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Migliora l'emergenza cibo in Niger
by swissinfo Sunday, Jul. 24, 2005 at 2:56 PM mail:

Migliora l'emergenza cibo in Niger swissinfo 24 luglio 2005 09.14






Purtroppo ci sono volute le crude immagini di bambini malnutriti per mobilitare l'aiuto internazionale per il Niger
Purtroppo ci sono volute le crude immagini di bambini malnutriti per mobilitare l'aiuto internazionale per il Niger (Keystone)



Secondo gli operatori umanitari svizzeri in Niger, dove si stima che 3,6 milioni di persone affrontano la carestia, il cibo comincia ad arrivare.

Criticata la comunità internazionale per la lentezza con cui ha reagito alla crisi umanitaria nella nazione africana.

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Gli operatori umanitari svizzeri che operano in Niger criticano la comunità internazionale per la lentezza con cui ha reagito alla crisi umanitaria nella nazione africana.

"Gli aiuti cominciano ad arrivare lentamente, e la situazione migliora anche grazie alle piogge, che sono arrivate in anticipo. Le piante ricominciano a crescere e la gente si può nutrire", spiega a swissinfo Peter Bieler, capo dell'ufficio nigeriano della la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC).

Tuttavia Bieler lancia un monito: l'aiuto internazionale non dovrebbe essere interrotto, perché la carestia attuale porterà ad utilizzare l'intero raccolto per un uso immediato.

Il secondo paese più povero al mondo

"Sarà dura, i raccolti sono scarsi. L'aiuto umanitario serve soprattutto per evitare che gli individui più deboli muoiano di fame", aggiunge Bieler.

Per il Niger, il secondo paese più povero al mondo, il 2004 si è rivelato, dal punto di vista della situazione alimentare, particolarmente brutto. L’arrivo anticipato della pioggia durante la scorsa estate ha finito per favorire la schiusa delle uova delle cavallette migratorie del deserto.

Un brusco arresto delle precipitazioni in concomitanza con l’inizio dell’autunno ha finito poi per ridurre a zero la produzione foraggiera di una gran parte del paese, ciò che ha avuto quale conseguenza un considerevole aumento del prezzo dei cereali ed un notevole depauperamento del patrimonio bovino e caprino.

La vulnerabilità delle popolazioni coinvolte ha di conseguenza subìto un pericoloso incremento.

Già in maggio la DSC aveva stanziato un primo credito per il Niger di 332'000 franchi, e un secondo credito di 500'000 franchi era stato accordato in giugno.

"Quando abbiamo iniziato in maggio pensavamo che la comunità internazionale si sarebbe unita ai nostri sforzi. Ma non è stato così", dice Bieler, parlando dalla capitale Niamey.

Donatori scoraggiati dallo tsunami

Pia Wildberger, portavoce di Swissaid, che è responsabile di un altro progetto in Niger, gli fa eco. Uno dei problemi, secondo lei, è stata la prossimità della siccità in Niger con la catastrofe dello tsunami in Asia, che ha scoraggiato i donatori.

Purtroppo ci sono volute le immagini di bambini che morivano di fame, trasmesse dalle televisioni, perché la solidarietà internazionale cominciasse a muoversi. "Alla fine dell'anno scorso era già chiaro che ci sarebbe stata una carestia, a causa del cattivo raccolto.

La comunità internazionale avrebbe dovuto reagire molto più in fretta". Per ora il cibo arriva in alcune aeree del paese, ma non dappertutto.

Donazioni

Il coordinatore Onu per gli aiuti d'emergenza, Jan Egeland, ha annunciato che negli ultimi dieci giorni sono arrivate più donazioni che nei precedenti dieci mesi.

La comunità internazionale ha raccolto circa 25 milioni di dollari per il Niger e le Nazioni unite dovrebbero essere in grado di raggiungere la somma sperata di 30,7 milioni per gli aiuti immediati.

Egeland ha specificato che i primi avvertimenti dell'Onu, sulla gravità della situazione in Niger, erano stati emessi già lo scorso novembre, e reiterati in febbraio e marzo.

La federazione internazionale della Croce rossa e della mezza luna rossa, con sede a Ginevra, sta dal canto suo cercando di raccogliere 18 milioni di franchi per aiutare anche altri paesi dell'area sub-sahariana colpiti dalla carestia: il Mali, la Mauritania e il Burkina Faso.


swissinfo, Adam Beaumont, Geneva
traduzione, Raffaella Rossello

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stabile il disinteresse dei media
by ------ Sunday, Jul. 24, 2005 at 3:18 PM mail:

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Va malissimo, segnalate le prime morie di massa
by morti di fame Sunday, Jul. 31, 2005 at 12:56 AM mail:



In Face of Worsening Hunger in Niger, UN Steps Up Aid, Warns of Rising Deaths







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UN News Service (New York)

July 29, 2005
Posted to the web July 29, 2005

With hunger in Niger intensifying, the United Nations today warned of increasing deaths from communicable diseases in the impoverished West African country where thousands of children have already died, and almost doubled the number of people targeted for emergency food aid to 2.5 million.

The UN World Health Organization (WHO) said that beyond communicable illnesses, cases of water and sanitation-related diseases, diarrhoea, cholera, tuberculosis and malaria were expected to rise as a result of the hunger crisis, due to the effects of drought and the worst infestation of crop-devouring locusts in 15 years.

A WHO assessment mission is currently underway and the agency plans to provide support to Niger's health ministry in the areas of coordination, early detection of communicable diseases, and training of personnel to deal with severe malnutrition. It is also working with Niger on a new emergency strategy to provide drugs free of charge.

The UN World Food Programme (WFP) said it was progressively increasing the number of people targeted for aid and expected it to more than double to 2.5 million over the coming months on the frontline of one of the worst crises ever to hit Niger.

To date, WFP has been targeting 1.2 million, but it is already lifting its immediate objective to 1.6 million of the worst-hit victims.

The agency said it was on course to reach its target of dispatching some 4,220 tons of food aid to its non-governmental organization (NGO) partners by the end of the week. Earlier this week, a 25-strong convoy of lorries loaded with 996 tons of rice and 550 tons of pulses - vital components in WFP's food rations for Niger - set-off along the 800-kilometre road from Lomé, Togo, destined for Niamey - a five-day journey.

Some 15,000 tons of rice has already been offloaded at the port of Lomé, ready to be trucked north to Niger.

A technical fault in its Ilyushin-76 aircraft has forced a 24-hour postponement of WFP's planned airlift of high-energy biscuits out of the agency's humanitarian response depot in Brindisi, southern Italy. The flight is now scheduled for today with a second airlift planned for Sunday.
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Niger

Together, the two flights will carry 70,000 tons of high energy biscuits, enough to feed 100,000 of Niger's hungry, as well as essential non-food items, such as generators and mobile warehouses.

Last week the UN almost doubled its emergency appeal for Niger to $30.7 million and said it would increase it yet again. UN Emergency Relief Coordinator Jan Egeland said thousands of children had already died in the crisis.

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