thursday, Aug. 04, 2005 at 4:36 PM mail:

Antifasci ha scritto:
"__A parte che sto poverino/precisino non sa che Gerenza "viene da "gerere"che vuol dire "assumere su di sè"o un comando o una responsabilità (e quindi rientra perfettamente nell'area concettuale della "gerarchia)(...)"

No, signor Antifasci, guardi che Lei si sbaglia. "Gerenza" (che viene per l'appunto da "gerere", come Ella dottamente scrive) non rientra affatto nell'area concettuale della "gerarchia". "Gerarchia", infatti, non ha nulla a che fare con il tema verbale del latino "gerere", in quanto deriva dal greco "hierarkhìa", che ci rimanda a "hieròs, a, on" (sacro) e ad "arkhé" (comando).
Si tolga quindi la kippah, si metta sulla testa le orecchie d'asino e vada nel banco dei somari.

Isidoro

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veramente
by un tale n.d.c. Thursday, Aug. 04, 2005 at 4:54 PM mail:

veramente l'etimologia di "gerarchia" e' piuttosto discussa...leggevo giusto l'altro giorno per mio sollazzo (bisogna conoscere il nemico) un libro-intervista a ratzinger (all'epoca ancora semplice cardinale) in cui proprio lui discuteva dottamente sul duplice significato etimologico della parola...e l'attuale papa e' stronzo ma certo non stupido ne' indotto (nel senso di poco dotto, non nel senso relativo ai circuiti elettrici) quindi le orecchie d'asino mi sa che te le devi mettere tu....

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Hierarkhìa
by Isidoro di Siviglia Thursday, Aug. 04, 2005 at 5:22 PM mail:

"Gerarchia", se la vogliamo dire tutta (e prima sono stato sintetico per non frastornare il mio interlocutore), viene da "hierarkhìa", che è vocabolo del greco ecclesiastico, attestato nei Digesti e in Dionigi Areopagita. Per lo più ha il significato di "superiorità spirituale", ma anche di "prelatura". "Hierarkhìa" deriva a sua volta da "hierarkhes", che nel greco eccl. vale anche "vescovo" ma designa anche (in Dionigi Areopagita) l'angelo che presiede una sfera sacra.
Per quanto riguarda la formazione del vocabolo, riconfermo quanto ho detto prima: da hieròs, -à, -òn e da arkhé, -es.
Sarei curioso di conoscere le disquisizioni di Ratzinger sull'argomento; ma con Lei, signor Asino, non vale la pena di approfondirlo.

Isidoro

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il fascista imbroglione
by antifasci Thursday, Aug. 04, 2005 at 5:28 PM mail:

Isidoro di Siviglia,
il fascista che s'aggroviglia....

Sei proprio un imbroglione fascista;nessuno ha scritto che "gerenza"abbia la stessa etimologia o tema verbale di gerarchia!!!
imbroglione!!!
Da buon fascista ignorante(al massimo colto o nozionista,ma mai intelligente,un fascista non può mica esserlo..)ignori la differenza tra area verbale o"etimologia" e "semantica"(significato,concettualità).
Al massimo puoi essere preciso..all'intelligenza non ci arriverai mai,per un fascista è impossibile.

a proposito;l'archè greca non è il "comando" ma la "reggenza",la differenza è notevole.....bestia!!!
saluti antifascisti (quindi intelligenti)

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fascisti avete rotto le palle con le vs. 'precisazioni'
by alesandro77 Thursday, Aug. 04, 2005 at 8:20 PM mail: alex77_2005@hotmail.com

ai precisini fascisti diciamo che a) Mutti e' un noto fascio di Parma proprietario della casa editrice che pubblica "Eurasia" come risulta anche dalla vs. rivista (altrimenti siete solo coglioni che non sapete neanche leggere le vostre pubblicazioni); b) Condreanu e' stato notoriamente il capo della legione dell'arcangelo Gabriele ovvero i fascisti antisemiti e filonazi della Romania (che salirono al potere nel 1941...in piena guerra grazie alle pressioni naziste); c) la redazione di Eurasia vanta contatti a destra con tutte le principali realta' fascistoide e nazistoidi italiane ed e' pubblicizzata su tutti i siti dichiaratamente di destra; d) il collante Islam-Nazismo risulta chiaro , in nome dell'odio verso Israele e gli ebrei, anche dagli scritti del vostro "camerata" - piu' o meno ex , per me e' fascio - Bellucci che ha scritto dal Libano una serie di articoli di propaganda islamica filo-iraniana e filo-Hezballah nel quale era evidente l'odio verso gli ebrei; e) Terracciano e' un noto esponente della destra estrema italiana collaboratore di tutte le principali riviste fasciste a cominciare dalle edizioni di "Ar" del nazi Franco Freda e passando per le varie "Orion", "Avanguardia" (per le edizioni di quest'ultima ha anche pubblicato il testo , il cui titolo originale e' "Rivolta contro il mondialismo moderno" e non "Rivolta contro il mondo moderno" come hanno erroneamente scritto i compagni - si puo' anche fare qualche errore). Il vostro errore invece non e' di tipo bibliografico ma proprio del vostro dna perche' siete figli di puttana che non riuscite a nascondervi come sempre avete fatto quando cercate di infiltrarvi a sinistra. Lo sputtanamento di "Terra e Identita'" ne e' la riprova cosi' come quello di Bellucci (che firmava con nome islamico articoli su Indy). Rispondete solo ad una semplice domanda cosi' tagliamo la testa al toro e vediamo se siete nazi o meno (voi apparentemente lo negate): cosa ne pensate dello sterminio di sei milioni di ebrei gasati ad Auschwitz, Birkenau, Dachau ecc. ecc. dai nazisti infami durante l'ultimo conflitto mondiale? Sappiamo gia' che tirerete fuori le vostre paranoie revisionistiche (Mutti ne e' campione) con dati e cazzi vari per nascondere l'unica verita' storica possibile: il nazifascismo e' stato una disgrazia ed un male assoluto per l'Europa, per i popoli europei, per le comunita' ebraiche che erano integrate e per l'umanita' intera. Voi questo proprio non riuscite a capirlo neanche se ve lo raccontano degli ex deportati che hanno subito ogni tipo di angherie. E lasciamo stare quello che fa Israele oggi in Palestina (lo sappiamo e siamo contro la politica criminale di Sharon) ...non c'entra assolutamente un cazzo con la shoah. Vediamo quanti precisini fascisti spunteranno all'orizzonte. BANDIERA ROSSA LA TRIONFERA'

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Arkhé
by Varrone Friday, Aug. 05, 2005 at 4:56 PM mail:

Per Antifasci. Ha ragione Isidoro di Siviglia: arkhé vuol dire (anche) comando. Vedi L. Rocci, Vocabolario greco-italiano e vedi F. Montanari, Vocabolario della lingua greca. Ti consiglio di andarci piano a dargli della bestia, perché qui hai dimostrato di esserlo tu un bestione.

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Per alesandro77
by Precisino Friday, Aug. 05, 2005 at 4:57 PM mail:

Caro Alesandro (con una sola elle, come scrivi tu), quando imprarerai che un "Condreanu" non è mai esistito nella storia?

Precisino

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Gabriele o Michele?
by Precisino Friday, Aug. 05, 2005 at 4:59 PM mail:

Caro alesandro77,
la "legione dell'Arcangelo Gabriele" non è mai esistita, né in Romania né altrove.

Precisino

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1941 ?
by Precisino Friday, Aug. 05, 2005 at 5:01 PM mail:

Caro alesandro77,
i "fascisti antisemiti della Romania" non solo non sono "saliti al potere" nel 1941, ma nel 1941 ne sono stati espulsi dal Generale Ion Antonescu.

ASINO, ASINO, ASINO !!!

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ALESANDRO
by Precisino Friday, Aug. 05, 2005 at 6:49 PM mail:

ERRATA CORRIGE


ERRATA: Caro Alesandro (con una sola elle, come scrivi tu), (...)

CORRIGE: Caro Alesandro (con una sola esse, come scrivi tu), (...)

Effettivamente, "Alesandro" ha usato una sola "elle". Una volta tanto, per sbaglio, l'asino ha scritto giusto. Solo che poi ha scempiato la doppia "s". Forse perché temeva di evocare le SS ?

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gerenza e gerarchia
by Varrone Friday, Aug. 05, 2005 at 6:55 PM mail:

Caro Antifasci,
mi meraviglio che tu dica che nessuno ha mai confuso "gerenza" con "Gerarchia". Ti rinfresco la memoria:

"Gerenza?!?!ahhaha
by fasci ottocenteschi Saturday, Jul. 30, 2005 at 11:24 AM

Gerenza!?!?ma c'è scritto davvero così???
Ahahahahha...che ridere sti fasci e la loro mania delle gerarchie e del comando..... "

Hai fatto male a dare dell'imbroglione a Precisino. L'imbroglione sei tu.

Ciao,
Varrone

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MORTE AI FASCISTI!
by ì,o Friday, Aug. 05, 2005 at 6:58 PM mail:

La gente che mi ascolta non mi darà torto,
L’unico fascista buono è il fascista morto!

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Accento acuto, bestione!
by Precisino Friday, Aug. 05, 2005 at 7:04 PM mail:

Antifasci ha scritto: " (...) l'archè greca (...) "

Forse hai la tastiera che non funziona. Visto che vuoi parlare di questi argomenti così poco antifasci, dovresti sapere che nella forma traslitterata in caratteri latini la "e" finale di "arché" richiede l'accento acuto...

Ne sutor supra crepidam

Precisino

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Ih, oh! Ih, oh!
by scovasomari Friday, Aug. 05, 2005 at 7:25 PM mail:

La voce dell'asino ha ragliato:

MORTE AI FASCISTI!
by ì,o Friday, Aug. 05, 2005 at 6:58 PM mail:

La gente che mi ascolta non mi darà torto,
L’unico fascista buono è il fascista morto!


Immagino che l'anonimo Poeta abiti a Brisighella, dove esiste la celebre Via degli Asini.


Scovasomari






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mi cadono le braccia
by occorre correggere ancora.. Friday, Aug. 05, 2005 at 9:18 PM mail:

Condreanu e' stato notoriamente il capo della legione dell'arcangelo Gabriele ovvero i fascisti antisemiti e filonazi della Romania (che salirono al potere nel 1941...in piena guerra grazie alle pressioni naziste

allora ci riprovo anche io, così forse ti entra in zucca.
Il Nome è Corneliu (non Cornelius come scritto sopra da un'altra cima) Zelea Codreanu (e non Condreanu).
Non ho mai sentito nominare una presunta legione dell'arcangelo Gabriele. Codreanu era il capitano della Legione dell'Arcangelo Michele (sbagli solo il nome? No. se non sai il nome vuol dire che non sai un cazzo di loro, perdonate il francesismo. Quindi che ne parli a fare?).
Fascisti filonazi della Romania... talmente filonazi che non ebbero mai a che fare con Hitler (altrimenti avrebbero quantomeno preso il potere).
Appunto: salirono al potere nel 1941, in piena guerra grazie alle pressioni (???) naziste.
Essì. Apri un libro di storia, così scopri che non salirono MAI al potere, che nel 1941 la persecuzione contro di loro (da parte di un governo liberale prima e di un re dispotico che aveva operato un colpo di Stato poi) aveva raggiunto livelli odiosi e criminali mai visti, e Codreanu era stato già ammazzato (a tradimento e senza processo) dagli sgherri del re da qualche annetto.
Vi stiamo correggendo queste cazzate cento volte e ancora perseverate nell'ignoranza. In quanto a quello che accomuna etimologicamente gerenza e gerarchia... guarda che nelle miniere di carbone del Belgio c'è penuria di personale...

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quanta merda vi stanno tirando i fascisti...sveglia compagni
by redskin's75 Saturday, Aug. 06, 2005 at 10:29 AM mail: skinhead'sautonomiaoperaia

qui ci stiamo facendo tutti quanti una figura di merda colossale: compagni almeno prima di scrivere studiate un po' perche' sembra davvero che i fasci siano diventati dei professori d'universita'. Non pretendiamo tesi di laurea sulla storia del fascismo rumeno pero' almeno scrivete Codreanu nel modo corretto. Senno' i fasci poi si pensano "intellettuali"!!!!!!!!!!!!!!!!! ANDATE TUTTI AFFANCULO FASCISTI DI MERDA!!!!!!!!!! CONTRO IL FASCISMO LOTTA DURA SENZA PAURA

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<<i fasci siano diventati dei professori d'universita'>>
by hai capito proprio tutto! Saturday, Aug. 06, 2005 at 10:43 AM mail:

La figura di merda colossale la stai facendo tu con gli altri fascisti, che ti spacci per redskin (addirittura? chissà poi cosa significa nella tua testolina redskin) e ti rispondi da solo.

Quanto a ignoranza, non ti preoccupare: i fasci sono i primi anche di questa lista!

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Fasci ignoranti
by Un fascio ignorante Saturday, Aug. 06, 2005 at 10:55 AM mail:

Quanto a ignoranza, non ti preoccupare: i fasci sono i primi anche di questa lista!

Ecco i primi della lista dei fasci ignoranti:

Giovanni Gentile
Guglielmo Marconi
Luigi Pirandello
Filippo Tommaso Marinetti
Ezra Pound
Goffredo Coppola

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Sì, Guglielmo Marconi,
by Luigi Pirandello.. Saturday, Aug. 06, 2005 at 11:02 AM mail:


ti sei dimenticato Dante Alighieri!

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Hiddate Precisino e Aristotele
by Antifascista Saturday, Aug. 06, 2005 at 11:13 AM mail:

HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE HIDDATE PRECISINO E ARISTOTELE

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Mai stato iscritto al PNF
by Dante Alighieri Saturday, Aug. 06, 2005 at 11:31 AM mail:

Guglielmo Marconi e Luigi Pirandello erano iscritti al PNF. Io no, anche se i fascisti mi hanno arruolato post mortem per la mia profezia sul Veltro.

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HIDDATE ANCHE DANTE !
by Primo Levi Saturday, Aug. 06, 2005 at 11:39 AM mail:

Mai stato iscritto al PNF
by Dante Alighieri Saturday, Aug. 06, 2005 at 11:31 AM mail:
Guglielmo Marconi e Luigi Pirandello erano iscritti al PNF. Io no, anche se i fascisti mi hanno arruolato post mortem per la mia profezia sul Veltro.


Però hai scritto: "Se mala cupidigia alto vi grida, - uomini siate e non pecore matte, - sì che il giudeo di voi tra voi non rida".
SPORCO ANTISEMITA!

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in effetti Dante è più che sospetto
by Dante fascio Saturday, Aug. 06, 2005 at 1:16 PM mail:

cortesemente, leggete il "De Monarchia" di Dante (di famiglia guelfa -bianca-, di ideali ghibellini) e guardate un pò se non era fascio anche lui...

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DANTE MERDA
by FANTE FASCIO DI MERDA DEVI AGGIUNGERE Saturday, Aug. 06, 2005 at 2:22 PM mail:

CHE DANTE FOSSE UNA MERDA IO L'HO SEMPRE DETTO E LA SUA COMMEDIA E MOLTO SOPRAVVALUTATA

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Dante
by Petrarca Saturday, Aug. 06, 2005 at 5:27 PM mail:

Se ero fascista io, Petrarca non è stato da meno, perché era amico di Cola di Rienzo. Ma Cola, che volle fare il Duce e affrontare le più potenti famiglie di Roma, finì appeso per i piedi nel ghetto dei giudei.

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515
by Antifascista Saturday, Aug. 06, 2005 at 5:33 PM mail:

Dante, fascista, confessa! Che cosa hai voluto dire quando hai scritto che
"(…) un cinquecento diece e cinque,
messo di Dio, anciderà la fuia
con quel gigante che con lei delinque" ?

Non sarà che 515 si debba scrivere in cifre romane, DXV ?
E che si debba leggere DVX ?

Hiddate il fascio!

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a morte i fasci
by Dante fascio di merda Saturday, Aug. 06, 2005 at 10:08 PM mail:

DANTE ERA FASCIO PRE LITTERAM COME SI DICE E LA DIVINA COMEMDIA E UNA MERDA SOPRAVVALUTATA

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Pre litteram
by Scovasomari Monday, Aug. 08, 2005 at 12:29 PM mail:

DANTE ERA FASCIO PRE LITTERAM COME SI DICE E LA DIVINA COMEMDIA E UNA MERDA SOPRAVVALUTATA

1) "prae" si scrive col dittongo;
2) "prae" regge il dativo e non l'accusativo;
3) non si dice "prae litteram", ma "ante litteram"

TRIPLICE ASINO, VAI NEL BANCO DEGLI ASINI !!!

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Virgilio
by Scovanazi Monday, Aug. 08, 2005 at 12:37 PM mail:

Se Dante era fascio, Virgilio era nazi ! Era il Goebbels di Augusto !

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accidenti...
by x scovasomari Monday, Aug. 08, 2005 at 12:52 PM mail:

scovasomari, non vale, me li freghi sempre sul tempo! Dove lo trovo un altro compagno antifa che scrive pre litteram adesso?

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scovasomari dacci una mano con buscoglione va' che si ride...
by dagoberto husayn bellucci Monday, Aug. 08, 2005 at 3:26 PM mail: shiaitalia@libero.it

scovasomari e anche quell'altro...precisino...dateci anche voi una mano con il buscoglione di turno ...il padansionista che sta mangiando gia' tanta di quella merda che potrebbe bastargli per venticinque secoli...non abbiamo ancora 'iniziato' ....pensate un po'.... datevi un occhiata agli ultimi commenti Au revoirs Dagoberto Husayn Bellucci , dir. resp. agenzia di stampa 'Islam Italia' da Haret Hreik , Beirut.... ps- ci serve un 'trequartista' per i 'lanci'...al resto , a rifinire, bastiamo e avanziamo ...non preoccupatevi!

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Errata corrige
by Scovasomari Monday, Aug. 08, 2005 at 4:49 PM mail:

A causa del caldo sono incappato in una svista, scrivendo:

" 2) "prae" regge il dativo e non l'accusativo; "

anziché

" 2) "prae" regge l'ablativo e non l'accusativo; "

Scusate.

Vostro Scovasomari

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Per i vari precisini
by Alberto Monday, Aug. 08, 2005 at 5:21 PM mail:


"Fascisti filonazi della Romania... talmente filonazi che non ebbero mai a che fare con Hitler (altrimenti avrebbero quantomeno preso il potere)".

Perchè Codreanu è morto nel 1938 esattamente il 30 aprile, fucilato. Che non ebbe rapporti con il nazismo lo dici tu. Il 30 novembre 1937 Codreanu dichiarava esplicitamente i suoi programmi in politica estera: "Sono per una politica estera romena al fianco di Roma e Berlino, al fianco di quegli Stati che hanno compiuto rivoluzioni nazionali contro il bolscevismo. Quarantotto ore dopo la vittoria del movimento legionario la Romania avrà una nuova alleanza con Roma e Berlino ed inizierà il cammino verso la sua missione storica nel mondo per la difesa della croce, della cultura e della civiltà cristiana".
Tralascio i suoi trascorsi in Germania, il suo viscerale antisemitismo, l'organizzazione delle guardie di ferro modellata sull'esempio delle SS, ecc.

"Appunto: salirono al potere nel 1941, in piena guerra grazie alle pressioni (???) naziste.
Essì. Apri un libro di storia, così scopri che non salirono MAI al potere, che nel 1941 la persecuzione contro di loro (da parte di un governo liberale prima e di un re dispotico che aveva operato un colpo di Stato poi) aveva raggiunto livelli odiosi e criminali mai visti"

Non fare il furbino, salirono al potere nel governo Antonescu nel 1940, sai bene che Horia Sima (il nuovo capo delle Guardie di ferro) entrò come Vicepremier in tale governo, si abbandonò a devastazioni e pogrom contro gli ebrei. Nel 1941 tentò un colpo di stato credendo che i nazisti lo appoggiassero, ma in realtà Antonescu (che era di destra anche lui), si era già accordato con i nazi e quindi il tentativo fu sventato.
se mi permettete la similitudine, fecero la fine delle SA.
Questo per essere precisi e non precisini.

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Come morì C. Z. Codreanu
by Precisino Monday, Aug. 08, 2005 at 5:48 PM mail:

Hai scritto:
"Perchè Codreanu è morto nel 1938 esattamente il 30 aprile, fucilato."

Vedo che ti sei informato, ma non abbastanza.
1) Codreanu morì esattamente nella notte tra il 29 e il 30 novembre 1938, nella selva di Tancabesti.
2) Non fu fucilato. Fu strangolato col filo di ferro, lui e altri 13 legionari. Poi sui loro cadaveri fu gettato acido solforico. La radio disse che erano stati uccisi a fucilate mentre tentavano la fuga.

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per essere precisi
by Alberto Monday, Aug. 08, 2005 at 6:20 PM mail:

Precisino dimentichi di dire chi lo fece!
I Comunisti, gli ebrei, gli anarcolibertari?
Nossignore, nel 1938 Re Carol si recò a Berlino a consulto con Hitler comprese che la "Guardia di Ferro" poteva rappresentare una pericolosa alternativa al suo potere.
Sempre per essere precisi e non precisini.

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L'assassinio di Codreanu
by Precisino Monday, Aug. 08, 2005 at 7:43 PM mail:

Qualche giorno prima di andare a Berchtesgaden, Carol II era stato a Londra. Lì ricevette il mandato di eliminare Codreanu.
Dai Tischgespraeche (e se vuoi ti cito la pagina esatta)risulta che Hitler, quando apprese dell'assassinio di Codreanu, ebbe un accesso di furore e fu lì lì per ordinare l'invasione della Romania.

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ma dove sei finito buscoglione? ancora al cesso? dai ora non esagerare!
by dagoberto husayn bellucci Monday, Aug. 08, 2005 at 7:44 PM mail: shiaitalia@libero.it

goffredo buscoglione esci dal cesso, smettila di masturbarti che tanto non ci riesci ....e fatti un giro sui viali milanesi dai tuoi 'amichetti' trans...padansionista dei miei coglioni esci dal cesso e scrivi...che 'poi' si ride ...au revoirs Dagoberto Husayn Bellucci, da Beirut

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Comunisti, anarcolibertari, ebrei
by Precisino Monday, Aug. 08, 2005 at 7:44 PM mail:

Post scriptum. Nel 1938 non esistevano in Romania né comunisti né anarcolibertari. Quanto agli ebrei, ce n'erano circa 800.000.

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precisone
by Miko Makula Monday, Aug. 08, 2005 at 9:21 PM mail:

Perchè Codreanu è morto nel 1938 esattamente il 30 aprile, fucilato. Che non ebbe rapporti con il nazismo lo dici tu. Il 30 novembre 1937 Codreanu dichiarava esplicitamente i suoi programmi in politica estera: "Sono per una politica estera romena al fianco di Roma e Berlino, al fianco di quegli Stati che hanno compiuto rivoluzioni nazionali contro il bolscevismo. Quarantotto ore dopo la vittoria del movimento legionario la Romania avrà una nuova alleanza con Roma e Berlino ed inizierà il cammino verso la sua missione storica nel mondo per la difesa della croce, della cultura e della civiltà cristiana".
Tralascio i suoi trascorsi in Germania, il suo viscerale antisemitismo, l'organizzazione delle guardie di ferro modellata sull'esempio delle SS, ecc.

scusa ma niente di tutto questo rientra sotto la categoria di "rapporti con il nazismo", che presuppongono ben altro che una semplice dichiarazione tipo "saremo accanto a Roma e a Berlino per una collaborazione" (e lo sai anche tu). I suoi trascorsi in Germania risalgono ai primi anni Venti per motivi di studio e di lavoro, il viscerale antisemitismo non aveva basi razziali ma era l'odio di chi vede la sua terra soggiogata e ridotta alla fame da un invasore armato delle armi dell'alta finanza internazionale (hai letto Codreanu a quanto apre quindi sai che lui non parlava di razza inferiore ma delle condizioni dei contadini e dei montanari rumeni), e la Guardia di Ferro modellata sulle SS mi sembra un azzardo. Anzi, c'erano notevolissime differenze, alla fin fine l'unica similitudine era che erano due organizzazioni politiche e "militari" (ma con molte virgolette nel caso rumeno), di questo passo ci stanno bene anche pompieri e boy scouts.

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Per precisino
by Alberto Monday, Aug. 08, 2005 at 10:09 PM mail:

Furbino, guarda che io detto che andò (Carol II nel '38) da Hitler ed egli (Carol II) comprese il reale pericolo della guardia di ferro, non che Hitler ordinò di uccidere Codreanu!!
Questo è uno dei tanti fatti che dimostra i rapporti amichevoli tra la guardia di ferro ed il nazismo a parte il violento antisemitismo che li accomunava.
Ti sei scavato la fossa da te!
A riguardo ai comunisti ed agli anarcolibertari era ovvio che ti prendevo in giro. Comunque per la precisione e tu lo sai non fare lo gnorri, dal '32 al '36 governò un governo di centro sx in cui emergeva la figura di Titulescu.
Ah per non dimenticare a parte pogrom contro ebrei ed oppositori (a loro), quelli della guardia di ferro assassinarono il primo ministro Duca nel '33 e poi ci fu un fatto alquanto sconcertante, Codreanu scampò ad un tentativo di avvelenamento nel 1934 condotto dal suo vice Mihail Stelescu. Il movimento si scisse e Stelescu fondò un proprio raggruppamento politico.
Si ammazzavano anche tra di loro!

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Per Miko Makula
by Alberto Monday, Aug. 08, 2005 at 10:19 PM mail:

Bene bene, abbiamo un'ermeneuta dell'innocenza, ti rinvio per alcuni punti alla risposta fatta dal sottoscritto a precisino. Certo che comunque, va sottolineato che i rapporti tra la "Guardia di Ferro" e il Nazionalsocialismo tedesco iniziarono assai tardi (verso il 1936) e non furono mai lineari.
Questi legami tardivi e precari erano dovuti ad una serie di fattori. In primo luogo i "Guardisti" erano orgogliosamente convinti di essere stati gli anticipatori delle tendenze razziste che solo successivamente si manifestarono in Germania. In secondo luogo Codreanu era convinto che il nazismo si identificasse con il concetto di "razza" trascurando colpevolmente la religione.
La "Guardia di Ferro" intuiva - per molti versi non a torto - che il Nazismo puntava a divenire esso stesso "religione laica".
Certo, forse niente a che vedere con il biologismo mengeliano, ma certo i pogrom ci son stati. Perdonatemi la similitudine, ma molte attinenze con il razzismo spirituale di Evola ci sono.
Che i Boy scouts, torna a studiare bimbo.

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Pogrom
by Precisino Friday, Aug. 12, 2005 at 12:43 PM mail:

Alberto ha scritto: "Ah per non dimenticare a parte pogrom contro ebrei ed oppositori (a loro), quelli della guardia di ferro assassinarono il primo ministro Duca nel '33 (...)"

Precisino chiede: Sei in grado di citare un solo pogrom attuato dalla Guardia di Ferro nel periodo di cui stai parlando (ossia prima della morte di Codreanu)?

Per il resto, complimenti per esserti finalmente convinto che: 1) Codreanu non fu fucilato, 2) non fu assassinato il 30 aprile 1938, 3) nel 1938 non c'erano in Romania né comunisti né anarcolibertari.

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Pogrom
by Scovasomari Friday, Aug. 12, 2005 at 4:22 PM mail:

Alberto ha davvero scritto "pogrom contro ebrei ed oppositori" ?

Se ha scritto così, è un asino. Infatti un pogrom, come scrive l'ebreo Giacomo Devoto nel suo Dizionario della lingua italiana, è una "sommossa sanguinosa contro gli Ebrei", ma non contro gli "oppositori", che non sono necessariamente ebrei.

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X furbino precisino
by Alberto Friday, Aug. 12, 2005 at 4:23 PM mail:

Forse non esistevano i comunisti, ma per Codreanu esistevano, visto che sovente si esprimeva con "giudeame comunista", forse oltre che paranoico antisemita, è stato anche precursore di Berlusconi? Lo gnorri non lo puoi fare con me.
I pogrom, sono stati fatti dalla Guardia di ferro successivamente alla morte di codreanu. Per forza non erano ancora saliti al potere!! E due volte gnorri.
Cosa vuoi farmi credere che Codreanu al "giudeame comunista" gli avrebbe fatto le carezze!?
Insomma, la Guardia di ferro, è uno dei movimenti più ossesivamente paranoici a riguardo gli ebrei.
Antisemitismo mistico è la parola giusta. In alcuni passi Codreanu rivendica prima dei nazi l'imprimatur dell'antisemitismo in Europa, sventolando il pensiero del suo mentore Cuza.
Fatti non pugnette.

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X furbino precisino e scovasomari
by Alberto Friday, Aug. 12, 2005 at 4:28 PM mail:

Siete lenti, troppo lenti.

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Speude bradeos
by Pitagora Friday, Aug. 12, 2005 at 5:25 PM mail:

Festina lente

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Dov'è il pogrom?
by Precisino Friday, Aug. 12, 2005 at 5:35 PM mail:

Adesso Alberto ha cambiato versione e ha scritto: "I pogrom, sono stati fatti dalla Guardia di ferro successivamente alla morte di codreanu. Per forza non erano ancora saliti al potere!! "

Molto bene. Allora citami un pogrom avvenuto nel periodo in cui i legionari erano al governo.

Precisino

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Festina lente
by Precisino Sunday, Aug. 14, 2005 at 11:28 AM mail:

Sono sempre in attesa di una risposta.
"Festina lente", come dice il signor Pitagora qui sopra, ma "festina"

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Per Alberto
by Precisino Sunday, Aug. 14, 2005 at 12:47 PM mail:

Aspetto pazientemente la risposta...

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per la precisione
by Miko Makula Sunday, Aug. 14, 2005 at 1:01 PM mail:

ad essere precisi, un movimento comunista (non partito) c'era eccome, e tentava di insinuarsi nelle fabbriche e nelle università (dove i professori nel senato accademico tuonavano "il sole sorge a Mosca". da brividi, povera Romania). Tutto il resto opposto da Alberto mi sembrano solo opinioni personali. I rapporti col nazismo "non lineari" (?), il fatto che non volessero avere rapporti col nazismo perché pretendevano il copyright dell'antisemitismo (quando invece questo argomento era usato da Codreanu solo per dimostrare che loro da Hitler non prendevano soldi, come invece affermavano i loro oppositori), la paranoia verso gli ebrei (e certo! Ma avevano in mano l'economia del paese, finanziavano tutti i partiti, devastavano i monti dei Motzi impiantandovi segherie, rovinavano i piccoli commercianti rumeni, avvelenavano il paese con le campagne infamanti della loro stampa. Ma Codreanu non se l'è mai presa con un ebreo "in quanto tale". Ai mendicanti ebrei faceva addirittura l'elemosina, eppure era già povero lui). Riguardo ai pogrom... beh... aspettiamo... ma dire "se Codreanu fosse stato vivo avrebbe fatto i pogrom", scusa, non vale.

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Un p.c. fantasma
by Precisino Sunday, Aug. 14, 2005 at 4:53 PM mail:

Signor Miko Makula, quello che scrive è per lo più esatto e Precisino non può che complimentarsi con Lei.
Quanto alla presenza di un partito comunista in Romania, però, resto sulle mie. Se è vero (ed è vero) che subito dopo la grande guerra ci furono le manifestazioni filocomuniste da Lei ricordate, successivamente non si ha notizia di attività comuniste in Romania, tant'è vero che subito dopo la seconda guerra mondiale i comunisti vengono... importati.
Il motivo dell'assenza di un partito comunista in Romania è semplice: se c'era un'opposizione popolare (contadina e operaia) all'oligarchia, questa opposizione era rappresentata dalla Guardia di Ferro.

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X gli idioti negazionisti
by Alberto Sunday, Aug. 14, 2005 at 7:00 PM mail:

Siete solo dei nazistelli da quattro soldi, i pogrom non sono esistiti?
Vada via al cul e studia.
Nazi Raus gegen nazi

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Bugiardo
by Precisino Sunday, Aug. 14, 2005 at 7:02 PM mail:

Tu hai detto che sono esistiti in Romania nel periodo del governo nazional-legionario.
Sei bugiardo o ignorante o tutt'e due le cose. E allora ti rifugi nelle frasi fatte.

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"Vada via al cul" ?
by Scovasomari Sunday, Aug. 14, 2005 at 7:06 PM mail:

ASINO!
Non si dice "vada via al cul", ma "va (a) da' via al cul" (grafia semplificata).
Parla in yiddish, che forse ti riesce meglio...

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Via i negazionisti
by Alberto Sunday, Aug. 14, 2005 at 7:07 PM mail:

I pogrom furono fatti da Horia Sima nel 41 e tu lo sai.
Ho già detto troppo per un negazionista, non mi spreco.
Fuori dai coglioni nazista di merda.

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Pogrom
by Precisino Monday, Aug. 15, 2005 at 11:07 AM mail:

Vuoi dirmi la data esatta del pogrom che sarebbe stato fatto da Horia Sima nel periodo del governo nazional-legionario?

Se non me la dici, confermi di essere un bugiardo, capace solo di dare del nazista a chi ti incastra quando menti.

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tov! scovasomari...tov! ....
by D.H.B. da Beirut Monday, Aug. 15, 2005 at 11:37 AM mail:

...visto che 'questi' parlano yiddish....Io di pogrom in Romania proprio non me ne ricordo pero' ci sarebbe la storia dei motzi (se non sbagliamo la pronuncia)...popolazioni rumene delle regioni transilvane e delle montagne ai confini settentrionali (Muramures....la conosciamo 'bene' ...la ns. ex moglie veniva da Satu Mare...) che si videro spoliare dall'usurocrazia dei "buddisti" (...sempre 'sti maledetti buddisti...o ma sono proprio dei bei rompicojoni...) Scommettiamo che scovasomari e precisino, che hanno certamente piu' testi a disposizione del sottoscritto, sapranno "dirci qualcosa".... In attesa porgo i piu rispettosi saluti a Scovasomari e Precisino affermatori di Verita' Storiche! Au revoirs D.H.B.

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fasc'ignùrant
by . Monday, Aug. 15, 2005 at 1:26 PM mail:

sti fasc stan'tant'gnùrant che non conoscono manco le loro fonti.
Heidegger,uno dei primi rettori nazisti,faceva anche il filosofo ed era molto quotato.Per lui l'archè è "l'avvio dominante" e quindi traducibile ,al massimo,con "dominio" come concetto impersonale e non col "comando" del "capo".
Archè, è la reggenza di un trave di legno rispetto alla costruzione superiore in calce.La regge,non la "comanda".Al massimo la domina in quanto,apunto,struttura reggente.
Così come l'archè dell'architetto (archè-tèchtòn) è il principio che regge la sapienza tecnica della costruzione.
L'archè ha tre caratteristiche:avvio(inizio),dominio (reggenza),e apertura (l'aprente concedere).
Tutto il resto sono cazzate.
E lasciate perdere i fasci paranoici su queste discussioni inutili;sono la spazzatura sociale di una data epoca,van lasciati cuocere nel loro brodo.

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Schizofrenia
by Scovasomari Monday, Aug. 15, 2005 at 5:06 PM mail:

Caro (Pinco) Pallino,
ma come! Prima invochi l'autorità del "rettore nazista Heidegger", poi inviti a lasciare "i fasci paranoici" nel brodo.
I fasci saranno anche paranoici, ma tu sei evidentemente schizofrenico.

Scovasomari

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correggiamo,microcefali
by poverini i destri Monday, Aug. 15, 2005 at 6:00 PM mail:

proprio non ci arrivano i fasci..non capiscono neanche chi ha sputtanato le loro interpretazioni da destra con mezzi ancora più di destra per fargli capire che sono sbagliate anche per i filosofi più destri..vabè ,i reazionari hanno la segatura nel cervello..

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Pallino, il monorchide
by .. Monday, Aug. 15, 2005 at 7:00 PM mail:

Hai l'ossessione della destra. Sei mancino? O monorchide sinistro?

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Heidegger: servire il popolo
by Precisino Tuesday, Aug. 16, 2005 at 10:57 AM mail:

Guardate quanto era "di destra" Heidegger:

" 'Lavoro', per noi, è il nome di ogni agire, regolato secondo un sapere, che sia retto dalla responsabilità del ingolo, del gruppo e dello Stato, e che costituisca un servizio per il popolo".



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De docta ignorantia
by Scovasomari Tuesday, Aug. 16, 2005 at 11:22 AM mail:

"Aiskhron siopan barbarous d'ean legein" (Euripide)

Dopo aver dato un più che convincente saggio della loro asinaggine, cercando di connettere etimologicamente "gerenza" con "gerarchia" e addirittura con "geriatria" (sic!), la dotta ignoranza indymediana adesso si appella all'autorità del "rettore nazista Heidegger" per negare che "arkho" significhi "comandare".
A smentire l'arrogante pretesa dei somari, basterebbe un qualsiasi vocabolario di greco. Ma, proprio perché sono somari e arroganti, gli improvvisati etimologisti vorrebbero dare lezioni nei campi che sono loro estranei.
E così, senza ovviamente aver capito un'acca della filosofia del linguaggio, che confondono con l'ermeneutica etimologica, ci vengono a dire che in "architrave" è presente il tema di "arkho" e di "arkhé".
Rinvio il dotto ignorante a un qualunque dizionario etimologico: per esempio, l'"Avviamento alla etimologia italiana" di Giacomo Devoto (così non potrà accusarmi di essere... "antisemita"). Lì, sub voce, scoprirà che "architrave" risulta dall'incrocio di due sostantivi italiani, "arco" e "trave", per cui "arkho" e "arkhé" non c'entrano proprio nulla.
E' chiaro, a questo punto, che la segatura nel cervello ce l'ha lui, il dotto somaro monosferico, il quale, di destra o di sinistra che sia, farebbe bene ad applicare a se stesso la massima con cui Apelle rispose al ciabattino presuntuoso: "Ne sutor supra crepidam".
Ammesso che il somaro in questione sappia un po' di latino.

Scovasomari

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Citazione di Heidegger
by Un curioso Tuesday, Aug. 16, 2005 at 11:24 AM mail:

Da dove proviene la citazione di Heidegger?

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Citazione di Heidegger
by Precisino Tuesday, Aug. 16, 2005 at 12:24 PM mail:

Gentile signor Curioso,
la citazione di Heidegger proviene dalla "Allocuzione ai lavoratori" che egli tenne lunedì 22 gennaio 1934.
Questo discorso si trova, tradotto integralmente da G. Zaccaria, alle pp. 168-173 degli "Scritti politici (1933-1966)" di M. Heidegger, ed. Piemme, Casale Monferrato 1998. La frase da me riportata è a p. 172.
Servo Suo,

Precisino

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Hiddate Heidegger!
by Antinazi Tuesday, Aug. 16, 2005 at 12:27 PM mail:

Hiddate Heidegger, il rettore nazista! Fuori da Indymedia!

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non si può farne a meno
by hai ragione Tuesday, Aug. 16, 2005 at 12:42 PM mail:

hidda, hidda! ...ché state facendo una figura di merda, ignoranti che null'altro siete. Hidda, hidda, affinché non si scopra quanta marcia ignoranza si annida nell'estrema sinistra e in Indymedia.

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Grande Scovasomari !
by Uno che passava di lì Tuesday, Aug. 16, 2005 at 12:43 PM mail:

Grande come sempre Scovasomari !

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un dubbio che mi assale leggendo Indymedia
by x scovasomari, esimio collega. Tuesday, Aug. 16, 2005 at 12:56 PM mail:

scovuccio, volevo proporti un interessante dilemma. Siccome i nARCOtrafficanti sono tutti agli ordini di un boss, cioè di un capo, che COMANDA... secondo te, nARCOtraffico deriva da arché / arkhé/ arquè (scrivo tre versioni indymediane così capiscono tutti)?
La questione andrebbe sviscerata.
E che dire dell'ARCObaleno, che oltre ad una coda ha anche un CAPO?

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.
by . Tuesday, Aug. 16, 2005 at 1:28 PM mail:

<<<Pogrom


by Precisino Monday, Aug. 15, 2005 at 11:07 AM mail:

Vuoi dirmi la data esatta del pogrom che sarebbe stato fatto da Horia Sima nel periodo del governo nazional-legionario?

Se non me la dici, confermi di essere un bugiardo, capace solo di dare del nazista a chi ti incastra quando menti. >>>>>

basta andare su google:
22 gennaio 1941-

http://www.olokaustos.org/geo/romania/romania05.htm

E adesso chi è il bugiardo?

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.
by . Tuesday, Aug. 16, 2005 at 1:31 PM mail:

....Il 22 gennaio 1941 all'alba la "Guardia di Ferro" tentò di impadronirsi del potere. Come era costume dei legionari le operazioni furono condotte in modo caotico e disorganizzato. Da parte sua Hitler rispettò i patti: alle unità tedesche presenti in Romania venne dato ordine di mettersi a disposizione di Antonescu.
Nei tre giorni di scontri la "Guardia di Ferro" venne dissolta. I capi (Horia Sima e Miahi Sturdza) trattarono la propria salvezza e - grazie alla mediazione dei tedeschi - partirono in esilio in Germania.
Prima che i combattimenti cessassero i legionari si diressero verso il quartiere ebraico di Bucarest. Secondo la stampa dell'epoca nel pogrom morirono 118 Ebrei ma probabilmente il bilancio fu più alto. Sinagoghe, appartamenti, negozi vennero devastati o distrutti. Un gruppo di Ebrei venne condotto nei boschi intorno a Bucarest e massacrato. L'addetto dell'ambasciata tedesca nel suo rapporto sui combattimenti di Bucarest scriveva: "Nell'obitorio di Bucarest si vedono centinaia di cadaveri ma per la maggior parte sono di Ebrei".....

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"Miahi Sturdza"
by Precisino Tuesday, Aug. 16, 2005 at 3:53 PM mail:

Per Pinco Pallino e Alberto Chippa.

Il "Miahi Sturdza" di cui parla l'ultimo "post" non è mai esistito nella storia.
Sulla sostanza della questione, avrete quanto prima un'ampia risposta.

A risentirci presto,

Precisino

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FUORI I FASCI DA INDY ....TUTTI!
by saputelli nazisti perche' non andate in culo? Tuesday, Aug. 16, 2005 at 4:08 PM mail:

Scovasomari, precisino, bellucci, amina, 911 siete tutti i giorni qua' sopra a rompere i coglioni. perche' non aprite un bel sito da soli cosi' vi divertite con le vostre paranoie nazistoidi e ci liberate dalla vostra immonda presenza? E' un consiglio che vi diamo perhce' ci pare che siete tutti un poco paranoici e schizzati, senza alcuna logica e senza le palle per rispondere con argomenti validi. I pogrom legionari sono un fatto storico come la shoa' che voi continuerete imperterriti a negare. Siete tutti quanti sulla stessa barca in piu' bellucci si mette anche a cazzieggiare di nichilismo e tira fuori foto di cantanti libanesi , 911 sbava di complotti mondiali, di alieni, di segni esoterici, di occultismo, di minchiate orgiatiche e di bush e chaeney che violenterebbero bambini con tanto di loggie massoniche e di grembiulini e cappucci. Ma state bene? e la sorella Amina prima posta cazzate in serie e dopo si scusa e inventa la storiellina che qualcun altro le ha postate al posto suo? Veramente uno piu patetico dell'altro/a. Siete proprio una bella squadra di stupidi fasci che vorrebbero anche fare i saputelli. A quelli come voi ci vorrebbe davvero una strigliata e di quelle forti. Andate da un altra parte che e' meglio ci libererete della vostra stupida presenza.

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Per il collega
by Scovasomari Tuesday, Aug. 16, 2005 at 4:14 PM mail:

Un collega mi scrive: "scovuccio, volevo proporti un interessante dilemma. Siccome i nARCOtrafficanti sono tutti agli ordini di un boss, cioè di un capo, che COMANDA... secondo te, nARCOtraffico deriva da arché / arkhé/ arquè (scrivo tre versioni indymediane così capiscono tutti)?
La questione andrebbe sviscerata.
E che dire dell'ARCObaleno, che oltre ad una coda ha anche un CAPO?"


Caro Colleguccio,
le questioni che mi proponi sono stimolanti e di grande interesse.
Io al "narcotraffico" e all'"arcobaleno" aggiungerei anche "arcobalestro", "arcocosecante", "arcocoseno", "arcocotangente". "arcolaio", "arcoscenico", "arcosecante", "arcoseno", "arcosolio".
Quanto alla loro connessione etimologica con il tema greco arkh-, potrai ottenere conferma dal prof. Somari, che di tale connessione è convintissimo, così come si è detto convinto (scomodando il defunto collega Heidegger) che "gerenza", "gerarchia" e "geriatria" hanno la medesima origine.
Chissà, forse il prof. Somari ti dimostrerà che anche "Marco", "varco" e "parco" vengono da "arkho".
Cordiali saluti,
Scovasomari

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Hidda hidda !
by Antinazi Tuesday, Aug. 16, 2005 at 4:22 PM mail:

Hidda Heidegger!
E hidda anche Carl Schmitt !

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Scovasomari, Precisino, Bellucci, Amina
by Scovasomari Tuesday, Aug. 16, 2005 at 5:39 PM mail:

"Scovasomari, precisino, bellucci, amina, 911 siete tutti i giorni qua' "

Su qui e qua l'accento non va !
E nemmeno l'apostrofo!

SOMARO !

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Alberto Chippa ha parlato a vanvera
by Precisino Tuesday, Aug. 16, 2005 at 6:04 PM mail:

E veniamo al pogrom della Romania.
Alberto Chippa, alias Pallino, fa ricorso al sito http://www.olokaustos.org e, sulla base di così eletta autorità, scrive:

"....Il 22 gennaio 1941 all'alba la "Guardia di Ferro" tentò di impadronirsi del potere. Come era costume dei legionari le operazioni furono condotte in modo caotico e disorganizzato. Da parte sua Hitler rispettò i patti: alle unità tedesche presenti in Romania venne dato ordine di mettersi a disposizione di Antonescu.
Nei tre giorni di scontri la "Guardia di Ferro" venne dissolta. I capi (Horia Sima e Miahi Sturdza) trattarono la propria salvezza e - grazie alla mediazione dei tedeschi - partirono in esilio in Germania.
Prima che i combattimenti cessassero i legionari si diressero verso il quartiere ebraico di Bucarest. Secondo la stampa dell'epoca nel pogrom morirono 118 Ebrei ma probabilmente il bilancio fu più alto. Sinagoghe, appartamenti, negozi vennero devastati o distrutti. Un gruppo di Ebrei venne condotto nei boschi intorno a Bucarest e massacrato. L'addetto dell'ambasciata tedesca nel suo rapporto sui combattimenti di Bucarest scriveva: "Nell'obitorio di Bucarest si vedono centinaia di cadaveri ma per la maggior parte sono di Ebrei"..... "

Come volevasi dimostrare. Durante il governo nazional-legionario (presieduto da Ion Antonescu con Horia Sima vicepresidente) non avvenne nessun pogrom.
Alla data del 22 gennaio 1941, infatti, il governo Antonescu-Sima non esisteva più.
Il giorno precedente aveva avuto luogo un colpo di Stato del Generale Antonescu contro l'ordine costituzionale in vigore. Il Movimento Legionario fu sorpreso dall'attacco di Antonescu e si difese come poté, resistendo all'atto di violazione della legge fondamentale dello Stato.
Dunque, come ho sempre sostenuto, contro le false affermazioni dei miei contraddittori, NEL PERIODO DEL GOVERNO NAZIONAL-LEGIONARIO (6 sett. 1940 - 21 gennaio 1941) NON EBBE LUOGO NESSUN POGROM.

Che cosa accadde allora il 22 gennaio 1941 ?

Lascio la parola a Horia Sima (Osservazioni sull'articolo del R. P. Angelo Martini S. J. "La Santa Sede e gli ebrei della Romania durante la seconda guerra mondiale", Munchen 1963, pp. 7-8):

"E' vero che durante gli scontri sono stati uccisi anche circa 120 ebrei, vittime di alcuni elementi di periferia che si servono sempre di simili occasioni per soddisfare i propri istinti incontrollati. Ma in questo infelice accaduto, la direzione della Guardia di Ferro non ha alcuna responsabilità. La prova è che durante quattro mesi di governo nazional-legionario, che hanno preceduto questi disordini, e quando le istituzioni dello Stato funzionavano normalmente, non si sono verificati simili fatti".

Alberto Chippa è servito. La prossima volta, faccia attenzioni a non parlare a vanvera.

Precisino

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quand'e' che postate info sui montanari rumeni oppressi dai "buddisti" usurai?
by per scovasomari e precisino by KANE ROGNOSO Tuesday, Aug. 16, 2005 at 6:15 PM mail:

Aspetto ancora quelle informazioni sulle condizioni di vita dei montanari della Transilvania e del Maramures. Qualcosa dovreste trovarlo sui testi del "Capitano", sul diario di Horia Sima, sulla "Guardia di Ferro - Per i Legionari" ecc. ecc.. E in quanto al poveraccio di sopra........lasciam perdere va' magari era solo uno di passaggio. Au revoirs D.H.B. da Maryaioun (Gianub Lubnan) GRANDI COME SEMPRE SCOVASOMARI E PRECISINO!!!!

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Le virgole !
by Scovasomari Tuesday, Aug. 16, 2005 at 6:23 PM mail:

Per l'autore del testo intitolato "Fuori i fasci da Indy... tutti!"

Avendo notato la tua scarsa familiarità con la punteggiatura, sottopongo alla tua cortese attenzione un articolo di Nae Ionescu sulla virgola. Se vuoi sapere chi è Nae Ionescu, chiedi ad Alberto Chippa, oppure vai a vedere direttamente su http://www.olokaustos.org

Scovasomari



LA VIRGOLA

Nae Ionescu




Ci sono persone molto per bene che, conversando in circostanze molto pacifiche, arrivano ad alzare il tono di voce e ad irritarsi per il semplice motivo che non sanno respirare in maniera conveniente quando parlano. Il caso è molto frequente: e mi sorprende il fatto che la medicina, pur avendo dato prova, soprattutto nell'ultimo quarto di secolo, di molta intelligenza, ingegno ed elasticità intellettuale, non ha preso in esame questo problema piuttosto preciso, la cui soluzione contribuirebbe sensibilmente a ridurre il numero delle persone assegnate alla categoria del tutto vaga dei "nervosi" o, peggio ancora, dei "nevrastenici".


Conosco però un altro caso, molto più interessante, che seguo da più di quindici anni; evidentemente, non in modo costante o sistematico; senza cercare o provocare occasioni; ma senza lasciarmene sfuggire una sola tra quelle che mi si presentano. Si tratta di una delle più grandi personalità della nostra cultura. Il nome non interessa. Interessa il caso.


E il caso, eccolo. La persona di cui parlo, in un certo periodo l'ho frequentata quasi quotidianamente. Da ciò si può dedurre che la conosco abbastanza bene. Anzi, mi permetterei di dire che gli sono anche amico. Il che significa che lo apprezzo in maniera straordinaria. Andiamo abbastanza d'accordo. Credo che, sebbene molto alla lontana e con un'infinità di sfumature che ci diversificano, su varie questioni la pensiamo fondamentalmente allo stesso modo; siamo, in fondo, spiritualmente affini.


Orbene, l'ho sentito parlare numerosissime volte, in dialoghi brevi o lunghi, in conferenze. Lo ho letto, in articoli o in studi. Ho sempre avuto la medesima impressione: non riesco a seguirlo abbastanza. Se lui parla e io prendo appunti, quando controllo gli appunti devo riconoscere che ha una linea unitaria di pensiero e un bell'impianto logico; ma se non prendo appunti, mi restano solo dei frammenti: interessanti ed esclusivi, ma non li posso sfruttare completamente. Spesso ho confrontato le mie impressioni con quelle di altri ascoltatori; la risposta è stata invariabilmente questa: molto interessante, ma con questo materiale e con queste idee si poteva fare una conferenza ancora più bella! Ciò, tuttavia, è inesatto. Perché, se leggi la medesima conferenza sulla base dello stenogramma, essa è priva di difetti. Strano, no?


Qualche giorno fa, ho letto un suo articolo più lungo del solito. Gli tenevo dietro a fatica. Il tema e le idee mi interessavano; ma non ero in grado di afferrare il filo dell'argomentazione. Mi dimostravo impotente e la cosa mi riusciva penosa. Tanto penosa, che mi risolvetti a smembrare tutto l'articolo, frase per frase. Non fu necessaria troppa fatica. Dalla seconda pagina, scoprii con meraviglia che il mio uomo non sa mettere le virgole. Queste occupavano i luoghi più fantasiosi. Non parlo di quelle davanti a lui, quelle di cui son piene le pagine; qui possono essere concesse... delle libertà. Ma se io scrivo, ad esempio: "il mio cavallo, corre", ossia mettendo la virgola dopo il mio cavallo, allora non si tratta più di una licenza. Ebbene, è più o meno in questa maniera che scrive il mio uomo. E' come se, dopo aver terminato di redigere una pagina, tu dicessi: dài, mettiamoci venti o trenta virgole. E le mettessi alla carlona, completamente a casaccio. "Una, dopo l'altra" (non esagero affatto: virgola più, virgola meno, che importanza ha?)


E invece ha importanza. La mia esperienza non si è fermata qui: ho preso una frase e ci ho messo le virgole nel modo più conveniente che ho potuto. Ma si è dato anche il caso impressionante che non ho potuto mettere le virgole. La frase si rifiutava di farsi disciplinare dalla punteggiatura. Eh, guarda che è grave! E ciò spiega tantissime cose!


Il mio uomo pensa in maniera logica, ma non sempre si esprime in maniera logica.


Queste righe gli possono capitare tra le mani. Non è escluso che si riconosca. Ma mi dispiacerebbe che se la prendesse. Perché non è per lui che ho scritto qui. In lui la mancanza di disciplina nell'espressione è compensata da grandi qualità di pensiero. Ma in altre persone? Il male, infatti, è diffuso.


Non scriviamo più in maniera logica, e non pensiamo più in maniera logica. Il nostro meccanismo intellettuale fa cilecca, come un motore ingolfato; va per conto suo, come un cavallo senza freno. Al nostro pensiero ordinario manca la più elementare disciplina.


Per via del mio mestiere sono a contatto permanente con gl'intelletti della nostra gioventù. E' desolante il modo come parlano: senza costrutto e senza senso; il modo come rispondono: sempre assieme alla domanda; come non sanno afferrare il nucleo di un'affermazione; come non sono capaci di comprendere la connessione di due idee; come non sanno distinguere il contrario dalla contraddizione; come non sanno fare un'analogia perché non sanno accostare i termini del medesimo grado e del medesimo genere; ecc.


Mi risponderete che, nonostante ciò, i ragazzi studiano la logica; al liceo e all'università. Lo sappiamo. Ma al liceo, così come viene studiata, la logica non serve a niente, perché è troppo difficile e sottile; e all'università... la logica è una disciplina filosofica. Perciò intervenire all'università sarebbe troppo tardi. Lo studente arriva qui con le possibilità di pensare già formate. (Ché proprio questo è lo scopo del liceo).


E allora? Allora ci inselvatichiamo.


Ci sono tuttavia i frutti della scuola scientifica, la quale avrebbe dovuto darci una generazione di intelletti vivaci, strettamente applicati alle realtà concrete. L'esperienza l'abbiamo fatta. I nostri figli hanno ruzzato abbastanza nei campi della "scienza positiva". Pensiamo che sia giunto il tempo di un lavoro più serio.


Perciò... tornare alla grammatica!


Evidentemente non faremo di ogni liceale uno Spinoza; è certo, però, che ogni diplomato sarà in possesso effettivo, come minimo, dell'istruzione elementare.


E questo sarà un guadagno.

16 luglio 1926



(trad. C. M.)

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X i nazicodardi
by Alberto Tuesday, Aug. 16, 2005 at 8:02 PM mail:

1) io mi firmo sempre qui come nel forum con "alberto", quindi lascia perdere con pallino ed altre amenità;
2) tu invece rubagalline nazista mascherato no. Sei un coniglio. Un codardo. Una merda;
3) a riguardo dei pogrom, già mi sono espresso. Sei un negazionista e con tali loschi figuri niente voglio avere a che fare. Passo e chiudo.
Nazi raus

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giusto un assaggio
by un po' di Maramures Tuesday, Aug. 16, 2005 at 10:05 PM mail:

da C.Z. Codreanu

(...) al principio del giugno 1930, un carro a due cavalli si fermò davanti alla porta di casa mia a Iasi: se scesero due preti, un contadino e sue figlio. Li ricevetti dentro casa; si presentarono: il prete ortodosso Ion Dumitrescu e il prete unito Andrei Berinde, il contadino Nicoara. "Veniamo col carro dal Maramures; viaggiamo da due settimane. Siamo entrambi preti a Borsa, uno unito e l'altro ortodosso. Siamo venuti perché alla pena che ci fanno gli infelici romeni del Maramures non possiamo più resistere. Abbiamo composto memoriali su memoriali, indirizzandoli a tutti quelli che ci venivano in mente: al parlamento, al governo, ai ministri, alla reggenza. Nessuna risposta, non sappiamo più cosa fare. Come ultimo tentativo, siamo venuti fino a Iasi a pregare gli studenti romeni di non abbandonarci. Parliamo in nome delle migliaia di contadini del Maramures ridotti alla disperazione. Siamo i loro preti, non possiamo chiudere gli occhi davanti a quello che vediamo. La nostra Stirpe muore. La pena ci spezza il cuore".
Li ospitai alcuni giorni e dissi loro:"l'unica soluzione che vedo è di organizzarli e cercar di sollevarne il morale. Devono sapere che non lottano da soli, e che combattiamo con loro, al loro fianco e per loro, e che la loro sorte dipende dalla nostra vittoria".
Per organizzarli, inviai nel Maramures Totu ed Eremeiu, e più tardi Savin e Dumitrescu-Zapada. Migliaia di contadini a Borsa e nelle valli vicine s'arruolarono nel nostro movimento.
I BUDDHISTI compresero il pericolo di un risveglio del contadinato romeno e iniziarono le provocazioni contro di noi. Vedendo poi che la tattica delle provocazioni non riusciva, ricorsero a un mezzo infernale: appiccarono degli incendi a Borsa, gettando la colpa addosso ai Romeni. I giornali BUDDHISTI cominciarono immediatamente a strepitare, chiedendo misure energiche contro i romeni che in pieno ventesimo secolo volevano organizzare dei pogrom. I due preti furono assaltati dai BUDDHISTI, insultati, percossi e inseguiti a sassate per parecchi chilometri. Alla fine vennero arrestati come agitatori e rinchiusi entrambi nella prigione di Sighetul.Marmatziei (...)

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un altro assaggio di Romania
by l'obolo dei Motzi Tuesday, Aug. 16, 2005 at 10:13 PM mail:

I contadini cominciavano a occuparsi di noi. Essi ci mandavano denari e partecipavano alle funzioni nelle chiese per noi, specialmente sui monti della Bucovina e in Transilvania dove penetrava Libertatea.

Ecco un piccolo esempio: Obolo dei Motzi per gli studenti di Vacaresti.
(Cuvîntul Studentzesc, N. 7 - Anno II - 4 marzo 1924).

«Tra i doni in denaro che hanno ricevuto gli studenti reclusi a Vacaresti dai contadini di molti villaggi di tutto il paese, se ne trova uno più splendido e più prezioso di tutti. È il dono mandato dai Motzi dei monti occidentali. Due, tre, quattro, cinque lei hanno tolto anch'essi da un angolo del cinturone o del fazzoletto, e li hanno avviati a valle pei sentieri battuti da Iancu. Li hanno mandati, insieme con l'anima loro, là, lontanissimo, a Vacaresti d'oltre monte, dove hanno sentito che stavano imprigionati i loro figli che avevano voluto salvarli dal bisogno e dall'ingiustizia, dalla miseria e dalla pena.
«Dal più povero angolo del paese, di cui la canzone dice, con tanta amara tristezza...
«Muntzii nostri aur poarta
Noi cersim din poarta 'n poarta»
Si è inviato agli studenti di Vacaresti il più prezioso regalo: un pugno di soldarelli e un brandello d'anima di mendicante «famelico e nudo senza riparo», anima che nasconde sotto un cencio il tesoro più prezioso: la salute, la sorgente inesausta di forza dalla quale muove, in tempo di pericolo di morte, la salvezza della Stirpe!
«I Motzi pensano agli studenti! Il loro cuore comincia a comprendere, a battere, a formarsi un nuovo ideale.
«È il segno migliore e più significativo!
«Vi indichiamo alcuni dei loro norni:
«Da Risca. vicino a Baia de Cris, hanno inviato: Nicolae Oprea, 2 lei; Nicolae Florea, 3 lei; N. Haragus, Aron Grecu, Tigan Adam, A. Hentziu, X. Bulg, Ion Asileu, Al. Vlad, N. Borza, N. Leucian, Antonie Florea, A. Leucian, tutti 5 lei ciascuno; N. Ciscutz, A. Riscutza; Ion Ancu, Salim Faur, 10 lei ciascuno; il prete N. Florea e K. Risu, 15 lei ciascuno; il notaio N. Baia e Dutzu Ruscutza, 20 lei ciascuno. Totale 210 lei».
I contadini avrebbero compreso e si sarebbero legati a noi con la loro anima forte e lungamente tenace, nell'attesa di un'ora di giustizia.



.

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MORTE AL BUDDISMO USUROCRATICO E MASSONICO!!!!
by D.H.B. da Maryaioun , sud Libano Tuesday, Aug. 16, 2005 at 10:25 PM mail: shiaitalia@libero.it

PROPRIO DELLE BELLE MERDE STI BUDDISTI USURAI E AFFAMATORI DEI POPOLI!!!!! Forza scovasomari e precisino diamoci sotto con le informazioni che ce ne' da sputtanare anche l'ultimo dei mohicani ( a proposito di indyani...) Ops...ho scritto "belle merde"....eppure oggi avevo promesso a Viviana di "moderare" i 'toni'....vabbe' sara' per domani (e poi sono anche l'unico ad aver aderito al Comitato n.c.n.f.u.k. o no?)....Au revoir (stavolta 'giusto' senza 's'...) D.H.B. dal sud Libano

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vediamo di elencare altri 10 buoni motivi per non amare i buddisti...
by PER SCOVASOMARI - DAGOBERTO HUSAYN BELLUCCI Wednesday, Aug. 17, 2005 at 9:48 AM mail: shiaitalia@libero.it

ABBIAMO CERCATO DI DARE 10 BUONI MOTIVI PER NON AMARE I BUDDISTI....VEDIAMO CARI SCOVASOMARI, PRECISINI, AMINA, 911 ECC. ECC. DI INCOMINCIARE A DARNE ALTRETTANTI...SIAMO CERTI CHE CI RIUSCIRETE....Au revoirs D.H.B.
p.s.- Noi non odiamo il buddismo e nemmeno i buddisti in quanto tali nella misura in cui , perlomeno, essi non odiano Noi.....che non siamo buddisti! (quelli come Noi i buddisti li chiamano "Goym" o 'Gentili'....ma anche seme di asino, sterco di maiale, avanzi di cane.... le Ns. donne "Goym" per loro sono tutte prostitute...e' loro permesso ammazzarci...la loro "religione" insegna loro che sono il popolo 'eletto' destinato a dominare la terra...nel frattempo, in attesa del "lieto evento" (IL GOVERNO MONDIALE BUDDISTA) si addestrano quasi quotidianamente con la mattanza di civili palestinesi prediligendo soprattutto bambini, donne e anziani.....'sti buddisti pero'...mika "scherzano"....al confronto Hitler e Stalin erano due birbantelli in apprendistato .... au revoir D.H.B.

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Un dono per il direttore Bellucci
by Precisino Wednesday, Aug. 17, 2005 at 10:31 AM mail:

In seguito alle insistenze del direttore Bellucci a proposito dei montanari transilvani messi alla fame dai "buddhisti", mi ero ripromesso di trascrivergli il paragrafo di "Pentru legionari" intitolato "L'obolo dei Motzi".
Vedo adesso che ci ha già pensato qualcun altro. Mi creda comunque, direttore Bellucci, che da parte mia l'intenzione c'era.
In ogni caso, non voglio lasciarla privo di un dono. Le offro, a proposito di "buddhisti", una bella citazione talmudica:

"Tob shebe-goyyim harog". Traduzione: "Il migliore tra i Gentili sia eliminato".

Suo
Precisino

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Lasciamo perdere il pallino
by Precisino Wednesday, Aug. 17, 2005 at 10:37 AM mail:

Alberto ha scritto:
"1) io mi firmo sempre qui come nel forum con "alberto", quindi lascia perdere con pallino ed altre amenità;
2) tu invece rubagalline nazista mascherato no. Sei un coniglio. Un codardo. Una merda;
3) a riguardo dei pogrom, già mi sono espresso. Sei un negazionista e con tali loschi figuri niente voglio avere a che fare. Passo e chiudo.
Nazi raus"

Gentile (gentile?) signor Alberto,
non se ne abbia a male per il "Pallino". Via, c'è di peggio nella vita.
Anche lei, però, non trascenda con le volgarità.
La devo comunque ringraziare per avermi chiarito il significato di "negazionista": a quanto pare "negazionista" è chi nega le bugie raccontate dagli altri. Per esempio quella che aveva raccontata Lei circa l'inesistente pogrom attuato dal governo nazional-legionario della Romania.
Con stima immutata,
Precisino

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merci beaucoup......
by D.H.B. - Dagoberto Husayn Bellucci da Beirut Wednesday, Aug. 17, 2005 at 10:46 AM mail:

Ringraziamo per la bella citazione dal libro sacro del buddismo internazionale....continueremo a scrivere di buddismo per i prossimi 6789 ANNI! Au revoir D.H.B. in partenza per Cana (dove i buddisti assassini massacrarono oltre cento civili libanesi innocenti rifugiatisi in una postazione dei caschi blu ONU nell'aprile 96....vedrete prossimamente il dossier che ci auguriamo qualcuno inviera' in giornata per Noi....ci 'risentiremo' stasera probabilmente )

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raus raus raus
by il giocattolo è mio Wednesday, Aug. 17, 2005 at 1:51 PM mail:

una volta scoperto che era stata scritta l'ennesima inesattezza (vulgo: cazzata) hanno detto nazi raus con voi non ci parliamo.

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ue' ue' indymedia solo a me!!!
by bambino coglioncello e antifascista Wednesday, Aug. 17, 2005 at 2:09 PM mail: coglioncellorosso@hotmail.com

Ue' Ue' Ue' "mamma, mi hanno preso la macchinina" ue' ue' ue' ".....la rivoglio....e' mia!" ue' ue' ue' "questi cattivoni fascisti ..." ue' ue' ue' ...."sempre loro" ue' ue' ue' "chiamate qualcuno, le guardie presto , mamma mammina chiama le guardie" ue' ue' ue' .......

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compagni insistiamo con i pogrom in Romania?
by nazionalrivoluzionario veneto Wednesday, Aug. 17, 2005 at 2:28 PM mail: veneto front action

Continuerete per molto ad inventarvi inesistenti pogrom anti-buddisti in Romania? Gli unici assassinati, e anche a tradimento, furono i legionari ed il CAPITANO CORNELIU ZELEA CODREANU.....ONORE A CODREANU E ALLA LEGIONE

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x Bibì e Bibò
by . Wednesday, Aug. 17, 2005 at 2:55 PM mail:

<<< Alberto ha scritto:
"1) io mi firmo sempre qui come nel forum con "alberto", quindi lascia perdere con pallino ed altre amenità;
2) tu invece rubagalline nazista mascherato no. Sei un coniglio. Un codardo. Una merda;
3) a riguardo dei pogrom, già mi sono espresso. Sei un negazionista e con tali loschi figuri niente voglio avere a che fare. Passo e chiudo.
Nazi raus"

Gentile (gentile?) signor Alberto,
non se ne abbia a male per il "Pallino". Via, c'è di peggio nella vita.
Anche lei, però, non trascenda con le volgarità.
La devo comunque ringraziare per avermi chiarito il significato di "negazionista": a quanto pare "negazionista" è chi nega le bugie raccontate dagli altri. Per esempio quella che aveva raccontata Lei circa l'inesistente pogrom attuato dal governo nazional-legionario della Romania.
Con stima immutata,
Precisino >>>>

Intanto è un punto e non un pallino.

Scusi signor precisino ma lei dice:
"Punto a capo" o "pallino a capo"?

Poi puntino è una sorta di nick comune che in molti (anche di destra) usano-

Confesso che Codrenau non è proprio il mio argomento favorito (sopratutto a ferragosto) e come dicevo avevo fatto una rapida ricerca su Google e al di là di quando sia stato compiuto questo pogrom,
mi spieghi perchè dovrebbe essere veritiera la fonte
( pesantemente di parte, come del resto olokaust.org) che sostiene non + di 120 morti e non quella che invece ne parla di migliaia?

x Alberto
Mi deludi molto fratello: hai passato mesi a rompere il cazzo e ad urlare istericamente dando del Volkish praticamente a chiunque nel forum e adesso che ti trovi davanti dei fasci veri non vai oltre a un gegen nazi
Pfffui

x tutti e due
Io credo che la Cultura sia una cosa che in ogni caso deve portare ad un'apertura:"+ so e + so di non sapere".
Voi 2 invece, non temete si vede che avete passato ore e ore sui libri,
mi sembrate invece l'esatto contrario: il sapere usato come clava x dimoastrare alla platea di avere ragione-
Sembrate il prototipo dei concorrenti di certi quiz di Mike Bongiorno-

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lll
by .. Wednesday, Aug. 17, 2005 at 3:48 PM mail:

<<Mi deludi molto fratello: hai passato mesi a rompere il cazzo e ad urlare istericamente dando del Volkish praticamente a chiunque nel forum e adesso che ti trovi davanti dei fasci veri non vai oltre a un gegen nazi >>

Che dirti, anch'io ho passato i mesi a romper il cazzo nel forum avvertendo delle pericolose infiltrazioni di certi "compagni di strada" molto fantasiosi in materia di conflitto israelo-palestinese e questione ebraica. Gente che si presentava con l'amichevole maschera antimperialista. Ora che i compagni sono in ferie se la son finalmente tolta la maschera e stanno mostrando il loro vero volto. Attacchi ad indymedia, al marxismo, ai centri sociali, alle zecche, il complotto bolscevico-giudaico in sostanza: ecco qual era il loro vero obiettivo. Stiamo assistendo ad una vera e propria presa del potere sul NW e la cogliona di Bip che ancora crede che il pericolo fosse costituito da quello scimunito di sax.

Tutto è stato già abbondantemente detto, perciò non resta che...
Gegen Nazi

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CODRENAU (SIC)
by Precisino Wednesday, Aug. 17, 2005 at 5:10 PM mail:

"Confesso che Codrenau non è proprio il mio argomento favorito".

Gentile Signor Puntino,
non c'è bisogno che lo giuri. Si vede da come ne scrive il nome.
Cordiali saluti
Precisino

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Per il Signor Puntino
by Precisino Wednesday, Aug. 17, 2005 at 5:31 PM mail:

Gentile Signor Puntino,
Lei mi chiede una fonte diversa da quella che ho citata precedentemente (Horia Sima) e da quella citata dal signor Alberto (http://www.olokaust.org).
La accontento volentieri, citando uno storico della nuova Romania democratica (un diplomatico attualmente in servizio), che fornisce la cifra di 116 ebrei morti nel pogrom di Bucarest. Veda: Dragos Zamfirescu, Legiunea Arhanghelul Mihail de la mit la realitate, Editura Enciclopedica, Bucarest 1997, p. 327.
Se non Le è sufficiente, non esiti a dirmelo.
Cordiali saluti,
Precisino

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.
by . Wednesday, Aug. 17, 2005 at 5:58 PM mail:

Precisino ma non sveltino-
Rilegga: non è stato Alberto a tirare fuori Olokaust.org


...al limite mi piacerebbe discutere le "connessioni" arcangelich di Codreanu e soci: Michele, Gabriele e chi poi?

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Rettifica per il Signor Puntino
by Precisino Wednesday, Aug. 17, 2005 at 6:22 PM mail:

E' vero, è stato Lei, signor Puntino, a tirar fuori Olokaustos.
Mi scusi, ma Lei e il Signor Alberto Chippa vi somigliate tanto, che non riesco a distinguervi.
Quanto alle "connessioni arcangeliche"... scherza coi fanti e lascia stare i santi!
Vedo che ormai è ridotto al lumicino. Messo fuori combattimento da argomenti seri e fondati, ormai può solo tentare di far dello spirito. Tentare, niente di più.
Buon riposo agostano,
Precisino

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non ho capito la domanda
by Miko Makula Wednesday, Aug. 17, 2005 at 6:41 PM mail:

pardon... io "le so tutte" come ai quiz di Mike Bongiorno (parteciperemo io, Precisimo, scovasomari, il collega di scovasomari e qualche "gegen raus" a scelta?) ma questa... "connessioni arcangeliche"?
Non l'ho capita......

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invce che contro dieci fsci lottate contro Berlusca se potete
by amina donatella salina Monday, Aug. 22, 2005 at 10:15 AM mail:

Ma come abbiamo un Duce come Presidente del Consiglio proprietario di tutto stampa radio televisione e qualsiasi cosa in Italia e voi ve la pijate contro dieci fasci musulmani alleati a dieci compagni e a dieci fratelli (beh il PC russo sta con loro tanto dieci non sono ) ??Sembrate le 4 mozioni del Congresso di Rifondazione che sembrano tutte e quattro scritte nel 1917 invece che nel 2005.La quinta era quella di Bertinotti cvhe almeno aveva un senso socialdemocratico ma lo aveva.L'unica crtica marxista a Bertinotti e' quella di Costanzo Preve sul blog kelebek.
Non potete vivere coi miti dei morti di Reggio Emilia a cui loro contrappongono i morti loro.Ma ce e' un cimitero??

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Preve
by imPREVisto Monday, Aug. 22, 2005 at 10:24 AM mail:

Preve non fa testo. Da un po' di tempo sta coi nazifasci. Ha pubblicato per il Settimo Sigillo, per le Edizioni all'insegna del Veltro e in Francia per De Benoist.

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SALUTI AL PROF. COSTANZO PREVE....
by D.H.B. da Beirut Monday, Aug. 22, 2005 at 1:08 PM mail: shiaitalia@libero.it

...UN MARXISTA ....non un quaraquaqua....Uno che quando parla di Marx almeno sa di cosa parla. E salutiamo anche gli "amici" del Campo Anti-Imperialista (....decisamente poco 'graditi'...) e il Prof. Cardini. Indyani sveglia....Au revoir D.H.B.

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Antifascista?
by El Che Monday, Aug. 29, 2005 at 10:06 PM mail:

Chi ha iniziato questa assurda discussione si firma "antifascista", ma di certo non lo è: probabilmente rientra in quell'accolita di sionisti e berlusconiani infiltrati che sta conducendo la sua crociata contro i musulmani, Al-Awda, il Campo ed Eurasia. Smascherati più d'una volta, ora hanno iniziato a postare anche firmandosi "Freikorps Maurizio Lattanzio" e scrivendo slogan nazisti... se qualcuno ancora avesse dei dubbi su chi davvero è fascio qui!

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apprezziamo Che...apprezziamo
by K.R.R.A. x Che Monday, Aug. 29, 2005 at 10:49 PM mail: shiaitalia@libero.it

SAI COM'E' ORAMAI CI STIAMO 'ABITUANDO'....NO PROBLEM E AVANTI PER LA COSTITUZIONE DI UN FRONTE ANTIMONDIALISTA, ANTI-SIONISTA E ANTI-IMPERIALISTA. ONORE AL CAMPO ANTIMPERIALISTA E A CHI LOTTA PER LA VERITA'...Au revoir K.R.R.A. alia D.H.B.

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"Geopolitica fascista"
by Scovasomari Tuesday, Aug. 30, 2005 at 6:45 PM mail:

Gli autori del proclama iniziale hanno scritto:
"Carlo Terracciano (musulmano , in passato autoredi saggi antisemiti e di "Geopolitica Fascista" "

Questa mi era sfuggita: oltre che ad avere scritto "Rivolta contro il mondo moderno", adesso Terracciano diventa l'autori di alcuni articoli scritti oltre cinquant'anni fa, quando lui non era ancora nato...

ASINI! SOMARI! CIUCHI!

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Bentornato
by Indiano Tuesday, Aug. 30, 2005 at 6:49 PM mail:

Bentornato Scovasomari! Sentivamo la tua mancanza.

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Terracfciano ha scritto di geopolitica fascista. lo sappiamo bene scovastaminchia!
by antifascio militante Tuesday, Aug. 30, 2005 at 7:09 PM mail:

Vai a farti fottere fascio di merda tu e quell'altro stronzo di bellucci. Non siete altro che i soliti nazifascisti di merda. Tu scovasomarini la paghi e anche di brutto. E poi terraciano ha scriotto davvero un libro di geopolitica fascista anche se tu lo continuerai a negarlo: "La via imperialista del nazionalismo italiano" edizioni ser di Milano. Antifascismo militante.

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Geopolitica fascista
by scovasomari Tuesday, Aug. 30, 2005 at 7:17 PM mail:

Terracfciano ha scritto di geopolitica fascista. lo sappiamo bene scovastaminchia!
by antifascio militante Tuesday, Aug. 30, 2005 at 7:09 PM mail:




Vai a farti fottere fascio di merda tu e quell'altro stronzo di bellucci. Non siete altro che i soliti nazifascisti di merda. Tu scovasomarini la paghi e anche di brutto. E poi terraciano ha scriotto davvero un libro di geopolitica fascista anche se tu lo continuerai a negarlo: "La via imperialista del nazionalismo italiano" edizioni ser di Milano. Antifascismo militante.


Caro Ciuchino Somarino militante,
innanzitutto Terracciano si scrive con la doppia ci.
Quanto a "Geopolitica fascista", edito non da ser, ma da SEB
(asino bis!), NON è un libro di Terracciano, bensì una raccolta di articoli degli eminenti professori di geografia Massi e Roletto.
Il libro che ragliando tu citi, caro Ciuchino Somarino, è un altro.

Scovasomari


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Per il Direttore Bellucci
by Scovasomari Tuesday, Aug. 30, 2005 at 7:19 PM mail:

Per il Direttore Bellucci:

chi è stato, di grazia, a darmi per morto e sepolto e ad aver parlato di visite?

Scovasomari

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venghino sioriii!!! Venghino!!!
by titus Tuesday, Aug. 30, 2005 at 7:23 PM mail:

Evvai!!!!!!
E' tornato anche covasomari.
Il circo barnum riapre al completo...

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Scovasomari ci mancava proprio anche lui
by troll 76 Tuesday, Aug. 30, 2005 at 9:02 PM mail:

Davvero il circo ora e' proprio al gran completo Titolo del prossimo spettacolo: "Una lunga calda estate indyana"

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ma che sinistra è?
by per forza si firma scovasomari... Tuesday, Aug. 30, 2005 at 10:57 PM mail:

...qui di somari ce n'è a piovere! saranno fasci (lo sono?9 certo che però stanno facendo fare figure di merda a quelli di sinistra a ripetizione... ma tutti così ignoranti, cazzo?

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Post scriptum sui libri di Terracciano
by Scovasomari Wednesday, Aug. 31, 2005 at 10:54 AM mail:

Il Ciuchino Somarino militante aveva scritto:
"Vai a farti fottere fascio di merda tu e quell'altro stronzo di bellucci. Non siete altro che i soliti nazifascisti di merda. Tu scovasomarini la paghi e anche di brutto. E poi terraciano ha scriotto davvero un libro di geopolitica fascista anche se tu lo continuerai a negarlo: "La via imperialista del nazionalismo italiano" edizioni ser di Milano. Antifascismo militante. "

Dopo aver fatto notare le diverse asinate che il Ciuchino Somarino militante è riuscito a far stare in poche righe, ne segnalo adesso un'altra: il libro di Terracciano "La via imperialista del nazionalismo italiano" non riguarda la geopolitica fascista, bensì un aspetto della politica italiana PRECEDENTE il periodo fascista.
Ecco un'altra dimostrazione dell'attendibilità che hanno le "indagini" svolte da questi sbirri informatici, i quali, non essendo in grado di leggere un solo libro, attingono le loro informazioni dalle "schede" che altri asini più o meno militanti hanno compilate e hanno diffuso sulla rete.

Scovasomari

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chiarimenti
by esperti Wednesday, Aug. 31, 2005 at 11:03 AM mail:

le persone intelligenti di sinistra non discutono certo con i fascisti facendo il loro gioco e dando loro visibilità

purtroppo essere di sinistra non è un vaccino contro l'ignoranza, come conoscere in profondità le storie dei fascisti non procura automaticamente intelligenza politica, questo i fasci l'hanno dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio

in ogni caso, anche le provocazioni degli "ignoranti di sinistra" alla fine svelano la miseria morale del fascio di turno, non è fatica buttata e qualcosa si impara sempre

quelli che non imparano mai sono i fascisti, è la loro dannazione senza possibilità di redenzione, 'ndo vanno questi?....

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quando non ci sono argomenti...
by ...si parte di retorica e di insulti Wednesday, Aug. 31, 2005 at 11:40 AM mail:

miseria morale? Ma vaffanculo, va'.

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HIDDA IL FASCIO
by Superantifascista Wednesday, Aug. 31, 2005 at 11:41 AM mail:

non bisogna discutere coi fascisti se no ci facciamo figure di merda
lo sempre detto e lo ripeto che bisognerebbe hiddarli


hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio hidda il fascio

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Per Scovasomari
by Anna Maria Wednesday, Aug. 31, 2005 at 11:43 AM mail:

Con questi qui non si fa troppa fatica a scovare somari...

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Scovasomari
by Curioso Wednesday, Aug. 31, 2005 at 12:27 PM mail:

Scusate, ma da dove si può vedere che questo Scovasomari è fascista? Dai suoi post non risulta affatto.

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Bimensili e trimestrali
by Scovasomari Thursday, Sep. 01, 2005 at 12:09 PM mail:

Antifascista ha scritto:

" "Terra e Identita'" e' la distributrice ufficiale di "Eurasia" , nella sua sede modenese e' possibile reperire questo bimensile di "geopolitica" "

ASINO! Non sei nemmeno in grado di distinguere un bimensile da un trimestrale!
Dimmi: lo sai che cos'è un bimensile?

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