Giù le mani dagli spazi liberati!!!
Università della Calabria - Arcavacata di Rende - giorno 25.08.05
Finito di smantellare il capannone dell’Orto Botanico, gli operai si sono presentati questa mattina – com’era prevedibile - alle porte del capannone di Filo Rosso. Ad attenderli c’erano però gli attivisti del centro sociale, che hanno spiegato le proprie ragioni ai responsabili della ditta, sospendendo di fatto momentaneamente i lavori di smantellamento. Subito dopo sono stati mandati sul posto due agenti della Digos di Cosenza, che preso atto della situazione assolutamente tranquilla, hanno potuto solo constatare l’inutilità della propria presenza. Alla stampa gli attivisti hanno dichiarato: “Noi affermiamo solo il diritto ad esistere per un centro sociale che oramai fa parte della storia di questo ateneo. Se è vero – come afferma il Rettore – che il problema è la sicurezza del capannone che per 20 anni ha ospitato operai, studenti, ricercatori e docenti, allora basta renderlo sicuro. Oppure in alternativa, noi siamo disposti anche a spostarci in un altro spazio all’interno del Polifunzionale altrettanto idoneo al proseguimento del nostro impegno politico e sociale: c’è un capannone a venti metri da qui che sembra rispondere ai “recquisiti”. Ma se come temiamo, la sicurezza è solo un pretesto usato per mettere fine all’esperienza del Filorosso, allora la nostra risposta è: resistenza”. Al momento non ci è dato sapere se la quiete di queste ore preluda al dialogo o al peggio.
ZONA AUTONOMA FILOROSSO
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