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TUTT@ IN PIAZZA IL 29 SETTEMBRE ORE 17: CONTRO LA PRECARIETA' PER IL REDDITO
by acccp Tuesday, Sep. 27, 2005 at 11:03 AM mail: tappabuchi@claronet.it

• per l’immediato reintegro di 4 lavoratori del collettivo di Atesia licenziati per rappresaglia il 22 luglio scorso, Manuela, Mariella, Riccardo e Valerio; • per la trasformazione di tutti i contratti di lavoro precario (progetto, apprendistato, a chiamata, inserimento, somministrazione, ecc....) in contratto a tempo indeterminato full o part time, a richiesta del lavoratore; • per l’adeguato inquadramento nei termini della professionalità acquisita nel corso degli anni per tutti i lavoratori e le lavoratrici; • per l’applicazione della normativa esistente in merito alla sicurezza ed alla salute dei lavoratori ed eliminazione dei fattori di nocività sul posto di lavoro; • per dire NO ai processi di esternalizzazione e alla cessione di rami di azienda; • per salari adeguati a soddisfare i bisogni dei lavoratori; • per abrogare la legge 30/2003 ed il pacchetto Treu.

CORTEO CITTADINO CONTRO LA PRECARIETA’

Il 15 settembre ha visto la straordinaria riuscita dello sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori di Atesia autorganizzato dal Collettivo PrecariAtesia, per rivendicare l’assunzione per tutti con contratto a tempo indeterminato. La determinazione con cui oramai da oltre sei mesi le lavoratrici ed i lavoratori conducono questa lotta è servita da un lato a respingere l'accordo del 24/05/04 sottoscritto da TELECOM e CGIL CISL UIL, in cui si prevedeva di trasformare gli oltre 4600 attuali co.co.co. in contratti di inserimento, di apprendistato e a progetto (quindi sempre precari), e dall’altro a trasformare questa vertenza in un momento esemplare della lotta contro la precarietà.
In questi anni in Atesia, come in tanti altri luoghi di sfruttamento, abbiamo visto un tripudio di partite IVA, CO.CO.CO, interinali/somministrati ecc. Contemporaneamente gli stessi padroni, Tripi (COS), Tronchetti Provera (Telecom) e compagnia realizzavano processi di esternalizzazione, dismissioni e licenziamenti per gli ex “garantiti”. Tutto questo non fa che ridurci alla miseria salariale, all'incertezza contrattuale, alla mancanza delle garanzie minime del lavoro dipendente, a scaricare sulla fiscalità generale quel minimo di versamenti INPS che dovrebbero garantire una qualche pensione.
Finalmente però assistiamo ad un tentativo delle lavoratrici e dei lavoratori di ricostruire un movimento generale contro lo sfruttamento, da Melfi all’Unicab, dagli autoferrotranvieri a Telecontact Center, dall’Alitalia alle poste all’Istat, dai disoccupati organizzati alle iniziative sul reddito. Oggi la lotta di Atesia può mettere in crisi il processo generale di ristrutturazione capitalistica, per questo un ampio arco di realtà lavorative metalmeccaniche (Aci Informatica, Finsiel, Sogei, Softlab ecc.), delle telecomunicazioni (Telecontact, Tim, Telecom, Xcos, H3G ecc.), delle poste, delle cooperative, del pubblico impiego, dei comitati precari e del commercio stanno praticando un tentativo di coordinamento delle lotte e di condivisione di una piattaforma unitaria. Affinché queste lotte non rimangano isolate l’una dall’altra e dal generale movimento dei lavoratori, è importante, infatti, cominciare a coordinarsi per darsi una prospettiva comune che metta insieme gli interessi e i diritti dei lavoratori precari e garantiti. È necessario costruire una forza che sappia vedere nelle istituzioni, governative e locali, comunque connotate, non un semplice interlocutore o un potenziale alleato, ma una controparte con la quale trattare - così come con il padrone - sulla base dei reali rapporti di forza.
La manifestazione del 29 settembre è un altro passo in questa direzione: vogliamo coinvolgere i giovani, i pensionati, le donne, tutti i lavoratori, precari e non, in un ulteriore momento di lotta con un corteo cittadino per:

• l’immediato reintegro di 4 lavoratori del collettivo di Atesia licenziati per rappresaglia il 22 luglio scorso, Manuela, Mariella, Riccardo e Valerio;
• la trasformazione di tutti i contratti di lavoro precario (progetto, apprendistato, a chiamata, inserimento, somministrazione, ecc....) in contratto a tempo indeterminato full o part time, a richiesta del lavoratore;
• l’adeguato inquadramento nei termini della professionalità acquisita nel corso degli anni per tutti i lavoratori e le lavoratrici;
• l’applicazione della normativa esistente in merito alla sicurezza ed alla salute dei lavoratori ed eliminazione dei fattori di nocività sul posto di lavoro;
• dire NO ai processi di esternalizzazione e alla cessione di rami di azienda;
• salari adeguati a soddisfare i bisogni dei lavoratori;
• abrogare la legge 30/2003 ed il pacchetto Treu.

MANIFESTAZIONE IL 29 SETTEMBRE ORE 17 DA P.ZZA della REPUBBLICA AL MINISTERO DEL LAVORO

Collettivo Precari Atesia, Cobas Telecontact center, RSU Cobas XCOS, Lavoratrici e lavoratori autorganizzati ACI Informatica, Lavoratrici e lavoratori Alicos, Lavoratrici e lavoratori Slai-Cobas Sogei, Lavoratrici e lavoratori CRONOS, Cobas Lavoro Privato – Cobas gruppo Telecom, FLMU Tim e Telecom, Alcuni iscritti CGIL Telecom, Lavoratori e delegati Finsiel, Lavoratori e delegati EDS, Lavoratori e delegati ATOSORIGIN, Lavoratori e lavoratrici Cap Gemini, Lavoratori e delegati Softlab, Lavoratrici e lavoratori Call Center American Express, Lavoratori e delegati TSF, Assemblea coordinata e continuativa contro la precarietà, Cobas H3G, Coordinamento lavoratrici e lavoratori Roma Ovest, Confederazione Cobas, Comitato Precari Roma Nord/Est, Coordinamento di lotta per la casa, Comitato delle lavoratrici e dei lavoratori Unicab spa aderente all’USI/AIT, Circolo lavoratori/trici precarie di Rifondazione Comunista "M.Sanna", PRC – Federazione Romana

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