La storia dei rapporti di IMC Parigi e la polizia francese è sempre stata
poco chiara. Nel dicembre 2004 nella home page di IMC Parigi compare una
richiesta di dati da parte della polizia. Alcuni elementi della conversazione via e-mail con gli
sbirri danno un'impressione di familiarità, se non di connivenza o ad ogni
modo di relazione intercorsa, con i membri del collettivo IMC Parigi - a voi il giudizio:
in francese
- in Italiano
Da luglio 2004 IMC Parigi ha preso varie decisioni per affrontare
la questione dei post razzisti e xenofobi:
"i post nascosti perche' illegali (?) sono tenuti non consultabili e conservano traccia degli autori e identita'" - "nei casi di pubblicazione di testi razzisti, xenofobi o antisemiti in caso di istanza
giudiziaria saranno forniti gli indirizzi IP del caso e verranno conservati i log in modo da poter risalire
all'autore dell'articolo".
A settembre 2004, IMC Parigi e' stata contattata in merito ad un post. La richiesta era di rimuoverlo e di avere i dati dell'autore dell'articolo. I dati richiesti sono stati forniti. Inoltre il post in questione e' stato nascosto e reso visibile al solo collettivo di IMC Parigi.
La richiesta di dicembre 2004 riguarda un post anarchico che secondo la polizia
costituiva incitamento a commettere un attentato all'incolumita' di una persona (originale: "le délit de provocation à commettre des atteintes volontaires à la vie"). Anche in questo caso e' stato richiesto di comunicare come gia' fatto in precedenza i dati dell'autore.
Durante l'estate 2005, nonostante questa abituale collaborazione, IMC Parigi e' stata mandata a giudizio.
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