Indymedia e' un collettivo di organizzazioni, centri sociali, radio, media, giornalisti, videomaker che offre una copertura degli eventi italiani indipendente dall'informazione istituzionale e commerciale e dalle organizzazioni politiche.
toolbar di navigazione
toolbar di navigazione home | chi siamo · contatti · aiuto · partecipa | pubblica | agenda · forum · newswire · archivi | cerca · traduzioni · xml | classic toolbar di navigazione old style toolbarr di navigazione old style toolbarr di navigazione Versione solo testo toolbar di navigazione
Campagne

autistici /inventati crackdown


IMC Italia
Ultime features in categoria
[biowar] La sindrome di Quirra
[sardegna] Ripensare Indymedia
[lombardia] AgainstTheirPeace
[lombardia] ((( i )))
[lombardia] Sentenza 11 Marzo
[calabria] Processo al Sud Ribelle
[guerreglobali] Raid israeliani su Gaza
[guerreglobali] Barricate e morte a Oaxaca
[roma] Superwalter
[napoli] repressione a Benevento
[piemunt] Rbo cambia sede
[economie] il sangue di roma
Archivio completo delle feature »
toolbarr di navigazione
IMC Locali
Abruzzo
Bologna
Calabria
Genova
Lombardia
Napoli
Nordest
Puglia
Roma
Sardegna
Sicilia
Piemonte
Toscana
Umbria
toolbar di navigazione
Categorie
Antifa
Antimafie
Antipro
Culture
Carcere
Dicono di noi
Diritti digitali
Ecologie
Economie/Lavoro
Guerre globali
Mediascape
Migranti/Cittadinanza
Repressione/Controllo
Saperi/Filosofie
Sex & Gender
Psiche
toolbar di navigazione
Dossier
Sicurezza e privacy in rete
Euskadi: le liberta' negate
Antenna Sicilia: di chi e' l'informazione
Diritti Umani in Pakistan
CPT - Storie di un lager
Antifa - destra romana
Scarceranda
Tecniche di disinformazione
Palestina
Argentina
Karachaganak
La sindrome di Quirra
toolbar di navigazione
Autoproduzioni

Video
Radio
Print
Strumenti

Network

www.indymedia.org

Projects
oceania
print
radio
satellite tv
video

Africa
ambazonia
canarias
estrecho / madiaq
nigeria
south africa

Canada
alberta
hamilton
maritimes
montreal
ontario
ottawa
quebec
thunder bay
vancouver
victoria
windsor
winnipeg

East Asia
japan
manila
qc

Europe
andorra
antwerp
athens
austria
barcelona
belgium
belgrade
bristol
croatia
cyprus
estrecho / madiaq
euskal herria
galiza
germany
hungary
ireland
istanbul
italy
la plana
liege
lille
madrid
nantes
netherlands
nice
norway
oost-vlaanderen
paris
poland
portugal
prague
russia
sweden
switzerland
thessaloniki
united kingdom
west vlaanderen

Latin America
argentina
bolivia
brasil
chiapas
chile
colombia
ecuador
mexico
peru
puerto rico
qollasuyu
rosario
sonora
tijuana
uruguay

Oceania
adelaide
aotearoa
brisbane
jakarta
manila
melbourne
perth
qc
sydney

South Asia
india
mumbai

United States
arizona
arkansas
atlanta
austin
baltimore
boston
buffalo
charlottesville
chicago
cleveland
colorado
danbury, ct
dc
hawaii
houston
idaho
ithaca
la
madison
maine
michigan
milwaukee
minneapolis/st. paul
new hampshire
new jersey
new mexico
new orleans
north carolina
north texas
ny capital
nyc
oklahoma
philadelphia
pittsburgh
portland
richmond
rochester
rogue valley
san diego
san francisco
san francisco bay area
santa cruz, ca
seattle
st louis
tallahassee-red hills
tennessee
urbana-champaign
utah
vermont
western mass

West Asia
beirut
israel
palestine

Process
discussion
fbi/legal updates
indymedia faq
mailing lists
process & imc docs
tech
volunteer

Vedi tutti gli articoli senza commenti
In piazza per Diop
by collettivo NoBorder_Napoli Wednesday, Aug. 24, 2005 at 12:14 PM mail:

Lunedì alle ore 9.00 in piazza Garibaldi

In piazza per Diop

Ibrahima Diop è stato aggredito e accoltellato in un call center nei pressi della stazione centrale di Napoli. E' morto dopo poco per emorragia degli organi interni. Ibrahima Diop è stato assassinato, probabilmente per pochi spiccioli, per una rapina, l'ennesima, perpetrata ai danni di immigrati. Perchè rapinare un migrante, magari clandestino, è facile e sicuro. Si sta rapinando qualcuno che già "lo Stato" ha definito come un senza diritti, un senza volto, un potenziale criminale. Pochi mesi fa a Giugliano un altro migrante, richiedente asilo, Job Augustine è morto in ospedale dopo cinque giorni di coma per essere stato gambizzato in strada. Job Augustine, il cui vero nome è risultato essere Moussa Munkaila, era cittadino del Niger, uno dei paesi più poveri del mondo, sconvolto proprio negli ultimi mesi da una terribile carestia. Aveva dichiarato di essere liberiano perchè era convinto che fosse l'unico modo per poter entrare in Italia, dichiarare di venire da un paese in guerra per non rischiare di essere espulso. Si era scelto un nome emblematico (Job= lavoro...) della sua voglia di costruirsi una possibilità. Una possibilità che gli è stata negata!
I soprusi sui migranti, anche nella nostra regione non si contano più. Sono i soprusi più facili, su chi è "vulnerabile" per legge, su chi non muove l'attenzione delle cronache. Poche settimane fa un barcone con oltre 100 persone è probabilmente affondato al largo delle coste siciliane, ma nessuno li ha cercati veramente e così i media hanno potuto dimenticare in fretta la "Spiacevole notizia".
Per questo saremo in piazza anche noi, insieme alle comunità dei migranti di Napoli e alle associazioni antirazziste lunedì prossimo, per non lasciarci intimidire dalla sopraffazione brutale, per rivendicare diritti, vita, dignità e contestare alle istituzioni le loro responsabilità nella clandestinizzazione dei migranti. Crediamo che tutte le associazioni, i movimenti sociali, le forze politiche e le sensibiità sinceramente democratiche debbano mobilitarsi per dimostrare quello che forse in Italia non è più scontato: che la vita di un clandestino vale proprio quanto tutte le altre!

Collettivo NoBorder_Napoli

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
In piazza anche per i tanti omicidi di stato di questa estate contro i fratelli migranti
by un comunista Wednesday, Aug. 24, 2005 at 12:38 PM mail:

Dovremmo riuscire ad urlare la nostra rabbia anche contro le centinaia di morti invisibili che questa estate, come le altre, ha registrato, nelle tante carrette del mare affondate nei mari attorno alla fortezza/Europa.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
IN PIAZZA PER MILLE DIOP
by FAHRENEIT 478 LA TERRA BRUCIA Wednesday, Aug. 24, 2005 at 2:52 PM mail:

Morte agli assassini senza volto

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
n'artro matto
by distinti saluti a sta minchia Wednesday, Aug. 24, 2005 at 6:10 PM mail:

ma questo che saluta sempre con i suoi distinti saluti del cazzo, mezzo fascio e mezzo guardia, è l'ennesimo matto che scrive su indymedia? ma quanti so'?

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ALTRI DUE VITTIME IN ALTRI INCIDENTI NELLA CAPITALE -
by rex516 oooO_Oooo Monday, Nov. 14, 2005 at 12:40 AM mail: rex516@insiberia.net

ALTRI DUE VITTIME IN ALTRI INCIDENTI NELLA CAPITALE - Sempre la scorsa notte, a Roma, altre due persone sono morte in altrettanti incidenti stradali avvenuti sul Lungotevere Flaminio, dove è deceduto un ragazzo di 28 anni in un 'frontalè fra due auto, e in via Aurelia Antica dove un uomo di 49 anni, forse colto da malore, è finito contro un muro con la propria auto. 13 novembre 2005

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
A Torino per la nuova Triennale
by rex516 oooO_Oooo Monday, Nov. 14, 2005 at 12:43 AM mail:

A Torino per la nuova Triennale Nella città in pieno fermento per le Olimpiadi, prima degli sportivi, a scendere in campo sono i giovani artisti. Protagonisti della dodicesima edizione di Artissima E di una grande novità: Torino Triennale Tremusei. Una collettiva di 75 emergenti da tutto il mondo STRUMENTI VERSIONE STAMPABILE I PIU' LETTI INVIA QUESTO ARTICOLO •Un giro nel Quadrilatero Romano Le mostre • Informazioni utili Capire dove va l’arte contemporanea, conoscere le tendenze del futuro, scoprire giovani talenti. Tre motivi per andare a Torino il weekend dall’11 al 13 novembre. Quando in città si apre Artissima, mostra-mercato specializzata nell’arte giovane, che riunisce al Lingotto oltre 150 gallerie. E contemporaneamente, T1-Torino Triennale Tremusei, una nuova kermesse dedicata alle ultimissime generazioni, che coinvolge istituzioni come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il Castello di Rivoli e la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea. Protagonisti della rassegna, 75 giovani selezionati in giro per il mondo dai curatori Francesco Bonami e Carolyn Christov-Bakargiev, con una squadra di collaboratori. Intitolata La sindrome di Pantagruel, questa prima edizione prende spunto dal celebre gigante protagonista dei romanzi dello scrittore francese François Rabelais. E riflette sull’insaziabile appetito, sul senso di onnipotenza e insieme di precarietà della nostra epoca, attraverso lavori e progetti inediti, che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video, dall’installazione alla performance. La Fondazione Merz Oltre che negli spazi già citati, il percorso espositivo si articola in altre sedi, fra cui, la nuova Fondazione Merz e il nuovissimo PalaFuksas. Qualche nome per orientarsi nella folla di nuovi talenti: Carlos Amorales e Damián Ortega dal Messico, Javier Téllez dal Venezuela, Jennifer Allora Guillermo Calzadilla dal Portorico. Fra gli italiani, la romana Micol Assaёl e i torinesi GAZEaBOut, con una spettacolare installazione a forma d’intestino al Castello di Rivoli. E ancora, il filmaker tailandese Apichatpong Weerasethakul, che presenta un video sullo Tsunami dal titolo Ghost of Asia. La manifestazione, poi, si arricchisce di due artisti di fama mondiale, a cui il Castello di Rivoli e la Fondazione Sandretto dedicano ampie personali. Una è la colombiana Doris Salcedo, che con abiti, mobili, oggetti di recupero mette in scena la violenza della storia in installazioni di grandi dimensioni. L’altro è il giapponese Takashi Murakami, che nelle sue opere, tra pittura, scultura, design e illustrazione grafica, rilegge la cultura pop del suo Paese, a partire dai fumetti manga. Ma il programma per il weekend non finisce qui, perché la febbre dell’arte esplosa a Torino contagia anche le gallerie cittadine, che sabato 12, dalle 21 alle 24, propongono un “dopo fiera” a base di cocktail, vernissage e incontri con artisti Hiropon, un'opera di Takashi Murakami (per informazioni tel. 011.54.62.84, www.artissima.it). Girando da una galleria all’altra, si potranno inoltre ammirare vie, piazze e monumenti della città illuminati da Luci d’artista, manifestazione che ogni anno annuncia l’arrivo del Natale, con le installazioni di alcuni dei più grandi maestri dell'arte contemporanea internazionale. Senza dimenticare che l’11 apre anche il Torino Film Festival (fino al 19 novembre, tel. 011.56.23.309, www.torinofilmfest.org). Con in programma, fra l’altro, una retrospettiva dedicata a Walter Hill (il regista del film culto I guerrieri della notte), un omaggio a Claude Chabrol e, in anteprima mondiale, sei episodi della serie Master of Horror diretti da Dario Argento, John Carpenter, Joe Dante, Mick Garris, Tobe Hooper, John Landis. E per concludere ballando fino all’alba, c’è Club to Club: festival dedicato alle ultime tendenze della musica elettronica, in scena, fino a sabato 12, al Teatro Juvarra, al Café Procope, al The beach e altri spazi

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Un giro nel Quadrilatero Romano Tante,
by rex516 oooO_Oooo Monday, Nov. 14, 2005 at 12:46 AM mail:

Un giro nel Quadrilatero Romano Tante, troppe le cose da vedere e da fare, per trovare anche il tempo di girare la città e scoprire come ha mutato pelle in vista delle Olimpiadi. Si può però fare un salto alla mostra 6 x Torino, dove il tema è indagato da sei grandi talenti della fotografia italiana, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Franco Fontana, Mimmo Jodice, Armin Linke e Francesco Jodice, in 300 scatti inediti, realizzati nel 2004-2005. Se poi si vuole esagerare, il calendario delle mostre riserva un’altra opportunità da non perdere: quasi 400 immagini, tra nudi, ritratti e nature morte, del grande fotografo americano Robert Mapplethorpe, messe per la prima volta a confronto con capolavori di maestri del passato, fra cui, Michelangelo, Tiziano, Canova, Rodin, Schiele. Intitolata Robert Mapplethorpe tra antico e moderno. Un’antologia, la retrospettiva è allestita nella palazzina liberty della Promotrice delle Belle Arti. Da qui, i cultori della passeggiata potranno immergersi nel verde del Parco del Valentino. Scoprire al suo interno la residenza sabauda del Castello, i giardini, le piante e le rare coltivazioni dell’Orto Botanico, il Borgo Medievale simile a un set cinematografico, costruito per la prima Esposizione internazionale nel 1884. I patiti dello shopping, invece, punteranno verso il Quadrilatero Romano, con la sua miriade di negozi e locali di tendenza. In via Bonelli, lo stilista ispano-vietnamita Walter Dang (tel. 011.43.80.094) propone abiti a metà fra minimalismo e stravaganza. Abiti fatti a mano da Autopsie Vestimentarie Nella stessa via, Alice Capelli ha aperto Autopsie Vestimentarie (tel. 011.43.60.641), un piccolo laboratorio-atelier che ospita le sue estrose creazioni: capi d’abbigliamento, borse, cappelli, gioielli, tutti realizzati a mano, spesso con imprevedibili accostamenti di materiali antichi e moderni. Abiti e accessori vintage dagli anni Trenta agli anni Ottanta si trovano da Stickyfingers (via delle Orfane 22/d, tel. 011.52.17.320); mentre le novità di giovani stilisti sono in vendita da Posh (via Amendola 6/b, tel. 011.51.78.779). Negozio di arredamento e oggetti per la casa, ma anche spazio per eventi e piccolo locale con cucina, Marco Polo è in via Sant’Agostino (tel. 011.43.60.037). Qui, l’Hafa Cafè (tel. 011.43.67.091) ha portato colori e suggestioni del Marocco nella fredda e severa Torino. Tra raffinate decorazioni, si gustano tè alla menta e dolci tipici, e si può fare anche shopping etnico nello spazio bazar. Sempre in via Sant’Agostino, l’enoteca I Tre Galli (tel. 011.52.16.027) è un classico per l’aperitivo; lo Zafferano Cafè (tel. 011.52.17.356) è invece ristorantino su due piani, dal menu sorprendente: di proprietà di Ricky Tognazzi, si gustano le ricette del mitico Ugo. Una camera del Boston Hotel Cambiando zona, l’AB Restaurant (tel. 011.43.90.618), di fronte al Duomo, è uno degli ultimi nati nel panorama della ristorazione e dell’intrattenimento in città. Ricavato dalla ristrutturazione di un antico palazzo, ha una sala ristorante che è un capolavoro d’interior design. E c’è anche uno spazio per ospitare concerti dal vivo e jam session. Per dormire, il Boston Hotel è un quattro stelle con 86 camere tutte diverse (una è ispirata a Diabolik) e opere di Andy Warhol, Lucio Fontana e altri artisti contemporanei alle pareti (via Massena 70, tel. 011.50.03.59, doppia b&b da 160 €). Punta tutto sul colore e su soluzioni di design anche l’hotel City: vicino alla stazione di Porta Susa, propone tariffe scontate durante il weekend

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Lettera aperta a Internet-News sulla liberta' d'espressione politica in Rete
by rex516 oooO_Oooo Monday, Nov. 14, 2005 at 12:52 AM mail:

Lettera aperta a Internet-News sulla liberta' d'espressione politica in Rete A pag. 14 la rivista Internet News pubblica un breve appello in cui giustamente si preoccupa dei possibili effetti liberticidi del neonato Registro "operatori della comunicazione" figlio della famigerata legge sull'editoria e di una anacronistica cultura che vorrebbe rendere la Rete figlia docile e ammaestrata dei Media tradizionali. Peccato pero' che poco piu' avanti (pp. 42-45) si lanci in un premeditato e vigliacco agguato contro una delle invenzioni piu' originali ed intriganti della Rete in tema di libera espressione politica: il netstrike ~ www.netstrike.it E' un'esplicita chiamata alla repressione in un momento delicato come questo in cui si sta mobilitando la protesta anti-G8. G8 contro il quale - fino a quando ci sara' permesso - rispondiamo in termini politici e mediatici con la presente lettera aperta. Espressioni come "i netstriker sono stati spesso identificati" e "l'invocata impossibilita' di accertamento di reati di massa commessi telematicamente si infrangera' PRESTO e in maniera inevitabile", sono pretestuose, prive di fondamento e a nostro modo di vedere un brutto segnale (in ordine al citato articolo e alle espressioni in esso contenute l'Avvocato Barbara Gualtieri e il Dott. Claudio Tistarelli hanno ritenuto di svolgere le osservazioni riportate piu' avanti). Eppure, il netstrike e' una pratica che si e' diffusa ampiamente negli ultimi 6 anni in tutto il mondo e seguita da svariati operatori dell'ordine pubblico (tutti colpevoli di omissione di atti di ufficio per non aver denunciato un reato?) e da quest'ultimi spesso (vedi rapporto dei servizi ed altro ancora) commentata proprio come pratica non-illegale. Il Netstrike - perfetta metafora del concetto di corteo reale - e' una legittima forma di espressione politica e culturale. Oltre ad averne pubblicato come gruppo un libro su di essa ("Netstrike, no copyright, etc.", Strano Network, AAA Edizioni, 1996) la pratica del netstrike e' stata recentemente descritta come atto artistico anche all'interno di un testo classico della storia dell'arte ("Arte e architettura dagli anni 60 ad oggi" di L. Vinca Masini, in "L'arte moderna - il secondo 900" di G. C. Argan, Edizione Sansoni per la scuola, Firenze, 2001). E allora diciamo fuori dai denti che qualora si pensi di reprimerla soprattutto in vista del G8, sara' segno che in Rete non e' piu' permessa agibilita' politica e culturale per chi si oppone allo stato di cose presenti e sara' quindi necessario trovare altre forme per esprimere eventuali dissensi. Proprio perche' il netstrike e' una forma di rappresentazione pubblica di un disagio politico attuata da una massa di persone che non facendo nulla di diverso dall'utilizzare forme di comunicazione assolutamente legittime e legali come i canali chat ed il browsing, rendono visibile un determinato disagio sociale, una comunicazione di massa mediatica che la controparte e' invitata a prendere in seria considerazione anche se l'effetto del netstrike e' simbolico e puramente temporaneo. Come sTRANO nETWORK - gruppo di lavoro sulla comunicazione che ha inventato questa pratica politica - siamo sempre stat* convint* della necessita' di rimanere su un piano politico e pubblico di discussione: solo questo mese, ad esempio, siamo presenti con le nostre argmomentazioni in un libro della ShaKe e sulla rivista Quaderni di Sociologia e nel corso degli anni abbiamo dialogato non solo con "spezzoni di movimento" ma anche con istituzioni ed enti privati a vario livello sempre e comunque nella ricerca e sperimentazione di nuovi strumenti tesi all'abbattimento di barriere sociali e comunicative. E vogliamo continuare a farlo senza spade di damocle sulla testa ne' nostra ne' di chi condivide i nostri ideali. La Rete - cosi' come il mondo reale - non ha certo bisogno di ennesimi giri di vite o bizzarre leggi liberticide ma piuttosto di nuovi stimoli per criticare e migliorare lo stato di cose presenti. Sempre di piu' tutto cio' rappresenta una questione di sopravvivenza sia delle persone (nella parte di mondo che non conosce ancora Internet) sia delle idee (nel mondo gia' tecnologizzato). gruppo di lavoro sulla comunicazione sTRANO nETWORK ~ http://strano.net

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Contro-argomentazioni giuridiche a cura di Barbara Gualtieri e Claudio Tistarelli:
by rex516 oooO_Oooo Monday, Nov. 14, 2005 at 12:54 AM mail: rex516@insiberia.net

Contro-argomentazioni giuridiche a cura di Barbara Gualtieri e Claudio Tistarelli: Il 21 di questo mese si svolgera' a Genova l'ennesimo "G8"; i temi della globalizzazione, dello sfruttamento dei paesi poveri e delle politiche affrontate per risolvere tali problemi rendono ogni meeting piu' teso. I problemi affrontati infatti, hanno un'importanza che non puo' non trovare contestatori. Gli ultimi si sono anche contraddistinti per il crescente susseguirsi degli scontri avvenuti tra le forze dell'ordine, preposte a tutelare capi di stato e spazi, sempre piu' grandi, a loro riservati ed accessibili, e contestatori di un sistema che tende ad uniformare il mondo alle grandi potenze occidentali (pur con tutte la contraddizioni che presentano). In questo sfogo di violenza il pensiero di politici e polizia da una parte, ed il popolo di Seattle dall'altra, e' stato soprattutto diretto a cercare un clima di serenita' e di manifestazioni pacifiche. In questo clima vengono a giudicarsi illecite condotte che hanno permesso, ad organizzazioni non governative e ad associazioni con diverse finalita', di sensibilizzare la pubblica opinione e rendere possibili alcuni boicottaggi. Stiamo parlando del netstrike, l'esempio di mobilitazione pacifica online piu' conosciuto. Consiste nell'invitare gli associati e non solo, a partecipare alla protesta collegandosi contemporaneamente, in un dato giorno e ad una data ora, al sito che si vuole rendere inutilizzabile. Esempi illustri possono essere riportati: Francia 1995, in protesta agli esperimenti nucleari furono bersagliati una decina di siti istituzionali; 1996 protesta per Silvia Baraldini, fu la volta del sito della Casa Bianca; senza parlare di Fast, sez. americana di Amnesty Internationalche tamite il netstrike ha ottenuto la scarcerazione da parte del governo turco, di un cittadino curdo torturato. Secondo il Sig. Girolamo De Rada (Internet News, Tecniche Nuove, n. 7, luglio 2001) tali comportamenti dovrebbero essere punibili a norma dell'art 617 quater, con la pena da sei mesi a quattro anni. Il Sig. De Rada forse presta un'attenzione letterale alla norma, senza collegarla a quella che viene definita la sua ratio. L'oggetto giuridico che la legge mira a tutelare e' infatti costituito dalla segretezza delle comunicazioni relative ad un sistema informatico e telematico. Non mira, invece, a proibire forme di protesta del tutto legittime e pacifiche che hanno per di piu' un effetto limitato nello spazio e nel tempo. Altrettanto si puo' dire circa l'art. 635 bis c. p.: la norma anche in questo caso mira a reprimere la criminalita' informatica (non pacifiche proteste); infatti al norma ha risolto il problema dei c.d. sabotaggi di software, difficilmente punibili attraverso l'art 635 c.p. per la definizione di "entita' incorporali" dei dati informatici, no rientrante nel concetto di "cose" del suddetto articolo. Cio', e non certo il netstrike, giustifica la necessita' di una nuova norma incriminatrice. L'art. 420 poi, con la pena da tre ad otto anni mirerebbe a tutelare l'interruzione, anche parziale del sistema, ma di chi con coscienza e volonta' compie un fatto diretto a distruggere o danneggiare sistemi informatici o telematici di pubblica utilita'. Ma chi adotta forme di protesta pacifica non vuole ne' distruggere ne' danneggiare alcunche'. Il netstrike si e' rilevato spesso un insuccesso; questo anche perche' i suoi organizzatori mirano a raggiungere un altro scopo: quello di richiamare l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica sulle cause che ne sono all'origine. Il fine e' quello di parlare dei motivi che spingono alla protesta. Infine e conclusivamente preme evidenziare il pricipio di legalita' vigente in diritto penale, che impone al giudice di attenersi alla precisa dizione della norma incriminatrice, senza indulgere in interpretazioni analogiche, ad evitare che il cittadino sia esposto a responsabilita' di maggior contenuto rispetto a quelle a cui il il cittadino medesimo, in base al principio di cui all' art 1 cod. pen sarebbe espressamente chiamato dalla norma incriminatrice. La sanzione da applicare ad una fattispecie che ne e' priva non puo' essere rinvenuta attraverso l'interpretazione analogica...in caso contrario l'interprete della legge si trasformerebbe in legislatore con marcata incidenza negativa sia sul principio di certezza si a sulla stessa efficacia determinante delle disposizione penali coinvolte in siffatta operazione interpretativa, diretta a correlare, con l'intervento del Giudice, il comportamento del soggetto attivo del reato (o della condotta asseritamente ritenuta tale..) ad una pena non costituente oggetto di specifica comminatoria legislativa. Alcuna norma penale ad oggi prevede il netstrike come reato;... alcuna interpretazione giurisprudenziale imperante ad oggi ha esplicitato una norma penale esistente nel senso di ricomprendervi in netstrike... nemmeno una interpretazione grossolana e forzata delle norme penali indicate dall'ottimo De Radaper quanto anzidetto ragionevolmente risulterebbe idonea a sussumere al fattispecie concreta "netstrike" ai modelli legali di reato dallo stesso suggeriti. Avv. Barbara Gualtieri Dott. Claudio Tistarelli Che cos'e' un netstrike? Netstrike o piu' propriamente corteo telematico e' una pratica di mobilitazione in Rete che consiste nell'invitare una massa considerevole di utenti possessori di accessi Internet e browsers a "puntare" i propri modem verso uno specifico URL ad una precisa ora e ripetutamente in maniera tale da "occupare" un sito web fino a renderlo inutilizzabile almeno per la durata della mobilitazione. Un'occupazione di "banda" simile ad un corteo fisico che occupa una strada fino a renderla inaccessibile ad altre/i. L'idea base e' quella che un'azione individuale in rete ritenuta legittima a tutti gli effetti se portata avanti contemporaneamente da una massa di utenti e su un comune indirizzo puo' causare un disservizio. benvenut* sul portale dell'arte della mobilitazione in Rete qui potete segnalare le coordinate del vostro corteo digitale e trovare consigli tecnici su come realizzare tecnicamente la vostra mobilitazione elettronica sempre che sia nutrita dagli storici principi di liberta', giustizia e fratellanza qui NON potete trovare ispirazioni per individuare le ragioni della vostra lotta oppure su come identificare i vostri antagonisti, se ancora non vi siete chiariti le idee su questioni simili oppure volete approfondire o mettere in discussione le tematiche trattate in queste pagine vi consigliamo di unirvi al dibattito nella mailing-list cyber-rights i guerrieri apache si tingevano di - bianco rosso giallo e nero - per andare in battaglia bianco per poter individuare da subito i propri nemici, nero per nascondersi dai nemici fino al momento del confronto, rosso per mostrarsi al nemico in maniera da impaurirlo ed infine l'ultimo colore, il giallo che doveva donare il potere necessario per risolvere la battaglia e annientare il nemico in queste pagine potete imparare a tingervi di rosso elettrico

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
©opyright :: Independent Media Center
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.

Questo sito gira su SF-Active 0.9